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STORIA E PASSIONE PER LE QUATTRO RUOTE. Di Massimo Chierici

E’ un racconto – una Storia – lunga e appassionante che percorre quasi due secoli di vita dell’automobile, quella che Massimo Chierici racconta con puntigliosa dovizia di aneddoti “storici”, foto d’epoca e inedite curiosità, nel volume “4 ruote parmigiane” (edizioni MUP, euro 20.00).

Ma non solo “parmigiane” : oltrepassando i confini dell’ex Ducato di Maria Luigia, le pagine raccontando la storia della passione senza limiti o confini per l’automobile che segnò un periodo felice e irripetibile della produzione italiana del settore.

Il territorio di Parma e il Parmense, nel cuore dell’Emilia Romagna, sin dalla fine dell’Ottocento, ha rappresentato una fertile fucina, pionieristica e coraggiosa, di piccoli e grandi imprenditori che dalla creazione di prototipi di automobili (a due, tre o … quattro ruote!) talvolta fantasiosi ma spesso frutto di straordinarie intuizioni, arrivarono alla realizzazione di modelli le cui tecnologie genialmente avveniristiche dettero spesso vita ad autentici successi riconosciuti e ambiti a livello internazionale.

Nomi di risonanza internazionale quale ad esempio la Dallara, Casa automobilistica nella cui sede principale di Varano Melegari – Parma, vengono prodotti i super bolidi di Formula 3 oggi richiesti ed apprezzati in tutto il mondo. Come spiega Chierici nel capitolo dedicato alla Dallara : ”A partire dal 2005 la Formula 3000 viene sostituita dalla GP2, laviosa auto 5 copiacategoria propedeutica alla Formula 1 con gare che si disputano sugli stessi tracciati e nelle stesse giornate di gara della serie maggiore. Dalla sua istituzione fino ai giorni nostri, la Dallara è la fornitrice unica dei telai per tutte le squadre che prendono parte al Campionato. “

Ma non solo Dallara : Chierici racconta la storia di felici intuizioni e di basilari sperimentazioni che dettero radici e vita a particolari realizzazioni firmate da Attilio e Romano Bertolini (lamiere per auto da competizione), Giuseppe e Aldo Compiani, Carlo Laviosa l’ingegnere che costruì un prototipo d’automobile che venne esposto al Salone dell’auto di Torino nel 1906.

Certamente un volume originale, appassionante anche per chi non è schiavo della “febbre” automobilistica : una galleria storica tracciata da foto d’ epoca, da avvenimenti e personaggi che affascinano il lettore e lo trascinano sulle tracce della lunga storia dell’automobile, eterno desiderio in costante divenire dell’ uomo e della donna : di ieri e di oggi.                              

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Last modified on Wednesday, 11 November 2015 21:24
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