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Auto elettrica: più colonnine da Nord a Sud. Un assist al mercato.

By Nunzio Ingiusto April 30, 2025 49

Il mercato delle auto elettriche resta bizzoso, ma l’Italia incrementa i punti di ricarica elettrica pubblici. Una rivoluzione silenziosa scoperta grazie ai dati di organizzazioni non nichiliste rispetto alla mobilità sostenibile. A marzo di quest'anno le colonnine per la ricarica erano 65.992 con +18% rispetto al 2024. Un buon segnale per chi, nonostante il crollo delle vendite di Tesla, passa dalle auto con motori endotermici a vetture elettriche. I dubbi sul futuro delle auto elettriche come veicoli delle future generazioni si riducono con passare del tempo e quindi sapere che si investono soldi nelle infrastrutture rende tutti più sereni. Poi si spera che anche i prezzi delle elettriche caleranno , ma le cose vanno avanti per gradi.I dati sulle colonnine vengono aggiornati dall’organizzazione Motus-E che in un anno ha censito 11.828 nuove unità di ricarica. Allo stesso tempo ’organizzazione segnala la necessità di velocizzare le procedure autorizzative per le installazione che vedono la partecipazione di diversi soggetti. Intanto i punti di ricarica sulle autostrade hanno superato quota mille con l’86% con ricarica di tipo veloce in corrente continua. Buono anche il dato sulla potenza di ricarica con il 64% delle colonnine che supera i 150 kW di potenza. Se si viaggia molto in autostrada si sappia che che poco meno della metà (45,5%) delle stazioni di servizio è dotato di postazioni per la ricarica.

“ Grazie all’impegno e ai massicci investimenti degli operatori della ricarica, l’infrastrutturazione del Paese per la mobilità elettrica ha raggiunto la Fase 2 ” dice il presidente di Motus-E, Fabio Pressi. La Lombardia si conferma prima nella classifica delle Regioni con oltre 13 mila punti di ricarica. A seguire c’è il Lazio con 7.040 punti e poi Piemonte, Veneto Emilia-Romagna. Tra le Province è, invece, Roma al primo posto per punti di ricarica installati seguita da Milano, Napoli, Torino e Brescia. Secondo Motus-E l’Italia sta facendo passi veloci sulla mobilità sostenibile  in questo primo trimestre 2025 il Paese è tra i migliori in Europa nel rapporto tra km di rete stradale e parco circolante elettrico. Detto diversamente non è il caso di stracciarsi le vesti per quanto previsto, ma in revisione sulle auto elettriche. Cosa c’è ancora da fare ? “L’obiettivo è ripartire da questa solida ossatura per continuare a installare e a migliorare l’esperienza di ricarica a 360° gradi, lavorando sugli hub ad alta potenza e sulla capillarità e omogeneità della rete ” risponde Pressi. Sapere che le colonnine sono disponibili in autostrada e in grandi città evidentemente rende il mercato più snello. In genere gli automobilisti  non si pigiano la testa sulla transizione ecologica e  sulle tempistiche di messa al bando delle auto a benzina o diesel. La rivoluzione è in corso e in un Paese come l’Italia bisogna fare attenzione alle differenti esigenze territoriali puntando sull’implementazione di tecnologie più evolute che incrocino la domanda degli automobilisti.

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