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Theatre and cinema (129)

 

 

Riccardo Massaro
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June 13, 2015
Il Teatro Eliseo riapre sotto la Direzione Artistica di Luca Barbareschi
 

 

Teatro Eliseo E’. Una “E” maiuscola per il Teatro Eliseo e una “e” minuscola per il Piccolo Eliseo, sono i brand scelti per inaugurare la riapertura della sede storica di via Nazionale. Un messaggio di grande impatto che vuole trasmettere il concetto di un’identità importante, portavoce di integrità, di vita, di positività, di fiducia nei confronti di un ambizioso progetto culturale che va oltre l’idea tradizionale di teatro. Con queste premesse riapre il sipario del Teatro Eliseo con una stagione ricca di interessanti novità. Deus ex machina di questa radicale trasformazione e rinascita, sull’onda di un’incisiva ottimizzazione, è Luca Barbereschi: “farò del Teatro Eliseo il nuovo Beaubourg italiano”. Con queste parole il neo Direttore Artistico lancia la sua nuova sfida. Prima scommessa è recuperare e riconsegnare alla città il suo teatro per renderlo polo d’eccellenza, nucleo pulsante del territorio, che da sempre rappresenta la memoria depositaria di un elevato valore culturale.

Gettate così le fondamenta per instaurare un rapporto sinergico teso ad ampliare il più possibile le offerte culturali, scientifiche e d’intrattenimento, nell’ambito di un contesto che privilegia l’interazione sociale, grazie anche ai tredici progetti speciali che affiancheranno il programma della prima stagione. Il nuovo assetto del teatro vuole diventare un punto vitale di ritrovo aperto a tutti, con la possibilità di usufruire anche di spazi d’accoglienza e servizi di ristorazione. Cuore pulsante dell’attività è rappresentata dalla stagione teatrale 2015/2016 di entrambe le sale, Eliseo e Piccolo Eliseo.

Le proposte in cartellone accendono i riflettori sulla contemporaneità senza dimenticare il confronto con i classici. L’approccio del nuovo Teatro Eliseo vuole richiamare i modelli europei e internazionali: “Si tratta di un progetto innovativo per la città, un percorso inedito – afferma Luca Barbareschi - che porterà finalmente Roma verso una concezione europea delle arti sceniche, simile a quella delle grandi capitali europee”. Quindi, come ha evidenziato il Direttore Artistico, l’Eliseo diverrà una realtà senza confini, una fabbrica di idee, officina e luogo di vita, promuovendo e valorizzando le collaborazione e le sinergie con gli altri Teatri, l’unione e la condivisione di risorse artistiche e finanziarie, per arrivare alla produzione di eccellenze in ambito nazionale e internazionale, che mira ad un’offerta teatrale e culturale degna di una Capitale. “Eliseo multimediale – conclude Barbareschi – con il supporto delle nuove tecnologie che permetteranno di trasmettere gli spettacoli sui canali satellitari e produrre direttamente non solo teatro, ma anche cinema e televisione”.

Il programma prevede ventiquattro spettacoli tra Eliseo e Piccolo Eliseo e quattro progetti speciali, con particolare riguardo alla scelta dei testi drammaturgici che spaziano tra tradizione e presente con autori, come: Rajiv Joseph, Luca De Bei, Anton Cechov, Vittorio Franceschi, Harold Pinter, Luca Barbereschi, Luigi Pirandello, Nicola Piovani, Arthur Schnitzler, Charlie Chaplin, William Shakespeare, Stefano Bollani e Valentina Cenni , David Mamet, Anthony Burgess, Paolo Sorrentino, Claudio Fava, Gianni Borgna, Massimo Carlotto, Alessandro Bardani e Luigi Di Capua, Dorine Hollier, Neil LaBute, Giorgio Gaber e Sandro Luporini, Gustave Flaubert, Giovanni Testori, Gabriele Vacis, Fausto Paravidino, Gabriele Di Luca, Agota Kristof. Inaugurerà la stagione, in prima assoluta italiana, il testo del commediografo americano, finalista al premio Pulitzer, “Una tigre del Bengala allo zoo di Baghdad”: un gioco surreale condito da un umorismo noir sulla follia e la violenza umana. Si continua con: “Tempeste solari” di Luca De Bei, che firma anche la regia, e con Ugo Pagliai; “Ivanov” regia di Filippo Dini; “Grand Guignol all’italiana” con Lunetta Savino per la regia di Alessandro D’Alatri; “Tradimenti” con Ambra Angiolini per la regia di Michele Placido; “Cercando segnali d’amore nell’universo” di e con Luca Barbareschi; “Sei personaggi in cerca d’autore” con Gabriele Lavia in veste anche di regista; “Viaggi di Ulisse”, di e con Nicola Piovani; “Scandalo” con Franco Castellano e Stefania Rocca, per la regia di Franco Però; “Il grande dittatore” con Massimo Venturiello e Tosca; “La dodicesima notte” con l’interpretazione e la regia di Carlo Cecchi; “La Regina Dada” di e con Stefano Bollani e Valentina Cenni; “China Doll”, in prima nazionale, con Eros Pagni per la regia di Alessandro D’Alatri; “Arancia Meccanica” per la regia di Gabriele Russo. Particolarmente interessante anche il cartellone del Piccolo Eliseo con: “Hanno tutti ragione”, regista e interprete Iaia Forte; Mar Del Plata, in prima nazionale, con la regia di Giuseppe Marini; “Una giovinezza enormemente giovane”, ispirato ai testi di Pier Paolo Pasolini, con Roberto Herlitzka e la regia di barbaroAntonio Calenda; “Niente, più niente al mondo” con Crescenza Guarnieri per la regia di Nicola Pistoia; “Il più bel secolo della mia vita” regia di Alessandro Bardani e Luigi Di Capua; “Fratelli”, in prima nazionale, regia di Gianfelice Imparato; “Some Girl(s)” regia di Marcello Cotugno”; “Gaber, io e le cose” regia di Maria Laura Baccarini ed Elena Bono; “Madame Bovary”, in prima nazionale, con Lucia Lavia e la regia di Andrea Baracco; “Edipus” con Eugenio Allegri e la regia di Leo Muscato; “La parola padre” regia di Gabriele Vacis; “I vicini” regia di Fausto Paravidino; “Thanks for Vaselina” regia di Gabriele Di Luca; “John e Joe” regia di Valerio Binasco.

 

 

a sin. Luca Barbareschi
June 22, 2015

Una grande festa del cinema che coinvolgerà l’intera città di Roma. Questo è il progetto CityFest, organizzato dalla Fondazione Cinema per Roma, presieduta da Piera Detassis, e curato da Mario Sesti, Gianluca Giannelli e Fabia Bettini, che vedrà diversi centri culturali della città, dall’Auditorium Parco della Musica alle sale cinematografiche, dalle Università al MAXXI, dalla Casa del Cinema al Teatro Biblioteca Quarticciolo, dal Teatro Villa Torlonia fino alla Casina di Raffaello, diventare un grande contenitore di eventi speciali, intrattenimento e formazione. Tra Giugno e Luglio si alterneranno spettacoli, masteclass, incontri, proiezioni e anteprime. Tra le novità della manifestazione, un nuovo format delle masterclass: illustri e autorevoli personalità terranno lezioni di cinema coadiuvati da clip selezionate e materiali inediti. Il primo incontro sarà con il regista cult danese Nicolas Winding Refn, che ha diretto grandi produzioni internazionali, da “Drive”, premiato a Cannes, a “Solo Dio Perdona”, presente con il documentario, realizzato con la moglie Liv Corfixen, My Life Directed By Nicolas Winding Refn.


Il 23 Giugno al Maxxi si potrà assistere alla proiezione di “Help!” di Richard Lester: un viaggio indietro nel tempo fino al lontano giugno 1965 quando si tenne a Roma lo storico concerto dei Beatles. Presenti alla serata Fabrizio Zampa, il giornalista che all’epoca intervistò la band di Liverpool, Gino Castaldo, critico musicale, e Teho Teardo, musicista. Il 25 giugno al Teatro Biblioteca Quarticciolo si terrà il primo appuntamento con “Lezioni Criminali, i più bei film polizieschi di sempre”, con la proiezione di “Milano Calibro 9” di Fernando Di Leo, a cui seguirà l’incontro con l’attrice Barbara Bouchet, Giancarlo De Cataldo, magistrato e autore, tra gli altri, di “Romanzo Criminale” e “Suburra”, e Mario Sesti. Il 28 Giugno alla Casa del Cinema, grande attesa per l’anteprima del film per ragazzi, distribuito da Warner Bros Entertaiment Italia, “Annie – La felicità è contagiosa” di Will Gluck, tratto dal fumetto di Harold Gray.

Dopo il successo ottenuto da Pierfrancesco Favino ed Elio Germano, il secondo appuntamento con i Duetti del progetto CityFest, vedrà la partecipazione di Isabella Ragonese e Michele Riondino, interpreti del film di Mario Martone “Il Giovane 
Favoloso” e “Dieci inverni” di Valerio Mieli. Per le grandi anteprime family di Alice nella Città, Mercoledì 15 Luglio la Casa del Cinema ospiterà i simpatici protagonisti di “Cattivissimo Me”, che sfileranno su uno speciale red carpet animato per presentare il nuovo film d’animazione 
di Kyle Balda e Pierre Coffin: “Minions”. Il 16 Luglio, Luciana Littizzetto e Fabio Fazio saranno protagonisti di una masterclass sul doppiaggio. Una sintesi tra festa e festival, CityFest vuole celebrare i dieci anni dalla nascita della Festa del Cinema di Roma, che quest’anno si svolgerà dal 16 al 23 ottobre, con la direzione artistica di Antonio Monda.

 

 

Isabella Ragonese e Michele Riondino
May 28, 2015

Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo (Voltaire).

Tutto pronto per l’ottava edizione del Film Festival Senza Frontiere, che si terrà alla Casa del Cinema dal 5 al 7 Giugno 2015. La nuova edizione sarà incentrata sul concetto di libertà, nel senso più ampio del termine, inteso come la necessità di condividere, conoscere e lottare per la libertà di espressione, lontana da vincoli e barriere costruite su paure e pregiudizi.

La kermesse accende i riflettori sul Medio Oriente, la Russia, l’Iran attraverso una selezione di film provenienti da cinematografie internazionali legati da un fil rouge che passa dai conflitti ai grandi temi e dilemmi del nostro tempo.

In apertura del festival l’anteprima italiana di Taxi, del regista iraniano Jafar Panahi, vittima nel suo Paese di persecuzioni, a cui è preclusa la possibilità di dirigere, scrivere e produrre film, viaggiare e rilasciare interviste. Nonostante ciò il 14 febbraio 2015 Jafar Panahi ottiene un ambito premio: l'Orso d'oro al 65° Festival internazionale del cinema di Berlino proprio con il film Taxi, girato in clandestinità a causa del divieto imposto dal governo iraniano. La pellicola raccoglie le testimonianze dei passeggeri del suo taxi, e dipinge uno spaccato eterogeneo, multicolore e variegato della vita a Teheran. La proiezione segna anche il debutto della neonata Cinema”, casa di distribuzione creata da Valerio De Paolis.

Monk with a Camera, diretto da Guido Santi e Tina Mascara, è la biografia di Nicholas Vreeland (nipote della famosa Diane Vreeland) che ha rinunciato ai privilegi di un fotografo di successo per diventare un monaco buddista tibetano. Inviato dal Dalai Lama ad aprire e dirigere il Rato Monastery in India, è tornato alla fotografia per raccogliere i fondi necessari per la costruzione del monastero.

Sempre nel corso della prima giornata si assisterà alla proiezione di The Fool, per la regia di Yuriy Bykov: una finestra sulla corruzione in Russia, causa di morte e distruzione.

I tre film in programma nel pomeriggio di sabato 6 giugno sono dedicati a storie di bambini e adolescenti: My Neighborhood, regia di Jula Bacha, Redemption regia di Jon Alpert e Kes, regia di Ken Loach. Si continua il secondo giorno con A Girl Walks Home Alone at Night, diretto da Ana Lily Amirpour: “il primo western di vampiri iraniano”, fuori da tutte le categorie. Una città fantasma immaginaria, la sua gente, un vampiro e la musica, sono gli ingredienti principali di una pellicola densa di emozioni e di atmosfera.

 In programma anche Gett - The Trial of Viviane Amsalem, diretto da Ronit Elkabetz e Shlomi Elkabetz in cui la protagonista lotta per la sua libertà contro un uomo che usa il suo potere per tenerla legata a sé, in una Israele in cui un divorzio è possibile solo con l’approvazione del marito. A seguire Last Days in Vietnam, di Rory Kennedy, che descrive il dilemma morale di militari e diplomatici americani alla fine della guerra del Vietnam: ubbidire a ordini superiori provenienti dalla Casa Bianca ed evacuare solo i cittadini americani o rischiare l’accusa di tradimento e salvare la vita al maggior numero di vietnamiti possibile.

 Chiude il festival la proiezione di Citizenfour”di Laura Poitras, reduce dal premio Oscar come miglior documentario, e che affronta il tema della mancanza di privacy in una società totalmente dipendente dalla tecnologia, che Edward Snowden evidenzia attraverso l’incontro con la macchina da presa della regista.

 Un’originale e approfondita panoramica che affronta temi interessanti e attuali, il Festival rappresenta un’occasione unica e imperdibile per gustare il grande cinema dal respiro internazionale e dalla vocazione solidale.

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