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Narges Mohammadi Premio Nobel 2023 - La forza di una donna che smuove le montagne...  

By Marzia Carocci October 06, 2023 484
 
 Narges Mohammadi

 “La democrazia prima di essere un sistema politico è una cultura. Sono le persone, con i loro comportamenti, a fare la democrazia.” — Shirin Ebadi 

 

Narges Mohammadi ha ricevuto il premio Nobel per la pace 2023. La cerimonia per la quale il Comitato del Premio ha chiesto la presenza della donna ancora detenuta in carcere, sarà a Dicembre.

Attivista iraniana, carcerata dal 2016, vice presidente del Centro per la difesa dei diritti Umani l'organizzazione non governativa guidata da Shirin Ebadi,(in esilio dal 2009) ha ricevuto l'onorificenza per la sua continua ed estenuante lotta alla promozione dei diritti umani e per la libertà di ognuno.

In prima linea contro l'oppressione alle donne  in Iran. Attivista per i diritti umani. Arrestata diverse volte dal regime Iraniano.

Ha dovuto subire punizioni fisiche, arresti, condanne. In una delle tante prigionie subite, ha ricevuto oltre 150 frustate e altre forme di torture.

Nata a Zanjan, 51 anni fa, laureata in fisica si è battuta oltre che per le donne, anche per la difesa dei diritti dei detenuti. Ha combattuto contro la pena di morte. Madre di due gemelli, mai si è arresa alla lotta. A Narges, in una delle diverse carceri che l'hanno detenuta, non furono neppure concesse le medicazioni nonostante soffrisse e soffre di una grave forma di polmonite. L'Unione Europea è intervenuta a favore dell'attivista invitando l'Iran a rispettare le leggi sui diritti internazionali sottolineando la grave forma di malattia di Mohammadi. Persino Amnesty International richiamò l'attenzione sull'attivista per il non diritto concessogli alle cure mediche.

La donna è ancora in detenzione nonostante gli interventi di varie associazioni e dal carcere continua ancora la sua battaglia contro le torture di ogni genere e le violazioni sessuali delle donne arrestate. Nel 2022 momento in cui la giovane Iraniana Amini fu uccisa dalla polizia perché priva del hijab, si sono incrementate le lotte delle donne stanche dei troppi soprusi; la stessa attivista Narges Mohammadi dall'interno della prigione a Teheran ha trovato il modo di esternare il proprio appoggio attraverso articoli.

Donna decisa, coerente con la propria idea, impegnata totalmente rischiando costantemente la propria vita, lontano di propri affetti, è sempre stata decisa a combattere una battaglia verso l'immane forza di violenza e crudeltà alle donne Iraniane anche all'interno del carcere non si è lasciata intimorire. E' riuscita addirittura a fare arrivare un messaggio alla BBC dove raccontava i tipi di torture e di violenze inaudite  alle detenute del carcere a Ervin; nello specifico parlava di un'attivista violentata dagli agenti di sicurezza.

Condannata l'ultima volta nel 2022 dove ha subito ben 74 frustate per avere diffuso una propaganda contro lo Stato Iraniano Arrestata 13 volte per un totale di 31 anni di carcere: Si sta adesso battendo per la tortura bianca del quale ne ha parlato in un libro pubblicato nel 2022 dal titolo White Torture. Si tratta di punire con un lungo isolamento (anche oltre due mesi) nella sezione 209 del carcere di Evin. Possiamo solo immaginare lo stato psico fisico ed emotivo che le donne andrebbero a subire. Un'altra forma di tortura infame non corporale ma di abbandono all'oblio mentale. 

Narges Mohammadi; un premio Nobel che tutte le donne del mondo dovrebbero applaudire nel rispetto, nella gratitudine, nel coro unanime di un grazie a chi non ha vissuto di sole parole ma di azioni degne di una donna fra le donne che per i loro diritti ancora si batte nonostante tutto. 

Grazie Narges Mohammadi!

 

 

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Last modified on Friday, 06 October 2023 21:44
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