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Nella 17esima giornata di Serie A, il Napoli ritrova immediatamente la vittoria per 2-0 contro la Sampdoria a Marassi e complice il pari del Milan con la Roma, si laurea campione d'inverno con due giornate di anticipo. Anche se è solo un titolo effimero, il titolo di campione d'inverno vale come statistica. Il match si apriva con il rigore parato dal portiere doriano Audero a Politano, ma a sbloccare il match ci pensava al 19', il bomber Osimhen, che realizzava dopo l’assist in profondità di Mario Rui. Poco prima dell'intervallo i blucerchiati restavano in dieci per l’espulsione del centrocampista della Sampdoria Rincon e il match, di fatto, finiva a quel punto. All'82' l’arbitro accordava il secondo rigore per i partenopei, per fallo di mano di Vieira. Questa volta calciava Elmas, che dopo aver spiazzato completamente Audero, chiudeva la partita. Quella di Genova non è stata forse la migliore prestazione in questo campionato per la squadra di Spalletti, ma c’era la necessità di archiviare presto la sconfitta di San Siro. L’unica sconfitta dei partenopei in questa stagione, può essere considerata alla stregua di un incidente di percorso e sicuramente la vittoria contro i blucerchiati, aiuterà gli azzurri a riacquistare quella serenità necessaria per affrontare al meglio il big match di venerdì prossimo contro i bianconeri torinesi.
La Juventus supera per 1-0 l'Udinese e conquista l'ottava vittoria consecutiva in campionato senza subire gol. Anche all'Allianz Stadium la vittoria dei bianconeri si è concretizzata nel finale, dopo una partita con poche occasioni sotto porta da una parte e dall'altra. La Juve del secondo tempo è apparsa maggiormente determinata nella metà campo friulana e all'86' è arrivato il gol. Paredes innescava Chiesa, che prontamente lanciava la palla in mezzo e sul secondo palo, Danilo era pronto a realizzare con freddezza il decisivo 1-0, con la compiacenza della difesa friulana inerme.
Nell’ambito di una partita clamorosa, il Milan subisce una rimonta non facile da digerire, Dal risultato di 2-0, acquisito fino a tre minuti dal novantesimo, ad un incredibile 2-2. I rossoneri di Pioli hanno subito la doppia rimonta della Roma nel finale, dopo aver condotto la sfida per 87 minuti senza subire particolari iniziative pericolose da parte dei giallorosse. Alla mezz'ora di gioco sugli sviluppi di un corner, Kalulu saltava più in alto di tutti e riusciva a sbloccare una partita che fino a quel momento aveva regalato pochissime emozioni. I rossoneri trovavano poi il gol del raddoppio al 77' a seguito da una veloce ripartenza di Theo Hernandez. Pobega era lesto a ricevere il passaggio che trasformava in gol di sinistro. All'87' i giallorossi riaprivano l'incontro con il gol di testa di Ibanez su corner di Pellegrini. A quel punto i giallorossi si esaltavano e diventavano più incisivi. Al 94' sugli sviluppi di un calcio di punizione, Abraham era lesto a ribattere in rete una parata di Tatarusanu, a seguito di un colpo di testa da pochi passi di Matic
l'Inter che solo mercoledì scorso aveva riaperto il campionato sconfiggendo il Napoli a San Siro, contro il Monza non va oltre il pareggio per 2-2 che rischia di compromettere la sua già difficile rincorsa scudetto. Nelle file del Monza si rivede in campo da titolare Pablo Marì, dopo il suo accoltellamento da parte di uno squilibrato, subito in un supermercato di Assago a fine ottobre. L’Inter si portava in vantaggio al 10′: a seguito di un assist di Bastoni dalla sinistra, Darmian si faceva trovare pronto sul secondo palo per mettere in porta. Un minuto più tardi, Ciurria riusciva a pareggiare per i brianzoli battendo Onana con un bel sinistro a giro su assist di Pessina. Lautaro riportava in vantaggio i nerazzurri al (22') dopo aver rubato palla ad un disattento Pablo Mari. Dopo l'uscita dal campo di Calhanoglu e Barella, l'Inter perdeva lucidità e certezze e si riduceva solo a contenere il forcing brianzolo. Nel recupero al 93', si realizzava il 2-2. A seguito di una palla persa a centrocampo, Ciurria crossava, e Caldirola ex interista, riusciva ad insaccare di testa, complice una deviazione di Dumfries,.
La Lazio getta al vento la vittoria, che le serviva per rifarsi della recente sconfitta di Lecce. Passano due minuti e la Lazio si ritrovava subito in vantaggio con un colpo di testa di Felipe Anderson, deviato da Caputo, su corner tagliato di Luis Alberto. Nella ripresa i biancocelesti si dimostravano più determinati e il loro dominio si concretizzava con il raddoppio al 54esimo con Zaccagni che stoppava un tiro di Felipe Anderson e con un tiro ad effetto riusciva a superare Vicario in uscita. Quando il risultato sembrava ormai acquisito, il centravanti Caputo (appena ritornato all’Empoli nel mercato invernale), al minuto 83′ in contropiede a seguito di uno scatto determinante, realizzava la rete del 2 a 1. Ma le sorprese non erano ancora terminate e al 94esimo l'Empoli nell'ultimo minuto di recupero, pareggiava con un destro da fuori area di Marin. Questi raccoglieva una respinta da calcio d’angolo e dal limite dell’area calciava sotto l’incrocio battendo il portiere laziale Provedel.
Finiva così 2-2 all'Olimpico contro l'Empoli. ed è stata l’ennesima sorpresa della giornata che ha visto alcuni incontri decidersi nei minuti finali. Le partite si sa non durano solo il tempo regolamentare, ci sono i minuti di recupero che pesano nei risultati, dove l’aspetto psicofisico diventa molto importante nel riuscire a ribaltare un risultato.
Di seguito tutti i risultati della 17ª giornata del campionato di Serie A:
Fiorentina-Sassuolo 2-1 Verona-Cremonese 2-0 Lazio-Empoli 2-2
Bologna-Atalanta 1-2 Juventus-Udinese 1-0 Spezia-Lecce 0-0
Monza-Inter 2-2 Salernitana-Torino 1-1 Sampdoria-Napoli 0-2
Milan-Roma 2-2
Con la quindicesima giornata di serie A si conclude la prima parte della stagione, in attesa del campionato mondiale in Qatar che inizierà domenica prossima, 20 novembre 2022. Il ritorno in campo del massimo torneo di calcio in Italia, è previsto per mercoledì 4 gennaio.
Con la quindicesima giornata di serie A si conclude la prima parte della stagione, in attesa del campionato mondiale in Qatar che inizierà domenica prossima, 20 novembre 2022. Il ritorno in campo del massimo torneo di calcio in Italia, è previsto per mercoledì 4 gennaio.
E’ ancora festa per gli oltre cinquantamila tifosi dello stadio “Maradona”: Il Napoli supera per 3-2 l’Udinese ed ottiene la 13esima vittoria in 15 giornate. A seguito dell’ennesimo successo, la squadra di Spalletti chiude il 2022 da leader indiscussa. Gli azzurri dopo aver realizzato tre gol , nell'ultimo quarto d'ora hanno accusato un inspiegabile calo psicofisico, al punto che i friulani segnano due gol e fino all'ultimo lottano per raggiungere un clamoroso pareggio. L’Udinese conferma nel match di essere una squadra di temperamento. Le reti: al 14' Osimhen a seguito di un cross di Elmas, colpisce di testa e realizza. Il raddoppio arriva a conclusione di un'azione spettacolare di Osimhen, che poi serve con un colpo di tacco Lozano e questi è svelto a passare la sfera a Zielinski (31'). che spedisce il pallone in rete. Nella ripresa nonostante la reazione del l'Udinese, al 13' arriva il terzo gol del Napoli con Elmas che, lanciato da Anguissa, si inserisce sul lato sinistro della difesa avversaria e realizza di sinistro. Il nordmacedone Elmas in due partite e mezzo in cui ha sostituito Kvaratskhelia oltre a non farlo rimpiangere, è riuscito a realizzare due gol e a confezionare un assist. Nella ripresa dopo che mister Sottil ha operato due sostituzioni, si assiste al ritorno dell’Udinese e, proprio i nuovi subentrati Nestorovski e Samardzic realizzano le due reti dei friulani. Nel finale c’è ancor chi crede alla rimonta dell’Udinese, ma è troppo tardi per riagguantare un risultato positivo.
Il Milan dopo una prestazione non convincente, all’ultimo assalto riesce a superare la Fiorentina per 2-1 e così continua a credere nella rincorsa al Napoli. I rossoneri nonostante la distanza di otto punti dai campani, riescono a concludere positivamente l’anno d'oro 2022, culminato con lo scudetto. In questa occasione la vittoria per i rossoneri è giunta grazie ad un autogol di Milenkovic al 92', (viziato forse da un fallo di Rebic sul portiere viola), sufficiente per portare a casa i tre punti . il Milan si era portato in vantaggio dopo appena 2' di gioco con un gol fulmineo di Leao che batteva il portiere Terracciano. I rossoneri invece di persistere nel tentativo di realizzare il secondo gol si sono disuniti e così hanno finito per subire il gioco degli avversari, che al 28' trovavano il meritato pareggio con una deviazione decisiva di Thiaw (che col tacco metteva fuori causa Tatarusanu). Poi nel recupero. l'episodio che decideva la partita: con Milenkovic che involontariamente intercettava la palla che finiva in porta.
La Juventus, alla sesta vittoria consecutiva, (3-0 contro la Lazio). conclude l'anno da terzo in classifica, dietro Napoli e Milan. Alla ripresa del campionato a gennaio 2023, i bianconeri cercheranno di recuperare alcuni calciatori di livello, quali Vlahovic, Di Maria, Chiesa e Pogba per tentare il sogno scudetto per il momento impossibile. Allo Stadium, contro i biancazzurri è Moise Kean il protagonista del match dal momento che mette a segno una doppietta. Moise realizza il primo con un pallonetto da fuori area che riesce a superare il portiere Provedel in uscita, poi al 53' la Juve raddoppia: Cataldi perde palla sulla pressione di Milik, così Locatelli lancia Kostic che calcia in porta, Provedel respinge corto e sulla ribattuta è pronto Kean a realizzare la sua doppietta personale. La Juve dopo aver realizzato il terzo gol con Milik su assist di Chiesa, riesce anche a conservare la propria porta inviolata. La storia insegna che le grandi squadre si costruiscono da una ermetica difesa. Una facile considerazione sulla Lazio è che sta dimostrando di patire oltre misura la contemporanea assenza di pedine fondamentali quali Lazzari, Zaccagni e Immobile-
Al Gewiss Stadium di Bergamo, l’Inter riesce ad ottenere una convincente vittoria in trasferta per 2-3 contro l’Atalanta, ed è la prima di questa stagione calcistica contro una diretta concorrente. E’ stata una partita vibrante ed emozionante, dove i nerazzurri hanno dimostrato quel carattere e personalità adeguata a ribaltare il risultato. L’Atalanta era passata in vantaggio grazie ad un calcio di rigore di Lookman, ma il vantaggio durava poco, perchè Calhanoglu era abilissimo a disegnare un cross che giungeva fino a Dzeko pronto a mettere in porta . Il secondo gol lo realizzava per l’Inter lo sfortunato autogol di Palomino. In seguito lo stesso difensore argentino al 77' riusciva a riscattarsi trovando il secondo gol per la sua squadra, non sufficiente per evitare la terza sconfitta di fila in campionato. Tra le note positive della giornata da evidenziare, l’alto rendimento del centravanti bosniaco Dzeko, che all’età di 36 anni, si rivela sempre più un calciatore fondamentale per i nerazzurri. Nei piani di inizio stagione Dzeko doveva essere la riserva di Lukaku, invece complice il lungo infortunio del suo compagno, dimostra in ogni partita una longevità e una freschezza atletica non comune.
Serie di emozioni all’Olimpico nell’1-1 tra Roma e Torino La Roma si salva in pieno recupero all’Olimpico in casa contro il Torino pareggiando 1-1. I granata vanno in vantaggio con Linetty al 55’ con un gran colpo di testa su cross di Singo ed: è 1-0. La Roma rimane frastornata e non riesce ad arrivare al pareggio. Al 70’ il tecnico giallorosso Mourinho inserisce Belotti e Dybala e tenta il tutto per tutto nei minuti di recupero. E’ l’argentino ex juventino a tentare il gol nella porta di Milinkovic-Savic, poi è la volta di El Shaarawy ma il portiere granata è sempre attento. Al 92’ Djidji colpisce Dybala in area ed è rigore netto, però, l’ex calciatore del Torino Belotti, non riesce ad essere lucido e colpisce il palo esterno. Quando ormai le speranze sembravano vane per i giallorossi, con Mourinho espulso poco prima del 90’ per proteste, Matic al 94’ con un gran tiro da lontano riusciva a battere il portiere Milinkovic-Savic fratello del centrocampista della Lazio. Le partite si devono giocare fino alla fine, la Roma ha mostrato il giusto carattere, ma dagli spalti i tifosi giallorossi hanno rumoreggiato, dimostrando di non essere soddisfatti.
Questi i risultati e la classifica:
EMPOLI– CREMONESE 2-0 JUVENTUS- LAZIO 3-0 NAPOLI- UDINESE 3-2
SAMPDORIA- LECCE 0-2 BOLOGNA- SASSUOLO 3-0 ATALANTA- INTER 2-3
VERONA- SPEZIA 1-2 MONZA- SALERNITANA 3-0 ROMA- TORINO 1-1
MILAN- FIORENTINA 2-1
La 13a giornata del campionato di Serie A ha visto l’inarrestabile Napoli espugnare il difficilissimo campo di Bergamo, contro una Atalanta che era passata per prima in vantaggio, per poi subire la rimonta degli azzurri. I partenopei conquistano pertanto l’ ennesima vittoria di questo avvio di stagione e volano in testa alla classifica con 6 punti di vantaggio sul Milan. I lombardi erano passati in vantaggio al 19′ con un rigore concesso per fallo di mano di Osimhen e trasformato da Lookman, ma lo stesso attaccante nigeriano aveva pareggiato poco dopo (23′) di testa. Prima dell’intervallo al 35′ Elmas è riuscito a completare la rimonta, a seguito di una azione manovrata in area di rigore ospite. Osimhen capocannoniere del campionato si sta rivelando sempre più un calciatore fondamentale di questa squadra, in quanto riesce ad unire due componenti fondamentali, potenza e tecnica. Elmas, sostituto dell’infortunato Kvaratskhelia, ha dimostrato che quando una squadra ha un assetto consolidato, chiunque entra riesce ad integrarsi al meglio. Contro l’Atalanta, la squadra di Spalletti ha saputo dimostrare grande capacità di reazione nel sapere ribaltare il risultato e poi difenderlo con tutte le forze. In questo match, Osimhen e Meret, sono stati i veri protagonisti della squadra.
Partita emozionante a San Siro dove Il Milan supera lo Spezia 2-1 grazie ad una rete di Giroud quasi al termine dell’incontro. Grazie a questa vittoria, i rossoneri si riportano a 6 punti dal Napoli capolista, scavalcando l’Atalanta al secondo posto. Il Milan era passato in vantaggio al 21′ del primo tempo con Theo Hernandez, bravo a stoppare un lungo lancio e a realizzare con un bel diagonale. Nella ripresa il pareggio dello Spezia è di Daniel Maldini, figlio di Paolo (e nipote di Cesare) attuale direttore dell’area tecnica del Milan. Colto dalle telecamere in tribuna, al gol del figlio, Paolo Maldini è rimasto impassibile, in preda a diverse emozioni. Probabilmente non sapeva se esultare o deprimersi. Il match si è risolto solo all’89° grazie ad una magia di Giroud, su cross di Tonali. Un gol importante quello del francese, realizzato in una esecuzione acrobatica, tanto da far passare in secondo piano l’ingenua espulsione rimediata per essersi tolto la maglia nell’esultanza di festeggiare. I tre punti che rilanciano il Milan al secondo posto, sono arrivati al termine di una partita nervosa e confusa, dove i giocatori probabilmente hanno risentito delle fatiche del recente incontro di Champions League.
Il derby d’Italia Juventus-Inter è stato vinto dai bianconeri per 2 a 0. Le reti sono arrivate nel secondo tempo, quando l’Inter stava spingendo per trovare il vantaggio. Grande è stata la prestazione di Kostic che ha servito entrambi gli assist per le reti di Rabiot e Fagioli. Quest’ultimo, un gioiello del vivaio bianconero, ha fornito un ‘altra prestazione degna di nota, dopo quella fornita a Lecce dove mise a segno anche una rete di rara bellezza. Importante per la Juventus è stato anche il ritorno in campo di Chiesa dopo circa dieci mesi di assenza.
Nel derby della capitale, una Lazio ordinata e compatta ha battuto per 1-0 una Roma lenta e impacciata. Il gol che ha deciso l’incontro è stata la conseguenza di una ingenuità di Ibanez, il quale dopo aver tentato al 29′ un inutile dribbling in area su Pedro, perdeva il contrasto, così lo spagnolo passava poi il pallone a Felipe Anderson lesto a realizzare. Un errore simile a quello verificatosi nel derby del 15 gennaio 2021, che portò al gol di Immobile. La reazione giallorossa si è concretizzata soltanto in una traversa colpita da Zaniolo e in un assedio finale di poca incisività. Gli uomini di Mourinho, hanno fornito una prova davvero deludente sul piano offensivo, con il centravanti Abraham ancora non all’altezza della situazione.
Di seguito I risultati della 13.a giornata di Serie A
UDINESE- LECCE 1-1 EMPOLI– SASSUOLO 1-0 SALERNITANA- CREMONESE 2-2
ATALANTA- NAPOLI 1-2 MILAN- SPEZIA 2-1 BOLOGNA- TORINO 2-1
MONZA- VERONA 2-0 SAMPDORIA- FIORENTINA 0-2 ROMA- LAZIO 0-1
JUVENTUS- INTER 2-0
Nella 12.a giornata del campionato di Serie A il Napoli continua a vincere e affonda di reti il Sassuolo. In testa alla classifica si devono registrare le inaspettate sconfitte di due delle prime quattro in classifica, il Milan che perde fuori casa 2-1 contro un ottimo Torino e la Lazio che in casa è sconfitto 1-3 contro una sorprendente Salernitana.
La squadra di Spalletti travolge il Sassuolo per 4-0 e si porta a quota 32 punti centrando il 13.mo successo consecutivo tra campionato e Champions. Contro il Sassuolo allo stadio Maradona, gli uomini di Spalletti sfoggiano l'ennesima prestazione da incorniciare della stagione. Nel primo tempo Osimhen (4' e 19') apre la gara con una splendida doppietta, poi Kvaratskhelia (36') sigla il terzo gol su assist di Mario Rui. Nella ripresa il Napoli con il quarto gol ancora di Osimhen (77'), conclude l’incontro. I numeri degli azzurri al termine del match parlano chiari: su 17 partite stagionali il bilancio è di 15 vittorie e 2 pareggi con 50 gol fatti e 13 subiti. L'allenatore Spalletti è riuscito a creare un meccanismo perfetto, dopo il mercato geniale della coppia Giuntoli-De Laurentiis. E' giusto ricordare che in pochi credevano in una squadra che aveva perso Koulibaly, Mertens, Insigne e Fabian Ruiz.
Nelle gare della domenica, l’Atalanta vince a Empoli grazie alle reti di Hateboer e Lookman e riscatta la sconfitta casalinga contro la Lazio. Hateboer da pochi passi sblocca il match al 32', poi l'inglese Lookman al 59' sigla il raddoppio che chiude il match. La differenza tecnico-tattica tra le due squadre è stata troppo evidente e il risultato sarebbe potuto essere ben più rotondo se in porta non ci fosse stato Vicario. Così l’Atalanta conquista con pieno merito i tre punti e rimane nelle parti nobili della classifica.
Dopo quattro vittorie di fila, il Milan cade a Torino ed è sconfitto per 2-1 all'Olimpico. Per i rossoneri è la seconda sconfitta stagionale in campionato. Serata da dimenticare per i milanesi, che subiscono nel primo tempo le reti di Djidji (35') e Miranchuk (37'). Al 67' il Milan accorcia con il gol di Messias, ma non è sufficiente per raccogliere punti e pertanto restano a quota 26. Il Milan era l'unica squadra imbattuta in campo esterno nell'anno solare nei principali campionati europei. Una serata storta può capitare, che però non deve far perdere di fiducia, in vista dell’importante appuntamento Champions di mercoledì contro il Salisburgo.
Lazio-Salernitana 1-3. la Salernitana compie un’impresa memorabile andando a vincere in rimonta contro la Lazio All'Olimpico di Roma. Dopo aver chiuso in vantaggio il primo tempo per la rete di Zaccagni al 41', ad inizio ripresa l’ex ancora oggi rimpianto Candreva, pareggia l'incontro dopo aver agganciato magistralmente un lancio lungo di Mazzocchi. Al 68' un'azione insistita sulla fascia destra della Salernitana, porta al raddoppio di Fazio con un destro preciso e violento sul primo palo Dopo l'ammonizione di Milinkovic-Savic, la squadra di Sarri si innervosisce e la Salernitana ne approfitta al 76' per segnare anche il terzo gol con Dia, al termine di un’azione in contropiede..
A Lecce torna al successo la Juventus dopo la delusione di Coppa ed è decisiva la giocata fenomenale del giovane Fagioli autore di un bellissimo gol all’incrocio dei pali, che ricorda le prodezze di un certo Del Piero. La Juve era scesa in campo rimaneggiata dalle assenze, lanciando per la prima volta da titolare Soulé. Archiviato un primo tempo privo di emozioni, Allegri azzecca la sostituzione chiave nell’intervallo e si gioca la carta Fagioli al posto di un confusionario McKennie. I bianconeri così ritrovano il vigore necessario ad aggredire l’area giallorossa, poi per l'assalto finale entra anche Iling Junior ed è la mossa decisiva. I bianconeri realizzano il gol partita proprio con una combinazione tra giovanissimi: al 73’ Iling Jr. serve Fagioli, che da posizione defilata dipinge un tiro ad effetto, che infila il portiere Falcone nel sette. La squadra di Allegri, raggiunge pertanto questo eccellente risultato esterno, grazie ai giovani del nostro paese, oltre a Fagioli, convincono Miretti e Gatti e questo legittima la nostra tesi in quanto sosteniamo da tempo che il motivo delle ultime due esclusioni dai mondiali è da addebitare ai troppi calciatori stranieri di cui sono piene le squadre di Serie A. Calciatori stranieri che fanno la differenza sono ben accetti, ma degli altri possiamo farne a meno.
L’Inter si conferma in un ottimo momento e batte la Sampdoria con un secco 3-0. Con questi tre punti, sono quattro le vittorie di fila in campionato per l'Inter, mentre la Samp resta nelle acque paludose della zona retrocessione. Al Meazza i nerazzurri sconfiggono il suo ex Stankovic. ora allenatore dei blucerchiati. Il match si sblocca al 21' con un gran colpo di testa di De Vrij sugli sviluppi di un calcio d'angolo, poi Barella realizza il secondo gol con un gran tiro a seguito di un suo formidabile stop aereo. Nella ripresa Correa al 73 dimostra di essere uscito da un periodo difficile, realizzando il gol del definitivo 3-0, il tutto partendo dalla propria metà campo e battendo Audero sul primo palo con un destro potente.
La Roma al Bentegodi di Verona dopo aver vinto 3-1 in rimonta, grazie alle reti di Zaniolo, Volpato ed El Shaarawy, raggiunge il quarto posto in classifica. Partita dura, spigolosa, che Mourinho porta a casa, inserendo nel finale tutto il suo potenziale offensivo- Dawidowicz difensore del Verona è croce e delizia, con il suo gol del vantaggio e l'espulsione che riapre la sfida. La Roma dopo aver pareggiato con Zaniolo, che esce in seguito per infortunio, nella ripresa si afferma nel finale dell'incontro. Il tutto succede a due minuti dalla fine con un colpo raffinato del giovane Volpato, che evidentemente deve avere un conto in sospeso col Verona, visto che già aveva segnato l’unico goal in A l’anno scorso sempre contro gli scaligeri. El Shaarawy poi arrotonda il risultato. La Roma grazie a questa vittoria, supera la Lazio e si porta a 25 punti alla vigilia del derby.
I risultati dopo la 12a giornata
NAPOLI- SASSUOLO 4-0 LECCE- JUVENTUS 0-1 INTER- SAMPDORIA 3-0
EMPOLI- ATALANTA 0-2 CREMONESE- UDINESE 0-0 SPEZIA- FIORENTINA 1-2
LAZIO- SALERNITANA 1-3 TORINO- MILAN 2-1 VERONA- ROMA 1-3
MONZA- BOLOGNA 1-2
Continua la fuga solitaria del Napoli in vetta alla classifica, dopo l’ennesima vittoria della sua stagione, l’undicesima consecutiva. Il Napoli battendo 1-0 la Roma, si riporta a +3 sul Milan e nonostante la rotazione di uomini e soluzioni, mantiene inalterata la qualità del suo gioco. All’Olimpico a decidere una gara con poche emozioni è una grandissima azione di Osimhen all’80’: il nigeriano va via a Smalling e con uno splendido diagonale, batte il portiere Rui Patricio. Politano, il calciatore del Napoli subentrato a partita in corso, ha fatto la differenza in questa partita: da lui è partito il lancio a seguito del quale Osimhen è riuscito a fare quella progressione per realizzare il gol decisivo. Tutte le vittorie del Napoli sono state ottenute tramite grandi individualità ma soprattutto attraverso un grande gioco e sarà davvero complicato fermare questa squadra nella corsa verso lo Scudetto. La Roma ha fallito per l’ennesima volta la prova decisiva al cospetto di una grande, anche se con un pizzico di buona sorte, avrebbe anche potuto portare a casa lo 0-0. I giallorossi però sono stati troppo rinunciatari e una volta subito il gol, non sono riusciti mai a impensierire il portiere Meret.
Vittoria facile per il Milan che batte 4-1 il Monza ed ottiene la quarta vittoria consecutiva. Pioli fa riposare diversi titolari in vista della decisiva sfida di Champions di martedì e si gode la grande prestazione di un Brahim Diaz ispiratissimo, che trascina i compagni. Lo spagnolo sblocca il risultato al 16′ con un’azione personale: riceve palla dal suo portiere Tatarusanu a centrocampo e procede in fuga solitaria, per poi battere Di Gregorio con un morbido diagonale. Lo spagnolo firmava anche la sua doppietta al 41′.Ranocchia per il Monza su punizione accorciava le distanze, c’è stato poi il terzo gol di Origi con un gran tiro dal limite dell’area. Leao infine realizzava il quarto gol dopo essere entrato in campo al posto di un compagno, su assist di Hernandez.
Rispetto alle 11 giornate dello scorso campionato di Serie A, Udinese e Lazio sono tra le squadre che hanno incrementato maggiormente il proprio punteggio in classifica. La Lazio dopo aver sconfitto 2 a 0 l’Atalanta a Bergamo, l’ha agganciata in classifica a 24 punti. L’Atalanta incassa così la prima sconfitta stagionale in una partita dove la Lazio ha meritato di vincere. I biancocelesti si ritrovano in una grande condizione psico-atletica, e sono capaci di sfruttare al meglio le qualità dei singoli. E’ da annotare la grande solidità difensiva dei biancoazzurri, dal momento che per la sesta partita consecutiva in campionato non subiscono reti. Nonostante l’assenza di Immobile, il suo bomber per eccellenza, i biancazzurri continuano ad ottenere risultati positivi e il gioco di mister Sarri sta emergendo nei suoi aspetti positivi, dopo un anno di apprendistato.
Nel primo tempo Zaccagni (10′) sblocca il match su perfetto assist di Pedro, poi nella ripresa Felipe Anderson (52′) raddoppia i conti con un’azione irresistibile sugli sviluppi di un’azione in velocità di Marusic.
L’Inter battendo 3-4 la Fiorentina, ottiene la terza vittoria consecutiva in campionato. Anche in questo match è la solita pazza Inter: la Fiorentina riusciva a rimontare l’immediato doppio vantaggio nerazzurro che avevano realizzato Barella e Lautaro con le reti di Cabral (rigore) e Ikone. Lautaro nuovamente su calcio di rigore realizzava il terzo gol a un quarto d’ora dalla fine, ma Jovic riportava in pareggio la viola al 90′. Inzaghi nel finale ci ha messo del suo, togliendo Lautaro ed inserendo Bellanova, una scelta che già non si era dimostrata felice a Barcellona, nonostante il risultato positivo. In questo match la sostituzione dell’argentino si è rivelata ancora una volta deficitaria, perche con quell’assetto, la squadra ha pensato solo a difendersi fino al triplice fischio finale. Non sempre vanno bene certe decisioni, che sono molto rischiose. All’ultimo minuto di recupero Mkhitaryan al 96′ trovava un incredibile gol-vittoria: Venuti provava a rinviare, ma il pallone centrava la gamba del nerazzurro e trovava una traiettoria che batteva Terracciano. Per Simone Inzaghi questa è una vittoria importante a quattro giorni dall’appuntamento chiave di Champions contro il Viktoria Plzen.
Vittorie come quella di Firenze possono dare carica e morale a una squadra fragile come quella nerazzurra, che con i tre gol subiti a Firenze ha raggiunto la quota di 17, troppi. Per la Fiorentina è la terza sconfitta nelle ultime quattro partite, ma in questa occasione contro l’Inter meritava probabilmente miglior sorte. ,
La Juventus continua a inanellare risultati positivi e riesce a vincere l’Empoli 4-0 sul suo campo all’Allianz Stadium. La squadra di Allegri per la prima volta ottiene in campionato, due vittorie consecutive. A sbloccare il match ci riusciva all’8′ di Kean, poi nella ripresa la Juventus sfruttava al meglio i corner di Cuadrado per dilagare. Al 56′ McKennie colpiva di testa in area firmando il raddoppio, poi all’82’ Rabiot, in pieno recupero siglava la sua seconda doppietta stagionale.
I risultati della 11 giornata di Serie A:
Udinese-Torino 1-2 Bologna-Lecce 2-0 Atalanta-Lazio 0-2:
Roma-Napoli 0-1 Juventus-Empoli 4-0 Salernitana-Spezia 1-0:
Milan-Monza 4-1 Fiorentina-Inter 3-4 Cremonese-Sampdoria 0-1
Sassuolo-Verona 2-1
A poco più di un quarto del campionato di serie A, il Napoli continua a condurre in testa e da solo, il massimo torneo di calcio. I successi di una squadra sono sopra tutto il frutto di una saggia campagna acquisti cessioni. Nel caso del Napoli sono stati sostituiti dei calciatori del calibro di Mertens, Koulibaly, Insigne, Ospina, Fabian Ruiz con altri elementi meno noti, ma di indiscusso valore, uno su tutti Kvaratskhelia, georgiano dall’indecifrabile nome. Questa è stata una lungimirante intuizione del dirigente partenopeo Cristiano Giuntoli e del suo staff. Gli azzurri contro il Bologna hanno sofferto, ma alla fine sono riusciti a portare a casa un successo per 3-2, importante e meritato, centrando la decima vittoria consecutiva tra campionato e Champions. Gli emiliani nel match si sono difesi con ordine ed hanno messo in difficoltà la capolista, dimostrando con Thiago Motta nuovo allenatore rosso blu, di avere ritrovato un migliore assetto di squadra. I gol:. al 41′ Cambiaso da sinistra trova smarcato a centro area Zirkzee il quale non ha difficoltà ad insaccare con un tiro rasoterra
Gli azzurri reagiscono e trovano il pareggio al 45′ con Juan Jesus che dopo un rimpallo in area di rigore, trova lo spazio per far partire un rasoterra che finisce in rete. Nella ripresa Spalletti fa entrare Osimhen e Lozano e dopo soli 3′ gli azzurri passano in vantaggio proprio con il messicano a seguito di una mischia in area. il Bologna reagisce a al 6′ trova il pareggio con Barrow che da 20 metri fa partire una conclusione in diagonale sulla quale Meret non sembra perfetto nella parata. A quel punto gli azzurri dimostrano di essere una squadra di carattere e al 24′ ritornano nuovamente in vantaggio, questa volta definitivamente: Kvaratskhelia lancia Osimhen con un passaggio in verticale e questi in progressione scavalca Skorupski con un pallonetto.
In classifica al secondo posto l’Atalanta di Gasperini riesce a battere il Sassuolo per 2-1 e senza gli impegni nelle coppe, dimostra una freschezza atletica, che le altre impegnate in Coppa non possono avere. I gol: servito perfettamente dal 18enne D’Andrea, Kyriakopoulos (41′) sblocca il match per gli emiliani, con un gran tiro al volo di sinistro, poi i bergamaschi hanno la capacità di ritornare in partita e la rete del pareggio la firma Pasalic nel recupero del primo tempo. Lookman (46′) realizza infine il definitivo vantaggio per i bergamaschi, con un gran tiro sotto la traversa. La Dea con un atteggiamento tecnico-tattico diverso, rispetto agli anni precedenti, impressiona per solidità fisica, certezze tecnico-tattiche e mentalità.
Dimostra continuità il Milan che vince a Verona per 2-1, tradizionalmente un campo ostico per i colori rossoneri. La gara si è subito messa bene per i milanesi, al 9′ grazie a un autogol di Veloso. Leao dopo una sua delle sue irresistibili incursioni sulla fascia, quasi dal fondo trovava un tocco di esterno destro che rimbalzava sul petto di Veloso che spiazzava Montipò. Al 19′, il Verona otteneva il pareggio allo stesso modo, con un autogol. Gunter realizzava, agevolato dalla deviazione decisiva di Gabbia. Quasi al termine dell’incontro all’81’ il gol decisivo, Rebic si allargava e serviva un assist perfetto per Tonali che superava il portiere Montipò.
Ritornano a vincere le due grandi per tradizione Juventus ed Inter, dopo un lungo periodo di appannamento, rispettivamente nei confronti del Torino in trasferta per 0-1 e della Salernitana in casa per 2-0.
La Juventus supera 1-0 il Torino nel derby della Mole, in un incontro dove crea più occasioni, ma si imbatte su un portiere in grande forma. Milinkovic-Savic, fratello del centrocampista della Lazio. I bianconeri trovano il gol-vittoria al 74’ con un gran tiro di Vlahovic a seguito di un corner. La Juve non ha dimostrato contro il toro di avere ancora un gioco fluido e brillante ma ha avuto la giusta reazione di carattere ed orgoglio, degna di una squadra del suo valore.
L’Inter reduce da un’ottima performance a Barcellona vince 2-0 a San Siro e trova la seconda vittoria consecutiva in campionato. Lautaro e Barella i due grandi protagonisti del pareggio, contro i catalani in Champions, si ripetono nuovamente contro la Salernitana. L’argentino realizzava con un diagonale vincente al 14′ da fuori area. Barella si sa è un instancabile motorino di centrocampo, non è una punta, ma quando segna, i suoi gol sono da manuale del calcio. La sua rete molto raffinata tecnicamente è al 59′, su un grande passaggio di Calhanoglu, sempre più a suo agio nel ruolo di regista.
Finisce 0-0 la sfida tra Lazio e Udinese due dei migliori attacchi della Serie A, secondi solo a quello del Napoli. E’ stato un match equilibrato, con un giusto pareggio tra due squadre per certi versi simili, sotto l’aspetto tattico e della mentalità,
La Roma batte 1-0 la Sampdoria, un successo che le permette di salire a 22 punti e sorpassare la Lazio. A Marassi l’incontro si decide al 9′: Ferrari toccava il pallone con la mano in area e dal dischetto, Pellegrini batteva il portiere Audero, realizzando il suo primo gol in campionato. Il capitano giallorosso nonostante la giovane età, dimostra in ogni partita di essere uno dei migliori, perchè in possesso di corsa, tecnica e una determinazione non comune. I blucerchiati nonostante il cambio dell’allenatore con il subentrante Stankovich, (ex calciatore dell’Inter del triplete), restano ultimi a quota 3 punti.
Di seguito i risultati della 10.ma giornata
Inter Salernitana 2-0 Lazio Udinese 0-0 Spezia Cremonese 2-2
Napoli Bologna 3-2 Verona Milan 1-2 Torino Juventus 0-1
Atalanta-Sassuolo 2-1 Empoli-Monza 1-0 Sampdoria-Roma 0-1
Lecce-Fiorentina 1-1
La nona giornata di Serie A ha ormai una squadra in fuga, il Napoli, che vincendo per 4-1 in casa della Cremonese, in concomitanza del pareggio dell’Atalanta contro l’Udinese, ha confermato gli azzurri al primo posto in classifica con 23 punti. Il Napoli torna da Cremona con l’ottava vittoria consecutiva tra campionato e Champions. Allo Zini sono gli azzurri a condurre la partita, ma i grigiorossi tengono bene il campo e si arrendono solo nel recupero. Nel primo tempo Politano (26′) realizzava su calcio da rigore per un tocco in area di Bianchetti su Kvaratskhelia, poi nella ripresa Dessers (47′) per la Cremonese riusciva a pareggiare, nel finale invece, Simeone (76′) riportava in vantaggio il Napoli e Lozano (93′) e Olivera (95′) arrotondavano il risultato.
La partita più importante della nona giornata era Milan Juventus al Meazza ed i rossoneri di Pioli (in formazione rimaneggiata), hanno battuto 2-0 i bianconeri. Questi non sono riusciti a continuare nella striscia di risultati positivi in quanto avevano vinto le ultime due partite tra campionato e Champions League. La squadra di Stefano Pioli, si è imposta con i gol di Tomori e Brahim Diaz, da non trascurare i due pali colpiti da Leao, sempre un pericolo costante con la sua velocità e suoi dribbling. La Juventus perde malamente ed è doveroso sottolineare quanto i suoi attaccanti non riescono mai ad essere efficaci e la difesa si trova spesso in difficoltà. Contro i rossoneri si è fatta superare in velocità da Brahim Diaz.
Finisce 2-2 il match d’alta classifica tra Udinese e Atalanta, i friulani così interrompono la sequenza di 6 vittorie di fila. A rammaricarsi maggiormente sono i bergamaschi che sprecano un vantaggio di due gol: realizzava per primo Lookman al 36′ su assist di Muriel, poi il colombiano si procurava il rigore del 2-0 che realizzava (56′). I friulani mettevano a segno il primo gol a seguito di una precisa punizione di Deulofeu (67′), poi trovavano il pari con un colpo di testa di Perez (78′). Questo risultato rovina in parte la festa a Gasperini, alla sua 300a panchina con l’Atalanta. Grande è sempre stato il suo contributo negli anni, perché da quando è il mister dell’Atalanta, gli orobici hanno sempre occupato posizioni di alta classifica.
L’Inter è riuscita a espugnare il Mapei Stadium contro il Sassuolo per 2-1 grazie alla doppietta di Edin Dzeko, grande protagonista del match. La squadra di Inzaghi vince questo match dopo due sconfitte consecutive e si rilancia portandosi a 15 punti in classifica. Il bosniaco prima sblocca la gara a fine primo tempo con un leggero tocco sugli sviluppi di un corner, poi sigla il gol partita con un colpo di testa al 75′ dopo il momentaneo pareggio di Frattesi (60′). L’Inter mercoledì si recherà al Camp Nou e affronterà il Barcellona in una sfida di grande prestigio.
La Roma batte 2-1 il Lecce all’Olimpico e sale momentaneamente al quinto posto in classifica. I giallorossi si portano in vantaggio al 6′ con un colpo di testa del roccioso difensore Smalling non nuovo a questo tipo di realizzazioni e al 22′ si ritrovano anche in superiorità numerica a causa dell’espulsione di Hjulmand. Nel finale del tempo il Lecce riesce a pareggiare con Strefezza (39′), ma a inizio ripresa è Dybala a riportare in vantaggio i giallorossi con un calcio di rigore (48′). Nello stesso tempo, però, risente di un infortunio muscolare alla coscia ed è costretto ad uscire dal campo. Purtroppo è notoria la sua fragilità muscolare.
La Lazio batte 4-0 la Fiorentina, ottiene la quarta vittoria consecutiva e raggiunge Milan e Udinese a 20 punti al terzo posto in classifica. Nel primo tempo è la Viola a tenere palla e a giocare meglio ma i suoi attaccanti non sono all’altezza della situazione, poi Vecino (11′) e Zaccagni (25′) riescono a battere il portiere Terracciano di testa. Nel secondo tempo gli uomini di Italiano provano a dare segnali di reazione, ma la Lazio realizza altri due gol con Luis Alberto (86′) e Immobile (91′). Grazie a questa rotonda vittoria, la Lazio resta nelle zone alte della classifica e mostra grandi progressi sul piano del gioco e della determinazione. E’ stata una serata indimenticabile per Ciro Immobile al Franchi, perché la sua ennesima realizzazione gli consente di festeggiare la sua 188 rete nel massimo campionato che gli vale l’ingresso nella top 10 dei marcatori di tutti i tempi , con l’aggancio ad Alberto Gilardino, Alessandro Del Piero e a un altro simbolo laziale come Giuseppe Signori. In questa stagione, il bomber campano sembra ancora più forte in quanto Sarri gli ha modificato posizione e compiti in campo. Oggi Immobile non gioca più solo per la ricerca della profondità e della rete personale, ma riesce a duettare con i compagni e palleggiare in ogni zona del campo.
Nelle zone basse della classifica, terza vittoria di fila per il Monza di Raffaele Palladino, che vince contro lo Spezia per 2-0. Giornata no per i liguri che nei primi minuti non avevano neanche iniziato troppo male, procurandosi un rigore poi giustamente revocato dal VAR e un’ occasione importantissima sui piedi di Agudelo che poi non riusciva a concludere a rete. Proprio dal colombiano a seguito di un pallone perso in mezzo al campo, è nato il primo gol della squadra di casa, in rete con Carlos Augusto alla mezz’ora. Il Monza poi ha preso il sopravvento, realizzando la rete del 2-0 con Pablo Mari sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Bologna e Sampdoria pareggiano per 1-1 un risultato che non serve a nessuna delle due. La prima sulla panchina della Sampdoria di Dejan Stankovic è proprio contro il suo amico Thiago Motta, (entrambi nell’Inter del triplete), che aveva sostituito a sua volta Sinisa Mihajlovic alla guida del Bologna. Entrambi messi male in classifica, devono accontentarsi di un punto a testa, che lascia invariata la posizione delle due squadre in classifica.
Di seguito tutti i risultati della nona giornata di serie A.
Milan-Juventus 2-0 Sassuolo-Inter 1-2 Bologna-Sampdoria 1-1
Monza-Spezia 2-0 Salernitana-Hellas Verona 2-1 Udinese-Atalanta 2-2
Udinese-Atalanta 2-2 Cremonese–Napoli 1-4. Roma-Lecce 2-1
Fiorentina-Lazio 0-4
Durante la presentazione di Barcolana 54 e degli eventi che la accompagnano, il Presidente Gialuz aveva parlato delle iniziative dedicate al mondo del sociale, nello specifico del mondo della disabilità, organizzate da molti anni appunto il martedì dalla Società Velica di Barcola e Grignano, dalla Società Triestina della Vela e dalla Polisportiva Fuori C'entro, che porta in mare in particolare persone con disabilità mentale, giovani e adulti.
La mattinata del martedì della settimana della Barcolana ha visto lo svolgimento, nel Bacino San Giusto, fronte mare della nota piazza dell’Unità d’Italia, la regata Trofeo Fuorivento, a cura di US ACLI e di seguito la regata Trofeo Calicanto: nel linguaggio dei fiori il Calicanto simboleggia la protezione più affettuosa, forse anche per la leggenda che individua l’arbusto Calicantus quale tenero protettore.
Il bel tempo e un vento leggero hanno accompagnato le regate di “Barcolana per il Sociale” con le barche degli armatori che si sono prestati ad ospitare a bordo gli occasionali velisti del “martedì di Barcolana”, entusiasti come sempre di partecipare al grande evento che vede Trieste protagonista nel mondo.
Nel pomeriggio si sono svolte le premiazioni presso la sede della Società Triestina della Vela, coronate da un coinvolgente spettacolo di intrattenimento musicale della Calicanto Band che ha entusiasmato il folto pubblico presente che si è unito nel canto di Nel blu dipinto di blu, insieme ai bravi cantanti e musicisti della band che dapprima hanno presentato difficili brani che spaziavano da Lucio Battisti, Rino Gaetano, a Fabrizio De Andrè e Giorgio Gaber, per citare alcuni degli autori scelti dalla band. I ragazzi di Calicanto Band, seguiti e sostenuti dal loro affettuoso Maestro hanno messo in atto anche una divertente piece teatrale del brano Eri piccola, con abilità recitativa che ha ancor di più entusiasmato il pubblico.
Calicanto onlus si occupa da tanti anni di sport integrato e che mette a disposizione la propria band in occasione delle premiazioni e delle attività collegate a "Barcolana di Notte", la tradizionale regata della vigilia, dove ogni imbarcazione adotta un'associazione del territorio, esibendone un simbolo.
Nell'edizione 2022 di Barcolana un tassello importante delle iniziative in campo benefico sarà anche la raccolta fondi a favore del terzo settore, realizzata per la prima volta in collaborazione con la piattaforma di crowdfunding "Rete del Dono", che ospita il "Programma di Charity" dell'evento. Ogni onlus che ha aderito e può contare online su una propria pagina di raccolta fondi dedicata, dove può invitare i sostenitori a donare. Gli equipaggi potranno così associare alla propria impresa in regata a un'azione di solidarietà concreta.
Ritorna il campionato dopo la sosta per le nazionali, che produce spesso problemi per le squadre, sia per quelle che inviano pochi elementi in nazionale perché perdono il ritmo partita, sia per quelle che danno un forte contributo di calciatori, perché possono ritrovare al loro rientro, giocatori stanchi e di conseguenza fuori forma. Atalanta e Napoli proseguono la loro corsa in tandem in alta classifica e confermano di essere le squadre più in forma. Il Napoli batte il Torino 3-1 e le basta il primo tempo per avere la meglio sul Torino con la doppietta in 12 minuti di uno scatenato Anguissa e il gol di Kvaratskhelia. La squadra di Spalletti mette in mostra un gioco anche spettacolare e così ottiene la sesta vittoria consecutiva tra campionato e Champions League. Sanabria accorciava prima dell’intervallo per il Torino e qualche brivido la squadra di Juric riusciva a crearlo agli avversari nella ripresa, ma ciò non è stato sufficiente per riequilibrare la partita. Anche l’Atalanta trova un altro successo e l’ottiene con il minimo scarto, uno a zero in casa contro la Fiorentina. A decidere l’incontro è stato Lookman, veloce a mettere in rete al 14’ della ripresa un passaggio perfetto di un Muriel nuovamente in forma e decisivo. A quota 20 punti è la miglior partenza di sempre in Serie A per i bergamaschi. Il match di cartello dell’ottava giornata era Inter e Roma, con entrambe le squadre alla ricerca di punti. Gli uomini di Inzaghi, orfani del faro di centrocampo Brozovic e ancora in attesa del rientrante Lukaku, hanno giocato una gara migliore delle precedenti sotto l’aspetto dell’impegno e delle occasioni create, ma ancora una volta hanno ottenuto una sconfitta.
La Roma ha vinto meritatamente a S. Siro per 2 a 1 e sta diventando una costante per i nerazzurri milanesi, farsi recuperare dopo essere passati in vantaggio. i nerazzurri ottengono pertanto la quarta sconfitta in otto giornate e restano a quota 12, mentre la Roma vola a 16 punti. Tra le tante tesi analizzate, sembra che in questa crisi dell’Inter abbiano un peso determinante, le vicende dirigenziali della società cinese Suning in chiara emergenza economica, a causa di un bilancio non florido.
La Juventus ha ripreso vigore, con la sua vittoria contro il Bologna, segnando addirittura tre gol. Nel primo tempo i bianconeri andavano a segno con Kostic, che servito da Vlahovic trovava il suo primo centro italiano. Nella ripresa, dal 59′ al 62′, la Juve chiudeva i conti prima con lo stesso Vlahovic e poi con Milik. Grazie a questo rotondo risultato la squadra di Allegri torna a guardare con fiducia al futuro nei confronti delle prossime sfide, già fondamentali per il prosieguo della stagione. Mercoledì prossimo c’è il Maccabi Haifa, mentre sabato prossimo il big match contro il Milan.
Al Castellani di Empoli tra la squadra di casa e il Milan succede di tutto nel finale dell’incontro, prima Rebic trova la via del gol, poi ad inizio recupero Bajrami pareggia su punizione. Poteva sembrare la classica doccia gelata per il diavolo, invece i rossoneri a seguito di una pronta reazione realizzavano altre due volte, con Ballo-Touré (che sostituiva Theo Hernandez ) e Rafael Leao. Alla fine il Milan a seguito della sua vittoria per 3-1, rimane a -3 dal Napoli capolista.
L’altra squadra capitolina la Lazio, supera 4-0 lo Spezia e si rivela una delle squadre più in forma con nove punti, dieci gol segnati e zero subiti nelle ultime tre di campionato. Dopo appena 3′ Immobile fallisce il rigore del possibile vantaggio, ma i biancazzurri giocano bene e ci pensano prima Zaccagni (12′), poi Romagnoli (24′) a indirizzare la gara nel verso giusto già nel primo tempo. Nella ripresa è Milinkovic-Savic con una doppietta (62′ e 91′) ad arrotondare il punteggio e a mettere al sicuro la vittoria.
L’ottava giornata di Serie A può essere considerata una giornata storica per il calcio italiano in quanto per la prima volta un arbitro donna esordisce in Serie A. Si tratta di Maria Sole Ferrieri Caputi che ha diretto Sassuolo–Salernitana, dove la squadra emiliana è riuscita a travolgere per 5-0 la Salernitana. Caputi ha anche dimostrato piglio ed autorevolezza fischiando al 37′ un calcio di rigore, quando Maggiore stendeva con un lieve tocco Ceide. Caputi a fine gara era soddisfatta ed ha dichiarato “È il sogno che ha ogni arbitro, io ce l’avevo da 16 anni e si è finalmente realizzato. È stata una festa”. Le reti sono state realizzate da Laurentié (12′), Pinamonti (su rigore al 39′), Thorstvedt (53′), Harroui (76′) e Antiste (92′).
L’ottava giornata di Serie A si chiude con la vittoria dell’Udinese per 2-1 in casa del Verona. Al Bentegodi l’Hellas passa in vantaggio al 23′ con lo splendido sinistro al volo di Doig, ma nella ripresa il tecnico dell’Udinese Sottil fa delle giuste sostituzioni: al 58′, Beto entra e pareggia, poi decide Bijol al 93′. I bianconeri dell’Udinese sono la vera sorpresa di questa stagione, con questa vittoria salgono a 19 punti, al terzo posto a -1 da Napoli ed Atalanta, mentre l’Hellas resta al terzultimo posto in classifica quota 5.
Lazio-Spezia 4-0 Napoli-Torino 3-1
Inter-Roma 1-2 Sassuolo-Salernitana 5-0
Empoli-Milan 1-3 Sampdoria-Monza 0-3
Lecce-Cremonese 1-1 Juventus-Bologna 3-0
Atalanta-Fiorentina 1-0 Verona-Udinese 1-2
La settima giornata della Serie A si chiude con Napoli e Atalanta in vetta alla classifica primi a 17 punti, mentre il Milan insegue a quota 14. In mezzo c’è l’Udinese a quota 16 che è la vera sorpresa della stagione. A uscire con le ossa rotte dalla settima giornata di campionato, prima della sosta, sono le due rivali storiche di sempre, Inter e Juventus, che vedono allontanarsi la testa della classifica. Come annotazione, era dal 1955 che le tre squadre nobili Inter, Juventus, Milan non perdevano tutte nella stessa giornata. La 7a di Serie A 22/23 ha regalato tanto spettacolo e risultati inaspettati: i nerazzurri dell’Inter sono incappati nella terza sconfitta in trasferta, mentre i bianconeri hanno regalato il primo successo al Monza, una neopromossa in Serie A che fino adesso non aveva mai vinto. L’Udinese allenata da Sottil continua la sua corsa in campionato e dopo aver battuto Fiorentina e Roma, travolge anche l’Inter battendola per 3-1. Inutile per i nerazzurri il vantaggio iniziale firmato da Barella al 5′: il centrocampista nerazzurro calcia la punizione da posizione defilata e pesca l’incrocio dei pali. Poi, però, l’Udinese prende possesso del match con personalità e forza fisica, riesce a reagire e trovare il pareggio grazie all’autogol di Skriniar (22′). Ripresa a senso unico con i padroni di casa che trovano il gol vittoria all’84’ con Bijol e il tris di Arslan nel recupero. Ormai l’Udinese sta sorprendendo tutti , è giunta alla quinta vittoria consecutiva di fila e vola in classifica a quota 16 punti.
Giornata storica per il Monza capace di trovare la sua prima vittoria (1-0) proprio contro i blasonati bianconeri della Juventus, rimasti in inferiorità numerica per un rosso a Di Maria (fallo di reazione) al 40′ del primo tempo. Una ennesima brutta partita per la Juventus, che ha sbagliato totalmente l’approccio alla gara ed è stata sconfitta con merito. Il Monza, realizza il suo gol con Gytkjaer al 74′ e festeggia così il suo primo successo in Serie A. Sul match pesa l’espulsione dell’ex PSG Di Maria, mandato negli spogliatoi da Maresca al 40′ per un fallo di reazione dell’argentino ai danni di Izzo (gomitata al petto). Così Raffaele Palladino, al debutto da allenatore, dopo essere subentrato in settimana a Stroppa, regala la prima vittoria in A ai biancorossi della Brianza. Palladino non aveva mai allenato in Serie A e alla prima partita, si è trovato, da ex, contro una delle squadre della sua vita, la Juventus dove aveva giocato dal 2006 al 2008.
L’Atalanta è al primo posto in classifica, e lo deve a Giorgio Scalvini che ha realizzato il gol vittoria contro la Roma all’Olimpico. Giorgio è un giovane difensore scuola Dea che ha usufruito dell’assist di un altro gioiellino di 18 anni come Rasmus Hojlund. I giallorossi dopo lo svantaggio non riuscivano a superare il portiere Sportiello, entrato dopo pochi minuti al posto di Musso, uscito per trauma cranico dopo lo scontro con Demiral. La Roma ha sofferto l’assenza di Dybala, ( il suo vero uomo squadra, fermatosi nel riscaldamento per un problema al flessore sinistro) e per questo ha subito problemi di equilibrio nell’undici sceso in campo. Ad Abraham centravanti in possesso di velocità e tecnica sono capitate le migliori occasioni dei giallorossi ma non è riuscito a sfruttarle.
Ritorna a vincere invece la Lazio, dopo la brutta sconfitta di giovedì contro il Midtjylland sconfiggendo 4-0 la fragile Cremonese Decisive le reti di Immobile (2), Milinkovic-Savic e Pedro. Per la squadra di Sarri è un risultato molto importante perché un eventuale pareggio o sconfitta, avrebbero aperto una crisi dall’esito incerto.
ll Milan esce sconfitto dal confronto al Meazza contro il Napoli ed è alla sua prima sconfitta stagionale. i partenopei vincono invece la prima sfida diretta e balzano al primo posto insieme all’Atalanta di Gasperini. E’ stata una vittoria di grande prestigio quella del Napoli a San Siro, grazie anche alla buona sorte. Gli azzurri vincono 2-1 con gol di Politano su rigore procurato da Kvaratskhelia – una spina nel fianco del Milan per tutta la partita, poi pari di Giroud e raddoppio di Simeone con un grande colpo di testa che chiude la partita. Resta l’amaro in bocca al Milan che si vede spezzare la gioia in gola da due traverse. Ai rossoneri è mancato l’apporto di Leao, i suoi strappi, la sua imprevedibilità palla al piede. Ma il Napoli ha dimostrato di essere una squadra quadrata e ben organizzata. Anche al Napoli, mancava un uomo importante Osimhen, però la scelta di sostituirlo prima con Raspadori, e poi con Simeone è risultata felice. Grande è stata la partita di Lobotka nel suo ruolo di boa davanti alla difesa e bravissimo anche Meret a parare tutto quello che gli è stato possibile. Nel momento determinante del match Tomori si è perduto Giovanni Simeone, (il figlio del Cholo allenatore dell’Atletico di Madrid), poi in seguito Kalulu da pochi passi colpiva la traversa. “Non sono soddisfatto” le parole di Pioli dopo la sconfitta, perché il Milan ha giocato un’ottima partita, ma è uscito con zero punti”.
La 7a di Serie A 22/23 ha regalato tanto spettacolo e risultati inaspettati.
Salernitana-Lecce 1-2 Spezia-Sampdoria 2-1 Udinese-Inter 3-1 Fiorentina-Verona 2-0 Roma-Atalanta 0-1
Milan-Napoli 1-2 Monza-Juventus 1-0 Bologna-Empoli 0-1 Torino-Sassuolo 0-1 Cremonese-Lazio 0-4
Il monitor visivo VAR doveva essere uno strumento tecnologico utile per cancellare le decisioni sbagliate degli arbitri, invece Juventus, Fiorentina, Verona, Lecce, Sampdoria si sono lamentate delle decisioni arbitrali adottate dopo averlo consultato. A Torino si sono dimenticati di verificare la posizione di un calciatore (Candreva) in occasione del gol del possibile 3-2 dello juventino Milik. La Juventus, in un pazzo posticipo alla Stadium va sotto 2-0 contro la Salernitana, poi trova il 2-2 nel finale e nel recupero stava per completare la rimonta clamorosa per un 3-2 con Milik. Rete però annullata per fuorigioco, dopo tante proteste. In ogni caso restano gli enormi meriti della Salernitana per aver strappato il 2-2 in casa della Juventus, così come i difetti di quest’ultima che dimostra di non avere ancora un gioco.
L’Atalanta perde l’occasione di mantenere la testa solitaria della classifica del campionato e si fa agganciare in vetta alla classifica dal Napoli e dal Milan I nerazzurri erano partiti bene all’inizio, ma la Cremonese una volta andata sotto, aveva saputo reagire con grande veemenza, mettendo in mostra un ottimo collettivo. Nel complesso il pari è il risultato più giusto per questa partita. Napoli e Milan hanno rispettivamente battuto lo Spezia con un gol all’88° di Raspadori e i rossoneri la Sampdoria a Marassi. Era inevitabile che il Napoli di questa 6^ giornata di Serie A non potesse essere la stessa squadra che aveva dominato la partita contro il Liverpool in Champions League. Il dispendio di energie mentali e fisiche per affrontare e vincere la partita in coppa è stato enorme. Si è notato un calo nel rendimento degli azzurri, inoltre lo Spezia presentatosi al Maradona era messo molto bene in campo da Gotti. I rossoneri del Milan hanno espugnato il Ferraris 2-1 al termine di una gara ricca di colpi di scena, cartellini rossi e interventi del Var. In dieci per tutto il secondo tempo, dopo l’espulsione di Leao, la squadra di Pioli ha avuto la capacità di ribattere a Djuricic, che aveva pareggiato il gol iniziale di Messias, poi ottenevano la vittoria grazie ad un rigore di Giroud. Alle spalle del trio al comando ad un solo punto di distacco, avanza con grande disinvoltura l’Udinese di Sottil, sorpresa della stagione. I friulani dopo avere travolto la Roma, riuscivano a rimontare e a vincere un Sassuolo in dieci,e a seguito di questo risultato, ottengono la quarta vittoria consecutiva e aspettano fiduciosi al Friuli l’Inter sabato prossimo.
Anche l’Inter ha vinto in extremis contro un coriaceo Torino, ma non sembra godere di buona salute, visto che il suo portiere Handanovic è stato giudicato il migliore in campo. Si è trattato di un risultato particolarmente prezioso per i nerazzurri milanesi che iniziavano a sentire il peso delle critiche. Questa vittoria permetterà invece alla squadra meneghina di preparare con maggiore serenità la fondamentale partite contro il Plzen in coppa. Quanto alle romane, la Lazio ha battuto 2-0 il Verona all’Olimpico con l’ennesimo gol del solito Immobile e una prodezza di Luis Alberto, che entrato dalla panchina, nella ripresa ha cambiato di fatto il volto della sua squadra. La Roma invece dopo aver sconfitto l’Empoli, ha evitato il terzo risultato negativo consecutivo, per le precedenti sconfitte contro Udinese (4-0) e Ludogorets (2-1). I giallorossi devono questa soddisfazione a Paulo Dybala, calciatore di classe cristallina, che siglava il vantaggio con una conclusione pregevole. In seguito era sempre lo stesso argentino a servire l’assist del 2-1 finale al centravanti Tammy Abraham. Inutile ai fini del risultato dell’Empoli, la rete di Bandinelli. Da parte dei toscani resta la grande prestazione consolidata dai due pali colpiti che hanno spaventato Rui Patricio. Grazie a questa vittoria la Roma aggancia l’Udinese a quota 13 punti e respira aria di alta classifica. Riassumendo gli incontri della sesta giornata di campionato di Serie A sono stati: Atalanta – Cremonese 1-1
Bologna – Fiorentina 2-1 Lecce – Monza 1-1 Sassuolo – Udinese 1-3
Lazio – Hellas Verona 2-0 Juventus – Salernitana 2-2 Napoli – Spezia 1-0
Inter – Torino 1-0 Sampdoria – Milan 1-2 Empoli -Roma 1-2
L’Atalanta, grazie alla vittoria per 2-0 a Monza sale per la prima volta nella sua storia al primo posto a 13 punti, dopo cinque giornate di campionato. A parte qualche difficoltà iniziale l’Atalanta ha meritato di portare a casa i tre punti, quindi sarà un avversario difficile da affrontare, per chiunque, perché non gioca le coppe e si potrà concentrare solo per il campionato. Del Monza era lecito aspettarsi qualcosa in più dopo essersi rinforzata in sede di campagna acquisti, invece è a 0 punti dopo le prime 5 partite giocate. La quinta giornata aveva in programma tre scontri tra grandi squadre, tutti concentrati nella giornata di sabato. Nel derby di Milano c’è stata la vittoria per 3-2 del Milan, ad aprire le marcature è stato Brozovic al 21’, freddo a concludere davanti a Maignan. I rossoneri però non si perdevano d’animo e riuscivano a rimontare il vantaggio con la doppietta di Leao al 29’ e al 60.’ Leao dotato di velocità, dribbling e tecnica, si è confermato quel campione che si era imposto nel finale della scorsa stagione. Inoltre Olivier Giroud, vecchia volpe dell’area di rigore, (che ai nerazzurri segna sempre), realizzava la sua rete al 54’. Nel secondo tempo Dzeko subentrato a Correa accorciava le distanze trovando il 3-2 con un palo-gol imprendibile, poi saliva in cattedra il portiere Maignan. Prima si opponeva d’istinto su un tentativo di testa da posizione ravvicinata di Lautaro, poi si superava togliendo la palla dal sette sulla conclusione di Calhanoglu.
Il Milan dopo questa ennesima vittoria, dimostra di essere ritornata quello dello scorso anno, mentre il tecnico dell’Inter Inzaghi già alla seconda sconfitta dopo la Lazio, contro dei rivali d’alta classifica, deve assolutamente trovare dei correttivi nella fase difensiva della sua squadra. Il Napoli batte 2-1 la Lazio all’Olimpico nonostante l’immediato vantaggio siglato da Zaccagni, con un gran destro. A ribaltare il risultato sono stati i due nuovi giocatori partenopei Kim e Kvaratschelia, quest’ultimo al quarto gol stagionale. Due acquisti indovinati, in difesa e in attacco che si stanno rivelando preziosi negli schemi del nuovo Napoli. Nell’anticipo tra Juve e la Fiorentina che apriva la quinta giornata a Firenze, il risultato di 1-1 lascia alla fine l’amaro in bocca ai toscani. La Juventus era passata in vantaggio al 9′ con il nuovo acquisto Milik a seguito di un cross dalla destra di Cuadrado. C’era staro il tiro di Kostic, poi il polacco, sul filo del fuorigioco, era stato lesto a correggere di petto a due passi da Terracciano.
La Fiorentina però dal momento che giocava in casa, spinta dai suoi tifosi, cominciava ad esercitare una iniziativa costante fino al momento che Kouame (29′) rimetteva tutto in equilibrio in contropiede, sugli sviluppi di un corner bianconero. Nel finale c’è stato anche un momento di gloria per Perin, portiere della Juventus che salvava la sua squadra parando un calcio di rigore a Jovic (44′). Indubbiamente il risultato che ha fatto più sensazione della giornata è stata la netta sconfitta della Roma a Udine, dove ha rimediato una sonora sconfitta per 4-0 dai bianconeri di Sottil. Andata in vantaggio al 5′ con Udogie, la squadra di casa prima ha saputo contrastare le iniziative romaniste del primo tempo e poi ha dilagato nella ripresa con Samardzic (11′), Pereyra (30′) e Lovric (37′). In questo match si è assistito all’Udinese più bella contro la Roma più brutta, se si tratta di un ridimensionamento per i giallorossi lo diranno le prossime partite. La Roma è stata solo Dybala, invece l’Udinese ha giocato bene l’intero collettivo. Gli altri risultati della giornata sono stati:
Cremonese-Sassuolo 0-0
Spezia-Bologna 2-2 (7′ Arnautovic, 47′ Bastoni, 54′ autogol Schouten, 64′ Arnautovic)
Verona-Sampdoria 2-1 (40′ Caputo, 44′ autogol Audero, 45’+3′ Doig)
Monza-Atalanta 0-2 (57′ Hojlund, 65′ aut. Marlon)
Salernitana-Empoli 2-2 (31′ Satriano, 39′ Mazzocchi, 61′ Dia, 81′ Lammers)
Torino-Lecce 1-0 (41′ Vlasic)
Dopo le prime tre giornate di campionato non c’è nessuna squadra a punteggio pieno, è tangibile il grande equilibrio tra le prime della classe a seguito del quale nessuna squadra riesce a distaccarsi e volare in testa, Finisce zero a zero l’incontro serale della domenica sera tra Fiorentina e Napoli con gli azzurri che dopo aver realizzato nove gol nelle prime due partite, a Firenze non riescono ad andare oltre lo 0-0. I partenopei vedono pertanto sfumare la possibilità di portarsi in testa alla classifica a punteggio pieno. Nella ripresa Spalletti prova a rivitalizzare il suo attacco e manda in campo anche gli ultimi acquisti Simeone, Raspadori e Ndombele, ma il risultato non cambia. Bravi i Viola ad imbrigliare le due principali minacce azzurre Kvaratskhelia e Osimhen che erano stati dipinti come gli uomini più in forma. La partita si è rivelata vivace da parte di entrambe le squadre, ma il rimpianto più grosso pesa sulle spalle di Lozano al 51’ quando il messicano fallisce la più facile delle conclusioni di testa a pochi passi dal secondo palo. Sorpresa della terza giornata è stata la vittoria per 3-1 della Lazio nei confronti dell’Inter , con i biancocelesti che riuscivano a sbloccare il risultato al 40′ a seguito di un colpo di testa di Felipe Anderson. Lautaro il bomber dell’Inter raggiungeva il pari a inizio ripresa (51′), ma al 75′ ci pensava Luis Alberto a riportare in avanti i suoi con un gol-capolavoro. All’86’ il pubblico biancoceleste esultava nuovamente al magnifico gol di Pedro che chiudeva i conti con un tiro a giro di destro sul secondo palo. Inzaghi, tecnico dell’Inter al termine dell’incontro è finito nel mirino delle critiche, per avere deciso di rinunciare nell’undici iniziale a Calhanoglu, un calciatore di fine tecnica, per sostituirlo con Gagliardini. Questa mossa rivelatasi infelice non ha fatto altro che lasciare i nerazzurri senza una ulteriore fonte di gioco, facilitando il compito dei laziali. Sarri invece riusciva a dare nuova linfa alla sua squadra indovinando entrambe le sostituzioni, perché sia Luis Alberto che Pedro, si riveleranno determinanti nell’esito dell’incontro. La partita ha sentenziato che servono urgenti correttivi alla difesa dell’ Inter che non è più inespugnabile come un tempo e il cammino del pre-campionato l’aveva fatto presagire. Grazie al successo sul Bologna, il Milan aggancia in vetta alla classifica a quota sette punti, Lazio, Torino e Roma.
Il Milan torna a vincere a San Siro battendo il Bologna 2-0 grazie alle reti di due giocatori importanti per la squadra rossonera. La squadra di Pioli sblocca la gara nel primo tempo con Leao servito alla perfezione da De Ketelaere. Il belga, nell’azione del gol di Leao, mette in mostra le grandi doti del suo repertorio: l’assist, abbinato alla fisicità di un ragazzo di 192 centimetri. La società è soddisfatta della sua prestazione in quanto ha puntato molto su di lui con un investimento da 35 milioni di euro. I tifosi del Milan di una certa età già trovano in lui delle analogie con un grande campione rossonero del passato: il brasiliano Kakà. Nella ripresa il Bologna prova a reagire ma questa volta è Leao a lanciare al gol Giroud, che in semirovesciata in acrobazia, la tocca di sinistro realizzando un gran gol. Juventus e Roma concludono con il risultato di 1-1 il big match dell’Allianz Stadium . I bianconeri senza l’apporto di quattro titolari, nel primo tempo partono bene e Vlahovic sblocca la partita dopo 76 secondi con una bellissima punizione. Al 25′ c’è il bis di Locatelli, ma il Var annulla. Nella ripresa la Roma raggiunge il pareggio grazie a Abraham su assist in mezza rovesciata di Dybala.
I bianconeri e i giallorossi al termine dell’incontro si spartiscono la posta in palio, ma la squadra di Allegri può recriminare per un primo tempo dominato ma concluso solo in vantaggio di un gol. Ha destato sensazione nell’ambito della terza giornata di Seria A, l’incontro disputato allo Stadio Arechi, dove la Salernitana travolge per 4-0 la Sampdoria. All’Arechi, dopo 16′ è già 2-0 grazie ai gol di Dia (7′) e dell’ex Bonazzoli. Nel secondo tempo, sono Vilhena (50′) e Botheim (76′) a confezionare il bottino, regalando agli uomini di Nicola una vittoria fondamentale. I granata campani a seguito di questo risultato, centrano il primo successo della stagione, salgono a 4 punti in classifica, lasciando l’irriconoscibile formazione di Giampaolo. a quota 1.
Gli altri risultati della terza giornata sono stati: Verona-Atalanta 0-1 Lecce-Empoli 1-1 Spezia-Sassuolo 2-2 Monza-Udinese 1-2 Cremonese-Torino 1-2
Il campionato di calcio di Serie A 2022 2023 si preannuncia bello e intenso, poi ci sarà la sosta per i mondiali che interromperà la rincorsa. Sarà opportuno quindi per le squadre che nutrono ambizioni, cercare di accumulare più punti possibili per non rimanere distaccati in classifica. In testa alla 2^ giornata risalta un certo equilibrio rispetto agli anni precedenti e questo perché fino a tre anni fa c’era il dominio incontrastato della Juventus, dopo c’è stata la grande stagione dell’Inter di Antonio Conte, l’anno scorso invece la vittoria finale dei rossoneri del Milan, scaturita dopo una sfida fino all’ultima giornata con i cugini dell’Inter. In questa seconda giornata di Serie A, la Roma riesce a battere 1-0 la Cremonese e così raggiunge Inter e Napoli in vetta alla classifica a punteggio pieno. E’ stata una partita complicata per i giallorossi, giocata in un Olimpico pieno in ogni ordine di posti, che è riuscita a sbloccarsi grazie ad un colpo di testa di Smalling al 65′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Prima della rete decisiva, si sono contate due traverse, una per parte, colpite rispettivamente da Dessers per la Cremonese ed El Shaarawy per la Roma. Ma è il risultato quello che conta e adesso dopo due partite, due vittorie e sei punti guadagnati, riteniamo che questo sia il massimo cui può aspirare la Roma di Mourinho. Per il momento la squadra giallorossa non ha ancora una identità tecnica ben precisa e gli infortuni di Wijnaldum che ha riportato la frattura della tibia destra in allenamento e Zaniolo durante l’incontro, non consentiranno al tecnico portoghese di amalgamare entro breve una necessaria formazione tipo. Sorride il Napoli di Spalletti, che davanti al pubblico amico, supera il Monza di Stroppa per 4-0. Gli azzurri ipotecano i tre punti nel primo tempo grazie alla perla di Kvaratskhelia al 35’ e alla volata di Osimhen al 47’. Il georgiano nella ripresa, realizza anche una seconda rete al 62’ e come “candelina sulla torta”, c’è anche il primo gol di Kim in maglia azzurra, nei minuti di recupero. Kvaratskhelia, il nuovo idolo del San Paolo è già a quota tre reti e nel giro di due giornate, ha già fatto dimenticare alla piazza azzurra gli addii eccellenti, come ad es. l’ex capitano e bandiera dei partenopei, Insigne. Un gol e un assist contro il Verona, poi una doppietta ancor più bella al neopromosso Monza. per il nuovo campione dal difficile nome da pronunciare.
In quasi cento anni di storia del Napoli è il primo giocatore debuttante del club a segnare almeno 3 gol nelle prime due partite in un campionato di Serie A. Passando alle altre contendenti, è già una bella Inter la prima a San Siro per gli uomini di Simone Inzaghi: segna tre gol e raccoglie altrettanti punti dalle mani dello Spezia, che è apparsa formazione alquanto fragile. Sempre importante il contributo di Lukaku al gioco della sua squadre, oltre ad essere utilissimo in zona gol, sa creare gli spazi per i compagni. I nerazzurri passano in vantaggio al 35’ con un gran tiro di Lautaro (servito dalla sponda aerea di Lukaku). Coloro che sono un pò avanti con gli anni, possono ricordare che gol simili li faceva un certo Roberto Boninsegna. Il raddoppio arriva con un gran tiro di Calhanoglu al 52’, poi tocca al subentrato Correa concludere con il terzo gol all’82’. il Milan campione d’Italia non va oltre il pari in casa dell’Atalanta. Al Gewiss Stadium di Bergamo va in scena un match intenso e ricco di emozioni. Il Milan parte forte, prova ad imporre il suo gioco, ma viene punito al 29′ dal sinistro di Malinovskyi. Nella ripresa i rossoneri si riversano in avanti a caccia del pari, che trovano al 68′ con una gran conclusione di Bennacer E’ stata una partita intensa con il Milan che ha sbagliato troppe occasioni, comunque il pareggio sembra il risultato più giusto. Si ferma a quota sette la striscia di vittorie consecutive del Milan, ma prosegue la sua imbattibilità che dura da 17 turni. La Juventus non va oltre lo 0-0 sul campo della Sampdoria al termine di un match dove non è stata particolarmente brillante, soprattutto nel primo tempo. L’unico vero squillo arriva al 67’, quando Adrien Rabiot trova il gol del possibile vantaggio per la Vecchia Signora, ma la rete viene annullata per posizione irregolare di Vlahovic. Continua a non segnare il centravanti orobico Zapata, e questo è un grosso handicap per l’Atalanta che è alla ricerca sul mercato di un altro attaccante. Una considerazione sul Milan che rispetto all’anno scorso ha perso a centrocampo Kessie: si sente la mancanza di uomo roccioso di pari livello, un ruba palloni di temperamento, che per il momento non è ancora stato sostituito.
Gli altri risultati della giornata sono stati Torino-Lazio 0-0 Udinese-Salernitana 0-0 Sasuolo-Lecce-1-0mpoli-Fiorentina 0-0 Bologna-Verona 1-1