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Sport (271)

 

Rino R. Sortino

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Saint-Denis. Si chiama Eder, precisamente Ederzito Antonio Macedo Lopes. È lui che nel secondo tempo supplementare realizza la rete che consegna al Portogallo il primo grande torneo internazionale. Si era messa male per i lusitani che dopo pochi minuti perdevano, causa infortunio, niente di meno che Cristiano Ronaldo, ma col passare dei minuti, quello che per la Francia poteva essere un vantaggio indiscusso, col passare dei minuti diventa una vera forza trainate per i portoghesi che col possesso palla, tanta pazienza e qualche miracolo di Rui Patricio, portano padroni di casa ai supplementari per poi “finirli” a pochi minuti dal termie della seconda frazione, proprio mente tutti pensavan, gi, ai calci di rigore. Raggiante a fine gara l’allenatore transalpino Deschamps: "Non ci sono parole dopo una cosa come questa. La delusione è immensa, e avremo bisogno di tempo per superarla. Abbiamo vinto insieme, abbiamo sofferto insieme e ora abbiamo perso insieme". E' un Didier Deschamps visibilmente provato quello che commenta la sconfitta casalinga della sua Francia con il Portogallo nella finale di Euro 2016. "Sarebbe stato meraviglioso offrire questo trofeo alla gente di Francia, qui in casa - dice ancora Deschamps -, ma purtroppo non è successo. Eravamo stanchi, ma non vuole essere una scusa. A decidere questa partita sono stati dei dettagli: noi abbiamo avuto occasioni, come quella di Gignac, e non le abbiamo concretizzate, loro invece lo hanno fatto. E' una grandissima delusione per noi, ma ora non buttiamo via tutto"

Portogallo: Rui Patricio, Cedric, Pepe, Fonte, Guerreiro, Carvalho; Sanches (Mouthino), Silva (Eder), Joao Mario, Nani, Ronaldo (Quaresma). All.: Santos.

Francia: Lloris, Sagna, Koscielny, Umtiti, Evra, Pogba, Matuidi, Sissoko (Coman), Griezmann, Payet (Gignac), Giroud (Martial). All.: Deschamps.

Arbitro: Clattenburg (Inghilterra).

Rete: Eder.

Bordeaux. L’Italia si ferma ai quarti di finale dopo aver tenuto testa ai campioni del mondo e dopo aver “rischiato”, seriamene, di mandarli a casa. La nazionale esce a testa alta ma ciò non cancella la delusione per essere arrivati a un passo dalla semifinale e aver buttato tutto alle ortiche durante la lotteria dei calci di rigore, dove gli errori di Darmian, Bonucci e Zaza (scandaloso quello calciato da quest’ultimo) sono risultati decisivi.

E’ stata una nazionale che ha fatto sognare gli italiani, forse più del previsto, una squadra che ha assimilato appieno il credo calcistico del proprio allenatore ma che, tecnicamente, è sicuramente inferiore alle quattro semifinaliste che si contenderanno la vittoria finale.

Mentre Antonio Conte saluta, levandosi qualche sassolino dalla scarpa (“mi sono sentito solo e poco supportato dalla federazione”), gli azzurri lasciano il ritiro per andare in vacanza con la consapevolezza di avere dato il massimo e aver sfiorato l’impresa.

Italia - Germania   6 - 7

Italia: Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini (Darmian); Florenzi (Insigne), Sturaro, Parolo, Giaccherini, De Sciglio, elle, Eder (Zaza). All. Conte.  

Germania: Neuer, Howedes, Boateng, Hummels, Hector, Kimmich, Kedira (Draxler), Kross, Ozil, Muller, Gomez (Schweinsteiger). All. Low..

Arbitro: Kassai (Ungheria).

Reti: Ozil e Bonucci (rigore)  

Parigi. E venne il giorno di Italia-Spagna, un “crudele” ottavo di finale che il destino ha voluto mettere di fronte a due squadre che, teoricamente, avrebbero dovuto incontrarsi dai quarti di finale in poi ma invece costrette a giocarsi il tutto per tutto in solo novanta minuti, sotto forma di “mors tua vita mea”. A “morire” però, questa volta sono stati gli spagnoli che di fronte a una nazionale perfetta e spettacolare, nulla hanno potuto fare se non chinare la testa e rendere onore agli avversari. Bravo Conte e bravi tutti i giocatori, che fin dal primo minuto hanno messo alle corde la Spagna sfiorando a più riprese la marcatura. Gli iberici hanno tirato per la prima volta verso la porta di Buffon solo al settantesimo, a dimostrazione di quanto accorta e attenta sia stata la squadra azzurra. Adesso si guarda avanti con maggior ottimismo e la consapevolezza che l’Italia, questa Italia, potrà tranquillamente arrivare fino infondo, a cominciare dalla prossima gara dei quarti di finale contro la Germania, un’altra storica avversaria che avrebbe sicuramente fatto a meno di incontrare gli azzurri, proprio in questo eccezionale momento di forma fisica e psicologica.    

Italia - Spagna   2 - 0

Italia: Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Florenzi (Darmian), Parolo, De Rossi (Thiago Motta), Giaccherini, De Sciglio; Pellè, Eder (Insigne). All. Conte.  

Spagna: De Gea; Juanfran, Piqué, Ramos, Jordi Alba; Fabregas, Busquets, Iniesta; David Silva, Morata (Lucas Vazquez), Nolito (Aduriz e dal 36' s.t. Pedro). All. Bosque.

Arbitro: Cuneyt (Turchia).

Reti: Chiellini e Pellè.  

Lille. Nonostante la sconfitta contro l’Irlanda, figlia del turnover voluto da Antonio Conte e che ha visto in campo ben dieci giocatori che solitamente partono dalla panchina, la nazionale conquista la prima posizione e affronterà la Spagna, sorprendentemente seconda del suo girone alle spalle della corazzata croata, per guadagnarsi i quarti di finale. Una gara da dimenticare al più preso dove ha prevalso la maggior voglia degli irlandesi, apparsi fin dalle prime battute più in “palla” degli avversari. Nessun problema per Antonio Conte che, come ha dichiarato a fine gara, indica la sconfitta come un incidente di percorso, utile per capire quanto sia difficile raggiungere l’obiettivo finale. Rimane il fatto che fra qualche giorno gli azzurri non avranno nessuna possibilità di sbagliare: o dentro o fuori. La gara contro la Spagna infatti, è una di quelle partite che potrebbero proiettare la nazionale dalle stelle alle stalle, una gara dal risultato incerto e che risveglia un recente passato che ci ha visto sconfitti e umiliati, proprio dagli iberici. E questo Conte lo sa bene.

Italia - Irlanda   0 - 1

Italia: Sirigu, Barzagli, Bonucci, Ogbonna, Bernardeschi (Darmian), Sturaro, Motta, Florenzi, De Sciglio (El Shaarawy), Zaza, Immobile (Insigne). All. Conte.  

Irlanda:Randolph; Coleman, Duffy, Keogh, Ward; Hendrick, McClean, McCarty (Hoolahnd), Murphy (Quinn), Brady, Long (McGeady). All. O’Neill .

Arbitro: Hategan (Romania)

 

Rete: Brady

Classifica girone E

Italia 6, Belgio 6, Irlanda 4, Svezia 1.

Tolosa. L'Italia batte anche la Svezia e si qualifica agli ottavi di finale, gli azzurri, con due vittorie, sono adesso a quota sei punti in testa al girone, decisiva la rete di Eder a due minuti dal termine della partita. La squadra di Conte non è riuscita a ripetere la strepitosa gara contro il Belgio ma non ha comunque mai corso grandi pericoli infatti gli avversari, pur tenendo il pallino del gioco non hanno mai tirato verso la porta ben difesa da Buffon. Sicuramente meglio la seconda frazione di gioco, dove gli azzurri hanno avanzato il baricentro e messo gli avversari in difficoltà, fino al momento in cui Eder, servito a Zaza, trova quella perla che regala gli ottavi ai suoi compagni e tutti gli italiani. Queste le dichiarazioni a fine gara dell’italo-brasiliano: “In questi Europei non ci sono partite facili, lo si e' visto nelle altre gare. La Svezia è una squadra tosta, ma abbiamo fatto meglio, tenevamo a questa vittoria e l'abbiamo meritata. Vediamo ora dove possiamo arrivare - prosegue l'attaccante - l'importante è che, dovunque arriviamo, lo facciamo senza rimpianti. Dobbiamo dare tutto come stiamo facendo, la nostra forza è il gruppo: siamo 23 ragazzi, tutti contenti, anche chi non ha avuto spazio, di festeggiare con noi, è la cosa più bella.

Per Eder anche una piccola rivincita verso chi lo avrebbe voluto fuori dai 23: "Il calcio è così, in un anno possono capitare momenti belli e momenti difficili ma anche gioie così, per questo il calcio è così bello. Il lavoro che ho fatto sta dando i suoi frutti, ho lavorato tanto a casa per questo Europeo e mi sono fatto trovare pronto".

Italia - Svezia   1 - 0

Italia: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Florenzi (Motta), Parolo, De Rossi (Sturaro), Giaccherini, Candreva, Pelle (Zaza), Eder. All. Conte.  

Svezia: Iasaksson, Lindelof, Joansson, Granqvist, Olsonn, Larsson, Edkal (Berg), Kallstrom, Forsberg (Durmaz), Guidetti (Lewicki), Ibrahimovic. All. Hamren.

Arbitro: Kassai (Ungheria).

Rete: Eder  

Classifica girone E

Italia 6, Svezia e Irlanda* 1, Belgio* 0.

(*) Irlanda e Belgio un gara in meno

Lione. L’Italia di Antonio Conte esordisce agli europei 2016 con una brillante vittoria contro il Belgio, una delle principali favorite alla vittoria finale.

Lo fa con due lampi di Giaccherini e Pellè, che accendono le speranze di poter vedere la nazionale ro agonista fino alla fine della manifestazione.

Infatti se gli azzurri manterranno questa mentalità sicuramente il cammino sarà meno arduo di quello pensato e la qualificazione una conseguenza.

A fine gara, raggianti Conte e Bonucci, sicuramente il migliore degli azzurri: "E' stata una buona partita, giocata nella giusta maniera, preparata bene. I ragazzi hanno saputo soffrire. Abbiamo giocato contro una squadra molto forte, candidata alla vittoria finale. Quando c'e' compattezza possiamo fare cose importanti. Non abbiamo fatto ancora niente ma speriamo di arrivare dove meritano questi ragazzi - dice ancora Conte -. A me importa che sia una squadra, nient'altro. Ho 23 ragazzi bravi, che stanno bene tra di loro. Mi sono tagliato dopo il gol? Pur di vincere mi sacrifico io fisicamente". Bonucci: "Sapevamo che contro questa squadra dovevamo dare qualcosa in piu'. Abbiamo iniziato alla grande, ma questo e' solo l'inizio. Questa vittoria ci da' la carica per continuare cosi'. Abbiamo umilta', sacrificio e palle quadrate. Il nostro segreto e' l'abnegazione da parte di tutti, avete visto Candreva al novantesimo? - dice ancora il difensore azzurro - E Immobile? e' entrato ed ha corso per tre. Il segreto e' il gruppo. Ma la mia miglior partita all'Europeo deve ancora arrivare".

Belgio - Italia   0 - 2

Italia: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Candreva, Parolo, De Rossi (De Sciglio), Giaccherini, Darmian (Immobile), Pelle, Eder (Motta). All. Conte.  

Belgio: Courtois, Ciman (Origi), Alderweireld, Vermalen, Vertoghen, Nainggolan (Mertens), Witsel, De Bruyne, Fellaini, Hzard, Lukaku (Carrasco). All. Wilmots.

Arbitro: Clattenburg (Inghilterra).

Reti: Giaccherini e Pelle.

Classifica girone E

Italia 3, Svezia e Irlanda 1, Belgio 0.

Milano. Cristiano Ronaldo mette la firma nella undicesima coppa dei campioni vinta dal Real Madrid nel drammatico derby madrilista andato di scena, davanti a una platea mediatica di oltre 180 milioni di spettatori, a San Siro. Il calcio di rigore della vita giunto al termine dei novanta minuti regolamentari terminati sul’uno pari e dopo i tempi supplementari, che hanno introdotto a lotteria dei calci di rigore, dego epilogo di questa edizione. Fa festa il Real Madrid, quindi,e lo fa a danno dell’Atletico, che alla beffa del gol subito al 93' due anni fa dovrà aggiungere ai propri incubi la lotteria dei tiri dal dischetto. Non importa che a tradirlo sia stato uno dei migliori, Juanfran. Il dato di fatto è che la maledizione del 1974 e del 2014 si è ripetuta per la terza volta. E adesso la paura dei tifosi dei “colchoneros” è che non si sa per quanto altro tempo dovranno attendere per poter sperare di avere di nuovo l'occasione di conquistare per la prima volta la coppa dalle grandi orecchie.

Real Madrid-Atletico Madrid 6-4 d.c.r.

(1-0 al 45', 1-1 al 90', 1-1 al 105', 1-1 al 120')

Marcatori: Ramos (R) al 15' p.t., Ferreira Carrasco (A) al 34' s.t.

Rea Marid: Keylor Navas, Carvajal (dal 7’ s.t. Danilo), Ramos, Pepe, Marcelo; Modric, Casemiro, Kroos (dal 27’ s.t. Isco); Bale, Benzema (dal 31’ s.t. Lucas Vazquez), Cristiano Ronaldo. (Casilla, Nacho, James Rodriguez, Jesé). All. Zidane

Atletico Madrid: Oblak; Juanfran, Savic, Godin, Filipe Luis (dal 4’ s.t.s. Lucas Hernandez); Saul, Gabi, Fernandez (dal 1’ s.t. Carrasco), Koke (dall’11’ s.t.s. Partey); Torres, Griezmann. (Moyà, Gimenez, Tiago, Correa, Hernandez). All. Simeone

Arbitro: Clattenburg (Inghilterra)

Note: spettatori 71.000. Ammoniti Carvajal (R), Torres (A), Casemiro (R), Ramos (R), Danilo (R), Pepe (R) per gioco scorretto, Navas (R) per c.n.r., Gabi (A) per proteste. Al 3' s.t. Griezmann sbaglia un calcio di rigore. Recuperi: 1’ p.t.; 3’ s.t.; 0’ p.t.s; 2’ s.t.s.

Sequenza calci di rigore: Lucas Vazquez (R) gol, Griezmann (A) gol, Marcelo (R), Gabi (A), Bale (R) gol, Saul (A) gol, Sergio Ramos (R) gol, Juanfran (A) palo, Ronaldo (R) gol

La Juventus conquista anche la Coppa Italia, lo fa a spese del Milan che, vincendola, avrebbe avuto la possibilità di partecipare alla prossima Uefa League, invece niente, nemmeno quella… I bianconeri hanno giocato ben al di sotto delle proprie possibilità ma i rossoneri, che pur avevano iniziato meglio e nel prima frazione hanno sbagliato “qualche” gol di troppo, in panchina non avevano giocatori in grado di entrare e cambiare la partita. Infatti il parziale equilibrio in campo è stato rotto da uno dei tanti pezzi da novanta che la Juventus annoverava in panca, come tal Alvaro Morata, che ha realizzato il gol vittoria a cinque minuti dalla fine del secondo temo supplementare, ma soprattutto poco dopo essere subentrato a Hernanes. Si conferma quindi “corazzata” la squadra di Allegri mentre quella di Brocchi, patisce l’ennesimo schiaffo che mette subbuglio in casa rossonera, nona casa Galliani prima della partita aveva dichiarato: “Se vinciamo questa partita potremo dire d aver salvato un campionato che altrimenti sarebbe “altamente fallimentare”. In virtù di questo risultato la classifica finale rimane inalterata quindi sarà il Sassuolo a disputare il preliminari di Uefa League mentre Inter e Fiorentina vi parteciperanno diritto.  

Milan: Donnarumma, Calabria, Zapata, Romagnoli, De Sciglio, Kucka (Mauri), Montolivo (Niang), Poli (Balotelli), Honda, Bacca, Bonaventura. Allenatore: Brocchi.

Juventus: Neto, Rugani, Barzagli, Chellini, Lichtsteiner (Alex Sandro), Lemina, Hernanes (Morata), Pogba, Evra (Cuadrado), Dybala, Mandzukic. Allenatore: Allegri.  

Rete: Morata al 110°        

TUTTI IN VACANZA

Palermo e Verona hanno chiuso definitivamente il massimo campionato di serie A che ha consacrato per il quinto anno consecutivo la Juventus campione d’Italia, a far compagnia ai bianconeri nella prossima Champions League sarà il Napoli che alla fine ha avuto la meglio sulla Roma, costretta a giocare un preliminare per poter essere la terza squadra italiana a partecipare alla più importante competizione europea riservata ai club. Parteciperanno invece alla Uefa League 2016-17 Inter e Fiorentina mentre il Sassuolo, per parteciparvi, dovrà affrontare un preliminare. Retrocedono in serie B Verona, Frosinone e Carpi, che nonostante la magnifica e poderosa rimonta non hanno coronato il sogno finale.

La Juventus umilia la Sampdoria, capace di prendere XXXXX in sette giorni e tornare a casa con tanti di quei problemi che potrebbero segnare pesantemente il futuro della società di Corte Lambruschini, per i bianconeri invece, l’ennesima impeccabile prova di quanto questo tricolore sia meritato. Reti di Evra, Dybala (2), Chiellini e Bonucci.  

Il Napoli batte lo spacciato Frosinone e conferma meritatamente la piazza d’onore, indispensabile passpartout per partecipare alla prossima Champions League, applausi a fine gara ma tanto rammarico per non essere riusciti a coronare il sogno del tricolore, accarezzato per qualche tempo. Reti di Hamsik e Higuain (3).

Il Sassuolo batte con merito l’Inter e conquista meritatamente quella sesta posizione che molto probabilmente gli permetterà di partecipare alla prossima Uefa League, i nerazzurri invece erano già in “vacanza” da sette giorni. Reti di Politano (2), Pellegrini e Palacio.  

La Roma batte a domicilio il Milan e chiude il campionato in modo più che dignitoso, anche se il filotto finale di gare positive non ha portato al sorpasso dei partenopei, per i rossoneri rimane solo la possibilità di vincere la Coppa Italia. Reti di Salah, El Shaarawy, Emerson e Bacca.

Si chiude con una sconfitta casalinga la ravagliata stagione del Genoa, contro l’Atalanta agli uomini di Gasperini non è riuscita l’ennesima rimonta. Reti d Pavoletti, D’alessandro e Kurtic.

Gara sbadigli e sonnolenza quella disputata da Chievo e Bologna, entrambe salve e con la testa già in vacanza.  

L’Empoli chiude in bellezza e contro il Torino, già in fase di smobilitazione, conquista una vittoria che gli permette di chiudere questo campionato in una posizione più che dignitosa. Rei di Maccarrone, Zielinski e Obi.

Il Carpi vince in casa dell’Udinese ma la contemporanea vittoria del Palermo rende vana e inutile sia questa vittoria sia la grande rincorsa verso la salvezza, mancata solo di n punto. Reti di Verdi (2) Di Natale.

Il Palermo batte il Verona e conquista una salvezza che solo poche domeniche fa sembrava impossibile. Reti di Vazquez, Maresca, Gilardino, Viviani e Pisano.

La Lazio perde in casa contro alla Fiorentina chiude u campionato anonimo e senza sussulti, ai viola invece riesce l’impresa di conquistare la certezza di partecipare alla prossima Europa League. Reti di Lulic, Klose, Vecino (2) e Bernardeschi.

Risultati

Genoa-Atalanta1-2; Chievo-Bologna 0-0; Udinese-Carpi 1-2; Lazio-Fiorentina 2-4; Napoli-Frosinone 4-0; Palermo-Verona 3-2; Sassuolo-Inter 3-1; Milan-Roma 1-3; Empoli-Torino 2-1; Juventus-Samdoria 5-0.

Classifica

Juventus 91; Napoli 82; Roma 80; Inter 67; Fiorentina 64; Sassuolo 61; Milan 57; Lazio 54; Chievo 50; Genoa ed Empoli 46; Torino e Atalanta 45; Empoli 43; Bologna 42; Sampdoria 40; Udinese e Palermo 39; Carpi 38; Frosinone 31; Verona 28.

Classifica marcatori

36 RETI: Higuain (3 rig) (Napoli).

19 RETI: Dybala (4 rig) (Juventus)

18 RETI: Bacca (1 rig) (Milan)

16 RETI: Icardi (1 rig) (Inter);

14 RETI: Ilicic (7 rig) (Fiorentina); Salah (Roma).

13 RETI: Eder (3 rig) (Inter)

12 RETI: Maccarone (Empoli); Kalinic (Fiorentina), Insigne (2 rig) (Napoli); Belotti (3 rig) (Torino).

11 RETI: Pavoletti (Genoa).

10 RETI: Mandzukic (Juventus); Thereau (Udinese)

In Champions league: Juventus e Napoli.

Preliminari Champions: Roma.

In Uefa League: Inter e Fiorentina*.

Preliminari Uefa: Sassuolo*.

In serie B: Verona, Frosinone e Carpi

* Fiorentina e Sassuolo potrebbero vedere rivoluzionate le attuai posizioni perché se il Milan dovesse vincere la finale di Coppa Italia contro la Juventus, saranno proprio i rossoneri a partecipare alla prossima Uefa League e di conseguenza, la Fiorentina farebbe il doppio turno di qualificazione e il Sassuolo rimarrebbe fuori dalle competizioni europee.

A meno una giornata dal termine di questo campionato, la lotta per la seconda posizione vede i sorpassi e controsorpassi fra Napoli e Roma, con il Napoli leggermente favorito perché a una giornata dal termine riesce a conservare un più due sulla Roma, la quarta e quinta posizione sono ormai appannaggio di Inter e Fiorentina, per la sesta piazza invece, la lotta si racchiuda fra Milan e Sassuolo, con gli emiliani che la prossima domenica in casa contro l’Inter, avranno la possibilità di conquistare l’Europa. In fondo alla classifica, Il Frosinone perde in casa e farà compagnia al Verona nella discesa verso la serie B, al Palermo basterà vincere domenica prossima proprio contro gli scaligeri mentre il Carpi, oltre a vincere a Udine, dovrà sperare in un passo falso dei rosanero siculi.

L’Inter batte l’Empoli e conquista matematicamente la quarta posizione che gli permette di partecipare alla prossima edizione della Uefa League, obiettivo fallito la scorsa stagione e prontamente riconquistato da Roberto Mancini, il quale nonostante le critiche ottiene quello che la società si era prefissa ad inizio stagione. Reti di Icardi, Perisic e Pucciarelli.

Per provare a riconquistare la sesta posizione, ultimo posto libero valido per la partecipazione alle prossime competizioni europee, il Milan aveva l’obbligo di battere il Bologna, alle prese con un calo di rendimento preoccupante e proprio i felsinei si scavano la “fossa” da soli perché ridotti in dieci fin dai primi minuti, spianano la strada ai rossoneri che conquistano tre punti importanti. Rete di Bacca.  

La Roma fa un sol boccone del Chievo e continua a battagliare a distanza coi partenopei per conquistare la seconda posizione in classifica, non “pervenuta” la gara dei veneti che, salvi già da tempo, nulla avevano più da chiedere a questo campionato. Reti di Nainggolan, Rudiger e Pjanic.

Brutta sconfitta interna della Sampdoria contro il Genoa, i blucerchiati sono apparsi svogliati e incapaci di contrastare gli avversari, che col minimo sforzo conquistano meritatamente l’intera posta e la supremazia cittadina di questa stagione. Reti di Pavoletti e Suso (2).

La Lazio non guarda in faccia nessuno e Carpi coglie una vittoria che salva la faccia ma non serve per classificarsi in posizione valida per partecipare alle prossime competizioni europee, per i locali invece, una brutta sconfitta che, a mano di un miracolo, vale la retrocessione in serie cadetta. Reti di Mbakogu, Bisevac, Candreva e Klose.

Il Palermo ferma la Fiorentina in terra toscana e conquista un preziosissimo punto che molto probabilmente vale la salvezza, punto anche prezioso per la viola che mette in cassaforte una quinta posizione e stacca il biglietto per la prossima Uefa League.

Il Frosinone perde in casa contro il Sassuolo e dice addio alla serie A, agli emiliani invece, riesce l’impresa di riconquistano la sesta posizione e domenica prossima avranno in mano la chiave per il prossimo campionato di Uefa League. Rete di Politano.  

Atalanta e Udinese si spartiscono la posta al termine di una partita degna della fine della stagione e che consente ai friulani di conquistare quel punto che vale la permanenza nella massima serie. Reti di Bellini e Zapata.

La Juventus ferma a ventisei la striscia d’imbattibilità che l’ha portata a vincere lo scudetto contro il Verona, che approfitta di questa vittoria per salutare, oltre alla serie A, anche Luca Toni, alla sua ultima partita col calcio giocato. Reti di Toni, Viviani e Dybala.

Il Napoli vince a Torino e riesce a superare in classifica la Roma conquistando quella seconda posizione che sa tanto di beffa ma che servirà agli azzurri per ripartire il prossimo anno e ritentare di vincere il tricolore, con la posibiòlità di giocare ancora in Champions League. Reti di Bruno Peres, Higuain e Callejon.

 

Risultati

Inter-Empoli 2-1; Bologna-Milan 0-1; Roma-Chievo 3-0; Sampdoria-Genoa 0-3; Carpi-Lazio 1-3; Fiorentina-Palermo 0-0; Frosinoine-Sassuolo 0-1; Atalanta-Udinese 1-1; Verona-Juventus 2-1; Torino-Napoli 1-2.

Classifica

Juventus 88; Napoli 79; Roma 77; Inter 67; Fiorentina 61; Sassuolo 58; Milan 57; Lazio 54; Chievo 49; Genoa 46; Torino 45; Empoli 43; Atalanta 42; Bologna 41; Sampdoria 40; Udinese 39; Palermo 36; Carpi 35; Frosinone 31; Verona 28.

Prossimo turno

Genoa-Atalanta; Chievo-Bologna; Udinese-Carpi; Lazio-Fiorentina; Napoli-Frosinone; Palermo-Verona; Sassuolo-Inter; Milan-Roma; Empoli-Torino; Juventus-Samdoria.

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