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22 SETTEMBRE - TANTA GENTE PER DIRE NO AL GENOCIDIO MA I RIFLETTORI PUNTATI SU TAFFERUGLI SPACCIATI PER “GUERRIGLIA”

By Roberto Fantini September 25, 2025 289

 

 Come innumerevoli altre volte, una giornata di splendide manifestazioni in tutta Italia, con in piazza centinaia di migliaia di persone di ogni età, è stata, a livello mediatico e politico, ignobilmente svuotata del suo contenuto e della sua essenza:

la violenza criminale dell’esercito israeliano è finita in soffitta e tutti lì a prendere le distanze e a deprecare la violenza idiota di sparute minoranze incappucciate.  

Obnubilato il meraviglioso oceano di civilissima gente, infatti, sui vari tg e sulla quasi totalità delle prime pagine dei quotidiani, hanno finito per dominare, con immenso tripudio di giornalisti mercenari e di politici rampognanti, immagini e filmati relativi ai tafferugli della stazione di Milano e ai blocchi  stradali e autostradali …

Solita sperimentatissima applicazione della ben nota strategia di cossighiana memoria, basata su chirurgiche infiltrazioni e abili manipolazioni di parte dei manifestanti? Impossibile escluderlo, ovviamente.

Ma - mi domando - quando si capirà, da parte di tutti noi, che per conferire dignità alla propria causa e per far apparire in tutta la sua sostanza il valore della propria protesta, dovrebbero essere radicalmente rifiutate, evitate e ostacolate:

  • tutte le azioni concretamente lesive dei diritti altrui,
  • gli atteggiamenti e comportamenti aggressivi e di sfida nei confronti delle forze dell’ordine,
  • nonché tutte quelle iniziative che, con arbitrio prevaricatore, impediscono la normale circolazione ferroviaria e stradale?

Quando si capirà che occupazioni di stazioni, di scuole o di autostrade, violando di fatto legittimi diritti della povera gente, in nulla giovano alle grandi cause, finendo per seminare soltanto sofferenza, rabbia, indignazione, odio e ostilità, e offrendo ai governi e ai loro servi fedeli l’opportunità per criminalizzare ed infangare  in blocco l’intera massa dei manifestanti e dei loro sostenitori? 

Quando si comprenderà che simili azioni sono in chiaro contrasto con la filosofia e con lo stile della vera lotta nonviolenta, e che nulla hanno a che vedere con la tanto spesso invocata (quanto fraintesa) “disobbedienza civile”?

E che, soprattutto, costituiscono un colossale regalo per la peggiore informazione e per la peggiore politica, che vengono immensamente facilitate nel loro vergognoso intento di evitare di affrontare questioni serie e di ascoltare le voci giuste e oneste di un popolo che, nonostante tutto, non smette di credere che un altro mondo sia davvero possibile.

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Last modified on Thursday, 25 September 2025 07:34
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