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Sport (319)

 

Rino R. Sortino

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Juventus-Inter 4-3. Nonostante l’inizio convincente dell’Inter è la Juventus a passare in vantaggio nel primo tempo con Kelly al 14′, poi Calhanoglu. trova il pareggio con un gran sinistro alla mezz’ora. Al 38’  Yldiz riporta in vantaggio i padroni di casa. Nella ripresa l’Inter è più determinata e prima pareggia con Calhanoglu al 66′ con un bel destro dal limite poi passa in vantaggio dieci minuti dopo con Marcus Thuram . L’altro Thuram, Khephren, trova la rete e di testa all’83’ e fa 3-3. Quando la partita volge al termine al 91′ il giovane Adzic, con un destro da 30 metri  regala la vittoria ai bianconeri per 4-3. I bianconeri sono a punteggio pieno, i nerazzurri invece con 2 sconfitte su tre partite, scivolano a -6 dalla vetta. L’Inter dopo le sostituzioni  nel secondo tempo  era riuscita a ribaltare la partita con il vantaggio di Marcus Thuram a 15 minuti dalla fine. Poi però i soliti errori di distrazione e superficialità, sono costati di nuovo cari ai nerazzurri. Il neo tecnico Chivu ha dimostrato già nel passato che non guarda in faccia nessuno, a suo parere non c’è nessun intoccabile e allora contro l’ Ajax, nell’esordio stagionale europeo, non è da escludere una mini rivoluzione. Il portiere titolare  Sommer non è l’unico a rischiare il posto. 

Fiorentina– Napoli 1-3. Dopo pochi minuti Hojlund sfiora il vantaggio ma i partenopei continuano nel loro possesso palla e vanno in vantaggio dopo 6 minuti grazie ad un calcio di rigore realizzato da De Bruyne concesso sugli sviluppi del salvataggio sulla linea di Comuzzo. Il raddoppio è siglato da Hojlund al 14’, all’esordio con la maglia azzurra con un destro preciso che non lascia scampo a De Gea. La Fiorentina prova a reagire ma Kean manca due facile occasioni Nella ripresa è Beukema (51′) altro esordiente, a realizzare la terza rete da due passi, un assist di Anguissa, Al 79′ è capitan Ranieri ad accorciare le distanze per i toscani. La vittoria contro i toscani conferma quanto di buono si era visto nelle partite precedenti contro Sassuolo e Cagliari, dove si era assistito ad un centrocampo molto ben assortito  e una difesa di grande livello. Conte si sta confermando un tecnico avveduto ed esperto, nella scelta degli uomini da schierare in campo e nella tattica da adottare. La scelta di acquistare Hojlund si è rivelata giusta ed opportuna perché si tratta un bomber vero, che si muove ed ha le qualità di un attaccante di gran valore. Lo ha dimostrato in occasione del suo gol. Il Napoli ha realizzato contro i viola con tre acquisti della recente campagna acquisti: De Bruyne Hojlund e Beukema e questo conferma la validità delle scelte tecniche.

Cagliari-Parma 2-0. I sardi sconfiggono 2-0 un Parma sprecone e disattento.  Al 35′ arriva il vantaggio sardo: c’è un corner battuto da Obert,la respinta incerta di Suzuki e Mina insacca di testa da pochi passi. Nel secondo tempo il Parma è più determinato:  al 57′ Cutrone colpisce il palo, poco dopo Almqvist chiede invano un rigore. Il Cagliari dopo la traversa di Oristanio al 71′, colpisce in ripartenza: al 77′ Palestra avvia l’azione, Adopo calcia, Suzuki e il palo salvano una prima volta, ma Felici raccoglie e firma il raddoppio.

Milan Bologna 1-0. . A decidere la partita al 61′ con un preciso piatto dal limite su assist di Saelemaekers è il 40enne Luka Modric al suo primo gol nel campionato italiano, Fino a quel momento il Milan non aveva giocato bene  e nemmeno il Bologna. Il gol sblocca i rossoneri che  più volte sfiorano il raddoppio. Da segnalare i quattro pali colpiti dai rossoneri con  Gimenez (due, di cui uno però con la palla già uscita sul fondo), Estupinan e Ricci. Allegri è  espulso per proteste dopo il consulto del Var che toglie un rigore per fallo su  Nkunku. Problema muscolare per il portiere Maignan, costretto ad abbandonare il campo per un problema a un polpaccio.

Atalanta Lecce 4-1. Nonostante una prima parte di gara controllata dai salentini , I bergamaschi vanno in vantaggio  al 37′ con un gran colpo di testa  di Scalvini, sugli sviluppi di un corner. Troppo debole il Lecce, che riesce a resistere solo mezzora e poi esce dalla partita.  Nella ripresa la doppietta di De Ketelaere, intervallata da un gran gol di Zalewski il quale colpisce anche la traversa su punizione. Nel finale i salentini accorciano le distanze con un sinistro a giro di N’Dri che finisce all’incrocio dei pali.

 Roma Torino 0- 1. I giallorossi dominano sul piano del possesso palla, ma non costruiscono vere occasioni da rete. Il Toro resiste alle iniziative sterili della Roma  e allo scoccare dell’ora di gioco, puniscono i giallorossi con uno splendido gol di Simeone al termine di un’azione in ripartenza. I granata legittimano la vittoria con un secondo tempo di valore, dove vanno vicini a realizzare il secondo gol. Prima sconfitta per i giallorossi, alla vigilia del derby e in settimana dovranno affrontare il problema  Dybala, uscito per un problema muscolare. Un ennesimo infortunio, che conferma la sua fragilità muscolare.

Sassuolo Lazio 1-0. Al Mapei Stadium nel primo tempo entrambe le squadre non creano molte occasioni da gol e le più opportune sono firmate dal centravanti emiliano Pinamonti. Nella ripresa le due squadre giocano  meglio e Muric deve effettuare una grande parata su una gran colpo di testa  di Zaccagni. Fadera  al 70′ sugli sviluppi di un corner, appena entrato, devia alle spalle di Provedel un colpo di testa di Muharemovic  I venticinque minuti finali sono un assedio dei biancocelesti, che però sprecano le loro opportunità.

Como Genoa 1-1.. Al Sinigaglia, in un match con poche occasioni da gol, la gara si accende con una grande rete di Nico Paz al 13’. L’argentino dopo aver ricevuto in posizione centrale da Morata, si gira su stesso, si porta la palla sul mancino e lascia partire una conclusione potente e precisa che non lascia scampo a Leali. Una rete di gran classe. L’incontro vive fasi di equilibrio fino ad inizio ripresa, quando Kuhn e Morata sfiorano il raddoppio.  Nella ripresa il Genoa prova a reagire, ma la difesa biancoblù è attenta e non si fa sorprendere. Nel finale Jacobo è espulso e il Genoa ne approfitta per segnare la rete del pareggio, con Ekuban al 92′ in mischia.

Il Var ha confermato un errore evidente che ai al giorno d’oggi è inammissibile: il Milan è stato penalizzato per la mancata assegnazione di un calcio di rigore netto  e lampante che ha mandato su tutte le furie Massimiliano Allegri. Questi è stato espulso.  per le eccessive proteste  nei confronti della decisione in campo. Secondo  i vertici arbitrali è più grave l’errore di chi era in sala Var rispetto a quello del direttore di gara, ma saranno fermati entrambi, Marcenaro e Fabbri. Noi riteniamo che sia importante l’uso della tecnologia che  negli anni passati ha dimostrato di essere molto utile, ma devono essere sopra tutto all’altezza coloro che sono chiamati a verificare eventuali irregolarità.

Cagliari – Parma 2-0     Juventus – Inter 4-3     Fiorentina – Napoli 1-3

Roma – Torino 0-1     Atalanta – Lecce 4-1      Pisa – Udinese 0-1

Sassuolo – Lazio 1-0   Milan – Bologna 1-0     Verona – Cremonese 0-0

Como – Genoa 1-1

 

 

 

Lecce Milan 0-2.  Il Milan vince sul campo del Lecce e conquista i primi 3 punti di questo campionato. Nel primi 45 minuti si assiste ad un match a ritmi lenti, con un’occasione per Loftus Cheek di testa ed un diagonale di Gimenez a lato. Al 66′ rossoneri vanno in vantaggio grazie ad un perfetto calcio di punizione dal limite di Modric per la testa di Loftus Cheeck che batte Falcone per l’1-0. Nel finale all’ 86′ i rossoneri raddoppiano: c’è un rinvio lungo di Maignan, la difesa dei pugliesi è sorpresa, così  Pulisic si invola verso la porta e batte Falcone con un gran diagonale.

Cremonese Sassuolo 3-2 il Sassuolo vince ed è solo in testa alla classica a punteggio pieno.  La Cremonese si trova  in difficoltà contro gli emiliani nei primi dieci minuti, ma poi si assesta. Dopo la mezz’ora, Vazquez e compagni cambiano passo e trovano il vantaggio al 37′: a seguito di corner di Vandeputte, Terracciano realizza di testa e porta in vantaggio la sua squadra. La squadra di Nicola  al 39′ realizza il secondo gol con Vazquez. Nella ripresa il Sassuolo prima accorcia con Pinamonti al 63′, poi su rigore pareggia al 73′ con Berardi. Nei minuti di recupero Manuel De Luca grazie ad un calcio rigore al 92′ consegna la vittoria alla sua squadra.

Napoli Cagliari 1-0. Nel primo tempo gli spettatori assistono a pochissime emozioni, con la sola eccezione nel finale della prima frazione, dove il portiere Caprile effettua una parata su McTominay. Nella ripresa i campioni d’Italia si fanno più  intraprendenti e si rendono pericolosi nel finale, con due occasioni sempre con lo stesso Mctominay. Quando il risultato appare ormai acquisito,  al 95′ a venti secondi dalla fine dei 5 minuti di recupero, sugli sviluppi di un corner, Anguissa anticipa i difensori e segna il gol della vittoria.

Pisa Roma 0-1 il Pisa. I giallorossi  soffrono nel primo tempo e faticano a trovare spazi, ma nella ripresa, a seguito dell’entrata in campo di Dybala, alzano il baricentro e diventano più pericolosi. Il gol che decide l’incontro  lo segna Soulé su assist di Ferguson e consente ai giallorossi di restare a punteggio pieno in vetta alla classifica.

Bologna Como 1-0 Il Bologna, batte il Como e regala al suo pubblico la prima vittoria stagionale. I rossoblù partono bene e Castro manca una facile occasione davanti  a Butez. Al 27′ c’è l’infortunio  di Van der Brempt, un calciatore importante per il Como, sostituito da Smolcic. Decisiva la rete di Orsolini al 59′ al termine di una bella azione corale: Lucumì verticalizza per Castro, che protegge palla e serve al limite il numero 7 che batte Butez per l’1-0.  Orsolini festeggia in questo modo il suo ritorno tra i convocati in Nazionale, pronto a mettersi a disposizione dl mister Gattuso, contro Estonia e Israele.

 Parma Atalanta 1-1: iI tiro di De Roon prima e il palo di Scamacca al 19′ sembrano far pensare a una serata positiva per la formazione Bergamasca.  I gialloblù rispondono con un sinistro di Bernabé respinto da Carnesecchi. Al 79′  Pasalic porta in vantaggio i nerazzurri bergamaschi con un destro dal limite, poi all’85’ Cutrone (al suo esordio con i parmensi) dopo essere subentrato, realizza dopo la parata di Carnesecchi, sul colpo di testa di Delprato.

Inter Udinese 1-2. A San Siro i nerazzurri partono bene, poi abbassano il ritmo e subiscono la maggiore fisicità dei friulani. Nel primo tempo Dumfries (17′) sblocca il match su assist di Thuram, ma al 25’ l’Udinese protesta per un tocco di Dumfries con il braccio in area che convince l’arbitro ad assegnare il calcio di rigore. Dal dischetto, Davis realizza. Al 40′  un bel destro a giro di Atta, ribalta il risultato. Nella ripresa, l’Inter reagisce, ma i suoi attacchi si infrangono contro la difesa bianconera. I nerazzurri non vanno oltre un gol annullato a Dimarco per posizione irregolare di Thuram. 

Lazio Verona 4-0 Il match si indirizza subito con i padroni di casa che devono riscattare la brutta sconfitta contro il Como: al 3’ Guendouzi, ben servito da Castellanos, sblocca il risultato con un piatto vincente. Sei minuti dopo arriva il raddoppio firmato da Zaccagni,  abile a superare Montipò dopo un assist dello stesso Guendouzi. Il Verona  prova a reagire al 28’ con Bernède, ma il suo tiro si stampa sul palo. Poco dopo, al 41’, Castellanos  realizza il terzo gol di testa su punizione di Rovella, Nella ripresa all’82’ Dia  firma il definitivo 4-0, appoggiando in rete l’assist di Castellanos a porta vuota.

Genoa Juventus 0-1  Dopo un primo tempo avaro di emozioni, con sole tre palle gol,  la sfida si sblocca nella ripresa. La seconda vittoria consecutiva la Juve la raggiunge grazie a  due esuberi di lusso: Filip Kostic e Dusan Vlahovic. Flip al 28esimo minuto della ripresa, batte il calcio d’angolo e il centravanti serbo supera l’ottimo portiere genoano Leali con un gran colpo di testa,  da centravanti vero.  C’è da considerare che Vlahovic (al secondo gol in due partite,) era entrato al 73′ da dieci minuti  al posto di David. Probabilmente l’acquisto di un nuovo attaccante e il fatto di sentirsi messo in secondo piano, ha accentuato il suo impegno.

Tra le quattro squadre che guidano la classifica dopo i primi 180 minuti di campionato, ci sono tre grandi formazioni e una  piccola realtà, la Cremonese, capace di segnare  5 reti. Dopo la seconda giornata l’Inter è la quadra che ha realizzato  di più (6 reti), ma dopo l’illusorio 5-0 del debutto contro il Torinoecco la sorpresa della giornata, la sua sconfitta  contro l’Udinese. Già si era segnato poco nel turno inaugurale (21 reti), la seconda giornata ha fatto  risultare ancora meno, a quota 20, nonostante lo splendido poker della Lazio contro il Verona. Tre le squadre ancora a secco di reti ci sono: Genoa, Lecce e Torino. Nella prossima settimana ci sarà la pausa del campionato per gli impegni della Nazionale. Sale l’attesa per il debutto di Rino Gattuso come C.T degli azzurri: venerdì contro l’Estonia a Bergamo e lunedì prossimo a Debrecen contro Israele, servono due vittorie con tanti gol. Proprio per questo, il neo CT ha convocato la bellezza di nove attaccanti. Tutta l’Italia calcistica si augura di non mancare ancora una volta la qualificazione ai mondiali, sarebbe una grandissima delusione, ma la presenza di tanti calciatori stranieri nel nostro campionato non aiuta certo in questo senso. Le società sono ormai delle imprese e devono far quadrare i conti e spesso i calciatori stranieri hanno un valore di mercato inferiore agli italiani.

Risultati della seconda giornata di campionato:

Cremonese-Sassuolo 3-2 (37′ F. Terracciano, 39′ F. Vázquez, 64′ Pinamonti, 73′ rig. Berardi, 93’ rig. De Luca)

Lecce-Milan 0-2 (66’ Loftus-Cheek, 86’ Pulišić)       Bologna-Como 1-0 (59’ Orsolini)

Parma-Atalanta 1-1 (79’ Pašalić, 85’ Cutrone)     Napoli-Cagliari 1-0 (95’ Zambo Anguissa)

Pisa-Roma 0-1 (55’ Soulé)         Genoa-Juventus 0-1 (Vlahovic 73’)

Torino-Fiorentina 0-0         Inter-Udinese 1-2 ( Dumfries 17’, Davis 29’, Atta 40’)

Lazio-Verona 4-0 (Guendouzi 3’, Zaccagni 10’, Castellanos 41’, Dia 82’)

 

 

Reti: 58′ Riccardi (L)

Latina: Mastrantonio, Ercolano, Porro (61′ Vona), Calabrese, Ekuban (49′ Gagliano), Ciko, Marenco (C), De Ciancio, Parodi, Pannitteri (90+2′ Scravaglieri), Quieto (49′ Riccardi). A disposizione: Basti, Iosa, Ciciretti, Pace, Catasus, Dutu, Di Giovannantonio, Fasan, Farneti, Regonesi, De Marchi. Allenatore: Alessandro Bruno.

Atalanta U23: Pardel, Panada (C), Pounga, Cissè (68′ Camara), Guerini, Obrić, Ghislandi (81′ Bergonzi), Navarro, Idele (76′ Simonetto), De Nipoti (68′ Cortinovis), Vavassori (76′ Lonardo). A disposizione: Torriani, Sassi, Berto, Comi, Manzoni, Riccio, Tornaghi, Colombo, Levak, Del Lungo. Allenatore: Salvatore Bocchetti.

Arbitro: Domenico Castellone di Napoli.

 I nerazzurri partono bene nella prima di campionato e al “Domenico Francioni”, battono per 1-0 l’Atalanta U23, una formazione giovane ed ambiziosa, che segue le orme tratteggiate da anni della prima squadra, nel massimo campionato di calcio. Il Latina  rispetto alla gara di Coppa Italia vinta contro il Gubbio, presenta in campo Ercolano e Ciko titolari con Quieto e Pannitteri ad agire alle spalle di Ekuban.

La prima vera occasione è per  il Latina: al 6’ Quieto se ne va sulla sinistra e crossa al centro per CiKo che sbaglia la conclusione di testa. Al 20′ per l’Atalanta U23’, c’è una splendida apertura di Panada per Idele che riesce a  servire De Nipoti il quale cerca di piazzarla con l’esterno ma manca la porta per questione di centimetri. Al 34′ il Latina per poco non passa in vantaggio: Ekuban dopo aver intercettato il retropassaggio per errore di Pounga, entra in area di rigore ma calcia clamorosamente fuori davanti al portiere  Pardel.  Ekuban è un attaccante valido tecnicamente che agisce bene da seconda punta, ma dimostra spesso di non avere quella freddezza necessaria sottoporta.

Nella ripresa il tecnico dei pontini Bruno al 49’ effettua un doppio cambio: escono Quieto ed Ekuban, sostituiti rispettivamente da Riccardi e Gagliano. Nella ripresa i bergamaschi più volitivi e pericolosi esercitano una maggiore pressione. Al 56′ Idele parte in dribbling dalla destra, entra in area e serve Cissè, che calcia direttamente a rete, ma il suo tiro subisce una deviazione e la palla si stampa sul palo.  Al 58’ su una mischia in area generata da un cross di Ciko, la difesa atalantina non riesce a liberare, ed è proprio l’ex giallorosso Riccardi subentrato nella ripresa, a girare di destro al volo la rete  dell’1-0 per il Latina. Al  65’ i pontini vanno nuovamente  a rete a con Marenco, ma l’arbitro l’annulla per fuorigioco

L’Atalanta U23 tenta il tutto per tutto e nel finale trova il pareggio al 79’ con Lonardo, ma anche questa rete viene annullata per fuorigioco. I bergamaschi non si arrendono e provano ad attaccare fino all’ultimo, ma il Latina resiste bene anche negli interminabili 10 minuti di recupero concessi dall’arbitro a causa delle numerose interruzioni nei 90’ minuti regolamentari. E’ stata una prestazione solida e concreta quella del  Latina. che le consente di incamerare i primi tre punti contro un avversario organizzato e ben messo in campo, confermando quanto di buono si era visto contro il Gubbio in Coppa Italia.

A fine gara il tecnico Alessandro Bruno ha così commentato: sono contento perché la squadra ha approcciato bene e condotto la gara nel migliore dei modi. Credo che nulla si possa dire sul risultato finale, anche in considerazione delle importanti occasioni create.

 

 

 

 

 

Sassuolo-Napoli 0-2. ll Napoli Campione d'Italia ritorna in campo con un risultato positivo  nella prima giornata di Serie A. Al Mapei Stadium nel primo tempo sono gli azzurri a controllare il gioco e a fare il match: McTominay (17') sblocca la gara di testa su assist di Politano, poi centra la traversa con un bel destro a giro dal limite. I partenopei ripartono come avevano chiuso la scorsa stagione: con un gol dello scozzese, un calciatore di temperamento utile in tutte le zone del campo. Il Sassuolo è pericoloso solo con un tiro cross di Doig, disinnescato da Meret. Stessa situazione nella ripresa, con il Napoli che colpisce un palo con Politano e poi raddoppia i conti con una punizione "velenosa" di De Bruyne (57') che in realtà era un cross dalla fascia, ma nessuno tocca il pallone che si infila in rete. Berardi il calciatore bandiera del Sassuolo, si fa vedere con un diagonale pericoloso che fa sobbalzare i tifosi partenopei. Nel finale espulso Koné per doppia ammonizione. 

Milan-Cremonese 1-2. Il risultato a  sorpresa di questa prima giornata di Serie A è la vittoria della neopromossa Cremonese che batte il Milan di Massimiliano Allegri, che ritorna sulla panchina rossonera  dopo oltre 11 anni. Dopo aver contenuto il forcing milanista dei primi minuti, gli ospiti giocano un bel primo tempo e si fanno vedere nell'area avversaria.  Maignan para su Bonazzoli, ma non può nulla al 28’ su  colpo di testa di Baschirotto su cui Pavlovic è in ritardo. La reazione del Milan non è veemente, ma all'ultimo secondo prima dell'intervallo Pavlovic si fa perdonare il precedente svarione e di testa mette in rete un pallone crossato da Estupinan.  A inizio ripresa il Milan  parte forte, le occasioni non mancano e tra questa c'è anche quella di Modric, che vuole confermare di essere ancora un giocatore di talento, nonostante l’età. Nel momento più difficile per gli ospiti, al 61', questi passano in vantaggio con un gol stupendo, in sforbiciata, di Bonazzoli, che non lascia scampo a Maignan. A nulla serve il forcing finale.

Roma-Bologna 1-0. La prima giornata del Campionato inizia positivamente per la nuova Roma di Gian Piero Gasperini, che, nonostante manchi ancora dei rinforzi, ottiene una vittoria che lascia ben sperare per il proseguo del campionato. Alla vigilia Gasperini si era lamentato della campagna acquisti, a suo parere non ancora completa, ma i nuovi arrivati già riescono a mettersi in evidenza con  due occasioni per Ferguson e una per Wesley. L’ottima Roma della prima mezzora colpisce anche un palo con Cristante. Il Bologna, perde subito per infortunio due calciatori importanti, Immobile e Casale che  condiziona il rendimento dei felsinei. A inizio ripresa Castro colpisce la traversa con un tiro cross, ma è soltanto  un episodio. La rete decisiva  la firma  Wesley, che sfrutta l'errore di Lucumì e sblocca la gara al 53'. Konè sbaglia  un gol già fatto e anche Bernardeschi manca il gol del pareggio. C’è spazio anche per le magie di Dybala, (la sua sola presenza  accende l’Olimpico) che sfiora il raddoppio.

.Juventus Parma 2-0. All'Allianz Stadium nel primo tempo i bianconeri controllano il possesso, fanno la partita e spingono, ma i loro sforzi si infrangono contro il portiere degli ospiti Suzuki.  Nella ripresa un sinistro di Conceiçao si stampa sul palo, poi Yildiz, trova a centro area  David che sblocca il match anticipando il suo diretto marcatore. Vlahovic all’84' chiude i conti ancora su suggerimento del turco. Di seguito c’è l'espulsione di Cambiaso. Questo episodio chiude definitivamente la gara,

 Atalanta Pisa 1-1. I bergamaschi pareggiano 1-1 tra le mura amiche del Gewiss Stadium contro un combattivo Pisa. Sono i toscani a passare in vantaggio con l'autogol di Hien, che devia nella sua porta un cross di Angori al 26'. A inizio ripresa ci pensa Scamacca (50') su assist di Pasalic a rimettere tutto in equilibrio. Trovato il pari, gli orobici sfiorano il gol della vittoria  in più di un'occasione, ma i ragazzi di Gilardino si difendono con ordine e conquistano un punto prezioso..

 Como Lazio 2-0. Al Giuseppe Sinigaglia sono i padroni di casa a partire meglio con  un incessante possesso palla  che mette in difficoltà gli uomini di Sarri. I lariani sfiorano più volte la rete con Nico Paz, Rodriguez e Vojvoda. Nella ripresa  è Douvikas al (47') su un assist splendido di Nico Paz a portare in vantaggio il Como, poi Castellanos al 63' trova il pari annullato per fuorigioco. Al 73' una magia su punizione di Nico Paz regala il raddoppio agli uomini di Fabregas, che pochi minuti dopo sfiorano il tris con Vojvoda che stampa il suo gran tiro  sulla traversa. I biancocelesti si arrendono ai comaschi  in forma strepitosa. Questi hanno una presidenza molto importante che ha promesso ai suoi tifosi di entrare entro cinque anni in Champions league. Per la prima volta, una decisione dell'arbitro è stata spiegata ai tifosi dal direttore di gara, in questo caso Gianluca Manganiello. L'episodio al minuto 64', quando Castellanos viene mandato a rete da Gila con un lancio millimetrico. L'attaccante stoppa il pallone e batte Butez, ma la posizione di partenza è irregolare.

Inter Torino  5-0. La partita si sblocca al 18', con Bastoni che di testa insacca sul corner battuto da Barella. Il raddoppio arriva al 36', con Thuram che servito da Sucic all'interno dell'area di rigore si gira e realizza. Ad inizio ripresa anche Lautaro Martinez: al 52' realizza a seguito di un clamoroso errore in disimpegno dei granata. L'argentino,  è lesto a colpire anticipando Israel per il 3-0.  Al 62' l'Inter realizza il quarto gol: cross di Bastoni per Thuram che di testa insacca la personale doppietta. Dieci minuti dopo, al 72', Lautaro Martinez concede l'assist a Bonny per il 5-0.  La squadra è ripartita con quell'atteggiamento di dominare il gioco che aveva caratterizzato alcune delle serate migliori dell'era Inzaghi.  La difesa ha mostrato compattezza  e il solo nuovo innesto in campo dal 1'  di Sucic, è sembrato ampiamente a suo agio anche davanti al pubblico del "Meazza".

Due campioni particolarmente attesi in questo campionato sono Nico Paz e Kenan Yildiz . Portano entrambi la maglia numero 10,  perché è un numero che identifica quella  dose di classe che deve avere il fuoriclasse. Ricordando il grande Diego Armando Maradona. Entrambi  la indossano con la naturalezza dei campioni. Yildiz è ambidestro, ama giocare in ogni zona del campo e Tudor lo sta impiegando largo a sinistra. Nico Paz argentino di passaporto spagnolo, di scuola Real Madrid è invece prevalentemente mancino e si diverte a danzare sul pallone con la sua grande fantasia di gioco.

Di seguito i risultati dopo la prima giornata della Serie A 2025-26

Genoa-Lecce 0-0      Inter-Torino 5-0 (Bastoni, Thuram, L. Martinez, Thuram, Bonny)

Sassuolo-Napoli 0-2 (McTominay, De Bruyne)

Roma-Bologna 1-0 (Wesley)

Milan-Cremonese 1-2 (Baschirotto, Pavlovic, Bonazzoli)

Cagliari-Fiorentina 1-1 (Mandragora, Luperto)

Como-Lazio 2-0 (Douvikas, Nico Paz)

Juventus-Parma 2-0 (David, Vlahovic)

Atalanta-Pisa 1-1 (AU Hien, Scamacca)

Udinese-Verona 1-1 (Kristensen, Serdar)

 

 

Si è concluso Il campionato italiano di calcio di serie A 2024/2025, quest’anno avvincente e combattuto  fino all’ultima giornata. Il Napoli ha meritatamente vinto il titolo di Campione d’Italia, pertanto va in Champions assieme a Inter, Atalanta e Juventus. In Europa League va la Roma assieme al Bologna grazie alla vittoria della Coppa Italia, mentre in Conference League si qualifica la Fiorentina.  Retrocedono in B Empoli, Venezia e Monza. 

Nell’ultimo match di campionato, il Napoli batte 2-0 il Cagliari al Maradona. ll vantaggio di un punto in classifica sull’Inter, consente ai partenopei di arrivare al titolo di campione d’Italia (per la quarta volta nella propria storia). Il Napoli domina tutto il primo tempo,  ma gli interventi  decisivi di Sherri, (portiere di riserva del Cagliari, che nella giornata gioca titolare), impediscono ai partenopei di passare in vantaggio. Al 42′ a seguito di un traversone di Politano, Scott McTominay  in semirovesciata infila a rete e fa esplodere di gioia l’intero stadio. Il Napoli nella ripresa trova immediatamente il raddoppio. Al 51’ Lukaku  raccoglie  un lancio lungo dalle retrovie, si libera di due avversari e di sinistro  batte nuovamente il portiere Sherri. Lo stesso belga e Neres sfiorano il terzo gol prima che i tifosi inizino a festeggiare con grandi boati di giubilo.  La società partenopea che nella scorsa estate aveva  investito 150 milioni, si riprende nell’ultima giornata, lo scudetto vinto due anni prima. Protagonisti della memorabile cavalcata sono soprattutto McTominay e Lukaku, le due pedine volute e reclamate da Conte per tutta la scorsa estate. Lo scozzese con i suoi 12 gol realizzati alla sua prima stagione in Serie A diventa decisivo soprattutto nello sprint finale. Il centravanti belga nonostante sia un giocatore diverso rispetto a quello del passato all’Inter, ha dato il suo grande contributo   con 14 gol e 10 assist. A gennaio gli azzurri avevano rischiato di indebolirsi al momento della cessione del proprio gioiello Kvaratskhelia, ma con il passare delle giornate, Conte è riuscito ad amalgamare le valide alternative a livello tattico. In questo sport, dalle forti emozioni, passa tutto in fretta e già sorgono i primi interrogativi: mister  Conte rimarrà a Napoli per onorare il triennale firmato, oppure cercherà nuovi stimoli altrove, magari tornando alla Juventus o accettando una nuova sfida col Milan?  C’è più di qualche mormorio. 

 L’Inter batte fuori casa 0-2 il Como nell’ultima giornata di Serie A. La squadra di casa parte meglio, ma l’Inter  esce alla distanza. I nerazzurri sbloccano l’incontro al 21′: c’è un angolo dalla destra di Calhanoglu e De Vrij con un gran colpo di testa  batte Reina. Nei minuti di recupero  Reina è espulso dopo una revisione al Var per un fallo su Taremi, lanciato a rete, poco fuori dall’area. Nella ripresa al 51’ Taremi passa a Correa che entra in area e  dopo aver dribblato un avversario, mette in rete.   La squadra di Inzaghi chiude il campionato con un risultato positivo e qualche rimpianto per alcune situazioni verificatesi nelle partite precedenti. I nerazzurri hanno una settimana piena per preparare al meglio la finale di Champions League contro il Psg. Molti tifosi dell’Inter non riescono a nascondere la delusione per aver perso uno scudetto che ad un certo punto sembrava già vinto. In alcune partite l’undici di Inzaghi sembrava nettamente superiore in quanto a qualità e quantità di gioco. E’ innegabile che a causa delle tante partite, la squadra non ha saputo mantenere lo stesso livello di gioco. La dirigenza nerazzurra ha la chiara responsabilità di non aver rafforzato adeguatamente una panchina non all’altezza dei titolari. 

Bologna Genoa 1-3. Il Genoa del primo tempo è superiore al Bologna per gioco, volontà, concretezza  e va a rete tre volte. Al 17′ il Genoa passa in vantaggio: su azione da corner, Vitinha di destro da fuori area mette in rete. Poi si assiste alla doppietta del classe 2006 Venturino alla sua prima da titolare in A (26′ e 43′). Solo nel secondo tempo  gli uomini di Vincenzo Italiano si rendono pericolosi e Orsolini al 64′, dopo aver agganciato un lancio di Casale, batte con un gran tiro  il portiere genoano neo entrato Sommariva. E’ un gol da cineteca e l’attaccante bolognese con i suoi 15 gol conferma di essere uno dei più prolifici attaccanti della Serie A. Nonostante la sconfitta i tifosi del Bologna escono soddisfatti dallo stadio, dopo la brillante stagione, culminata con la vittoria in Coppa Italia. 

La Juventus soffre più del previsto ma vince a Venezia 3 a 2. Passano in vantaggio i lagunari al 2′ grazie a Fila che raccoglie un servizio dalla sinistra di Haps e supera Di Gregorio sul primo palo. Al 25′ i bianconeri pareggiano e fa tutto Yildiz, che trova lo spiraglio giusto per segnare. La Juve torna in vantaggio al 31′ con Kolo Muani, freddo nel realizzare appena dentro l’area. Il Venezia continua a crederci e trova il pari con Haps, che arriva dalla parte opposta e mette in rete sull’invito di Doumbia. Poi l’ex Nicolussi Caviglia atterra Conceiçao in area e Locatelli realizza il rigore del 3 a 2 che  invia i  bianconeri in Champions e il Venezia in Serie B. Dopo il disastroso avvio del presuntuoso Motta, Igor Tudor è riuscito a sistemare in parte le cose e a portare a casa l’accesso alla Champions. Nella stagione agonistica appena ultimata, la Juve  ha alternato sprazzi di bel gioco a lunghe pause, dove dalla mediocrità generale riescono a emergere solo alcuni calciatori:  il  promettente Yildiz un calciatore tecnicamente molto dotato che ricorda nelle movenze Del Piero, i tenaci Di Gregorio e Thuram e l’esperto Locatelli.

 La Roma vince 2 a 0 a Torino. La squadra di Ranieri sblocca il match al 18′ con un rigore trasformato da Paredes. I giallorossi raddoppiano al 53′ con un colpo di testa di Saelemaekers, bravo a raccogliere un cross di Soulé. Grazie a questa vittoria i giallorossi si ritrovano quinti ed in Europa League: un risultato importantissimo considerato che prima dell’arrivo di Ranieri  in panchina ( che è succeduto a due tecnici)i giallorossi erano a due punti dalla zona retrocessione e a quindici punti dalla Lazio. Mister Ranieri dopo essere diventato il nuovo allenatore dei giallorossi, ha tenuto un ritmo da scudetto che l’ha portato  ad un passo dalla Champions League. Dopo l’incontro con il Lecce, Ranieri conferma che quella è stata l’ultima sua volta in panchina. In sala stampa Ranieri si è espresso così: «Mi dispiace per i tifosi, che si fidavano di me e mi trasmettevano il loro entusiasmo. Magari tra qualche mese ripenserò alla mia carriera». 

 La Lazio a seguito della sconfitta interna per  0-1 subito all’Olimpico dal Lecce,  resta completamente fuori dall’Europa. I pugliesi passano  in vantaggio al 43’grazie ad un inserimento di Coulibaly, che sorprende Mandas. Pochi minuti dopo è espulso Pierotti per doppia ammonizione, così gli ospiti restano in dieci. Nella ripresa lo strepitoso portiere Falcone si supera con numerosi interventi e la sua squadra porta a termine una preziosa vittoria che  vale la salvezza. 

La Fiorentina vince a Udine per 3 a 2. I friulani vanno in vantaggio al 26′ con Lorenzo Lucca che  aggancia in area e batte De Gea. La squadra di casa resta  in dieci per la doppia ammonizione di Bijol. A inizio ripresa arriva il pari dei viola con un tiro dal limite di Fagioli. La squadra di Palladino completa la rimonta e si porta in vantaggio con Comuzzo con un incredibile colpo di tacco. Al 61′ Kabasele pareggia ed è 2-2.  All’82’  il diciannovesimo gol di Moise Kean, regala la vittoria a Palladino e l’accesso alla Conference League.

Empoli-Verona 1-2. Al 4′ Serdar realizza con un destro all’angolino e batte il portiere toscano Vasquez. Al 43′ Fazzini pareggia con un suo tempestivo tiro  che tocca prima la traversa poi termina in rete. I veneti tornano di nuovo in vantaggio al 69′ con Bradaric, un gol che condanna l’Empoli alla retrocessione.

Atalanta-Parma 2-3. Protagonista del primo tempo è Daniel Maldini che  segna due al gol in due minuti al 32′ e al 33′. Prima in scivolata su servizio di De Ketelaere poi con uno splendido tiro a giro. Il Parma nella ripresa reagisce e segna tre gol. Accorcia le distanze al 49′ con il neo entrato Hainaut. Gli emiliani pareggiano al 71′ con Ondrejka. Poi ancora lo svedese segna ancora al 91′, così i ducali possono festeggiare la meritata salvezza. 

Di seguito  i risultati degli incontri conclusivi, della  38 giornata del campionato Italiano di calcio di serie A 2024/2025:

 

Napoli – Cagliari (2-0), Como – Inter (0-2), Bologna – Genoa (2-3), Milan – Monza (2-0), Atalanta – Parma (2-3), Lazio – Lecce (0-1), Udinese – Fiorentina (2-3), Torino – Roma (0-2), Venezia – Juventus (2-3), ed Empoli – Verona (1-2)

 

 

 

 

Si è giocata la 37.a e penultima giornata del campionato di Serie che ha regalato tanti gol e spettacolo, con continui colpi di scena. Soprattutto nei minuti finali delle varie gare. In questa turno non ci sono stati verdetti definitivi, di deciderà tutto all’ultima giornata, per scudetto, corsa champions e salvezza. Sabato scorso il primo match si è concluso con la grande vittoria dell’Atalanta sul Genova (2-3), due squadre che hanno potuto giocare in tutta tranquillità prive di obiettivi di classifica. Mateo Retegui con la sua rete contro il Genoa sua ex squadra, ha raggiunto quota 25 reti in una sola stagione, superando niente meno che Pippo Inzaghi, icona mai dimenticata sotto le Mura di Bergamo. 

Nella lotta scudetto pareggi per Inter e Napoli. Cento minuti  di passione e tensione sull’asse dei due   campi   Tardini-San Siro,   ma a differenza  dell’Inter fermata sul 2-2 in casa  dalla  Lazio, il pareggio di 0 a 0 contro il Parma, ha un forte profumo di vittoria. La squadra di Conte dopo questo successo, resta avanti di un punto sull’avversario nerazzurro e giocherà l’ultimo match con il Cagliari già salvo matematicamente. I partenopei dovranno impegnarsi decisamente  di più per arrivare all’obiettivo e festeggiare il quarto scudetto. Il campionato in ogni caso si è dimostrato avvincente fino all’ultimo e a novanta minuti dalla fine, tutto è ancora in bilico e la differenza di un solo punto non può dare certezze. 

 Il Napoli non va oltre lo 0-0 in casa del Parma in una partita nervosa e tirata. Gli uomini di Conte non sono riusciti ad esercitare una particolare fluidità di manovra tale per mettere in condizione di segnare, Lukaku e McTominay.  I partenopei sono stati  anche sfortunati con i pali, di Anguissa e Politano, poi il portiere del Parma Suzuki è artefice di un grande intervento  sotto l’incrocio che riesce a deviare  sulla traversa la punizione di McTominay.  Anche il Parma riesce ad avere due importanti occasioni sulle conclusioni di Sohm, ma Meret  si dimostra vigile.  Nel recupero si assiste all’ennesimo colpo di scena: Neres se ne va  sulla destra dell’area e va giù dopo il contatto con Lovik. L’arbitro Doveri indica subito  il dischetto per il calcio di rigore, poi il Var annulla per un possibile fallo di Simeone su Circati nel recupero palla. Nel finale espulsi Conte e Chivu per intemperanze: pertanto non saranno in panchina all’ultima di campionato. 

L’Inter pareggia con la Lazio 2-2 in un match pieno di capovolgimenti di fronte.  Bisseck porta in vantaggio i nerazzurri nel recupero del primo tempo. Nella ripresa entra Pedro nella Lazio e fa 1-1. Dumfries di testa trova il nuovo vantaggio per l’Inter al 79’ ma al 90’ ancora Pedro segna il gol del 2-2 su calcio di rigore assegnato per un tocco di braccio di Bisseck. Lo spagnolo con il calcio di rigore, realizza l’ennesima doppietta (che ha fatto felice tutta Napoli) e si conferma un calciatore ancora molto valido. Al 94’ sponda di testa di Acerbi per Arnautovic che a un metro dalla porta, liscia completamente il tiro di sinistro. Al 98′ è annullato un gol per fuorigioco sempre all’austriaco. Espulsi entrambi i tecnici Baroni e Inzaghi.  

Nella lotta Champions vincono Juve e Roma: Juventus (2-0 all’Udinese) e la Roma (3-1 al Milan). Vince anche la Fiorentina che si impone 3-2 sul Bologna fresco vincitore della Coppa Italia e dunque, già qualificata per la prossima Europa League.

I bianconeri si confermano al quarto posto e restano avanti in classifica nei confronti di Lazio e Roma. A seguito di questi risultati, una delle poche certezze è che il Milan l’anno prossimo non parteciperà alle coppe europee. Per quanto riguarda la zona Europa, la Fiorentina scavalca il Milan e aggancia il Bologna al settimo posto (che oggi non vale niente in virtù della vittoria della Coppa Italia da parte dei rossoblu). La Lazio con il pari a Milano con l’Inter perde punti nei confronti di Juventus e Roma e resta a 3 punti di vantaggio dalla Fiorentina. 

 Nella lotta salvezza vittorie fondamentali per Empoli (Monza-Empoli 1-3) e Lecce (1-0 al Torino). Il Venezia è travolto a Cagliari 3 a 0 e probabilmente deve dire addio alle sue residue speranze di salvezza. L’unico verdetto che emerge da una serata con ben 9 partite in contemporanea è il Cagliari matematicamente salvo. Il Parma con il pareggio contro il Napoli ed il Verona con il suo 1-1  in casa col Como, sono vicine alla salvezza, mentre Lecce  ed Empoli sono appaiate al terz’ultimo posto. 

Si deciderà all’ultima giornata lo scudetto della Serie A 2024/25  nel doppio scontro Napoli-Cagliari e Como-Inter:  entrambi gli incontri si giocheranno venerdì 23 maggio alle ore 20.45. Se le due squadre dovessero finire a pari punti dopo l’ultima giornata, si contenderanno lo scudetto con uno spareggio in  campo neutrale (con ogni probabilità, l’Olimpico di Roma). 

Per quanto riguarda il resto della giornata, Bologna-Genoa e Milan-Monza, ossia le due partite senza interessi di classifica, verranno disputate sabato rispettivamente alle ore 18 e alle 20.45. Tutte le altre gare, che coinvolgono squadre in lotta per l’Europa e la salvezza, si svolgeranno tutte in contemporanea domenica sera alle 20.45 (Atalanta-Parma, Empoli-Verona, Lazio-Lecce, Torino-Roma, Udinese-Fiorentina e Venezia-Juventus).

 Questi i risultati della  37.a giornata di calcio di Serie A: 

GENOA-ATALANTA 2-3   CAGLIARI-VENEZIA 3-0    FIORENTINA-BOLOGNA 3-2

VERONA-COMO 1-1   INTER-LAZIO 2-2    JUVENTUS-UDINESE 2-0

LECCE-TORINO 1-0   MONZA-EMPOLI 1-3   PARMA-NAPOLI 0-0   ROMA-MILAN 3-1

 

La Juventus ha individuato in Osimhen  l’obiettivo principale per rinforzare l’attacco per la prossima stagione.  Servono almeno 100 milioni.  L’attaccante è di proprietà del Napoli  e da parte sua il nigeriano accetterebbe di buon grado il ritorno in Serie A. Non  risultano ancora offerte effettive al Napoli, ma il club bianconero è pronto, attraverso il procuratore del calciatore a mettere sul piatto della bilancia una proposta da 80 milioni.  

Il rapporto tra il tecnico Gasperini e l’Atalanta potrebbe non essere ancora finito.  Il lavoro del tecnico nel suo ciclo a Bergamo è sotto gli occhi di tutti: cinque qualificazioni in Champions in otto stagioni, impreziosite dalla conquista dell’Europa League e da un bilancio che ogni anno si avvale di laute cessioni. La dirigenza bergamasca ben consapevole degli enormi meriti raggiunti dal tecnico, avrebbe proposto il rinnovo di un ulteriore anno, quindi fino al 2027,

 

 

La 36a giornata di Serie A si è aperta venerdì con il successo del Milan sul Bologna per  3-1. Dopo un primo tempo non particolarmente emozionante con tre occasioni sprecate da parte del Milan, e Orsolini che manda in curva un rigore in movimento, la sfida si incendia nella ripresa.  Lo stesso esterno bolognese si fa perdonare dell’errore precedente e sblocca la partita al 49′ con un gran sinistro da fuori area. Conceicao fa entrare al 65’ Walker, Chukwueze e Gimenez e proprio quest’ultimo pareggia l’incontro al 73′  dopo aver dribblato alcuni avversari nell’area del Bologna. Al 79′  Pulisic porta in vantaggio i rossoneri pronto  ad  arrivare sul pallone calciato precedentemente da  Joao Felix. In pieno recupero su assist di  Chukwueze, il centravanti  Gimenez segna il definitivo terzo gol  in contropiede con un bel diagonale. L’attaccante messicano si è finalmente riscattato dopo tanti problemi fisici e tanta panchina. Contro gli emiliani  una volta in campo,  cambia volto alla sua squadra e con la splendida doppietta, acquisisce morale  in vista della finale di Coppa Italia in programma mercoledì sera a Roma. (diretta in esclusiva su Canale 5).

Prosegue il grandissimo girone di ritorno del Como che batte anche il Cagliari per 3-1 I lombardi al loro sesto successo consecutivo confermano di essere in grande condizione. I sardi vanno in vantaggio al 22′: Adopo realizza con la complicità dell’esperto portiere Reina. La reazione del Como è immediata, col doppio salvataggio sulla linea di Augello e il pari lo realizza al 40′: con il pallonetto di Caqueret. Nel recupero del primo tempo, il Como si porta in vantaggio: Strefezza lascia sul posto Obert e mette in rete con un tiro a giro che vale il 2-1. Nella ripresa il Cagliari spreca un paio di occasioni, poi al 77′ c’è il terzo gol per i padroni di casa: Cutrone si impossessa dell’assist di Nico Paz e realizza la rete del 3-1. Cesc Fabregas il tecnico del Como che quest’anno ha dimostrato grandi capacità, continuerà a sedersi su quella panchina anche nel prossimo campionato. Lo spagnolo era stato accostato a top club italiani, ma soprattutto ad alcuni internazionali, in particolare il Bayer Leverkusen. Il tecnico avrà voce in capitolo anche sulle scelte di mercato e societarie, oltre a conservare una quota da azionista di minoranza del Club.

 Lazio e Juventus pareggiano 1-1Primo tempo molto equilibrato, con un paio di occasioni da rete per parte. La gara si accende nella ripresa. Al 51′ Kolo Muani realizza di testa dopo un cross morbido di McKennie. al 60′ Kalulu si fa espellere  per aver colpito Castellanos alla schiena. Con l’uomo in più, la Lazio attacca con maggiore determinazione. All’87 Massa assegna e poi toglie un rigore a Castellanos per fuorigioco. Al 93′ Dia aggancia sulla destra dell’area,  spara forte e di destro colpisce il palo. Al 96′ il gol del pareggio laziale: cross dalla destra sul secondo palo per Castellanos che colpisce di testa. Di Gregorio para, ma sulla sua respinta Vecino è il più lesto a mettere la palla in rete da pochi passi.

L’Empoli batte 2-1 il Parma. La squadra di casa parte forte e sblocca la partita con Fazzini (11′), che a seguito di calcio d’angolo, colpisce di prima intenzione e realizza. Al 32′ il Parma resta in dieci per l’espulsione di Valenti per doppia ammonizione.  Nella ripresa Chivu sistema meglio il suo Parma e fa entrare Djuric ed Hernani. Il Parma pareggia al 73′ proprio con l’ex centravanti del Monza che colpisce di testa a rete dopo la punizione di Hernani e la traiettoria spiazza il portiere. Nel finale l’Empoli preme alla disperata ricerca del gol vittoria che arriva al 41′ con un gran tiro dalla distanza di Anjorin che realizza  dopo aver scambiato palla con Konaté. L’Empoli batte il Parma e resta attaccato alla speranza di salvezza.

 L’Inter espugna Torino battendo 2-0 i granata. All’Olimpico Grande Torino i nerazzurri aprono le marcature con Zalewski (14′) il quale servito a sinistra da un ottimo passaggio di Bastoni, evita il controllo  di Gineitis con un controllo di tacco a rientrare, poi  si accentra e fa partire un destro a giro dal limite che batte Milinkovic-Savic.  Gran gol dell’esterno nerazzurro, che a Roma in giallorosso non era tenuto in grande considerazione.  Su Torino cala il diluvio, il gioco rallenta con il passare dei minuti e  l’arbitro La Penna al 43′ ferma il gioco per la pioggia eccessiva. L’intervallo dura una mezz’ora proprio per la forte pioggia e dopo un nuovo sopralluogo positivo questa volta, si torna in campo. Immediato il raddoppio dell’Inter al 49′:  Dimarco lancia Taremi  in porta dalla sinistra, Milinkovic-Savic esce a valanga e atterra l’iraniano. L’arbitro decreta calcio di rigore e dal  dischetto Asllani, non sbaglia e fa 2-0. L’Inter a questo punto domina il possesso palla e sfiora più volte il terzo gol. Questo successo ottenuto con una formazione priva di alcuni uomini chiave (in funzione della finale champions league), permette all’Inter di continuare ad inseguire il Napoli nella lotta per la conquista dello scudetto.

Il Napoli pareggia 2-2  contro il Genoa. Azzurri in vantaggio al 15′ con il diagonale di destro  di Lukaku su assist splendido di McTominay. Al 30’ Pinamonti colpisce la traversa con un colpo di testa. È il prologo al pareggio rossoblù  perché  al 32′  un colpo di testa di Ahanor provoca una sfortunata autorete di Meret, il quale con la gamba destra spedisce il pallone in rete. Nella ripresa il Napoli prova  ad insistere e schiaccia il Genoa nella propria metà campo. Cresce soprattutto la prestazione di Raspadori sempre più determinante in questo scorcio di campionato. Al 64′ gli azzurri tornano in vantaggio: McTominay passa a Raspadori che dopo essersi inserito in area, con una bordata di sinistro, spedisce il pallone in rete. All’84’ la squadra di Vieira coglie un insperato pareggio: da un traversone pennellato di Martin dalla destra,  Vasquez  con un gran un colpo di testa batte Meret. Il Napoli spinge fino all’ultimo, ma il Genoa resiste e il match finisce 2-2. Il calcio è bello ed entusiasmante, perchè non sempre la squadra che domina l’incontro, vince la partita.

L’Atalanta batte 2-1 la Roma e conquista matematicamente la partecipazione alla prossima Champions League. Al Gewiss Stadium al 9’ Lookman  con una finta di corpo sbilancia Rensch, rientra sul destro e batte il portiere Svilar. Il nigeriano è al 15° gol in campionato. Nella prima mezz’ora i bergamaschi  mancano più volte il raddoppio e subiscono invece su perfetto assist di Soulé il pareggio di testa di Cristante al 32′. Nella ripresa mister Gasperini inserisce il giovane centrocampista Sulemana che al 76′  realizza. il gol della vittoria. Retegui lancia in profondità Lookman a sinistra, il nigeriano cross basso per Samardzic che riesce a fare sponda per Ibrahim Sulemana il quale dal limite  calcia forte e segna. Grazie a questo risultato, l’Atalanta va in Champions per la quinta volta negli ultimi sette anni, mentre la Roma  si ferma a 19 risultati utili consecutivi.

Questi i risultati dopo la 36.a giornata di calcio di Serie A:

MILAN-BOLOGNA 2-1  COMO-CAGLIARI 3-1  LAZIO-JUVENTUS 1-1  ATALANTA-ROMA 2-1

EMPOLI-PARMA 2-1   UDINESE-MONZA 1-2  VERONA-LECCE 1-1

TORINO-INTER 0-2  NAPOLI-GENOA 2-2   VENEZIA-FIORENTINA 2-1

Sono sei le squadre coinvolte nella lotta per evitare la B a due giornate dalla fine. Quattro si salveranno, due retrocederanno, visto che c’è una squadra già destinata(il Monza). Al Cagliari per esempio, a quota 33, manca davvero poco per salvarsi. Anche il Verona, con gli stessi punti dei sardi, ha solo rimandato la salvezza aritmetica dopo il pari con il Lecce. Un po’ più complicata la situazione del Parma (32) che, nel prossimo turno, deve affrontare in casa il Napoli che ha necessità di fare punti nella lotta scudetto. La squadra di Chivu è tre lunghezze sopra il Venezia che, dopo la vittoria con la Fiorentina, si ritrova salvo per la prima volta in stagione, visto che oltre al Monza ha dietro di sé (a solo un punto di distanza) la coppia Empoli-Lecce.

 

 

 

Il Napoli batte 1-0 il Lecce  e compie un altro passo avanti verso lo scudetto. Al 24′ si assiste al gol che decide la partita: Giacomo Raspadori  su calcio di punizione,  con un destro fortissimo all’angolino basso batte Falcone e fa 1 a 0. Il Lecce reagisce e al termine del primo tempo sugli sviluppi di un corner, Gaspar colpisce la traversa. Raspadori sfiora il raddoppio su perfetto assist di McTominay e poi Pierotti non riesce a trovare la palla a centro area su un cross di Gallo. Nel secondo tempo gli uomini di Giampaolo reagiscono, è pericoloso Helgason dalla distanza per il Lecce, ma la squadra di Conte dopo essersi difesa con grande organizzazione, riesce a portare a casa una vittoria importante. Il principale segreto dei 22 punti in più degli azzurri partenopei in classifica rispetto al campionato scorso è  la coriacea difesa, che finora ha subito appena 25 gol in 33 giornate. Una tale organizzazione difensiva non la può vantare nessun’altra squadra nemmeno negli altri quattro tornei top d’Europa: Inghilterra, Spagna, Germania e Francia. Conte grazie alla solidità del suo reparto arretrato è riuscito a mascherare le minori potenzialità dell’attuale attacco, rispetto alle 20 reti in meno realizzate dall’Inter. Dopo gli scudetti con la Juventus e quello con l’Inter, se conquistasse anche quello con il Napoli, Conte sarebbe il primo allenatore nella storia del campionato a girone unico a vincere il campionato di calcio con tre squadre diverse. 

L’Inter vince di misura per 1-0 a S. Siro contro il Verona. A sbloccare la partita, al 7′ è il rigore calciato da Asllani dopo il tocco di mano di Valentini in area. L’Inter mantiene un possesso palla superiore al 70% e numerose sono le occasioni nerazzurre, con Zielinski, Correa, ancora Asllani, e Arnautovic, tutte senza esito. Nella ripresa la prima occasione per i padroni di casa è al 57′ con Correa. il Verona si fa vedere prima al 62′ con Duda, poi al 67 con Suslov ma entrambi i tiri finiscono fuori. L’ Inter ritrova il successo dopo cinque gare di digiuno (tra campionato e coppe) giocando al piccolo trotto, quanto basta per mantenere il vantaggio. I nerazzurri dopo aver ottenuto una vittoria così importante, anche se di stretta misura, possono ora concentrarsi sulla semifinale di ritorno di Champions League contro il Barcellona di martedì sera. L’andata terminò 3-3. 

Parma-Como 0-1. Il Como approccia meglio il match e domina nel possesso palla, ma col passare dei minuti, il Parma alza il baricentro. Il match si accende nel finale del primo tempo con una occasione per parte. Nella ripresa i ducali crescono: Pellegrino colpisce la traversa sugli sviluppi di un angolo. Fabregas cambia volto all’attacco ed inserisce Strefezza, che è protagonista del gol.  Al 79’ passano gli ospiti: lancio filtrante per Douvikas che stoppa, arriva Strefezza e di sinistro buca Suzuki. Strafezza una mezz’ala a tutto campo, è alla sua seconda rete consecutiva. Nel finale il Parma ci prova in tutti i modi a pareggiare e in pieno recupero, Man spara alto clamorosamente. Il Como conquista la quinta vittoria consecutiva, mentre il Parma non riesce ad ottenere la matematica salvezza, che sarà rimandata di qualche settimana. 

La Roma batte 1-0 la Fiorentina. Nel primo tempo le occasioni più importanti capitano  tra i piedi di Kean, ma Svilar è decisivo con le sue parate. Nel recupero della prima frazione (45’+5′) la Roma passa in vantaggio: dagli sviluppi di un corner, Shomurodov fa da torre per Dovbik che da due passi batte De Gea. I viola partono forte nella ripresa, ma Svilar respinge prima su Mandragora, poi ancora su Kean.  I giallorossi arretrano il loro baricentro, con qualche contropiede cercano di alleggerire la pressione degli avversari e portano a termine il preziosissimo vantaggio. La Fiorentina probabilmente non meritava di perdere, ma la Roma non ha rubato nulla perché ha dimostrato di essere un undici compatto e motivato. Claudio Ranieri ottiene il 19esimo risultato utile consecutivo in campionato e la sua squadra è sempre più in corsa per un posto in champions league. A fine partita  il commosso saluto dell’Olimpico a Edoardo Bove, il giocatore della Fiorentina cresciuto in giallorosso e colpito lo scorso dicembre da un malore in campo, che grazie all’aiuto tempestivo dei soccorritori riuscì a superare.

Bologna e Juventus pareggiano 1-1. Al Dall’Ara la Juve parte forte e dopo otto minuti va in vantaggio: gran diagonale dal limite di Kephren Thuram, non perfetto il tentativo di parata di Skorupski, che tocca ma non trattiene. Sulle ali dell’entusiasmo i bianconeri potrebbero assestare il secondo gol ma mancano in alcune occasioni. Con il passare dei minuti il Bologna migliora, alza il baricentro e Di Gregorio è pronto a respingere un insidioso tiro cross di Orsolini. Al 54′ il pareggio degli emiliani: cross di Cambiaghi, sponda di Dall’Inga e conclusione vincente con un gran destro di Freuler centrocampista svizzero, deviato da Veiga, che spiazza Di Gregorio. Un pareggio giusto, al termine di una partita equilibrata e combattuta, dove entrambe le contendenti hanno cercato di superarsi. 

L’Atalanta travolge 4-0 il Monza all’U Power Stadium. Nel match sono risultati determinanti sia Charles De Katelaere con una doppietta (12′ e 23′) che il portiere bergamasco Carnesecchi (autore di  alcune parate  determinanti). Nella ripresa Lookman  al 47′ e Brescianini all’ 88′ mettono al sicuro il risultato. Il Monza retrocede matematicamente in Serie B e l’Atalanta si conferma al terzo posto, valida per acquisire la prossima partecipazione alla Champions. Carnesecchi si conferma uno dei migliori portieri della nostra Serie A, giovane, dalle grandi doti e mister Spalletti non potrà non tenerne conto nelle sue prossime convocazioni. 

Nell’ultimo match della 35a giornata di Serie A, il Milan batte 2-1 in rimonta il Genoa e sale a quota 54 punti in classifica. Nel primo tempo di Marassi le migliori occasioni sono per il Grifone e il portiere Maignan è decisivo tre volte. Al 28′ Leao prende il posto dell’infortunato Fofana e dopo un’ora di gioco, Vieira fa entrare in campo  Vitinha. Proprio quest’ultimo al primo pallone toccato su cross di Martin al 61′ batte Maignan. Il tecnico del Milan  Conceiçao  rinvigorisce il reparto d’attacco con Gimenez e Joao Felix che offrono un importante apporto alla rimonta del Milan. Al 76 ottima azione di Gimenez sulla destra con cross a centro area e la conclusione a rete di Leao trova la deviazione di Norton-Cuffy. Dopo un minuto, esattamente  al 77′ i rossoneri raddoppiano: Leao  crossa basso e Frendrup infila la sua porta nel tentativo di anticipare Joao Felix.

 

Di seguito i risultati della 35.a giornata di calcio di Serie A 

TORINO-VENEZIA 1-1   CAGLIARI-UDINESE 1-2    PARMA-COMO 0-1 

LECCE-NAPOLI 0-1   INTER-VERONA 1-0   EMPOLI-LAZIO 0-1  GENOA-MILAN 1-2 

MONZA-ATALANTA 0-4   ROMA-FIORENTINA 1-0   BOLOGNA-JUVENTUS 1-1 

A questo punto della stagione oltre al Napoli, anche l’Inter è certa di prendere parte alla Champions League 2025-2026. La vittoria di Monza ha avvicinato all’obiettivo anche l’Atalanta e solo un suo imprevedibile crollo potrebbe negare ai bergamaschi di essere presente alla più nobile competizione sportiva. In realtà sono 4 le squadre che nelle ultime tre giornate si giocheranno la partecipazione alla prossima Champions League:  Juventus (63 punti), Roma (63 punti), Lazio (63 punti) e Bologna (62 punti). L’aritmetica tiene ancora in gioco anche la Fiorentina, ma la sconfitta dell’Olimpico contro i giallorossi ha di fatto complicato  i loro piani. 

Dopo lo spettacolare incontro d’andata terminato 3-3 in Catalogna, Inter e Barcellona tornano in campo per giocare la semifinale di ritorno di Champions League. Una partita che vale una stagione sia per l’Inter, che punta forte sulla Champions League, che per il Barcellona, che la insegue da dieci anni. Per l’Inter e per Inzaghi sarebbe la seconda finale nel giro di tre edizioni, visto che nel 2022/2023 giocò (e perse) a Istanbul contro il City. 

 

 

 

La 34a giornata di Serie A si apre con la vittoria del Como contro il Genoa per 1-0: Strefezza è l’autore della rete decisiva al 59′.  Il tecnico spagnolo Fabregas e i suoi conquistano il quarto successo di fila e raggiungono la matematica salvezza. Al Sinigaglia i liguri  giocano un bel primo tempo ma pagano le tante assenze e il massiccio turnover di Vieira.

Il Milan si impone 2-0 in casa del Venezia. I Rossoneri vanno subito in vantaggio: al 5′ Fali Candé, sbaglia un pallone davanti alla propria area, la palla da Alex Jimenez  arriva a Fofana che  serve Pulisic e questi davanti al portiere Radu, non sbaglia. L’americano, un calciatore ovunque, bravo a difendere ed attaccare, realizza  la decima rete in questo campionato. La reazione del Venezia crea difficoltà il Milan, soprattutto per la velocità di Yeboah, al quale viene  annullato il gol del pari al 33′. Anche a Pulisic, viene sottratto un gol ed entrambe le reti, per fuorigioco. Nel recupero Maignan è decisivo su Nicolussi. Nella ripresa la pressione dei lagunari non produce il pareggio che arriva poi in pieno recupero. Reijnders all’ultimo minuto  lancia lungo  Gimenez il quale con un pallonetto, scavalca Radu.  Il Milan grazie a questa vittoria continua a perseguire il suo sogno europeo. 

La Juventus batte 2-0 il Monza. Le reti tutte nel primo tempo: all’11′ Nico Gonzalez da fuori area fa partire un sinistro preciso che finisce nell’angolino dove Turati non può arrivare. Dopo aver fallito una facile occasione da gol attorno alla mezz’ora,  Kolo Muani con un preciso piatto al 33′ (dopo aver ricevuto palla da Thuram), supera il portiere Turati. L’attaccante francese  torna al gol dopo un lungo periodo di astinenza. Nel recupero del primo tempo si assiste ad una  follia di Yildiz che si fa espellere per una gomitata a Bianco. L’estroso calciatore turco che ricorda nelle movenze Del Piero, salterà probabilmente le due prossime partite. Mister Tudor  con le recenti disposizioni in campo della squadra, ha dimostrato quanto poco gli interessi il possesso palla. Contro il Monza la Juventus ha tenuto il pallone solo per il 17% della partita. Ma questo è dipeso anche dal fatto di giocare  in  10 contro 11. Nella ripresa i brianzoli sono riusciti a chiudere i padroni di casa nella loro metà campo, ma non è servito a niente. 

Inter – Roma 0-1. I nerazzurri si approcciano alla gara con molta apatìa. Lo conferma il primo tempo giocato a basso ritmo senza un fine logico. A San Siro i giallorossi sbloccano la gara con Soulé al 22′, il quale dopo aver approfittato di un paio di rimpalli, realizza  con un gran diagonale. La Roma dimostra di crederci e fallisce il secondo gol con Cristante e Shomurodov. Nella ripresa l’Inter attacca a testa bassa alla ricerca del pareggio, ma è sempre la Roma in contropiede a creare le azioni più pericolose, con Pellegrini, Pisilli e Dovbyk.  Tre sconfitte in una settimana confermano  che la squadra nerazzurra attraversa una fase psico-fisica involutiva e nel momento chiave della stagione le energie sembrano esaurite. Claudio Ranieri da quando è ritornata sulla panchina giallorosso ha svolto un lavoro eccezionale: è riuscito a risollevare una squadra con gravi problematiche tecniche che aveva già sostituito due allenatori. Con Ranieri la squadra ha toccato quota 18 partite senza sconfitte (13 vittorie e 5 pareggi), uno score da scudetto. Sor Claudio ha anche organizzato una difesa granitica, perché la Roma segna il minimo indispensabile, ma non prende gol. La sua bravura e umiltà sono sotto gli occhi di tutti. Peccato che a fine stagione smetterà di fare l’allenatore per raggiunti limiti d’età. 

Napolì Torino 2-0. Il Campionato potrebbe essere a una svolta dopo questa giornata. Scott Mc Tominay sblocca la gara al 7’ quando  dall’area piccola gira in rete un cross rasoterra di Anguissa. All’11’ dopo un errore del granata Adams, che manda alto da due metri, Mc Tominay raddoppia al 42esimo con un gol  fotocopia del primo: stavolta l’incursione da destra è  di Politano e il suo cross morbido, è raccolto sempre  dallo scozzese che gira in rete. Nella ripresa la squadra di Conte gestisce il doppio vantaggio, al 62’ il neo entrato Billing va vicino al terzo gol con un colpo di testa che centra la traversa. Uomo copertina del match è Scott McTominay, centrocampista scozzese, arrivato dal Manchester United, che con la doppietta contro i granata sale a quota 11 gol, come Lukaku, che essendo centravanti di ruolo ha come compito primario, quello di far gol. Nessun centrocampista in questo campionato ha mostrato le capacità realizzative di McTominay. 

Atalanta e Lecce pareggiano 1-1 al Gewiss Stadium. La partita si decide dal dischetto:  il Lecce si porta in vantaggio con un rigore trasformato da Karlson al 29′ provocato da un fallo di mano di Hien. Nel secondo tempo Pierotti spreca l’occasione per lo 0-2, poi l’autore dell’1-0 stende Cuadrado e Retegui al 69′ pareggia  il match. Grazie a questo equo risultato, il Lecce  si porta a + 2 sul terzultimo posto. E’ stata un match particolare, che il Lecce non avrebbe voluto giocare al momento, per superare il trauma dell’ improvvisa morte del massaggiatore della squadra Graziano Fiorita. I salentini sono scesi in campo con una maglia bianca, senza sponsor e senza stemmi, con la scritta “Nessun valore, nessun colore”. 

Verona Cagliari 0-2. Il primo gol è realizzato da Pavoletti alla sua prima partita stagionale da titolare, ma protagonista di momenti determinanti del passato rossoblù. Al 30′ si assiste ad un cross dalla destra di Luvumbo, lisciano prima Coppola e poi Gilardi, e Pavoletti è freddo a battere Montipò. Il secondo gol a fine partita al 93′: si sviluppa un contropiede con Gaetano che davanti a Montipò passa a Deiola, il quale segna a porta sguarnita. Esulta il Cagliari che effettua uno scatto importante verso la salvezza: sardi a +8 sulla terzultima quando mancano quattro giornate. 

Lazio-Parma finisce 2-2. All’Olimpico, la formazione di Chivu sblocca il match al 3’: Valeri se ne va sulla fascia sinistra, crossa in area e  Ondrejka è libero di controllare e mettere in rete. Lo stesso svedese si ripete dopo pochi secondi della ripresa, con un destro preciso dal limite e all’Olimpico festeggia la sua prima doppietta nel massimo campionato italiano. Una grande parata di Mandas da parte di Pellegrino evita alla Lazio  il ko tecnico. Dopo il 2-0 la Lazio si proietta nella metà campo avversaria, ma lascia ampi spazi per le ripartenze degli ospiti.  L’ingresso di Pedro per la Lazio è determinante. Lo spagnolo al 79′ prima ribadisce in porta una corta respinta di Suzuki, poi all’84’ realizza di testa il gol del 2-2. La Lazio spinge, cerca la vittoria ma rischia perfino di vanificare tutto, subendo al 92′ il contropiede di Man che, solo davanti Mandas, manca il gol.

 

Questi i risultati della 34.a giornata di calcio di Serie A:

 

COMO-GENOA 1-0    VENEZIA-MILAN 0-2   FIORENTINA-EMPOLI 2-1 LAZIO-PARMA 2-2

INTER-ROMA 0-1   JUVENTUS-MONZA 2-0   ATALANTA-LECCE 1-1

NAPOLI-TORINO 2-0  UDINESE-BOLOGNA 0-0  VERONA-CAGLIARI 0-2 

 

La lotta salvezza è più accesa che mai. Se è vero che nell’ultimo turno Parma e Cagliari si sono leggermente allontanate dalla “zona rossa” grazie al pareggio con la Lazio e la vittoria con l’Hellas Verona, tutto è ancora in gioco con Empoli, Venezia e Lecce a sgomitare per un posto in A per il prossimo anno. Se il Monza appare ormai destinato alla cadetteria,  le altre tre formazioni vivranno un finale di stagione incandescente, complice ll Lecce, a quota ventisette punti e con due sole lunghezze di vantaggio su Venezia ed Empoli.

 

 

 

 

Il Napoli supera 0-1 il Monza. La squadra di Conte soffre molto nel primo tempo, rischia parecchio, ma la nella ripresa con l’ingresso di Raspadori si assiste ad un’altra partita. Al 24′ della ripresa grande opportunità per il Napoli:  Politano è lanciato da Raspadori, il quale davanti Turati tira in porta, ma il portiere del Monza riesce a salvare l’inviolabilità. Al 27′  si verifica il gol partita:  a seguito di un cross dalla sinistra di Raspadori, Turati esce male e McTominay riesce a realizzare di testa. Il Napoli nonostante il match complicato, riesce a battere il Monza una squadra ormai a un passo dalla retrocessione.

La Roma batte 1-0 il Verona. A decidere la sfida dell’Olimpico è un gol dopo 4 minuti. Soulé, porta avanti una grande azione sulla destra, poi crea un assist per Shomurodov  che realizza il gol a porta vuota. Lo stesso argentino al 15′ sfiora il raddoppio, ma Montipò si salva in angolo con un bel tuffo sul primo palo. Trovato il vantaggio, i giallorossi si accontentano di gestire il risultato, anche perché l’Hellas continua a lasciare palla agli avversari e prova a ripartire in velocità. Il Verona tiene bene il campo, ma il portiere Svilar non corre particolari pericoli. La Roma porta a 17 la striscia di gare senza positivi ed è un risultato sensazionale, dopo un inizio complicato della stagione per i giallorossi, con l’esonero di due  allenatori: De Rossi e Juric.  L’esperto tecnico Ranieri ultimamente sta dando particolare fiducia a Soulè ex Juve e questi lo sta ripagando con ottime prestazioni. Nell’ambiente giallorosso non si vuole parlare di qualificazione in Champions League, ma il grandissimo lavoro di Sor Claudio è sotto gli occhi di tutti.

Il Bologna vince contro l’Inter 1-0. Al Dall’Ara in una partita  non bella ma intensa, l’Inter, nel primo tempo si rende pericolosa solo da calcio d’angolo.  Nella ripresa c’è un possesso palla dei nerazzurri, ma solo un paio di occasioni si rendono pericolosi: da citare un palo in mischia di Lautaro su uscita sbagliata di Ravaglia. La squadra emiliana  quadrata e ben organizzata riesce a imbrigliare un’Inter stanca dopo le fatiche di Champions contro il Bayern. Sembrava uno 0-0 già concluso, invece  nell’ ultima azione al 94′ i padroni di casa sugli sviluppi di un fallo laterale trovano la rete della vittoria: Bisseck respinge di testa e Orsolini con una grande semirovesciata batte Sommer. Si è trattato di un gol  tecnicamente spettacolare dell’esterno rossoblù che riapre pienamente la corsa scudetto e la zona Champions League. Nei minuti finali le sostituzioni  di mister Italiano, Cambiaghi e Orsolini si sono rivelate efficaci. Ancora una volta Bologna  è  fatale all’Inter, dopo il clamoroso errore del portiere Radu di due anni fa che consegnò lo scudetto al Milan. A seguito di questo risultato, i nerazzurri, sono raggiunti in vetta alla classifica dal Napoli. Dopo la sconfitta con il Bologna che complica la corsa scudetto e l’eliminazione dalla Coppa Italia contro il Milan, l’Inter è attesa da un’altra gara fondamentale, contro la Roma.  Questa  sarà la prova generale in vista dell’appuntamento dell’anno contro il Barcellona. In palio una bella fetta di scudetto e di finale di Champions. In pochi giorni i nerazzurri si giocano l’intera stagione, ma quello che preoccupa lo staff nerazzurro sono le sostituzioni della panchina, non all’altezza dei titolari.

Il Parma batte 1-0 la Juventus. Al Tardini si assiste ad un primo tempo di grande intensità. La giocata vincente  arriva poco prima dell’intervallo con l’incornata potente di Pellegrino che sovrasta Kelly nel gioco aereo sul cross di Valeri  dalla sinistra.  Pellegrino  realizza un gol da centravanti vero con un movimento che ricorda i grandi del passato. E’ in gran forma ed ha una grande intesa con il suo compagno d’attacco Bonny. Nella ripresa la Juventus prova a rientrare in partita, ma le occasioni di Kolo Muani e Conceiçao non  producono risultati. I bianconeri non riescono ad incidere anche perché il gioco è lento e affidato per lo più alle iniziative personali dei singoli.  Al danno si aggiunge la beffa dell’infortunio muscolare di Vlahovic costretto al cambio all’intervallo. Si tratta della prima battuta d’arresto di Igor Tudor sulla panchina della Juventus e il suo cammino si complica: scivola al quinto posto perdendo la zona Champions e si trova a pari punti con la Lazio.

L’Atalanta batte il Milan 1-0 Il match è equilibrato nella prima frazione con poche occasioni da rete. il Milan torna in campo dopo l’intervallo con un atteggiamento diverso e sono dieci minuti a senso unico, con la Dea schiacciata negli ultimi trenta metri. Al 62′ la Dea passa in vantaggio:  cross di Lookman sul secondo palo, torre di Bellanova per l’inserimento vincente di Ederson. Nonostante i tentativi di arrembaggio finale, il Milan non riesce a trovare il pari e a evitare la sconfitta e questo risultato fa peggiorare la sua situazione in classifica in ottica Europea. 

La Lazio vince contro il Genoa 2-0 a Marassi. Dopo un approccio ad alta intensità dei biancocelesti, la prima vera occasione è per il Grifone, con il diagonale di Pinamonti parato da Mandas Al 16′ la gara si ferma per un fumogeno che colpisce la schiena di Mandas senza conseguenze. Al 21’ c’è una palla in verticale per Zaccagni con spallata da ultimo uomo di Otoa, che rimedia il rosso, alla sua prima partita. Al  65′ la Lazio raddoppia: cross di Pellegrini e Castellanos, trova un gol incredibile con  una splendida conclusione al volo. A complicare le cose ci pensa Belahyane che, in sette minuti, rimedia prima un giallo, poi il rosso diretto per un bruttissimo fallo su Thorsby. A seguito di questo risultato la Lazio sogna: raggiunge la Juventus in classifica ed è a un solo punto di distanza dalla Champions.

Cagliari Fiorentina 1-2.  Al 7’  il Cagliari passa in vantaggio: Luvumbo crossa da sinistra, De Gea respinge corto e Piccoli raccoglie a centro area e col mancino realizza rasoterra. È un ottimo inizio dei rossoblù, che al 12’ colpiscono anche un palo di destro in diagonale, leggermente deviato, da parte di Zortea. Al quarto d’ora il palo lo colpisce pure la Fiorentina, con una punizione dai 25 metri toccata corta per Mandragora. La Fiorentina pareggia al 36’, Mandragora serve Gosens che con un mancino rasoterra fa 1-1 in diagonale. Nella ripresa al 48’ la Fiorentina passa: Guðmundsson apre a destra per Dodô, il cui cross è intercettato da Beltrán che con un gran colpo di testa porta in vantaggio i viola.

Di seguito i risultati sulla  33.a giornata di calcio di Serie A

LECCE-COMO 0-3    MONZA-NAPOLI 0-1 ROMA-VERONA 1-0

EMPOLI-VENEZIA 2-2   BOLOGNA-INTER 1-0   MILAN-ATALANTA 0-1

TORINO-UDINESE 2-0  CAGLIARI-FIORENTINA 1-2   GENOA-LAZIO 02

PARMA-JUVENTUS 1-0

Dopo un solo anno in B, il Sassuolo conquista la promozione in Serie A, con ben 5 giornate di anticipo. E non possiamo che augurare a tutta la Società il bentornato. Il risultato arriva come conseguenza della vittoria 3-1 di ieri nel derby contro il Modena. Dopo la retrocessione il Sassuolo aveva affidato la panchina a Fabio Grosso, da calciatore un campione del mondo, con esperienze importanti in panchina. La  volontà della proprietà, la famiglia Squinzi, è sempre stata quella di confermare il proprio impegno, senza preclusione alcuna. Infatti il Sassuolo è  una delle poche società professionistiche ad avere uno stadio di proprietà, a Reggio Emilia, dove gioca le partite interne.

 

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