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8 Marzo tutto l'anno: per le donne, con le donne

By Chiara Vittoria Turtoro March 07, 2017 12999

L’8 marzo ricorre la Giornata Internazionale della Donna.

Ma perché questa data? Per molto tempo si è ritenuto erroneamente che l'8 marzo fosse la ricorrenza di una tragedia avvenuta in una fabbrica di New York, in cui molte operaie persero la vita. Ma, in realtà, si tratta di un falso storico. Le motivazioni che portarono alla scelta di questa specifica data sono molteplici, e hanno inizio con l'indizione, nel febbraio 1909, ad opera del Partito Socialista americano, della prima Giornata internazionale della donna. Dopodiché altri paesi accolsero tale iniziativa (l'Italia celebrò la prima giornata della donna nel 1922), adottando però date differenti, fino al 1977, anno in cui, con la risoluzione 32/142 dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, venne ufficialmente proposto ad ogni paese, nel rispetto delle tradizioni storiche e dei costumi locali, di dichiarare un giorno all'anno "United Nations Day for Women'sRights and International Peace", e in tale occasione l'8 marzo venne scelta come data ufficiale dalla maggior parte delle nazioni.

Qual è il suo significato? Parlare di festa è piuttosto fuorviante, sarebbe più opportuno parlare di ricorrenza, ma non in riferimento a uno specifico avvenimento, bensì ricorrenza di tutte quelle battaglie portate avanti dalle donne in campo sociale, culturale, economico e politico, al fine di ricordare l'importanza cruciale dell'eliminazione della violenza e della discriminazione nei confronti delle stesse e per tener viva l'attenzione su questioni che ancora oggi sono lungi dall'essere superate. Quindi una celebrazione di tutte quelle donne che con impegno, forza e coraggio hanno conquistato e ancora oggi lottano per ottenere gli stessi diritti dei soggetti di sesso maschile (anche quelli più basilari, che troppe volte noi diamo per scontati, come per esempio il diritto all'istruzione).

Critiche. In tempi recenti è sempre più acceso il dibattito sull'attuale significato che viene attribuito a questa giornata, definita ancora oggi “Festa della donna”.Si assiste sempre più ad un fenomeno di commercializzazione di questa ricorrenza, nonché di “svalutazione” dei valori di cui intende farsi messaggera. In una visione pessimistica, quella che va a configurarsi è una totale perdita del suo significato originario, e quel che resta è solamente un mero spunto di convivialità per le donne. Ma non ci si deve lasciare sopraffare da questa idea, perché in realtà, la voglia di continuare a fare propri i valori cardini di questo giorno simbolo e di diffonderli nella società esiste ancora e viene interpretata efficacemente da molte organizzazioni che continuano a cercare di sensibilizzare l'opinione pubblica su problemi di varia natura che riguardano il sesso femminile.

L'operato di Amnesty. Amnesty International, in particolare, è da sempre impegnata nella lotta per il riconoscimento dei diritti delle donne in tutto il mondo ed ogni anno, in occasione dell'8 marzo, organizza eventi e manifestazioni per far sentire forte la sua voce. Da mobilitazioni sia a livello globale che nazionale per le piazze e le strade delle città più importanti, alla raccolta fondi o firme, a campagne interattive, Amnesty ha tenuto fede alla sua promessa di fare tutto il possibile per raggiungere un livello di rappresentazione non stereotipata e non discriminatoria delle donne, mediante attività mirate alla sensibilizzazione della società civile, delle istituzioni scolastiche e degli organi di informazione.

Per questo 2017 Amnesty International Italia ha deciso di dedicare un appello a 5 donne, BibataOuedraogo, Su Changlang, ErenKeskin, MáximaAcuña, Helen Knott, donne che hanno votato la vita alla difesa dei diritti umani, svincolandosi dagli stereotipi di genere. Nell’appello si chiede al Presidente del Consiglio di proteggere le donne che difendono i diritti umani in maniera consona per l'importante lavoro che svolgono, perché non si ripeta quanto avvenuto in Honduras, in cui la Berta Càceres, nota ambientalista, è stata assassinata mentre difendeva i diritti della sua comunità nativa (l’appello è disponibile sui sitoweb alla pagina www.amnesty.it/8marzo).

Fino al 10 maggio sarà inoltre possibile realizzare ed inviare a Amnesty International – Sezione italiana, via Magenta, 5, 00185 Romaorigami, fiori di carta, come gesto simbolico di solidarietà con le difensore dei diritti umani che, insieme alle firme, verranno recapitati al Presidente del Consiglio.

Infine, sempre in occasione della Giornata internazionale della donna, Amnesty International Italia collabora al progetto “Insieme creiamo #unaltrovivere” di Altromercato, principale organizzazione di fair trade presente in Italia: in questa Giornata entrambe le Associazioni porteranno nelle piazze italiane un prodotto simbolo: il cioccolato biologico ed equosolidale Mascao. Acquistando le tavolette di cioccolato Mascao Altromercato bio, al latte e fondente 70%, si potranno così sostenere concretamente le attività di Amnesty International.

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Last modified on Wednesday, 08 March 2017 18:00
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