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Il punto sulla  37.a giornata di calcio di Serie A, stagione 2024-2025.

By Rino R. Sortino May 20, 2025 107

 

 

Si è giocata la 37.a e penultima giornata del campionato di Serie che ha regalato tanti gol e spettacolo, con continui colpi di scena. Soprattutto nei minuti finali delle varie gare. In questa turno non ci sono stati verdetti definitivi, di deciderà tutto all’ultima giornata, per scudetto, corsa champions e salvezza. Sabato scorso il primo match si è concluso con la grande vittoria dell’Atalanta sul Genova (2-3), due squadre che hanno potuto giocare in tutta tranquillità prive di obiettivi di classifica. Mateo Retegui con la sua rete contro il Genoa sua ex squadra, ha raggiunto quota 25 reti in una sola stagione, superando niente meno che Pippo Inzaghi, icona mai dimenticata sotto le Mura di Bergamo. 

Nella lotta scudetto pareggi per Inter e Napoli. Cento minuti  di passione e tensione sull’asse dei due   campi   Tardini-San Siro,   ma a differenza  dell’Inter fermata sul 2-2 in casa  dalla  Lazio, il pareggio di 0 a 0 contro il Parma, ha un forte profumo di vittoria. La squadra di Conte dopo questo successo, resta avanti di un punto sull’avversario nerazzurro e giocherà l’ultimo match con il Cagliari già salvo matematicamente. I partenopei dovranno impegnarsi decisamente  di più per arrivare all’obiettivo e festeggiare il quarto scudetto. Il campionato in ogni caso si è dimostrato avvincente fino all’ultimo e a novanta minuti dalla fine, tutto è ancora in bilico e la differenza di un solo punto non può dare certezze. 

 Il Napoli non va oltre lo 0-0 in casa del Parma in una partita nervosa e tirata. Gli uomini di Conte non sono riusciti ad esercitare una particolare fluidità di manovra tale per mettere in condizione di segnare, Lukaku e McTominay.  I partenopei sono stati  anche sfortunati con i pali, di Anguissa e Politano, poi il portiere del Parma Suzuki è artefice di un grande intervento  sotto l’incrocio che riesce a deviare  sulla traversa la punizione di McTominay.  Anche il Parma riesce ad avere due importanti occasioni sulle conclusioni di Sohm, ma Meret  si dimostra vigile.  Nel recupero si assiste all’ennesimo colpo di scena: Neres se ne va  sulla destra dell’area e va giù dopo il contatto con Lovik. L’arbitro Doveri indica subito  il dischetto per il calcio di rigore, poi il Var annulla per un possibile fallo di Simeone su Circati nel recupero palla. Nel finale espulsi Conte e Chivu per intemperanze: pertanto non saranno in panchina all’ultima di campionato. 

L’Inter pareggia con la Lazio 2-2 in un match pieno di capovolgimenti di fronte.  Bisseck porta in vantaggio i nerazzurri nel recupero del primo tempo. Nella ripresa entra Pedro nella Lazio e fa 1-1. Dumfries di testa trova il nuovo vantaggio per l’Inter al 79’ ma al 90’ ancora Pedro segna il gol del 2-2 su calcio di rigore assegnato per un tocco di braccio di Bisseck. Lo spagnolo con il calcio di rigore, realizza l’ennesima doppietta (che ha fatto felice tutta Napoli) e si conferma un calciatore ancora molto valido. Al 94’ sponda di testa di Acerbi per Arnautovic che a un metro dalla porta, liscia completamente il tiro di sinistro. Al 98′ è annullato un gol per fuorigioco sempre all’austriaco. Espulsi entrambi i tecnici Baroni e Inzaghi.  

Nella lotta Champions vincono Juve e Roma: Juventus (2-0 all’Udinese) e la Roma (3-1 al Milan). Vince anche la Fiorentina che si impone 3-2 sul Bologna fresco vincitore della Coppa Italia e dunque, già qualificata per la prossima Europa League.

I bianconeri si confermano al quarto posto e restano avanti in classifica nei confronti di Lazio e Roma. A seguito di questi risultati, una delle poche certezze è che il Milan l’anno prossimo non parteciperà alle coppe europee. Per quanto riguarda la zona Europa, la Fiorentina scavalca il Milan e aggancia il Bologna al settimo posto (che oggi non vale niente in virtù della vittoria della Coppa Italia da parte dei rossoblu). La Lazio con il pari a Milano con l’Inter perde punti nei confronti di Juventus e Roma e resta a 3 punti di vantaggio dalla Fiorentina. 

 Nella lotta salvezza vittorie fondamentali per Empoli (Monza-Empoli 1-3) e Lecce (1-0 al Torino). Il Venezia è travolto a Cagliari 3 a 0 e probabilmente deve dire addio alle sue residue speranze di salvezza. L’unico verdetto che emerge da una serata con ben 9 partite in contemporanea è il Cagliari matematicamente salvo. Il Parma con il pareggio contro il Napoli ed il Verona con il suo 1-1  in casa col Como, sono vicine alla salvezza, mentre Lecce  ed Empoli sono appaiate al terz’ultimo posto. 

Si deciderà all’ultima giornata lo scudetto della Serie A 2024/25  nel doppio scontro Napoli-Cagliari e Como-Inter:  entrambi gli incontri si giocheranno venerdì 23 maggio alle ore 20.45. Se le due squadre dovessero finire a pari punti dopo l’ultima giornata, si contenderanno lo scudetto con uno spareggio in  campo neutrale (con ogni probabilità, l’Olimpico di Roma). 

Per quanto riguarda il resto della giornata, Bologna-Genoa e Milan-Monza, ossia le due partite senza interessi di classifica, verranno disputate sabato rispettivamente alle ore 18 e alle 20.45. Tutte le altre gare, che coinvolgono squadre in lotta per l’Europa e la salvezza, si svolgeranno tutte in contemporanea domenica sera alle 20.45 (Atalanta-Parma, Empoli-Verona, Lazio-Lecce, Torino-Roma, Udinese-Fiorentina e Venezia-Juventus).

 Questi i risultati della  37.a giornata di calcio di Serie A: 

GENOA-ATALANTA 2-3   CAGLIARI-VENEZIA 3-0    FIORENTINA-BOLOGNA 3-2

VERONA-COMO 1-1   INTER-LAZIO 2-2    JUVENTUS-UDINESE 2-0

LECCE-TORINO 1-0   MONZA-EMPOLI 1-3   PARMA-NAPOLI 0-0   ROMA-MILAN 3-1

 

La Juventus ha individuato in Osimhen  l’obiettivo principale per rinforzare l’attacco per la prossima stagione.  Servono almeno 100 milioni.  L’attaccante è di proprietà del Napoli  e da parte sua il nigeriano accetterebbe di buon grado il ritorno in Serie A. Non  risultano ancora offerte effettive al Napoli, ma il club bianconero è pronto, attraverso il procuratore del calciatore a mettere sul piatto della bilancia una proposta da 80 milioni.  

Il rapporto tra il tecnico Gasperini e l’Atalanta potrebbe non essere ancora finito.  Il lavoro del tecnico nel suo ciclo a Bergamo è sotto gli occhi di tutti: cinque qualificazioni in Champions in otto stagioni, impreziosite dalla conquista dell’Europa League e da un bilancio che ogni anno si avvale di laute cessioni. La dirigenza bergamasca ben consapevole degli enormi meriti raggiunti dal tecnico, avrebbe proposto il rinnovo di un ulteriore anno, quindi fino al 2027,

 

 

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