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C’è una melodia che attraversa cinquant’anni di musica italiana, ed è scandita dal tempo e dalla voce di un artista che non ha mai smesso di innovare. Tony Cicco non è solo il leggendario fondatore e batterista-cantante della Formula 3; è l’uomo che ha dato forma sonora ai capolavori di Lucio Battisti, l’unico compagno di viaggio scelto per calcare i palchi in quel tour storico che è rimasto impresso nella memoria collettiva.
Questo spazio é dedicato a Tony Cicco per raccontare l'uomo e l'artista, tra la memoria di una carriera straordinaria e la visione dei suoi futuri impegni live.
D-"Come è nata la collaborazione con Lucio Battisti e cosa hai provato la prima volta che hai suonato 'Questo folle sentimento'?"
R-“La collaborazione con Lucio Battisti nacque al 'Paip’s' di Milano, dove ci esibivamo ogni sera verso la fine del 1969. Lucio aveva appena fondato, insieme a Mogol, l’etichetta discografica Numero Uno e, colpito dal nostro sound, ci scritturò come suoi primi artisti. Scrisse per noi il nostro primo grande successo, 'Questo folle sentimento', che in poche settimane conquistò le vette della Hit Parade di Lelio Luttazzi. Fu un’emozione immensa sentire per la prima volta il suono della mia batteria e della mia voce risuonare in radio e in televisione.
"D-"La Formula 3 aveva un suono molto particolare, tra rock progressivo e melodia italiana. Come riuscivate a fondere queste due anime?"
R _Il suono particolare della formula 3, scaturiva da tre musicisti con personalità diverse e proprio per la formazione trio rock senza basso, si suonava in modo diverso spaziando dal genere classico,
blues e pop sinfonico
D-"Siete stati l'unico gruppo ad accompagnare Battisti in tour. Che atmosfera si respirava sul palco durante quelle 20 date leggendarie?
R-“La nostra collaborazione con Battisti era totale: interpretavamo le sue canzoni in studio, suonavamo nei suoi dischi e fummo gli unici ad accompagnarlo dal vivo in quelle venti leggendarie date del tour.
D-"Dopo lo scioglimento della band, hai intrapreso la carriera da solista. Com'è stato passare dal ruolo di batterista a quello di voce leader e protagonista assoluto delle classifiche?
R-Con coraggio e tenacia ho intrapreso la carriera da solista, distinguendomi come batterista, cantante e compositore. Grazie alla collaborazione con un team di prestigiosi musicisti e con il produttore Gianni Boncompagni, ho realizzato il mio primo album 'Cico Notte'. Il disco, impreziosito dai testi di Carla Vistarini, ha riscosso un immediato successo con il singolo 'Se mi vuoi'. Parallelamente, ho consolidato la mia attività di autore per grandi interpreti quali Caselli, Carrà, Bertè, Mannoia e Di Capri."
D-"Oltre alla musica, sappiamo che hai una passione per la pittura. In che modo l'arte figurativa influenza il tuo modo di scrivere canzoni?
R- In realtà, provavo per hobby con qualche mio personale dipinto, ma la Musica era ed è la mia
Assoluta priorità di vita.
D- "Tony, la tua energia sul palco sembra non esaurirsi mai. So che hai in programma una data importante all'EcoTeatro di Milano il 24 gennaio 2026 con lo spettacolo 'Siamo tutti figli di Battisti'. Cosa deve aspettarsi il pubblico da questo tour e quali sono le altre tappe dove i fan potranno venirti a trovare prossimamente?
| Tony Cicco |
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“R-La mia energia si scatena da sempre sul palco: è quello il momento in cui amo di più condividerla con il pubblico. Il 24 gennaio 2026 tornerò dal vivo insieme ai miei compagni della Formula 3, Ciro Di Bitonto alle tastiere e Angelo Anastasio alle chitarre, con lo spettacolo: “Siamo tutti figli di Battisti!”
D-"Per chi volesse seguirti dal vivo oggi, dove ti porterà il tour nei prossimi mesi? Ci sono piazze o teatri a cui sei particolarmente legato dove farai tappa a breve?"
R- Le date del Tour saranno aggiornate di volta in volta sulle mie pagine social. Il 20 Gennaio 2026
saremo al “Teatro Verdi” di Brindisi
D-Oltre alle date italiane, c'è la possibilità di vederti anche all'estero, visto il successo che la vostra musica ha sempre avuto in paesi come il Brasile o il Giappone?
R-Ancora oggi, la mia energia si sprigiona sul palco. Dopo il recente successo del 13 dicembre 2025 al Teatro Auditorium di Portorose (Slovenia), mi auguro che il tour possa toccare nuove mete internazionali. Nel frattempo, vi aspetto il 24 gennaio 2026 insieme ai miei compagni della Formula 3, Ciro Di Bitonto e Angelo Anastasio, con lo spettacolo: 'Siamo tutti figli di Battisti!’.
D-A te adesso Tony, lascio uno spazio “bianco” dove non c’è una domanda ma un motivo e una possibilità per dire al tuo pubblico tutto ciò che desideri.
R- Mi auguro di poter continuare con l’energia di sempre questo meraviglioso mestiere della Musica e di condividerlo su un palco con un pubblico sempre più vasto.
È stato un vero piacere, Tony. Ci hai ricordato che la grande musica non ha data di scadenza e che c'è sempre un nuovo palco da conquistare. Invitiamo tutti a seguirti dal vivo — a partire dall'appuntamento all'EcoTeatro di Milano — per vivere quell'emozione che solo tu sai trasmettere. Grazie per essere stato con noi e in bocca al lupo per tutto quello che verrà!
Albano Laziale si prepara ad accogliere la musica in tutta la sua potenza espressiva. Dal 18 al 26 ottobre prende il via l’ottava edizione del Festival Fiati, una rassegna ormai consolidata e attesa che quest’anno trova casa nella nuova e suggestiva location del Polo Civico “Anna Di Baldo”, in via Anfiteatro Romano n. 20. L’iniziativa, realizzata con il contributo del Comune di Albano Laziale e sotto la direzione artistica del Maestro Maurizio Persia, conferma ancora una volta la propria vocazione a diventare punto di riferimento nazionale e internazionale per il mondo degli strumenti a fiato.
Il Festival aprirà sabato 18 ottobre alle 18.30 con un nome che non ha bisogno di presentazioni: Fabrizio Bosso, considerato il più grande trombettista jazz italiano e tra i più apprezzati al mondo. Da sempre protagonista dei più importanti festival internazionali, Bosso approda ad Albano in duo con il pianista Julian Oliver Mazzariello, con il quale condivide da anni il progetto “Tandem”, capace di fondere lirismo, improvvisazione e una forte intesa artistica. Domenica 19 ottobre sarà la volta degli Ialsax, lo storico quartetto di sassofoni fondato da Gianni Oddi nel 1991. Con lui sul palco Massimiliano Filosi, Stefano Rossi e Marco Guidolotti, musicisti che insieme riescono a spaziare dal jazz alle più ardite contaminazioni. Oddi, sassofonista prediletto da Ennio Morricone e protagonista di numerose colonne sonore indimenticabili, porta con sé un bagaglio di esperienze che rende ogni concerto un viaggio nella storia della musica.
Il Festival non è solo celebrazione di grandi nomi, ma anche spazio per i giovani. Sabato 25 ottobre alle 18.30 torna infatti il Teen Festival, concorso musicale dedicato ai solisti dai 13 ai 19 anni che giunge alla sua quarta edizione. L’obiettivo è chiaro: valorizzare i nuovi talenti e offrire loro strumenti concreti per emergere. Ai vincitori, infatti, vengono realizzati video professionali per favorire la diffusione delle loro performance e aprire le porte a una carriera promettente. Albano Laziale diventa così un vero trampolino di lancio per i concertisti del futuro. A chiudere la kermesse, domenica 26 ottobre alle 18.30, sarà Calogero Palermo, tra i clarinettisti più prestigiosi della scena mondiale. Dopo aver ricoperto ruoli di primo piano nelle orchestre più importanti d’Europa, oggi è primo clarinetto della Tonhalle Orchestra di Zurigo. Ad Albano si esibirà con il pianista Matteo Fossi, proponendo un repertorio che spazia da Weber a Poulenc, passando per Burgmüller e Brahms. Un’altra caratteristica che rende unico questo festival è la capacità di vivere oltre i giorni dell’evento. Tutti i concerti vengono, peraltro, registrati e trasmessi sul canale YouTube ufficiale del Festival, che dal 2021 ha già superato le 100 mila visualizzazioni. Un pubblico internazionale segue e riascolta gli artisti per 365 giorni l’anno, segno che la musica non conosce confini né scadenze. Con una proposta che unisce eccellenza artistica, valorizzazione dei giovani e innovazione tecnologica, il Festival Fiati Albano Laziale si conferma non solo come appuntamento imperdibile per gli amanti della musica, ma anche come simbolo di una città capace di aprirsi al mondo con il linguaggio universale delle note.
Nel cuore del Sannio, tra le colline che custodiscono la spiritualità di Padre Pio e l’autenticità della cultura contadina, Pietrelcina si conferma, per il ventunesimo anno, come capitale campana del jazz. Il Jazz Sotto le Stelle Pietrelcina Festival 2025, in programma dal 28 al 31 luglio, nella suggestiva cornice del Parco Colesanti (in caso di pioggia, concerti al Palavetro), non è solo il più importante appuntamento jazzistico della Regione, ma è ormai un simbolo di resistenza culturale, bellezza condivisa e musica che unisce. Organizzato dalla Pro Loco di Pietrelcina con il patrocinio del Comune, della Regione Campania e la direzione artistica di Giovanni Russo, il festival si conferma punto di riferimento nazionale per la musica jazz e le contaminazioni artistiche. L’edizione 2025, dedicata al tema “Bellezze Connesse”, pone l’accento sulla necessità di riconnettere persone e territori attraverso la musica dal vivo e la bellezza condivisa, suona come un invito esplicito a ricucire i fili delle relazioni umane, troppo spesso smarrite nei ritmi scomposti del nostro presente.
In un’epoca di legami digitali e di contatti liquidi, tali espressioni si riferiscono alla condizione in cui le relazioni umane, sia online che offline, tendono a diventare più fluide, instabili e meno durature rispetto al passato. Il filosofo britannico-polacco, Zygmunt Bauman, usa l’aggettivo “liquido” per descrivere la società contemporanea, che è caratterizzata da rapidi cambiamenti, incertezza e precarietà in tutti gli ambiti della vita, compresi i rapporti interpersonali, il festival sceglie la via opposta: musica dal vivo, silenzio rispettoso, incontro reale, comunità fisica. La direzione artistica di Giovanni Russo, costruisce un cartellone che unisce qualità e apertura popolare. Dai virtuosismi di Danilo Rea alla forza narrativa di Peppe Lanzetta, passando per l’energia del progetto Transleit 2.0 delle Ebbanesis, ogni serata è un viaggio tra poesia, jazz econtaminazioni. Peraltro, Jazz Sotto le Stelle è anche altro: è identità territoriale, grazie agli stand enogastronomici che raccontano il Sannio con sapori e profumi veri; è memoria visiva, con la celebrazione del lavoro del fotografo Angelo Masone e la pubblicazione del volume “PHOTO JAZZ”; è riconoscimentosimbolico a personalità di spicco del panorama musicale italiano, con il “Premio Pietrelcina In Jazz”, l’opera in ceramica è firmata dall’artista Sabrina de Ieso di Pesco Sannita, la rassegna artistica ogni anno omaggia artisti distintisi per passione e qualità. In un’Italia che spesso si affida alla musica come semplice intrattenimento, Pietrelcina fa un passo in più: trasforma il jazz in linguaggio civile, in pedagogia collettiva, in atto culturale e politico. Senza clamori, sponsor invasivi, biglietterie chiuse: i concerti sono gratuiti, i luoghi sono aperti, il pubblico è partecipe e misto, tra turisti curiosi, residenti affezionati e appassionati, venuti da ogni angolo del Mezzogiorno. In un momento storico in cui i festival e le rassegne vengono spesso sacrificati sull’altare dei tagli o ridotti a vetrine commerciali, Jazz Sotto le Stelle è un esempio virtuoso di come si possa fare cultura senza perdere l’anima, anzi, valorizzando le radici e coltivando il futuro. Peraltro, Pietrelcina non è solo terra di devozione: è anche una terra di visione. E da vent’anni a questa parte, ogni fine luglio e qualche volta inizio di agosto, accende sotto le stelle una musica che non consola, ma interroga, eleva e connette.
I talent show occupano ormai da anni ampi spazi televisivi lanciando costantemente nuovi talenti. E’ un panorama musicale in continua evoluzione, che assume nuove ‘forme’ e permette a cantanti emergenti o sconosciuti un’immediata visibilità ad un vasto pubblico.
Una vera e propria scoperta è la talentuosa ed emozionante
Filomena Migliaccio, cantante partenopea che dalla sua Pozzuoli ha regalato al pubblico televisivo di “Io Canto” interpretazioni intense colpendo dritto al cuore i telespettatori.
Grinta, esperienza e smisurata passione per la musica sono gli ingredienti che hanno emozionato il pubblico del talent, tracciando per Filomena Migliaccio un solco che prosegue ben oltre la performance televisiva.
Difficile credere che questa cantante sia stata lontana dai palcoscenici per molti anni, ma quando “non è mai troppo tardi” la musica può travolgere ogni ostacolo, ricucire i lembi del tempo trascorso e riprendere impetuosa il suo corso.
Una voce straordinaria quella di Filomena, ricca di sfumature e vibrati mai scontati.
La cantante spazia con estrema naturalezza tra diversi generi musicali. Interpreta i grandi classici della tradizione napoletana intrisa della potenza espressiva delle proprie radici.
Filomena Migliaccio è una vera e propria rivelazione nel panorama musicale partenopeo e non solo.
Interpretazioni come “Anema e core” rendono pienamente l’idea della grande magia che quest’artista sa creare, evocando derive di una Napoli passata e attuale, in un’atmosfera senza tempo, che conquista ed emoziona.
Dopo 25 anni di assenza dalla musica la cantante oggi afferma “E adesso ricomincio da me”.
Data e luogo annunciati in modo entusiasta. Ma non poteva essere diversamente per un beniamino della città e poi dell’Italia. Il 19 marzo in Piazza del Gesù a Napoli ci sarà il grande concerto in onore di Pino Daniele, a dieci anni dalla morte. Un concerto evento che ricorda l’artista, il “mascalzone latino”, dalle mille sfumature musicali, che riunirà nella piazza della sua giovinezza, artisti conosciuti in tutto il mondo. Nomi come Tullio De Piscopo, Mario Biondi, Antonio Annona, Tony Cercola, Enzo Gragnaniello, Michele Zarrillo, 99 Posse si esibiranno per celebrare uno di loro, apprezzato in decine di concerti e autore di 21 Cd. Il concerto è parte del progetto “Je Sto Vicino a Te Forever”, ideato e curato da Nello Daniele, fratello di Pino. La serata è stata presentata dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, dal Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi che promuovono l’evento insieme a sponsor tecnici. La Rai riprenderà l’evento e lo trasmetterà successivamente. Pino Daniele evoca passioni, sentimenti, storia, legati fortemente alla sua città.
La sua forza artistica, ancora a dieci anni dalla morte, è richiamo per aziende e sponsor che condividono scelte economiche per la città. E' un bene. La SumUp, per esempio, società attiva nel settore dei pagamenti digitali, è main sponsor del progetto “Je Sto Vicino a Te Forever”. Napoli è sicuramente una piazza dove le opportunità per le piccole industrie hanno bisogno di sostegno. Il panorama è fatto di piccole e grandi attività che si stanno digitalizzando e molte altre si stanno sviluppando. Gli eventi pubblici sono la proiezione di interessi commerciali, apprezzati. “Per noi supportare l’imprenditoria locale significa essere vicini all’identità e ai valori di un territorio – spiega Umberto Zola, Responsabile Online Sales di SumUp”. “L’omaggio musicale a Pino Daniele, uno dei più grandi cantautori partenopei, è utile per consolidare il legame con la comunità locale".
Il concerto è stato presentato come un ritorno simbolico alle radici dell’arte di Pino Daniele. Un’arte ispirata dal quotidiano, dalla ricchezza di una città che anche nei momenti difficili sa trovare dentro le energie per non soggiacere. Pino Daniele l’ha indagata in silenzio per trascriverne luci e ombre in canzoni che hanno conquistato milioni di fan. Una grande parte è già pronta per il 19 marzo. Se lo Aspettavano
Data e luogo annunciati in modo entusiasta. Ma non poteva essere diversamente per un beniamino della città e poi dell’Italia. Il 19 marzo in Piazza del Gesù a Napoli ci sarà il grande concerto in onore di Pino Daniele, a dieci anni dalla morte. Un concerto evento che ricorda l’artista, il “mascalzone latino”, dalle mille sfumature musicali, che riunirà nella piazza della sua giovinezza, artisti conosciuti in tutto il mondo. Nomi come Tullio De Piscopo, Mario Biondi, Antonio Annona, Tony Cercola, Enzo Gragnaniello, Michele Zarrillo, 99 Posse si esibiranno per celebrare uno di loro, apprezzato in decine di concerti e autore di 21 Cd. Il concerto è parte del progetto “Je Sto Vicino a Te Forever”, ideato e curato da Nello Daniele, fratello di Pino. La serata è stata presentata dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, dal Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi che promuovono l’evento insieme a sponsor tecnici. La Rai riprenderà l’evento e lo trasmetterà successivamente. Pino Daniele evoca passioni, sentimenti, storia, legati fortemente alla sua città.
La sua forza artistica, ancora a dieci anni dalla morte, è richiamo per aziende e sponsor che condividono scelte economiche per la città. E' un bene. La SumUp, per esempio, società attiva nel settore dei pagamenti digitali, è main sponsor del progetto “Je Sto Vicino a Te Forever”. Napoli è sicuramente una piazza dove le opportunità per le piccole industrie hanno bisogno di sostegno. Il panorama è fatto di piccole e grandi attività che si stanno digitalizzando e molte altre si stanno sviluppando. Gli eventi pubblici sono la proiezione di interessi commerciali, apprezzati. “Per noi supportare l’imprenditoria locale significa essere vicini all’identità e ai valori di un territorio – spiega Umberto Zola, Responsabile Online Sales di SumUp”. “L’omaggio musicale a Pino Daniele, uno dei più grandi cantautori partenopei, è utile per consolidare il legame con la comunità locale".
Il concerto è stato presentato come un ritorno simbolico alle radici dell’arte di Pino Daniele. Un’arte ispirata dal quotidiano, dalla ricchezza di una città che anche nei momenti difficili sa trovare dentro le energie per non soggiacere. Pino Daniele l’ha indagata in silenzio per trascriverne luci e ombre in canzoni che hanno conquistato milioni di fan. Una grande parte è già pronta per il 19 marzo. Se lo Aspettavano
Abbandonare il traffico delle città per riscoprire i piaceri della vita semplice e rurale è altamente gratificante e salutare, ed è uno degli obiettivi concreti di molte persone, intenzionate a dare una svolta alla propria esistenza. Lavorare in campagna e cambiare vita, nonostante sia impegnativo, consente di fare una vita sana e di raccogliere molte soddisfazioni… oltre che buoni frutti!
Geniale è stata l’intuizione del duo G&G, Gisela Josefina Lopez Montilla e Giovanni Caruso che hanno inteso trasferirsi dalla città e creare una struttura per la musica all’aria aperta, nella loro nuova casa fattoria, nelle vicinanze di Ardea in zona Caronti. Niente è più bello di poter lavorare e immergersi nella natura a respirare a pieni polmoni, perché quando si lavora, si ha anche bisogno di spazi aperti. Nel momento in cui si crea un disco, nonostante sia bello e stimolante, l’artista vive una situazione emotivamente stressante, ed inciderlo in un ambiente tranquillo, aiuta a far meglio il proprio lavoro.
Gisela e Giovanni in questa intervista, hanno inteso far conoscere la loro stimolante iniziativa.
Maestro Giovanni Caruso qui in questa località nelle vicinanze di Ardea dove avete casa, avete realizzato un progetto importante, ce ne puoi parlare?
Si è coronato finalmente un nostro sogno, un progetto che avevamo in mente già da svariato tempo. Sono tanti anni che lavoro nelle registrazioni e collaboro con tanti artisti. Nel passato ci appoggiavamo in diverse studi, ma ci siamo resi conto, che ne serviva uno nostro personale, che finalmente realizzeremo qui a casa nostra. Abbiamo fatto dei lavori per insonorizzare tutta la stanza con il legno al fine di creare un’acustica particolare. La casa che abbiamo strutturato, oltre che per nostro benessere, è dedicata all’attività musicale e si trova immersa nel verde. La potrà utilizzare qualsiasi artista che ha intenzione di venire qui da noi, dove potrà trovare anche vitto, alloggio, oltre a vivere la musica, in simbiosi con la campagna.
Ci sarà una particolarità importante nel nuovo studio, ce ne puoi parlare?
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| Gisela Josefina López |
Si, all’interno dello studio sarà posizionato un pianoforte a coda Steinway & Sons (di grande valore), pertanto chi vorrà, potrà utilizzarlo per video, registrazioni audio e anche per le dirette on line. Con un pianoforte di tale livello, si potrà fare di tutto, l’idea nostra è di fare anche corsi di masterclass, perché lo spazio permette tutto questo. Il pianoforte lo potranno utilizzare pianisti, cantanti o differenti musicisti che hanno bisogno dello strumento per essere accompagnati. Abbiamo intenzione di lavorare non soltanto con la musica classica, ma anche con altri generi quali la musica pop o quella elettronica moderna.
Giovanni Caruso, qualche tempo fa è uscito un vostro pezzo musicale, molto originale e particolare, di cosa si tratta?
E’ un singolo a due voci con Gisela, che si può trovare su tutte le piattaforme on line Spotify, You tube, Amazon, dal titolo “Sei il miracolo”. Abbiamo voluto donare una canzone alla vita e ai nostri figli e il testo tratta del miracolo della vita, arrangiato in stile classico e meno pop rispetto alle nostre precedenti incisioni. In particolare parla del rapporto meraviglioso che c’è tra la mamma e il proprio figlio, dalla nascita alle prime poppate, finchè diventa adolescente e si rende indipendente. In aggiunta al bellissimo testo abbiamo pensato di aggiungere le sonorità di un pianoforte e di un violoncello.
Gisela Josefina López, quali sono i tuoi prossimi progetti artistici?
Nel periodo di forzata chiusura dovuta alla pandemia, scrissi una serie di testi musicali che ho consegnato ad altri interpreti in grado di arrangiarli ed interpretarli adeguatamente. Ho scritto una nuova e bella canzone dedicata alla mia Venezuela, che ogni volta che eseguo riesce ad emozionarmi. Con Giorgio Pica il compositore con il quale già avevo lavorato nel passato, abbiamo intenzione di riprendere la nostra collaborazione musicale. Vorrei citare inoltre il mio Poeta preferito, Enzo Casagni che scrive poesie meravigliose, basandosi sui veri sentimenti di vita vissuta, oltre che sulla natura e sulla vita in generale. A lui ho affidato il mio quinto libro che ho scritto in italiano (che vorrei far uscire anche in spagnolo), per effettuare eventuali correzioni, dal momento che come tutti sanno, io sono di madrelingua spagnola. Credo che ci sarà l’opportunità in futuro, di musicare anche alcune sue poesie. Ho anche intenzione di realizzare un evento artistico con un’artista internazionale e lo renderemo pubblico appena sarà concretizzato.
Gisela, già conoscevo le tue qualità di vera artista, ma sono rimasto meravigliato nell’apprendere che ti sei impegnata anche per sistemare buona parte del terreno. Quindi hai rivelato doti di intraprendenza non comuni.
Fare la contadina è un qualcosa di genuino che mi rende felice. Ricordo che fin da piccola mi piaceva stare in mezzo alla natura e a casa dei miei genitori n Venezuela, avevamo della terra dove custodivamo alcuni animali da cortile Quando ho messo piede per la prima volta in questa casa rurale nelle vicinanze di Ardea, zona Caronti, all’inizio sembrava di stare in una foresta. Iniziai subito a lavorare a mani nude senza guanti ed è stata proprio la vicina di casa, dal momento che me le stavo rovinando, a dirmi che così non si faceva. La terra immediatamente si è dimostrata grata alle carezze che le offrivo ogni giorno. E’ stato meraviglioso vedere sbocciare quel fiore che in precedenza non aveva più vita e far crescere tutta quella terra colorata, poi abbiamo raccolto anche la prima frutta, parte della quale ho utilizzato per fare della buonissima marmellata. Inoltre con l’aiuto di dieci persone abbiamo raccolto una grande quantità di uva con la quale abbiamo vendemmiato. Mi reputo una persona che non ha paura di niente, neanche di arrampicarmi sugli alberi, mi piace toccarli e parlo spesso anche con loro. Il tramonto in questo luogo è un qualcosa di meraviglioso e suggestivo, che mi permette di scrivere tante poesie e la notte con il cielo stellato, si riescono a vedere tutte le costellazioni.
Grazie Giovanni Carusio e Gisela Josefina López. E buona fortuna
Forte Sangallo accoglie la quarta edizione del Festival Jazz e non solo. Quando il jazz si coniuga con l’arte e con la storia.
Un fine settimana impegnativo a Nettuno. Dal 23 al 25 agosto, abbiamo infatti goduto di importanti figure del jazz, progetti di danza, teatro, poesia e mostre d’arte.
Tre serate all’ insegna della musica e dell’ arte nel cuore del forte rinascimentale di Giuliano da Sangallo che domina la cittadina ed è polo di creatività. Il Forte Sangallo fu costruito tra il 1501 e il 1503 da Antonio da Sangallo, per volere di Cesare Borgia, detto il Valentino.
Tra le mostre: “Donne: libere nell’ arte, libere sempre”. Opere di pittura tutte al femminile di Mirella Celani, Monica Celestino, Monica Galli, Roberta Ghelli. Esposte creazioni originali e stampe di artiste che sottolineano che il loro lavoro vuole rappresentare
un’opera di liberazione.
Ogni sera un tema musicale diverso ha consentito agli estimatori del jazz e del pop di abbandonarsi a di momenti particolari e sound classici ma anche originali e inconsueti.
L’Associazione Culturale Hangar, sotto la direzione artistica di Francesco Bruno, è tornata a essere protagonista del Festival Nettuno Jazz 2024. Segnali dal Forte. La rassegna giunta alla sua quarta edizione, è accolta nel cortile del Forte Sangallo. Grande successo di pubblico che ha raggiunto Nettuno da tutta la provincia e ha decretato il sold out per tutte e tre gli appuntamenti.
Nei brani ascoltati il 25 agosto, in ,”Nuestra Senora Terra” sottolinea Francesco Bruno, creatore del gruppo “Francesco Bruno trio” il tema a cui egli si ispira è quello dei venti che soffiano sul mondo e che, con la loro mobilità, sono da assimilare al linguaggio musicale del Jazz. I venti, quindi, come modello di espressione trasversale alle culture e ai popoli, sono dominanti nella produzione del talentuoso compositore.
Il gruppo ha presentato brani di album del passato ma anche del progetto "Zàkynthos”, dalle nuove e originali sonorità. Con Bruno ci sono Giorgio Raponi, fantastico batterista, e Andrea Colella, che crea suoni di fusione armonica con il contrabasso.
Una speciale menzione per tutti i protagonisti musicali di questa edizione:
23 agosto, Javier Girotto & Vince Abbracciante.
24 agosto, Angelo Valori & Medit Voices “ Mi ritorni in mente” Le Canzoni Di Battisti-Mogol.
25 agosto, progetto originale di Francesco Bruno, che coniuga l' amore per la melodia con i contrappunti virtuosi, dal titolo di Nuestra Senora Tierra.
La figura di Giacomo Matteotti, nella ricorrenza importante dai cento anni dalla sua morte, è simbolo di questo festival.
Alla sua storia due artisti dedicano un’ interessante istallazione. Il titolo è “Il coraggio di un uomo”, una mostra pittorica e fotografica a cura di Leonardo Leonardi e Silvana Maltese.
Appassionata e drammatica la lettura tratta dal libro “M. Il figlio del secolo”, di Antonio Scurati, sul tema dell’ uccisione del deputato scelta e recitata dalla giovane attrice Arianna Siraco.
Un ringraziamento speciale anche agli organizzatori, sponsor e amministratori che hanno consentito questa full immersion di ottimo livello.
Alessandra Cesselon This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
Gabriele Sbattella o semplicemente Gabry conosciuto come “ l’uomo gatto” classe 1971, è stato campione per ben 79 puntate di fila della trasmissione Sarabanda condotta da Papi. Gabry fece la storia del programma , poi negli anni ebbe una serie di esperienze artistiche. In tempi più recenti Gabry L’uomo Gatto e il noto cantautore pontino Tony Riggi hanno stretto un rapporto di amicizia correlata con la musica. Il loro incontro avvenne negli studi Vox di Roma dove tutti e due dovevano effettuare il provino per “Tu si que vales”. L’ interpretazione dell’artista marchigiano piacque molto a Tony Riggi che subito gli fece la proposta di collaborare musicalmente con lui. Recentemente si sono ritrovati a Latina per completare quello che avevano iniziato, ossia il remake di un brano musicale che Gabry aveva già lanciato. Si intitola “stare insieme a te” e presto sarà trasformato in Kizomba nella nuova versione prodotta Tony Riggi che è l’editore del brano. In seguito la nuova versione della canzone, uscirà anche come video clip su tutti gli store digitali, in formato MP3. Gabry lo abbiamo incontrato con la compagna Elena insieme a Tony Riggi al Lido del Sandalo del litorale di Latina ed è sorta una piacevole conversazione.
Buongiorno Gabriele è un piacere incontrarti e conoscerti personalmente.
Sono lieto di stare qui e apprezzare la costa di mare pontina. Conoscevo il litorale Tirrenico perché avevo lavorato in Toscana, però lungo la costa laziale c’ero stato solo di passaggio . Conoscere il l Lido di Latina è stata una piacevole scoperta, con il suo profumo di mare molto intenso. Io abito nelle Marche in una bella località quale Porto San Giorgio e fin dalla giovane età mi sentivo attratto dalla passione per la musica che ascoltavo tutto il giorno con i dischi 45 giri. Dopo qualche anno trovai impiego per quattro stagioni come animatore turistico nei villaggi e così misi a frutto la mia conoscenza per le lingue straniere. Ad un certo punto arrivò la grande opportunità della televisione e sappiamo tutti com’è andata a finire.
Sei stato tra i personaggi entrati nella storia della fortunata trasmissione “Sarabanda” condotta da Enrico Papi la quale ti ha fatto conoscere al grande pubblico
Diciamo che ci andai per caso giusto per fare un’esperienza in televisione e divertirmi, ma non pensavo di avere le doti per diventare campione. La cosa incredibile è che mi chiamarono dall’oggi al domani, così mi ritrovai catapultato in fretta in quella trasmissione, diventai campione e tutto quello che poi è arrivato, non me lo sono andato a cercare. In seguito per caso mi è capitata l’opportunità di fare anche l’attore, ci ho provato un paio di volte e ho capito che potevo fare anche quell’esperienza . Un amico mi disse, ti vorrei far recitare in un film drammatico, anche se a prima vista sembrerei poco adatto dal momento che il mio viso è simpatico, portato a far ridere. Posso dire invece che me la sono cavata abbastanza bene, in quanto mi son saputo calare in un personaggio che presentava un ruolo molto intenso. il film uscirà a dicembre nei circuiti delle reti Mediaset e non vedo l’ora che questo film esca, perché ho voglia di vedermi nei panni di attore. Devi dire che io sono molto critico nei confronti di me stesso.
Tony raccontaci di questa tua recente e nuova collaborazione con Gabry
Io credo che la nostra intesa possa funzionare e in seguito ci saranno altre sorprese con nostre produzioni inedite. In questo momento ci troviamo al Lido del Sandalo sul litorale della spiaggia di Latina e abbiamo già cantato insieme il ritornello della canzone. E’ nostra intenzione prossimamente, dedicare un formato vinile a questo brano. Tempo fa sembrava un oggetto finito nel dimenticatoio dei ricordi, invece il vinile sta tornando prepotentemente di moda e e tantissimi artisti stanno ripubblicando i loro migliori LP in questo formato.
Gabry cosa ne pensi del formato di musica del vinile?
Credo che stia rivuvendo una nuova giovinezza. Io che ho ormai superato i cinquanta, ho potuto osservare tutta l’evoluzione della musica, dal vinile, al nastro, al compact disk, al digitale. Eravamo analogici e siamo diventati digitali, però il fruscio che fa la puntina sul vinile è qualcosa di romantico che lascia l’ascoltatore incantato. Qualche giorno fa stavo ascoltando un vinile di Battisti, l’ho messo sul giradischi e sembrava che Lucio si trovasse davanti a me in sala d’incisione a cantare il brano. Gli amanti della musica sono concordi che l’ascoltare un disco con il vinile, lascia una grandissima sensazione.
Per concludere, com’è nata Gabry questa simpatica denominazione, di uomo Gatto?
Mi trovavo a Ravenna nel 2002 in un villaggio e dovevamo montare uno studio musicale per rappresentare un ruolo non ballato dal momento che io non so ballare. Mi era piaciuto talmente tanto questo personaggio, che alla fine dissi, lo porto a Sarabanda e in trasmissione piacque molto. Non potevamo portare il nome di questo personaggio con il nome originale perché l’inglese non è una lingua conosciuta da tutti qui in Italia, così abbiamo creato questo fantomatico personaggio dell’uomo gatto (in inglese cat) che è un tipo bizzarro con le sue camice colorate, le cravatte particolari e la sciarpa del Bayer Monaco.
Grazie Gabry
Domenica sera 30 giugno presso il “Salotto Tevere” sulla banchina del lungotevere della città di Roma, all’altezza del Ponte Cestio, si è svolta una serata all’insegna della musica e del divertimento. Il concerto denominato “Premio Caruso 2024 ” ha visto come protagonisti la cantautrice venezuelana Gisela Josefina Lopez e il maestro Giovanni Caruso. Un suo allievo Samuel Fiorentino che recentemente ha superato l’esame di Conservatorio, ha accompagnato anch’egli i brani musicali con la sua chitarra, mostrando un’ abilità non comune. Il pubblico è rimasto favorevolmente coinvolto dalle canzoni e dalle musiche ben ritmate, che inducevano a ballare. La cantautrice Gisela Josefina Lopez ha interpretato i seguenti brani musicali italo latino americani inediti, inseriti nell’ultimo album discografico, incisi con il maestro Giovanni Caruso che ha arrangiato le musiche: Nota de Amor, Un llanto, Que es la vida, Desmontame, Tu primer beso, Ningún problema, Estación. La coppia artistica si è esibita inoltre nell’interpretazione di celebri e già conosciute canzoni: Quizás, quizás, Como la flor, Embrujo, Ay mi piel, Moliendo café, Barlovento, Algo contigo, Baila morena. Nella serata c’è stata l’opportunità di ballare sul palco una celebre canzone del grande Billo's: Pensándolo bien tu cumpleaños es todo el año. Infine è stato cantato un nuovo brano, scritto insieme alla giornalista Annalisa Venditti "Nelva" (con arrangiamento musicale del Maestro Giovanni Caruso) che
prossimamente uscirà in videoclip.
All’evento artistico ha partecipato anche la giovanissima Elisa Fiorentino che per l’occasione, ha indossato, un vestito tipico folcloristico del Venezuela. Gisela ha inteso evidenziare che quello attuale è effettivamente il periodo più brutto della recente storia che sta attraversando il suo Paese di origine: tra violenze e soprusi. Nell’arco della serata c’è stato spazio per ascoltare anche della gradevole musica classica interpretata alla chitarra dal maestro Giovanni Caruso in coppia con Samuel Fiorentino. Complimenti al Patron del Concorso, Gennaro Ruggiero e alla Presentatrice dell’evento, la bellissima Angelica Loredana Anton.
Dopo i grossi numeri collezionati nel finale dell’anno 2023, Tiziana Raciti torna con un nuovo brano innovativo e intrigante dal titolo “Pick me up” (Prendimi). Questa canzone caratterizzata dal forte impatto musicale, ancora una volta scritta dall’autore palermitano Fabrizio Clementi è già destinata alla parte alta delle classifiche.
L’ennesima hit dal ritmo travolgente si appresta a a diventare il tormentone della stagione. E’ un sound dai toni dance in grado di mantenere o indurre una variazione dello stato emotivo, ma anche fisico dell’ascoltatore. La conseguenza è quella che l’effetto benefico del pezzo musicale si propaga in ogni particella del tessuto umano.
La musica ci rivela che nulla è impossibile e anche nei momenti di tristezza e di perdita di controllo, ci indica la cosa più giusta e importante da fare.
L’ autore Fabrizio Clementi si è superato ancora una volta, nel puntare su nuove sonorità, ed ha pensato di far interpretare il brano alla bravissima cantante Tiziana Raciti. La pluripremiata cantante siciliana di Priolo Gargallo, a causa della sua grinta e vocalità è ormai definita e conosciuta come “la Tina Turner della Sicilia”. La data ufficiale di uscita di “Pick me up” è fissata per Venerdì 22 Marzo su tutte le piattaforme musicali ed i Digital stores.
Il video del brano si potrà inoltre visualizzare su YouTube nel canale di Tiziana. Ma per chi non vuole perdersi neanche un giorno, potrà ascoltare il brano in anticipo il 21 Marzo in onda su All Music Digital Radio, tra le ore 10,45 e le 11,20.
Il brano “Pick me up” sarà presente nel format MYCHANCE ON AIR sul canale 50 radio, nell’ambito dell’edizione discografica di “Artisti online”.
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| Tiziana Raciti |
Tiziana Raciti è una cantante professionista di Priolo Gargallo della provincia di Siracusa. Canta dall’età di sei anni, e i suoi genitori, dopo aver notato la sua predisposizione artistica, acconsentirono che partecipasse alle manifestazioni nelle varie località della sua provincia. A 12 anni Tiziana si presentò al festival degli sconosciuti patrocinato da Teddy Reno e Rita Pavone, i quali dopo aver visto le qualità della giovane cantante, le consigliarono di rimanere a Roma.
Nella capitale Tiziana avrebbe avuto sicuramente maggiori opportunità per crescere sia professionalmente che vocalmente, ma i suoi genitori vista la sua giovane età rimasero irremovibili e non acconsentirono. A 18 anni Tiziana sostenne un provino alla Rai per il programma “Non è la Rai”, riscuotendo consensi dallo staff e da parte di Boncompagni, ma anche in questo caso i suoi genitori non se la sentirono di lasciarla da sola a Roma.
Una volta ritornata in Sicilia, Tiziana proseguì negli studi e poi partecipò a Messina alle selezioni regionali, “una voce per Sanremo”, che si svolgevano in quattro serate. Sul podio salirono cinque, sei ragazze su 200 partecipanti, Tiziana riuscì nell’impresa, così a vent’anni conquistò l’Ariston e partecipò a “una Voce per Sanremo”. Ritornata a casa, Tiziana proseguì con impegno la sua carriera artistica, si guadagnò una meritata
notorietà e ricevette tante proposte per ospitate in tv.
Un autore dopo averla sentita, le propose di cantare un suo inedito, “la favola di Arianna” che la fece definitivamente conoscere al grande pubblico e si rivelò una bellissima esperienza.
Grazie ai suoi brani pubblicati sul web e in particolare su digital store, ricevette grande visibilità a livello nazionale ed internazionale. Abbiamo incontrato Tiziana per conoscerla più da vicino ed è sorta una piacevole conversazione.
Tiziana nell’arco della tua carriera hai avuto delle meritate gratificazioni, ce le puoi parlare?
Ho avuto tantissimi consensi tra i quali posso ricordare il premio “Cartagine” e il “Premio eccellenza artisti”. Un’altra grande soddisfazione è stata quando ho ricevuto il Premio Colosseo d’Oro. Nell’ambito di quell’evento ho avuto l’opportunità di incontrare e conoscere Gisela Lopez Montilla che oltre ad essere una bravissima cantautrice è un’artista completa a 360 gradi. Ci siamo trovate subito in sintonia ed è nata una bellissima collaborazione dal momento che mi ha fatto interpretare il suo capolavoro. Si tratta del brano musicale “Run, run, run “ che ho inciso e si trova su tutte le piattaforme. Questo pezzo musicale è stato poi proposto a Sanremo Senior e il destino ci ha consentito di superare le selezioni. Siamo riusciti ad arrivare in finale, tra i primi venticinque finalisti, scavalcando più di 900 concorrenti.
Purtroppo è successo qualcosa di imprevedibile come il decesso di tua madre e non sei riuscita a presentarti a Sanremo vero?
Il caso ha voluto che mia madre nei giorni precedenti la partenza per Sanremo si è aggravata e questa circostanza oltre al fatto che è venuta anche a mancare, mi ha impedito di poter partire. Giustamente ho informato i componenti della Direzione del Sanremo Senior che sono stati comprensivi e mi hanno garantito che dal momento che è una giusta causa, mi hanno conservato la finale per l’anno prossimo. La perdita di mia mamma ha lasciato in me un vuoto incolmabile, però io avverto in un certo senso la sua presenza, con una forza dietro, che non mi permette di lasciarmi andare. I miei genitori mi hanno cresciuta con la musica ed è grazie a loro che ho acquisito la forza per andare avanti.
Adesso c’è un nuovo singolo alle porte da mettere sotto l’albero di Natale per questo fine 2023 e che allieterà i tuoi fans. Ce ne puoi parlare?
Il nuovo pezzo musicale è Melody nasce dalla collaborazione tra l’autore di testi palermitano Fabrizio Clemente e Loris Federici (musicista e compositore) che ha curato l’arrangiamento musicale del brano. Fabrizio sono anni che mi segue e mi apprezza. Precedentemente mi aveva inviato tanti brani, in modo che io li esaminassi, il destino ha voluto che quando ho sentito questo suo ennesimo pezzo musicale, ho captato subito che era quello giusto da poter proporre. Melody tratta un tema introspettivo che riguarda l’amore verso la melodia, le note e la musica in genere. Sono sicura che piacerà e lo dedico a tutti i miei fans e a tutte le persone che hanno creduta in me.
Grazie Tiziana Raciti
Al secondo posto è arrivato Lorenzo Pellegrini e al terzo Jacopo Sordilli.
Il Festival realizzato con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Ariccia, già nota per il suo importante e storico Festival, è stato organizzato per Arcadia da Tony Riggi.
La regia dell’evento è stata opera di Donatella Cotesta.
Perfetto il mood del Festival, dalle selezioni alla finale. Il cantautore Tony Riggi bravissimo anche nelle vesti di organizzatore, ha dichiarato; “Posso dire che abbiamo fatto centro e dopo 30 anni è stato riproposto nuovamente l’avventura del festival e della tradizione musicale di Ariccia.
La soddisfazione di questa sera ci dà la spinta giusta e da domani si inizia a lavorare nuovamente per la prossima edizione.”
Molto importanti sono state le master class nei due giorni che hanno preceduto la finale svoltasi a Parco Chigi ad Ariccia. Il sindaco Gianluca Staccoli ha dimostrato grande soddisfazione, così come il consigliere comunale delegato a Sport-Turismo e Spettacolo Danilo Costantini.
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| Tony Riggi |
Nella serata sono state grandi le esibizioni dei partecipanti, così come quelle dei molti ospiti, tra cui Simone Patrizi. 44444Quest’ultimo ha ricordato nella sua performance, la partecipazione al Festival di Sanremo 2002, dedicando la sua esibizione a Franco Migliacci.
Ad aprire la serata, sono stati Roberto del Monte e i Big Soul Mama, oltre a Tony Riggi con la sua band i “The Knights Templar”.
Sul palco è salito anche l’Ing. Pasquale Marasco, presidente dell’A.N.I.L.D.D. (Associazione Nazionale Invalidi del Lavoro e Disabilità Diffusa) che ha consegnato al Sindaco e alle altre personalità, attestati speciali da parte dell’associazione.
Chiara Orlando (14 anni) la vincitrice del Festival, ha interpretato magistralmente “Gabbia” al pianoforte, una canzone composta e scritta interamente da lei.
sabato prossimo 9 settembre presso l'Arena del Circolo Cittadino di Latina alle ore 20:30
Il 9 settembre prossimo presso l'Arena del Circolo Cittadino di Latina alle 20:30 per la terza edizione, sarà nuovamente presentato lo spettacolo “Liricando sotto le stelle”. Nell’ ambito della serata condotta dalla bella ed elegante conduttrice Celeste Silvestro, si assisterà al felice connubio tra la musica lirica (che ha coinvolto negli anni, intere generazioni nel mondo), con l’inebriante ritmo della musica leggera. Lo spettacolo presenterà una serie di artisti qualificati: la soprano Sabrina Fardello, (che è anche direttrice artistica dell’evento), il cantautore Sergio Ciccarelli e il cantante classico napoletano Gino Accardo.
A fare da cornice, sarà presente l'immancabile maestro Nicola Franco al piano, che offrirà il suo straordinario contributo musicale. Ogni artista e interprete, nonostante appartenga ad uno stile diverso, effettuerà suggestivi e originali duetti musicali. Questo genere è un omaggio alla tradizione "pavorottiana", in quanto il celebre tenore emiliano, era stato il primo a presentare uno spettacolo, che era un mix unico di vari stili musicali.
Nell’ambito dell’ evento inoltre, ci sarà l’esibizione delle maestre ballerine Serena Nenè Scarano e Chiara Ardia, esperte nel ballo swing, che effettueranno inframezzi di alcune sequenze di danza spettacolare.
"Liricando Sotto le stelle" è un format originale, creato nel 2018 da Sabrina Fardello, in collaborazione con le figlie Celeste e Ilaria preziose nel loro contributo in vari aspetti.
Il costo d’ingresso allo spettacolo è di 10 Euro. Per i minori, diversamente abili e gli ultraottantenni il costo è dimezzato.
Abbiamo incontrato la Prof.sa Sabrina Fardello che ha ritenuto di rendere pubbliche le sue considerazioni :
Sono emozionata di annunciare che i biglietti di invito per il mio concerto sono finalmente pronti. Tenendoli tra le mani, provo una profonda soddisfazione, ma anche un leggero brivido di tensione per la responsabilità che ho nel presentare la terza edizione, di “Liricando sotto le stelle”.
Immagino che sono tante le persone che ti hanno fornito la loro preziosa e fattiva collaborazione.
Ritengo doveroso ringraziare il Presidente del Circolo dottor Alfredo De Santis per la sua gentile accoglienza che ha reso possibile l’effettuazione dello spettacolo. Prezioso è il contributo del Tecnico audio luci Marco Pinto insieme a quello della sua signora,
Vorrei esprimere inoltre la mia gratitudine per l'incessante aiuto del dottor Pio Maria Franco sempre pronto a offrire il suo squisito supporto. Infine, mia figlia Ilaria Silvestro grazie al suo talento per la grafica. è riuscita a curare in modo impeccabile, le locandine dell'evento . L'ultimo ringraziamento va al maestro Nicola Franco.che mi accompagna da alcuni anni.
Recentemente sei stata omaggiata con delle premiazioni, cosa ci puoi dire in proposito?
Lo scorso 2 Agosto sono stata premiata nell’ambito del premio Nazionale La Rosa d’Oro, una rassegna organizzata dal regista Gennaro Ruggiero. La manifestazione effettuata in un luogo suggestivo sul lungotevere, è stata condotta dalla talentuosa artista Angelica Loredana Anton, con la collaborazione della creativa direzione artistica della giornalista Giò Di Sarno. E' stato un momento indimenticabile ricevere “la rosa d’oro”, in quanto è un omaggio prestigioso alla mia carriera artistica. Quella sera, solo dieci donne sono state premiate.
Un altro momento di grande soddisfazione è stato il 13 di giugno, in occasione della Festa nella Chiesa di Sant’Antonio a Frattamaggiore, il mio paese d’origine. Sono stata premiata come ringraziamento ai concerti che effettuo di beneficienza, al fine di raccogliere fondi per la ristrutturazione dell’organo del 1600 di Francesco Durante
Inoltre sono felice di essere candidata per il premio Enrico Caruso in world che ho ricevuto recentemente sabato 2 settembre organizzato dal dott. Massimo Civale e dalla regista Donatella Cotesta.
Quali saranno i tuoi prossimi impegni futuri, Sabrina Fardello?
Il 14, 15 e 16 settembre ho il piacere di partecipare al Festival di Ariccia, una manifestazione importante che sarà riproposta quest'anno dopo tanti anni di assenza, organizzata dal bravissimo artista e manager Tony Riggi. In quell’occasione presenterò un mio brano inedito, scritto da me, che tenevo ben conservato nel cassetto da dieci anni. Ha come titolo, “Amazzone imperfetta”.
Poi il 15 ottobre sono candidata al Premio Immagine di Latina. La cerimonia organizzata dal giornalista Franco Borretti si effettuerà all’Hotel Europa.
Grazie Sabrina Fardello