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«Israele, il killer che piange»: la voce coraggiosa di Ernesto Marzano

By Emiliano Federico Caruso October 04, 2015 14074

«Non posso guardare dall’altra parte, e fingere di non vedere quel che succede in Palestina»

               Ernesto Marzano

Per più di mezzo secolo, dall’esodo palestinese del 1948, si sono versati i proverbiali fiumi d’inchiostro sulla questione tra Israele e Palestina. Tra sociologi, studiosi, giornalisti, politici, ministri, registi, documentaristi, quasi non esiste intellettuale che non abbia detto la sua, talvolta a sproposito, sulla Striscia di Gaza, su Israele, su Gerusalemme, sui palestinesi, su Abu Mazen o Reuven Rivlin. Molte le voci di comodo, quelle di parte, troppe quelle poco documentate e molte di meno invece le voci di intellettuali ben preparati, documentati e coraggiosi, e tra queste ultime c’è quella di Ernesto Marzano.

Marzano non è un uomo che cavalca l’onda del momento, quando trascinati dall’emotività e della moda molti si sentono ormai esperti di analisi mediorientali, ma è uno che si occupa della questione ormai da anni, parla con cognizione di causa, avendo già al suo attivo un curriculum che la metà basterebbe a qualsiasi scrittore. Già avvocato ed economista, forte di molte esperienze dirette sul campo, Marzano ha al suo attivo vari libri, tra i quali «Adolfo e Osama, figli di Abramo» il cui titolo provocatorio nasconde un’accurata analisi delle origini del conflitto tra palestinesi e israeliani. Discorso che Marzano riprende ora nel suo ultimo libro, dal titolo altrettanto provocatorio di «Israele, il killer che piange».

Un libro dalla nascita difficile, preso, abbandonato e ripreso più volte dall’autore, che nel realizzare quest’opera venne anche sconsigliato da colleghi e amici, vista la delicatezza dell’argomento trattato. Ostacoli che non hanno certo fermato l’onestà intellettuale di Marzano, che con uno stile ironico e provocatorio, e forte della sua conoscenza sull’argomento, ci guida in un interessante viaggio storico, sociologico e anche umano tra le varie sfumature del conflitto ideologico, religioso e militare tra Israele e Palestina.

Un viaggio variegato, tra accurate analisi storiche e religiose, aneddoti di viaggio, versioni romanzate di alcuni capitoli biblici e intelligenti riflessioni personali, in cui Marzano non fa sconti a nessuno, con una sincerità e una lucidità uniche. E si concede anche qualche capitolo «apocrifo» della Bibbia, nel quale espone in modo romanzato, ma accurato, alcuni episodi dei testi religiosi da un altro punto di vista. Molto coraggioso in certi passaggi, l’autore analizza poi la prepotente fame di espansione e di colonizzazione di Israele partendo dagli episodi del Pentateuco (i primi cinque libri della Bibbia) fino ad arrivare ai più recenti e drammatici avvenimenti, collegando in modo documentato e intelligente gli antichi rancori con i problemi di oggi.

Non manca una riflessione finale sui rapporti tra la questione Israele-Palestina e i media moderni. Un libro ben scritto, coraggioso, lucido, a tratti causticamente ironico, ben documentato al punto da non deludere uno specialista della materia, ma anche scorrevole, piacevole e originale nel voler proporre un insieme di elementi diversi, tra episodi biblici, aneddoti, analisi sociali e storiche, piccoli racconti e acute riflessioni dell’autore.

Emiliano Federico Caruso

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Last modified on Monday, 05 October 2015 13:35
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