L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni.

Sport (270)

 

Rino R. Sortino

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Il Napoli campione d'Italia batte 2-0 la Sampdoria, di fronte ad una città  che non si è ancora stancata di festeggiare. Il pubblico è accorso numeroso “al Maradona” sia  per vedere capitan Di Lorenzo alzare la coppa dello scudetto, ma anche per stringersi intorno a Luciano Spalletti, l’artefice della vittoria, alla sua ultima panchina napoletana.  Luciano prima del via è premiato come miglior allenatore della stagione e ciò non fa altro che aumentare  i rimpianti nei suoi confronti, dal momento che ha deciso di non continuare l'anno prossimo. Al Maradona decidono il rigore  al 64' del st di Osimhen, che raggiunge  il titolo di capocannoniere con 26 centri in campionato. Il nigeriano ottiene il penalty quando Murru, da dietro in area lo atterra prendendosi il cartellino giallo. All'85' Simeone realizza il secondo gol dei partenopei con un gran tiro di destro  dalla distanza che  batte il portiere ospite  Turk. Al termine dell’incontro, i blucerchiati di Dejan Stankovic salutano la serie A e scendono in B con appena 19 punti.

La Lazio batte 2-0 l'Empoli al Castellani e chiude al secondo posto in campionato, 24 anni dopo l'ultima volta.  Nel primo tempo Empoli e Lazio si affrontano a viso aperto, ma  le vere occasioni da rete sono solo un paio e tutte per gli ospiti. Se la formazione toscana riesce a conservare lo 0-0 fino all’intervallo, il merito è soprattutto del portiere empolese  Vicario. Un elemento di grande valore che si è affermato definitivamente in questo campionato. Nella prima frazione di tempo, la Lazio conduce il gioco e l’ Empoli  si racchiude maggiormente nella sua area. I biancazzurri passano in vantaggio al 3' del st su  calcio d’angolo  di Luis Alberto, dove  Romagnoli  è bravo a svettare più in alto di tutti e colpire di testa in porta. I toscani reagiscono,  alzano il baricentro del gioco ma non creano grossi pericoli ai biancazzurri. Al termine dell’incontro, al 47' del st in pieno recupero, dopo l'espulsione di Cambiaghi al 90' che  lascia l’Empoli in dieci, si sviluppa un contropiede micidiale: Milinkovic effettua un passaggio  a Immobile che smista per Luis Alberto che con un gran tiro realizza.

L’Inter chiude il campionato con una vittoria per 1-0 contro il Torino. E’ stato un campionato con alti e bassi quello dei nerazzurri milanesi  che sabato prossimo sono attesi dall'appuntamento più importante della stagione, la finale di Champions League contro il Manchester City. Inzaghi, fa un po' del turnover e in porta schiera Handanovic, che potrebbe essere alla sua ultima apparizione in nerazzurro. L’Inter conduce la gara e va all’intervallo col 60% di possesso palla. Lukaku ha una gran voglia di mettersi in mostra per ottenere una maglia da titolare contro il City e al 32' va vicino al gol, ma il suo sinistro è deviato da Schuurs in angolo. Dopo pochi minuti  al 37’ l’Inter passa in vantaggio:  Lukaku serve Brozovic al limite che sorprende Milinkovic-Savic con un sinistro non irresistibile.  Il portiere sloveno dell’Inter poi  lascia il posto a Cordaz, che al debutto stagionale, compie un autentico miracolo sul sinistro da pochi passi di Sanabria (71'). Il Toro chiude la stagione con una sconfitta onorevole ma dice addio all'ottavo posto e alle speranze europee. L’Inter contro i granata è apparsa sufficientemente rodata per affrontare l’impegnativa  finale di Champions. Dovrà affrontare la temibile squadra del Manchester City, composta tutta da calciatori di alto livello tecnico.

Roma Spezia 2-1. E’ stata una partita incredibile carica di tensione, durata 104 minuti. Passa  per primo lo Spezia dopo 6’ a  seguito di un calcio di punizione; Bourabia  tira in porta e trova la deviazione vincente di Nikolaou che di testa supera il portiere giallorosso Svilar. Con il gol di vantaggio, lo Spezia pensa  quasi esclusivamente a difendersi e lascia l' iniziativa alla Roma. Tra i tentativi di realizzare dei giallorosse c’è da annotare la traversa colpita da fuori area di El Shaarawy . E’ il  trentaduesimo legno colpito dalla Roma in stagione. A due minuti  dalla fine del primo tempo c’è il pareggio dei giallorossi. Dopo aver ricevuto palla da un compagno, Zalewski la crossa sul secondo palo ed inganna il portiere  Zoet . All’88’ l’azione che decide la partita:  El Shaarawy va via in mezzo a due, viene messo giù e l’arbitro  indica il dischetto. Dagli undici metri Paulo Dybala  realizza la rete, nonostante Zoet intuisca il tiro. La Roma chiude sesta e si qualifica in Europa League, lo Spezia aspetta lo spareggio con il Verona per non retrocedere in Serie B.

 I rossoneri sconfiggono il Verona per 3-1. Il match  nel primo tempo  non è molto  spettacolare, con un Verona che appare molto contratto.  Il Milan è più intraprendente e fa partire le sue azioni pericolose soprattutto dalle fasce.  Il gol è nell’aria e avviene nel finale del primo tempo  a seguito di  un rigore trasformato da Giroud. Il Verona trova il pareggio al 72’ con  Faraoni che realizza con un colpo di testa  a seguito di un assist di Lazovic. Le speranze degli scaligeri si affievoliscono all’ 85’ a seguito di  un’accelerazione di Leao che con un diagonale riporta in vantaggio i rossoneri. Immediata la corsa del portoghese verso Ibrahimovic disposto a salutare il pubblico del Milan, a fine partita, che gli tributa  una grande ovazione.  Ibra è stato un campione eccezionale dotato di grande carisma, che ha dato il meglio di se in ogni squadra dove ha militato. Il suo erede è Rafa Leao,  ma concedergli  tanto spazio da parte dei difensori avversari   è sempre deleterio. Il portoghese  realizza il secondo gol  della serata al 90+1’ dopo aver scartato mezza difesa e messo  a sedere il portiere Montipò . Grazie alle contemporanee sconfitte nella stessa serata di Spezia e Milan, entrambe le squadre si giocheranno la salvezza in uno spareggio diretto in campo neutro.

La Juventus espugna Udine per 1-0 ma non riesce ad ottenere un posto in Europa League. Primo tempo divertente, con la Juventus che crea le occasioni più interessanti: vedi la traversa di testa  colpita da Bonucci. Al 68' il gol: Locatelli per Chiesa che  sposta il pallone sul destro e fa partire un tiro a giro imprendibile per  Silvestri. Dopo il gol della Juventus, la partita diventa piú bella ed emozionante, con la Vecchia Signora alla ricerca della seconda rete. Al termine sono i torinesi a sorridere, ma la vittoria ed i tre punti non servono a raggiungere un posto in Europa League. I bianconeri  nella prossima stagione pare che si dovranno "accontentare" di partecipare alla Conference League.

Questi i risultati dell’ultima giornata di Serie A:

SASSUOLO-FIORENTINA 1-3   SASSUOLO-FIORENTINA 1-3   TORINO-INTER 0-1

CREMONESE-SALERNITANA 2-0  EMPOLI-LAZIO 0-2   NAPOLI-SAMPDORIA 2-0

ATALANTA-MONZA 5-2  LECCE-BOLOGNA 2-3   MILAN-VERONA 3-1

ROMA-SPEZIA 2-1                                                 

 

 

 

 

 

L'8 giugno da Kitzbühel in Austria avrà inizio la decima edizione della biennale X-Alps, ben nota come la gara di Hike & Fly, vale a dire escursionismo abbinato al volo in parapendio, più dura al mondo.

Sono stati selezionati 32 piloti di 18 nazioni, la Nuova Zelanda la più lontana. Tra questi lo svizzero Christian Maurer che di Red Bull X-Alps ne ha vinte ben sei e si conferma ancora una volta l'uomo da battere. L'Italia sarà rappresentata da Aaron Durogati, di Merano, vincitore di due coppe del mondo e reduce dai mondiali di parapendio in Francia, da Nicola Donini di Molveno (Trento), pilota versatile tra acrobazia e hike & fly, e da Tobias Grossrubatscher di Castelrotto (Bolzano) alla sua terza esperienza in questa maratona.

I piloti avranno circa due settimane di tempo per affrontare con spirito di avventura e sacrifici fisici un percorso di 1.223 km attraverso le Alpi. Obbligo di toccare 15 punti prestabiliti, detti “Turn Point”, ovvero punti di svolta, ma anche “boe”, prima di raggiungere il traguardo di Zell am See, località lacustre dell'Austria. Unici mezzi di trasporto ammessi: il parapendio oppure… le scarpe! Vale a dire che, se non si vola, si va avanti a piedi con il parapendio in spalla. Invece il team che assiste ogni concorrente provvede a rifornirlo di ogni necessità, attrezzatura per la notte compresa, periodo durante il quale è rigorosamente vietato muoversi. Eccezione: il cosiddetto “Night Pass”, ovvero il permesso di camminare una notte durante tutta la gara a scelta del pilota. Un secondo permesso sarà assegnato l'

I punti di svolta sono disseminati tra Austria, Germania, Svizzera, Francia e Italia. In alcuni casi i piloti atterrano per firmare una lavagna o scattare un selfie; in altri sorvoleranno le boe restando entro raggi tra i due e cinque km. Per quanto riguarda la penisola sono stati scelti il ​​Colle del Piccolo San Bernardo, all'incirca sul confine con la Francia, il Rifugio Brentei sotto Cima Tosa nelle Dolomiti di Brenta, le Tre Cime di Lavaredo dove una via ferrata attende i partecipanti per raggiungere il Monte Paterno, alto 2740 mt, per poi atterrare a Sesto in Val Pusteria.

 

Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL
Associazione Nazionale Italiana Volo Libero (registro CONI n. 46578)
il volo in deltaplano e parapendio - 335 5852431 - skype: gustavo.vitali
per informazioni sulla Red Bull X-Alps contatare:
Rinaldo Frattini, responsabile FIVL per le manifestazioni di hike&fly
rinaldo.frattini (AT) fivl.it - ​​+39 348 397 7367 - sito ufficiale della Red Bull X-Alps

L’Inter batte 3-2 l'Atalanta dimostrandosi in grande forma. L’inizio per i nerazzurri è devastante e nessuno immaginava tale condizione a qualche giorno dalla vittoria  nella finale di Coppa Italia contro la Fiorentina.  Al 39", Lautaro lancia Lukaku. che scarta il portiere Sportiello e deposita il pallone  in porta. Dopo pochi minuti e precisamente al 3', Lautaro s’inventa un lancio geniale per Dimarco: il portiere ospite si supera due volte ma non può nulla sul tiro al volo di Barella Un uno-due micidiale che determina il match. Il gol di Pasalic al (36') in mischia sugli sviluppi di un calcio d'angolo tiene viva le ambizioni degli orobici.  Nella ripresa al 77' l’Inter realizza il terzo gol: Lukaku spalle alla porta fa un passaggio incredibile per Brozovic che è lesto a passare il pallone a Lautaro che realizza a porta vuota. Big Rom è in grande forma e dimostra di essere bravo anche con la palla tra i piedi.  Nel finale autogol di Onana (92') su un bolide di Muriel. Con la coppia di attaccanti nerazzurri LuLa in queste condizioni è una vittoria che dà fiducia e morale,  in vista della finale di  Champions di Istanbul contro il Manchester City.

 

La Fiorentina batte in rimonta 2-1 la Roma. Partono forte i giallorossi (nonostante l'ampio turnover) e sbloccano il match all'11': Belotti scatta e lancia in area Solbakken,  che  di sponda di testa serve El Shaarawy che da pochi passi batte il portiere Cerofolini   I giallorossi  nel corso del primo tempo vanno più volte vicino a realizzare nuovamente, con la Viola salvata dal suo portiere. Nella ripresa  con grande carattere la Fiorentina  riesce  a ribaltare il risultato nel finale del match nel giro di 3': all'85' Kouamè crossa in mezzo, stacco di Mandragora che  serve  Jovic  che comodamente appoggia in rete.  All'88' è l'assist di testa di Kouame  a servire  Ikoné che  segna a porta vuota. Per i toscani è una vittoria importante ma entrambe le squadre già pensano alle loro prestigiose finali europee.  La Roma  la giocherà mercoledì prossimo contro il Siviglia per conquistare l’Europa League, la Fiorentina  invece  il 7 giugno a Praga contro il West Ham nella finale di Conference League.

Bologna Napoli finisce 2-2. Al termine di una partita spettacolare e ricca di emozioni,  gli emiliani strappano un pareggio in rimonta ai Campioni d’Italia. Al 14' Skorupski sbaglia un appoggio e serve Victor Osimhen, che indisturbato appoggia in rete di destro. Al 54' lo stesso centravanti raddoppio con un bel diagonale su assist di Bereszynski . Il Napoli a questo punto della partita abbassa il ritmo, arretra di qualche metro e gioca di rimessa.  Nella seconda parte della ripresa i rossoblù più alti e aggressivi, costringono il Napoli a rimanere quasi esclusivamente nella loro metà campo.  Al 63' Sansone entra in area e calcia trovando la respinta corta di Gollini. La respinta in gol di Ferguson, vale l'1-2. All’ 84' a seguito di un corner per il Bologna, De Silvestri stacca indisturbato a centro area e di testa realizza il 2-2. Al termine  il pareggio è un risultato che non accontenta nessuna delle due squadre. 

 

il Milan batte 1-0 la Juventus  al termine di una partita molto fisica che ha regalato poche emozioni al pubblico presente. Il match dell'Allianz Stadium è deciso da Giroud al 40' che su cross di Calabria,  con uno splendido colpo di testa  batte Szczesny. L’esperto centravanti francese giunto a quota 12 gol in questo campionato, a dispetto dei suoi 36 anni, conferma  il suo istinto realizzativo in area di rigore. La Juventus tenta il tutto per tutto in attacco con  il suo forcing confuso  e sfiora il pareggio al 92' con Danilo, la cui girata da pochi passi è respinta dal piede di Kalulu. La Juve nel match contro i rossoneri  conferma il suo gioco prevedibile, senza accelerazioni e la mancanza di un finalizzatore in attacco. Massimiliano Allegri   non vede l’ora che termini questa  stagione che ha portato solo   delusioni sotto tutti i punti di vista. In ogni caso senza penalizzazione, la Juve sarebbe a quota 69 punti come l'Inter e dunque in Champions League.

La Lazio supera all'Olimpico (3-2) la Cremonese, davanti a  oltre 60mila spettatori. La squadra di Sarri inizia bene l’incontro e  al 4' è già in vantaggio: Luis Alberto trova  Immobile che di prima intenzione fa proseguire Hysaj, lucido nel battere Sarr in uscita. Al 37' Milinkovic-Savic anticipa tutti e realizza sul cross basso dalla destra di Pedro. Nella ripresa la Cremonese reagisce   con il cileno Galdames  che dal limite scarica un destro potente, leggermente deviato da Casale.  Al 58' i grigiorossi ottengono  il pareggio di 2-2: cross dalla destra all'apparenza innocuo e Lazzari lo tocca maldestramente nella sua porta.  I biancocelesti reagiscono e sul filo di lana si aggiudicano l’incontro. Sul corner calciato da Luis Alberto,  il portiere Sarr  sbaglia il tempo dell'uscita, così ne approfitta Milinkovic-Savic  di testa da due passi nel ribadire in porta la rete del 3-2. Nel recupero il pubblico festeggia   Radu  che da l'addio al calcio  dopo 427  presenze con la maglia della Lazio.

 

Nelle gare che interessano la retrocessione in Serie B, il Lecce dopo la vittoria contro il Monza raggiunge la matematica salvezza. E’ stata una partita dalle mille emozioni, dove prima i brianzoli  falliscono un calcio di rigore all’83, poi il Lecce conquista il suo tiro dal dischetto al 99′ e Lorenzo Colombo realizza, al termine di una partita infinita. Tracollo dello Spezia nell’importantissima gara contro il Torino. I granata vincono con un clamoroso 4-0, ma  il Verona nel suo incontro contro l’Empoli non ne approfitta. I veneti riescono ad ottenere soltanto un punto contro i toscani che realizzano il gol del pareggio con Stojanovic, nei minuti di recupero al 96′. Un grande applauso per la matricola toscana già salva che non ha regalato nulla ed ha onorato lo Sport. Ricordiamo diversi finali dei campionati passati dove non c’è stato lo stesso spirito sportivo. Adesso Spezia e Verona appaiate a 31 punti, si giocheranno la salvezza negli ultimi 90 minuti della stagione

 


Di seguito  i risultati della 37/a giornata del campionato di calcio di Serie A

SAMPDORIA-SASSUOLO 2-2   SALERNITANA-UDINESE 3-2  SPEZIA-TORINO 0-4

FIORENTINA-ROMA 2-1  INTER-ATALANTA 3-2    VERONA-EMPOLI 1-1

BOLOGNA-NAPOLI 2-2     MONZA-LECCE 0-1       LAZIO-CREMONESE 3-2  

JUVENTUS-MILAN 0-1

 

Il Napoli continua nei festeggiamenti dello scudetto e batte anche l'Inter 3-1. Per la squadra di Inzaghi molto turnover avendo da giocare mercoledì la finale di Coppa Italia con la Fiorentina. Un avviso necessario per evitare rischi inutili ai suoi uomini. il Napoli detta il gioco con una serie di passaggi che gli consentono di rimanere nella metà campo avversaria ed è importante l'apporto di Lobotka, vera mente della squadra di Spalletti. Gli azzurri sono una gran bella squadra, ma in questo match sono stati facilitati dall'essere rimasti con un uomo in più dalla fine del primo tempo. L'episodio che cambia la partita avviene al 41′ con Gagliaridni che dopo essere stato intervenuto in ritardo su Anguissa, viene espulso, dal momento che l'arbitro lo aveva già ammonito precedentemente. Nella ripresa il Napoli chiude l'Inter nella sua metà campo e Anguissa (67′) servito da Zielinski, dopo essersi girato, realizza con un grande destro. All'82' l'Inter trova il gol del pareggio con un tocco di Lukaku su cross di Dimarco. Ma il Napoli vuole vincere e così Di Lorenzo all'85' con un gran sinistro all'incrocio dei pali e Gaetano al 94′ (al suo primo gol in Serie A in contropiede) siglano il poker.

 Lecce-Spezia 0-0. Finisce senza reti e con poche emozioni la partita tra Lecce e Spezia, uno scontro salvezza. Nel match si è notata tanta paura di sbagliare da entrambe le formazioni. Il pareggio va meglio al Lecce che resta a +2 sui liguri ea +3 sulla zona retrocessione occupata dal Verona. Entrambe le squadre nel match sono corte e aggressive ma è lo Spezia ad avere una maggiore iniziativa. Nel primo tempo si segnalano solo un paio di conclusioni fuori misura del bomber spezzino Nzola. Nella ripresa è Agudelo il calciatore più estroso dello Spezia ad accendere il fiammifero. Al 40′ questi dopo un bel dribbling e uno scambio con Nzola, scaglia un tiro che supera di poco la traversa. I liguri tentano a fine incontro il tutto per tutto e il tiro di Ampadu e quello successivo di Ekdal, vengono attutiti dai difensori di casa in scivolata, davanti al loro portiere. Terminati i tre minuti di recupero, il pareggio può essere considerato una boccata di ossigeno per entrambe le formazioni.

Il Milan batte 5-1 la Sampdoria  Una vittoria travolgente quella dei rossoneri che ritrovano tre punti e morale dopo l'eliminazione nel derby di Champions contro l'Inter. La sagra del gol si apre con Leao al 9′ dopo una grande giocata di Diaz che effettua l'assist dopo un entusiasmante sombrero su un avversario. Quagliarella equilibra la sfida al 20′ ed è al suo 182° gol in carriera, ma il pareggio dura solo tre minuti. Olivier Giroud realizza con un bel colpo di testa e poco dopo raddoppia il rigore. Nella ripresa la Samp sparisce dal campo e la squadra di Pioli si dilaga. Lo scatenato Giroud sempre più determinante in area di rigore, firma la sua tripletta personale. Il quinto gol è di Brahim Diaz che conclude una bella azione di Tonali. Con il definitivo 5-1 si conclude la difficile giornata del portiere sampdoriano Ravaglia.

La Lazio sconfigge 1-0 l'Udinese alla Dacia Arena. Nel primo tempo le due squadre messe molto bene in campo dai propri allenatori, non riescono a rompere l'equilibrio. Al 61′ dopo uno scambio in area Zaccagni-Luis Alberto la palla arriva a Immobile che subisce un lieve contatto da Masina. Viene decretato un calcio da rigore e Immobile spiazza il portiere Silvestri per l'1-0. Al 64′ Romagnoli svetta su tutti e colpisce la palla di testa che finisce sul palo. Nella ripresa la squadra di Sarri crea occasioni gol con Immobile e poi con un tiro da fuori area di Vecino. All'85' dopo un cross dalla destra, Nestorovski stacca sulle spalle di Marusic e realizza per il pari bianconero. La rete viene però annullata per fuorigioco. Fino al termine non succede più nulla e la Lazio porta a casa un successo fondamentale per la Champions.

Tra Roma e Salernitana finisce 2-2 con i giallorossi costretti a inseguire per tutta la partita i campani, che nella Capitale sono arrivati ​​già matematicamente salvi. La sostituzione dei titolari nell'undici di Mourinho è notevole in vista della finale europea di Budapest contro il Siviglia. I giallorossi vanno sotto dopo 12′: lancio millimetrico di Coulibaly per Candreva, che si inventa un tocco magico alle spalle di Rui Patricio. Un gol bellissimo che da solo vale il prezzo del biglietto. I giallorossi riagguantano il pareggio nella ripresa con El Shaarawy (47′), ma subito dopo vengono colpite nuovamente da un'invenzione di Dia (54′). All'83' ci pensa Matic in mischia a pareggiare per la sua squadra.

Nell’ultima gara della 36a giornata di Serie A, la Juve crolla 4-1 contro l’Empoli.  La sentenza che arriva dalla Corte Federale d’appello della Figc è una mazzata per la classifica della Juventus, ma anche per il morale dei calciatori, che vengono travolti dai gol al Castellani . I bianconeri per un quarto d’ora sono in partita, poi cedono. Al 17′ Milik interviene su Cambiaghi  in netto ritardo, l’arbitro indica il calcio di rigore e Caputo  realizza. Passano tre minuti e al 21′ a seguito di calcio d’angolo, Szczesny compie una grande parata, sul pallone che rimbalza, Luperto lo scarica forte sotto la traversa. A inizio ripresa Akpa-Akpro  dopo  una palla persa male da Alex Sandro arriva quasi sul fondo, crossa  e Caputo riesce ad evitare di un nulla l’uscita disperata di Szczesny: 3-0 per l’Empoli.  All’85’ Chiesa  trova il modo di celebrare al meglio la sua 200° partita in Serie A  e realizza  con un tiro non irresistibile. Piccoli al 92′ appena entrato, realizza dopo una serie di rimpalli. Al triplice fischio dell’arbitro, la squadra toscana festeggia con esultanza sia  la vittoria, che il  buon campionato di quest’anno.  L’Empoli è una squadra provinciale e come tale  è in linea con le sue  necessità di lanciare giovani talenti. Negli ultimi tempi ne ha lanciati ben tre di valore: Baldanzi (oggi assente), Cambiaghi e Fazzini che saranno probabilmente linfa vitale per il futuro della nostra nazionale.

Di seguito i risultati e la classifica di Serie A:

SASSUOLO-MONZA 1-2 NAPOLI-INTER 3-1 CREMONESE-BOLOGNA 1-5

UDINESE-LAZIO 0-1 ATALANTA-VERONA 3-1 MILAN-SAMPDORIA 5-1

LECCE-SPEZIA 0-0 TORINO-FIORENTINA 1-1 ROMA-SALERNITANA 2-2

EMPOLI-JUVENTUS 4-1

 

Rino R. Sortino

 

Grande impresa del Monza che batte 2-0 il Napoli. Spalletti schiera qualche elemento che ha giocato meno, come Bereszynski e Zerbin, e tutta la manovra ne risente. Il Monza gioca una partita accorta e intelligente, sfruttando al meglio il calo di tensione dei neo campioni d'Italia. I brianzoli si portano a casa un'altra vittoria eccellente dopo quelle contro la Juventus (due volte) e l'Inter. Nella sfida all'U-Power Stadium il primo gol è al 18′ quando dopo una bella azione corale, Pessina cerca di scavalcare Gollini ma serve involontariamente Mota Carvalho e questi segna a porta sguarnita. Spalletti nel secondo tempo sostituisce Zerbin con Kvaratskhelia, per fare in modo che il Napoli sia più intraprendente in zona offensiva, ma sono ancora i brianzoli a realizzare: al 54′. Mota Carvalho tira in porta, Gollini respinge come può e l'ex Petagna di sinistro la piazza nell'angolo sguarnito della porta. Il Napoli non ci sta a perdere, ma Di Gregorio è insuperabile e para tutto. Il Napoli finisce con tutto il suo potenziale d'attacco Osimhen-Kvara-Politano-Raspadori-Simeone in campo, ma è probabilmente una giornata no.

La Lazio pareggia 2-2 con il Lecce. I biancazzurri pressano alto senza palla e giocano a due tocchi in fase offensiva. il Lecce si difende e riparte. Al 21′ l'arbitro assegna un rigore al Lecce: Hysaj stende in area Blin e Maresca assegna il rigore, Strefezza poi spreca tutto e sbaglia dal dischetto. I padroni di casa si galvanizzano e al 34′ passano in vantaggio: grande lancio filtrante di Luis Alberto per Immobile, che sull'uscita di Falcone lo batte. Proprio allo scadere del primo tempo arriva il pareggio: Oudin riceve da Gendrey il controllo della palla e fa partire un sinistro angolato che batte Provedel. Nella ripresa dopo sei minuti, Luis Alberto perde palla e Oudin, servito da Strefezza, in area di prima intenzione di distruggere supera Provedel per la seconda volta. La Lazio pareggia al 94': Pellegrini apre per Pedro, cross in mezzo, palla deviata da Romagnoli che finisce sulla testa di Milinkovic-Savic che ribadisce in rete. Nonostante la delusione per la mancata vittoria, il Lecce ottiene comunque un punto utile nella difficile lotta per la salvezza.

Il Milan perde 2-0 contro lo Spezia. La squadra ligure non è sembrata intimarita del blasone dell'avversario. Brahim Diaz dimostra di essere uno dei più attivi dei rossoneri e crea scompiglio con la sua velocità. Al 74' a seguito di un corner di Esposito, Amian di testa prende il palo, il pallone rimbalza su Ballo-Toure e Wisniewski è il più lesto a riprendere la palla ea battere Maignan. Al raddoppio ci pensa all'85' Salvatore Esposito con una fantastica punizione, che si infila sotto l'incrocio dei pali del portiere rossonero. Una esecuzione che ricordava quelle che tirava un tempo un certo Roberto Baggio. Il Milan non è stato fortunato con i pali di Tonali e Brahim Diaz, ma la gara del Picco ha confermato quanto sia stata negativa la sua ultima campagna acquisti. Origi e De Ketelaere sono stati due acquisti davvero deludenti che non hanno mai offerto prestazioni di un certo livello. A seguito di questa vittoria, ottenuta con grande carattere, lo Spezia ritorna in corsa per la salvezza.

L'Inter batte 4-2 il Sassuolo con un Lukaku (doppietta) finalmente protagonista. Inzaghi sostituisce nel match otto uomini tra i titolari in vista del ritorno della semifinale di Champions League contro il Milan. La squadra merazzurra fornisce un'ottima prova, sotto tutti gli aspetti. Il primo sigillo alla vittoria è di Romelu Lukaku, nel giorno del suo 30esimo compleanno. Lo realizza dopo essersi trovato spalle alla porta, poi una aggira voltatosi, con un sinistro di rara potenza spedisce in rete. I nerazzurri sono anche aiutati dalla buona sorte, perché Tressoldi nel giro di tre minuti prima devia in porta un cross innocuo di Bellanova e poi colpisce involontariamente anche una conclusione di Lautaro. Negli ultimi 30 minuti il ​​Sassuolo riapre la partita con le reti di Henrique e Frattesi e si porta sul 3 a 2. L'Inter all'89' in contropiede chiude la partita: Brozovic serve Lukaku che da posizione defilata, sempre con il sinistro, supera il portiere Consigli.

La Roma al Dall'Ara non va oltre lo 0-0 contro il Bologna. I giallorossi si presentano in campo senza Dybala e con un ampio turnover che lascia a riposo diversi titolari in vista della sfida di Europa League contro il Leverkusen. La Roma preferisce il lancio lungo a centrocampo mentre il Bologna complice il tanto possesso palla e la costruzione sulle corsie laterali, cerca il traversone alla ricerca soprattutto diella testa del bomber Marko Arnautovic. Il Bologna strappa gli applausi del suo pubblico: al 18' con Orsolini di sinistro dalla distanza, trova pronto l'intervento dell'esordiente portiere giallorosso Svilar che devia in angolo. Le occasioni più importanti per i giallorossi capitano tra i piedi di Belotti e Mancini, ma è l'ex Skorupski a negare la gioia del gol. Il secondo tempo parte senza novità in campo, col Bologna che riprende a giocare con un possesso palla deciso ma sterile. Al Dall'Ara al triplice fischio vince l'equilibrio, con un punto che non serve a nessuna delle due squadre.

  La Juve batte la Cremonese 2-0 e consolida  il  suo secondo posto. Sui bianconeri c’è l’attesa per la nuova sentenza della prossima settimana sulla probabile nuova penalizzazione di punti. All’Allianz Stadium nel primo tempo sono i bianconeri a condurre la partita ma gli uomini di Ballardini chiudono tutti varchi.  Pogba dopo un tiro cross si blocca e lascia il campo in lacrime per un problema muscolare (per un totale di soli 160 minuti in questa stagione). Nella ripresa Fagioli (55′) sblocca la partita con un gran tiro all’incrocio e  conferma la sua brillante stagione con l’esordio in Nazionale. Bremer  al (79′) consolida il risultato e realizza  di testa sugli sviluppi di un corner. Il brasiliano è alla sua quinta rete in questo campionato.

Risultati dopo la 35a giornata

LAZIO-LECCE 2-2 SALERNITANA-ATALANTA 1-0 SPEZIA-MILAN 2-

INTER-SASSUOLO 4-2 VERONA-TORINO 0-1 FIORENTINA-UDINESE 2-0

MONZA-NAPOLI 2-0 BOLOGNA-ROMA 0-0 JUVENTUS-CREMONESE 2-0

SAMPDORIA-EMPOLI 1-1

 

 

 

 

 

Il Napoli supera 1-0 la Fiorentina in un clima generale di grande festa  nella prima partita da Campione d’Italia.  Si nota grande entusiasmo  in città per questo scudetto non preventivato, dopo che nella scorsa estate a seguito della campagna acquisti cessioni c’era un’ondata di assoluto scetticismo per le partenze eccellenti di alcuni big. Tre nomi su tutti Insigne, Koulibaly e  Martens, gli ultimi due per scadenza di contratto. Questo scudetto è di straordinaria importanza ed è un grande merito per la dirigenza del Napoli calcio, che ha mantenuto il   bilancio  in regola senza debiti nei confronti delle banche. Nel primo tempo contro i viola gli azzurri faticano a creare trame di gioco interessanti, meglio la Fiorentina  pericolosa un paio di volte con Jovic. Nella ripresa  l’andamento della gara  cambia completamente con  il Napoli  più concentrato. Gli azzurri falliscono un rigore al 48′ con Victor Osimhen   che se lo fa respingere da Terracciano con una conclusione poco angolata.  Al 73′ agli azzurri viene accordato un secondo rigore sacrosanto, a seguito di uno spunto di Kvaratskhelia per  fallo ingenuo di Nico Gonzalez. Dal dischetto va ancora Osimhen che stavolta non sbaglia. Il Napoli  riesce poi a mantenere la  giusta concentrazione per portare a casa la vittoria contro la Fiorentina di Italiano, una delle squadre migliori del 2023, anche se probabilmente  distratta dalla prossima semifinale di Conference League .

Il Milan  batte la Lazio 2-0 a San Siro in uno scontro diretto per la Champions League. Davanti ad un pubblico delirante  in vista del prossimo derby europeo, i rossoneri hanno offerto una prestazione molto convincente.  Leao  all’8′ in una delle sue classiche azioni, dopo essere entrato  in area, si ferma per un problema muscolare e deve lasciare il suo posto a Saelemaekers.  Il suo infortunio lo mette a forte rischio per il derby di Champions League.  Nonostante l’evento   negativo,  la squadra di Pioli  reagisce con grinta e carattere. Al 18′ il Milan passa in vantaggio con  Bennacer,  che dopo aver rubato palla a Marcos Antonio  e scambiato  con  Giroud,  riesce a concludere a rete. La Lazio non mostra alcuna reazione, così al 29′ il Milan raddoppia. Theo Hernandez dopo una discesa inarrestabile di 60 metri   dalla propria  area di rigore, lascia partire un tiro imparabile, che  entra in porta anche grazie alla deviazione dell’ex Romagnoli. Gli ultimi minuti  di gioco privi di emozioni, confermano  il difficile momento della Lazio  che non riesce  ad essere più pericolosa.

L’Inter vince 2-0 contro la Roma in uno scontro diretto  per la zona Champions.  All’Olimpico è andata in scena una partita ad alta tensione, segnata da una serie di duelli fisici. Gli uomini di Inzaghi, con una prova tosta e concreta sconfiggono i giallorossi con un gol per  tempo. Contro i giallorossi l’Inter ha messo in mostra la maggiore qualità della sua rosa e la sua grande esperienza, in vista della semifinale d’andata di Champions League contro il Milan. Un’opportunità di cambi dalla panchina, che invece Mourinho  non può avere. Questo ennesimo successo dei nerazzurri, avviene in un  momento determinante della stagione, dopo un periodo (come avvenuto nell’anno passato) dove aveva perso l’adeguata forma psico atletica. Corta e aggressiva la Roma inizia meglio l’incontro, allargando la manovra e spingendo con gli esterni. L’Inter invece manovra con pazienza e cerca il momento giusto per verticalizzare. Al 33′ l’Inter passa in vantaggio con Dimarco che insacca di sinistro un cross di Dumfires, dopo una bella verticalizzazione in profondità di Brozovic. Alla ricerca del pari, i giallorossi alzano il baricentro e attaccano con tanti uomini. Al 74′ il secondo gol dei nerazzurri: Ibanez anticipa Lukaku ma consegna il pallone a  Lautaro Martinez, che è lesto a servire subito il belga che di sinistro batte Rui Patricio e fa 1-0.

La Juventus batte 2-0 l’Atalanta e dimostra  di essere cinica quanto basta per  concretizzare le occasioni migliori. I bianconeri  sono apparsi non al meglio della condizione atletica e di conseguenza messi sotto per lunghi tratti dall’Atalanta. Dopo un primo tempo intenso dal punto di vista dei contrasti  ma con poche emozioni,  a inizio ripresa la gara si concretizza.  Al 56′ Iling-Junior  riesce a  recuperare  palla su un avversario e la serve Rabiot,  il cui cross  è respinto proprio sui piedi del 19enne che insacca in rete. E’ il  primo gol  da titolare per l’esterno classe 2003 e nazionale inglese under 20. I padroni di casa reagiscono  con furore  e c’è pure spazio per qualche coro razzista  da parte della curva dell’Atalanta,  soprattutto  nei riguardi di Dusan Vlahovic.  Questi dopo aver  sentito tutto, probabilmente si carica della giusta energia nervosa e diventa determinante.  Al  97′, dopo un contropiede micidiale di Chiesa, la palla giunge proprio   al  centravanti serbo  che realizza con un gran tiro  all’incrocio dei pali.  In quel frangente partono i festeggiamenti polemici nei confronti dei “tifosi” bergamaschi e per lui arriva incredibilmente anche l’ammonizione.  E questa è  una decisione arbitrale che lascia interdetti. Non c’è tempo per  riprendere il gioco, così finisce 2-0 per la Juventus. L’Atalanta può rammaricarsi per i due pali colpiti da Scalvini nel primo tempo e Zappacosta nel finale. Nei riguardi della squadra bianconera, pendono ancora sul suo  campionato, la possibilità che le sottraggono nuovamente altri  punti di penalizzazione a causa dell’inchiesta plusvalenze.

Per quanto riguarda la lotta salvezza, risulta pesante la vittoria dell’Hellas Verona in casa del Lecce per 0-1 grazie al gol di Ngonge. Un risultato, quello maturato dal Verona in Salento, che le permette di staccare di 3 lunghezze uno Spezia che perde malamente  anche a Cremona in un match sfortunato. Gli spezzini nonostante il recente cambio dell’allenatore con Leonardo  Semplici, si sono dimostrati  troppo fragili a livello mentale, di fronte alle difficoltà sorte nelle ultime partite.  La Sampdoria è ormai in B anche a causa della difficile situazione finanziaria, mentre per la Cremonese la sua posizione  resta molto difficile, nonostante la recente vittoria..

Di seguito  i risultati 34/a giornata di Serie A:

Di seguito  i risultati 34/a giornata di Serie A:

MILAN-LAZIO 2-0    ROMA-INTER 0-2     CREMONESE-SPEZIA 2-0

ATLANTA-JUVENTUS 0-2   TORINO-MONZA 1-1   NAPOLI-FIORENTINA 1-0

LECCE-VERONA 0-1  EMPOLI-SALERNITANA 2-1  UDINESE-SAMPDORIA 2-0

SASSUOLO-BOLOGNA 1-1

Rino R. Sortino

 

 

 

 

 

 

 

 Il Napoli pareggia 1-1 in casa contro la Salernitana e deve rimandare la festa scudetto. Gli azzurri dominano gli avversari, tengono costantemente il possesso palla, ma al Napoli manca la giocata vincente negli ultimi 20 metri. L'atteggiamento delle due squadre nella ripresa, ricalca quello del primo tempo. Si va al riposo sullo 0-0, con il Napoli che ha avuto l'80% di possesso palla. Gli azzurri trovano il vantaggio al 62' a seguito di un calcio d'angolo dalla bandierina di Raspadori: Olivera salta al centro dell'area di rigore e colpisce di testa in rete. La Salernitana non si rassegna e conferma anche in questa partita il suo felice momento. All'84' Dia si libera sul lato sinistro del fronte d'attacco e con uno splendido tiro a giro, pareggia e gela tutto lo stadio.

Finisce 1-1 il match all'Olimpico tra la Roma e il Milan. Primo tempo ad andamento lento e poche emozioni da parte di entrambe le squadre. Con il passare dei minuti sale l'agonismo ma la gara non è tecnicamente di grande livello. Ad un certo punto della partita Roma e Milan avvertono la stanchezza e le squadre si allungano fino al finale pazzesco per cuori forti che riscatta una gara con pochissime occasioni. Il meglio della gara dell'Olimpico è tutto in 3':: al 94' Celik avvia e rifinisce l'azione per Tammy Abraham che controlla il pallone in area di rigore e batte Maignan con un bel diagonale. Quando la vittoria sembra ormai un fatto acquisito, al 97' il pareggio dei rossoneri: Leao pennella sul secondo palo dove c'è appostato Saelemaekers, Spinazzola non riesce a contrastarlo e il belga non sbaglia l'opportunità con Rui Patricio che si fa passare il pallone sotto le gambe. Il pareggio è comunque un risultato giusto e rispecchia perfettamente quanto fatto vedere dalle due squadre in campo.

L'Atalanta si impone contro il Torino per 2-1. Nella prima parte della gara il Toro conduce maggiormente il gioco e l'Atalanta si difende con grande organizzazione. Gli ospiti non trovando spazi nel centro, provano a trovare sbocchi sulle fasce. Si fanno pericolosi soprattutto con l'ex Zappacosta, che scende con continuità sulla sinistra. È proprio l'esterno bergamasco dopo una discesa sulla fascia al 34' a realizzare la rete del vantaggio con la complicità di Milinkovic-Savic, beffato sul suo palo. Il Toro risponde con un pressing adeguato e al 75' pareggia così: Miranchuk effettua un gran tiro dalla distanza, il portiere Sportiello riesce ad intercettare il pallone. ma non può nulla sulla ribattuta vincente di Sanabria. All'88' quando la partita sembra non aver più nulla da dire, Schuurs commette l'unico errore della sua partita. Scivola in area davanti a Zapata che così recupera palla, entra in area in velocità superando un difensore e batte di potenza Milinkovic-Savic . Per i granata la sconfitta è un risultato probabilmente immeritato ma le sono stati fatali alcuni errori individuali.

L'Inter batte 3-1 la Lazio a San Siro e torna a vincere in casa dopo tre sconfitte di fila. Nella prima mezz'ora dominata dai nerazzurri, questi subiscono la rete degli avversari a causa di un clamoroso pasticcio di Acerbi al limite dell'area. Luis Alberto raccoglie e serve Felipe Anderson, che realizza. L'Inter reagisce e ribalta il risultato nella ripresa con i gol dei subentrati Lautaro (78') e Gosens (83'), entrambi su assist di un ispirato Lukaku. L'esterno tedesco non può neppure festeggiare la rete, perché al momento dell'impatto si fa male alla spalla e necessita dell'intervento dello staff sanitario Ancora Lautaro chiude il match al 90' su un assist involontario dell'ex Vecino. Si è vista un'Inter più determinata rispetto alle scorse giornate di campionato ei nerazzurri hanno meritato di vincere.

Bologna e Juve concludono l'incontro per 1-1 in una sfida ricca di occasioni da gol. Al 7' Orsolini dopo aver strappato un pallone ad Alex Sandro si invola, salta netto Danilo e cade a terra. L'arbitro Sozza che non può visionare le immagini per un problema tecnico, assegna in un primo momento rimessa dal fondo, poi attende comunicazioni. Arriva quindi l'esito dal Var: calcio di rigore per il Bologna. Sul dischetto va lo stesso Orsolini ex juventino, che spiazza Szczesny e sigla il suo nono gol stagionale. La reazione bianconera è veemente e Skorupski solo nel primo tempo è autore di quattro parate decisive tra cui il rigore che riesce ad intercettare a Milik. Questi decidono di calciarlo in una maniera alquanto strana con un saltello prima del tiro che risulterà lento e poco angolato, ma così rende più facile la parata del portiere del Bologna. Lo stesso attaccante della Juventus più tardi al 60', avrà la possibilità di rifarsi firmando il pareggio. A seguito di un'iniziativa di Iling sulla sinistra, la palla arriva a centro area, dove Milik di contro balzo di sinistro riesce a realizzare. Poi nel finale, tanto il Bologna quanto i bianconeri, hanno altre opportunità per raccogliere i tre punti senza però riuscirci.

Per la lotta salvezza finisce in parità la gara tra Cremonese e il Verona ma mentre la squadra lombarda ha un piede e mezzo in Serie B, il Verona aggancia lo Spezia al terzo ultimo posto. Vittoria fondamentale del Lecce sull'Udinese dopo un lungo periodo di crisi, mentre è un brutto colpo la sconfitta dell'Empoli che perde in pieno recupero a Reggio Emilia contro il Sassuolo. La Sampdoria coinvolta in una interminabile crisi societaria, crolla anche in campo e viene travolta dalla cinque reti della Fiorentina.

Questi i risultati della 32/a giornata del campionato di calcio di Serie A

LECCE-UDINESE 1-0 SPEZIA-MONZA 0-2 ROMA-MILAN 1-1

TORINO- ATALANTA 1-2 INTER- LAZIO 3-1 CREMONESE- VERONA 1-1

NAPOLI-SALERNITANA1-1 SASSUOLO-EMPOLI 2-1 FIORENTINA-SAMPDORIA5-0

BOLOGNA- JUVENTUS 1-1

Rino R. Sortino

 

 

Il Napoli batte 1-0 la Juventus  e vede sempre più vicina la conquista dello scudetto. Allo Stadium si assiste ad una partita intensa  ed equilibrata, con i partenopei  che hanno  spesso il dominio  del  gioco. L’intensità messa in campo dalle due squadre  causa soltanto  qualche cross pericoloso. Nei minuti finali del primo tempo, il Napoli alza il baricentro per schiacciare l’avversario nella propria trequarti, i tentativi però non producono alcun tiro in porta. A inizio ripresa la Juve parte forte, ma  è il Napoli  che ha la grande  occasione con Kvaratskhelia, un calciatore di  fantasia e dotato tecnicamente. All’83’ la Juventus riesce a passare in vantaggio con Di Maria al termine di un contropiede perfetto. Fabbri convalida, ma dopo aver visto l’azione  al monitor, annulla per un fallo  di Milik su Lobotka. Quando il match sembra avviarsi verso un giusto pareggio, gli azzurri realizzano  la rete della vittoria. Raspadori subentrato all’86’ ad uno stremato Kvaratskhelia, al 93′ sul cross di Elmas riesce a colpire col sinistro e trafigge il portiere Szczesny. Gli scudetti si vincono anche con la forza della panchina. Una rete liberatoria dopo un difficile periodo per l’ex giocatore del Sassuolo.

Il Torino batte 1-0 la Lazio che  non perdeva in campionato da più di due mesi. I biancazzurri partono aggressivi, con la linea difensiva e quella di centrocampo  che quasi coincidono  sulla stessa linea. L’obiettivo  è quello di chiudere in anticipo i lanci lunghi dei granata. E’ una gara dura, con un pressing asfissiante e una discreta dose di interventi fallosi. Al 37′ il portiere del Torino  Vanja Milinkovic-Savic è impegnato su punizione dal fratello Sergej,  per parare il suo tiro all’incrocio dei pali. Il confronto è vinto dal portiere granata che conosce bene il fratello e le sue punizioni. Alla fine sul suo viso  compare un sorriso di soddisfazione. Al 43′ il Toro realizza   grazie alla rete di Ilic che effettua un gran tiro da fuori area, sul quale il portiere laziale Provedel commette un errore di valutazione. Nel secondo tempo Sarri fa entrare anche Immobile: a soli sei giorni dall’incidente stradale che lo aveva visto coinvolto assieme alle sue due figlie. Il boato al suo ingresso, testimonia l’amore  del suo pubblico.  La partecipazione del capitano all’incontro, tuttavia non raddrizza le sorti della Lazio, che non riesce più a pareggiare, nonostante l’impegno profuso.

Il Milan batte 2-0 il Lecce dopo la grande soddisfazione per il passaggio in semifinale ai danni del Napoli. I rossoneri prendono subito il controllo della gara mentre il Lecce si rintana nella propria area.  Nonostante l’intenzione,  la squadra rossonera  appare alquanto affaticata   nella corsa e nel gioco. Al 40′ sugli  sviluppi di un calcio d’angolo, il Milan passa in vantaggio: il pallone torna sulla sinistra a Tonali, che lo serve in area nei pressi del secondo palo e  Leao di testa firma l’1-0. Nella ripresa il Milan abbassa di qualche metro il baricentro e così  attira il Lecce nella propria metà campo e crea le condizioni  giuste per lanciare Hernandez e Leao. Al 75′ gli uomini di Pioli trovano il raddoppio ancora con Leao. Questi  dopo essere partito dalla prima  linea di centrocampo entra in area saltando Baschirotto e  deposita il pallone nell’angolo alle spalle di Falcone. Il portoghese conferma ancora una volta le sue grandi capacità tecniche e il suo grande valore. Il Lecce  dopo questa sconfitta, si ritrova coinvolto nella lotta per la retrocessione che ora dista soltanto due punti.

L’Inter dopo aver centrato la qualificazione  per la semifinale di Champions League, batte 2-0 l’Empoli e torna vincente dopo un lungo periodo (solo un punto nelle ultime cinque giornate). Inzaghi fa turnover e sostituisce  nove calciatori rispetto all’ultima partita di Champions,  in vista della sfida di Coppa Italia contro la Juve di mercoledì prossimo.  Al Castellani nel primo tempo  i nerazzurri controllano la partita con ritmi bassi e come al solito sono monotoni nel loro gioco. L’atteggiamento  tattico dei milanesi  cambia completamente nella ripresa, dove fanno valere la loro differente caratura tecnica. Nell’incontro è determinante  l’entusiasmo e la voglia di rivalsa di Lukaku, autore di una doppietta e un assist. Le polemiche per la squalifica di Coppa Italia finita con la grazia della Figc probabilmente hanno finito per galvanizzarlo. Nel primo gol  al 48’ il centravanti belga  dopo aver scambiato con Brozovic,  batte il portiere Perisan con un diagonale di destro. Al 76′ arriva il raddoppio nerazzurro: grande azione personale di Lukaku che si libera della marcatura di Ismajli e poi conclude con un gran tiro. Con l’Empoli sulle gambe, nel finale all’88’ Lukaku manda in porta Lautaro, che chiude la partita con un diagonale preciso.

L’Atalanta con il  3-1 nei confronti della  Roma, vince lo scontro diretto che le consente di  tornare in piena corsa per un piazzamento in Champions League. Grande prova dell’undici di Gasperini, più concreto ed aggressivo nei confronti di una Roma che forse ha speso troppo nella rimonta col Feyenoord. Al Gewiss Stadium, i nerazzurri di Gasperini  sbloccano il match con Pasalic al 39′ con un gran  sinistro derivante da un cross di Zapata. Al 74′ a seguito di calcio d’angolo Toloi sigla  il raddoppio dopo una mischia in area con conseguente respinta di Rui Patricio. I giallorossi riescono a riaprire l’incontro con un gran tiro da lontano dii Pellegrini all’83’ su colpo di tacco smarcante di Belotti, ma neanche un minuto dopo Rui Patricio  si lascia sfuggire un pallone già in suo possesso e regala a Koopmeiners il pallone del 3-1. Nel finale la Roma si rovescia in avanti e ancora con il capitano Pellegrini, sfiora il gol  su punizione colpendo il palo. Trentesimo legno stagionale per i giallorossi, davvero sfortunati.

Questi i risultati della 31.a giornata di Serie A

VERONA-BOLOGNA 2-1 SALERNITANA-SASSUOLO 3-0  LAZIO-TORINO 0-1

SAMPDORIA-SPEZIA 1-1    EMPOLI-INTER 0-3    MONZA-FIORENTINA 3-2

UDINESE-CREMONESE 3-0   MILAN-LECCE 2-0   JUVENTUS-NAPOLI 0-1

ATALANTA-ROMA 3-1

 

 

 

 

 

Il Napoli pareggia 0-0 in casa contro il Verona. Spalletti utilizza  il turnover in considerazione del ritorno dei quarti di Champions League contro il Milan e la squadra ne risente. L’unica  nota positiva  è il ritorno in campo di Osimhen che mostra una buona condizione e solo la traversa gli nega il gol. Il primo tempo regala  poche emozioni, con il Napoli che prova a fare gioco senza  rendersi  particolarmente pericoloso. Gli azzurri partenopei  fanno  girare il pallone da un lato all’altro del terreno di gioco, mantenendone il possesso, ma la squadra è priva dell’intensità delle giornate migliori. E’ invece l’Hellas  a sfiorare il gol beffa al 91 con  l’attaccante belga Ngongè, che si invola tutto solo verso Meret e  tenta di superarlo. ma il suo pallonetto finisce sul fondo. E’ un punto che consente al Verona   di rimanere ancora in corsa per la salvezza.

La Lazio batte 3-0 lo Spezia  e consolida il secondo posto. I biancocelesti, soffrono mezz’ora contro la squadra ligure che ha la grande occasione con  Bourabia che di testa colpisce la traversa. In seguito la Lazio viene fuori col palleggio e riprende in mano la partita E’ il bomber  Immobile al (36′) a sbloccare la gara su rigore per un fallo in area di Ampadu su Felipe Anderson.  La ripresa inizia senza sostituzioni, con una Lazio corta e compatta, che quando parte in verticale è pericolosa. Felipe Anderson al (52′)  concretizza il raddoppio a conclusione di un contropiede manovrato e generato da Luis Alberto sulla trequarti. All’89′   Marcos Antonio appena entrato, vola tutto solo senza essere contrastato e realizza il terzo gol grazie ad un buco creatosi nella  difesa spezzina dopo l’espulsione per doppia ammonizione del difensore  Ampadu. La Lazio è sempre più una grossa realtà e dimostra di avere una valida organizzazione di gioco. La prossima stagione con qualche altro innesto nella formazione, potrebbe puntare ancora più in alto.

La Roma supera 3-0 l’Udinese e consolida la sua posizione in zona Champions League. Mourinho sostituisce qualche titolare in vista della gara di ritorno dei quarti di Europa League  contro il Feyenoord. Pellegrini, il capitano giallorosso, festeggia la sua centesima presenza in squadra. Al  37′ la Roma passa in vantaggio a seguito di un calcio di rigore assegnato perché il pallone sbatte contro il braccio largo di Pereyra. Sul dischetto  Cristante, centra in pieno il palo, ma sulla ribattuta Bove è lesto a sospingere il pallone in porta. A inizio ripresa l’Udinese tenta di reagire, ma i giallorossi chiudono alla perfezione tutti gli spazi. Al 55′ sono micidiali in contropiede: Belotti  passa a Pellegrini che controlla alla perfezione e colpisce all’incrocio dei pali. Dal 2-0 al triplice fischio, la Roma, controlla il risultato, nonostante l’assegnazione di un calcio di  rigore all’Udinese per un fallo con la mano di Mancini che  Rui Patricio para su Pereyra. Prima del termine, al 90’+1,  il pubblico entusiasta, assiste al terzo gol di Abraham  di testa su cross perfetto di Spinazzola.

L’Inter perde  in casa contro il Monza 0-1  ed è alla quarta sconfitta nelle ultime cinque in campionato. Ormai è un’Inter a due facce: quella in Champions dove mostra cattiveria agonistica e  concentrazione, diversamente dalla squadra che partecipa in Serie A, abulica e senza idee di gioco. L’Inter ci prova  in qualche modo nel primo tempo affidandosi a Lukaku e Correa, ma con poca convinzione. La squadra di Palladino si aggiudica la vittoria  grazie alla sua organizzazione tattica, capace di chiudere  tutti gli spazi agli avversari  e poi di effettuare   ripartenze ordinate e precise. Inzaghi nel secondo tempo opera una serie di sostituzioni, tra le quali  Calhanoglu al rientro da un infortunio. E’ invece il Monza di Palladino al 78′ sugli sviluppi di calcio d’angolo a passare in vantaggio e a vincere l’incontro. L’ex calciatore della primavera dell’Inter Caldirola, dopo essere stato lasciato solo nella difesa nerazzurra, colpisce di testa su corner e batte il portiere nerazzurro Onana.

Il Milan pareggia 1-1 col Bologna  e non è un buon risultato per le sue ambizioni.  I rossoneri partono male e si fanno sorprendere  dopo solo 32 secondi: cross basso di Posch dal fondo e Sansone porta in vantaggio il Bologna.  I rossoneri reagiscono sistemando le distanze tra i reparti e attaccano con più uomini. Più passivi restano  gli uomini di Thiago Motta che  abbassano il baricentro e giocano solo di rimessa. Arrivano così le occasioni per Rebic e Kalulu, oltre a una punizione dal limite per Florenzi: Il portiere bolognese Skorupski si salva, ma nulla può al 40′ sulla conclusione dal limite di Pobega   che pareggia i conti al 40’con un bel sinistro dal limite, che entra in rete dopo aver sfiorato  il palo. Nel secondo tempo il Milan attacca con grande impegno, ma non c’è niente da fare  contro  la difesa rossoblù e contro il braccio di Lucumì su cui l’arbitro Massa decide di sorvolare.

La Juventus  perde 1-0 col Sassuolo ed  è una sconfitta pesante. Il primo tempo al Mapei Stadium è un insieme  di tatticismo, errori di misura e noia. La Juventus appare  compatta e attenta in fase difensiva ma poco incisiva in avanti.  Nella ripresa entra Defrel  e il Sassuolo prende il sopravvento grazie alle geometrie dei  suoi centrocampisti Frattesi e Lopez, due veri trascinatori. Il  Sassuolo realizza il gol  vittoria  al 64′: a seguito di  un calcio d’angolo e  di  una respinta sbagliata di Fagioli, Defrel  stoppa il pallone, si gira in area e sorprende Perin nell’angolo. E’ da sottolineare la prestazione nell’incontro di entrambi i portieri Consigli e Perin, autori di alcune grandi parate. Nel finale entra anche Pogba e si assiste all’assedio finale bianconero, ma il Sassuolo in contropiede sfiora il raddoppio con Harroui che poi calcia  altissimo da buona posizione.  L’unico aspetto positivo  nella formazione di Allegri è  l’esordio  dal primo minuto del giovane 2002 Barbieri, schierato largo a destra nel centrocampo a cinque della Juventus.  Quest’ anno i bianconeri hanno lanciato tanti giovani in prima squadra e questo è un aspetto positivo, in controtendenza rispetto alle tante squadre italiane  composte nella  maggior parte da calciatori stranieri.  Le ultime due esclusioni della nazionale azzurra dagli ultimi due mondiali, probabilmente non hanno ancora insegnato niente.

E’ un campionato che ormai aspetta soltanto la matematica per aggiudicare lo scudetto al Napoli, mentre restano di forte interesse, la lotta per le qualificazioni alle coppe europee e la lotta salvezza. Di seguito i risultati della 30a giornata del campionato di Serie A

CREMONESE-EMPOLI 1-0   SPEZIA-LAZIO 0-3     BOLOGNA-MILAN 1-1

NAPOLI-VERONA 0-0      INTER-MONZA 0-1     LECCE-SAMPDORIA 1-1

TORINO-SALERNITANA1-1 SASSUOLO-JUVENTUS 1-0 ROMA-UDINESE 3-0

FIORENTINA-ATALANTA 1-1

Rino R. Sortino

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Napoli pareggia 0-0 in casa contro il Verona. Spalletti utilizza  il turnover in considerazione del ritorno dei quarti di Champions League contro il Milan e la squadra ne risente. L’unica  nota positiva  è il ritorno in campo di Osimhen che mostra una buona condizione e solo la traversa gli nega il gol. Il primo tempo regala  poche emozioni, con il Napoli che prova a fare gioco senza  rendersi  particolarmente pericoloso. Gli azzurri partenopei  fanno  girare il pallone da un lato all’altro del terreno di gioco, mantenendone il possesso, ma la squadra è priva dell’intensità delle giornate migliori. E’ invece l’Hellas  a sfiorare il gol beffa al 91 con  l’attaccante belga Ngongè, che si invola tutto solo verso Meret e  tenta di superarlo. ma il suo pallonetto finisce sul fondo. E’ un punto che consente al Verona   di rimanere ancora in corsa per la salvezza.

La Lazio batte 3-0 lo Spezia  e consolida il secondo posto. I biancocelesti, soffrono mezz’ora contro la squadra ligure che ha la grande occasione con  Bourabia che di testa colpisce la traversa. In seguito la Lazio viene fuori col palleggio e riprende in mano la partita E’ il bomber  Immobile al (36′) a sbloccare la gara su rigore per un fallo in area di Ampadu su Felipe Anderson.  La ripresa inizia senza sostituzioni, con una Lazio corta e compatta, che quando parte in verticale è pericolosa. Felipe Anderson al (52′)  concretizza il raddoppio a conclusione di un contropiede manovrato e generato da Luis Alberto sulla trequarti. All’89′   Marcos Antonio appena entrato, vola tutto solo senza essere contrastato e realizza il terzo gol grazie ad un buco creatosi nella  difesa spezzina dopo l’espulsione per doppia ammonizione del difensore  Ampadu. La Lazio è sempre più una grossa realtà e dimostra di avere una valida organizzazione di gioco. La prossima stagione con qualche altro innesto nella formazione, potrebbe puntare ancora più in alto.

La Roma supera 3-0 l’Udinese e consolida la sua posizione in zona Champions League. Mourinho sostituisce qualche titolare in vista della gara di ritorno dei quarti di Europa League  contro il Feyenoord. Pellegrini, il capitano giallorosso, festeggia la sua centesima presenza in squadra. Al  37′ la Roma passa in vantaggio a seguito di un calcio di rigore assegnato perché il pallone sbatte contro il braccio largo di Pereyra. Sul dischetto  Cristante, centra in pieno il palo, ma sulla ribattuta Bove è lesto a sospingere il pallone in porta. A inizio ripresa l’Udinese tenta di reagire, ma i giallorossi chiudono alla perfezione tutti gli spazi. Al 55′ sono micidiali in contropiede: Belotti  passa a Pellegrini che controlla alla perfezione e colpisce all’incrocio dei pali. Dal 2-0 al triplice fischio, la Roma, controlla il risultato, nonostante l’assegnazione di un calcio di  rigore all’Udinese per un fallo con la mano di Mancini che  Rui Patricio para su Pereyra. Prima del termine, al 90’+1,  il pubblico entusiasta, assiste al terzo gol di Abraham  di testa su cross perfetto di Spinazzola.

L’Inter perde  in casa contro il Monza 0-1  ed è alla quarta sconfitta nelle ultime cinque in campionato. Ormai è un’Inter a due facce: quella in Champions dove mostra cattiveria agonistica e  concentrazione, diversamente dalla squadra che partecipa in Serie A, abulica e senza idee di gioco. L’Inter ci prova  in qualche modo nel primo tempo affidandosi a Lukaku e Correa, ma con poca convinzione. La squadra di Palladino si aggiudica la vittoria  grazie alla sua organizzazione tattica, capace di chiudere  tutti gli spazi agli avversari  e poi di effettuare   ripartenze ordinate e precise. Inzaghi nel secondo tempo opera una serie di sostituzioni, tra le quali  Calhanoglu al rientro da un infortunio. E’ invece il Monza di Palladino al 78′ sugli sviluppi di calcio d’angolo a passare in vantaggio e a vincere l’incontro. L’ex calciatore della primavera dell’Inter Caldirola, dopo essere stato lasciato solo nella difesa nerazzurra, colpisce di testa su corner e batte il portiere nerazzurro Onana.

Il Milan pareggia 1-1 col Bologna  e non è un buon risultato per le sue ambizioni.  I rossoneri partono male e si fanno sorprendere  dopo solo 32 secondi: cross basso di Posch dal fondo e Sansone porta in vantaggio il Bologna.  I rossoneri reagiscono sistemando le distanze tra i reparti e attaccano con più uomini. Più passivi restano  gli uomini di Thiago Motta che  abbassano il baricentro e giocano solo di rimessa. Arrivano così le occasioni per Rebic e Kalulu, oltre a una punizione dal limite per Florenzi: Il portiere bolognese Skorupski si salva, ma nulla può al 40′ sulla conclusione dal limite di Pobega   che pareggia i conti al 40’con un bel sinistro dal limite, che entra in rete dopo aver sfiorato  il palo. Nel secondo tempo il Milan attacca con grande impegno, ma non c’è niente da fare  contro  la difesa rossoblù e contro il braccio di Lucumì su cui l’arbitro Massa decide di sorvolare.

La Juventus  perde 1-0 col Sassuolo ed  è una sconfitta pesante. Il primo tempo al Mapei Stadium è un insieme  di tatticismo, errori di misura e noia. La Juventus appare  compatta e attenta in fase difensiva ma poco incisiva in avanti.  Nella ripresa entra Defrel  e il Sassuolo prende il sopravvento grazie alle geometrie dei  suoi centrocampisti Frattesi e Lopez, due veri trascinatori. Il  Sassuolo realizza il gol  vittoria  al 64′: a seguito di  un calcio d’angolo e  di  una respinta sbagliata di Fagioli, Defrel  stoppa il pallone, si gira in area e sorprende Perin nell’angolo. E’ da sottolineare la prestazione nell’incontro di entrambi i portieri Consigli e Perin, autori di alcune grandi parate. Nel finale entra anche Pogba e si assiste all’assedio finale bianconero, ma il Sassuolo in contropiede sfiora il raddoppio con Harroui che poi calcia  altissimo da buona posizione.  L’unico aspetto positivo  nella formazione di Allegri è  l’esordio  dal primo minuto del giovane 2002 Barbieri, schierato largo a destra nel centrocampo a cinque della Juventus.  Quest’ anno i bianconeri hanno lanciato tanti giovani in prima squadra e questo è un aspetto positivo, in controtendenza rispetto alle tante squadre italiane  composte nella  maggior parte da calciatori stranieri.  Le ultime due esclusioni della nazionale azzurra dagli ultimi due mondiali, probabilmente non hanno ancora insegnato niente.

E’ un campionato che ormai aspetta soltanto la matematica per aggiudicare lo scudetto al Napoli, mentre restano di forte interesse, la lotta per le qualificazioni alle coppe europee e la lotta salvezza. Di seguito i risultati della 30a giornata del campionato di Serie A

CREMONESE-EMPOLI 1-0   SPEZIA-LAZIO 0-3     BOLOGNA-MILAN 1-1

NAPOLI-VERONA 0-0      INTER-MONZA 0-1     LECCE-SAMPDORIA 1-1

TORINO-SALERNITANA1-1 SASSUOLO-JUVENTUS 1-0 ROMA-UDINESE 3-0

FIORENTINA-ATALANTA 1-1

Rino R. Sortino

 

 

 

 

 

 

 

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