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Sport (267)

 

Rino R. Sortino

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Il  Milan batte 2-0  la Lazio con Leao uomo assist in entrambe le reti. Primo tempo di grande intensità con la Lazio che preferisce colpire in contropiede grazie alla velocità e alla tecnica di Zaccagni sulla sinistra. I padroni di casa si rendono  pericolosi con azioni manovrate e qualche cross. Ma è il Milan ad andare più vicina al gol nel finale prima  con  Giroud  e poi con Reijnder.  Nella ripresa la Lazio arretra davanti  agli assalti dei rossoneri, che riescono a trovare il vantaggio  al 59’. Grande pallone riconquistato a centrocampo da  Reijnders  che apre a sinistra su Leao,  pronto a crossare  al centro per la girata vincente con il sinistro di Pulisic.  Il Milan spinge ancora, e trova il raddoppio all’88: Leao semina Marusic, si porta sul fondo e mette un pallone indietro per il liberissimo Okafor  che deposita la palla in rete. L’ex Salisburgo  riesce  così a ripetersi dopo l’ottima prestazione di Cagliari. Nonostante la sconfitta  si è vista una Lazio ordinata e coriacea ma troppo fragile in difesa.  Il Milan al contrario è una squadra cinica dalle grandi potenzialità, che probabilmente lotterà fino alla fine per la vittoria del campionato.

Il Napoli  vince 4-0 in casa dell’ostico Lecce. Dopo i ritmi blandi in avvio di gara, il Napoli passa in vantaggio al 16′ con un colpo di testa vincente di Ostigard su una punizione pennellata da Zielinski. Osimhen  (rimasto in panchina per tutto il primo tempo  per rifiatare in vista dell’ impegnativo match di   Champions contro il Real Madrid),  subentrato nell’intervallo a Simeone, impiega non più di cinque minuti per confermarsi  irresistibile uomo gol. Al 51′ il neo-entrato realizza  di testa lo splendido cross  di Kvaratskhelia.  Il terzo gol  arriva all’89’, con un potente destro da fuori di Gaetano  che finisce sotto la traversa. In pieno recupero lo stesso Gaetano è steso in area da Ramadani  e per l’arbitro Pairetto non ci sono dubbi, è rigore firmato da Politano. Contro il Lecce è stata un’altra prestazione convincente degli azzurri. Dopo un difficile avvio  di campionato, molti critici avevano messo in dubbio la permanenza in panchina del mister francese Garcia. Si deve considerare che non sarebbe stato facile per qualsiasi allenatore raccogliere la difficile eredità di Luciano Spalletti, protagonista indiscusso dell’ultimo scudetto. Con questa vittoria, gli azzurri partenopei,  ritrovano quella fiducia nelle proprie capacità, occorrenti per affrontare nella miglior forma psico atletica martedì  “ il grande”  Real Madrid.

L’Inter  batte 4-0 la Salernitana. All’Arechi. Nel primo tempo i nerazzurri partono meglio e creano un paio di ghiotte occasioni  da gol da parte di Sanchez.  Più ordinata nel palleggio, la Salernitana lentamente guadagna metri e non dimostra alcun timore reverenziale.  Nella ripresa al 57′ Inzaghi inserisce Lautaro per Sanchez  e  questa è la mossa che decide la partita. Al 62’ l’Inter  passa in vantaggio: Thuram  avanza sulla fascia sinistra e lancia in area un assist delizioso  per il bomber argentino  che realizza con un tocco delizioso.  I due attaccanti dell’Inter dimostrano di essere una coppia affiatata e di ritrovarsi alla perfezione.  Al 66′ il gol del possibile pareggio di Legowski viene annullato per fuorigioco.  Lo scampato percolo  è come una sveglia per l’Inter che negli ultimi venti minuti chiude la pratica, grazie ad altri tre gol di Lautaro. Il primo al 77′ lo firma con precisione su assist di Barella, il secondo  è lo stesso argentino a realizzarlo all’85’ su rigore decretato per atterramento di Thuram.  Lautaro conclude la sua straordinaria giornata all’89’, deviando in rete un cross di Carlos Augusto.  Il  passivo di quattro reti  (tutte realizzate dal bomber argentino),  può apparire eccessivo  per quello che si è visto in campo. Il capitano dell’Inter Lautaro  lascia  una firma importante nella storia calcistica italiana, poiché è  il primo giocatore a realizzare quattro reti da subentrante, dalla panchina. La Salernitana invece deve ripartire dalla grande mole di gioco espressa nei primi sessanta minuti della gara,  per costruire la sua missione salvezza.

L’Udinese con  il 2-2 raggiunto nel finale contro il Genoa, evita di uscire con una sconfitta, dal suo impianto” BluEnergy Stadium”. I rossoblù passano al 14′:  Frendrup serve Gudmundsson che con il  suo sinistro conclude con un bolide sotto la traversa. I bianconeri pareggiano  al 23′: Lucca è bravo ad approfittare del rimpallo involontario di Haps, si gira e scarica un destro violentissimo in rete.  Il Grifone  segna  nuovamente  con Gudmundsson, ma  la rete è annullata per  fuorigioco. La doppietta  è solo rinviata e lo stesso calciatore la realizza al 41′: Retegui  lancia  l’islandese, che batte Silvestri anche grazie alla deviazione di Bijo. Il secondo tempo della squadra di Sottil,  è tutta indirizzata al gol del pareggio. La rete del 2-2 arriva in extremis  al 91′  con il neoentrato calciatore genoano Matturro. Qesti intercetta e devia nella propria porta, l’angolo battuto da Samardzic e la partita  termina con  un pareggio che serve  poco ad entrambe . Gudmunson  l’attaccante islandese  del  Genoa, tutto dribbling e velocità,  dopo  aver contribuito alla sconfitta della Roma, si rivela determinante anche  a Udine.

La Roma batte 2-0 il Frosinone  dell’ex allenatore Di Francesco.  I giallorossi partono bene ma la prima vera occasione è del Frosinone con Cuni  che dopo aver dribblato anche il portiere giallorosso, conclude fuori di poco.  Uno dei più noti proverbi calcistici  recita: “gol fallito, gol subito”; ed è esattamente quello che  è successo all’Olimpico. La Roma  al 22′ passa in vantaggio grazie a  Paulo Dybala che  fornisce  l’assist a Lukaku.  Questi dribbla un avversario  e scarica un sinistro potente alle spalle di Turati.  Uomo determinante di questa Roma è Dybala che  tra un dribbling e un assist, fornisce sempre occasioni da rete per i compagni. Lo stesso argentino all’83’ batte il  calcio di punizione determinante: la palla finisce sul secondo palo e  Pellegrini è lesto a colpire di destro al volo e realizza. José Mourinho alla vigilia del match era stato chiaro: quella contro il Frosinone era una partita dalle mille insidie, ma al tempo stesso da vincere a qualsiasi costo. Il Frosinone si è reso  protagonista di un’ottima prestazione, condizionata  da una scarsa precisione negli ultimi metri di campo.

Brutta sconfitta dell’Empoli a Bologna con Orsolini, in giornata di grazia che realizza una tripletta. Riccardo Orsolini un calciatore che riesce a saltare l’avversario con una facilità disarmante, è ormai  il leader carismatico  del Bologna. L’attaccante bolognese si candida  per essere uno dei titolari dell’attacco azzurro di Spalletti. In parità senza reti il big match tra Atalanta e Juve.  La Juventus non gioca bene e ha fatto solo una gara solida contro la coriacea squadra bergamasca: nel finale è salvata  da Szczesny e dalla traversa. Un punto contro l’Atalanta è comunque un buon risultato. Nei posticipi del lunedì, grande impresa del Monza che espugna Reggio Emilia contro il Sassuolo, con una rete dell’attaccante Colombo.  La Fiorentina batte il Cagliari per 3-0 dopo una prestazione convincente e sale ai piani alti della classifica. E’ stato tutto facile per la squadra viola che ha costruito la vittoria nel primo tempo con la rete in apertura del solito Nico Gonzalez e poco dopo con l’autogol di Dossena su tiro di Kayode. Il terzo gol arriva all’ultimo minuto di recupero con Nzola, al suo primo gol in maglia viola. Per la formazione sarda è un’altra sconfitta in un campionato dove non riesce ad ottenere risultati confortanti. Per il momento è ultima con 2 punti.

Questi i risultati della 7^ giornata del campionato di Serie A::

LECCE-NAPOLI 0-4     MILAN-LAZIO 2-0    SALERNITANA-INTER 0-4

BOLOGNA-EMPOLI 3-0  UDINESE-GENOA 2-2   ATALANTA-JUVENTUS 0-0

ROMA-FROSINONE 2-0  SASSUOLO-MONZA 0-1  TORINO-VERONA 0-0

FIORENTINA-CAGLIARI 3-0

 

 

L’Inter batte l’Empoli con il minimo scarto: 1-0. La vittoria dei  nerazzurri è meritata, ma il risultato è rimasto in bilico fino alla fine nonostante la squadra abbia tirato in porta 23 volte. Nel primo tempo c’è stato il salvataggio sulla linea di Ismajli su colpo di testa di Darmian e il gol annullato a Thuram per fuorigioco. Dagli sviluppi di un corner, Dimarco realizza il gol partita al 51′ con un  gran sinistro che termina all’incrocio dei pali. L’Empoli effettua il suo primo tiro in porta al 66′ con Ranocchia direttamente su calcio di punizione e Sommer  sventa la minaccia. Nel secondo tempo l’Empoli  alza il baricentro e tenta il tutto per tutto per pareggiare. Nel  convulso finale, è determinante l’infortunio di Arnautovic, (un infortunio muscolare probabilmente di seria entità) che lascia l’Inter in dieci, e il solo Sanchez  in avanti. Dopo questo risultato, per i nerazzurri i dati sono:  cinque partite, cinque vittorie, 14 gol fatti, 1 subito  che valgono il primo posto in classifica.  Dimarco è uno degli uomini fondamentali di questa squadra, cresciuto nel settore giovanile dell’Inter e grandissimo tifoso. E’ un esempio per tutte le squadre che devono credere nei loro giovani.

 Il Milan ritrova  la vittoria per 1-0 allo stadio Meazza contro l’Hellas Verona a seguito di una prestazione convincente.  Nella prima mezz’ora  i rossoneri  sfruttano  bene gli spazi lasciati dai gialloblù. All’8′ palla persa in uscita da Folorunsho, così Pulisic serve subito Giroud  il quale  lancia in verticale Leao. Il portoghese in uno dei suoi classici assoli, si invola verso la porta avversaria e  batte Montipò  con un diagonale rasoterra. Sembra una  partita in discesa per i rossoneri, che invece rallentano il ritmo e lasciano spazio al ritorno del Verona. Al 20′ grandissima parata di Sportiello, che para d’istinto  e devia un colpo di testa di Folorunsho. Nella ripresa l’Hellas comanda il possesso del gioco, senza però essere realmente pericoloso.

La Juventus al Mapei Stadium.  perde la sua prima partita in questo campionato per  4-2 contro il Sassuolo. Al 12′, Laurienté conclude da posizione centrale, ma Szczesny  perde incredibilmente il pallone sulla trattenuta e favorisce  il vantaggio dei  neroverdi. La Juventus pareggia   dopo soli 9 minuti: cross dalla sinistra di Kostic e Viña, nel tentativo di anticipare McKennie, batte Cragno. Al 41′ il Sassuolo torna in vantaggio con il sinistro dal limite di Berardi, che centra l’angolino con un gran diagonale dal limite. Nella ripresa al 78′ Chiesa  conclude a rete  un appoggio di Fagioli e pareggia.  Il 2-2 dura quattro minuti, perché poi Szczesny, ancora non perfetto, respinge malamente  e centrale il tiro di Laurienté.  Pinamonti  appostato segna di testa. Nel lungo recupero, c’è spazio anche per la traversa di Defrel,  ma soprattutto per l’incredibile autogol al 95′ di Gatti, che con Szczesny ampiamente fuori dalla porta,  infila con un maldestro retropassaggio nella  rete sguarnita. Una prestazione da incubo quella dei bianconeri, dove oltre agli errori individuali (dovuti probabilmente a  deconcentrazione), si sono manifestate le seguenti lacune: fragilità difensiva, una mediocrità evidente del centrocampo e l’inconsistenza dell’attacco (due soli tiri nello specchio). Berardi calciatore simbolo e  bandiera  del Sassuolo, con i suoi 12 anni di militanza è un esempio per tutti coloro che pensano che il calcio sia ancora poesia e non soltanto business. Domenico ha giocato una partita perfetta sotto tutti i punti di vista contro la squadra, la Juventus, che lo avrebbe voluto nelle sue file.

La Lazio pareggia 1-1 contro il Monza. La squadra di Palladino gioca un grandissimo primo tempo e nella ripresa resiste al ritorno della Lazio senza mai rinunciare ad attaccare. I brianzoli con più concretezza in area di rigore, avrebbero potuto conquistare l’intera posta in palio. I  biancocelesti passano per  primi  in vantaggio  al 13′: Zaccagni  si invola verso l’area, Ciurria lo stende e l’arbitro Abisso concede il rigore. Sul dischetto si presenta Immobile che festeggia,  nella  sua 300ª presenza in biancoceleste.  Il pareggio degli ospiti arriva al 36′: l’azione parte come sempre dal piede di Ciurria che salta Hysaj e mette in area dove Gagliardini è lesto con un gran   sinistro a realizzare. Ciurria l’attaccante duttile del Monza è stato l’autentica spina nel fianco della difesa biancazzurra. La Lazio esce dall’Olimpico tra i fischi e le sue uniche note positive sono le prestazioni dei soliti Provedel e Zaccagni.

La Roma pareggia 1-1  all’Olimpico Grande Torino. Primo tempo con entrambe le  squadre  piuttosto contratte e una Roma quasi rinunciataria, che chiude i primi 45 minuti senza  effettuare un solo tiro in porta. Il toro  più propositivo,  si rende pericoloso con due colpi di testa di Zapata. Nel secondo tempo,  la Roma prova ad essere più incisiva e al 68esimo riesce a passare in vantaggio. Dybala  passa a Kristensen  che ha la prontezza di allungarla verso Lukaku e questi si libera di Buongiorno e scarica velocemente a rete.  Tra campionato ed Europa League è il terzo gol di fila per l’attaccante ex Inter  che conferma di essere un attaccante potente  e difficile da marcare.  Il Torino a quel punto si getta in avanti e  trova il pari all’85esimo grazie ad una punizione di Ilic corretta in tuffo da Zapata,  attaccante vicinissimo alla Roma in estate.  Romelu Lukaku e Duvan Zapata uomini mercato della recente campagna acquisti, erano gli attaccanti più attesi di questa sfida e  sono stati loro a deciderla.  Il pareggio tutto sommato è giusto, tra due squadre che non hanno saputo superarsi.

Atalanta Cagliari 2-0. Durante il primo tempo l’Atalanta  è  padrona del campo  e colpisce anche una traversa con  Lookman e un palo con Zappacosta. I due attaccanti Lookman-De Katelaere  dimostrano di essere in grande forma e di avere una grande intesa fra loro. Al 33′ del pt Lookman realizza proprio su assist delizioso di De Ketelaere.  Nel secondo tempo  i bergamaschi  riescono a  controllare  la partita, con il Cagliari quasi mai pericoloso se non alla fine con Oristanio.  l’Atalanta ha risorse tecniche decisamente superiori e lo dimostra con Mario Pasalic che appena entrato in campo dalla panchina, realizza al 31′ il raddoppio,  dopo uno scambio delizioso con Muriel. L’Atalanta ha confermato, che quando entra in campo con la mentalità giusta è una squadra difficile da affrontare per chiunque.

Questi i risultati della 5^ giornata del campionato di Serie A :

SALERNITANA-FROSINONE 1-1  LECCE-GENOA 1-0   MILAN-VERONA 1-0

SASSUOLO-JUVENTUS 4-2   LAZIO-MONZA 1-1   EMPOLI-INTER 0-1

ATALANTA-CAGLIARI 2-0   UDINESE-FIORENTINA 0-2  BOLOGNA-NAPOLI 0-0

TORINO-ROMA 1-1

 

La Juventus supera la Lazio (3-1) all’AllianzStadium. Grande prestazione della squadra di Allegri che ha il grande merito di sbloccare subito la partita al 10.’ Locatelli   produce un cross e Vlahovic  insacca di prima intenzione. Al 26’ Chiesa  in splendida forma, con un gran  sinistro sul primo palo realizza il  2-0 La coppia Vlahovic-Chiesa funziona e  i due sembrano intendersi a meraviglia, ma è l’impianto di gioco dei bianconeri a convincere. La ripresa si apre con la squadra di Allegri ancora in attacco, ma al 64esimo la Lazio riapre la partita.  Kamada vince un contrasto con Cambiaso,  la palla al limite dell’area arriva a Luis Alberto che di interno destro a giro la mette all’incrocio de pali. Al 67esimo la Juve realizza il 3-1 ed è una rete da manuale. McKennie  lancia lungo e trova Vlahovic  il quale in mezzo a tre difensori avversari, dopo un eccellente controllo di palla, si libera della marcatura di Casale e Marusic e con una gran tiro gonfia la rete di Provedel. Per la Lazio tre sconfitte in quattro partite sono indubbiamente un campanello d’allarme. Sarri ha tanto da lavorare, in quanto la sua squadra  alterna  buoni spunti   offensivi (Luis Alberto e Kamada i migliori) ad evidenti  fragilità difensive.

L’Inter  stravince 5-1 il Derby contro un Milan, annichilito dallo strapotere dei cugini.  I nerazzurri vanno subito in gol dopo cinque minuti: Thuram dopo aver vinto  il duello fisico con Thiaw, lancia il pallone in mezzo all’area, per la deviazione vincente di Mkhitaryan. Al 38esimo c’è il  gran gol di Marcus Thuram che  si inventa un gran destro  da lontano, che finisce all’incrocio dei pali della porta di Maignan.  Nella ripresa  al 57esimo i rossoneri dimezzano  le distanze: Giroud serve con lancio preciso Leao, il quale entra in area  e non sbaglia a tu per tu con Sommer. Il Milan fa un’enorme fatica a  rendersi pericolosa  in fase offensiva, così viene letteralmente travolto nel finale. Al (69′) Mkhitaryan realizza con un gran tiro (deviato), che supera il portiere rossonero.  Con un Milan completamente sbilanciato in avanti (dentro anche Okafor e Jovic), l’Inter al 79′ prima realizza  il rigore con Calhanoglu per fallo di Theo Hernandez su Martinez e in pieno recupero al 93′, arriva anche  il quinto gol con il recente acquisto, Davide Frattesi.

ll Napoli esce da Marassi con  un solo punto, 2-2  ma  tira un sospiro di sollievo, in quanto riesce a pareggiare una partita in svantaggio di due reti. I Campioni d’Italia,  hanno dimostrato  in queste prime partite di campionato,  di non essere più  quelli della passata stagione, ma ormai di questo si ha un’ampia casistica. E’ difficile vincere ma è ancora più arduo riconfermarsi.  Il Genoa realizza la prima rete  al 40′  con Bani che segna su assist di testa di De Winter.   Retegui centravanti italo argentino,  trova il raddoppio al 56′ con una bella girata. La svolta per il Napoli arriva con l’entrata in campo di Politano e Raspadori.  Con un Napoli ancora più offensivo, Gilardino ordina ai suoi di arretrare per ridurre gli spazi di manovra degli ospiti. Anche l’entrata in campo di  Cajuste è  una mossa davvero azzeccata, visto che è proprio il francese a scambiare al limite dell’area con Raspadori che realizza al 76′ con un sinistro di rara efficacia. All’84’Politano dimostra di aver superato le sue recenti problematiche muscolari, pareggiando  l’incontro con uno splendido sinistro al volo, che finisce all’incrocio dei pali. 

La Roma di José Mourinho affonda  per 7-0 un Empoli  allo sbando.  I giallorossi esibiscono nell’incontro una prestazione di alto livello sul piano del gioco, della personalità e delle individualità. La Roma  va in vantaggio alla prima azione della partita, su calcio di rigore di Dybala. Poi  all’ottavo minuto si ritrova già sul 2-0 grazie ad colpo di testa di Renato Sanches. Da quel momento l’ Empoli è come se avesse smesso di giocare ed è stata per i toscani una vera disfatta. Al 35′ la Roma  realizza il terzo  gol su un gran tiro di Cristante dopo una sponda di Lukaku.  Nella ripresa Dybala  al 55′ fa tutto da solo, riceve palla dribbla Luperto e poi batte Berisha. Al 58′ ancora la Joya stampa la palla sulla traversa su punizione.  La Roma realizza il quinto gol con Cristante  che da oltre 25 metri fa partire un gran tiro che si  insacca all’incrocio dei pali. All’82’ Belotti  con l’Empoli sbilanciato in avanti, lancia Lukaku, che di destro di piatto batte Berisha in uscita.  C’è ancora spazio per il gol di Mancini: l’arcigno difensore giallorosso realizza con un gran colpo di testa sugli sviluppi di un corner. Se la Roma riesce a recuperare il vero Renato Sanches diventerà uno dei centrocampisti più importanti in Italia.

La Fiorentina batte 3-2 l’Atalanta  al termine di una partita  divertente.  I bergamaschi partono  bene e vanno  per primi in vantaggio: De Roon al 20′ trova Koopmeiners  al  limite e questi di prima intenzione colpisce di sinistro  e infila Terracciano  La reazione della Fiorentina non si fa attendere e in dieci minuti ribalta il risultato. A seguito di un calcio piazzato  c’è la sponda di Gonzalez per Bonaventura e questi  dopo essersi aggiustato  il pallone,  batte in rete  al volo. La Fiorentina  passa  nuovamente in  vantaggio con Martinez Quarta  al 45’ con un grande colpo di testa   su cross  di Duncan. Nella ripresa al 53′ l’Atalanta riagguanta la parità: bel  fraseggio a due con De Roon con  l’ inserimento determinante di Lookman che con un  destro realizza. Al 76′ in maniera un po’ fortunosa,  la Fiorentina  realizza la rete decisiva:  un cross  dalla sinistra è deviato maldestramente da Adopo. Nessuno dei difensori nerazzurri interviene così il neo entrato Kouame si allunga in scivolata e beffa Carnesecchi. Continua l’alternanza dei risultati dell’Atalanta tra le partite giocate fra le mura amiche e le trasferte (questa è la seconda sconfitta dopo quella di Frosinone).

Di seguito i risultati della 4’ giornata di campionato:

JUVENTUS-LAZIO 3-1        INTER-MILAN 5-1        GENOA-NAPOLI 2-2

CAGLIARI- UDINESE 0-0     FROSINONE- SASSUOLO 4-2    MONZA- LECCE 1-1

FIORENTINA- ATALANTA 3-2     ROMA- EMPOLI 7-0     SALERNITANA- TORINO 0-3

VERONA- BOLOGNA 0-0

 

 

Il Milan batte la Roma all’Olimpico per 2-1 grazie ad un primo tempo di assoluto predominio dove i giallorossi faticano a contenere i rossoneri. Al 5’ Loftus-Cheek dopo essere entrato in area è contrastato da Mancini e Rui Patricio, nel tentativo di opporsi, lo atterra. L’arbitro  con l’ausilio del VAR decreta il calcio di rigore e Giroud spiazza il portiere. Il raddoppio dei rossoneri arriva ad inizio ripresa  al 48' con il magnifico gol di Rafael Leao. Questi sul cross di Calabria insacca in acrobazia. e in precarie condizioni di equilibrio. 

Al 60e i rossoneri  restano in 10 per l’espulsione per doppia ammonizione di Tomori  per fallo su Belotti. Al 70esimo fa  l’esordio  Lukaku con la maglia della Roma, tra il tripudio dei suoi sostenitori. Il bomber ex Inter  cerca di dare il suo contributo, ma   dimostra di essere in una condizione fisico atletica ancora non ottimale. La partita si riapre solo parzialmente al 92' con Spinazzola, che calcia da fuori area trovando la deviazione decisiva di Kalulu, che spiazza il portiere Maignan,

Prima sconfitta in campionato per il Napoli campione d'Italia, sconfitto  “Al Maradona” dalla Lazio per 1-2. Nel primo tempo sono gli azzurri a fare il match, ma è la Lazio a passare in vantaggio: Al (30') Luis Alberto  si invola  palla al piede sulla fascia destra e  con un assist  trova Luis Alberto in area di rigore. Questi  si inventa un colpo di tacco geniale che inganna Meret. La reazione degli azzurri è furiosa e due minuti dopo, Zielinski calcia dal limite e trova la deviazione decisiva per spiazzare  Provedel.

Al 52' Felipe Anderson sviluppa un'ennesima  azione sull’esterno  e serve Luis Alberto. Questi con un velo fa scorrere la palla per l'accorrente Kamada che stoppa e calcia in diagonale, beffando Meret.  Kamada lo si può considerare un grande affare per la Lazio, nella recente campagna acquisti cessioni il giapponese si è accordato con la società biancazzurra da svincolato  e quindi a parametro zero. La Lazio nel match contro i Campioni d’Italia ritrova lo smalto dei tempi migliori, con buone trame di gioco. Il Napoli dopo il primo tempo giocato ad alti ritmi, crolla nella ripresa, mostrando una preoccupante fragilità difensiva.

L'Atalanta batte 3-0  il Monza nel derby lombardo.  Passano  in vantaggio i padroni di casa  al 35’: De Ketelaere appoggia dietro a Ederson che di destro sigla l’1-0 per la Dea.  Gli ospiti trovano difficoltà a fare gioco, vista la chiusura degli spazi da parte dei bergamaschi.  Scamacca al 42’salta su un cross di Ruggeri e di testa insacca sotto la traversa con ottima scelta di tempo.  Al 62’ una spettacolare trama  offensiva dell’Atalanta termina con il gol. De Ketelaere serve Scamacca che a sua volta gira per Koopmeiners. La palla torna poi nuovamente al possente centravanti, che dal limite  la stoppa  e batte Di Gregorio con un diagonale rasoterra.  Dopo essere stato prelevato nella recente campagna di trasferimenti  dal West Ham, (e  aver rifiutato anche il corteggiamento dell’Inter)  Scamacca si presenta al suo nuovo pubblico nel migliore dei modi. Realizza  due gol e si vede annullare il terzo.  La sua grande forma potrebbe far comodo anche alla nuova nazionale di Spalletti.

L'Inter vince (4-0) contro la Fiorentina allo stadio Meazza. L'inizio del primo tempo è molto equilibrato, la Fiorentina palleggia bene e pressa molto alta gli avversari. A rompere l'equilibrio è Marcus Thuram, che realizza il primo gol in nerazzurro al 24' con un gran colpo  di testa, su cross di Dimarco. Nel secondo tempo  l'Inter accentua il gioco di attacco.  Dopo un palo di Dumfries, Thuram dalla fascia fornisce un assist  per Lautaro Martinez al 53,' che  trafigge il portiere. Poco  dopo lo stesso Thuram si  procura il rigore e Calhanoglu realizzare la terza  rete con una bella esecuzione. I nerazzurri non si fermano qui e al 73' Lautaro realizza la sua doppietta. Traversone di Cuadrado, (appena entrato), pallone sul primo palo e il Toro con un movimento da centravanti  puro, anticipa i difensori della viola e realizza. Uomo match di questo incontro è Marcus Thuram con un gol, un assist ed è colui che  causa il calcio di rigore per l’Inter. Marcus proveniente dal Borussia M’gladbach arrivato a scadenza di contratto e quindi a parametro zero è figlio di Lilian ex Juventus, tra i migliori  difensori  della storia del calcio..

La Juventus batte l'Empoli 2-0 e per i bianconeri è un importante e meritato ritorno al successo. Al 10' la Juventus segna con Danilo ma l'arbitro annulla per un precedente fallo del difensore brasiliano. Al 24' il  gol del vantaggio  sempre con il capitano Danilo, che infila Berisha dopo una serie di  batti e ribatti nell'area di rigore empolese. La Juventus prima dell'intervallo spreca con Vlahovic  il rigore e si fa parare il tiro da Berisha. All'82'  arriva il raddoppio per i bianconeri. Il neo entrato Milik  è bravo a girarsi e a servire Chiesa, che salta Berisha e dopo una prolungata azione, con le sue residue forze, realizza il raddoppio. Milik è protagonista anche nel recupero, quando centra in pieno la traversa con un bel colpo di testa. La Juventus  dopo questo incontro, conferma un’opinione comune: sicuramente sarà protagonista per la lotta allo scudetto, considerato il fatto che  non avrà le coppe europee da disputare.

Nelle altre partite c’è stato lo scontro salvezza Udinese-Frosinone, con il Var che è intervenuto diverse volte ed è stato il vero grande protagonista della gara. Vittoria del Bologna all’ultimo minuto contro il Cagliari dopo essersi trovato in svantaggio. Il Torino trova il gol vittoria all’ultimo secondo contro il Genoa e infine  prosegue il momento magico del Lecce che batte anche la Salernitana e si porta a 7 punti dopo tre giornate.

Questi i risultati della 3^ giornata del campionato di Serie A

SASSUOLO-VERONA 3-1   ROMA-MILAN 1-2   BOLOGNA-CAGLIARI 2-1

UDINESE-FROSINONE 0-0  ATALANTA-MONZA 3-0  NAPOLI-LAZIO 1-2

INTER-FIORENTINA 4-0    TORINO-GENOA 1-0  EMPOLI-JUVENTUS 0-2

LECCE-SALERNITANA 2-0

Ora l’attenzione si sposta sulla Nazionale azzurra e sul nuovo C,T.  Luciano Spalletti. I calciatori sono da oggi al lavoro per preparare due importanti partite di qualificazioni europee: sabato in trasferta a Skopije contro la Macedonia del Nord ( allontanando i ricordi dello spareggio mondiale perso a Palermo) e il 12 settembre a San Siro con l’Ucraina. Con l’Inghilterra già saldamente al comando del girone, bisogna centrare almeno il secondo posto. Raggiungere la qualificazione per gli Europei è meno complicato rispetto ai Mondiali, perché passano due squadre per girone, ma è necessario in ogni incontro porre concentrazione e consapevolezza. Purtroppo gli allenatori cambiano, ma le difficoltà restano intatte: come si fa ad allestire una forte squadra, quando l’ossatura della maggior parte delle squadre italiane è composta da stranieri?

 

 

 

 

 

Il  Milan vince  convince e si impone per 4-1 a San Siro contro il Torino. Protagonista tra i rossoneri ancora una volta Pulisic al secondo gol in due presenze in campionato,   Giroud  freddo cannoniere  due volte dal dischetto ed Hernandez che con Leao sulla sinistra hanno surclassato gli avversari. Il Match si sblocca al 33′ con Pulisic che realizza dopo un assist perfetto di Loftus-Cheek. il Torino reagisce e trova il pareggio  pochi minuti dopo, con una girata di Schuurs che insacca dopo un tiro dalla distanza di Ricci. Al 43′ il cross di Leao è  deviato con la mano da Buongiorno e dopo  il controllo del Var, viene concesso il calcio di rigore che Giroud  realizza. Al 48′  lo stesso Leao confeziona  il terzo gol  mandando in rete Theo Hernandez che realizza con un leggero pallonetto. Nella ripresa al (65′) un’altra  grande azione di Leao porta  a un pestone di Schuurs in area ai suoi danni. Secondo rigore per il Milan e seconda realizzazione perfetta per Giroud. E’ un grande Milan a punteggio pieno.

La Roma perde per  2-1 a Verona con  tanta sfortuna (due traverse colpite) ma anche tanta imprecisione da parte dei suoi attaccanti.  La squadra di Mourinho, sbaglia l’approccio alla partita  e va subito sotto al 4′ grazie ad una indecisione del portiere Rui Patricio che respinge male un destro potente di Terracciano. Sul pallone si avventa Duda, che anticipa tutti e realizza a porta vuota. I giallorossi provano a reagire ma a parte una traversa di Cristante non riescono a creare grandi occasioni. Nel recupero del primo tempo  la Roma incassa il raddoppio in contropiede con  Ngonge, che dopo essere partito dalla propria area e  saltato  con una finta Smalling, di sinistro regala ai suoi il doppio vantaggio.  Al (56′) la Roma riduce le distanze: c’è un tiro dalla distanza di Pellegrini, con la palla che s’impenna per via di una deviazione. Belotti di testa fa una sponda per Aouar che deposita la palla in rete.  A pochi minuti dalla fine. i padroni di casa restano in 10 per il rosso a Hien, ma nonostante il lungo assedio finale, il risultato non cambia

Finisce 1-1 Juventus-Bologna con i bianconeri  che si imbattono in una squadra ben organizzata, sotto la guida tecnica di Thiago Motta. I bianconeri soffrono molto nel primo tempo e vanno sotto al 24′  con Ferguson. Questi, ben innescato da Zirkzee batte con freddezza Perin. Nei primi 45′  si osserva al gioco lento e privo di idee, con qualche incertezza difensiva di troppo. Nel secondo tempo viene fuori l’orgoglio della squadra torinese che permette di rimettere parzialmente a posto le cose All’80’  c’è  il gol del pareggio di Vlahovic che svetta di testa su cross perfetto di Iling jr e fulmina Skorupski. E’ un gol da manuale del calcio. Al termine della gara esplode la rabbia della società emiliana per un rigore gigantesco non concesso al Bologna quando stava vincendo 1-0. In ogni caso Il pareggio per 1-1  è il risultato più giusto per quanto visto in campo nell’arco dei quasi 100 minuti di gioco disputati.

Napoli  Sassuolo 2-0. Gli azzurri partono subito aggressivi e dopo 56 secondi.  Raspadori al volo di destro centra il palo della porta difesa da Consigli. Il Napoli  passa in vantaggio al 16’ per un fallo di Boloca entrato   in maniera molto ruvida su Politano. Osimhen  realizza spiazzando Consigli per l’1-0. Nella ripresa gli emiliani rimangono in 10 dal 50’:.per l’espulsione di Maxime Lopez, così la differenza tra le due squadre In campo  è sempre più  evidente. Raspadori spreca  il secondo rigore della giornata, calciando sulla traversa. Al  (64’) campani raddoppiano: il georgiano Kvaratskhelia  entrato  da un paio di minuti. inventa un passaggio delizioso per  Di Lorenzo che  batte Consigli con un destro perentorio. Ottimo Napoli al suo esordio in casa,  Dionisi del Sassuolo dovrà sistemare  entro breve alcune lacune nella sua squadra e sperare nel recupero al più presto del suo miglior calciatore: Berardi.

Impresa del Genoa, che espugna l’Olimpico: 1-0 sulla Lazio:. Gudmundsson crossa verso il centro con palla allontanata da Casale, la sfera arriva poi a Frendrup che calcia in porta trovando la risposta di Provedel. Sulla ribattuta c’è Retegui in agguato, che di testa mette in rete. La Lazio prova a reagire  senza mai mostrare la fluidità di gioco dello scorso anno. Solo nella seconda frazione di gioco al 65’ i biancocelesti vanno vicini al pareggio. Zaccagni da sinistra  crossa e  Dragusin  non respinge bene.  Immobile coglie l’attimo  ma la sua conclusione colpisce la traversa.. Per la Lazio la sconfitta è difficile da digerire, anche perchè alla prossima c’è il Napoli. Tra i biancazzurri sono diversi i giocatori non in  condizioni ideali di forma.

L’Inter batte 2-0 il Cagliari in una partita dove si dimostra solida, tranquilla e consapevole dei propri mezzi. La prima occasione per i nerazzurri è al 14’. Lautaro colpisce al volo col sinistro un pallone spiovente e centra in pieno il palo. Al 21’ Thuram recupera palla ad un avversario e realizza l’assist per Dumfries che si sovrappone e realizza con un grande tiro. Il raddoppio arriva nove minuti più tardi: a seguito dello scambio Thuram-Dimarco, questi serve Lautaro che supera in dribbling Dossena  e insacca la rete del 0-2. Nella ripresa i ragazzi di Inzaghi gestiscono  il vantaggio senza troppi affanni e portano a casa un successo mai in discussione. A fine gara il mister del Cagliari Claudio Ranieri uomo molto stimato nell’ambiente, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.” Il primo tempo è stato nettamente nelle loro mani. Noi abbiamo provato a fare qualcosa nella ripresa e abbiamo avuto qualche fiammata. Io non posso dire nulla ai miei giocatori, quando giochi contro una squadra molto più forte della tua. Bisogna saperlo riconoscere. La mia carriera da allenatore di club si chiuderà a Cagliari. Se poi dovesse arrivare la nazionale giusta, che mi stuzzica… Ci penserei.  Claudio Ranieri  con la sincerità che lo contraddistingue  ha anche indirizzato una frecciata all’ex ct della Nazionale, Roberto Mancini: ” Quella araba è già occupata? Francamente non ci sarei andato. Ho ancora stimoli diversi rispetto a quelli dei soldi”.

Nella seconda giornata di Serie A  non sono mancate le sorprese a partire dal Frosinone che batte l’Atalanta. Il Verona  sconfiggendo la Roma conquista la seconda vittoria consecutiva dopo quella ottenuta a Empoli. Secondo ko consecutivo per l’Empoli sconfitto a Monza da una doppietta di Colpani. Il Lecce rimonta a Firenze dallo 0-2 al 2-2 finale a seguito di una bella prestazione.

 

Questi i risultati e la classifica di Serie A:

FROSINONE-ATALANTA 2-1  MONZA-EMPOLI 2-0     VERONA-ROMA 2-1

MILAN-TORINO 4-1    FIORENTINA-LECCE 2-2     JUVENTUS-BOLOGNA 1-1

LAZIO-GENOA 0-1   NAPOLI-SASSUOLO 2-0      SALERNITANA-UDINESE 1-1

CAGLIARI-INTER 0-2

Caro Mister ci mancherai troppo, ci mancherà  tutto di te, i tuoi insegnamenti  tecnici, la tua ironia , i garbati disappunti coloriti di romanesco sincero e verace, la tua professionalità , anche quando dovevi provare a battere la tua Roma “è mio dovere , ma è come uccidere la propria madre”, la tua fede, non solo romanista. Mai ti ho sentito proferire una un’espressione blasfema, anche quando avevi ragione sul campo. 

In  un mondo di “mercenari del calcio”, dove difendere i propri colori, anche quelli per cui si è pagati in quel momento, non significa venir meno a quei sani principi di lealtà e sportività, tu sei stato un esempio.

Alzarsi dalla panchina per tirare la gamba ad uno dei tuoi pupilli in preda a crampi, in quel momento tuo avversario, anticipando ogni collaboratore o massaggiatore presente. Cose di altri tempi Mister, che racchiudono in un solo gesto tutto ciò che ci lasci.

Averti conosciuto è stato per me un privilegio, sentirmi dire, riferendosi alla mia professione,  “te sì che fai ‘na cosa importante, no noi che ce divertimo” oppure a Cagliari, a pranzo insieme, “magnate sti ricci che a Roma nun ce stanno”, oggi anche al tuo saluto, in una chiesa gremita di affetto e di gente vera, non hai fatto sentire la mancanza dei campioni a cui tu hai dato la luce. Con la tristezza nel cuore e le lacrime di chi sa amare, ho visto in tutti un sorriso , quello di chi era fiero di essere lì con te per l’ultimo saluto, ben sapendo che quel momento toccherà a tutti, ma che tu lo avevi raggiunto nel migliore dei modi, preparando tutti, come facevi meticolosamente per le tue gare,  di più non potevi fare.

La tristezza, ma allo stesso tempo la fierezza dei tuoi nipoti ne sono stata l’espressione. Mancherai soprattutto a loro, ma come hanno detto loro stessi dal pulpito della basilica, lasci loro “un pieno e non un vuoto”! 

Per cui silenzio, come indica una sua immagine in campo rivolta ad un suo giocatore, giù il cappello e meditiamo! 

Grazie Mister Mazzone per quello che hai dato a noi addetti ai lavori, con la speranza che anche  il mondo in cui viviamo sappia di riflesso prenderti come esempio di cultura e  legalità e lo sport torni ad essere un momento di aggregazione e di sana competizione.

 

 

P.S.

Diploma Allenatore UEFA B e giornalista Free lance

Nell’anticipo della 1a giornata di Serie A  della stagione calcistica 2023/24, il Napoli Campione d’Italia in carica guidata dal neo tecnico Garcia, batte  3-1 il neopromosso Frosinone . I  ciociari vanno in vantaggio dopo appena 7′ grazie al rigore trasformato da Harroui, a seguito di un fallo  in area del neoacquisto Jens Cajuste. La reazione del Napoli è immediata e ci pensa Matteo Politano con un gran sinistro a trovare il pareggio al 24′ al termine di un’azione ben orchestrata. Il match è vivo e nel complesso equilibrato, con i campioni d’Italia che fanno la partita e i ciociari spesso pericolosi in contropiede. Il raddoppio dei Campioni d’Italia porta la firma di Osimhen al 41esimo a seguito di una grande azione di Di Lorenzo, palla arretrata per Osimhen, che con un gran destro fulmina il portiere ciociaro Turati. A inizio ripresa il Napoli si butta in avanti con l’intento di chiudere il risultato e al 79′ ci riesce. Verticalizzazione di Rrahmani, tocco smarcante di Di Lorenzo a liberare il nigeriano, che di fronte al portiere del Frosinone non sbaglia. Decisivo ai fini del risultato il grande potenziale offensivo degli azzurri, mentre alcuni meccanismi, soprattutto in difesa, sono ancora da migliorare.

L’Inter di Simone Inzaghi  inizia con il piede giusto la stagione, con una convincente vittoria di  2-0 contro un coriaceo Monza . All’ottavo minuto si registra la prima rete dopo una grande giocata di Barella che serve  in profondità Dumfries. Questi con un cross rasoterra pesca Lautaro  che mette in porta  con un grande anticipo. Il raddoppio  arriva al 76′   su assist del nuovo acquisto Arnautovic,  il quale  dopo aver effettuato un  doppio passo, di sinistro, la mette in mezzo  per il capitano argentino, che realizza la doppietta. Quest’ultimo sta diventando sempre più leader e giocatore fondamentale di questa squadra. L’Inter  nella recente campagna  di compravendite, ha perso giocatori importanti come Lukaku, Onana, Skriniar e Brozovic, anche per problematiche legate al deficit finanziario della società. I dirigenti nerazzurri hanno dovuto fronteggiare una situazione non certo facile e hanno comunque effettuato un buon mercato, portando  giocatori importanti alla corte di Simone Inzaghi.. Come sempre sarà il campo nel proseguo del campionato, a dare il  responso definitivo.

Il Genoa  nel giorno del  suo ritorno in Serie A è travolto per  4-1 da una Fiorentina  già in ottima condizione.  Al Ferraris inizia subito male per il Grifone e i suoi 27.777 abbonati, nonostante il clima festante  per il ritorno in Serie A. Al (4′) i viola  passano in vantaggio con  Biraghi,  che dopo essere entrato  in area incontrastato, di destro batte il portiere Martinez.   Al (12′)  il raddoppio degli ospiti con una conclusione di Gonzalez respinta sul palo dal portiere del Genoa: Bonaventura è il più veloce a ribadire in gol.  Al  (41′)il terzo gol viola che manda tutti al riposo sul 3-0: Nico Gonzalez, stacca di testa  e batte Martinez su un angolo di Biraghi. Nella ripresa  Bonaventura libera Mandragora davanti a Martinez e il centrocampista non sbaglia e realizza  il quarto gol viola. Italiano l’avveduto tecnico della Fiorentina  è riuscito nell’impresa di inserire al meglio  gli acquisti estivi Nzola, Arthur fino a Beltran, (che ha esordito nella ripresa), che si sono rivelati subito fondamentali.

Roma-Salernitana 2-2. Due doppiette di Belotti per i giallorossi e di Candreva per gli ospiti fissano sul 2-2 la sfida dell’Olimpico tra Roma e Salernitana. A passare in vantaggio è  la Roma con un gol dell’ex Torino al 16esimo che  segna agganciando al volo un tiro. Prima il Var aveva annullato un altro gol del giocatore che era a secco dal maggio 2022, per un fuorigioco. La Salernitana trova il pareggio alla prima azione, al 35esimo con l’ex laziale Candreva. Questi dopo un dribbling in area conclude a rete il pallone dell’ l’1-1. Lo stesso giocatore salernitano che sta vivendo una seconda giovinezza dall’alto dei suoi 36 anni,  riusciva a portare in vantaggio la Salernitana al 49esimo. L’assalto della Roma  si concretizza all’80esimo ancora con Belotti che di testa spinge in rete un corner di Paredes. Ma il 2-2 è un risultato che soddisfa solo gli spettatori non tifosi. .

La Juventus grazie a un rotondo 3-0 affonda  l’Udinese alla Dacia Arena.  Ai bianconeri bastano i primi 45′ per aver ragione dei friulani. Dopo un minuto e 48 secondi Chiesa  sblocca il match con un preciso destro nell’angolino, poi al 20′ il raddoppio di Vlahovic su rigore. L’Udinese prova a reagire ma non riesce ad andare oltre a qualche tiro dalla distanza. Nel lungo recupero, (48′)  Cambiaso, uno dei migliori, recupera palla e crossa, Silvestri sbaglia  l’uscita e Rabiot ne approfitta realizzando. Il francese si sta rivelando sempre più prezioso nelle due fasi, a contenere e offendere. Nel secondo tempo i padroni di casa  tentano  il tutto per tutto  per trovare almeno il gol della bandiera,  ma Szczesny è insuperabile. I bianconeri  esordiscono  dunque in campionato con un’ottima prestazione, trascinati da un Chiesa ritornato ai suoi massimi livelli  e un giovane  e  sorprendente Cambiaso.

A Bologna il Milan inizia il suo campionato nel  migliore dei modi, con una vittoria  per 2-0, nell’arco di  un primo tempo di qualità e quantità. Il Bologna nei primi minuti parte forte  e per poco non trova il vantaggio su un gran tiro di Lykogiannis, che colpisce in pieno la traversa. Il Milan  scampato il pericolo, prende subito in mano le redini del match, trascinato da uno straordinario Pulisic: all’11 l’americano pesca sul secondo palo Reijnders, che crossa a centro area dove trova Giroud tutto solo che batte Skorupski. Al (21′) lo stesso Pulisic scambia  con Giroud e con un gran tiro di destro da lontano nell’angolino, fa secco il portiere Skorupski.  Nella ripresa l’undici di Pioli va in difficoltà e il  Bologna sale di livello. La pressione dei padroni di casa produce tre nitide occasioni da gol e nel giro di un minuto, tra il 60′ e il 61′ i felsinei sono pericolosi. Il Milan riesce però a resistere al forcing dei rossoblu e a portare a casa i tre punti.

 I RISULTATI DELLA PRIMA GIORNATA

Bologna-Milan 0-2               Empoli-Verona 0-1           Frosinone-Napoli 1-3

Genoa-Fiorentina 1-4           Inter-Monza 2-0            Lecce-Lazio 2-1

Roma-Salernitana 2-2         Sassuolo-Atalanta 0-2    Torino-Cagliari 0-0

Udinese-Juve 0-3

 

Carletto Mazzone

La scomparsa di Carletto Mazzone ha unito il mondo del calcio. Tutti, ma proprio tutti, si sono stretti al dolore dei familiari per ricordare un grande e genuino protagonista del pallone, allenatore di squadre importanti come Roma, Fiorentina, Napoli, Cagliari, Bologna, Brescia, Ascoli e altre ancora.

Chi scrive ha avuto modo di conoscere personalmente Carletto Mazzone e di pranzare insieme a lui. Dove? A Lecce. Vi racconto meglio qui di seguito.

Premessa: seguivo il Pisa in ogni parte della penisola, dormendo anche nelle sale di aspetto delle stazioni (non me ne vergogno, ho fatto pazzie per i miei colori!).

Poiché il pullman del Pisa partiva vuoto, solo con i bagagli dei calciatori, per poi andare a prelevare la squadra nei vari aeroporti dove faceva scalo, alcuni giocatori del periodo mi dicevano: Schiaccia, chiedi al Presidente se ti fa salire sul pullman della squadra, tanto viaggia vuoto, almeno non dormi nelle sale d’aspetto” vagando “strasci’oni” con le “pesche all’occhi” per le cittá. Ma io non avevo il coraggio di chiedere nulla, sennonché il 28 ottobre 1988 (non ero ancora entrato a lavorare per il Pisa come dipendente) mio padre Agostino prese il telefono e chiamò la sede nerazzurra chiedendo di poter parlare con Romeo Anconetani. Quando glielo passarono gli disse: “Presidente, sono il babbo di Schiaccia, senta, il mio figliolo vorrebbe venire a Lecce, ma non ha il coraggio di chiederle un passaggio con il pullman, poi è anche una questione di scaramanzia…”. Suspense di qualche attimo e Romeo risponde a mio padre: “Gli dica che è un bischero!” E poi: “Lo faccia venire in sede, che oggi parte con l’autista e con “Formaggino” (il compianto Alessandro Zanobetti, uomo fedelissimo di Romeo)”.

Subito nel pomeriggio partii per Lecce con il pullman, arrivando il giorno dopo, sabato 29, all’albergo dove era alloggiato il Pisa, che si trovava all’uscita della superstrada Brindisi-Lecce. Poco più in là c’era invece l’hotel Tiziano, dove si trovava il Lecce. Io mi ero sentito giorni prima con un ex giocatore nerazzurro mio amico, Ricardo Paciocco, poi trasferitosi nel Lecce. Eravamo rimasti d’accordo di vederci per un saluto. Bene, arrivo davanti all’albergo e, dopo esserci salutati, Ricardo mi fa: “Schiaccia, ma hai mangiato? Io devo entrare in albergo per il pranzo con la squadra”. Ed io: “No, Ricky, ho dei panini!”. Al ché lui prende la busta dei panini e mi fa: “Macché panini e panini, vieni dentro con me!”. “Ma che fai Ricky, sei impazzito? C’è la squadra, c’è il mister”. Quel mister era proprio Carletto Mazzone… mi fece accomodare addirittura al tavolo con lui e con quelli dello staff tecnico del Lecce.

Vi rendete conto? Io, tifoso sfegatato del Pisa, a mangiare con gli avversari! Mazzone mi mise subito a mio agio, persona aperta e generosa, sembrava ci fossimo conosciuti da sempre, e fra una portata e l’altra parlavamo del più e del meno. Mi raccontò che ogni tanto veniva a fare qualche gabbionata a Livorno, ai bagni Fiume, con Mauro Lessi ed altri compagni del suo tempo. Mi ricordo inoltre un vino rosè del Salento che bevvi con gusto, pareva leggero ma quando mi alzai mi girava un pochino la testa. Poi ci salutammo con cordialità.

Al ritorno il Lecce, quando venne a giocare a Pisa, era in ritiro a Forte dei Marmi. Io andai a salutare Paciocco e Mazzone al “Necchi Balloni”, dove facevano la rifinitura, ma siccome la partita con il Pisa era importante anche per loro, Mazzone era un po’ teso: fu gentile, per carità, ma un po’ burbero. Mi disse: “Salutiamoci qui, non venire all’albergo, ok?”.

Di lui conservo il ricordo di una persona autentica, schietta e generosa, un passionale in ogni senso. A distanza di tanti anni in questo momento triste legato alla sua scomparsa ho voluto raccontare questo mio piccolo ricordo che conservo nel cuore. Riposa in pace, mister, che la terra ti sia lieve. Alla famiglia le mie più sentite condoglianze. 

Per gentile concessione de l’ Arno.it

 

 

 

 

 

Il giornalista Pierluigi Grande  ha condotto l’evento a  Forni di Sopra (Ud)

 

Il 30 luglio scorso presso il Teatro Forni di Sopra (Ud) è andato in scena l’ultimo evento a chiusura della Rassegna 2023  “Lo Sport un Sorriso per la Vita…Oltre Barriere e Frontiere”  per il Premio  alla Carriere. della Rassegna Scienza e Sport  2023.

Un finale degno dei precedenti  appuntamenti realizzati nella sala “David Sassoli” di Piazza Venezia a Roma, con il patrocinio morale di “Esperienza Europa” sala collegata in digitale con tutte le “Sosia” delle altre capitali europee.

Nella serata di Forni di Sopra,  Andrea Carnevale, David Burburan e i Campioni dello sport del Friuli, hanno festeggiato i 60 anni di Pierluigi Grande ex giornalista di Telemontecarlo.

 A tale proposito sono arrivati anche i saluti  di Luigi Colombo,  suo ex direttore della storica Telemontecarlo.

Il giornalista considerato oggi uno dei migliori raccontatori multimediali di storie sportive, durante l’evento ha presentato il canovaccio del film documentario “Una Vita in Salita…”, che sarà dedicato alla carriera di Andrea Carnevale.  

Nell’ambito  della serata è stato presentato  Il brano musicale “Vola Ragazzo Vola…”  che sarà la sigla del film documentario firmato in tandem tra  il giornalista Pierluigi Grande con il Maestro Alberto Laurenti, noto musicista e cantautore di valore.

 Il secondo libro della Collana de “I Codici della Vittoria” sarà uno strumento importante  per promuovere la Ricerca Scientifica a firma della Pasteur (ente autorevole presieduto dallo scienziato Luigi Frati, che ha come Direttore Scientifico la Prof.ssa Angela Santoni).

Nell’arco della serata sono arrivati anche i ringraziamenti del Prof. Antonio Musarò  Docente della Sapienza  dell’Istituto Pasteur Italia, che ha  evidenziato l’importanza della Rassegna, specificando quanto la stessa abbia centrato gli obiettivi prefissati.

L’abbinamento Scienza, Sport e Medicina è sicuramente un modello vincente.

A seguito dell’evento  c’è stato un Comunicato Stampa  di Andrea Carnevale ex campione del Napoli calcio (che vinse uno scudetto con il grande Diego Armando Maradona)  e attuale dirigente dell’Udinese Calcio.

“Ringrazio Pierluigi  il mio amico da sempre che ha raccontato il goal della mia vita e ringrazio anche Alberto Laurenti. Entrambi mi hanno fatto emozionare con il video ed il brano che rappresenterà la base del film documentario. 

Per i giovani conoscere le storie sportive, come la mia, è importante. Il messaggio è  che se è riuscito uno come me che sono andato sempre in salita, possono riuscirci tutti. Ho una storia d’infanzia che mi ha segnato, ma è diventato il mio motore. Un grazie a Pierluigi ed Alberto per lavorare su questo progetto emozionante”.

 

 

 

La rassegna diretta dal giornalista e scrittore Pierluigi Grande “lo sport un sorriso per la Vita .Oltre le barriere e frontiere” quest’anno si svolge nella prestigiosa Sala Esperienze Europa “David Sassoli” collegata in digitale con tutte le sedi  delle altre capitali europee. La chiave di successo di questa iniziativa è il laboratorio dei Codici della Vittoria, che  promuove il  messaggio della Ricerca scientifica attraverso lo Sport. In ogni appuntamento prestabilito, il Premio alla carriera “Europa, Sport, Cultura, Sociale e Impresa Etica” è offerto ad alcune personalità che hanno lasciato un’impronta indelebile nell’arco delle loro attività.

Nella scorsa manifestazione del cinque luglio è stata presentata l’inedita canzone dell’Album “L’Inno alla vittoria”, che sarà il pilastro della colonna sonora del film documentario “I Codici della Vittoria” di prossima produzione. La canzone firmata in collaborazione con  Pierluigi Grande, ha un autore del valore del maestro  Alberto Laurenti che ha sposato con entusiasmo  il progetto. Laurenti musicista e paroliere di successo, oltre ad avere partecipato per un paio di volte al Festival di Sanremo, nel passato collaborò con artisti di grande fama tra i quali Califano e Mina.  

Pierluigi Grande lo abbiamo incontrato per conoscere più fa vicino il suo lodevole progetto ed è sorta una piacevole conversazione.

Pierluigi puoi raccontarci alcuni aneddoti del tuo passato? 

La mia attività di giornalista nacque a Tele Montecarlo quando  il  Direttore Luigi Colombo mi chiese  di seguire il Napoli di Maradona e Andrea Carnevale. Altro momento significativo che mi segnò negativamente è quando mia mamma morì di SLA, una malattia gravissima peraltro collegata allo sport. A quel punto decisi di stilare un progetto e scrissi un libro che oltre ad aiutarmi ad uscire dalle mie problematiche, mi consentì di fare qualcosa anche per il prossimo, per chi soffre.  Nel 2014 nacque pertanto il progetto dei Codici della Vittoria, che ebbe un enorme successo con 48.000 copie tra vendute e distribuite nelle scuole e 35000 ragazzi delle scuole con i quali ho condiviso un progetto multimediale dedicato ai valori dello sport.  

In questo tuo percorso hai avuto il sostegno di personalità di valore, vero?

Sono stato fortunato ad incontrare il Prof. Musarò, Professore della Sapienza di Roma e membro della Pasteur Italia che in seguito diventò il Capitano del laboratorio dei Codici della Vittoria. Da quel primo incontro la nostra collaborazione continuò imperterrita, perché il progetto dei Codici della Vittoria con il passare del tempo si fece carico di una magia particolare, così ogni volta che viene riproposta con qualsiasi modalità, ottiene sempre successo. Presto sarà pubblicato un nuovo libro dei Codici della Vittoria, il testo “70/30 Codice per vincere” dedicato all’indimenticabile Franco Janich che non mancava di evidenziare  quanto in un successo conti per il  70 per cento in più la testa e trenta tutto il resto. Nel testo di quest’anno c’è un capitolo inerente il Napoli di Spalletti, raccontato da Andrea Carnevale.

Quest’anno nella rassegna “lo sport un sorriso per la Vita. Oltre le barriere e frontiere” c’è stata l’introduzione di una importante novità, ce ne puoi parlare?

Quest’anno abbiamo potuto usufruire della prestigiosa sala offertaci da Esperienza Europa e noi la stiamo cavalcando, credo, nel modo migliore dei modi. E’ da prendere d’esempio il ritornello dell’ultima incisione musicale di Gianni Morandi che ci ricorda quanto un’occasione al momento opportuno, ci possa aprire tutte le porte.

Quali sono le motivazioni che ti spingono ad affrontare questi bellissimi progetti?

Io sono soprattutto un amante dei mezzi di comunicazione e mi fa piacere utilizzarli per fare qualcosa  per i giovani, lo sport e la ricerca scientifica. Queste sono le motivazioni principali ma dietro c’è l’aspetto personale che mi fa divertire ed appassionare al mio lavoro. Mi sono regalato questa rassegna alle soglie dei miei sessanta anni che per me è un traguardo ed intendo portarla a compimento fino all’ultimo evento, quando si chiuderà la rassegna a fine luglio in Carnia,  nella bellissima terra del Friuli.

Ci puoi ricordare alcuni personaggi che ti sono rimasti maggiormente impressi nell’ambito della rassegna “lo sport un sorriso per la Vita. Oltre le barriere e frontiere”?

Quest’anno abbiamo avuto il piacere di premiare personaggi che hanno lasciato un’impronta indelebile nel loro lavoro. Vorrei citare il Presidente del Perugia calcio Santopadre, l’allenatore di calcio Sanderra, il Prof. Frati, Presidente della Pasteur d’Italia che è uno degli scienziati più importanti dell’ultima epoca, il Prof. Musarò e  il Professore Babiloni della Sapienza. Ognuno di loro ha regalato storie molto belle collegate al riscatto personale, dopo un’infanzia non facile. Tra gli ospiti, le storie che ci hanno colpito maggiormente nell’anima vorrei citare quella dell’amico Luca Zavatti della Roma Calcio Amputati e della Fair-play School e quella dell’eroe della Paracanoa Catoia, poliziotto per caso e del suo bravo allenatore Stefano Vando delle Fiamme Oro di Sabaudia. Poi le imprese della Roma pallanuoto Alessandro Calcaterra e del Delta Pallanuoto. Tra i premiati Roberta Venditti Dirigente Scolastica della Frezzotti-Corradini scuola media ad indirizzo sportivo. Nelle varie giornate calendarizzate della rassegna, abbiamo avuto il piacere di ospitare tanti giovani delle società sportive e delle scuole e questo lo ritengo un bel messaggio per i giovani che testimonia quanto i sogni possono diventare realtà, basta volerlo con tutto se stessi.

Per concludere, un pensiero sull’editore Sciscione che ti ha sempre sostenuto nelle tue iniziative.

Saranno  premiati due grandi editori, il primo è il nostro caro editore Gianfranco Sciscione che dopo essere partito tanti anni da una piccola emittente Tele Monte Giove, è riuscito a creare una catena televisiva di reti importanti ed ha firmato la storia perché è sempre stato un amante della comunicazione televisiva e continuerà ad esserlo. Lo considero un personaggio che si miscela  al meglio con i contenuti dei Codici della Vittoria, perché anche lui viene da una famiglia umile, che ha inseguito un sogno che poi è riuscito a far diventare realtà. Ormai Il suo può essere considerato uno dei più grandi Centri Televisivi Italiani a divulgazione nazionale. Nell’arco della rassegna verrà premiato anche un altro editore, Franco Cairo Presidente del Torino calcio nonché Presidente del grande Centro di Comunicazione Con lui sarà anche omaggiato Marco Ghigliani, Amministratore Delegato e Direttore Generale di La7 .

Dove saranno trasmesse le puntate della rassegna “Lo Sport un Sorriso per la vita. Oltre Barriere e Frontiere

Tutte le puntate saranno trasmesse su Tele Regione Lazio e sulla piattaforma di Passone Sport.TV e del gruppo di Lazio TV e Gold TV. Inoltre Il tutto è condiviso dalle varie sale  Europee in digitale. E’ vero che i desideri volano sulle ali guidate dagli uccelli della Rosa di venti, ma per fare in modo che un sogno possa realizzarsi, devi essere pronto a raccoglierlo, perché ogni tanto qualche sogno cade in terra.

Pierluigi vuoi aggiungere altre considerazioni alla nostra conversazione?

Per aver sposato il progetto del Laboratorio “I Codici della Vittoria” vorrei ringraziare anche gli altri componenti dell’Istituto Pasteur Italia, il Prof Luigi Frati Presidente e la Prof.ssa Angela Santoni Direttore Scientifico; ringrazio inoltre il Panathlon Club International nelle persone di Massimo Zichi, Nadia Gigante, Umberto Martone ed il Governatore area Lazio Cesare Sagrestani per avermi supportato in tutte le iniziative.

Grazie e in bocca al lupo Pierluigi

 

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