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La Ragazza che sfidò Dio e creò il mostro: Mary Shelley e la nascita di Frankenstein

By Marzia Carocci October 28, 2025 116

 

Mary Shelley 

Si dice che Mary Shelley si riunisse con il marito, Percy Shelley, Lord Byron e altri amici per raccontare storie di mistero fino a tarda notte. Proprio dopo una di queste riunioni, le venne in mente l'idea centrale di Frankenstein, l'opera che la rese celebre.

Mary e Percy Shelley trascorsero l’estate del 1816 sul lago di Ginevra. A causa della pioggia incessante, il gruppo, che includeva Byron, fu costretto a restare a lungo chiuso in casa. Parlarono di esperimenti per rianimare la materia morta e si lessero storie di fantasmi. Fu allora che Byron propose una sfida: ognuno avrebbe dovuto scrivere una storia di fantasmi. Da quel gioco nacque uno dei romanzi più importanti della storia della letteratura inglese.
Forse è sorprendente sapere che il romanzo Frankenstein o il moderno Prometeo è considerato la prima grande opera letteraria di fantascienza. Ed è ancora più sorprendente che in molti ignorino che questo libro – la cui storia è poi approdata al cinema, in televisione e persino nei cartoni animati – sia stato scritto da una donna: Mary Shelley. Non solo: lo scrisse in un’epoca in cui le probabilità per una scrittrice di raggiungere la fama erano pressoché nulle. La vita di Mary Shelley fu tanto affascinante quanto la sua opera: caratterizzata da grandi tragedie, un amore che conservò nel cuore fino alla morte e un'esistenza piena di audaci avventure. Le vicende della sua vita potrebbero ispirare la trama di un altro eccellente romanzo.“Provare amore per un altro mi trascinerà nell’ingranaggio dell’esistenza che conduce la gente, e dal quale per ora sono escluso.” (Mary Shelley, Frankenstein) Nonostante Mary Shelley sia entrata nel novero dei grandi scrittori della letteratura universale grazie a Frankenstein, quest'ultimo non fu certo la sua unica opera. Scrisse altri romanzi e opere teatrali che negli ultimi anni hanno attirato sempre più l’attenzione degli esperti. Travolto dalla fama quando l'autrice era ancora in vita, Frankenstein mise in ombra per molti anni le sue altre creazioni. Mary Shelley nacque a Londra, il 30 agosto 1797, in una famiglia di stirpe nettamente progressista. Suo padre, con il quale Mary ebbe sempre un rapporto molto stretto, era William Godwin, filosofo, giornalista e scrittore. Sua madre, Mary Wollstonecraft, fu una filosofa pioniera del movimento femminista. Purtroppo, la madre di Mary morì durante il parto, apparentemente a causa di una grave infezione e di una febbre altissima. La donna aveva avuto una figlia prima di sposarsi, che il padre di Mary accolse come figlia sua. Le due bambine crebbero come sorelle, instaurando un rapporto molto intimo che conservarono per tutta la vita. Quando Mary aveva 3 anni, suo padre si sposò con una vicina, che a sua volta aveva due figlie. Sembra che Mary non andasse d’accordo con la matrigna, arrivando perfino a odiarla. Ciononostante, si può affermare che ebbe un’infanzia e un’adolescenza felici. Suo padre educò Mary e la sorellastra Claire in modo molto liberale, dando loro accesso a un’ampia formazione e assicurandosi che diventassero due donne molto istruite.

Citazioni da Frankenstein

    • “È più felice quell’uomo che crede che la sua città natia sia il mondo intero, di quello che aspira a divenire più grande di quanto la sua natura gli consenta.“
    • “Un essere umano perfetto dovrebbe sempre mantenere la mente calma e serena e non permettere che la passione o che un desiderio passeggero disturbino mai la sua tranquillità.“

                     Alcune curiosità su Mary Shelley e il suo Frankenstein

     Mary Shelley scrisse il suo romanzo più famoso, considerato uno dei capolavori della letteratura inglese, a soli 19 anni. Ci volle circa un anno per lavorare alle correzioni con il marito, Percy Shelley, e per trovare un editore. Il romanzo venne pubblicato nel 1818 in forma anonima, con una dedica al padre di Mary Shelley, William Godwin. Per anni pubblico e critica nutrirono il sospetto che il libro fosse opera di Percy Shelley. Il romanzo vedrà il nome dell’autrice in copertina soltanto nel 1831.
L’unico figlio sopravvissuto di Mary Shelley si chiama Percy Florence Shelley. Florence, come Firenze, la città in cui è nato. Nel suo viaggio tra le più belle città d’Europa Mary Shelley trascorse anche lunghi periodi in Italia. Tra le città che visitò ci sono anche Torino, Milano, Bologna, Napoli e Roma. Percy Shelley morì in mare tra La Spezia e Livorno, venne cremato a Viareggio e seppellito nel cimitero acattolico di Roma.
La prima edizione italiana di Frankenstein venne pubblicata soltanto nel 1944 da Ranieri Cochetti.

Le difficoltà che le donne incontravano in ogni forma d'arte, in un'epoca in cui l'uomo doveva essere l'unico artefice del pensiero, penalizzavano la forza, l'intelligenza e la genialità di molte grandi artiste. Mary Shelley era una di queste. Niente riuscì a fermarla e, grazie alla sua determinazione, Frankenstein è un'opera la cui lettura è ancora oggi stimolante e fondamentale.

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Last modified on Tuesday, 28 October 2025 15:34
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