L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni.

Pianeta Urano Frammenti cosmici n. 119

By Urano Cupisti October 17, 2021 1699

Frammenti che orbitano qua e là, individuati, carpiti; li commento e condivido con voi.

La Riflessione!

La ripartenza è in atto. Eccome! E la confusione ne approfitta. È mancata una cabina di regia, una logica di lavoro. È prevalsa l’anarchia. Alle tradizionali manifestazioni organizzate da sempre nei mesi d’autunno come Milano Wine Week, Life of Wine, Autochtona, Modena Champagne Experience, Merano Wine Festival e Fivi si sono aggiunte, meglio dire sovrapposte nelle date, il Vinitaly Special Edition, le presentazioni di tutte le Guide comprese anche le nuove (una marea) e, udite udite, Benvenuto Brunello che lascia le Anteprime Toscane (mese di Febbraio) occupando il calendario dal 19 al 28 novembre. Senza dimenticare le innumerevoli iniziative delle cantine piccole e grandi. Avanti c’è ancora posto nella sovrapposizione!

 

Frammento n. 1

La provocazione: tappo a vite tutta la vita.

Riporto il pensiero di un grande produttore altoatesino, Franz Hass, estratto da un’intervista pubblicata su Cronache del Gusto del 6 ottobre u.s.

"Faccio vino da molti anni ed oggi tutte le mie etichette hanno il tappo a vite".

“Tutto è nato quando nel 1996 ho partecipato a una degustazione diciamo alternativa in Sardegna e da due anni lo uso su tutti i miei vini. Anche per quelli che fanno lunghi invecchiamenti. Non solo. Dagli studi specifici che ho fatto mi sono reso conto che i benefici del tappo a vite non sono solo per i bianchi, ma anche per i rossi che, anzi, ne godono di più". Diciamoci la verità: in Italia, come in Francia, ad esclusione dell’Alsazia, il tappo a vite non attacca. “No. Credo che il problema sia nella giusta comunicazione. Anch’io all'inizio ho avuto qualche difficoltà a far comprendere le differenze. Ma oggi posso affermare che il tappo a vite è la chiusura migliore per la qualità del vino". Non sarà mica una scelta collegata ai costi? "E' vero che il tappo a vite costa meno del tappo di sughero, ma se confrontiamo i prezzi di una tappatrice per il tappo a vite e quella per il sughero i costi sono molto diversi. Il guadagno? Non dobbiamo più sostituire le bottiglie che sanno di tappo". Ma alla fine è vero che il tappo a vite permette una conservazione migliore del vino? "Non solo si conserva meglio, ma invecchia benissimo". Aggiungo: c’è il vantaggio nell’uso della solforosa. Ma avrà o no un limite il tappo a vite? Possono essere tappati tutti i vini? “Personalmente ho solo 16 anni di esperienza con i tappi a vite. Ma ho confrontato i miei vini imbottigliati nel 2005 sia con tappo a vite che con tappo a sughero. Non c'è confronto. Vince il tappo a vite".E gli scettici? “L’invito in cantina e gli faccio assaggiare le prove che ho fatto negli ultimi anni. Chi la fa, poi, non esce più con la stessa idea". “I numeri italiani fanno fatica. In Alto Adige, su 135 aizende, circa 40 lavorano con il tappo a vite. Sono piccolissime, ma ci sono".

La provocazione ultima: Con gli spumanti come la mettiamo?

"C'è il tappo a corona. E si fa un prodotto migliore di quello che è". E l'aspetto sentimentale dello stappare? "Bisogna bere il vino, mica il tappo..." Ad ognuno la sua!

 

Frammento n. 2

La città di Marsala ha la Piazza Marco De Bartoli

Marco De Bartoli 

È ufficiale, la città di Marsala rende omaggio ad un grandissimo personaggio del vino italiano. Marco De Bartoli visionario, indomabile, talentuoso. Giustissimo e doveroso che la sua città natale lo onori intitolandogli una piazza nel pieno centro storico. Chapeau!

 

Frammento n. 3

Salviamo il Pinot Grigio Ramato: non è un rosé.

Vogliono far passare il Pinot Grigio Ramato per un rosé. Il vino rosato è oggi, più che mai, sulla bocca di tutti. Ne consegue che l’industria vinicola è impegnata a cavalcare (ahimé ndr) l’onda della moda rosa con le conseguenze che registriamo. Ed ecco avanzare, sulla base di ragionamenti legati alla logica del cassetto, la manovra che ha portato recentemente alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della modifica del disciplinare della DOC delle Venezie che permetterà di utilizzare i termini rosato, rosé o ramato in etichetta indifferentemente, secondo le esigenze di marketing. E qui casca l’asino: rosato, rosè meglio di ramato. NO. Il pinot grigio ramato non è un Rosé!

 

 

Frammento n. 4

Il brett diventa un difetto tollerabile.

Felicemente adagiato sulle bucce dell’uva, i lieviti Brettanomyces, oltre finire nel mosto e di conseguenza nel vino, trovano posto anche nei e sui legni nelle cantine. L'invisibile terrore della stragrande maggioranza dei produttori, pronti a combatterlo a colpi di anidride solforosa. Ha un carattere lunatico il brett. Regala in realtà odori anche molto diversi tra loro. Odore da pollaio, o di cerotto disinfettante, di rancido ma anche di formaggio, di bacon e chiodi di garofano. E di sudore di cavallo, fagioli bruciati, latte acido ne vogliamo parlare? . Il brett è, con ogni probabilità, il lievito più controverso della scienza enologica, amato da alcuni, tollerato da altri, detestato dalla maggior parte. Nel comparto dei cosiddetti vini naturali, di quelli ispirati dall’eco sostenibilità, dalla filosofia biodinamica, è tollerato. Anzi; guai se un vino di questi comparti non ha il brett. Personalmente lo detesto ; rimane e rimarrà sempre un difetto del Vino!

 

Frammento n. 5

Benvenuto Brunello lascia le Anteprime di Toscana

Nuove date e collocazione nella seconda quindicina del mese di novembre per la rassegna Benvenuto Brunello. Dal 19 al 28. Siamo alla trentesima edizione: si cambia! Annata 2017 e riserva 2016 (una bomba). Il perché della decisione? “In una fase di grande cambiamento occorre avere il coraggio di innovare per centrare quegli obiettivi di promozione che le stesse aziende ci chiedono”. Così il Presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci. Il format, rigorosamente su invito, vedrà lo spazio di due giorni per la stampa nazionale ed internazionale. Nei giorni successivi inviti selezionati per le rimanenti categorie. E Nobile Montepulciano, Vernaccia di San Gimignano, Chianti e Chianti Classico staranno a guardare? Chi vivrà vedrà.

 

 

 

Una segnalazione per tutti gli amici.

È uscito, in questi giorni, un interessante pubblicazione dal titolo VITIGNI, VINI RARI e ANTICHI nella collana Interferenze, editore Cinquesensi. Le unicità dell’Italia enoica.

Ivano Asperti, scrittore del vino, ci propone in questa opera ponderosa l’esito di un lungo lavoro di ricerca, studio, selezione e assaggi. “Vitigni, vini rari e antichi” è costruito con la pazienza di un ricercatore attento e con l’entusiastica determinazione di chi è mosso, prima di tutto, dalla passione. Un’opera importante, anzi necessaria che va a integrarsi alla già nutrita biblioteca relativa alla viticoltura e alla civiltà del vino. Da non perdere.

Osservo, scruto, assaggio e…penso. (urano cupisti)

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