Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Le concause primarie aggravanti delle innumerevoli patologie cronico-degenerative che affliggono la popolazione italiana sono rappresentate da pesticidi, ogm e allevamenti intensivi, antibiotico resistenze, ecc. che hanno alterato l'equilibrio del microbiota umano e dei terreni, con effetti mutageni teratogeni e cancerogeni, distruttori endocrini ecc. dovuti alle centinaia di residui chimici che ogni giorno si ingeriscono in una dieta non biologica.
E, conseguentemente, alla "distrazione dei fondi europei agroambientali destinati da 25 anni al biologico", regalati, invece, a chi compra pesticidi attraverso una falsificazione della Produzione Agricola Integrata, che non ha mai rispettato quanto indicato dalla normativa europea di riferimento (Decisione Ce del 30/12/1996 All. 1 Norme OILB sulla difesa integrata delle coltivazioni, ai fini della corretta erogazione dei fondi del Reg. Ce 2078/92 e successivi, ndr).
Sarà solo un caso che fino al 2001 la superficie agricola in biologico in Italia era aumentata progressivamente fino a circa 1,2 milioni di ettari e dal 2002 al 2004 è crollata fino al minimo di 800.000 ettari per poi rimanere al disotto del milione di ettari fino al 2011? (Vedasi opuscolo "eccellenze biologiche dell'Umbria" allegato)
Solo successivamente, grazie alla campagna informativa sul biologico made in Italy per difendersi dalle importazioni artefatte (vedi servizi di Report), le superfici biologiche in Italia sono aumentate fino a circa 1,9 milioni di ettari attuali. Con un rallentamento evidente nel 2019 delle nuove certificazioni biologiche e una percentuale sulla superficie agricola nazionale di solo il 17-18% circa. A causa delle politiche regionali di Sviluppo Rurale agroambientale che di fatto hanno ostacolato il biologico, favorendo produzioni integrate presunte, queste ultime oltretutto obbligatorie dal 2014 e, pertanto, non sovvenzionabili dai pagamenti agroambientali europei, riservati ad attività volontarie con beneficio per la salute e l'ambiente.
E in ogni caso, al fine di garantire la sicurezza del Biologico made in Italy, è necessario verificare che questi terreni siano effettivamente coltivati a dovere e controllati nelle "effettive produzioni", per non rischiare che risultino coltivati in Italia prodotti che in realtà derivano da importazioni estere…
![]() |
E' necessario pertanto verificare eventuali false fatturazioni da parte di produttori biologici italiani.
Gli effetti dei pesticidi sulla salute si evidenziano nel lungo periodo e sostanze come il Glifosate (dagli anni '80 sul mercato UE) e moltissimi pesticidi sono stati revocati solo di recente, come Chlorpyrifos, Neonicotinoidi, Ometoato ecc. ecc. Il Glifosate, seppur vietato per l'obbligo di produzione integrata su tutto il territorio europeo e nazionale, laddove non è previsto alcun uso di disseccanti chimici, continua ad essere venduto e irrorato inquinando acque e terreni…
Dobbiamo fermarci prima possibile, altrimenti non avremo scampo.
E' necessario bandire tutti i prodotti chimici in agricoltura per la loro pericolosità per la salute ambientale e la fertilità umana ed animale spesso ormai compromessa.
I Pesticidi sono ormai inutili perché le tecniche agroecologiche sono diveute più efficienti e sostenute da fondi europei ad hoc, che coprono tutti i maggiori costi e mancati ricavi per cali produttivi dovuti alla migliore qualità, più un 30% per le azioni collettive territoriali. I fondi europei sono sufficienti per tutti glia agricoltori italiani. Bastano 10-12 miliardi annui per la riconversione totale di tutta l'agricoltura al biologico… ne abbiamo a disposizione in abbondanza dall'Ue...
La vera pandemia che affligge l'Italia e il resto del mondo è rappresentata dal cancro e dalle patologie cronico degenerative, le cui concause sono prevalentemente ambientali ed alimentari.
La ricerca di “terre nuove” è il principale determinante della deforestazione, della degradazione forestale e dei dislocamenti produttivi, come l’acquisto di terre all’estero. Quando questi ultimi avvengono in condizioni non trasparenti e in violazione dei diritti umani e delle popolazioni locali alimentano il fenomeno noto come Land Grabbing.
L’appropriazione di terreni agricoli è un fenomeno internazionale in continua espansione, incominciato tra il 2008-2009 a seguito dell’aumento dei prezzi dei beni agricoli e della conseguente crisi alimentare globale, dovuta all’incremento dei prezzi dei cereali e della domanda di cibo, di agro-energie e di nuovi materiali grezzi. Coincidente alla crisi finanziaria globale, la crisi alimentare ha permesso agli investitori (multinazionali, investitori privati, Stati) di identificare nella terra un bene di prima necessità e nei prodotti agricoli asset finanziari su cui speculare, per questo il terreno agricolo è stato rinominato “l’oro verde”.
I protagonisti di questo fenomeno sono i Paesi poveri perché ricchi di materie prime a basso costo e i molti Stati industrializzati privi o quasi di terreno coltivabile. Questi ultimi hanno riscoperto nell’investimento off-shore in terre arabili uno dei pochi modi per garantirsi l’autosufficienza alimentare e assicurarsi la food security. Le suddette pratiche non sono per nulla nuove, di converso lo sono l’istituzionalizzazione, la dimensione e le modalità che l’esercizio di questa attività sta assumendo in un’epoca non più coloniale. Attualmente i principali Paesi acquirenti sono: Arabia Saudita, Emirati Arabi e Paesi del Golfo, Cina, Giappone, Corea del Sud, Libia, Siria, Giordania, ma anche Germania, Usa, Gran Bretagna, e Svezia. Non è difficile immaginare invece quali siano i Paesi che consentono e subiscono queste ingerenze; di fatto l’asse portante degli investimenti in terre è il Sud del mondo. Nella maggior parte dei casi, si tratta di Paesi che rientrano nella fascia con il più elevato rischio di fame e povertà come ad esempio l’Etiopia, la Tanzania, la Cambogia e il Mali. In generale, quindi, ad essere il più colpito è il Continente africano, il che però non risparmia in alcun modo l’America latina e alcuni Stati dell’Asia come le Filippine e l’India.
In ragione del legame tra fertilità di un terreno e disponibilità di risorse idriche, la questione del land grabbing è ormai diventata anche di interesse strettamente geopolitico, in quanto dal controllo e dalla sicurezza idrica di un Paese discende la possibilità di garantire la disponibilità di acqua per usi agricoli. Questo fenomeno, quindi, riveste grande rilevanza per i futuri equilibri geopolitici su scala macro-regionale di tipo sud-sud in relazione ai singoli contesti; inoltre, acquista maggiore importanza anche su scala globale rispetto alle rappresentazioni di nuove relazioni geopolitiche.
Un punto e al contempo una conseguenza su cui oggi si sta dibattendo, con toni alquanto accesi, è la fase della trattativa e della definizione dei contratti tra un Paese e l’altro nell’acquisto di un territorio. La discussione e l’interesse ricadono sulla non trasparenza degli accordi, sulla loro ambiguità, sul non coinvolgimento delle popolazioni autoctone e quindi sull’assenza di tutele. Basti pensare che in Africa il prezzo di acquisto o di affitto a lungo termine (da 50 a 99 anni) per un ettaro di terreno varia da 3 a 10 dollari. Tutto ciò in un sistema di gestione della terra basato su regole informali e tradizionali, riconosciute localmente ma non dagli accordi internazionali, e senza certezza dei diritti fondiari così da non permettere alla maggioranza dei contadini del Corno d’Africa di dimostrare il possesso di una terra.
Contando sulla debolezza dei diritti consuetudinari di chi usa i campi nei Paesi in via di sviluppo, spesso si considerano inutilizzate terre abitate, coltivate e usate come pascolo da più generazioni. Talvolta, si opera su terreni il cui uso è da tempo oggetto di un delicato equilibrio fra etnie, e questo comporta instabilità culturali molto gravi. È necessario che gli attori internazionali di questo great game del land grabbing siano consapevoli del fatto che il cambiamento di sistemi di accesso e di uso della terra significhi dover affrontare questioni e rivendicazioni non solo economiche (come il riconoscimento di indennizzi agli agricoltori locali), ma anche sociali e antropologiche.
Chi tenta oggi di riportare all’ordine questa situazione è indubbiamente la FAO, la quale grazie alla sua posizione centrale, ha annunciato l’adozione di un codice di condotta, attraverso la definizione di un quadro di norme internazionali per regolare le azioni di acquisto secondo linee di trasparenza e nel rispetto dei diritti dei più deboli. Ma le preoccupazioni non si limitano alla dimensione sociale poiché coinvolgono anche l’aspetto ambientale che sempre più preme e tenta di essere preso in considerazione nella conduzione delle politiche dei vari governi. Ricordiamo quindi che i sistemi alimentari sono attualmente i maggior determinanti della perdita di biodiversità globale e locale, principale causa di distruzione degli habitat, e sono anche responsabili di elevatissime quote di emissioni di gas serra e dei connessi cambiamenti climatici.
Il Land Grabbing tuttora lascia molti punti interrogativi, in quanto è assente un documento ufficiale riguardante il codice etico di condotta, già richiesto dalle Nazioni Unite, e che più̀ volte è stato promesso nelle varie dichiarazioni. Le condotte non rispettose dei diritti umani e delle realtà̀ territoriali non possono essere condannabili de jure da alcuna istituzione internazionale, ma le ripercussioni sul territorio e sulle comunità che lo occupano sono un campanello d’allarme che non dovrebbe essere più ignorato. Tale pratica, difficilmente accettabile nel quadro del palcoscenico internazionale immerso nel mare della globalizzazione, rischia di inasprire i divari non solo tra il Nord e il Sud del mondo, ma anche all’interno dei Paesi in via di sviluppo.
per gentile concessione di - Vision & Global Trends.
LE MASCHERINE "SANITARIE" SONO TOSSICHE e MODIFICANO LA RESPIRAZIONE NATURALE, aumentando la CO2 nei polmoni e nel sangue, che si acidifica predisponendoci ai tumori.
Nel ristagno umido si producono inoltre spore di micobatteri pericolosissimi per la salute, che vengono inalate nei polmoni e potranno danneggiarci appena le condizioni ambientali li favoriscono (con influenze e polmoniti);le maschere, che non prevengono infezioni virali, sono inoltre piene di sostanze chimiche tossiche e coloranti pericolose, derivanti da plastiche o altri materiali riciclati, in primis dall'agricoltura in serra industriale. Per cui risultano piene di residui di sostanze chimiche, plastificanti, ecc. (ricerche dell'Università di Oslo ne hanno trovati 2.000 e oltre di prodotti tossichi e spesso sconosciuti, di derivazione chimica sintetica, vedasi post pubblicato in precedenza sulla mia pag. facebook).
Inoltre, la plastica produce "nanoplastiche" microscopiche che respiriamo o assorbiamo nella pelle, pericolosissime di per se e veicolanti le stesse sostanze chimiche concentrate (pesticidi, ormoni distuttori sintetici, ecc)... fino nel nostro DNA… I nostri corpi così si riempiono di nano plastiche...
A ciò si aggiunge che spesso vengono sterilizzate con disinfettanti chimici pericolosi, che alterano l'equilibrio dei microbi sulla pelle e nelle mucose dell'apparato respiratorio, tra cui fungicidi e/o battericidi. Tra questi lo Zinco Piridione, classificato "letale per inalazione e per ingestione" (!) e tossico per contatto epiteliale…
Nelle normative è indicato che per difenderci da questo prodotto, largamente usato ad esempio nelle vernici, è necessario indossare maschere professionali, come quelle che si usano in caso di guerra e/o usi industriali pericolosissimi.
IN SOSTANZA ATTENDIAMO IL DPCR SULLE "MASCHERE ANTI MASCHERA"…MENTRE PIRANDELLO SI RIVOLTA NELLA TOMBA…
Smascheriamo questi venditori di plastica e chimica riciclata che sta distruggendo Madre Terra!
…
90.000 cause contro Bayer-Monsanto in USA, le ultime con risarcimenti di 1 miliardo di dollari a vittima.
I risarcimenti per Bayer-Monsanto ammontano ad almeno 40.000 miliardi di dollari !!!
E questi di BYO BLU, purtroppo, si fan servi dell'Elemosina offerta dalla Bayer… 10 miliardi di dollari per finirla con le cause in corso… ovvero poco più di 100.000 dollari a malato… che non gli bastano nemmeno a curarsi il cancro con le chemio terapie… ovvero a ridare i soldi alla BAYER...La BAYER-MONSANTO VA SMANTELLATA come industria agrochimica e nazionalizzata come farmaceutica… CHIUSA E REQUISITA…
E poi, la BAYER MONSANTO, filantropicamente… (come fa Bill Gates coi vaccini), finanzia un miliardo di dollari per pagare ricerche indipendenti !! ? ...ma i soldi li hanno messi loro… come fanno a essere indipendenti questi "scienziati"? Mistero!
Inoltre, ricordo a BYO BLU che il Roundup è già vietato dal 1 gennaio 2014 in quanto incompatibile con gli obblighi di produzione integrata, che vietano ogni uso di qualsiasi disseccante totale (ce ne sono anche altri peggio del Glifosate, ndr), sostituiti dal taglio dell'erba o dal suo interramento, vedasi Decisione Ce del 30.12.1996 Allegato 1 Norme OILB… immediatamente applicative e mai applicate da 24 anni !!!
MA BYOBLU ... che cavolo fate? DIFENDETE I FUORILEGGE E FUORI PRINCIPIO DI PRECAUZIONE… 10 miliardi sono "briciole"... della Mafia-Bilderberg-Cina-Gates
E Infine la chicca di Byo Blu…mentre l'ISt. di ricerca sul CANCRO IARC di Lone (OMS) definisce il Glifosate cancerogeno e quindi ovviamente bandito a livello planetario, doppiamente, l'Efsa, basandosi su dati della Bayer Monsanto dice il contrario… e Byo Blu fa parlare quelli contrari...
Ma il principio di precauzione proprio per questo esiste!… quando ci sono pareri discordi…
Pertanto, il Glifosate non si può né vendere né usare perché si applica il parere, oltretutto più autorevole, dello IARC - OMS, ovvero di massima sicurezza, cioè quello degli scienziati che ci dicono che il Glifosate è cancerogeno....oltre che inutile e non biodegradabile…
Una vera minaccia a tutta la vita sulla Terra… già devastata da mille altri pesticidi e inquinanti chimici…siamo al CAOS BIOLOGICO ...QUESTI ENTRANO NEL DNA E NELLE PROTEINE DI TUTTI GLI ESSERI VIVENTI.
Per finire il servizio da Bar dello Sport di Byo Blu… lo "scienziato" intervistato ci dice che un suo collega si è bevuto il Glifosate senza subire danni…
Signori cari, glielo serviamo noi il Glifosate… e se lo deve bere davanti al giudice che lo condannerà… in USA c'è anche la condanna a MORTE … Non si sa mai ...
link DEL VIDEO Scandaloso…
https://www.youtube.com/watch?v=0Oj7u7CCHlc
--------------------------------------------------------------
E un articolo: Bayer Monsanto, condanna da 2 MILIARDI per risarcire coppia colpita da cancro
https://www.rinnovabili.it/ambiente/bayer-monsanto-condanna-cancro/
Nuova sentenza contro la multinazionale biochimica: risarcimento record per una coppia californiana affetta da linfoma non-Hodgkin dopo aver usato il diserbante a base di glifosato Roundup per 30 anni
Per uscire dalle patologie ambientali e infettive dobbiamo solo rinforzarci nel sistema immunitario… e DEMOCRATICO
Ricreando una "Sana e robusta COSTITUZIONE", basata sull'applicazione del Principio di Precauzione (Art 32, 9, 41, 44, 3 comma 2 - Costituzione della Repubblica Italiana). Mentre, illegalmente, non siamo capaci nemmeno di applicare quello di "concausa patologica aggravante" per danni accertati alla salute ambientale.
UN VIRUS ALTAMENTE CONTAGIOSO, come il Covid 19, influenzale ed "influenzante", NON PUO' ESSERE MOLTO PERICOLOSO ...PER DEFINIZIONE SCIENTIFICA.
Dal momento che il "virus" muore insieme alle vittime non avendo vita propria, per cui i Covid (19, 20, 21 ecc.) rappresentano normali Influenze, anche se progressivamente aggravate dalla modificazione della salute ambientale che ha alterato tutti i nostri sistemi ed organi, in primis l'equilibrio microbiologico degli epiteli e delle mucose (respiratorie, intestinali, urogenitali, ecc.), laddove i Covid "lavorano" nelle cellule senescenti per il ricambio fisiologico oltre che per l'equilibrio del "microbiota" intestinale ed epiteliale generale, fondamentale per mantenere lo stato di salute di tutti gli esseri viventi. La stessa decomposizione di virus e batteri produce un "humus intestinale ed epiteliale" che funge da substrato aminoacidico e nutrizionale per ristabilire gli equilibri biologici e microbiologici nel corpo umano (prebiotico e/o probiotico, come lo sono anche molti alimenti "funzionali").
PERTANTO, NON ESISTE MICROBO O VIRUS PATOGENO, BENSI' SOLO L'ALTERAZIONE DEGLI EQUILIBRI NEURO-PSICO-FISIOLOGICI.
Ecco perché guanti, mascherine e sterilizzanti rappresentano un pericolo per la salute e non una protezione, in quanto compromettono il normale equilibrio e ricambio microbiologico, oltretutto accumulando mico-batteri e particelle genetico-proteiche pericolose che possono insediarsi a livello polmonare e creare polmoniti molto gravi…
Tutto ciò è accentuato dagli stati infiammatori cronici dovuti all'inquinamento da particolato, pm 2.5, e pm 10, inalato a causa di filtri dei veicoli a motore cosiddetti "anti-particolato" (esatto contrario della verità), che invece producono nano-particelle pericolosissime. Miriadi di pesticidi negli alimenti e nelle acque, rappresentano la principale concausa aggravante di numerosissime patologie, alterando il nostro dna, gli spermatozoi e le cellule riproduttive in generale, lo viluppo dei feti, provocando cancri e patologie cronico- degenerative devastanti per la dignità umana, con ricadute socio-sanitarie pesantissime, UNICA VERA CAUSA DI PANDEMIA MONDIALE…
Che la "Multinazionale Big Pharma" cerca di nascondere dietro a uno pseudo-virus, frammento genetico già insito nel nostro materiale biologico, con ruoli precisi "ecologici", il Covid 19 (e precedenti allarmi pandemici).
E talvolta sono gli stessi dispositivi di "protezione" e "sanificazione" a contenere sostanze tossiche, come il pesticida Zinco piridione (mico-battericida, senza alcuna azione sui virus) con cui sono trattate mascherine distribuite in piemonte dalla Protezione Civile. Prodotto classificato letale per inalazione e per ingestione e tossico per via epiteliale, dal quale ci si dovrebbe difendere con uso di maschere professionali anti-GAS… e me lo mettono nelle mascherine "sanitarie"?
Altre concause aggravanti prioritarie di pericolo sanitario sono rappresentate dai materiali plastici e microplastici che inquinano ormai tutte le catene alimentari con nanoparticelle che concentrano sostanze chimiche pericolosissime come pesticidi e residui industriali di varia natura, plastificanti, solventi, pfas, e migliaia di sostanze tossiche rilevate nelle plastiche con cui si "confezionano gli alimenti e si producono mascherine "sanitarie"… in particolare nelle plastiche riciclate della cosiddetta economia "circolare" (ricerche pubblicate dall'Università di Oslo).
Aggiungiamo a ciò lo squilibrio ambientale creato dagli allevamenti industriali (gas serra e pro-infiammatori, come Ammoniaca, ossidi di Azoto, Metano, Co2, Vapore acqueo, ecc) e i relativi batteri patogeni resistenti agli antibiotici, allevamenti che consumano alimenti come almeno 30 miliardi di esseri umani per alimentarne 3 miliardi, obesi ed avvelenati dal bioaccumulo di pesticidi ed ogm.
Proprio gli ogm, con il loro Dna altamente instabile, comportano ulteriore amplificazione delle modificazioni genetiche nella flora microbica intestinale animale, umana e dei terreni agricoli (trasferimento genico orizzontale), con potenziali e reali nuovi patogeni resistenti agli antibiotici (in quanto le stesse resistenze vengono inserite negli organismi transgenici) e modificazioni nel quadro degli agenti patologici umani, animali e vegetali.
Addizioniamo a tutto ciò l'inquinamento elettromagnetico sempre più diffuso, da telefonia mobile e wireless, dichiarati concause di tumori con sentenze in giudicato, cui si aggiunge oggi la minaccia del 5G (vietato da molti stati e regioni nel mondo in via cautelare per i pericoli connessi), guarda caso presente in via sperimentale in alcune aree ad alta incidenza di Covid 19, coe Wuhan e Codogno…).
I disseccanti totali ad uso agricolo e urbano, come il Glifosate, Glufosinate, ecc, pubblicizzati come biodegradabili (esatto contrario della verità) ed irrorati su milioni e milioni di ettari di coltivazioni alla base delle diete mondiali, grano, riso, mais e soia, colza, ecc… rappresentano sostanze (aminoacidi chimici modificati) che interferiscono sulla sintesi proteica e dello stesso dna/rna… devastando gli equilibri fondamentali della biologica di tutti gli esseri viventi nella loro "MEMORIA GENETICA".
Creando in sostanza CONFUSIONE BIOLOGICA E MICROBIOLOGICA…
Che si manifesta anche nella "Confusione sessuale" in atto, anche per l'alterazione ormonale causata da innumerevoli sostanze chimiche "distruttrici endocrine" (pesticidi agricoli, solventi, plastificanti, ecc), con conseguenze drammatiche sulla salute dei nostri figli, che hanno perso moltissimo quoziente intellettivo e hanno raggiunto in Italia il triste record mondiale dei tumori infantili.
Senza parlare dei costi economico-sociali e umani, ivi incluse le ricadute negative sul sistema produttivo nazionale, ormai largamente ammalato.
In sostanza l'Uomo sta facendo tornare indietro l'orologio biologico evolutivo… dall'Ordine Paradisiaco Naturale al caos Infernale.
Pertanto, è necessario ripristinare l'EQUILIBRIO MICROBIOLOGICO E BIOLOGICO
E NON FARE LA GUERRA AI MICROBI,
...PARDON AGLI ESSERI UMANI !!!
In quanto i microbi non possono essere vinti… come dimostrano 70 anni di pesticidi chimici in agricoltura e altrettanti di antibiotici in biologia
...con centinaia di microbi (e insetti, erbacce, ecc.) resistenti praticamente a tutto.
NE TANTOMENO UN "VIRUS" INFLUENZALE, RNA EXOSOMA CHE MUTA CONTINUAMENTE, PUO' ESSERE CONTROLLATO ATTRAVERSO VACCINI,
che semmai possono aggravare le patologie sia a causa dell'indebolimento del nostro sistema immunitario, sia per le controindicazioni indicate nei "bugiardini" dei vaccini stessi, come le "trombo-embolie"… proprio quelle che sono state la principale "causa finale di morte con Covid 19", negli ammalati di diverse patologie cronico degenerative vittime durante la normale epidemia influenzale del 2020, chiamata Covid 19… in particolare nelle zone sottoposte ad alti tassi di vaccinazioni...
Concludendo, dobbiamo solo rinforzarci nel sistema immunitario … e DEMOCRATICO
… per una "Sana e robusta COSTITUZIONE"
E chiedere il risarcimento dei danni sanitari e ambientali alle multinazionali agro-chimico-farmaceutiche, tutelando la salute degli ammalati e ricostruendo un sistema di prevenzione ambientale, basato sull'applicazione del Principio di Precauzione.
Mentre illegalmente, non siamo capaci nemmeno di far applicare quello di danno accertato in "Concause aggravanti di patologie"
Facciamo attenzione ai "traditori dei benefattori" (Dante, Inferno - Canto 34) …dell'Ambiente (G. Altieri Inferno Moderno, Canto 35).
PS: Negli ultimi 25 anni miliardi di € di fondi europei destinati alla riconversione biologica dell'agricoltura e ad azioni agro-climatico-ambientali e di benessere animale assunte volontariamente, sono stati altresì distratti illegittimamente verso agricoltori che hanno comprato ed usato pesticidi ed ogm, allevando animali in modo industriale, falsificando le norme di Produzione Integrata e di Benessere Animale… Con 15 miliardi all'anno potevamo riconvertire tutta l'Italia all'Agricoltura Biologica, avendone a disposizione circa 20-30 dai fondi europei della politica agricola e dello sviluppo rurale, con un risparmio potenziale di almeno 40 miliardi di spesa sanitaria nazionale e altrettanto di spesa privata per cure oncologico degenerative (anche all'estero) ed almeno 10 miliardi di risparmio nel dissesto idrogeologico !!!
Invece, tutti gli indicatori di salute ambientale correlati all'agricoltura, i pesticidi nelle acque, mortalità delle api e perdita di biodiversità, fertilità dei suoli (humus) ed Umana, strettamente correlate, ecc. soto peggiorati drammaticamente… mentre ricorsi ai TAR degli agricoltori biologici (dal 2009), denunce radio-televisive (Report, Ambiente Italia, ecc.) dal 2000, audizioni parlamentari e interrogatori e documenti agli atti dei Carabinieri Politiche agricole, come della Corte dei Conti, Commissione UE e Controllori, Ministeri e Regioni, attendono risposte e sentenze… in un silenzio assordante e mortale, causa di tutti i mali… Dai campi di Sterminio allo Sterminio dei Campi, con ritorno oggi ai forni crematori… per nascondere le prove?
![]() |
La dottoressa Gatti |
La Dr.ssa Gatti: NESSUNO, COMPRESI I POLITICI, PUO’ PARTORIRE (o abortire, ndr) E IMPORRE LEGGI CONTRO IL DIRITTO NATURALE.
Un’ entità piccolissima ha svelato ciò che fino ad ora era nascosto. Non solo la fragilità della nostra società, ma ha messo in evidenza TELEVISIVA SERALE (oscena, terroristica e, pertanto, pericolosa per la salute, ndr) una classe politica non all’altezza di un’emergenza, completamente ignara di fronte a fatti scientifici, senza alcun background culturale, non dotata di alcun meccanismo logico che la mettesse in condizioni di affrontare la situazione e trovare soluzioni idonee. (una banda di infiltrati e abusivi, vista l'illegittimità costituzionale della legge eletorle, ndr).
La classe politica ha ovviamente capito che non era in grado di affrontare la situazione e si è rivolta a “scienziati”.
La loro scelta, però, è stata fatta ancora una volta senza alcun criterio logico. Ha scelto amici e amici degli amici o - spero di no - qualche nome imposto da qualcuno. (e in conflitto di interessi, ndr)
Sta di fatto che gli scienziati (ogni giorno in televisione a 2000 € ogni pochi minuti) con le loro credenze, previsioni e stravaganti soluzioni che propongono (leggi: "impongono") insultano l’intelligenza di chi ha studiato sul serio e, in fondo, quella di tutti.
Abbiamo capito, poi, che i numeri che ogni giorno ci servono a cena hanno avuto il solo scopo di impaurirci (dal terrorismo delle armi a quello televisivo, ndr). Erano e restano numeri “ballerini” o, meglio, “saltellanti”, senza, comunque, alcun riscontro con la realtà.
Abbiamo capito che tutte quelle morti, soprattutto quelle degli anziani, erano spesso frutto di "malpractice", come dice il guru dei vaccini, il noto Anthony Fauci (che evidentemente sotto giuramento al Senato americano ha dovuto dire la verità, ndr): cioè morti dovute soprattutto a incompetenza medica. Se si vuole essere onesti si dice morti iatrogene e non morti da virus.
Questa “infezione virale” è servita a qualche politico per fare altre cose e servirà a farci fare altre cose... (pericolosiSSime, ndr). Parole criptiche? No: basta sentire che cosa dicono alcuni politici nascosti dietro le mascherine.
“Lockdown e mascherine fino all’arrivo del vaccino !”
Quale vaccino?
Un prodotto farmaceutico non s’inventa dalla sera alla mattina. Un vaccino, poi… Se guardiamo i brevetti sul Corona virus depositati dal 2014 in Italia da una serie di aziende, spesso con la benedizione della Bill e Melinda Gates Foundation, si vede che è già da molto tempo che ci stanno lavorando, ma sembra che abbia qualche problema e effetti collaterali un po’ troppo importanti. Sembra...
Bene! Ammettiamo che oggi, maggio, sia pronto. Occorrerebbe accertare almeno la sua non tossicità (cosa diversa dall’efficacia). Sì, perché gli effetti collaterali ci sono sempre. Sarà un rischio accettabile?
Per le prove di cancerogenicità di un biomateriale occorre almeno un anno. Per un vaccino?
Non si faranno questi test? Si salteranno a piedi pari?
Dove metteremo la sicurezza dei nostri vecchi che sono, come abbiamo visto, i soggetti più sensibili ad ogni agente che può alterare il loro equilibrio?
Ma i vecchi, e con loro i poliziotti, faranno le cavie viventi per ulteriori test che serviranno per avere l’OK da parte dei burocrati sanitari.
O no?
Per ora qualche politico di zona si è già allineato alla partenza della gara per il primo della classe imponendo la vaccinazione. Quale? Ma non importa: vaccini qualsiasi. È sufficiente che vengano comprati.
Il governatore della Regione Lazio ha già fatto un’ordinanza che a settembre costringerà a vaccinare tutti gli over 65 per l’anti-influenzale (quale influenza?) e anti-pneumococco (?). La Costituzione? “Mai coverta!” avrebbe detto Brancaleone da Norcia. (Speriamo che Montalbano arresti il suo fratello degenere, ndr...)
Ora, è fin troppo evidente che questo nostro eminente politico non conosce la fisiologia umana. E’ scritto da decenni in tutti i libri di Medicina (che lui non ha mai letto) che, invecchiando, il metabolismo del corpo, della cellula varia in declino.
Le donne sanno che in menopausa il metabolismo del calcio perde efficienza e c’è un riassorbimento osseo, fonte del calcio, per cui c’è una rarefazione ossea con pericolo di fratture.
E’ noto. È arcinoto! E’ anche risaputo che il sistema immunitario non reagisce più agli stimoli (contenuti anche nei vaccini) come in un diciottenne.
![]() |
Il commissario Montalbano |
Che significato ha fare vaccini per virus della stagione precedente che non esistono più al momento della vaccinazione?
Il sistema immunitario non reagisce perché VECCHIO e, quindi, non si fanno più gli anticorpi per un virus che, d’altra parte, non c’è più!
Che significato ha questa ordinanza?
Per capire occorre solo rispondere alla vecchia domanda: CUI PRODEST?
Ci sono i soldi che intasca la casa farmaceutica. Su questo non ci sono dubbi. Ma non ci sarà qualcuno con lei? La mia è solo una domanda...
MA, LASCIANDO DA PARTE OGNI ALTRA CONSIDERAZIONE, NESSUNO, COMPRESI I POLITICI, PUO’ PARTORIRE (E IMPORRE) LEGGI CONTRO LE LEGGI DELLA NATURA.
Ndr di Giuseppe Altieri: Un Appello alla Magistratura.
Caro Commissario Montalbano, indaghi a fondo, glielo chiede tutto il Popolo Italiano…
Non facciamo rivoltare nella tomba anche Andrea Camilleri, insieme a tutti i morti di malasanità da Covid 19, poco più di un'influenza, magari proprio a causa dei vaccini... pericolosi... come ha giurato lo stesso dr. Fauci, OMS davanti al Senato Americano.
Vaccini che nelle controindicazioni dei bugiardini segnalano pericoli di "tromboembolie"… casualmente (o meglio "causalmente") proprio le cause principali delle morti in Italia.
Oscurate da una circolare che sconsigliava fortemente le autopsie… mente i cadaveri finivano nei forni crematori (per nascondere le prove?).
![]() |
Zingaretti |
Speriamo che Montalbano "arresti" il suo fratello degenere, prima che sia troppo tardi…Ma non c'è bisogno di portarlo in prigione... l'importante e che si fermi, perdoni se stesso (anche se sapeva ciò che faceva)... e cambi mestiere... magari diventando Umano e dedicandosi al Bene forzato... Forse fa ancora in tempo a dare un significato alla propria Vita, per evolversi a un livello superiore.
"CARTA DI MONTEBELLUNA (Treviso - Italia)”
PROPOSTE OPERATIVE GIURIDICHE ED ISTITUZIONALI DI BIOSICUREZZA PER UNA MORATORIA ATTA AD EVITARE L’INTRODUZIONE DEGLI OGM IN ITALIA ED IN EUROPA
OGM: Una minaccia irreversibile per l’agricoltura convenzionale e biologica per l’ambiente e per la salute umana ed animale
Premessa
Sono ormai numerose le evidenze scientifiche che testimoniano l'impossibilità della coesistenza tra coltivazioni OGM e non OGM, senza che le prime inquinino, irreversibilmente, le seconde.
Risulta, pertanto, inutile discutere sulla libertà di coltivazione degli OGM, dal momento che, una volta introdotti gli OGM nell’ambiente, non sarebbe più possibile coltivare nel medio e lungo periodo i vegetali naturali (convenzionali e biologici), nè si potrebbe proporre ancora il miglioramento genetico dei medesimi, non potendosi più utilizzare aree agricole non inquinate dagli OGM.
Dato, quindi, per certo l’inquinamento irreversibile del territorio, una volta introdotti gli OGM nell’ambiente, si tratta di stabilire quali dei due diritti debba prevalere: quello di chi vorrebbe continuare a coltivare il prodotto naturale (convenzionale e biologico) o quello di chi vorrebbe coltivare i vegetali GM.
Ogni altro problema in merito avrebbe un valore relativo e secondario rispetto a quello principale di stabilire quale delle due coltivazioni debba essere permessa e se una tale decisione, vista la gravità delle implicazioni che ne derivano, possa essere riservata esclusivamente al legislatore, comunitario e nazionale, ovvero non sia il caso di promuovere consultazioni della popolazione prima di scegliere il da farsi, tanto più che è la stessa Direttiva 2001/18/CE a prevedere queste consultazioni con il 10° “considerando” e gli artt. 9 e 32 (di recepimento, quest’ultimo, del Protocollo di Cartagena). Pertanto,
- considerate le continue pressioni, operate a tutti i livelli dalle multinazionali, che pretendono l’introduzione di soglie di “tolleranza” generalizzate da OGM, quale "Cavillo di Troia", per ottenere autorizzazioni alle coltivazioni transgeniche (OGM), con la certezza di una conseguente “naturale”, inevitabile ed irreversibile contaminazione di tutte le aree agricole e delle filiere agroalimentari;
- considerata l’esperienza pluriennale dei maggiori paesi produttori di OGM (Canada, USA, Argentina, Brasile, Messico, India, Australia) che conferma l’inquinamento irreversibile del territorio e la impossibilità di far coesistere le coltivazioni OGM con le coltivazioni OGM free;
- considerata la natura non vincolante della Raccomandazione della Commissione 2003/556/CE (punto 1.5);
- considerato il venir meno della libertà di iniziativa economica, in quanto essa non appartiene solo a chi intende coltivare OGM, ma anche a coloro che vogliono continuare a coltivare prodotti convenzionali e biologici non contaminati da OGM;
- considerata l'entrata in vigore del nuovo regolamento comunitario sull'agricoltura biologica, che consente la tolleranza di contaminazioni “accidentali” da OGM (senza etichettatura) anche nei prodotti biologici, come di quelli convenzionali, violando in tal modo la libertà dei consumatori di non alimentarsi con OGM;
- considerato il diritto consolidato e preminente di chi esercita l’agricoltura tradizionale (convenzionale e biologica) a continuare tale attività millenaria;
- considerati il rischio di erosione genetica, l’irreversibilità dell’inquinamento territoriale generalizzato e, dunque, l’inutilità, di fatto, di creare e mantenere le banche del seme, sia nazionali che regionali;
- considerata la nocività per la salute umana ed animale e per l’integrità dell’ambiente, più volte accertata in campo internazionale, con il conseguente rischio di perdere quella parte di sovranità nazionale, relativa alla tutela della salute e dell’ambiente, alla quale l’Italia, con il Trattato di Roma, non ha rinunciato (artt. 9 e 32 Cost.);
- considerato il rischio, introdotti gli OGM, di azzerare la presenza ed il ruolo degli operatori agricoli e del mondo rurale, trasferendo, di fatto, il controllo di tutta la produzione agricola nazionale nelle mani dei pochi possessori dei brevetti OGM;
- considerato il rischio di perdere la memoria genetica di tutti gli esseri viventi (vegetali ed animali), la qualità e la varietà di ogni prodotto agricolo;
- considerata l’opposizione alla coltivazione degli OGM e alla alimentazione con gli stessi della stragrande maggioranza della popolazione italiana ed europea;
- considerato il divieto di coltivare gli OGM statuito da molti paesi europei, tra cui Grecia, Austria, Germania, Ungheria, Lussemburgo e Francia, ratificato da recenti decisioni del Consiglio dei Ministri UE;
- considerata la Politica Europea di Sviluppo Rurale 2007-2013 (sostenuta con circa 200 miliardi di €), di promozione di una agricoltura di qualità e della agricoltura biologica (ivi compreso l’allevamento animale) di protezione dell’ambiente e del ruolo multifunzionale del mondo rurale;
- considerato che, introdotti gli OGM, risulterebbe impossibile perseguire il razionale sfruttamento del suolo e la bonifica del territorio, così come imposto dall’articolo 44 della Costituzione.
Tutto ciò premesso e considerato, per scongiurare danni irreparabili alle persone, agli animali, all’agricoltura e all’ambiente, nazionali, comunitari e mondiali, derivanti dagli OGM, chiediamo al Parlamento e al Governo italiani, ai
Ministri competenti, alle Regioni, alla Comunità (Parlamento, Commissione e Consiglio dei Ministri UE), al Consiglio d’Europa e all’ONU:
convenzionali e biologici sulla base del diritto comunitario e della Direttiva
2001/18/CE, la quale prevede che “gli Stati membri possono adottare tutte le misure opportune per evitare la presenza involontaria di OGM “.
tra l’altro, la creazione di nuove specie o razze di patogeni e quindi nuove malattie. In concreto, la contaminazione dalle colture OGM a quelle non OGM non avviene solo attraverso l’inquinamento meccanico e l’impollinazione, ma anche, in modo ancora più subdolo, attraverso il TGO. Aspetto, questo, ignorato proprio perché invisibile e non conosciuto, non solo dagli agricoltori ma anche dai cd “esperti”. Ciò conferma che la coesistenza di colture convenzionali e/o biologiche con colture geneticamente modificate è praticamente impossibile.
Montebelluna, 19 aprile 2009 Firmatari:
Giuseppe Altieri, Agroecologo - AGERNOVA Enrico Lucconi, Direttore ASSEME
Michele Trimarchi, Presidente ISN, Candidato Premio Nobel per la Pace 1986 Pietro Perrino, Direttore di Ricerca CNR - Ex. Istituto del Germoplasma di Bari
Dario Fo, attore, premio Nobel per la Letteratura 1997
Miguel A. Altieri, Agroecologo - Università di Berkeley (California)
Peter Rosset, Ricercatore - Globalalternatives - ONG Franca Rame, attrice
Clara Nicholls, Ricercatrice - Università di Davis (California)
Federico Fazzuoli, Giornalista Televisivo Giuseppe Nacci, Medico
Giorgio Celli, Entomologo - Università Bologna
Manuela Malatesta, Ricercatrice - Università di Verona
Morando Soffritti, Ricercatore - Istituto Oncologico Ramazzini Bologna
Mimmo Tringale, Direttore AAM Terra Nuova
Marina Mariani, Docente Politecnico per il Commercio - Milano
Franco Libero Manco, Ass. Vegetariana AVA
Maria Teresa Maresca, Medico Naturopata
Stefano Maini, Entomologo - Università di Bologna
Giovanni Burgio, Entomologo - Università di Bologna
Claudio Porrini, Gruppo protezione dell’Ape - Università di Bologna
Paolo Radeghieri, Ricercatore - Università di Bologna
Luigi Paoletti, Docente - Università di Padova
Costantino Vischetti, Chimico - Università di Ancona
Tiziano Gomiero, Ricercatore - Università di Padova
Antonella Gasparetti, Biologa - Agernova
Graziella Picchi, Autrice dell’Atlante dei Prodotti Tipici Italiani
Daniela Commendulli, Presidente Associazione SUM (Stati Uniti del Mondo)
Roberto Zanoni e Fabio Brescacin, ECOR - NATURA Si
Maurizio Gambini, Presidente Consorzio Terra Bio - Urbino
Gianfranco Campana, Presidente AIAB Toscana
Sasha Lucibello, Presidente CTPB (Coordinamento Toscano Produttori Biologici) Franco Pedrini, Presidente Associazione Italiana per l’Agricoltura Biodinamica ASCI (Ass. Di Solidarietà per la Campagna Italiana)
Loris Asoli e Bruno Sebastianelli, Coop. La Terra e il Cielo COOP. AGRILATINA Massimo Fioroni, PROMETEO
Antimo Zazzaroni, Presidente Istituto di Medicina Naturale di Urbino Vittorio Marinelli, Presidente e Marco Tiberti, Ass. European Consumers - Roma Patrizia Gentilini, Oncologa Bruno Fedi, Medico
Giovanni Malatesta, Fisico ed Agricoltore
Gaspare Buscemi, Enologo Artigiano
Valdo Vaccaio, Nutrizionista
Sonia Toni, Giornalista
Valeria Rossi, Editrice e Giornalista
PANTA REI, Centro di Educazione Ambientale
Maria Giovanna Notarianni, Giornalista Presidente Ass. Tensegrita
ISTITUTO MARENOSTRUM - Austria
Roberto Romizi, Presidente Associazione Medici per l'Ambiente - ISDE Italia”
ARIANNA EDITRICE - Bologna EDILIBRI - Milano RADIO GAMMA 5 - Padova Valdo Vaccaio, Naturopata
Carmen Somaschi, Presidente AVI (Associazione Vegetariana Italiana)
Nerina Negrello, Pres. Lega Naz. Contro Predazione d’Organi Morte a Cuore Battente
Le DONNE dell'AED, Associazione Educazione Demografica
Associazione Malattie da Intossicazione Cronica e/o Ambientale (A.M.I.C.A.)
Anna Maria Fritz, Federazione Diritto Libertà di Cura-Onlus
Giancarlo Ugazio, Ordinario di Patologia Generale Torino dal 1976 al 2007.
Antonio Gagliardi, Presidente Associazione Elettrosmog - Volturino (FG)
Ciro Aurigemma, Psicologo ISN, Resp. AVI Ecologia, Co.to Ecologia Mandor Pace
Filippo Lolli, Architetto Presidente Ass. Uomambiente
Antonio Avano, Architetto - Napoli
Antonio Mercogliano, Avvocato - Napoli
Stefania De Toma, Avvocato - Matera
Massimo Pumilia, Economista politico - Contursi Terme (Salerno)
Carlo Sechi, Presidente BIOZOO - Sassari
Stefano Montanari, Ricercatore sulle nanoparticelle
Nadia Simonini, Naturalista - Lucca
Oreste Magni, Ecoistituto della Valle del Ticino
Gian Luca Garetti, Medico - Vicepresidente ISDE Firenze
Roberto Topino, Medico specialista in Medicina del Lavoro - INAIL, Torino
Rosanna Novara, Biologa Dottore di Ricerca in Oncologia, Torino
David Fiacchino, GAS Valli Misa e Nevola (Ancona)
Cesare Ferzi, Documentarista - Potenza Roberto Paolillo, Architetto - Paestum (Salerno)
Christian Grassi, Presidente Associazione Poderi di Romagna
Carlo Faiello, Musicista della Tradizione
Elena Ledda, Musicista della Tradizione
Sandro Lazzeri, Musicista Classico e della Tradizione
Riccardo Esposito Abate e le Donne della Tammorra, Musicisti
Girogio Donati, Attore
Mario Pirovano, Attore
Gelsomino Casula, Maestro Scultore - Salerno Paolo Carnemolla, Presidente FEDERBIO, Bologna Fabrizia Pratesi, Comitato EQUIVITA, Roma
Virgilio Violo - giornalista, presidente FLIP - Free Lance International Press
per info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Dalla relazione della scuola di agraria di Firenze
"La liberta di sterminare coi pesticidi viola la vita, anche nel suo futuro... e ci toglie la libertà, che vale più della Vita" .
Università di Firenze: nell'agricoltura chimica i contagi Covid si moltiplicano per tre rispetto a quella biologica !
Violato il diritto prioritario alla salute
ABBIAMO FERMATO L'ITALIA PER UN VIRUS MA NON I PESTICIDI...
CIO' E' TERRIBILMENTE ANTI-COSTITUZONALE, SOPRATTUTTO PERCHE' DA 27 ANNI ABBIAMO A DISPOSIZIONE TUTTI I FONDI EUROPEI PER DARE AGLI AGRICOLTORI IL 30% DI REDDITO IN PIU' SE COLTIVANO IN MODO BIOLOGICO... MA LI REGALIAMO ILLEGALMENTE A CHI USA PESTICIDI, FALSIFICANDO LE NORME REGIONALI E NAZIONALI
I PESTICIDI VIOLANO IL PRIORITARIO DIRITTO ALLA SALUTE
Perché si continuano a usare pesticidi cancerogeni, mutageni e teratogeni quando la Salute è prioritaria sull'attività economica?
32 casi ogni 100 km2 nelle aree agricole estensive, rispetto ai 94 in quelle chimiche. Emerge da uno studio condotto dal laboratorio Cultlab della Scuola di Agraria dell'Università di Firenze in collaborazione con la segreteria scientifica dell'Osservatorio Nazionale del Paesaggio Rurale. Lo studio mette in relazione il numero di casi di Corona virus registrati sul territorio nazionale dalla Protezione Civile (dati del 9 aprile 2020) e i modelli di agricoltura presenti nelle varie zone del Paese.
Forse è il caso di fermare le pompe mortali che in questi giorni , appena si risveglia la Primavera, avvelenano le coltivazioni italiane distruggendo la biodiversità e la salute ambientale. Non solo Pm2,5, G5, allevamenti industriali, distruttori planetari e bombe patologiche che saltano di specie, SONO I PESTICIDI LA PRINCIPALE "CONCAUSA AGGRAVANTE" di cancri e patologie degenerative oltre che della trasmissione di Virus come il Covid 19. Gli Agricoltori per legge devono usare prima le tecniche Biologiche... ma nessuno o pochissimi le rispettano.
L'italia usa il 40% di tutti i Pesticidi d'Europa, non è possibile continuare così.
Ecco perchè crepiamo di più di patologie ambientali (tra sofferenze indicibili), i cui malati non vengono presi in considerazione nella priorità della tutela sanitaria rispetto all'attività agricola. Governi Schizofrenici e contraddittori che poi fermano l'Italia e il mondo, per poter continuare a USARE LE CAUSE ...PER COMBATTERNE LE CONSEGUENZE.
Come avviene da 70 anni di illegittimo uso di Pesticidi in Agricoltura.Numerosi gli appelli ai Sindaci, Governi, magistratura e forze dell'ordine, in osservanza alle leggi vigenti che obbligano all'impiego delle tecniche sostitutive biologiche e alternative, per un DIVIETO IMMEDIATO DEI PESTICIDI, sulla base della VERA E PRIORITARIA EMERGENZA SANITARIA, nel rispetto del Principio di Precauzione.
Oltretutto, la coltivazione biologica è sostenuta da miliardi di euro di Pagamenti Agroambeintali europei, attraverso i PSR regionali (le finanziarie agricole ricchissime). Consentendo agli agricoltori biologici e allevatori di ottenere i mancati ricavi e i maggiori costi, più un 30% per le azioni collettive territoriali !!
Con 12 miliardi all'anno è possibile riconvertire tutta l'agricoltura italiana al biologico... ne abbiamo a disposizione oltre 20 !!
Ma le regioni da 25 anni regalano questi soldi a chi i pesticidi li usa a volontà in uno scandalo senza fine illegale e anticostituzonale... che da 9 anni attende Giustizia al TAR Toscana.
Mentre nei regolamenti comunitari si impone la massima attenzione al corretto impiego dei fondi comunitari agroambientali, commisurando a dovere i pagamenti e compensazioni agli agricoltori, soprattutto nella aree intensive, laddove maggiore è l'uso di pesticidi e l'inquinamento di fondo, che maggiormente aggravano il danno sanitario alle popolazioni. E laddove, nello stesso tempo è migliore l'impatto di dell'alimentazione biologica e ,
NON SARA' IL CASO DI COMMISSARIARE GLI ASSESSORATI ALL'AGRICOLTURA PER IL DANNO ERARIALE E LE DISTRAZIONI DI RISORSE A DANNO DELLA SALUTE PUBBLICA?
Il TAR Toscana da 9 anni non emette la sentenza su un ricorso degli agricoltori biologici locali... è possibile questo in un paese civile?
E perché non intervengono el Procure della Corte dei Conti ? E magari qualche indagine civile sulle responsabilità e le conseguenze?
Cerchiamo di non fermarci solo al Pm2,5, o al G 5, altrimenti andremo a metano o idrogeno e a fibre ottiche, ma moriremo di Pesticidi e alimenti industriali provenienti dal "Malessere Animale e Vegetale"...
Sovvenzionati coi soldi delle nostre tasse
E' necessaria una vera e propria "guerra di civiltà" per liberarci dalla dittatura agrochimica-farmaceutica
riferimento: https://www.ansa.it/canale_terraegusto/notizie/mondo_agricolo/2020/04/15/coronavirus-in-aree-agricoltura-non-intensiva-meno-contagi_742b7a97-5810-4031-a729-5eafd960b124.html?fbclid=IwAR0-iU5A-7C0K69sVgVQ4-etZrVTyb-RSGmvrc-b116hoxWPCRLo5YEWU2E
DEBITO SANITARIO
AGROECOLOGIA UNICA VIA ...PER CANCELLARE IL DEBITO DI STATO (e molto di quello privato)
DA DOVE VIENE IL DEBITO ITALIANO ?
Principalmente dalle malattie, causate da distruzione dell'ambiente e inquinamento. In america le multinazionali BAYER-Monsanto (di nuovo fuse, come la IG Farben nell'epoca Nazista), han pagato miliardi di dollari alle vittime di malattie provocate dal Glifosate.
Cosa Aspettano le Associazioni e le singole vittime di inquinamenti da pesticidi e ambientali a chiedere i risarcimenti per "concause aggravanti di danno sanitario, ormai accertato dai precedenti penali"?
A patire dai malati di Linfoma non Hodgkin, con-causato dal Glifosate, Cancerogeno.
Dove vanno i nostri soldi dell'avanzo primario?
principalmente in interessi a un sistema speculativo bancario internazionale"...
Che ha approfittato delle centinaia di miliardi di indebitamento pubblico causato per pagare la Sanità (pardon le malattie degenerative), dovute in primis a pesticidi agricoli e inquinamento, dissesto idrogeologico (per distruzione dell'Humus a causa di diserbanti (Glifosate), la perdita di api e della biodiversità, alimentazione senza valore nutritivo e sprechi incredibili con allevamenti intensivi devastanti. Tutti sovvenzionati dai soldi delle nostre tasse...
Impoverendo non solo lo stato ma anche i privati... nella speranza (spesso vana) di terapie contro le patologie degenerative causate dalla chimica, invece di prevenirle con le coltivazioni biologiche.
L'Italia ha raggiunto il record Mondiale dei tumori infantili (OMS) e la più alta perdita di aspettativa media di vita sana, 8 anni almeno negli ultimi 15 anni (EUROSTAT)...
CANCELLIAMO QUINDI IL DEBITO... PER DANNI ALLA SALUTE PUBBLICA E PRIVATA.
Danni che le Multinazionali Agrochimico-farmaceutiche devono rimborsare... in una Seconda Norimberga
E recuperiamo in primis il territorio all'agroecologia, inclusi i 4 milioni di ettari abbandonati in Italia !
Per non rischiare la Fame... e fermare le Malattie che ci hanno portato al presente disastro economico-sanitario, in cui qualcuno vuol approfittare di un Virus para-influenzale per nascondere le prove...
Ma il Jolly vede... e Vince !
L'AGROECOLOGIA E' L'UNICA VIA
O panico provocato ad arte ed ignoranza, con qualcuno che ci mangia, bloccando le nazioni e nascondendo le concause, per renderci schiavi delle finanze e multinazionali?
Analisi del Rapporto Ufficiale "Andamento della Mortalità Giornaliera (SiSMG - ISTAT) nelle città italiane in relazione all’epidemia di Covid-19 Report 1 Febbraio - 21 Marzo"
http://www.epiprev.it/sites/default/files/SISMG_COVID19_28032020-2.pdf
Il coronavirus resta l’ultima causa di morte nel mondo (1. Fame 2. Cancro 3. malattie cardiocircolatorie 4. fumo 5. Inquinamenti e avvelenamenti, suicidi, incidenti… ecc. …10. Covid e influenze).
Dall'analisi dei documenti ISTAT, molto chiari, si evidenzia solo uno scostamento, rispetto agli anni passati, del picco dei decessi nel periodo annuale di epidemie influenzali, concentrato quest'anno a Marzo 2020 durante i mesi a maggior rischio (fig. 4, nel rapporto allegato Andamento della Mortalità Giornaliera (SiSMG) nelle città italiane in relazione all’epidemia di Covid-19 Report 1 Febbraio - 21 Marzo), invece di "diluirsi" durante tutti i mesi a maggior rischio.
Ciò a causa anche dell'andamento stagionale, sempre più soggetto ai cambiamenti climatici, con inverno mite cha ha avuto minor impatto sulla mortalità complessiva, nei mesi precedenti di maggior rischio influenzale stagionale.
Pertanto, il picco di mortalità "concausale" da influenza si è concentrato quest'anno a marzo, soprattutto a causa di un "naturale recupero di mortalità" (che colpisce le persone anziane o ammalate), in corrispondenza degli abbassamenti termici improvvisi di marzo. Ciò a causa (come citato nel report Istat)...
..."dell'incremento del pool dei soggetti più fragili, con una ridotta capacità di difesa dell’organismo dovuta a fattori individuali (età avanzata, malattie croniche) che si sono trovati esposti all’epidemia di COVID-19 a partire dalla fine del mese di febbraio e questo fenomeno, come osservato anche in periodi precedenti può aver aumentato l’impatto dell’epidemia nella popolazione anziana"...
In sostanza, nei mesi precedenti si è avuta una minore mortalità complessiva a causa di condizioni favorevoli ambientali, per cui successivamente più persone già gravemente ammalate o in età avanzata sono state esposte al virus "mutante" nel periodo di febbraio-marzo, incrementando i casi di mortalità "con" Covid 19, ma con diverse patologie pregresse preponderanti; e con rarissime eccezioni "da" Covid 19, senz'altre concause apparenti (senza indagare, in questi casi eccezionali, i protocolli terapeutici attivati sui deceduti).
Pertanto non si comprende l'emergenza Nazionale in atto nei confronti del nuovo ceppo virale Covid 19, se non in casi concentrati in aree particolari della Lombardia, Veneto, Emilia. Dati che vanno ricercati su base Regionale e Comunale, con necessità di indagare tutte le "concause incidenti ed aggravanti di pericolo per la salute". Tra queste, in ordine di presumibile importanza:
- concentrazioni elevate di pm 2.5 e pm10 da combustibili fossili e pellets addizionati chimici, in grado di veicolare virus e batteri fino al livello polmonare. Non sarà il caso anche di rivedere la legislazione sui filtri per diesel e benzina - troppo fini - e gli additivi antidetonanti nelle benzine che possano sostituiscano il benzene, tra cui il migliore è l'acqua? Al fine di dare precedenza al diritto sulla salute preventiva e magari evitare di bloccare le nazioni, vista l'esperienza drammatica in corso...
- inquinamento da ammoniaca e ossidi d'azoto da allevamenti industriali fortemente concentrati nelle zone padane (un milione e seicentomila bovini e a quattro milioni e mezzo di suini allevati sul territorio), che contribuiscono ad aumentare il particolato producendo solfati e nitrati irritanti, come ci ricorda anche il noto climatologo Luca Mercalli “Le polveri sottili non calano a causa dell’allevamento di bovini e suini” Link:
- polmoniti atipiche da batteri resistenti (evidenziatesi da alcuni anni, anche a fine 2019 nelle zone del nord) derivanti, tra l'altro, dalla zootecnia industriale o da antibiotico-resistenza ospedaliera, che possono aver compromesso i delicati equilibri delle persone più sensibili, over 65 e con patologie pregresse)
- livelli di inquinamento da pesticidi e residui industriali nelle acque e negli alimenti, che provocano danni e alterazioni genetiche, anche nel microbiota simbionte umano e virus intestinali oltre a scompensi ormonali.
- il tasso di patologie cronico-degenerative concomitanti, conseguenti ai precedenti punti e i farmaci terapeutici adottati comunemente per diabete, persone alta, problemi cardiocircolatori, tumori, ecc. ecc.
- test localizzati sulle alterazioni di frequenze delle nuove tecnologie 5G per le comunicazioni cellulari e il controllo di massa, che possono provocare scompensi elettromagnetici con ricadute cardiocircolatorie (anche acute) e polmonari (vedasi svenimenti stradali a Wuhan), per interferenze sul metabolismo dell'ossigeno
- vaccinazioni massicce per meningite e influenza realizzate poco prima nella zona lombarda (con rischi da mutanti e/o sub-infezioni croniche con conseguenze autoimmuni, in bibliografia scientifica - Relazioni della Dr.ssa Bolgan CORVELVA),
- alterazioni dei gas atmosferici con elevata presenza di gas serra e altri inquinanti con conseguente interferenza sul metabolismo generale umano, ecc. ecc.
Concause che, in sostanza, realizzano un indebolimento progressivo del sistema immunitario e fisco complessivo degli esseri umani, con particolare riguardo per gli anziani, prime vittime del Covid 19. I quali dovrebbero essere posti nelle migliori condizioni ambientali, ovvero con alimentazione biologica e vegetariana,
Dai dati istat, più che i morti per influenza, che è più difficile da attribuire come effettiva causa, conviene ricordare i certificati di morte per malattie respiratorie (polmoniti acute). Nel marzo 2019 sono state 15.189 e l’anno prima erano state 16.220. Incidentalmente si rileva che sono più del corrispondente numero di decessi con Covid (12.352) dichiarati nel mese di marzo 2020 (ISTAT-ADN Kronos).
Osservando gli Indicatori Demografici ISTAT relativi al 2019, al 1° gennaio 2020 il numero di residenti in Italia è pari a 60 milioni 317.000. La popolazione residente nel nostro Paese è in calo da 5 anni consecutivi (116.000 in meno su base annua). Considerando la mortalità media annuale di poco superiore all'1% della popolazione residente, il calo della popolazione incide poco sul calo della mortalità registrata nel primo trimestre 2020 (orientativamente sulle 300 unità). Allo stesso tempo è aumentato il divario tra nascite e decessi. Per 647mila morti totali in Italia nel 2019, ci sono stati 435.000a bambini nati vivi. In pratica per 100 persone morte sono nati solo 67 bambini (mentre 10 anni fa il rapporto era 100:96). Nel 2019 abbiamo toccato il livello più basso di ricambio naturale dal 1918. Secondo le statistiche, si è alzata anche l’età media degli italiani, che è di 45,7 anni. Pertanto ci si doveva aspettare semmai un aumento della mortalità trimestrale nel 2020, cosa che non è accaduta.
E' necessario indagare tutte le concause ambientali di pericolo per la salute (Pm 2.5, PM 10, G5, particolato da allevamenti industriali, pesticidi e altri residui chimici nell'alimentazione e nelle acque, infezioni da batteri resistenti, ecc.) che hanno sicuramente aggravato la situazione sanitaria in particolari aree del paese e soprattutto in quelle a maggior impatto riscontrato del Covid 19 (Nord Italia).
Incluse le cure previste dai protocolli convenzionali, su cui molti medici hanno segnalato controindicazioni e integrazioni, (vitamine, fitoterapie, medicine tradizionali integrate, ecc, per la cura delle polmoniti, sempre più diffuse) e le profilassi, in particolare le vaccinazioni a tappeto, come quelle effettuate nelle aree lombarde e piemontesi (meningite ed influenza).
Le quali, a causa della comparsa dei mutanti virali, risultano in breve tempo inefficaci, prorogando solo tempo le sintomatologie influenzali.
E potrebbero in tal modo "concentrare le esplosioni di complicanze acute" nelle persone più sensibili, invece di diluirle stagionalmente, favorendo una progressiva attenuazione dei virus o "immunità di gregge".
In ultima analisi provocando emergenze nel sistema sanitario nazionale trovatosi impreparato, invece di prevenirle. Con panico nella popolazione e ulteriore aggravamento sanitario.
Riprendendo il rapporto i stat consultabile al link, la figura 4, in evidenza, mostra l’andamento stagionale della mortalità giornaliera negli ultimi 5 anni, con valori massimi nel periodo invernale (dicembre-febbraio) e valori minimi nel periodo estivo (giugno-agosto), mesi durante i quali si osservano i picchi di mortalità associati alle ondate di calore.
La stagionalità della mortalità è un fenomeno che si accentua con l’età. L’incremento della mortalità invernale è attribuibile alle basse temperature e alle epidemie influenzali che indipendentemente e con effetto sinergico, possono determinare un incremento della mortalità soprattutto nelle fasce di popolazione più anziane e nei pazienti con patologie croniche cardiovascolari e respiratorie (de’Donato et al. 2012;; Vestergaard et al. 2017).
Nel grafico le bande colorate indicano l’epidemia influenzale dati flunews dell’ISS. L’ISS stima in Italia circa 8.000 decessi l’anno attribuibili all’epidemia influenzale, anche se il numero di morti attribuibili è molto variabile, fino a 20,000 decessi stimati nell’inverno 2016/17 (Rosano et al. 2019).
Da rilevare che nell’inverno 2019-2020 la mortalità osservata (linea nera) nei mesi precedenti all’epidemia Covid-19 è stata inferiore al valore atteso (linea rossa) (Figura 4), con una riduzione rispetto all’atteso rispettivamente di -6% nelle città del nord e -3% nelle città del centro-sud, attribuibile al minore impatto dell’influenza stagionale e alle temperature particolarmente miti e al di sopra delle medie climatiche.
Variazioni stagionali della mortalità come quella osservata nell’inverno 2019-2020 hanno determinato un incremento del pool di soggetti più fragili, con una ridotta capacità di difesa dell’organismo dovuta a fattori individuali (età avanzata, malattie croniche) che si sono trovati esposti all’epidemia di COVID-19 a partire dalla fine del mese di febbraio e questo fenomeno, come osservato anche in periodi precedenti può aver aumentato l’impatto dell’epidemia nella popolazione anziana.
Allegato pdf del rapporto completo
Figura 4. Andamento stagionale della mortalità per settimana nelle città italiane*. Periodo gennaio 2016 – 17 marzo 2020
*Aosta, Bolzano, Trieste, Torino, Milano, Brescia, Verona, Venezia, Bologna, Genova, Perugia, Civitavecchia, Roma, Frosinone, Bari, Potenza, Messina, Palermo
L’agroindustria è così concentrata sui profitti che selezionare un virus che potrebbe uccidere un miliardo di persone è trattato come un rischio da correre.
Ma nessuna società potrebbe sostenere i costi dei danni che impone.
E' necessario chiudere immediatamente gli allevamenti e l'agricoltura industriali e vietare pesticidi e OGM a livello planetario, per motivi sanitari, sulla base del “Principio di Precauzione”. Da lì vengono infatti gran parte dei tumori e patologie degenerative (la vera Pandemia) e le epidemie (magari trasportate da pipistrelli o da altri animali o insetti che fanno da vettori).
COVID19 - Approccio Agroecologico Globale
Il vero pericolo di ogni nuovo focolaio epidemico è l’assenza o, meglio, il rifiuto interessato di capire che un nuovo Covid-19 non è un incidente isolato. L’aumento di epidemie da virus è strettamente legato alla produzione di cibo e ai profitti delle imprese multinazionali. Chiunque miri a capire perché i virus stiano diventando più pericolosi deve indagare il modello industriale dell’agricoltura e, più specificamente, la produzione di bestiame. Oggi, pochi governi e scienziati sono preparati a farlo. Tutto il contrario. Quando sorgono nuove epidemie governi, media e persino gran parte della dirigenza medica sono così concentrati su ciascuna emergenza separata che scartano le cause strutturali che stanno spingendo molteplici patogeni marginali a un’improvvisa celebrità globale, uno dopo l’altro.
ll Pianeta Terra oggi è in larga misura il Pianeta Fattoria, quanto a biomasse e terre usate. L’agroindustria vuol monopolizzare il mercato alimentare. Il progetto neoliberista è organizzato prevalentemente intorno al sostegno di sforzi d’imprese, con sede nei paesi industriali più avanzati, di prendersi la terra e le risorse dei paesi più deboli. Di conseguenza, molti patogeni in precedenza tenuti sotto controllo dalle “ecologie forestali”, in equilibri di lunga evoluzione, sono liberati e minacciano il mondo intero.
IL PIANETA ASSASSINATO.
Quando la produzione industriale di bovini, maiali, pollame, si espande nella foresta primaria, esercita pressioni sugli operatori del cibo selvatico affinchè frughino più addentro nella foresta in cerca di fonti, aumentando l’interfaccia con, e il riversamento di, nuovi patogeni, incluso il Covid-19. Allevare monocolture genetiche di animali domestici rimuove qualsiasi barriera per rallentarne la trasmissione di malattie. Dimensioni e densità di popolazioni così vaste facilitano tassi maggiori di trasmissione. Tali condizioni affollate deprimono la risposta immunitaria. L’elevata capacità di trasmissione fa parte di ogni produzione industriale, offrendo una quantità continuamente rinnovata di soggetti sensibili, vero e proprio carburante dell’evoluzione della virulenza.
In altre parole, l’agroindustria è così concentrata sui profitti che selezionare un virus che potrebbe uccidere un miliardo di persone è trattato come un rischio da correre.
Queste società possono semplicemente scaricare su tutti gli altri i costi delle loro attività epidemiologicamente pericolose. Dagli stessi animali, ai consumatori, lavoratori agricoli, ambienti e governi locali, attraverso giurisdizioni “tolleranti”. Soglie di tolleranza di pesticidi e ogm negli alimenti, come di antibiotici o altre sostanze chimiche comunemente ingerite, provocano la pandemia più diffusa: il cancro e le innumerevoli patologie degenerative che hanno ucciso ormai miliardi di persone al mondo. I danni sono così estesi che se dovessimo riportarli sui bilanci delle società, l’agroindustria sarebbe finita per sempre.
L’agricoltura capitalistica, che sostituisce l’agroecologia locale, offre esattamente i mezzi attraverso i quali i patogeni possono evolvere in fenotipi più virulenti e infettivi. Non si potrebbe ideare un sistema migliore per coltivare malattie mortali.
Al fine di ridurre l’emergere di nuove epidemie virali, la produzione alimentare deve cambiare radicalmente. L’autonomia degli agricoltori e un forte settore pubblico possono frenare le infezioni fuori controllo.
COSA FARE
Introdurre varietà locali di bestiame e raccolti – e una riforestazione strategica – sia a livello di fattoria che a livelli regionali. Permettere che gli animali si riproducano in luogo per trasferire immunità verificate. Collegare direttamente la giusta produzione con la giusta circolazione locale degli alimenti (“Bioregionalismo”).
Sovvenzionare la produzione agroecologica e il sostegno ai prezzi e all’acquisto dei consumatori.
Difendere questi esperimenti agroecologici dalle compulsioni imposte dall’economia neoliberista, sia dagli individui (contaminazioni da pesicidi e ogm) e dalla minaccia della repressione di stato a guida capitalista.
L’agroindustria, come modo di riproduzione sociale, deve essere abbandonata per davvero, anche se solo per ragioni di sanità pubblica.
La produzione fortemente capitalizzata di alimenti comporta pratiche che mettono a rischio l’intera umanità e possono scatenare una nuova pandemia mortale.
Dobbiamo pretendere che i sistemi alimentari siano socializzati (Art 41 della Costituzione Italiana). Ciò richiederà la reintegrazione della produzione di alimenti primari nei bisogni delle comunità rurali e pratiche agroecologiche che proteggano l’ambiente e gli agricoltori mentre fanno crescere il cibo disponibile. Evitando di allevare animali che consumano come almeno 20 miliardi di esseri umani, per produrre carni industriali che ingozzano 3 miliardi di obesi ed ammalati cronici
Nel grande quadro globale dobbiamo curare le fratture metaboliche che separano le nostre ecologie dalle nostre economie. Puntando all’Agro-Econologia.
Abbiamo un pianeta da salvare...
In Europa abbiamo a disposizione da 25 anni enormi fondi europei per l'agricoltura e gli allevamenti biologici (benessere animale) che compensano agli agricoltori i mancati ricavi e i maggiori costi più un 30% per le azioni collettive, come quelle oggi necessarie e improcrastinabili.
Per cui, conviene a tutti per legge mangiare meno carne… almeno dovrebbe convenire...
IL PROBLEMA E ' che questi fondi europei, da oltre 25 anni di politiche agroambientali, vengono regalati illegittimamente a chi usa pesticidi e ogm, per cui i produttori biologici sono illegalmente penalizzati.
Un ricorso al TAR Toscana degli agricoltori biologici attende sentenza da 9 anni !!!
Come è possibile ciò in un paese civile…
E' il momento di intervenire, vista la drammatica emergenza Corona Virus, per fermare lo sperpero di miliardi di € che hanno causato il fallimento degli agricoltori convenzionali e causato innumerevoli patologie degli stessi agricoltori e dei consumatori a causa di pesticidi, medicinali, glifosate… inquinando quasi tutte le acque italiane.
O siamo ormai finiti nel Far West dei Pesticidi e OGM?
PER NON SUICIDARSI D'INFLUENZA E COVID: STOP AL PM 2.5 ! (e altri inquinanti)
Agire subito sulle "concause aggravanti di grave pericolo attuale per la salute".
I valori sono a livelli record in Padania, da dicembre. Particelle inquinanti sottili (PM 2.5) e nano particelle entrano nei polmoni veicolando virus e batteri, che possono scatenare polmoniti.
Per salvare più persone possibile dalle influenze (non solo da Corona Virus) ma, soprattutto, da cancri, malattie cardio-circolatorie e degenerative, Parkinson Alzheimer, allergie, ecc. (almeno 500.000 cause di decesso ogni anno in Italia), sui cui malati l'influenza può essere letale, dobbiamo in primis FERMARE IMMEDIATAMENTE il PM 2.5, ovvero Gasolio e Benzina (con benzene cancerogeno), imponendo la riconversione a metano o elettrica (da rinnovabili, ndr) di tutti i trasporti, fabbriche, riscaldamenti (con attenzione al Pellet, buono solo se ultra certficato "esente da additivi"). Attraverso incentivi adeguati, in gran parte disponibili (conto termico, fotovoltaico/solare, rottamazioni, riconversioni) e aumentando il recupero fiscale decennale.
Bloccando il 5G (molto sviluppato in Cina, ndr) come ha fatto la Svizzera, sulla base del Principio di Precauzione, per i rischi sul sistema immunitario e neuro-psico-fisiologico generale, puntando sulla banda ultra-larga a fibre ottiche.
Riconvertendo immediatamente al biologico tutti gli allevamenti intensivi, spaventosamente concentrati nella Padania, produttori di Ossidi d'Azoto e Ammoniaca che aumentano le infiammazioni polmonari (anche negli animali) ed altri GAS serra (Metano, CO2, Vapore acqueo) che stanno alterando il clima. Allevamenti che consumano spesso OGM, prodotti con frammenti virali e batterici contenenti resistenze agli antibiotici e alti residui di Glifosate, tutti fattori che alterano il microbiota intestinale e dei terreni, con formazione possibile di nuovo patogeni e proteine sconosciute (ricordiamo tutti i prioni della mucca pazza). Entità che nei nostri intestini e in quelli degli animali, come nei terreni, si scambiano continuamente frammenti genetici "pericolosi". Su cui sarebbe bene indagare eventuali correlazioni con epidemie, passate e presenti derivate da salti di specie dei microbi e dei virus (Aviaria, Suina, SARS, Covid 19).
Dobbiamo fermare l'uso di pesticidi, mutageni e cancerogeni, con pericoli ulteriori di squilibri e alterazioni genetiche nel microbiota intestinale e nelle nostre cellule. Pesticidi spesso distruttori ormonali e dannosi alle cellule riproduttive (effetti teratogeni), con drammatiche ripercussioni sui nostri figli, sempre più ammalati di "nuove patologie", spesso sconosciute (Telethon docet). Interrompendo nel contempo l'impiego agricolo di reflui industriali di non sicura provenienza e compostaggio.
Utilizzando i miliardi di € a disposizione dai fondi europei agro-climatico-ambientali e per il benessere animale, che consentono agli agricoltori di coprire i mancati ricavi e maggiori costi, più un 30% per le azioni collettive, come quelle oggi IMMEDIATAMENTE NECESSARIE per proteggere la salute, diritto prioritario inviolabile ed immodificabile, costituzionalmente tutelato.
Attivando una Politica di prevenzione sanitaria nella convergenza d'interessi di tutti gli attori della filiera agricola e zootecnica.
La Pianura Padana ha la massima concentrazione di inquinanti sottili e pesticidi invisibili che hanno indebolito la popolazione e trasportato microbi, ma tutta l'Italia è avvelenata dai pesticidi e bioaccumulo tossico generale nelle catene alimentari, con perdita di aspettativa di vita sana drammatica negli ultimi due decenni (Eurostat) e ripercussioni pedantissime sui Costi Sociali e Umani.
In Italia spendiamo un miliardo di € in pesticidi e oltre 100 miliardi per curare malattie degenerative, che in notevole percentuale sono imputabili all’uso dei pesticidi, come dimostrano le statistiche nei paesi che li hanno ridotti drasticamente, quali la Danimarca. Se spendessimo 12 miliardi di € annui, necessari per sostenere ed assicurare le riconversioni biologiche di tutte le filiere agricole, ne risparmieremmo almeno il doppio nella sanità, e altrettanti nella prevenzione del dissesto idrogeologico.
A ciò si aggiungerebbe il "risparmio" di decine di migliaia di decessi annui, imputabili all'inquinamento dell'aria, cui contribuisce l'incenerimento dei rifiuti, che impone la celere fuoriuscita dalla plastica le cui "nanoparticelle" sono ormai diffuse ovunque, veicolando e concentrando pesticidi e altri inquinanti chimici nelle catene alimentari.
Decongestionando in tal modo la sanità nazionale dai rischi di future emergenze come quella attuale, che ci costerà centinaia di miliardi per il "fermo economico".
Salviamo la popolazione padana e italiana dagli inquinanti !
Che l'Italia sia da traino alla riconversione Agroeco-Biologica di tutta l'Europa e del mediterraneo, grazie alla sua eccellente capacità di trasformazione agroalimentare co-evolutasi in tradizioni secolari riconosciute in tutto il mondo. Oltre che un "faro ecologico" generale che sia da guida per l'intero Pianeta, che oggi "respira" mentre le attività economiche umane si fermano, chiedendoci la riconversione Econologica dei sistemi produttivi.
Meno animali allevati e pesticidi, chimica e gas tossici climalteranti (che Madre Terra non può più sopportare) ...e tutti più ricchi.
Come ci ha indicato, saggiamente, anche Papa Francesco nella sua Enciclica "Laudato sì".
Soprattutto, rispettando il diritto prioritario alla "sana e robusta Costituzione"… quella del Popolo Italiano.
Come Lei meritevolmente ha fatto Prof. Conte in questa emergenza mondiale, che va vista come l'ultima occasione da non perdere per salvare l'Umanità e la Biodiversità della Terra, nel suo "equilibrio biologico e microbiologico".
PS: In Cina, scadute le incubazioni di tutti i contagi precedenti, ripulitasi l'atmosfera, come dimostrano i satelliti della NASA, miracolosamente si sono azzerati i nuovi contagi... ci vogliamo chiedere perché?
CORONA VIRUS. E' ORA DI TORNARE TUTTI ALLA TERRA !
Non solo per fame ma per riconquistare la libertà (unica attività rimasta libera ad oggi è l'agricoltura).
A partire dai giovani e da chi ha perso il lavoro.
Abbiamo milioni di ettari abbandonati in Italia.
Coltiviamo un orto Agroeco-sinergico e torniamo a produrre le antiche varietà italiche.
Agroecologi sono a disposizione per ogni aiuto tecnico e scambio di semi tradizionali tra agricoltri (Cereali, ortaggi, legumi, ecc.).
E per l'organizzazione di Corsi e Programmi territoriali "Mangiacomeparli" dal Produttore al "Consumattore".
Aderiamo all'associaizone "Cibus in primis"
"La transizione verso l'agroecologia per un'agricoltura socialmente giusta, economicamente sostenibile, ecologicamente sana, sarà il risultato dell'azione coordinata dei movimenti sociali emergenti nel settore rurale, in alleanza con i movimenti di base urbana Gruppi di Acquisto Solidali, che si impegnano a sostenere la trasformazione radicale del dominante sistema alimentare globalizzato, ormai al collasso.
In questi giorni potrebbe essere saggio riflettere sul fatto che gli ecosistemi sostengono le economie (e la salute); mentre le economie non sostengono gli ecosistemi.
COVID-19 ci sta ricordando che il trattamento irrispettoso della biodiversità vegetale e animale ha conseguenze gravi, e quando sono danneggiate, alla fine, lo siamo anche noi.
Speriamo che l'attuale crisi innescata da COVID-19 aiuti a illuminare l'umanità alla ricerca di un nuovo mondo e modalità più morbide per interagire con la natura".
Prima del Suicidio Universale… (un video da diffondere come un virus)
Riconversione Agroecologica ed Econologica Globale Immediata.
Cosa volevate aspettarvi... Dopo 100 anni di guerre e devastazioni planetarie, 70 anni che ingoiamo pesticidi, allevamenti "disumanimali", avveleniamo il mare, con bioaccumulo di microplastiche e miglialia di residui chimici industriali e radioattivi... fino alla sterilizzazione di massa e alla "confusione sessuale" causata dalla distruzione ormonale... nostra e dei nostri "fratelli animali" terrestri e acquatici.
Dopo aver riempito l'atmosfera di gas serra e nanoparticelle che entrano fin nei polmoni e bruciato le foreste produttrici di ossigeno.
Con tutte le mutazioni indotte nei nostri intestini dalla miriade di sostanze chimiche e radioattive, che alterano i nostri "microbi amici".
Indeboliti da radiazioni e "telecomandati"…
Miliardi di morti di cancro e terribili malattie degenerative ci chiedono di fermarci.
Madre Terra manda l'ordine irrevocabile ai suoi figli.
Salviamoci! Fermiamoci...
Finalmente... Tutto è fermo, non c'è un aereo…
la Terra Respira... e noi con Essa.
La Madre ha fermato il figlio che si stava suicidando con il più piccolo frammento di vita... un Virus Rna.
Ringraziamola e rispettiamola.
Come hanno spiegato gli scienziati onesti, anche in televisione, questi virus a RNA (come i Corona virus) mutano praticamente a ogni ciclo negli ospiti infettati; per cui, ad ogni replicazione dei virus (questione di ore e alcuni giorni per la manifestazione dei sintomi), in ogni essere umano rimangono tracce e mutazioni del virus,
mutazioni che nel tempo lo rendono sempre meno pericoloso, mentre l’ospite sviluppa gli anticorpi… Passando, progressivamente, da patogeno a “simbionte”.
Anche perchè… quando muore l’ospite muore anche il parassita (talvolta trattasi del ceppo più pericoloso, ma per lo più la morte sopravviene a causa dell’ospite... malato di altre patologie e/o molto anziano).
In sostanza, la Natura tende all’equilibrio…
E’ sempre stato così
E alla fine arriva la Morte… Naturale.
Un vaccino, com'è nell’influenza, non serve quasi a nulla…
perché i virus intanto son già mutati…
Come dimostrano decenni di vaccinazioni forsennate, mentre i virus diventano sempre più aggressivi e “saltano l’ostacolo”…
Paradossalmente, in un contesto “Ecologico-microbiologico”,
più vacciniamo e più selezioniamo i ceppi di virus maggiormente aggressivi e mutanti che in breve tempo sostituiscono quelli sensibili al vaccino stesso.
E più sterilizziamo, più lasciamo l’ambiente privo di microbi… tra cui quelli utili.
Così come è nel nostro intestino, laddove vivono miliardi di microbi di moltissime specie (microbiota). Già sottoposti alle azioni mutagene e selettive di residui chimici di Pesticidi, Glifosate, antibiotici e disinfettanti, microplastiche e altre migliaia di sostanze chimiche pericolose presenti nell'ambiente, nel cibo e nelle acque.
Nei terreni fertili esistono miliardi di microbi utili… Mentre nei terreni soggetti a pesticidi e disseccanti come Glifosate le piante si ammalano in mancanza di organismi utili, mentre i patogeni mutano e si rinforzano divenendo resistenti ai Pesticidi… Similmente avviene nel microbiota intestinale.
Professori importanti ci confermano che i bambini sono più resistenti a virus e batteri anche perchè se ne scambiano continauamente milioni tra loro…
In sostanza, se semplifichiamo troppo il microbiota rimaniamo solo noi… e i Patogeni che vivono a nostre spese.
Ci vuole più equilibrio……microbico
La Corte dei Conti europea bastona ancora una volta la Commissione e gli Stati membri sull’uso dei pesticidi - Pubblicata la Relazione speciale 05/2020
https://www.snpambiente.it/2020/02/26/la-corte-dei-conti-europea-sulluso-dei-pesticidi/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=la-corte-dei-conti-europea-sulluso-dei-pesticidi
La Corte dei Conti europea ha pubblicato la relazione speciale “Uso sostenibile dei prodotti fitosanitari: limitati progressi nella misurazione e nella riduzione dei rischi”, presentandola al Parlamento europeo e al Consiglio dell’UE, nonché ad altre parti interessate, come i parlamenti nazionali, i portatori di interesse del settore e i rappresentanti della società civile.
I Pesticidi, visto l'obbligo della Difesa Integrata dal 2014 su tutto il territorio Europeo ai sensi della Direttiva sull'Uso Sostenibile dei Pesticidi, ..."si possono usare solo una volta esaurite tutte le tecniche alternative disponibili, in caso che la prevenzione o tali metodi falliscano o siano inefficaci"…
Non come avviene in Italia, laddove illegittimamente la Difesa Integrata (parte integrante della cosiddetta "Produzione Integrata") risulta ancora "volontaria" e si basa per lo più sull'integrazione dei diversi pesticidi chimici, senza obblighi d'impiego delle tecniche alternative. Obbligo ribadito dalla Corte dei Conti UE, così come prescritto dal lontano 1996 nella Decisione CE del 30-12-1996 - All. 1 Norme OILB (Organizzazione Internazionale della Lotta Biologica, che riunisce tutti i Docenti ed esperti del settore). Norme che regolano a livello europeo la Difesa Integrata delle coltivazioni.
Purtroppo, la Corte dei Conti Europea non ha potere di intervento sull'erogazione dei fondi UE, azione possibile invece per la Corte dei Conti Nazionale, la quale però ancora non ha interrotto le distrazioni di risorse e le illegittimità, più volte denunciate, dell'erogazioni di miliardi di € in pagamenti agro-ambientali a chi applica la difesa integrata, nonostante questa sia obbligatoria dal 2014 e oltretutto "falsificata", ovvero illegittimamente basata sui pesticidi sintetici e non sulle tecniche alternative. Come accade da 25 anni di reiterate distrazioni di miliardi di € in risorse agroambientali a favore di una falsa difesa integrata - Vedasi le Relazioni della Corte dei Conti UE sulla Spesa Agroambientale n. 3/2005 e n.7/2011. Pagamenti Europei che devono riguardare impegni facoltativi degli agricoltori, superiori agli obblighi di legge, a beneficio della collettività e della salute ambientale. Ad esempio per l'applicazione di tecniche agro-ecologiche particolarmente costose, alternative ai Pesticidi, come ad esempio l'impiego degli organismi utili, reti anti-insetti, incremento della biodiversità funzionale per attrarre gli organismi utili, coltivazioni di copertura per proteggere dall'erosione e incrementare l'humus, ecc.
Invece, da 25 anni miliardi di € finiscono per sovvenzionare "l'uso integrato dei pesticidi", il cui mercato è tutt'altro che in crisi, con tutti gli indicatori di salute ambientale in drastico peggioramento (mortalità delle Api, residui di Pesticidi nei corpi idrici e negli alimenti, erosione, tasso di humus dei terreni, fertilità umana e patologie cronico degenerative, ecc. Con le pesanti ricadute sulla spesa sanitaria Nazionale… su cui la Corte dei Conti Italiana dovrebbe intervenire a dovere.
Secondo la Corte dei Conti UE, vari Stati membri (l'Italia col D. lgs. 150/2012), hanno recepito in ritardo l’insieme delle disposizioni della direttiva sull’uso sostenibile dei pesticidi del 2009, mentre gli agricoltori sono ancora poco incentivati ad adottare metodi alternativi. In aggiunta, la Commissione europea non ha la possibilità, secondo la Corte, di monitorare con precisione gli effetti o i rischi dovuti all’uso di pesticidi (come volevasi dimostrare, ndr).
I prodotti fitosanitari (“pesticidi”) vengono utilizzati per proteggere le colture da organismi nocivi, parassiti e malattie. Comprendono insetticidi, fungicidi ed erbicidi, che possono esercitare pressioni sull’ambiente e sono reputati dalla Direttiva UE del 2009 sull’uso sostenibile dei pesticidi "pericolosi per la salute". L’UE dispone inoltre dal 1991 di norme comuni per la loro autorizzazione e il loro utilizzo. La Corte ha verificato se l’azione dell’UE al riguardo abbia avuto un esito positivo. Ad esempio, non tutti gli Stati membri avevano recepito nel diritto nazionale l’obbligo per gli agricoltori di applicare la difesa integrata. La Corte riconosce però che, a partire dal 2016, la Commissione ha intensificato gli interventi per far rispettare l’attuazione della direttiva sull’uso sostenibile dei pesticidi.
In linea con la direttiva, la difesa integrata è divenuta obbligatoria per gli agricoltori. Essa consiste nel ..."ricorrere ai pesticidi solo se la prevenzione e altri metodi falliscono o non sono efficaci." Secondo la Corte, non sono però stabiliti criteri chiari o requisiti specifici che aiutino a rendere esecutivo questo obbligo e a verificarne il rispetto. Parallelamente, è stata creata una categoria di “prodotti fitosanitari a basso rischio”. A oggi, tuttavia, sono disponibili all’impiego solo 16 sostanze di questo tipo su 487 (3 %) e non sono sufficienti.
Nella relazione si osserva, inoltre, che gli agricoltori sono poco incentivati a ridurre la propria dipendenza dai pesticidi. In particolare – segnala la Corte – l’applicazione dei princìpi di difesa integrata non è prevista come condizione per percepire i pagamenti PAC (Politica Agricola Comune), ovvero i Pagamenti Agroambientali. Gli agricoltori dovrebbero quindi rispettare gli obblighi di Difesa Integrata come cosiddetta "Condizionalità" (rispetto dei requisiti di legge) per percepire il Premio di sostegno al Reddito PAC e non per Pagamenti Agroambientali addizionali, come accade ad oggi e da oltre 25 anni di Programmi Agroambientali che hanno incentivato di fatto l'acquisto di Pesticidi chimici e ostacolato la riconversione biologica dell'agricoltura, obiettivi prioritari della Direttiva sull'Uso Sostenibile dei Pesticidi e della Politica Agroambientale nei regolamenti europei di Sviluppo rurale, che potremmo pertanto definire in Italia di "sottosviluppo".
La Corte ha rilevato che le statistiche sulle sostanze attive e sul loro uso, pubblicate dalla Commissione (Eurostat), non erano abbastanza dettagliate per essere utili. Né i dati forniti dagli Stati membri erano sufficientemente armonizzati o aggiornati.
Infine, gli indicatori nazionali per misurare i rischi e l’impatto che alcuni Stati membri hanno pur sviluppato non erano comparabili nell’intera UE. I tentativi iniziali della Commissione di sviluppare tali indicatori a livello UE non hanno avuto successo per la mancanza di dati pertinenti. I primi due indicatori di rischio a livello UE sono stati introdotti solo nel novembre 2019, dieci anni dopo l’adozione della direttiva, e nessuno dei due tiene conto del modo, del momento e del luogo in cui i pesticidi sono utilizzati. Alla Commissione, pertanto, manca ancora una solida base di dati concreti per stabilire se la direttiva abbia conseguito l’obiettivo dell’UE di rendere sostenibile l’uso dei pesticidi, conclude la Corte.
Poiché la Commissione europea sta attualmente valutando la legislazione in questo settore d’intervento a fronte della crescente preoccupazione manifestata dai cittadini e nelle aule parlamentari, la Corte raccomanda di:
verificare la difesa integrata a livello di azienda agricola;
consentire il collegamento della difesa integrata ai pagamenti a titolo della nuova PAC;
migliorare le statistiche sui prodotti fitosanitari;
sviluppare migliori indicatori di rischio.
In conclusione, le lobbies Agrochimiche e i conflitti di interesse hanno rivoltato come un calzino il recepimento delle norme sui Pagamenti Agroambientali e per l'Agricoltura Biologica, così faticosamente conquistate dopo il Referendum sui Pesticidi italiano del 1990…
Amaramente, possiamo concludere che era meglio non finanziare politiche agro-ambientali, in quanto i soldi sono stati usati per l'esatto contrario…
Il sistema agro-chimico basato sui Pesticidi forse sarebbe crollato prima da solo.
In ogni caso, viste le palesi illegittimità riscontrate e le norme sempre più stringenti, possiamo sperare in un superamento dei conflitti di interesse per una convergenza di intenti collettiva, inclusi i (pochissimi ma agguerritissimi) venditori di Pesticidi, i quali potrebbero guadagnare molto di più coi mezzi tecnici biologici, sovvenzionati da miliardi di € della collettività.
A fronte di "sporco miliardo di €" di vendite di Pesticidi in Italia, abbiamo a disposizione almeno 20 miliardi di € ogni anno per l'agricoltura italiana…
Con la metà possiamo riconvertire tutti gli agricoltori al biologico, garantendo loro i mancati ricavi, i maggiori costi, più un 20% per le spese burocratiche e un 30% per le azioni collettive sui territori, più l'assistenza tecnica, la formazione e il tutoraggio, il rimborso delle spese di certificazione, ecc... assicurandogli i raccolti con polizze agevolate al 70% di rimborso (con cui quest'anno sta iniziando invece ad assicurare i raccolti a fronte dell'uso di pesticidi chimici… secondo presunti disciplinari di produzione Integrata).
Dobbiamo presidiare i Programmi di Sviluppo Rurale delle regioni e il PAN sull'Uso Sostenibile dei pesticidi del Ministero e i Sindacati che concertano le politiche agricole nazionali ed UE.
Record di Temperatura: 20° C in Antartide! Cose dell'altro mondo.
Mentre in Italia ci preoccupiamo dell'influenza coronavirus, dall’altra parte del mondo si sta abbattendo la catastrofe che ci riguarda più di quanto immaginiamo, nonostante le distanze.
Termometri impazziti in Antartide. Un caldo da paura visto che riguarda uno dei posti più freddi del pianeta. A darne notizia è stato lo scienziato brasiliano Carlos Schaefer che nella stazione di monitoraggio di Seymour Island ha registrato ben 20,75°C. L'incremento termico accelera in maniera esponenziale e in maniera non prevista nemmeno dai ricercatori più pessimisti.
https://www.youtube.com/watch?time_continue=35&v=pqQtLKZfHvY&feature=emb_logo
Che fare?
Gli agroecologi e i climatologi ci avvisano da decenni...
Se non smettiamo di mangiare carne industriale, i cui allevamenti oggi consumano alimenti come 20 miliardi di esseri umani (per alimentarne solo 4 miliardi, la maggior parte obesi, ndr),
se non blocchiamo l'agro-industria basata sui pesticidi e ogm, principali concause delle alterazioni climatiche e distruttori dell'humus, con desertificazione del 30% delle terre fertili mondiali, se non ripiantiamo immediatamente le foreste laddove sono state estirpate (miliardi di alberi), riducendo drasticamente le coltivazioni per i bio-combustibili (utilizzabili su piccola scala, esclusivamente per esigenze locali come trattori agricoli e trasporti in loco),
se non riduciamo la mobilità individuale (orientandola al metano e all'elettricità da fonti rinnovabili) a favore di quella collettiva e i trasporti su gomma a favore di quelli su rotaia,
se non ci rivolgiamo principalmente ad alimenti, vestiti e prodotti locali, diminuendo drasticamente i trasporti globali,n se non eliminiamo gli imballaggi in plastica, che alimentano eco-mafie e consumi energetici in una pseudo-economia circolare, mente si inquina il pianeta con micro-plastiche perenni che si accumulano nelle catene alimentari concentrando in esse pesticidi e metalli pesanti, se non isoliamo le nostre case dotandole di energie rinnovabili,
…sara la fine !
Pardon, la fine è già arrivata...Prepariamoci a costruire le nostre arche di Noè… dandoci da fare casa per casa. Soprattutto, piantiamo alberi ovunque ci sia spazio libero e smettiamo di far la spesa nei supermercati globalizzati, acquistando solo alimenti biologici laddove si trova indicato "agricoltura Italia".
E cominciamo a organizzarci in GAS (gruppi agro-ecologici solidali) di "consumattori" del cambiamento (con 2 tt). Aiutiamoci ad aiutarci…
La solidarietà e l'amore tra gli esseri Umani e per la Madre Natura è l'unica maniera per rinforzare il coraggio e la speranza in un futuro migliore.
Abbiamo tutto a disposizione ...ce la faremo !!
Idee, tecniche, esperienze e diritti per l'Agroecologia urbana e rurale al fine di coltivare e accudire giardini, orti e balconi, e campi coltivati in modo sostenibile
coordinato da Marina Clauser, Direttrice dell'Orto Botanico dell'Università di Firenze.
In questo importante e bellissimo testo, con la prefazione di Luca Mercalli, climatologo di fama, troviamo molti articoli divulgativi agroecologici, medico epidemiologici, dimostrativi ed educativi, sulle tecniche alternative ai pesticidi pericolosi per la Salute-Ambientale, con una meravigliosa fotografia ed immagini delle principali esperienze agroecologiche e sulle Biodiversità, in ambito urbano e rurale.
A pag. 24 l'importante articolo agroecologico-giuridico di Giuseppe Altieri, in cui si fa il punto delle illegittimità e della situazione generale nell'Agricultura Italiana avvelenata dai Pesticidi per lunghi decenni, dal titolo: "Agroecologia rurale e urbana tra diritti dei Cittadini e doveri delle Istituzioni". Settant'anni di pesticidi: una pesante eredità per i nostri figli... è arrivato il momento di bandirli.
L'articolo ci consente di comprendere l'illegittimità dell'impiego dei Pesticidi, in Italia e non solo, in violazione dei diritti costituzionali e di tutta una serie di norme vigenti.
Le leggi ci sono, ma troppo spesso non si rispettano e l'illegalità in questo campo è diventata una "convenzione"… "ma la convenzione non può diventare Norma"...
Siamo nel far west dei Pesticidi e non si fa quasi nulla…
Anche se qualcuno si è mosso… Programmi e Politiche Europee (dal 1992, dopo il Referendum italiano contro i Pesticidi negli alimenti), seppur interpretate per lo più in maniera falsificante, Sindaci, Tribunali, Cittadini vittime, ecc...
Il testo è scaricabile gratuitamente in formato pdf aprendo il link:
http://www.nuovedirezioni.it/dettagli_pubblicazione2.asp?id=11
Il libro è leggibile anche in versione e-book.
L'articolo di Giuseppe Altieri è stato ripubblicato anche sull'ultimo numero della rivista Nuove Direzioni, appena edito e scaricabarile gratuitamente link:
http://www.nuovedirezioni.it/dett_numero_2.asp?id=58
NUOVE DIREZIONI Editore
FIRENZE - Vittoria Assicurazioni
Uno sguardo ecologico ed epidemiologico per un'immediata azione politica e popolare
Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria: tutto ciò che è di dominio pubblico e para-pubblico è bloccato; scuole, università e persino chiese. Ma non i supermercati che hanno esaurito immediatamente le scorte e hanno gli scaffali vuoti. Mentre impazza la speculazione on line, ndr...
Si chiudono gli stadi… e chi ci guadagna sono sicuramente Sky e Dazn. Si interrompono le gite scolastiche (con danno notevole in tutta Italia e in paesi come la Grecia, che ci vivono sul turismo… ma le scuole sono aperte e si chiudono solo dopo che si rileva la presenza del virus sul territorio… quando magari si sarà già trasmesso attraverso le scuole...
Ecco cosa dice Maria Rita Gismondo, direttrice del dipartimento di diagnostica per microbiologia, virologia e bio-emergenza presso l’Ospedale Sacco di Milano, centro di riferimento per il contagio in Lombardia: «Si è scambiata un’infezione appena peggiore di un’influenza con una pandemia mortale. Non è così! Il nostro laboratorio ha fatto i test tutta la notte. I campioni arrivano continuamente: mi sembra una follia. Guardiamo i numeri. Questa follia farà molto male, soprattutto da un punto di vista economico … Questa non è una pandemia! Durante la scorsa settimana, la mortalità dovuta all’influenza è stata di 217 morti al giorno! Per favore, abbassare i toni» (NOTA: i contagiati sono quasi tutti anziani con patologie pregresse...).
Ma queste parole sono state attaccate dai campioni di allarmismo come Burioni.
Secondo un’altra illustre virologa italiana, Ilaria Capua, che dirige One Health Center of Excellence presso l’Università della Florida negli Stati Uniti: «non c’è da piangere ma neanche da ridere; seguire attentamente cosa ci dicono le organizzazioni internazionali. L’Italia si trova in una situazione più critica perché cerca casi più attivamente di altri. C’è una malattia simil-influenzale causata da un coronavirus che potrebbe durare sino alla fine primavera o prima dell’estate. Dovremo affrontare questo virus per un po’, ma dobbiamo usare il cervello ed evitare di veicolare stupidaggini che spaventano i più vulnerabili. Potremo dire che è una pandemia solo quando i test diagnostici saranno effettuati in tutta Europa. Sono convinta – conclude – che il virus viaggerà abbastanza rapidamente nel mondo, perché siamo molti e il virus troverà molti corpi come batterie, ma ciò non significa che ci saranno forme gravi, anzi molto probabilmente saranno sempre più deboli» (vedi articolo su Repubblica.it).
Ricordiamo: ogni anno oltre 60 milioni di persone in tutto il mondo muoiono per malattie causate da contaminazioni tossiche e non da pandemie e virus, ma per queste cause di morte si fa molto poco perché le industrie inquinanti (in primis Pesticidi, ndr), le lobby di carbone, petrolio, gas e uranio e l’apparato militare – i cui siti sono tutti inquinanti tossici – sono protetti.
Ma per il momento una cosa è certa: gli unici che hanno guadagnato da questo nuovo allarme sono i supermercati, le parafarmacie che vendono mascherine e disinfettanti per lavarsi le mani a prezzi assurdi. E le multinazionali coi loro laboratori di biotecnologie quotati in borsa, come quelli delle fondazioni di Bill Gates… ndr. Probabilmente qualcuno scoprirà un vaccino anti-virus miracoloso come quello pseudo anti-aviaria che permise enormi profitti per Bayer e un certo numero di politici tra cui Donald Rumsfeld, ministro della difesa di Bush I che lo prescrisse a oltre un milione di soldati e personale dell’apparato militare americano… (era nel consiglio di amministrazione della compagnia produttrice di vaccini).
È anche vero che – lo affermano alcuni esperti come Ernesto Burgio – il coronavirus potrebbe non essere un virus “ordinario” ma un virus ricombinante che passa da una specie all’altra e ha sequenze per le quali il sistema immunitario umano non ha difesa. Soprattutto, per la lunga incubazione, è difficile identificare e isolare le persone infette, che sono state contattate, prevedere la diffusione ecc. Questi virus che ignorano le specie sono il pericolo di una manipolazione genetica spericolata; a parte questo coronavirus, una pandemia davvero terrificante potrebbe prima o poi verificarsi. Potrebbe essere possibile che si stia affrontando una sorta di sperimentazione di bioterrorismo e che la Cina non lo dica per non mostrare di essere stata sorpresa mentre pretende di essere la nuova superpotenza mondiale…
C’è allora da porsi la domanda su cosa dovremmo ancora aspettarci: si tratta di un’ennesima provocazione del gioco di potere che si basa sulla generalizzazione della paura oppure è una specie di nuova guerra o di una nuova gigantesca speculazione economica … ma sulla pelle di migliaia di esseri umani?
(già pubblicato in francese qui: https://blogs.mediapart.fr/salvatore-palidda/blog/240220/coronavirus-en-italie-alarme-justifie-ou-absurde-incitation-la-paranoia)
--------------------
Probabilmente tutte e due le ipotesi di Burgio sono valide, sta di fatto che gli anticorpi ce li procureremo in breve tempo, attraverso un sano sistema immunitario… soprattutto se non ci ammaliamo di Panico.
Corona Virus, dopo la mucca pazza, l'Ebola, l'Aviaria, la Sars... l'industria della Malattia e della Paura...
Raccomandiamo la condivisione del video di Marcello Pamio https://www.youtube.com/watch?v=Zqi7Bzy-E20
E il suo sito disinformazione.it con ottimi consigli su come rinforzarci a partire da un'alimentazione bio-logica ed equilibrata.
Soprattutto, il Corona Virus ci insegna che dobbiamo eliminare dal mondo gli OGM (prodotti con virus e batteri o con modificazioni a caso, mai precise) e i Pesticidi sintetici, principali con-cause di patologie cronico-degenerative ed agenti potentissimi di mutazioni e alterazioni genetiche che si trasferiscono attraverso il patrimonio genetico ai nostri figli (effetti teratogeni) per generazioni di bambini ammalati, oggi davanti ai nostri occhi. E nei microbi dei nostri intestini, così come in tutta la biosfera, terreni, mari... in tutti gli esseri viventi… mutazioni continue, più veloci dei "ritmi biologici" dettati dalle Leggi Inviolabili di Madre Natura.
Con il pericolo di evoluzione "artificiale" e/o militare di nuovi microrganismi patogeni.
Fermiamo i Dr. Stranamore e passiamo immediatamente a una Economia-Ecologica, fortemente sostenuta da miliardi di € dei programmi agroambientali europei, da oltre 25 anni, mai rispettati, come denuncia da tempo la Corte dei Conti UE (Rel 3/2005 e Rel n. 7/2011). A partire dagli allevamenti industriali, che consumano risorse alimentari come 20 miliardi di esseri umani (alimentandone solo 4 miliardi), distruggendo foreste per produrre ogm imbevuti di pesticidi, per animali tenuti in vita con antibiotici e farmaci a volontà, carni e ogm che alterano il microbiota intestinale… mente il metano delle fermentazioni ruminali, gli ossidi di azoto dei liquami putridi, l'ammoniaca delle stalle, lo spreco idrico, ecc. alterano il clima in modo irreversibile, consumando l'humus dei terreni, che rappresenta la base della fertilità per le generazioni future...
Facendoci ammalare...
Ce lo impone l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Che ci chiede anche di educare le nuove generazioni affinché influenzino i decisori politici a tutti i livelli...
Da quanto tempo dico che è troppo tardi per non fare nulla?
Quanto ancora vogliamo aspettare?
Intanto seguiamo anche i consigli del Dr. Roberto Gava e di tutti i medici che seguono i dettami d'Ipppocrate
Informazione e buon senso per proteggersi e combattere i virus potenziando il sistema immunitario
http://www.robertogava.it/infezione-coronavirus-informazione-buon-senso
E a tal proposito, visto che l'innalzamento della temperatura corporea è la prima reazione naturale contro i virus, i quali muoiono o si inattivano sopra i 39° C e mezzo,
il Dr. Gava ci raccomanda… niente Tachipirina o altri farmaci che abbassano la temperatura !
La febbre alta è sintomo di sistema immunitario "in forma"… lasciamo lavorare la Natura.
Altrimenti il nostro corpo sarà costretto a una fatica molto maggiore per combattere i virus, che intanto a basse temperature si riproducono nelle nostre cellule; e possono sopraggiungere sovra-infezioni batteriche.
Per il godimento delle industrie degli antibiotici, di cui abusiamo troppo… mentre i Microbi diventano resistenti.
Calma, allora, e sangue caldo…
Alimentazione biologica e vegetali freschi, Vitamine, Aglio, Oli essenziali d'origano, ecc… e magari anche una bella cipolla tagliata sul comodino.
Il verdetto della Corte di Giustizia Europea ha confermato nel 2018 che «Il riso Clearfield è Ogm».
Come è possibile che In Italia, nonostante gli OGM siano vietati dopo una sentenza della Corte Costituzionale, si continui da decenni a coltivare migliaia di ettari di riso OGM "Clearfield" (ovvero resistente a diserbanti) ?
GLI ASSESSORI ALL'AGRICOLTURA DEVONO INTERVENIRE SUBITO PER VIETARNE LA COLTIVAZIONE E IL GOVERNO DEVE FARE CAUSA ALLA MULTINAZIONALE BASF DETENTRICE DEI BREVETTI SULLE VARETA' COSIDDETTE "CLEARFIELDS"
Il riso Clearfield è un OGM !
Il verdetto della Corte di Giustizia Europea conferma quanto più volte abbiamo affermato da decenni.
Vogliamo riso selezionato in Italia, possibilmente una varietà antica, senza che gli agricoltori debbano pagare care royalties alle aziende multinazionali.
Ci appelliamo anche al governo affinché valuti la possibilità di fare causa alla multinazionale Basf per i gravi danni causati con il trasferimento di resistenze ai diserbanti sulle piante selvatiche presenti naturalmente in risaia, come il riso Crodo. Cosa che vanifica la propaganda dell'appellativo "clearfilerds", quando in realtà i campi risultano infestati da specie selvatiche vegetali, resistenti anch'esse ai diserbanti, con necessità di nuovi diserbanti e incremento dei dosaggi degli stessi, oltre ai danni enormi per le coltivazioni.
Mentre i risicultori biologici dimostrano che è meglio rinunciare a qualche quintale di prodotto per ettaro, risparmiando molto di più sulle spese per semi ogm e pesticidi… soprattutto salvando la propria e altrui salute ambientale.
Lo stesso dicasi per le nuove varietà di riso ogm, resistenti ad altri diserbanti, prodotte con la tecnica del cosiddetto Gene "editing", null'altro che mutazioni genetiche indotte e inserite nel DNA del riso, che diventa così un Organismo Geneticamente Modificato in modo "artificiale".
Tutt'altra cosa è una mutazione naturale, precisa e puntiforme, moderata e "causale", cui le piante sono geneticamente predisposte al fine di una migliore adattabilità all'ambiente, alle modificazioni climatiche e agroecologiche generali.
Le modifiche genetiche indotte artificialmente sono invece "casuali" e nessuno può prevederne le conseguenze, su tutto il resto del DNA della specie, con rischi derivanti dalla produzione di enzimi e proteine sconosciute i cui effetti sulla salute sono pericolosi.
Come hanno dimostrato nei decenni passati le drammatiche impennate dei casi di allergie, celiache e intolleranza al glutine, dovute alle modificazioni indotte con radiazioni, oltre che dai residui di pesticidi e diserbanti che si ritrovano sempre più nei cereali moderni e che alterano il dna del quadro microbiologico intestinale e in generale di tutti gli esseri viventi.
E' ora di farla finita !! Dobbiamo Bandire prima possibile i Pesticidi
Solo l'Agroecologia può salvare il Pianeta e gli esseri Umani che lo abitano.
I quali continuano invece a correre verso il baratro, trasformando l campi coltivati in campi di "sterminio" della bodiversità, per stupidi conflitti di interesse puntiformi, a vantaggio dei pochi venditori di Pesticidi e OGM.
Coi sindacati agricoli ciechi, sordi e soprattutto muti…
Nonostante il Papa ci abbia avvisato con la sua enciclica "Laudato Sì".
E' già troppo tardi… dobbiamo passare dall'economia di morte a quella della vita.
Il cambiamento climatico devastante, l'incremento drammatico delle patologie degenerative causate da migliaia di agenti mutageni, cancerogeni e teratogeni immessi ogni giorno nell'ambiente e assunti quotidianamente a centinaia come residui negli alimenti sulle nostre tavole, il calo pauroso di fertilità e i danni agli spermatozoi conseguenti, trasmessi per generazioni ai nostri figli… fino alle conseguenze pericolosissime su microrganismi presenti nella biosfera, nel mare e nei terreni (e non solo nei nostri intestini).
Forse il Corona Virus ci insegnerà qualcosa, finalmente…
Sperando che non affondi anche l'Arca di Noè.
Per l'estinzione "meritata" dell'Essere Disumano, selezionato dalle inviolabili leggi Della Terra Madre
PS. Sarà solo un caso che il Corona Virus si sia sviluppato in Cina, dove il riso è l'alimento di base? Si coltivano anche in Cina i risi Clearfield? Non sarà bene indagare sulle interazioni tra Pesticidi, OGM e modificazioni del DNA dei Batteri e dei Virus?E intanto vietare queste tecnologie pericolose in applicazione del Principio di Precauzione?
Dopo il Referendum sui Pesticidi (1990), dal 1992 (oltre 25 anni…) l'Europa "finanzierebbe" la riconversione biologica dell'Agricoltura, attraverso i Pagamenti Agro-ambientali, oggi chiamati "Agro-climatico-ambientali" e per "l'Agricoltura Biologica" espressi nelle Misure 10 e 11 dei PSR Regionali (Pani di "sotto" Sviluppo Rurale), oltre al cosiddetto "Benessere animale" (quest'ultima misura a partire dal 2007). Ma questi fondi vengono da anni "distratti" illegalmente a favore di chi usa pesticidi a volontà, falsificando le norme di Agricoltura Integrata che prevedono secondo le Norme Europee (dal lontano 1996 - Decisione CE del 30-12-1996 - All. 1 Norme OILB), "l'uso prioritario ed obbligatorio di tutte le tecniche alternative ai pesticidi chimici di sintesi, pericolosi per la salute ambientale".
Mentre, invece, in Italia la produzione integrata è regolata da "disciplinari" di semplice lotta chimica con presunte riduzioni di pesticidi sintetici, laddove sono solamente indicate le tecniche alternative. Vedasi a tal proposito le note della Corte dei Conti UE n.3/2005 e n.7 /2011, sulla spesa agroambientale, ovvero sullo sperpero di miliardi di €, illegittimamente percepiti per presunte riduzioni di Pesticidi sintetici secondo disciplinari che ne prevedono un uso anche superiore a quello convenzionale degli agricoltori, avvelenati e disinformati, abbandonati ai venditori di pesticidi sintetici, senza assistenza tecnica indipendente, anche essa obbligatoria e finanziata dai fondi europei ma quasi mai utilizzati in Italia.
Dal 2014, inoltre, l'Agricoltura Integrata è diventata obbligatoria in tutta Europa per cui non dovrebbe più godere di questi pagamenti agro-ambientali, i quali sono riservati a impegni facoltativi degli agricoltori per i servizi agro-climatico-ambientali forniti alla collettività.
Ma in Italia, oltre che falsificata, la produzione integrata è stata inserita arbitrariamente nelle misure agro-climatico-ambientali, che continuano quindi a sostenere l'uso di pesticidi sintetici (tra cui Glifosate, Neonicotinoidi, Chlorpyriphos, e altre porcherie, alcune delle quali recentemente bandite dal commercio). Ostacolando in questo modo la riconversione biologica degli agricoltori, i quali non si vedono riconosciuti i mancati ricavi e maggiori costi (più il 30% per le azioni collettive o "Bioterritori"), così come previsto dalle norme UE sui Pagamenti per l'Agricoltura Biologica. Tanto poca è la differenza di pagamento agro-ambientale tra un'agricoltura integrata cosiddetta "volontaria" (mentre la legge prevede che sia obbligatoria per tutti e quindi non finanziabile) e l'agricoltura biologica, che la maggior parte degli agricoltori, in particolare nelle aree intensive, laddove si fa maggior uso di pesticidi, preferisce aderire alla produzione (dis)integrata nella chimica, facendosi pagare l'Integrazione nell'uso dei pesticidi sintetici, così come ironicamente affermato da Miguel Altieri nel suo testo di Agroecologia (Edagricole).
Gli Agricoltori Biologici della Toscana hanno inoltrato un ricorso al TAR sulla materia ,che attende sentenza dal 2009…
E possibile tutto ciò in un paese definito civile ed avanzato… verso il baratro?
INDICATORI DI SALUTE AMBIENTALE
E così… Mentre la Danimarca, che ha ridotto del 90% l'uso di Pesticidi sintetici già negli anni '90 e punta al tutto biologico nel 2020, l'Italia rimane il principale consumatore di pesticidi, compremettendo la propria salute ambientale, e la fertilità dei suoli (drammaticamente ridottesi durante i 25 anni delle politiche agroambientali in Italia), diritti Inviolabili tutelati dalla Costituzione (Arti 32, 44, 41, 3 comma 2).
Abbiamo raggiunto il record mondiale dei tumori infantili (OMS) e la massima perdita di aspettativa di vita sana, con almeno 8 anni negli ultimi due decenni (Eurostat). Drammatica inoltre è la perdita di fertilità umana (vedasi video "Ecofoodfertility" su youtube) e i danni agli spermatozoi che si trasferiscono per generazioni sui nascituri, collegati alla "distruzione endocrina" causata da moltissimi pesticidi; e incremento dei gas serra conseguenti alla distruzione dell'humus dei terreni e alle emissioni degli allevamenti intensivi, con conseguenti alluvioni per mancato trattenimento idrico dei terreni, perdita del valore nutritivo degli alimenti e incremento di patologie generali, allergie, celiachie, ecc..
Con gravissimo inquinamento delle acque, in cui si ritrovano oltre 200 pesticidi, e parallela distruzione della biodiversità (organismi utili) e delle api…
In sostanza, tutti gli indicatori di salute ambientale sono crollati, mentre con solo 8-10 miliardi all'anno avremmo potuto riconvertire tutta l'agricoltura e la zootecnia al sistema biologico... risparmiando almeno il 30% sulla spesa sanitaria nazionale per le patologie degenerative imputabili ai pesticidi e al pericolo degli ogm. Così come hanno dimostrato i danesi a 25 anni di distanza con una grande attenzione all'agricoltura e all'alimentazione biologica.
Ciò corrisponderebbe a 30 miliardi almeno di risparmio potenziale per l'Italia (su una spesa sanitaria di circa 100 miliardi annui), cui si aggiungerebbero almeno altri 10 miliardi di risparmi per il dissesto idrogeologico evitato ricostruendo Humus, siepi, sistemazioni idrauliche e aree indisturbate tra i nostri campi coltivati…
L'Italia ha a disposizione circa 20 miliardi all'anno per l'Agricoltura… cosa aspettiamo a intervenire?
Possiamo anche assicurare gli agricoltori biologici con i fondi mutualistici (attuabili dal 2010, ma partiti solo da quest'anno) agevolando le polizze grazie al contributo del 70% dei Piani Regionali e Nazionali di Sviluppo Rurale, a fronte di un servizio di assistenza tecnica per la protezione biologica delle coltivazioni che consenta di ridurre al massimo i danni e le perdite di produzione per gli agricoltori, in una "convergenza di interessi" complessiva di tutti gli attori delle filiere agroalimentari, inclusi i venditori di Pesticidi, che avrebbero maggiori guadagni nella riconversione agroecologica, sostenuta dai pagamenti agroambientali e assicurata.
E non assicurando, come qualcuno pensa di fare, i raccolti di coloro che usano pesticidi chimici sintetici, in quanto le agevolazioni (70% sul costo delle polizze e dei fondi mutualistici) presuppongono un Servizio per la Salute Ambientale fornito alla collettività.
PRESIDIARE I PROSSIMI BANDI DEI PSR REGIONALI E IL PIANO NAZIONALE PER L'USO SOSTENIBILE DEI PESTICIDI
I prossimi Bandi Reginali dei PSR sono decisivi per la sopravvivenza dell'agricoltura e del popolo italiano.
Dobbiamo concentrare i Pagamenti agro-ambientali sull'agricoltura biologica, e le misure agro-cliamtico-ambientali, con fondi aggiuntivi e cumulabili per le colture di protezione invernale dei terreni e da sovescio, al fine di incrementare l'humus e proteggere dall'erosione, fissando i GAS serra. Dobbiamo incentivare le consociazioni e l'agro-forestazione, per incrementare la biodiversità funzionale negli agroecosistemi e la loro stabilità, per contrastare i cambiamenti climatici e l'invasione di specie esotiche. Dobbiamo finanziare la zootecnia biologica attraverso il vero Benessere animale, chiedendo gli allevamenti intensivi, con relativa trasformazione d'eccellenza italiana che può trascinare al biologico anche gli altri paesi europei che esportano latte e carni verso l'Italia.
Invece di sovvenzionare la zootecnia industriale attraverso misure di "Malessere Animale" alimentato il bestiame con OGM e usando pesticidi a volontà anche nelle coltivazioni da foraggio e mangimi... che si accumulano nelle catene alimentari.
E' troppo tardi ormai…
troppo tardi per non fare nulla !!!
Dobbiamo ritrovare la Speranza, soprattutto per i giovani… che altrimenti ci malediranno
I filtri euro 4, 5, 6, ecc… sono solo una bella fregatura; servono solo a trasformare le particelle di residui della combustione in frazioni sempre più piccole… che, invece di cadere a terra (come il fumo nero dei vecchi diesel), rimangono in sospensione in aria ...pm 10, pm 5… e sempre peggio…. Basta osservare le nebbie nere che si propagano lungo le valli per centinaia di km...
In questo modo le particelle tossiche entrano meglio nei polmoni e nel sangue avvelenandoci molto di più… e ciò provocherà sempre più infarti e patologie degenerative e acute.
Al contrario delle particelle grossolane (il fumo nero) che vengono filtrate per lo più con il naso e delle quali possiamo liberarci soffiando il medesimo, oggi abbiamo bisogno di molto catarro per spurgare bronchi e polmoni dalle "nanoparticelle". V’è da aggiungere che questi filtri aumentano i consumi dei motori, per la gioia delle industrie petrolifere.
Per prima cosa sarebbe molto meglio quindi togliere i filtri…(nei diesel)
Consiglio vivamente di applicare con soli 500 € ai vostri motori un sistema H2O che produce idrogeno da elettrolisi, consentendo un risparmio di combustibile e un abbattimento notevole del particolato e ciò vale anche per le auto a benzina, addizionate di antidetonanti cancerogeni come il benzene e altre porcherie…mentre potrebbe essere usata l'acqua al posto di questi, come fece la Ferrari nella formula 1 nel 1973, con la crisi petrolifera.
Prima che sia troppo tardi, passiamo tutti al Metano (molto economico) fonte rinnovabile (biogas) e abbondate sul pianeta. Anche i motori diesel sono facilmente trasformabili in metano. Questo per passare progressivamente anche all'elettrico, ma con sistemi di produzione energetica da rinnovabili 100% e stoccaggio di energia elettrica migliori, basati su sostanze completamente naturali, come il grafene… ed eventuale trasformazione in Metano o Idrometano (idrogeno e Metano) delle eccedente elettriche da rinnovabili.
Ce la faremo?
Truffe e non solo (con danno sanitario e ambientale). 25 anni di fondi Agro-ambientali Illegittimi erogati per comprar pesticidi e allevare animali con OGM. Presunte produzioni (dis) "Integrate" e (mal) "Benessere animale".
Dopo il Referendum sui Pesticidi (1990), dal 1992 l'Europa "finanzierebbe" la riconversione biologica dell'Agricoltura, attraverso Pagamenti Agro-ambientali, oggi chiamati "Agro-climatico-ambientali" e per "l'Agricoltura Biologica" (Misure 10 e 11 dei PSR Regionali), oltre al cosiddetto "Benessere animale" (dal 2007).
Ma questi fondi vengono da anni distratti illegalmente a favore di chi usa pesticidi a volontà, falsificando le norme di Agricoltura Integrata, che prevedono dal 1996 (Decisione CE del 30-12-1996 - All. 1 Norme OILB) "l'uso prioritario ed obbligatorio di tutte le tecniche alternative ai pesticidi chimici di sintesi pericolosi per la salute ambientale". Mentre in Italia sono regolate da disciplinari di semplice lotta chimica con presunte riduzioni di pesticidi sintetici.
Vedasi a tal proposito le note della Corte dei Conti UE n.3/2005 e n.7 /2011 sullo sperpero di miliardi di euro, illegittimamente percepiti per presunte riduzioni di Pesticidi secondo disciplinari che prevedono un uso anche superiore a quello convenzionale degli agricoltori, avvelenati e disinformati, abbandonati senza assistenza tecnica indipendente, anche essa finanziata dai fondi europei ma non utilizzati in Italia.
Dal 2014 l'Agricoltura Integrata è diventata obbligatoria in tutta Europa per cui non dovrebbe più godere di questi pagamenti agroambentali riservati a impegni facoltativi degli agricoltori per servizi agro-climatico-ambientali forniti alla collettività.
Ma in Italia la produzione integrata è stata, oltre che falsificata, inserita arbitrariamente nelle misure agro-climatico-ambientali, che continuano quindi a sostenere l'uso di pesticidi sintetici, ostacolando la riconversione biologica degli agricoltori, i quali non vedono riconosciuti i mancati ricavi e maggiori costi come previsto dalle norme UE. Tanto poca è la differenza di pagamento agroambientale tra un'agricoltura integrata cosiddetta "volontaria" (mentre la legge prevede che sia obbligatoria per tutti) e l'agricoltura biologica.
Mentre la Danimarca punta al tutto biologico nel 2020, l'Italia rimane così il principale consumatore di pesticidi, compromettendo la propria salute ambintale. Abbiamo raggiunto il record mondiale dei tumori infantili - OMS, la massima perdita di aspettativa di vita sana (almeno 8 anni negli ultimi due decenni) - Eurostat, con perdita drammatica di fertilità - (video ecofoodfertility su you tube) e danni agli spermatozoi che si trasferiscono per generazoni, distruzione dell'humus dei terreni e incremento dei gas serra, con consguenti alluvoni per mancato trattenimento idrico dei terreni, perdita del valore nutritivo conseguente degli alimenti e incremento di patologie generali ed allergie, celiachie, ecc... inquinamento drammatico delle acque in cui si ritrovano oltre 200 pesticidi, distruzione della biodiversità e delle api…
Insomma, tutti gli indicatori di salute ambientale sono crollati, mentre con solo 8-10 miliardi all'anno avremmo potto riconvertire tutta l'agricoltura e la zootecnia al sistema biologico... risparmiando almeno il 30% sulla spesa sanitaria nazionale per le patologie degenerative... 30 miliardi almeno di risparmio potenziale per l'Italia cui si aggiungerebbero almeno altri 10 miliardi per il dissesto idrogeologico evitato ricostruendo Humus, siepi e aree indisturbate tra i nostri campi coltivati... L'Italia ha a disposizione circa 20 miliardi all'anno per l'Agricoltura.
Abbiamo un ricorso al TAR Toscana che attende sentenza dal 2009…
I prossimi Bandi Reginali dei PSR sono decisivi per la sopravvivenza dell'agricoltura e del popolo italiano.
Dobbiamo concentrarli sull'agricoltura biologica, e le misure agro-cliamtico-ambientali aggiuntive e cumulabili, come le colture di protezione dei terreni in inverno e da sovescio, per incrementare l'humus e proteggere dall'erosione, fissando i GAS serra, la zootecnia biologica con relativa trasformazione d'eccellenza italiana (Che pò trascinare anche gli altri paesi europei che esportano latte e carni verso l'Italia... invece di sovvenzionare attraverso il "Malessere Animale" alimentato con OGM e pesticidi a volontà... che si accumulano nelle catene alimentari. E' troppo tardi ormai...per non fare nulla !!!
Importazioni massicce di latte in Italia?
Se il latte proviene da allevamenti all'aperto con pascoli dovrebbe essere certificato come biologico, al fine di evitare carichi eccessivi di animali per ettaro di foraggi o di pascoli. Vi sono dei limiti precisi: 2 unità bovine per ettaro, corrispondenti a 3 bufale, 7 ovini, 3 maiali. Ciò è possibile anche con "patti comprensoriali" laddove l'allevatore si rivolge al vicino fornitore di foraggi biologici, in caso di insufficienza aziendale. Altrimenti è inevitabile il ricorso ad alimenti e mangimi trattati con prodotti chimici e molto spesso contenenti OGM, che unitamente allo stress degli animali, peggiorano notevolmente la qualità del latte e derivati.
La pianura padana ha una concentrazione altissima di animali allevati, con produzione di liquami inquinanti che hanno compromesso la fertilità dei suoli ed emettono quantità elevatissime di GAS serra, metano, ossidi di azoto, ammoniaca, CO2, vapore acqueo... Dobbiamo riconvertire gli allevamenti al sistema biologico utilizzando correttamente i fondi disponibili dal 2007 sul Benessere Animale e i Pagamenti agroambientali dei PSR Regionali, le finanziarie agricole ricchissime, sperperate da decenni per regalare soldi all'agricoltura e all'allevanto industriale... In modo illegittimo rispetto ai dettami dei regolamenti europei da ben 25 anni, ndr (vedasi servizio Report Rai 3 "Ipocrisia di Stato" - 2002), con conseguenze drammatiche per tutto il pianeta terra, sotto gli occhi di tutti…
Ciò accade ovunque, purtroppo, per cui i "consumattori" ecologici devono rifiutare tutti gli altri alimenti non biologici che stanno distruggendo foreste e tradizioni agoecologiche popolari in tutto il mondo. Abbiamo distrutto l'humus dei terreni che non trattengono più acqua, con dissesto idrogeologico e alluvioni che fanno più danni dei fondi europei necessari per la riconversione biologica e l'incremento dell'humus attraverso il fertile Letame e le tecniche agroecologiche (fissazione del carbonio e altri gas serra). Per non parlare dei danni alla salute con una spesa sanitaria in Italia di almeno 100 miliardi di € per patologie cronico degenerative sempre più diffuse.
Anche il latte italiano come quello estero, se non biologico, può essere di pessima qualità, e bisogna tener conto anche delle zone di allevamento, laddove vi sono rischi di inquinamento di fondo atmosferico, radioattivo, delle acque per l'alimentazione e irrigazione, ecc.
L'Italia ha una tradizione casearia eccellente che va tutelata con ingredienti assolutamente biologici, considerando che agli allevatori-agricoltori vengono compensati tutti i mancati ricavi per i cali di produzione (in quanto non forzata) e i maggiori costi, più un 30% per le azioni collettive territoriali, con rimborsi delle spese di certificazione biologica. I finti marchi IGP o DOP (quest'ultimo tutela l'origine ma non la qualità biologica, per cui diventa poco significante) creati dopo la legge del 1992 sulle produzioni Biologica, hanno solo confuso i consumatori poco attenti.
Dobbiamo agire subito... è troppo tardi... troppo tardi per non fare nulla. Mentre il Pianeta sta morendo...
Possiamo mettere all'asta internazionale le nostre Bio-eccellenze, continuendo a importare il latte che si vuole, ma biologico e strettamente controllato... trainando la riconversione biologica di tutta l'Europa, attraverso la tardizione agro-ecologica e gastronomica Italiana.
Con allevatori e agricoltori più ricchi "per Legge",grazie ai pagamenti europei previsti per i servizi agroambientali forniti alla collettività, sulla base del principio di Precauzione che tutela la salute ambientale e la fertilità dei suoli (ed Umana), obbligando gli Stati e le Regioni alla rimozione degli ostacoli economici per la realizzazione sociale dell'attività agricola (Art, 32, 9, 44, 41, e 3 comma 2 , Costituzione)
Con i fondi europei disponibili, 15 miliardi di € all'anno, possiamo riconvertire tutta l'agricoltura italiana all'Agroecologia Biologica.
Lo potevamo aver fatto da 25 anni… ma abbiamo speso i soldi per l'esatto contrario cui erano destinati o li abbiamo persi per non averli spesi.
Questa è corretta informazione. C'è molta confusione, ben alimentata ad arte da sindacati e governi irresponsabili e giornalisti poco informati.
Rimango come sempre a vostra disposizione
il problema è sempre lo stesso…
Siamo passati dai campi di sterminio allo sterminio dei campi (con pesticidi e disseccanti, concimi chimici e liquami putridi) e ritornati ai campi di concentramento animale… per massimizzare le produzioni zootecniche a danno della salute ambientale e degli animali.
Oltretutto truccando i prodotti con latte importato dall'estero da allevamenti super intensivi vergognosi, forse anche peggiori di quelli italiani.
Per il fallimento programmato degli allevatori italici intensivi, che vivono di contributi pubblici, i soldi delle nostre tasse, per ogni capo allevato...
Il liquame è frutto di eccesso di animali rispetto alla terra disponibile per allevarli, importando mangimi a base di OGM e pesticidi, la cui produzione distrugge il pianeta Terra Madre… insieme alle emissioni degli allevamenti intensivi (Metano, Ossidi di Azoto, Ammoniaca, CO2, Vapore acqueo, ecc.) ad effetto serra devastante.
Dobbiamo chiudere gli allevamenti intensivi e lasciare solo quelli biologici con i pascoli: al massimo 3 bufale per ettaro disponibili.
Producendo sacro letame (solido, fertile e non inquinante).
Anche collegando le regioni limitrofe, in mancanza di terra disponibile per il fieno (es. la Campania, laddove le bufale vivono benissimo al pascolo...) con le terre abbandonate e ricche di fieno (es. la Basilicata e i territori di alta collina e montagna limitrofi)…
Riportando il letame alle terre che producono il fieno, dove è possibile poi coltivare cereali e legumi di altissima qualità biologica, nelle rotazioni…
Vietando, in primis, la produzione di liquami putridi !!!
Tutto ciò è stabilito dalle politiche agro-climatico-ambientali europee che dal 2007 finanziano oltre all'agricoltura biologica e la sostituzione dei pesticidi chimici, anche il Benessere animale.
Agli allevatori e coltivatori biologici spettano per diritto tutti i mancati ricavi e i maggiori costi (a parità di prezzi di mercato) rispetto all'agricoltura convenzionale, più un 20% per le burocrazie e il rimborso delle spese di certificazione (tutto a carico della collettività).
Più un 30% nel caso si attivi un'azione collettiva territoriale come quella di un sindaco che dichiara il territorio Biologico, in quanto tutore della salute dei propri cittadini. Sindaco che, vista la mancanza di ostacoli economici alla riconversione biologica, dovrebbe essere obbligato nella tutela della salute ambientale.
I fondi sono obbligatori e prioritari e disponibili per tutti...
Ma le regioni italiane, illegalmente, con il beneplacito dei ministeri agricoltura, sanità e ambiente e l'approvazione illegittima da parte della commissione europea, erogano questi fondi alle aziende zootecniche intensive a fronte di insignificanti impegni facoltativi degli allevatori...
I Sindacati come Coldiretti, Cia e Unione Agricoltori sono corresponsabili di quanto accaduto ed accade...
E' necessaria un'indagine parlamentare e un'azione decisa della Corte dei Conti e dei tribunali amministrativi e civili (quelli penali li lasciamo stare… perché ci fanno pena). 12 anni di fondi europei per il benessere animale (le nostre tasse) buttati per gli allevamenti intensivi… e 25 anni di fondi agroambientali destinati alla coltivazione biologica e alla sostituzione dei pesticidi… regalati alla falsa agricoltura Integrata !!!
Fermiamoci…
Fermiamoli…
E' troppo tardi per non fare nulla…
Intervento sulla Xilella di Giuseppe Altieri a "Tra poco in Edicola" - Rai radio 1 (25 ottobre)
E' necessario un Piano Agroecologico generale per combattere la Xilella e non un programma di sterminio chimico della biodiversità botanica ed animale generale, oltre che del patrimonio paesaggistico e culturale dell'Umanità rappresentato dagli Ulivi secolari, tutelati dall'Art. 9 della Costituzione Italiana.
Cui si aggiungono le drammatiche conseguenze delle irrorazioni di Pesticidi sulla popolazione locale
LINK RADIO RAI 1
https://www.raiplayradio.it/programmi/trapocoinedicola/archivio/puntate
Techiche agroecologiche come lo sfruttamento della biodiversità funzionale per aumentare gli insetti utili e attrarre altrove i vettori della Xilella (Sputacchine), impiego di microrganismi utili sinergici dell'Ulivo ed antagonisti dei patogeni, recupero della fertilità dei suoli con coperture vegetali appropriate e incremento del'humus, corroboranti e biostimolatori per rinforzare le piante, potature di risanamento e cure fitosanitarie generali con metodi preventivi a base di sali di Rame e Zinco, ecc… sono le uniche possibilità che abbiamo per contenere e combattere la Xilella.
I Pesticidi chimici e i disseccanti come il Glifosate o altri, che hanno ridotto la fertilità e biodiversità microbiologica dei suoli, sono semmai la causa del complesso di disseccamento degli Ulivi e non possono essere la soluzione contro la Xilella. Così come non lo può essere la distruzione di tutte le piante infette, in quanto la xilella è ormai diffusa ed ubiquitaria su moltissimi ospiti vegetali; e gli insetti vettori sono estremamente polifagi e molto mobili…
Usare Pesticidi chimici, in particolare quelli che uccidono tutto ed hanno lunga persistenza, come i Piretroidi (che sono tra l'altro solo dei contatticidi e pertanto non proteggono dagli insetti la nuova vegetazione che nasce dopo il trattamento chimico), significa massacrate soprattutto insetti Utili, predatori e parassitoidi della Spitacchina vettore della Xilella. In quanto gli insetti utili sono molto più mobili e non si muovono solo sulla nuova vegetazione, come avviente per gli insetti vettori ad apparato boccale pungente succhiante come le sputacchine, gli afidi, ecc. , che cercano tessuti meno lignificati. In tal modo gli insetti utili vengono più facilmente in contatto con la vecchia vegetazione sulla quale si trovano residui di pesticidi di lunga persistenza (anche 8-12 settimane) come avviene per alcuni piretroidi, rimanendone vittime predestinate.
I disseccanti chimici oltre a compromettere la fertilità e l'equilibrio microbiologico dei suoli, alterano la biodiversità vegetale e microbica a danno degli organismi utili.
E' necessario pertanto in primis vietare la pratica (incivile) della raccolta delle olive da terra con aspiratori, che oltre a compromettere la qualità dell'olio (immangiabile), costringono gli agricoltori a usare disseccanti e prodotti che uccidono lombrichi e fertilità, per evitare ostacoli alla raccolta e qualche vermetto (utile e protetto come il lombrico) tra le olive… per meno di 2 € al litro...
Le regioni italiane hanno a disposizione miliardi di € in fondi europei prioritari ed obbligatori per misure agroclimatico-ambientali e per l'agricoltura biologica, con cui
è possibile compensare gli agricoltori per le cure agroecologiche e per il servizio fornito alla collettività, pagando loro i maggiori costi delle cure agroecologiche e gli eventuali minori ricavi, più un 30% per le azioni collettive, come quelle dei sindaci che impongono di non usare pesticidi chimici in quanto tutori della salute dei prorpri cittadini…
Abbiamo fondi a disposizione per tutti, ma che da tropo tempo finiscono per sovvenzionare l'esatto contrario, ovvero l'impiego di mezzi chimici, oggi oltretutto anacronistici… magari sovvenzionando anche la raccolta delle olive sulle piante, per un olio biologico e di alta qualità, valorizzabile sul mercato
...rispetto all'elemosina oggi pagata agli agricoltori del Sud.
Proviamoci almeno…
Giuseppe Altieri
LINK RADIO RAI
https://www.raiplayradio.it/programmi/trapocoinedicola/archivio/puntate
FINALMENTE !
Ma in giro c'è di peggio... come il CARFENTAZONE SECCATUTTO, DOPO 50 ANNI DI GLIFOSATE E 70 DI PESTICIDI SINTETICI CHE HANNO AVVELENATO TUTTE LE ACQUE E LE CATENE ALIMENTARI INSIEME AD ALTRE CENTINAIA DI PESTICIDI e SOSTANZE CHIMICHE PROVOCANDO MILIARDI DI TUMORI E CANCRI, ORA CHI PAGHERA' I DANNI ALLE VITTIME ED AI SERVIZI SANITARI NAZIONALI?
MENTRE VIGE IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE...
....SI CONTINUA AD APPLICARE QUELLO DI DANNO ACCERTATO. VIETARE TUTTI I PESTICIDI SINTETICI E' UN DOVERE DELLE ISTITUZIONI
Giuseppe Altieri, Agroecologo
https://www.facebook.com/Giuseppe-Altieri-740012552835256/
Umstrittenes Herbizid
Österreich beschließt Glyphosat-Verbot
Das Parlament in Österreich hat dafür gestimmt, den Einsatz des umstrittenen Unkrautvernichtungsmittels Glyphosat zu untersagen. Noch ist allerdings unklar, ob sich das mit EU-Recht vereinbaren lässt.
https://www.spiegel.de/wissenschaft/natur/glyphosat-oesterreich-beschliesst-verbot-a-1275461.html
Unkrautvernichter
Österreich beschließt Glyphosat-Verbot
Als erstes EU-Land hat Österreich den Einsatz des Unkrautvernichters Glyphosat komplett verboten. Noch unklar ist, ob das Verbot rechtlich haltbar ist - denn der nationale Alleingang könnte EU-Recht widersprechen.
https://www.tagesschau.de/ausland/oesterreich-glyphosat-verbot-101.html
PESTICIDI: Giuseppe Altieri scrive all'UNESCO.
Pro-secco (con l'Uva più avvelenata del mondo) patrimonio UNESCO?! Solo se biologico, grazie...
"Throw a Seed" - Free paperback book with important agroecological-juridical article on p. 24. Nuove Direzioni - Vittoria Assicurazioni: "Getta un Seme".
Libro scaricabarile gratis. importante articolo agroecologico-giuridico a pag. 24. "Agroecologia rurale e urbana tra diritti dei Cittadini e doveri delle Istituzioni". Settant'anni di pesticidi: una pesante eredità per i nostri figli... è arrivato il momento di bandirli. Il testo è scaricabile gratis pdf aprendo il link:
Tra poco sarà scaricabile anche in versione e-book.
Dear UNESCO DELEGATED,
related with PROSECCO area, one of the more intensive synthetic pesticide using in the world, in this important book there is my agroecological-juridical article, very important to understand the illegality of the use of Pesticides, in violation of constitutional rights and of a whole series of laws in force.
We are in the far west of Pesticides and almost nothing is done...
...even if someone has moved (mayors, courts, victimized citizens, etc.)
A dramatic situation that we leave for ever to our children and that is killing us...
best wishes
Prof. Giuseppe Altieri - Agroecologist
------------------------------
The new book of the scientific and artistic-landscaping magazine NUOVE DIREZIONI - FIRENZE (Vittoria Assicurazioni) is actually online and can be downloaded for free,
The book is very sensitive to our environmental health issues.
"THROW A SEED"
Ideas, techniques, experiences and rights for urban and rural agro-ecology in order to cultivate and care for gardens,vegetable gardens and balconies in a sustainable way.
On page 24 my article in which I take stock of the illegitimacy and the general situation of Italian Agriculture poisoned by Pesticides, entitled:
"Rural and urban agroecology between citizens' rights and the duties of the institutions",
Seventy years of pesticides: a heavy legacy for our children ... the time has come to ban them
The text can be downloaded for free in pdf format by opening the link:
Soon it will also be available for download as an e-book.
best wishes
Giuseppe Altieri
RICHIESTA DI SEQUESTRO CAUTELARE A CARATTERE NAZIONALE E SOSPENSIONE DEI PAGAMENTI (TRUFFE) AGRO-AMBIENTALI REGIONALI CHE NE SOSTENGONO L’USO.
Il Parlamento Ue ha approvato una “risoluzione” NON VINCOLANTE, per consentire altri 7 anni di avvelenamento assurdo con il disseccante Glifosate, cancerogeno secondo l’istituto di ricerca sul cancro (IARC) dell’OMS di LIONE… !?
E allora?
Carta straccia o poco più… in quanto il parlamento europeo può mettere un veto a una decisione della commissione, ma la decisione di mantenere o meno la registrazione del Glifosate sta in primis alla Commissione UE, che dovrà pronunciarsi a breve, sperando che stavolta si applichi il Principio di Precauzione, ovvero la Legge Europea.
In ogni caso, ciò non significa che il glifosate si possa e si potrà usare, immettendolo nell’ambiente e sulle coltivazioni italiane, come purtroppo accade da circa 40 anni.
Così come è avvenuto per gli ogm, con tanto di pronunciamento della Corte Costituzionale che ne ha vietato la “coesistenza” in italia, legittimando il divieto di coltivazione regionale e nazionale.
Si ricorda sempre che la comunità europea può stabilire solo il livello minimo di tutela ambientale, sotto al quale non si può andare, mentre quello massimo e di precauzione viene stabilito comunque dagli stati membri (Sovranità Ambientale e Sanitaria).
Pertanto, lo Stato Italiano deve vietare il Glifosate, per i motivi di Precauzione e salvaguardia Nazionale.
Anzi, per la precisione…
IL GLIFOSATE E’ CANCEROGENO, OVVERO GIA’ VIETATO
Il Glifosate (come molti altri Pesticidi, es. il Chlorpyriphos) è “di fatto” in ogni caso vietato, in quanto la sua “probabile cancerogenicità” è incompatibile con la vendita e l’uso dello stesso veleno chimico in Italia, per motivi costituzionali e di legislazione derivata, ai sensi delle norme fitosanitarie di registazione e del D.lgs 150/2012 (recepimento direttiva UE sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari).
Così come dovrebbe essere in tutta Europa.
Se il glifosate è definito “probabilmente cancerogeno” dallo IARC (OMS) istituto medico di Ricerca sul cancro di Lione, tale probabilità non dipende dalla sostanza ma dalle vittime, più o meno sensibili e/o sfortunate, nell’incontrarlo ed assumerlo attraverso l’acqua o gli alimenti, i vestiti, i tampax… (da cotone OGM), ecc.
Ma le norme costituzionali non possono riferirsi a un gioco d’azzardo, o a una “roulette russa”… bensì alla tutela precauzionale.
Pertanto, anche se l’EFSA (Ente Europeo per la Sicurezza Alimentare) ha dato un parere successivo di “non probabile cancerogenicità” dello stesso Glifosate (basandosi questa volta su una relazione tedesca sui dati forniti per lo più dalle multinazionali che lo producono),
dal momento che siamo in regime europeo di applicazione del principio di precauzione, base del trattato dell’Unione,
tra i due pareri bisogna prendere in considerazione quello cautelare e in ogni caso più rappresentativo, in quanto derivante da una struttura sanitaria (OMS), bandendo immediatamente l’impiego del prodotto in questione, in Italia come in europa.
IL GLIFOSATE COME TUTTI I DISSECCANTI TOTALI E’ INCOMPATIBILE CON L’AGRICOLTURA INTEGRATA, OGGI OBBLIGATORIA SU TUTTO IL TERRITORIO ITALIANO
Le tecniche di agricoltura integrata, oggi obbligatorie su tutto il territorio nazionale, non contemplano la possibilità di uso di disseccanti chimici in quanto si impone l’uso prioritario delle tecniche sostitutive di tipo meccanico, ovvero il taglio dell’erba sotto le colture arboree o il suo interramento prima della semina di quelle erbacee, il pirodiserbo, e/o le altre tecniche alternative disponibili.
Non serve a nulla disseccare l’erba se non a provocare enormi danni generali per il territorio e la salute umana e animale.
IL GLIFOSATE E’ PRECAUZIONALMENTE VIETATO IN QUANTO E’ ANCHE UN SOSPETTO INTERFERENTE ENDOCRINO
– Inoltre, numerose ricerche sospettano che il Glifosate sia un interferente endocrino come diversi altri Pesticidi chimici.
Pertanto, in applicazione del Principio di precauzione, esso dovrebbe essere vietato anche ai sensi di un altro regolamento europeo del 2009.
Il Regolamento (CE) n 1107/2009 ha introdotto nuovi criteri per l’approvazione delle sostanze attive nei pesticidi, tra cui l’esclusione dall’utilizzo di sostanze con attività endocrina (interferenti endocrini)
EFSA ha cominciato (sua sponte) a valutare 41 principi attivi valutati fra il 2014 e 2015, individuando aspetti preoccupanti per 15 di essi
http://www.efsa.europa.eu/en/supporting/pub/867e
Un riassunto in italiano di questo importante documento è sul sito ISS
http://www.iss.it/inte/index.php?lang=1&id=304&tipo=5
NB:
Attenzione poi ad altri disseccanti già presenti in commercio e pericolosi quanto il glifosate, tutti vietati in quanto incompatibili con gli obblighi di agricoltura integrata.
Convegno a Perugia il 18 maggio h 15,30
Impegnandosi con atto notarile nel momento della candidatura. Gli agricoltori possono così realizzare un guadagno, attivando azioni collettive agro-ambientali di riconversione biologica, che coprono maggiori costi, mancati ricavi, più un 30%, a parità di prezzi dell'agricoltura convenzionale. Senza tener conto che il prodotto biologico gode di un prezzo maggiore. I fondi sono disponibili nei Piani di Sviluppo Rurale Regionali e sufficienti per riconvertire tutta l'agricoltura italiana al sistema biologico, essendo obbligatori e prioritari. Insieme all'assistenza tecnica necessaria e indipendente dai venditori di pesticidi sintetici. Con 8 miliardi all'anno possiamo riconvertire tutta l'agricoltura italiana al biologico, avendo a disposizione almeno 15 miliardi all'anno per l'agricoltura dai fondi europei. Perchè si continuano illegittimamente e da 25 anni a regalare miliardi di € delle nostre tasse a chi compra pesticidi sintetici pericolosi per la salute e l'ambiente e distruttori della fertilità umana e dei terreni?
E' possibile risparmiare il 30% della spesa sanitaria per patologie croniche e degenerative causate da centiunaia di pesticidi sintetici irrorati in agricoltura e nell'ambiente urbano, senza senso, essendo disponibili tecniche alternative efficaci, con risparmio potenziale di almeno 30 miliardi all'anno.
Questa è Politica, per il bene sociale e il GUADAGNO ECONOMICO DI TUTTI.
Il resto è solo sterminio di massa... come avviene da 70 anni.
Allego il link su cui potete trovare una perizia sintetica (a cura di Giuseppe Altieri, Agroecologo) ai fini delle ordinanza di divieto dei prodotti chimici sintetici in agricoltura e nell'ambito urbano
- sul link seguente le informazioni e la perizia
https://www.flipnews.org/…/la-free-lance-int-press-aderisce…
CRISTINA ROSETTI
Inviate le vostre firme al mittente
HANNO SOTTOSCRITTO
Giuseppe Altieri, Agroecologo, Associazione Attuare la Costituzione
Paolo Maddalena, Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale, Presidente Ass. Attuare la Costituzione
Grazia Cappugi, Presidente Emerita di Sezione del Consiglio di Stato
Prof. Domenico Corradini H. Broussard, Docente Costituzonalista Università di Pisa
Prof. Alberto Lucarelli, Costituzionalista Università di Napoli
Prof. Miguel A. Altieri, Agroecologo Università di Berkeley - California
Dr.ssa Clara Nicholls, Università di Berkeley California - Presidente SOCLA (Soc. Latino Americana per l'Agroecologia )
Prof. Stefano Maini, Università di Bologna
Peter Rosset, Agroecologo
Federico Fazzuoli, Autore Televisivo
Dr. Pietro Perrino, Dirigente di ricerca emerito CNR Istituto del Germoplasma di Bari
Dr.ssa Antonella Gasparetti, Biologa - Presidente Ass. P.S. Cibus in Primis (Produttori e consumatori biologici)
Dr. Luigi Montano, Uroandrologo, Presidente Ass. ECOFOODFERTILITY, Presidente Società Italiana di Riproduzione Umana
Roberto Altieri, Ricercatore dei CNR
Pindaro Mattoli, Medico Omeopata
Prof. Santi Delia, Università di Messina
Dr. Gaetano Rivezzi, Medico ISDE
Francesca Toppetti, Avvocata
Laura Scalabrini, Ecologista Latina
Marco Bertelli, CREAA
Daniela Commendulli, Presidente Ass. SUM (Stati Uniti del Mondo)
Massimiliano Bianco - ISPRA
Silvia Franzini, Biologa
Associazione Steti Uniti del Mondo - SUM
Graciela Gomez, Avvocata
Fabio Campoli, Agronomo
Radio Gamma 5 - Padova
Radio Roma Capitale
Andrea Pierdicca, Attore
Antonio Tancredi, Regista
Tania Kitsou, Regista Teatrale
Enrico Bellani, Regista
Carlo Faiello, Musicista,
Gaspare Buscemi, Enologo
Marco Tiberti, Ass. European Consumers
Johannes dr. Fragner-Unterpertinger, Comitato promotore per il comune di Malles libero da pesticidi
Franco Valentini, Scrittore
Dr. Giancarlo Ugazio, Patologo Ambientale
Dr.ssa Rita Ghiringhelli, C oordinatrice progetto di legge per la tutela degli ammalati di patologie ambientali
Virgilio Violo, Giornalista - Flipnews
Maurizio Fratta, Giornalista - l'Altrapagina
Paolo D'Arpini - Circolo Vegetariano
Luigi Salvador Ecologista WWF Veneto
Dr. Franco Libero Manco - Presidente AVA
Dr.ssa Patrizia Gentilini Oncoematologa - ISDE
Dr. Massimiliano Bianco - ISPRA (European Consumers)
Jessica Calosci, giovane casalinga disoccupata
Gianni Paternò, corrispondente per la Sicilia di Italia a tavola.
Prof Giuseppe Di Fede, Direttore Sanitario dell' Istituto di Medicina Genetica e Preventiva di Milano
Giorgio Fornoni, Reporter - REPORT
Roberto Gatti, Direttore WebMagazine Wine Taste
Turri Francesco, Club Olio Vino Peperoncino Editore
Giuseppe Mele, NoScorie International
Franco Trinca, Presidente Ass. NOGM
Nicola Lo Conte, Medico Primario Oculista e Naturopata
Antonio Calabro', Ricercatore aerospaziale, Ingegnere elettronico, Inventore
Franca Nocera, giornalista Freelance International Press
Alexander Sergievskij, Free Lance International Press (FLIP)
Concetta Baiamonte, Cittadina italiana
Michela Bardi, Cittadina Italiana
Nerina Negrello, Cittadina Italiana Bergamo
Piersabatino Deola detto Piero, 81 anni - Assemini (Ca)
Trulio Olimpia
Jessica Boveri, Dresano - MI
Maria Hebel - Ecologista
Univ. Prof. Dr. Andreas Conca, Direttore Servizio Psichiatrico - Comprensorio Sanitario di Bolzano
Ciro Aurigemma, psicologo, delegato Lazio Avi, Ass.Vegetariana Italiana. e per l' ecologia
Michele Monetta, Presidente UP Bio (Produttori Biologici)
Alberto Fostini, Naturopata
Gennaro Ferrillo, Altromodoflegreo - Cibus in Primis
https://www.flipnews.org/…/la-free-lance-int-press-aderisce…
CANCELLARE IL DECRETO EMERGENZA XILELLA E IMPORRE PER DECRETO IL PAGAMENTO DELLE CURE AGROECO-BIOLOGICHE ATTRAVERSO I FONDI EUROPEI DISPONIBILI DA 25 ANNI!
Gli ulivi disseccano principalmente per abbandono colturale e uso di disseccanti e pesticidi che hanno alterato i terreni desertificandoli e mancando le normali cure agroecologiche secolari per questioni di costi. Ma l'Art. 3 comma 2 della Costituzione obbliga lo Stato alla rimozione degli ostacoli economici che impediscono la realizzazione sociale delle attività produttive... Ciò con sovvenzioni ad hoc, come i Pagamenti Agroambientali europei che attraverso i Piani di Sviluppo rurale regionali da 25 anni dovrebbero compensare completamente i costi delle cure agroeco- biologiche delle coltivazioni, la certificazione biologica, l'assistenza tecnica, la formazione e il tutoraggio degli agricoltori biologici, l'innovazione ecc…
In particolare di quelle coltivazioni tutelate dalla Costituzione, in quanto facenti parte del Paesaggio tradizionale millenario e per la salvaguardia della salute ambientale e della fertilità dei suoli (Art. 9, 32, 44). Ma ancora oggi queste enormi risorse, disponibili per tutti gli agricoltori vengono regalate (illegittimamente) a chi usa pesticidi...
La Xilella è ormai diffusa e nessun patogeno può essere eradicato da un territorio una volta insediatosi. La maggior parte dei patogeni e delle avversità delle piante sono di origine esotica, come ad esempio al Peronospora, ma nessuno ha mai pensato a eradicare viti, patate o pomodori…. bensì sono state curate con l'Agroecologia. La cui efficacia è dimostrata da numerose sperimentazioni ...e da millenni di Agri-Cultura.
Fermiamoci e torniamo indieto,è troppo tardi per non fare nulla… "Non c’è alcun boom di casi Xylella": a dirlo è la Regione Puglia.
È sorprendente che il Ministero delle politiche agricole, dopo aver creato un apposito centro per lo studio della Xylella, il CREA, non tiene in alcun conto dei risultati di questo studio, secondo il quale è assolutamente sbagliato operare gli sradicamenti degli ulivi, perché il loro disseccamento è dovuto dall’abbandono delle buone pratiche agricole e dall’uso dei pesticidi che hanno inaridito il terreno.
Sarebbe obbligo del Ministro attuare i risultati di questo studio dal Ministero ordinato, piuttosto che uniformarsi a una politica distruttiva, che deriva da una campagna menzognera avallata dalle centrali a biomasse e dalla Commissione Europea, la quale non lascia occasioni per dimostrare la sua dipendenza dagli interessi neoliberisti ai danni della prosperità dell’Italia.
Il recente documento del CREA deve essere portato all’esame dei giudici, amministrativi o ordinari, presso i quali tendono le cause promosse dagli interessati alla conservazione degli ulivi e Ministero e Regione devono essere diffidati a compiere il loro dovere, che è quello di tutelare la produzione agricola e non di distruggerla.
Si ricorda in proposito che sono evidentissime anche le responsabilità del Ministro dell’Ambiente il quale si ostina a non utilizzare i suoi poteri di prevenzione e ripristino dei danni ambientali, falsamente attribuiti al batterio della Xylella.
Il tutto va denunciato alla Procura della Repubblica e alla Procura regionale della Corte dei Conti.
Il rame ai dosaggi consentiti attualmente non crea problemi alla salute né all'ambiente inoltre si tratta di un elemento essenziale per la vita, in quanto sale minerale e coenzima di numerose reazioni implicate nella fotosintesi e nel metabolismo vegetale ed animale, infatti, lo ritroviamo come integratore alimentare sotto forma di solfato di rame... es. nel multicentrum...
Il rame è fondamentale per la cura biologica di moltissime coltivazioni, così come lo zolfo (e i polisolfuri) che spesso sparisce dal mercato , costringendo gli agricoltori a usare sostanze chimiche tossiche ed inutili...
Le multinazionali continuano il loro sporco programma di sostituire i prodotti naturali, come il rame e lo zolfo con mezzi chimici sintetici che danneggiano rreversibilmente la natura e la salute umana.
Fermiamo questi imbecilli (e informiamo i giornalisti ignoranti)
Il 19 e 20 luglio la Commissione dell’Unione Europea proporrà agli Stati membri una stretta sui pesticidi a base di rame, come il verderame o meglio i fitosanitari a base di sali di rame, consentiti anche in agricoltura biologica e impiegati nella viticoltura ma che hanno un impatto negativo sull’ambiente, inquinandolo, e sulla salute delle persone.
Lettera all' att.ne di Paolo Maddalena - Considerazioni di Giuseppe Altieri, Agroecologo - Programma Convegno Cambiamo Agricoltura del 13 luglio p.v. Camera dei Deputati - Non serve aspettare la prossima PAC per sviluppare l'agricoltura biologica
"L'Italia ha tutto a disposizione da circa 25 anni, al fine di riconvertire l'agricoltura alle tecniche biologiche;
ovvero...
...per dare agli agricoltori biologici il 30% di reddito in più a fronte dei mancati ricavi e maggiori costi, a parità di prezzi convenzionali di mercato…
Laddove anche i Sindaci facessero il loro dovere di tutori della salute dei cittadini ed avessero il coraggio, insieme agli agricoltori, di dichiarare i territori biologici,
diritto inviolabile e costituzionalmente tutelato alla protezione della salute ambientale.
Tutto ciò attraverso i fondi agroambientali gestiti attraverso i PSR regionali (piani di sviluppo rurale).
Conquistati dopo il referendum sui Pesticidi del 1990 a partire dal 1992...
E invece, nonostante denunce di Report (2002) e altre trasmissioni televisive (Ambiente Italia 2001),
le regioni regalano i fondi agroambientali a chi compra glifosate e pesticidi a volontà...
...chiamandola illegalmente agricoltura integrata.
Oltretutto obbligatoria e, pertanto, non più inseribile nei pagamenti agro-climatico-ambientali dei PSR Regionali (dal 2014)
Eppure…
nessuno porta la questione in tribunale, tranne qualche agricoltore coraggioso;
mentre il sottoscritto studia e denuncia la situazione;
ed oggi porta avanti un dottorato di ricerca sull'agroecologia per lo sviluppo rurale per la tutela della biodiversità e della salute ambientale all'Università di Firenze
Non serve aspettare la prossima PAC per sviluppare l'agricoltura biologica.
quest'anno le Regioni hanno a disposizione miliardi di Euro in pagamenti agro-ambientali
che più si spendono e più consentono di sbloccare altri fondi per lo sviluppo rurale
Mentre alcune di esse (es. Umbria) per tutta risposta non consentono di rinnovare i pagamenti agro-ambientali alle aziende biologiche che hanno scaduto i 5 anni di impegno…
Dopo che l'Italia intera, nella vecchia programmazione 2007-2013 non ha speso circa 7-8 miliardi di € , in primis fondi agroambientali destinati al biologico come obbligo e priorità…
...perdendoli per il periodo 2014-2020.
Se in questi due anni prossimi, le regioni aprono i bandi per la riconversione biologica, rispettando quello che prevede la legge
ovvero che i produttori abbiano la compensazione giusta dei mancati ricavi e maggiori costi, più un 20% per spese burocratiche di transazione e un 30% per le azioni collettive (territori biologici)
allora tutta l'agricoltura italiana si impegnerebbe in 5 anni di riconversione biologica completa
impegnando anche i soldi dei futuri PSR 2021-26.
Consentendo di superare la crisi delle aziende agricole vista la grande richiesta di mercato verso un Biologico Pulito e sicuro, certificato e controllato attraverso i 3.000 € ad azienda disponibili dagli stessi PSR, che sostengono anche l'assistenza tecnica…mai attivata… e il tutoraggio delle aziende agricole e la loro formazione verso l'innovazione…
Tutto disponibile da almeno 20 anni !!!
Abbiamo mandato carte, con educazione, a tutti i signori presenti in scaletta a partire dal responsabile ministeriale dr. Blasi Giuseppe...senza ricevere mai risposte…
Ne tanto meno dalla commissione UE che approva i PSR regionali, illegittimamente.
Ora abbiamo fondato un'associazione dal nome "Attuare la costituzione", per le necessarie vertenze di concertazione...….ma ovviamente non ci chiamano nemmeno a parlare, e l'invito alla conferenza a seguire mi arriva da un'amica giornalista per puro caso...
Chiedo pertanto al Presidente Paolo Maddalena di proporre agli organizzatori un mio intervento sulla materia agro-ambientale che sarà oggetto di questa parata parlamentare il giorno 13 luglio
Fiducioso che tra venti anni tutto sarà biologico per Selezione Naturale
gli altri… la maggior parte…stanno morendo di pesticidi e celiache.
un abbraccio sincero
Prof. Giuseppe Altieri "
3474259872
Appello del prof. Giuseppe Altieri contro i pesticidi alle persone per il controllo degli insetti molesti. (video)
Appello del prof. Giuseppe Altieri contro i pesticidi ai sindaci per il controllo degli insetti molesti. (video)
Maurizio Marchi carissimo,
e caro presidente di Medicina Democratica
p.c, Patrizia Gentilini e tutti i medici sensibili
fatemi sapere se la vostra associazione firma la lettera di richieste in materia di pericolosità dei pesticidi all'Ist. Superiore di Sanità, in modo da avviare una messa in mora delle Istituzioni che autorizzano allegramente ogni uso, abuso e deroga su Pesticidi obsoleti e pericolosissimi per la salute ambientale, così come ha proposto l'avv. Jezzi dell'Ass. Attuare la Costituzione, capitanata da Paolo Maddalena, il quale aderirà alle eventuali vertenze d'azione polare da parte delle associazioni
dobbiamo agire...
è già troppo tardi per non fare nulla…
Abbiamo superato tutti i record… tumori dell'infanzia a livello mondiale, neonatali a livello europeo, danni ed effetti teratogeni sugli spermatozoi italici, perdita di aspettativa di vita sana drammatica, con costi morali e sociali spaventosi, in questo inferno in terra rappresentato dall'agricoltura italiana.
A Pistoia abbiamo vinto la prima causa per diritti all'assenza di derive, nel 2011, decretando l'assenza di derive di sostanze tossiche, cosa di per se quasi impossibile da evitare, per cui gli agricoltori convenzionali dovrebbero applicare fasce di sicurezza a coltivazioni biologiche di almeno 200 metri, come sancito dall'ordinanza del comune di Petrosino (TP) a seguito di azioni locali giuridiche e legali da parte di malati di MCS.
Ed allora possono fare tutti i vivai che vogliono…
importante è che i sindaci dichiarino i territori biologici: è un diritto dei cittadini
Andate sul portale www.flipnews dei giornalisti di inchiesta, nella sezione agroecologia trovate la mia perizia con appello ai comuni per dichiarare i territori biologici
l'ho messa a disposizione gratuitamente e nel Salento già molti comuni hanno aderito contro il Piano Xilella
vi sono tutti i riferimenti di legge per dichiarare i territori biologici, in assenza di ostacoli tecnico economici
a seguire anche l'appello ai Sindaci per il divieto dei pesticidi sintetici, firmato da diverse autorità scientifiche e giuridiche-morali
rimango a disposizione per un eventuale incontro in loco coi vivaisti del Pistoiese
E' necessaria una formazione agroecologica per i vivaisti, finanziata abbondantemente dai PSR regionali, insieme ai tutoraggi per le aziende agricole e le attività di innovazione agroecologica a carattere dimostrativo e applicativo…
...dove finiscono questi fondi?
25 anni fa nella zona di Pistoia, e Viareggio-Montevarchi moltissime aziende applicavano la lotta biologica…
poi i progetti sono stati sospesi… mentre oggi le tecniche sono avanzatissime.
Lo dimostra la gestione triennale esclusivamente biologica della difesa dell'Orto Botanico di Firenze - Giardino dei semplici, avviata dal 2016.
i Pesticidi sono pericolosissimi ed inutili, in quanto sostituibili con tecniche alternative obbligatorie e prioritarie per diritti costituzionali e,
dal 1 gennaio 2014 , con l'obbligo di agricoltura integrata. Laddove bisogna rispettare il livello minimo stabilito dalle norme UE, ovvero la decisione CE del 30-12-1996 in materia (All.1 norme OILB)
In Italia si continua da decenni ad andare avanti fuori legge…
…e la cosa incredibile è la mancanza di denunce e diffide (es. ai sindaci)…
siamo passati dai campi di sterminio allo sterminio dei campi…
…nel far west dei Pesticidi: l'Italia
cari saluti
Giuseppe Altieri, Agroecologo
3474259872
----------------
Aderite alla Campagna Sindaci contro l'uso dei pesticidi chimici
E fate pressione verso i vostri Sindaci affinché emettano un'ordinanza sanitaria di divieto territoriale dei Pesticidi, in qualità di tutori della salute ambientale dei cittadini.
Dal momento che non vi sono ostacoli economici grazie ai Pagamenti Agroambientali europei dei Piani di Sviluppo Rurale regionali, che coprono tutti i mancati ricavi e i maggiori costi degli agricoltori per la riconversione biologica.
Cui si aggiunge un 30% di maggiorazione se il Sindaco attua un'azione collettiva dichiarando il TERRITORIO COMUNALE BIOLOGICO.
- allegata denuncia modello dei cittadini di Malles (Bolzano)
- Perizia Sintetica ai fini dei Divieti dei Sindaci che dovrebbero dichiarare i territori biologici come obbligo istituzionale a tutela della salute (a cura di Giuseppe Altieri, Agroecologo)
- sul link alte informazioni
Inviate le vostre firme al mittente
HANNO SOTTOSCRITTO
Giuseppe Altieri, Agroecologo, Associazione Attuare la Costituzione
Paolo Maddalena, Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale, Presidente Ass. Attuare la Costituzione
Grazia Cappugi, Presidente Emerita di Sezione del Consiglio di Stato
Prof. Domenico Corradini H. Broussard, Docente Costituzonalista Università di Pisa
Prof. Alberto Lucarelli, Costituzionalista Università di Napoli
Prof. Miguel A. Altieri, Agroecologo Università di Berkeley - California
Dr.ssa Clara Nicholls, Università di Berkeley California - Presidente SOCLA (Soc. Latino Americana per l'Agroecologia)
Peter Rosset, Agroecologo
Federico Fazzuoli, Autore Televisivo
Prof. Stefano Maini, Università di Bologna
Dr. Pietro Perrino, Dirigente di ricerca emerito CNR Istituto del Germoplasma di Bari
Dr.ssa Antonella Gasparetti, Biologa - Presidente Ass. P.S. Cibus in Primis (Produttori e consumatori biologici)
Dr. Luigi Montano, Uroandrologo, Presidente Ass. ECOFOODFERTILITY, Presidente Società Italiana di Riproduzione Umana
Roberto Altieri, Ricercatore dei CNR
Pindaro Mattoli, Medico Omeopata
Dr. Enrico Lucconi, Asseme (Ass. Sementieri Mediterranei)
Prof. Santi Delia, Università di Messina
Dr. Gaetano Rivezzi, Medico ISDE
Francesca Toppetti, Avvocata
Laura Scalabrini, Ecologista Latina
Marco Bertelli, CREAA
Daniela Commendulli, Presidente Ass. SUM (Stati Uniti del Mondo)
Massimiliano Bianco - ISPRA
Silvia Franzini, Biologa
Associazione Steti Uniti del Mondo - SUM
Graciela Gomez, Avvocata
Fabio Campoli, Agronomo
Radio Gamma 5 - Padova
Radio Roma Capitale
Andrea Pierdicca, Attore
Antonio Tancredi, Regista
Tania Kitsou, Regista Teatrale
Enrico Bellani, Regista
Carlo Faiello, Musicista,
Gaspare Buscemi, Enologo
Marco Tiberti, Ass. European Consumers
Johannes dr. Fragner-Unterpertinger, Comitato promotore per il comune di Malles libero da pesticidi
Franco Valentini, Scrittore
Dr. Giancarlo Ugazio, Patologo Ambientale
Dr.ssa Rita Ghiringhelli, Coordinatrice progetto di legge per la tutela degli ammalati di patologie ambientali
Virgilio Violo, Giornalista - Flipnews
Maurizio Fratta, Giornalista - l'Altrapagina
Paolo D'Arpini - Circolo Vegetariano
Luigi Salvador Ecologista WWF Veneto
Dr. Franco Libero Manco - Presidente AVA
Dr.ssa Patrizia Gentilini Oncoematologa - ISDE
Dr. Massimiliano Bianco - ISPRA (European Consumers)
Jessica Calosci, giovane casalinga disoccupata
Gianni Paternò, corrispondente per la Sicilia di Italia a tavola.
Prof Giuseppe Di Fede, Direttore Sanitario dell' Istituto di Medicina Genetica e Preventiva di Milano
Giorgio Fornoni, Reporter - REPORT
Roberto Gatti, Direttore WebMagazine Wine Taste
Turri Francesco, Club Olio Vino Peperoncino Editore
Giuseppe Mele, NoScorie International
Franco Trinca, Presidente Ass. NOGM
Nicola Lo Conte, Medico Primario Oculista e Naturopata
Antonio Calabro', Ricercatore aerospaziale, Ingegnere elettronico, Inventore
Franca Nocera, giornalista Freelance International Press
Alexander Sergievskij, Free Lance International Press (FLIP)
Concetta Baiamonte, Cittadina italiana
Michela Bardi, Cittadina Italiana
Nerina Negrello, Cittadina Italiana Bergamo
Piersabatino Deola detto Piero, 81 anni - Assemini (Ca)
Trulio Olimpia
Jessica Boveri, Dresano - MI
Maria Hebel - Ecologista
Univ. Prof. Dr. Andreas Conca, Direttore Servizio Psichiatrico - Comprensorio Sanitario di Bolzano
Ciro Aurigemma, psicologo, delegato Lazio Avi, Ass.Vegetariana Italiana. e per l' ecologia
Michele Monetta, Presidente UP Bio (Produttori Biologici)
Alberto Fostini, Naturopata
Gennaro Ferrillo, Ass. Cortocircuito Flegreo
Convegno conclusivo dei corsi per assaggiatori di olio promossi da ENUIP e Unipromos per conoscere la grande eccellenza italiana dell’olio extravergine di oliva
Roma, 20 giugno – Grande successo per il corso “Assaggiatori di olio di Oliva”, promosso da ENUIP e da Unipromos, che ha permesso ai giovani inoccupati, disoccupati e svantaggiati di divenire assaggiatori dell’oro giallo. A chiusura del programma e per festeggiare gli importanti risultati raggiunti, presso la sede ENUIP ha avuto luogo il “Convegno finale. Progetto Gourmet dell’Olio” che ha visto gli interventi del Rappresentante di Unipromos Luca Cefisi e del suo Direttore Domenico Mamone, del Direttore dell’ENUIP Elisa Sfasciotti, del Presidente ENUIP Nazareno Gerardo Insardà, del Capo Panel Gianfranco De Felici e dell’Esperta assaggiatrice di olio vergine ed extravergine di oliva Simona Cagnoli.
Un’ occasione unica per rimarcare l’importanza di queste iniziative di carattere culturale, di opportunità di lavoro, di profilo sociale e destinate ad una continuità, grazie alla grande partecipazione del pubblico che ha potuto partecipare a titolo gratuito.
Anche gli Istituti Pubblici sono stati i protagonisti e partner di questo importante progetto di formazione, come l’ Istituto Alberghiero – Agrario Domizia Lucilla di Roma rappresentato dalla Prof.ssa Paola Pinna.
Meritevole di nota è stato l’intervento del Professore Chef Felice Santodonato, che in rappresentanza di IPSEOA di Tor Carbone diretto da Cristina Tonelli, ha sottolineato la necessità di integrare corsi del genere nelle scuole. Proprio l’Istituto Tor Carbone è riuscita ad avviare questi corsi grazie l’ intervento del Dott. Salvo Cacciola che tramite un accordo con Elisa Sfasciotti ha dato la possibilità agli studenti meritevoli di usufruire di questo corso professionale.
Una competenza necessaria per l’economia attuale che vede una forte penalizzazione per gli olii delle piccole aziende, costrette a far fronte alle produzioni con mezzi anacronistici e a contendersi il mercato con produttori stranieri che importano ed esportano, purtroppo, olii di qualità assai inferiore. Saper degustare in maniera analitica è uno strumento che porta benefici sia al venditore che al consumatore, consapevole nella scelta di un prodotto di qualità da usare nella propria tavola. Non solo favorire il Made in Italy ma anche aggiornare sulle nuove tecnologie a disposizione, che gran parte del’ Italia fatica ad utilizzare per mancanza di conoscenza e fondi.
Nonostante il suo nascere da poco e la sua fase sperimentale, questo programma è destinato ad avere una forte risonanza e a ritagliarsi un posto di nota tra i progetti più interessanti ed improntati promossi negli ultimi anni.
I risultati relativi al biennio 2015-2016 mostrano la presenza di pesticidi nel 67% delle acque superficiali e nel 33% di quelle sotterranee, sulla base dei dati provenienti dalle Regioni e dalle Arpa/Appa.I pesticidi sono le sostanze chimiche utilizzate in agricoltura, ma anche in altri settori, per combattere organismi ritenuti dannosi. Come tali, tuttavia, rappresentano un rischio per gli ecosistemi e per l’uomo, che in seguito al loro uso possono essere esposti ai residui lasciati nell’ambiente. Lo scorso 10 maggio l’ISPRA ha presentato l’edizione 2018 del “Rapporto nazionale pesticidi nelle acque”, che raccoglie le informazioni delle indagini svolte nel biennio 2015-2016.
Sono 35.353 i campioni di acque superficiali e sotterranee analizzate in Italia nel biennio 2015-2016, per un totale di quasi 2 milioni di misure analitiche e 259 sostanze rilevate (erano 224 nel 2014). Nel 2016 sono stati trovati pesticidi nel 67% dei 1.554 punti di monitoraggio delle acque superficiali e nel 33,5% dei 3.129 punti delle acque sotterranee, con valori superiori agli SQA nel 23,9% delle acque superficiali e nel 8,3% delle acque sotterranee. Gli erbicidi, in particolare, rimangono le sostanze riscontrate con maggiore frequenza principalmente per le modalità ed il periodo di utilizzo che ne facilita la migrazione nei corpi idrici, ma aumenta significativamente anche la presenza di fungicidi e insetticidi.
Nonostante un notevole incremento dell’attività di monitoraggio e l’evoluzione dei metodi analitici – con un aumento della copertura territoriale, del numero di campioni e delle sostanze cercate – le sostanze responsabili della maggior parte dei superamenti normativi (come il glifosate e l’AMPA, l’ATRAZINA-desetildesisopropil o il metolachlor ESA per citare alcuni esempi), non sono ricercate omogeneamente sul territorio nazionale.
Il glifosate, insieme al suo metabolita AMPA, è analizzato in 5 regioni (nel biennio precedente era monitorato solo in Lombardia) ed è l’erbicida che presenta il maggior numero di superamenti. Nel 2016, infatti, entrambe le sostanze risultano superiori agli standard di qualità ambientale per le acque (SQA) previsti dalla norma, rispettivamente nel 24,5% e nel 47,8% dei siti monitorati per le acque superficiali.
Significativa la presenza di altri erbicidi, come nel caso del metolaclor, che supera i limiti nel 7,7% dei punti di monitoraggio e del suo metabolita metolaclor-esa – ricercato solo in Friuli Venezia Giulia – che supera i limiti nel 16% dei siti, nonché del quinclorac, superiore ai limiti nel 10,2% dei casi. Tali valori dimostrano l’opportunità di estendere in maniera uniforme il monitoraggio anche in altre regioni.
Nel complesso, salgono a quasi 400 le sostanze ricercate in Italia. La situazione è differente tra regione e regione ed e’ indispensabile incrementare il monitoraggio riguardo a nuove sostanze indicate dalle linee guida dell’ISPRA.
La maggior presenza di pesticidi si riscontra nella pianura padano-veneta, dove le indagini sono generalmente più approfondite (in termini di numerosità dei campioni e di sostanze ricercate); nelle regioni del nord, infatti, si concentra più del 50% dei punti di monitoraggio della rete nazionale. Nel resto del paese la situazione resta ancora abbastanza disomogenea: non sono pervenute, infatti, informazioni dalla Calabria e in altre regioni la copertura territoriale è limitata, così come resta limitato, nonostante l’aumento, il numero delle sostanze ricercate.
Sempre a livello regionale, la presenza dei pesticidi interessa oltre il 90% dei punti delle acque superficiali in Friuli Venezia Giulia, provincia di Bolzano, Piemonte e Veneto, e più dell’80% dei punti in Emilia Romagna e Toscana. Supera il 70% in Lombardia e provincia di Trento. Nelle acque sotterrane è particolarmente elevata in Friuli 81%, in Piemonte 66% e in Sicilia 60%. Si precisa che dove il dato è superiore alla media, c’è stata un’ottimizzazione del monitoraggio in termini di punti di prelievo, che si concentrano in modo particolare nelle aree dove vi è più presenza di pesticidi, nonché in termini di numero di sostanze analizzate oltre che di miglioramento delle prestazioni analitiche.
Si segnala, dopo oltre dieci anni di diminuzione, un’inversione di tendenza nelle vendite di prodotti fitosanitari, che nel 2015 sono state pari a 136.055 tonnellate, comunque inferiori alle 150.000 del 2002 (anno in cui si è avuto il massimo). Significativo invece il calo delle vendite dei prodotti tossici e molto tossici che nel periodo di riferimento segnano un -36,7% rispetto al massimo di oltre 5.000 tonnellate raggiunto in passato. La media nazionale delle vendite riferite alla Superficie Agricola Utilizzata (SAU) è pari a 4,6 kg/ha. Si collocano al di sopra: Veneto con oltre 10 kg/ha, Provincia di Trento, Campania ed Emilia Romagna che superano gli 8 kg/ha e Friuli-Venezia Giulia 7,6 kg/ha..
Alla diminuzione delle vendite però non corrisponde un’analoga diminuzione della frequenza di pesticidi nelle acque. Nel periodo 2003-2016, infatti, oltre al numero delle sostanza trovate aumentano anche i punti interessati dalla presenza di pesticidi che sono cresciuti di circa il 20% nelle acque superficiali e del 10% in quelle sotterranee. La ragione va cercata nel’aumento dello sforzo di monitoraggio e della sua efficacia, ma anche nella persistenza delle sostanze e nella risposta complessivamente molto lenta dell’ambiente, in particolare nelle acque sotterranee. I benefici della diminuzione delle vendite di pesticidi si potranno vedere solo in futuro.
Infine, i piani di monitoraggio vengono redatti sulla base dell’analisi delle pressioni: di conseguenza, i fitosanitari vengono ricercati e molto spesso trovati prevalentemente in corpi idrici a rischio per le diffuse pressioni agricole.
Gli agroecologi sostengono che i sistemi di agricoltura biologica che non mettono in discussione lo status di monocoltura delle coltivazioni e che fanno affidamento su input esterni, nonché su marchi di certificazione stranieri e costosi o su sistemi di commercio equo destinati unicamente all’esportazione, abbiano poco da offrire ai piccoli agricoltori. Il rischio per loro, infatti, rimane quello di diventare dipendenti da input esterni e da mercati esteri e volatili.
Mantenendo gli agricoltori dipendenti da un approccio che si limita a sostituire gli input, l’agricoltura biologica non fornisce agli agricoltori un forte stimolo verso la riprogettazione produttiva degli ecosistemi agrari che li sottrarrebbe alla dipendenza da input esterni. I mercati di nicchia (biologici o legati al commercio equo e solidale) rivolti ai Paesi più ricchi presentano gli stessi problemi di qualsiasi schema di esportazione agricola che non dia priorità alla sovranità alimentare (qui definita come “il diritto delle persone di produrre, distribuire e consumare cibo sano all’interno e nelle vicinanze del loro territorio in modo ecologicamente sostenibile”), perpetuando in questo modo spesso le condizioni di dipendenza e talvolta la malnutrizione.
Migliaia di progetti in Africa, Asia e America Latina dimostrano in modo convincente che l’agroecologia fornisce la base scientifica, tecnologica e metodologica per aiutare i piccoli agricoltori ad aumentare la produzione agricola in modo sostenibile e resiliente, consentendo loro di provvedere ai fabbisogni alimentari attuali e futuri. I metodi agroecologici producono più cibo con meno terra, utilizzando meno energia e meno acqua, e al tempo stesso migliorano le risorse naturali di base, forniscono servizi di tipo ecologico e abbassano le emissioni di gas serra.
I ricercatori dell’Università del Michigan hanno confrontato le rese ottenute mediante produzione biologica con quelle ottenute con metodi convenzionali, basandosi su un set di dati mondiale composto da 293 esempi. Gli autori dello studio hanno stimato il rapporto medio tra le rese ottenute con queste due modalità (biologico vs non biologico) per diverse categorie di prodotti alimentari, sia nei Paesi ricchi, sia in quelli in via di sviluppo. Per la maggior parte delle categorie di prodotti alimentari il rapporto medio tra le rese era leggermente inferiore a 1 per gli studi relativi ai Paesi ricchi, e superiore 1 per gli studi relativi a Paesi in via di sviluppo
Ciò significa che il Sud del mondo ha il potenziale agroecologico di produrre abbastanza cibo a livello globale pro capite per sostenere l’attuale popolazione umana, e, potenzialmente, una popolazione persino più numerosa, senza aumentare le terre messe a coltura. Il motivo per cui questo potenziale risiede al Sud e non al Nord è che nei Paesi in via di sviluppo esiste ancora una numerosa popolazione contadina indigena, dotata di quella ricchezza di conoscenze agricole tradizionali e di quell’ampia diversità genetica che costituiscono il fondamento di agroecosistemi diversificati resilienti.
Che altro è necessario per convincere decisori politici e finanziatori a prendere una posizione coraggiosa e scommettere sull’agroecologia?
Il problema sembra essere più politico o ideologico che basato su scienza o evidenza. A prescindere dai dati presentati, governi ed enti finanziatori pressati da grandi interessi tendono comunque a emarginare gli approcci agroecologici, concentrandosi su “soluzioni” rapide a elevata intensità di input e su tecnologie proprietarie come colture transgeniche e fertilizzanti chimici. Questi elementi non solo presentano gravi rischi per l’ambiente, ma hanno anche dimostrato di essere inaccessibili e inappropriati per contadini poveri, che giocano un ruolo chiave nella sicurezza alimentare globale.
Oltre ai cambiamenti climatici, anche le ripetute esplosioni dei prezzi dei prodotti alimentari, la carenza di terreni di buona qualità e acqua, nonché l’aumento del costo dell’energia saranno le sfide principali per garantire a tutti la sicurezza alimentare. Per questo motivo la strategia agroecologica mira anche a rafforzare la sovranità energetica e tecnologica, oltreché quella alimentare.
La sovranità energetica è il diritto di tutte le popolazioni rurali a reperire o generare energia sufficiente entro limiti ecologici e da fonti sostenibili.
Miguel A. Altieri è docente di Agroecologia presso l’Università della California a Berkeley.
Clara Inés Nicholls è Lecturer all’Università della California a Berkeley.
Luigi Ponti, agronomo, Research Fellow per CASA Global e membro del comitato scientifico dell’iniziativa FAO-GIAHS.
Articolo e video tratto dal portale della Fondazione GianGiacomo Feltrinelli
VIDEO-INTERVISTA A A. MIGUEL ALTIERI
We use cookies to improve our website and your experience when using it. Cookies used for the essential operation of this site have already been set. To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy. | |
I accept cookies from this site. Agree |