
L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
Bologna- Genoa 2-1 Nel primo tempo si assiste a poche emozioni. Nella ripresa il Genoa passa in vantaggio grazie alla rete di Ellertson, al 63′ che dopo una triangolazione, entra in area di rigore e punisce Skorupski con un gran tiro. Il Bologna reagisce immediatamente e pareggia grazie al colpo di tacco di Santi Castro. La gara si vivacizza e il goal del definitivo vantaggio arriva allo scadere, esattamente al 99′ su calcio di rigore siglato da Orsolini e decretato dall’arbitro a seguito di un fallo di mano in area di Carboni. Orsolini si conferma un cecchino infallibile e segna il suo 67° gol in Serie A, eguagliando Beppe Signori.
Torino-Atalanta 0-3. I nerazzurri travolgono il Torino nel primo tempo, con tre gol in otto minuti grazie alla doppietta di Nikola Krstovic (30′ e 38′) e alla rete di Sulemana (35′), autore anche di un assist. Il Toro nella ripresa cerca di tornare in partita, ma Zapata si fa parare un rigore da Carnesecchi. Nel finale all’86’ si rivede in campo Lookmann, dopo essersi riappacificato con la società. Il Torino al termine dell’incontro è stato contestato dai tifosi e nel mirino c’è soprattutto il presidente Cairo. L’Atalanta ha saputo subito reagire dopo la brutta sconfitta in Champions nonostante l’assenza di sei titolari. Il deludente cammino del Torino in campionato si poteva già preventivare perché quando si continuano a vendere i pezzi migliori senza rimpiazzarli, prima o poi i conti non tornano.
Lazio — Roma 0-1. L’ex capitano Lorenzo Pellegrini, che sembrava fuori dai progetti giallorossi, una volta tornato in campo dopo 140 giorni dall’ultima partita, decide il derby al 38esimo minuto del primo tempo. L’esterno biancoceleste Tavares perde palla in area nel duello con Rensch, così Soulé serve Pellegrini che realizza con un gran destro nell’angolino. Nella ripresa Dia non riesce a realizzare davanti a Svilar (54′) e nel finale il derby si innervosisce. L’arbitro espelle Belahyane per un brutto fallo su Koné, Cataldi colpisce al 94 un clamoroso palo esterno, saltano i nervi ai laziali e Guendouzi è espulso dopo il triplice fischio. La Lazio avrebbe meritato il pari, ma intanto è alla terza sconfitta su quattro partite di campionato e si trova in piena crisi di gioco e di risultati. E’ una formazione che non si è potuta rinforzare nell’ultima campagna acquisti perché la Covisoc ha bloccato il mercato in entrata, a causa del mancato rispetto di parametri finanziari stabiliti dalla FIGC.
Fiorentina – Como 1-2 Al Franchi nel primo tempo la Fiorentina parte meglio e per mezz’ora dà l’impressione di poter vincere la gara.. Mandragora al (6′) sblocca subito il match con un sinistro potente sugli sviluppi di una punizione respinta dalla barriera. Moise Kean in seguito ha un paio di occasioni per realizzare il raddoppio. Nella ripresa il Como ribalta il risultato grazie a un colpo di testa di Kempf (65′) e in pieno recupero, arriva il gol della vittoria di Addai, con un rasoterra forte sul primo palo.
Verona-Juventus 1-1 I bianconeri passano in vantaggio al 19’ grazie a Francisco Conceição che dopo aver superato due avversar,i dal limite fa partire un sinistro rasoterra che buca Montipò. L’Hellas trova il pareggio al 44′: a seguito di una lunga rimessa di Bradaric, Nelsson manca la sponda di testa e Joao Mario alle sue spalle con il braccio largo colpisce il pallone. Rapuano dopo essere stato richiamato al Var assegna il rigore e il tecnico bianconero Tudor nel post-partita, contesta senza giri di parole questa decisione. Evidentemente la terza partita nell’arco dei sette giorni ha pesato sulle gambe dei bianconeri così come gli errori arbitrali del Var. Il rigore assegnato al Verona per il mani di Joao Mario e la mancata espulsione di Orban nel match contro la Juve, potrebbero portare a due conseguenze alla squadra arbitrale del Bentegodi. Non solo la retrocessione in Serie B per Antonio Rapuano, secondo la Gazzetta dello Sport ci sarà una sanzione pure per Gianluca Aureliano, che era al VAR.
. Inter – Sassuolo 2-1 I nerazzurri hanno fatto la partita ma hanno avuto il torto di tenere in bilico il risultato fino alla fine. L’Inter passa in vantaggio al 14esimo, con Dimarco servito da Sucic. Il raddoppio di Carlos Augusto all’80esimo (con deviazione di Muharemovic) sembrava aver sistemato le cose, ma tre minuti più tardi la rete di Cheddira accorcia le distanze e tiene tutto lo Stadio di san Siro in apprensione fino alla fine. La vittoria, pur importante per il morale e per la classifica, ha messo in luce tutte le vulnerabilità dei nerazzurri. Pio Esposito ha confermato di essere un giovane di talento che si sta ritagliando un ruolo sempre più importante nella squadra titolare. Ha il fiuto del gol ma è un centravanti generoso che gioca per la squadra. L’Inter ha schierato in porta Josep Martinez, che si è confermato un portiere di valore e per lui dovrebbe essere arrivato il momento di diventare titolare del ruolo.
Udinese-Milan 0-3. Dopo aver controllato il gioco per buona parte del primo tempo, i rossoneri sbloccano il match al ’40 con Pulisic che riesce a sfruttare un mezzo pasticcio tra Kristensen e Sava e insacca. Ad Inizio ripresa i rossoneri raddoppiano con Pulisc che una volta rubato palla, serve Fofana che non sbaglia. Al 53′ ancora Pulisic protagonista, con Rabiot che serve l’americano che fa doppietta e porta il risultato sullo 0-3. La prestazione del Milan al Bluenergy Stadium è stata una dimostrazione di solidità e concretezza, considerato che è da tre partite che non incassa un gol e sta guadagnando posizioni in classifica, dopo la prima sconfitta contro la Cremonese. Modric si sta confermando un giocatore formidabile nonostante le sue 40 primavere: i suoi tocchi incantano le platee e portano prestigio al massimo campionato di calcio.
Napoli Pisa 3-2. Primo tempo complicato per il Napoli, ma alla fine a sbloccare il punteggio è Gilmour, servito perfettamente da Spinazzola. Nella ripresa Beukema tocca la palla con una mano in area e Nzola pareggia dal dischetto. Il Napoli al 73′ torna in vantaggio con un destro vincente di Spinazzola per poi segnare ancora con il subentrato Lucca a otto minuti dalla fine. Il Pisa non si rassegna e continua a giocare: Angori approfitta di un erroraccio di Di Lorenzo e manda a segno Lorran. A seguito di questa vittoria, gli azzurri rimangono a punteggio pieno e si preparano al big match di domenica sera contro il Milan dove sarà già tempo di verdetti. Il Napoli reduce della dura partita di Manchester, giocata in 10 uomini per più di un’ora, ha sicuramente pagato le fatiche europee. A fine partita Conte si è espresso così: “Sicuramente c’è soddisfazione per aver iniziato con 4 vittorie, ma non sarà facile in un campionato molto equilibrato, con 6-7 squadre di ottimo livello”.
Di seguito i risultati della 4° giornata Serie A :
Lecce-Cagliari: 1-2 Bologna-Genoa: 2-1 Verona-Juventus: 1-1
Udinese-Milan: 0-3 Lazio-Roma: 0-1 Torino-Atalanta: 0-3
Inter-Sassuolo: 2-1 Como-Fiorentina: 2-1 Cremonese-Parma 0-0 Napoli-Pisa 3-2