L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni.

Environment (78)

Nunzio Ingiusto

                                                                                                                                                                         contatto

 

Sono passati cinque anni da quando un terremoto di magnitudo 9,0 - il più grande nella storia della nazione e uno dei cinque più potenti mai registrati da sempre in tutto il mondo - e il successivo tsunami, ha distrutto gran parte della centrale nucleare di Fukushima Daiichi, uccidendo in conseguenza più di 20.000 uomini, donne e bambini; determinando oltre 200.000 sfollati; portando orrore indicibile e miseria per molti dei sopravvissuti.

Il disastro nucleare di Fukushima del 11 marzo 2011, ha provocato una contaminazione radioattiva massiccia della terraferma giapponese, così come ha portato alla ribalta i pericoli delle radiazioni nucleari in tutto il mondo.
Cinque anni più tardi, gli effetti successivi all'evento catastrofico continuano ad affliggere il mondo, rendendolo così il più grande disastro ambientale di tutti i tempi.

Qui ci sono 10 fatti terrificanti sull'olocausto nucleare in corso a Fukushima che vi faranno cagare addosso:

1) 300 tonnellate (272,152 litri) di acqua radioattiva - abbastanza per riempire una piscina olimpionica ogni otto giorni - entra nel Pacifico ogni giorno. Ci ha detto Harvey Wasserman, giornalista e avvocato per le energie rinnovabili. "Questo è un evento apocalittico. E’ qualcosa che potrebbe contaminare l'intero Oceano Pacifico. E'estremamente grave. La realtà è che la Tokyo Electric non sa che cosa stia accadendo e non sa come controllare ciò che sta succedendo. Tutto il nostro pianeta è a rischio ora."

2) La centrale nucleare di Fukushima Daiichi ha ben 11.400 barre di combustibile - Il reattore n °4, da solo, dispone di 1300 barre di combustibile, sistemate in una piscina che perde. Queste barre di combustibile devono essere rimosse manualmente, oltre ad altre 6.300 barre di combustibile sistemate nelle vicinanze. Dal momento che le barre di combustibile, che contengono radiazioni pari a 14.000 volte la quantità rilasciata quando gli Stati Uniti sganciarono la bomba atomica su Hiroshima, alla fine della seconda guerra mondiale, devono essere estratte manualmente per evitare un disastro peggiore della crisi nucleare del Marzo 2011, anche il più piccolo errore potrebbe portare a una reazione nucleare a catena.

3) Nel 2013, TEPCO, la società elettrica giapponese responsabile per il reattore di Fukushima, ha ammesso che i livelli di radiazione nel suo oblò di osservazione delle acque sotterranee, sul lato est degli edifici delle turbine, avevano raggiunto 310 Becquerel per litro, per il cesio 134, e 650 Becquerel per litro per il cesio 137. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'acqua potabile a 300 Becquerel per litro è equivalente ad un anno di esposizione alla radiazione naturale del terreno, o, da 10 a 15 radiografie al torace.

4) Nel periodo immediatamente successivo al disastro, l'impianto ha vomitato una stima compresa tra 5.000 e 15.000 tera-becquerels (trilione di becquerel) di cesio-137 al mese. Secondo Jota Kanda, un oceanografo della Tokyo University of Science and Technology Marine, l'impianto continua a perdere 10 miliardi di becquerel di cesio-137 al giorno nell'Oceano Pacifico.

5) Dopo ben due anni dalla catastrofe, la simpatica TEPCO ha ammesso che avevano rilevato dello stronzio-90, altamente tossico, un sottoprodotto della fissione nucleare che può provocare il cancro delle ossa, se ingerito, a livelli 30 volte il tasso consentito. E ha anche ammesso pubblicamente che un cumulativo compreso tra i 20.000 miliardi e i 40.000 miliardi becquerel di trizio radioattivo erano finiti in mare dopo il disastro.

6) Oltre al Cesio-137 e allo stronzio-90, l'impianto continua a perdere grandi quantità di iodio-131 nell'aria. Perché la tiroide assorbe rapidamente lo iodio-131, a seguito di un evento radioattivo, i risultanti danni da contaminazione interna della tiroide portano a ipotiroidismo, il cancro e la morte.
Harvey Wasserman scrive:"Lo iodio-131 può essere ingerito nella tiroide, dove emette particelle beta (elettroni) che danneggiano il tessuto. La piaga della tiroide danneggiata è già stato segnalata almeno tra il 40% dei bambini nella zona di Fukushima. Tale percentuale non può solo che aumentare. Nello sviluppo dei giovani, può arrestare la crescita sia fisica che mentale. Tra gli adulti provoca una vasta gamma di disturbi aggiuntivi, compreso il cancro.

7) Gli esperti lo identificano il più grande rilascio di radiazioni in una massa d'acqua nella storia del pianeta, molto peggio di Chernobyl. Essi prospettano il fatto che l'intero Oceano Pacifico avrà livelli di cesio da 5 a 10 volte superiore a quelli che c'erano al culmine del periodo dei test atomici decenni fa.

8) Le radiazioni dal disastro di Fukushima sono già state diffuse in tutto il mondo. Lo scorso dicembre, gli scienziati hanno trovato un picco di cesio-134 al largo delle coste della California - circa 11 Becquerel per metro cubo di acqua. Inoltre hanno trovato circa 10 Becquerel per metro cubo di acqua 1.500 miglia a nord delle Hawaii un livello di circa il doppio più alto del livello che avevano trovato in missioni precedenti.

9) Secondo il Ministero dell'Economia del Giappone, del Commercio e dell'Industria (METI), più di 1.100 chilometri quadrati di villaggi, montagne e foreste rimangono inabitabili; la pulizia completa del sito richiederà mezzo secolo.

10) Abbiamo infiniti sversamenti nell'Oceano Pacifico che andranno avanti non solo per il periodo delle nostre vite, ma per le vite dei nostri figli, conclude la ricercatrice Christina Consolo:"... Lo scenario peggiore potrebbe determinare la morte di miliardi di persone. Una vera e propria apocalisse ... Un evento atmosferico, un black-out, terremoti, tsunami, guasti dei sistemi di raffreddamento, o esplosioni e incendi in qualsiasi modo, forma, in qualsiasi zona, sul sito di Fukushima, porterebbero a cascata un evento di quella portata".

Traduzione di Francesco Piro dell'articolo tratto da Tapnewswire.com    

 

“Voi vegetariani mangiate molti vegetali e dimenticate che anche la pianta soffre”. E’ vero, ma il quantitativo di piante sacrificate da coloro che mangiano la carne è infinitamente maggiore, dal momento che un kg di carne equivale a migliaia di piante consumate dall’animale. Inoltre i vegani consumano principalmente non la pianta ma i frutti della pianta, come pomodori, melanzane peperoni, carciofi, zucchine cereali, legumi  ecc. che non richiede l’uccisione della pianta, perché siamo consapevoli che anche la pianta vuole vivere e non essere recisa. Ed è questa maggiore sensibilità verso la vita il nostro fiore all’occhiello.

Sarà questa nuova coscienza, questa nuova sensibilità a dare all’essere umano la componente morale capace di realizzare un mondo nuovo, diverso, migliore: una persona capace di valorizzare e rispettare anche la pianta non può non valorizzare e rispettare un animale e tantomeno un essere umano, ed è questo il fulcro della cultura universalista vegan: l’amore ed il rispetto verso tutto ciò che vive.

Le piante non sono cose ornamentali, ma esseri senzienti di forma diversa dagli umani e dagli animali. La loro sensibilità è stata accertata sperimentalmente da molti ricercatori e documentata, tra gli altri, dallo  studioso indiano Jagadish Chandra Bose, autore di “Response in the living and non – living?”e accertata poi sperimentalmente mediante elettrodi collegati alla pianta. E’ stato verificato che emettono vibrazioni che tradotte in note musicale generano una melodia simile ad un canto, ad un concerto.
Ricercatori dell'Università di Firenze hanno dimostrato che anche le piante hanno un cervello e quindi capacità cognitive, emozioni, pensieri ed elaborazione degli stessi e tentano di risolvere i problemi che si   presentano, a volte attivando ormoni che tengono lontani certi parassiti.

Alcuni ricercatori italiani sono stati fra i primi a fare queste scoperte: "Le Piante hanno una testa pensante con la quale comunicano, prendono decisioni in caso di difficoltà, ricordano, cioè hanno memoria e perfino una sorta di autocoscienza. Le piante mettono in atto una trasmissione sinaptica identica a quella dei tessuti neurali animali. Esse comunicano con le altre piante attraverso l'atmosfera ed il terreno stesso nel quale sono radicate per mezzo di neurotrasmettitori; hanno persino cura "parentale", cioè dei loro figli ! Ciò significa che tutte le piante hanno anche intelletto, memoria, sensazioni di piacere, eccitazione sessuale, simpatie ed antipatie con altri componenti della stessa specie o specie diverse”.

Noti sono anche gli esperimenti degli anni 60-70 di alcuni ricercatori che dimostrarono che le piante sono molto sensibili alla musica ed infastidite dal rumore; che crescono meglio e più forti, che danno frutti più dolci, se sottoposte a una certa musica, mentre "soffrono" con il rumore o con musiche aggressive.

Noto è anche l’esperimento di Cleve Backster. Da un gruppo di sei uomini fu scelta una persona che avrebbe dovuto "assassinare una pianta". Ognuno dei sei, in ordine casuale, entrò in una stanza dove vi erano due filodendri.
Alla fine solo una pianta era ancora in vita e in buone condizioni; l'altra era stato strappata dal suo vaso, lacerata ed infine schiacciata sul pavimento da uno dei visitatori. L'unico testimone di questa brutta storia era il filodendro sopravissuto. Il "criminale" fu individuato in modo assai semplice. Backster collego il suo oscillografo al filodendro sopravissuto.
Chiese quindi alle sei persone "sospette" di porsi in fila ed entrare nella stanza, una per volta. Quando l'"assassino" varcò la porta, la pianta emise l'equivalente elettrico di un grido.

Le piante avvertono la luce e reagiscono ai suoi stimoli curvandosi verso la fonte luminosa oppure volgendo ad essa le loro foglie. Se per un certo periodo si innaffia il terreno solo su un lato della pianta, dopo alcune settimane si può osservare che le radici sono rivolte verso la parte di terreno annaffiato. Lo stesso fenomeno si verifica se si concima il terreno in un solo punto. Questo dimostra che le piante sono in grado di percepire gli stimoli chimici costituiti dall’acqua o dal concime e di reagire con dei movimenti.

Non vi è demarcazione tra l’universo minerale e quello animale. Se gli animali percepiscono il dolore come noi umani, il mondo vegetale percepisce il dolore nella ininterrotta correlazione del tutto, senza possibilità di separazione, anche se può essere diversa la sofferenza percepita da ogni singola specie.

La percezione del dolore è l’essenza stessa della vita: senza la capacità di accusare dolore, sofferenza, paura di morire nulla esisterebbe nell’universo, ne consegue che tutto ciò che vive è in grado di percepire disagio, sofferenza: se così non fosse per gli esseri viventi vivere o morire sarebbe la stessa cosa e la vita stessa sicuramente si sarebbe estinta forse sul nascere.

 (note di ordinaria follia operata da burocrati senza scrupoli a danno degli Italiani)

Tanto tuonò che piovve! Questo incipit ci appare abbastanza verosimile per questa piccola verità che andiamo a disvelare. C’era una volta un territorio meraviglioso, La Puglia invero bellissima ma sempre cenerentola, forse perché, costretta a pagare la sottomissione di essere Sud e di provenire dal regno dei Borboni. Allora qualcuno in alto di certe lobbies ha deciso che, anche se sottomessa la Puglia rimane bella e pericolosamente in crescita, non solo per le sue bellezze naturali, ma anche, per tutti i doni che Dio le ha dato inserendola, di fatto, nel Paradiso della Dieta Mediterranea. Ecco così che nel 2010 si porta avanti un progetto devastante ed incredibilmente assurdo se poi non fosse stato adottato: distruggere tutti gli Olivi del Salento e, chissà, di tutta la Puglia per sostituirli con lerce piante OGM, durante la gestione regionale dell’ambientalista Nichi Vendola! Lasciamo la favola e veniamo ai fatti connessi all’inesistente Emergenza Xylella. Sin dal primo esordio in questa problematica, esattamente in Fiera del Levante il 23 marzo 2015, il Gen. Roberto de Pascalis (Brigadier Generale della Riserva del Genio Aeronautico, ora Presidente del Consorzio Mediterrae n.d.r.) in materia di emergenza Xylella ebbe modo di declarare, serenamente e pacatamente, le proprie convinzioni (chi fosse interessato potrà comprenderle meglio dall’esame di quanto è stato riportato nel seguente video: https://www.youtube.com/watch?v=mVDcu42D2SE intitolato Xylella una probabile Soluzione) e https://www.youtube.com/watch?v=qfy_TLbMShQ&nohtml5=False. Mentre veniva indicata una prospettiva ed una concreta soluzione, alle spalle di tutto il Popolo Pugliese, si giocava una sordida partita finalizzata a distruggere il nostro Paesaggio.

Ovviamente nel puro spirito della Fiaba c’è sempre un Cattivo, in questo caso il Gen. Giuseppe Silletti (Brigadier Generale ora Comandante della Regione Puglia del Corpo Forestale dello Stato). Ovviamente giochiamo sulla metafora ben sapendo che il vero cattivo è costituito da un gruppo di poteri forti che, in questo periodo, abbiamo conosciuto e contrastato. Un'altra importante considerazione, che non va assolutamente denegata e che la parte del Buono è stata energicamente ed efficacemente rappresentata dal “Popolo Pugliese e dal Popolo degli Ulivi” che, sin da subito ha lottato, ha fatto barricate, si è fatto sentire sin da quando veniva abbattuto il primo albero di ulivo ma, anche, prima ancora. Diciamo che la lotta tra i due generali è quella che si è verificata sull’insolito diverso terreno di scontro: la Burocrazia delle carte! In questo, si diceva della serena pacatezza con cui, progressivamente venivano posti in essere, sin da subito atti inviati, per competenza, a tutte le istituzioni gerarchiche e sovraordinate, all’attenzione del Presidente della Banca Centrale Europea, del Presidente della Repubblica e, finanche, Papa Francesco. Ricordo brevemente la cronologia dei vibranti interpelli, predisposti in merito nel tempo ed esattamente:

a.la lettera del 23 marzo 2015 a tutte le istituzioni, a partire da Vendola fino su a tutti gli organismi sovraordinati nazionali ed internazionali;

b.l’Interpello del 23 ottobre 2015 rivolto al Presidente della Repubblica Mattarella, per conoscenza a tutti, affinchè venga fermata la “Mattanza degli Ulivi”;

c.l’Interpello al Presidente U.E. Jean Claude Junker del 8 febbraio 2016, rivolto altresì a tutti i responsabili già citati nella precedente corrispondenza, perché venisse annullata l’ignobile Decisione della Commissione UE adottata in data 18 maggio 2015 per il quale ulteriori valutazioni potranno essere corroborate dalla visione di questo ulteriore video: https://www.youtube.com/watch?v=17JEpA-yPTQ

d.l’Interpello al Presidente U.E. Jean Claude Junker del 29 febbraio 2016, finalizzato al NO OGM _ NO CHEMSTRAILS e, quindi, come Richiesta per indire un Referendum in tutti i Paesi U.E. per una Agricoltura Sostenibile, Biologica ed a Basso Impatto Ambientale.

In riferimento agli atti sopracitati, peraltro notificati a tutte le autorità Territoriali Regionali, Nazionali ed Europee, si constata una continua generale e diffusa mancanza di riscontro da parte delle predette autorità, a meno della sola nota di risposta, pervenuta dal Presidente U.E. Junker il quale in data 10 marzo 2016, in riferimento al sopracitato interpello del 8 febbraio u.s., rimandava la competenza del riscontro e relativo annullo Decisione U.E. del 18 maggio al Presidente della relativa Commissione U.E., il Medico Lituano il dr. Vytenis Andriukaitis (ad horas intercorsi più di 30 giorni nel procedimento, ai sensi dell’ordinario rispetto della giurisprudenza in materia di trasparenza amministrativa, si rappresenta non essere pervenuto alcun riscontro da parte del Dr. Andriukaitis in ordine a quanto disposto nella nota del Presidente J.C. Junker, qualora la cosa dovesse continuare a persistere ci rivolgeremo alla Corte di Giustizia Europea).Una ulteriore problematica, questa volta da ritenersi da addebitarsi a mancati riscontri e responsabilità regionali, viene riferita alla discutibile attività posta in essere dal Presidente Regione Puglia Michele Emiliano il quale, a nostro dire, ha inteso implementare, oltre che una assai discutibile Task Force per legittimare una inesistente “Emergenza Xylella”, in data 8 aprile u.s. un ulteriore piano (parliamo del 3° Piano Regionale, adottato dopo i due precedenti piani, ormai da considerarsi nulli e superati, che furono approvati dall’ex Commissario Silletti) riferendo come questo insieme di provvedimenti, inseriti nel 3° piano, sia scaturito, anche, sentiti i vari tecnici invitati nelle riunioni della citata Task Force; al riguardo il Prof. Pietro Perrino, facente parte di questo Organismo Farlocco, ha inteso indirizzare, proprio nei riguardi del Prof. Gianluca Nardone, Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura e tutela Ambiente dell’Assessorato Agricoltura della Regione Puglia, una vibrante seconda nota di dissenso, quale integralmente riportata in questi due links:

http://belsalento.altervista.org/lintrovabile-piano/

http://belsalento.altervista.org/perrino-aggiornamento-nota-2-il-batterio-e-solo-una-delle-cause-minori-del-codiro/

Ad Horas, i continui sopra citati sforzi, hanno portato alla vittoria nelle prime tre battaglie derivanti dal fatto che è stato indotto:

a.uno stop generalizzato all’intero procedimento, connesso all’applicazione del 2° Piano Silletti, avvenuto il dicembre scorso grazie al tempestivo provvedimento giudiziario a cura del Capo della Procura della Repubblica di Lecce il Dr. Cataldo Motta;

b.il Presidente U.E. J.C. Junker ad uscire allo scoperto in riferimento all’annullo del sopra citato atto Decisionale U.E. del 18 maggio 2015;

c.il Presidente Regione Puglia M. Emiliano a convenire, nel sopra citato discutibile 3° piano approvato lo scorso 8 aprile, con il seguente apprezzabile commento: “L’abbattimento delle piante nei cento metri dalla pianta infetta avrebbe provocato uno sterminio insostenibile. Dunque, il Piano non prevede la misura più insopportabile, l’abbattimento delle piante nei cento metri. Ci si limita all’abbattimento della pianta infetta, ove non sia monumentale. Le piante viciniori vengono al massimo capitozzate per eliminare le foglie tenere. Fino al 30 aprile è importantissimo fare lo sfalciamento e l’aratura: misure di straordinaria efficacia” perché “abbattere la popolazione dell’insetto vettore è molto più importante che tagliare gli alberi di Olivo.

Nonostante questa prima apertura, da parte del Presidente della Regione Puglia M. Emiliano, si constata la pervicacia a voler continuare:

a.a citare l’operato di questa fantomatica Task Force che proprio il Gen. De Pascalis, in occasione dell’incontro del 14 marzo u.s., ha precisato che dovrebbe, al massimo, essere definita al pari di una mera “Riunione Informale di Tecnici;
b.a denegare quanto, invece, espressamente richiesto nella prefata Riunione del 14 marzo 2016, proprio dal Ge. R. De Pascalis in merito alla immediata, urgente istituzione di un’adeguata Task Force (da implementare secondo le ordinarie dottrine militari, esistenti anche in ambito Nato) per la vera Emergenza Ambientale e Climatica la quale è nota a tutti (anche per i vistosi danni di inquinamento e da aggressivi chimici, in primis il glifosato, per i quali la Puglia può considerarsi una Seconda Terra dei Fuochi, se non peggio, per quanto rilevato nei fatti riscontrati in Campania).

Tutto ormai si va disvelando in questa fiaba che sembrerebbe, salvo imprevedibili futuri riscontri, volgere a lieto fine, laddove il Popolo Pugliese e degli Ulivi in Primis ( a cui ascrivere l’efficacia e la perseveranza della lotta e del sentito contrasto posto in essere sul territorio a difesa degli Olivi) ed il Gen. R. De Pascalis, in subordine (con la sua costante, tenace attività di contrasto burocratico, quale sopra espressamente elencata, hanno consentito di accendere quei giusti riflettori sull’intera vicenda sensibilizzando chi di dovere a cambiare punto di vista e, quindi, incominciare a contrastare la silente, pericolosa strategia posta in essere dalle note lobbies, avvenuta per il tramite di funzionari infedeli. Ricordiamo a tutti che abbiamo vinto appena 3 battaglie e che la Guerra non è stata completamente ancora vinta, per questo manteniamo basso profilo e massima all’erta ricordando comunque che: “La Verità non sarà mai completamente disvelata ma tutti i suoi Detrattori saranno annientati”. Grazie per l’attenzione a questo articolo/favola e se ritenete valido l’intero impegno che è stato profuso in merito Vi prego di sostenerci (anche visitando il nostro Portale al sito web: www.consorziomediterrae.it) per far si che possano, in futuro, essere avviate altre, diverse, azioni sinergiche a supporto del miglioramento delle condizioni della Nostra Cara Italia, perché, a nostro avviso vale quanto andava indicando la Buon’Anima di Gian Roberto Casaleggio: “Gli Italiani devono Impegnarsi a Migliorare”.

 

Dopo il referendum di domenica sulle trivelle, bisognerà parlare delle dismissione degli impianti. Quando un giacimento si esaurisce, segue la fase di smantellamento degli impianti che  consiste nella rimozione in sicurezza del centro olio, delle piattaforme, delle strutture per la compressione e il dispacciamento degli idrocarburi, la rimozione delle teste pozzo e delle condotte di collegamento con i punti di raccolta.

Dopo la rimozione segue la fase di ripristino ambientale. Per quanto riguarda le aree dove sorgevano i pozzi e il centro olio, queste vengono bonificate e ricondotte alla situazione precedente l’inizio delle operazioni, con la ricostruzione del manto erboso e la piantumazione degli alberi. Per quanto riguarda la dismissione degli impianti offshore, vengono eseguite le operazioni di messa in sicurezza dei pozzi e  rimosse le strutture e le condotte che collegavano la piattaforma ai centri di trattamento a terra. Tali operazioni sono molto delicate e richiedono personale specializzato al fine di evitare impatti ambientali. Alla fase rimozione degli impianti segue l’individuazione di siti idonei per il conferimento dei materiali non riutilizzabili e lo smaltimento finale dei prodotti potenzialmente inquinanti. Un approccio alternativo allo smantellamento e rimozione delle strutture offshore prevede il riutilizzo in loco delle piattaforme dismesse, ad esempio come barriere artificiali.E’ stato osservato, infatti, che molte strutture artificiali poste in mare aperto vengono colonizzate dalla macro fauna bentonica e da numerose specie di pesci che trovano un habitat idoneo alla riproduzione. Un’altra possibilità è l’installazione di impianti eolici offshore sulle piattaforme dismesse. Le piattaforme dismesse, infatti, possono fornire un supporto alle pale eoliche e permette di installare gli impianti lontano dalle coste, dove i venti sono più forti e costanti e dove non ci sono problemi paesaggistici. L’opzione di lasciare sul posto le piattaforme dismesse, deve quindi essere attentamente valutata, sia dal punto di vista ambientale che legislativo.

L’inquinamento è diventato uno dei problemi più scottanti della società attuale e le soluzioni proposte dai personaggi televisivi e della carta stampata  sono: abbassare la temperatura nelle abitazioni, ridurre il traffico automobilistico e le emissioni delle grandi industrie. Mai che si menzioni la causa  principale, la madre di tutti gli inquinamenti, la maggiore responsabile di inquinare l’aria, la terra, le acque: il settore zootecnico. Se ne guardano bene, perché cadrebbero in contraddizione con se stessi se non rinunciassero alla loro bistecca.

Ma non si può parlare di inquinamento senza parlare di allevamenti intensivi di animali. A parte il problema salutistico, che come affermato ultimamente

anche dall’OMS è causa delle peggiori malattie umane; c’è l’aspetto etico che mette sotto accusa la coscienza degli uomini dal momento che gli  allevamenti intensivi sono veri e propri campi di concentramento ed i mattatoi luoghi infernali di smontaggio di animali. E risulta difficile capire come l’umanità possa accettare passivamente che miliardi di creature innocenti vengono allevate ed uccise per deliziare il palato degli umani; come non percepisca questa grande ingiustizia, che giustifica la violenza, la distruzione del diverso e che inclina l’essere umano alla violenza e alla supremazia del forte sul debole. Ma a parte questi due fondamentali aspetti, gli allevamenti intensivi di animali sono responsabili dei seguenti grandi problemi sociali:

Sperpero di risorse alimentari. basti pensare che nel mondo gli animali allevati consumano derrate alimentari quanto 9 miliardi di esseri umani; solo in Italia ne consumano quanto 140 milioni di persone. La FAO dice che il 70% delle terre fertili del pianeta è usato per coltivare cereali e legumi per animali, che il 90% della soia e il 50% dei cereali prodotti globalmente sono destinati a nutrire gli animali.

In dettaglio negli Stati Uniti sono necessarie 150 t. di vegetali per ottenere 20 t. di carne, con la conseguenza che 130 t. di vegetali vanno sprecati. I cereali necessari per produrre un solo hamburger basterebbero a sfamare 40 bambini per un giorno; il quantitativo tra sostanze alimentari utilizzate e la resa è: 57 a 1 per la carne di agnello; 40 a1 per quella di manzo; 39 a 1 per le uova; 14 a 1 per il latte e la carne di maiale; 10 a 1 per il tacchino; 4 a 1 per il pollo. In sostanza. Per ricavare proteine dalla carne servono risorse 4 volte maggiore di energia rispetto ai vegetali; 10 volte maggiore di terreno; 25 volte più di acqua, 130% in più di pesticidi e 1200% in più di fertilizzanti: la resa è di circa il 10%.

Sperpero di materie prime: in Usa un terzo di tutte le materie prime vengono assorbite dall’industria della carne; il 75% dei cereali consumanti dagli  animali allevati viene dai paesi in via di sviluppo; 36 dei 40 paesi più poveri del mondo esportano cibo verso gli Usa e l’Europa; un ettaro di terreno può produrre in un anno 2500 kg di proteine vegetali oppure 200 kg di proteine animali. Se tutti i popoli adottassero lo stile di vita occidentale ci sarebbe un collasso di tutti i sistemi: servirebbero almeno due volte e mezza le terre emerse oggi disponibili.

Inquinamento dell’aria, prodotto dagli allevamenti che generano anidrite carbonica, metano, ossido di azoto che sommati (il 18%) causano più  inquinamento di tutti i mezzi di trasporto del pianeta (14%): automobili, treni, aerei, navi ecc. Poi ci sono i gas serra generati dagli allevamenti, responsabili del 43-51% del totale. Ogni mucca ogni anno produce gas quanto un’automobile per 70.000 km. Gli allevamenti sono responsabili dell’80-90% di emissioni di ammoniaca che provocano le piogge acide. Il biossido di carbonio generato dagli allevamenti per produrre un solo kg di carne bovina è pari alla quantità emessa da un’automobile per 200 km.

Inquinamento del suolo e delle acque causato dal metano (60 volte più potente dell’anidrite carbonica) e l’ammoniaca, derivano dagli escrementi e

dagli scarichi delle concerie, causano piogge acide, riduzione della biodiversità, erosione del terreno, effetto serra.

Distruzione dell’ambiente e della biodiversità Una superficie 7 volte l’Europa utilizzata per produrre mangimi per animali.

Una superficie solo di foresta tropicale, quanto la Gran Bretagna, viene

distrutta ogni anno.

La deforestazione è dovuta alla distruzione delle foreste abbattute ad un ritmo di 35.00 ettari al giorno principalmente per adibirle a pascolo; Il 75% della foresta amazzonica è già stata distrutta a causa degli allevamenti di animali da macello.

Spreco di acqua potabile: il 70% dell’acqua utilizzata sul pianeta è consumato dalla zootecnia e dall’agricoltura. Si risparmia più acqua rinunciando ad un kg di carne bovina che fare la doccia per 2 anni. Una mucca da latte beve 200 litri di acqua al giorno, quanto 100 esseri umani.

L’acqua che una persona carnivora consuma in un mese è sufficiente ad un vegetariano per un anno.

Sperpero di risorse energetiche: un terzo di tutta l’energia prodotta in Occidente viene assorbita dal settore agro zootecnico alimentare.

Sperpero di risorse economiche. Per produrre 1 kg di carne di manzo sono necessari:

100.000 litri di acqua,

9 litri di petrolio,

25 kg di cereali,

12 mq di foresta

e produce 36 kg di CO2

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Su un ettaro di terra, nello stesso periodo di tempo, si possono produrre i seguenti alimenti:

1.000 kg di ciliegie,

2.000 kg di fagiolini,

4.000 kg di mele,

6.000 kg di carote,

8.000 kg di patate,

10.000 kg di pomodori,

12.000 kg di sedano,

oppure…

50 kg di carne di manzo

Ogni anno gli animali consumano 5.000 tonnellate di soli antibiotici che finiscono nelle falde acquifere. L’aria, la terra, i fiumi ed i mari sono contaminati dalle deiezioni degli animali che producono escrementi 130 volte l’intero genere umano. Le coltivazioni a foraggio, per gli animali dall’allevamento, sono trattate con pesticidi, diserbanti, fungicidi, insetticidi, erbicidi, fitofarmaci, che dall’animale passano nel metabolismo di chi consuma prodotti animali e derivati.

Secondo le proiezioni pubblicate dalla Fao, lo stile di vita occidentale porterà la produzione di carne a più che raddoppiare entro il 2050, arrivando dagli attuali 230 milioni di tonnellate a 470 milioni.

             brand mediterrae, nuovo habitat contemporaneo

     (Intervista al Presidente del Consorzio Mediterrae per un resoconto dell'attività 2015)

 

Intervistiamo l'ing. Roberto de Pascalis Presidente del Consorzio Mediterrae (organizzazione no profit che si interessa di promuovere progetti Sociali ad alto impatto Umanitario, anche su scala Internazionale) per fare un punto di situazione sulle attività sviluppate nel 2015, luci ed ombre di successi ed insuccessi che si sono susseguiti in uno scenario Socio Economico indifferente e distratto gestito, peraltro, da una Politica Inesistente, abusiva ed Autoreferenziale.

    Ventrella   Ingegnere ci parli degli impegni del Consorzio Mediterrae e delle attività sviluppate ed in itinere

de Pascalis  Da tempo , sin dalla nostra costituzione che risale ad aprile 2013, abbiamo esplicato,   nell'ambito delle   attività   del Consorzio Mediterrae, le nostre proposte progettuali riguardanti molteplici settori di interesse Sociale, Culturale ed Umanitario; per chi fosse interessato può visitare il nostro sito web : www.consorziomediterrae.it, ora in corso di ristrutturazione in guisa di un vero e proprio portale, la ove poter accogliere tutte le diverse attività in itinere.

Ventrella   Lo scenario delle attività poste in essere appare essere molto ampio e variegato, come si è potuto costatare dalla lettura dei giornali, dai video e da alcune interessanti interviste TV. Riporto, al riguardo, alcuni links relativi alle Attività sviluppate, da Mediterrae, nell’anno 2015:

  1. a. in ambito di PUGLIA ACT, a partire dal gennaio 2015, costituitasi, poi,

ufficialmente il 24 aprile 2015

-          https://www.youtube.com/watch?v=jm6dpUc00lw

-          https://www.youtube.com/watch?v=NpyZ6xsCeFE

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1001:puglia-act-sabato-forum-regionale-ex-ente-poste-universita-di-bari&catid=50:news-aziendali&Itemid=99

  1. b.per contrastare il Batterio della Xylella e proporne relative misure sperimentali volte alla relativa eradicazione, a partire dal 23 marzo u.s.:

-          https://www.youtube.com/watch?v=mVDcu42D2SE

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1023:lunedi-conferenza-stampa-xylella-proposta-sperimentale&catid=50:news-aziendali&Itemid=99

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1100:xylella-cura-e-soluzione&catid=36:news-aziendali&Itemid=12

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1035:report-xylella&catid=50:news-aziendali&Itemid=99

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1034:xylella-cosa-abbiamo-scritto-a-junker-e-draghi&catid=50:news-aziendali&Itemid=99

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1033:xylella-cosa-abbiamo-scritto-al-col-silletti&catid=50:news-aziendali&Itemid=99

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1032:xylella-cosa-abbiamo-scritto-a-vendola&catid=50:news-aziendali&Itemid=99

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1030:xylella-il-sen-formigoni-ci-ha-scritto&catid=50:news-aziendali&Itemid=99

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1028:xylella-ecco-cosa-abbiamo-chiesto-a-papa-francesco&catid=50:news-aziendali&Itemid=99

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1027:xylella-ecco-cosa-abbiamo-chiesto-a-renzi&catid=50:news-aziendali&Itemid=99

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1025:conferenza-stampa-xylella-proposta-avvio-sperimentazione&catid=36:news-aziendali&Itemid=12

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1024:ciliegie-a-rischio-xylella&catid=50:news-aziendali&Itemid=99

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1099:soluzione-problema-xylella&catid=50:news-aziendali&Itemid=99

-          http://www.corrierepl.it/2015/10/20/reportage-ulivo-xilella-non-esiste-se-adotti-le-buone-pratiche/

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1102:xylella-intervista-al-presidente-di-mediterrae-ing-de-pascalis&catid=50:news-aziendali&Itemid=99

-          https://www.facebook.com/gianni.golia.9/videos/878358898879961/?theater

-          http://www.videoandria.com/2015/10/24/xylella-dei-cittatini-pugliesi-sono-riusciti-a-consegnare-questa-lettera-al-presidente-mattarella-leggiamola-sospendere-immediatamente-eradicazioni/

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1104:xylella-il-consorzio-mediterrae-interpella-il-presidente-mattarella&catid=36:news-aziendali&Itemid=12

-          http://www.leccecronaca.it/index.php/2015/12/28/ultim-ora-maritati-da-ragione-a-motta-e-convalida-il-sequestro-preventivo-degli-ulivi-gli-abbattimenti-sono-inutili/

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1118:xylell-il-consorzio-mediterrae-avvia-sperimentazione-in-localita-segreta&catid=50&Itemid=99

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1106:xylella-il-governo-si-affida-ai-consulenti-della-monsanto&catid=48:rassegna-stampa&Itemid=99

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1107:ecco-le-domande-di-mediterrae-inviate-al-m5s-e-quella-sottoposte-in-commissione&catid=50:news-aziendali&Itemid=99

-          http://www.chinicsnews.it/notizie-di-attualita/1519-23-marzo-2015-18-dicembre-2015-xylella-fastidiosa-nove-mesi-di-proposte-non-ascoltate.html

-          http://curiosity2015.altervista.org/la-rivincita-degli-ulivi-ecco-la-grande-truffa-la-xylella-e-un-prodotto-delle-multinazionali-per-lucrare-sugli-ulivi-pugliesi-le-incredibili-indagini-della-procura-di-lecce/

-          http://www.leccecronaca.it/index.php/2015/12/30/la-mappa-della-discordia-spiegata-da-antonio-lo-porto/

-          http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12/19/xylella-procura-di-lecce-ue-tratta-in-errore-batterio-presente-in-salento-da-20-anni-indagheremo-sui-finanziamenti/2319591/

  1. c.  Brand Mediterrae: in favore della risoluzione dello stati di perenne crisi in cui versa il settore agroalimentare nel Sud ed in Puglia in particolare:

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1056:natalino-ventrella-e-papa-francesco&catid=50:news-aziendali&Itemid=99

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1054:ciliegie-in-senato-e-da-papa-francesco&catid=36:news-aziendali&Itemid=12

-          http://consorziomediterrae.it/index.php/brand-mediterrae

-          http://www.youblisher.com/p/929501-I-Prodotti-del-Brand-Mediterrae/

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1020:contributo-reti-d-impresa-il-consorzio-mediterrae-ammesso&catid=50:news-aziendali&Itemid=99

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=998:ventrella-responsabile-idi-in-puglia&catid=50:news-aziendali&Itemid=99

  1. d.Dibattito sui programmi di sviluppo, sulle innovazioni in Puglia e sull’impiego dei FondiEuropei di cui al programma Horizon 2020:

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1046:fondi-horizon-2014-2020-di-natalino-ventrella&catid=50:news-aziendali&Itemid=99

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1002:finanziamenti-a-tasso-zero-senza-garanzie-e-contributo-a-fondo-perduto&catid=36:news-aziendali&Itemid=12

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1041:turkish-airlines-atterra-in-puglia-da-bari-quattro-voli-settimanali-per-istanbul&catid=50:news-aziendali&Itemid=99

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1042:expo-perche-no-bari&catid=36&Itemid=12

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1018:l-idi-organizza-evento-in-spagna&catid=50:news-aziendali&Itemid=99

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1019:marigenimil-taranto-tagliato-il-nastro-tricolore-per-la-consegna-del-3-pontile&catid=36:news-aziendali&Itemid=12

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=993:dal-16-dicembre-microcredito-2014-2015&catid=50:news-aziendali&Itemid=99

-          http://www.natalinoventrella.com/index.php?option=com_content&view=article&id=991:delegazione-serba-a-bari&catid=50:news-aziendali&Itemid=99

  1. e.   Mobilitazione per il Clima in vista della Conferenza Mondiale ONU di Parigi in ambito COP21
  1. (1)Seminario di Studio sull’Enciclica del Papa “Laudato Sì”:

-          https://www.youtube.com/watch?v=mTpd0Z_gDso

-          https://www.youtube.com/watch?v=37DR8GXQs5U&feature=youtu.be

-          http://www.videoandria.com/2015/11/19/clima-ed-inquinamento-ecco-il-video-del-seminario-di-studi-laudato-si-svoltosi-presso-lateneo-di-bari/

-          http://www.flipnews.org/component/k2/seminario-studi-laudato-si-bari.html

-          https://www.youtube.com/watch?v=mto3S9QXkh4

  1. (2)Seminario Internazionale “Scriviamo Insieme la Charta per Parigi COP21”:

-          https://www.youtube.com/watch?v=nbjaw5vNYs0

-          https://www.youtube.com/watch?v=zypi5o7aP8s

-          https://www.youtube.com/watch?v=37DR8GXQs5U

-          https://www.youtube.com/watch?v=9RcQfQMgBek&feature=youtu.be

-          https://www.youtube.com/watch?v=5pWvwUgKmwk

-          http://www.videoandria.com/2015/11/27/domani-a-bari-io-mi-mobilito-per-il-clima/

-          https://secure.avaaz.org/it/event/globalclimatemarch/MOBILITAZIONE_GLOBALE_SUL_CLIMA/

-          http://www.chinicsnews.it/notizie-di-attualita/1500-bari-mitigazione-clima-una-charta-in-risposta-alla-conferenza-mondiale-onu-parigina.html

-          http://www.rinnovabili.it/ambiente/ambientalismo-spaccato-risultati-cop21-333/

-          http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12/18/cop21-per-esperti-intesa-non-funzionera-obiettivi-timidi-accordo-non-vincolante-nessuna-sanzione-per-chi-non-lo-rispetta/2307496/

-          http://cor.europa.eu/it/news/Pages/cop21-global-climate-agreement-marks-historic-step-as-local-governments-recognised-for-the-very-first-time.aspx

-          http://www.beppegrillo.it/m/2015/12/il_ministrodell.html.

Insomma, nel lasciare ai lettori di questo articolo di che leggere e di che vedere, Presidente potrebbe darci una sintesi, punto per punto, dello stato di situazione in merito alle attività come specificatamente innanzi descritte?

de Pascalis  Certo vedere tutti  questi links fa una certa impressione per poi valutare quanto cammino abbiamo percorso insieme, per tracciare le linee ideali del nostro operato e poterne definire ora l’orizzonte degli sviluppi in termini concreti, attraverso le diverse progettualità avviate e le proposte di attuazione in itinere.

                     Partiamo da “Puglia Act” in primis per ringraziare i Presidenti e tutti i relativi collaboratori dei Working Groups che si sono costituiti, in data 24 aprile 2015, per disegnare, ciascuno nelle rispettive professionalità, linee programmi ed attività.

                       Stiamo rimodulando un ampio portale sul web laddove tutte le attività ed i Working Groups di “Puglia Act” troveranno una loro sede virtuale, oltre le tante diverse sedi fisiche che si vanno man mano delineando, un po’ dappertutto in Italia ed all’Estero.

                       Il 2016 si rivela essere l’anno dell’avvio dei “Progetti di Spin Off”, numerosi dei quali saranno in partnership con altre imprese e/o organizzazioni governative, non aggiungo altro se non l’Augurio a tutti coloro che sempre più numerosi credono in questo cammino e si cimentano per avviare nuove Start up in favore di giovani nostre future promesse.        

    Ventrella      Per quanto riguarda l’Affair Xylella?

de Pascalis  Quando siamo partiti, boicottati da tutti il 23 marzo, con la nota conferenza stampa il cui link traccia in maniera esaustiva i nostri dubbi, le cose da chiarire oltre alle concrete proposte sperimentali, che in forma gratuita avevamo avanzate a Vendola e Silletti, eravamo soli ma armati di certezze: l’esistenza di una lobby potente che voleva raggiungere, con metodi certamente poco ortodossi, finalità a dir poco fantascientifiche, irrealizzabili che poi, come abbiamo visto si sono concretizzate nel piano, parlo del “Piano Silletti”, assurdo e scellerato finalizzato ad una inutile quanto tolemaica “Mattanza degli Ulivi”.

                     Gli Olivi Pugliesi grazie al recente provvedimento del Proc. Capo della Procura di Lecce il dr. Motta a sostegno dell’azione inquirente dei PM le Dr.sse Elsa Valeria Mignone e Roberta Licci, poi confermato dal Gip Maritati, ha innalzato una linea di sicurezza che non permetterà di eradicare nessuna altra pianta di Olivo.

                     Infiniti ringraziamenti va a tutto il Popolo degli Olivi che ha tenacemente difeso la nostra millenaria Storia e Cultura Pugliese.

                      Un particolare grazie al Prof. del CNR Pietro Perrino e a Giovanni Greco Genau per l’importante infaticabile azione informatrice a sostegno della verità che ad horas non è tutta disvelata.

                        Un sentito ringraziamento al Ricercatore del CNR Antonio Loporto per averci spiegato come il Batterio Intellighente della Xylella abbia propagato il CO.DI.R.O. nelle piante secondo schemi geometrici, anzi particellari catastali.

                     Adesso vogliamo sapere tutto quello che ancora è da disvelare:

-         perché sono mancate le prese di posizione politiche da parte di Vendola prima e di Emiliano poi;

-         chi del comitato scientifico ha stabilito la irrazionale tolemaica determinazione, poi adottata nel piano Silletti, di eradicare piante sane nel raggio di 100 metri da una ipotetica pianta malata;

-         come mai sono rimasti intonsi i 13 milioni € destinati alla ricerca;

-         perché non sono stati finanziate proposte di ricerca, quali ad esempio quella nostra, finalizzate alla eradicazione del batterio oppure meglio a confermare come il CO.DI.R.O. non è causato dalla Xylella ma da pratiche sbagliate e da una agricoltura ad alto impatto ambientale favorita dall’impiego massivo di diserbanti e prodotti chimici dannosi anche per la salute dell’uomo;

-         quali accordi sono stati generati e posti in essere a danno dei Salentini, quali i patti scellerati volevano perseguirsi, quali le reali intenzioni;

-           Emiliano ci spiegherà prima o poi perché si è deciso, dopo il nostro interpello consegnato pro mani al Presidente della Repubblica Mattarella, a istituire la nota Task Force il 16 novembre u.s., ma poi speriamo ci farà capire come mai non è seguito alcun atto amministrativo, alcuna determina dirigenziale della Regione Puglia in cui si sarebbe data immediata attuazione alle nomine delle diverse professionalità che hanno chiesto di farne parte (al riguardo della persona a lui vicina in questa materia, il dr. Gianluigi Cesari, spero vorrà fornirci curricula e chiarirci quale ruolo abbia a lui assegnato);

-         Emiliano sperò ci vorrà dare risposte alle nostre numerose istanze, direttamente a lui rivolte con posta protocollata alla sua segreteria o inviata per pec mail, quali finalizzate, da una parte a chiedere un reale impegno della Regione Puglia nei riguardi della salvaguardia del nostro Territorio, della nostra Cultura e della Storia Millenaria degli Ulivi dall’altra a porre in essere reali azioni solutive di questa che, a nostro dire, è una vera e propria montatura della quale presto, ne sono sicuro, conosceremo le parti interessate, i mandanti ed i gruppi conniventi/coinvolti

Tante molte le domande, oltre alle 23 ultime formulate prima da noi di Mediterrae e poi reiterate in sede di una recente audizione, presso il Senato della Repubblica, a cui l’ex Commissario Silletti non ha risposto, ma che non potrà esimersi di continuare a non rispondere in forza delle sue banali scontate dimissioni: ne dovrà dare risposta ora ai magistrati inquirenti!

Al riguardo spesso mi torna in testa questa frase Tao: “La Verità non sarà completamente disvelata ma i suoi detrattori saranno tutti Annientati!” oppure molto semplicemente tutto quello che accade sembra essere “La risposta degli Ulivi”.

Una piccola grande constatazione: gli Olivi hanno visto per migliaia e migliaia di anni avvicendarsi, sul suolo Pugliese, Popolazioni di qualsiasi genere, spesso in guisa di oppressori, di barbari, di invasori e sfruttatori, ma nessuna di esse ha mai inteso eradicare piante sane di Olivo!

Ventrella   Mentre attendiamo risposte alle tante domande cosa ci può dire del Brand Mediterrae?

de Pascalis Il progetto, in ambito del nostro Consorzio, denominato Brand Mediterrae prevede la stimolazione delle attività agroalimentari in Puglia, oltre che la propagazione della conoscenza dei prodotti tipici Pugliesi, l’amplificazione dei Gruppi di Acquisto Solidale (G.A.S.) e delle Aree di Produzione Tipica e D.O.C., in uno con l’esaltazione della Cultura connessa alla Dieta Mediterranea.

                     Questo ambizioso progetto, che si inserisce nel più ampio programma che stiamo perseguendo con l’Associazione Slow Food di Bari e di Puglia, viene posto in essere grazie al particolare impegno del Prof. Antonio Capurso, con cui abbiamo in animo, entro maggio p.v., di organizzare un Seminario Internazionale sul tema dell’alimentazione, sulla Cultura dello Scarto (Waste Food) e della Cattiva Alimentazione (Junk Food), oltre alla sostenibilità alimentare nel Pianeta seguendo lo slogan internazionale di Slow Food: “Non Mangiamoci il Pianeta

                    

Ventrella Parliamo ora in merito ai programmi di sviluppo, alle innovazioni in Puglia e sull’impiego dei Fondi, Europei di cui al programma Horizon 2020.

de Pascalis Al riguardo c’è poco da dire e molto da fare, si delinea, per la Puglia, una ampia disponibilità di finanziamenti pubblici e privati oltre che Europei, per cui si rende necessario lo sviluppo di concrete azioni capaci, ai diversi livelli, di individuare i progetti di innovazione ed attivarne un relativo processo virtuoso che dall’idea possa dare spazio all’attuazione del modello, alla relativa sperimentazione fino allo sviluppo di tutto l’iter attuativo finalizzato alla gestione/commercializzazione dei relativi prodotti.

                       Questo è uno dei tasks fondamentali da perseguire in ambito “Puglia Act”.

                        Nell’ambito di questi programmi credo che avremo sicuri finanziamenti per progetti nel settore della Formazione, dell’Agroalimentare, della Meccatronica ed Aerospazio, del Turismo e del Nuovo Habitat Contemporaneo volto alla valorizzazione e sostenibilità degli Edifici oltre a tutti i progetti speciali che stiamo ponendo in essere.

Ventrella   Recentemente abbiamo sentito molto parlare di Clima, della Conferenza Mondiale ONU di Parigi dei fatti di sangue connessi a vicende terroristiche finalizzate a bloccare tale Conferenza COP21.

                       Cosa ci dice in merito, come è nato il percorso poi giunto alla sottoscrizione della Charta per Parigi? Quali le previsioni per il futuro?

de Pascalis Tutto quello che ha interessato la nostra Mobilitazione per il Clima è chiaramente inserito nei links sopra richiamati. Per quanto afferisce ala Charta del Clima viene riportata in allegato alla presente intervista per informazione dei lettori che, se interessati potranno contattarci/inviare mail per far sentire la loro voce.

                      Come ben sappiamo tutti la Conferenza di Parigi si è conclusa con un Protocollo che pur assumendo linee generaliste comprende appieno la nostra Charta per Parigi che si rileva, quindi, essere uno dei pochi strumenti validi ed operativi capaci di porre in essere le Policies del Patto di Parigi le quali, se non ben scolpite e traguardate nei prossimi anni si potrebbero rilevare con scarsa incisività.

                         Al riguardo dobbiamo ringraziare il Sindaco di Bari l’ing. Decaro, la Governatrice del Distretto Rotary 2120 di Puglia e Basilicata la Prof. Palma Mirella Guercia, i Magnifici Rettori dell’Ateneo di Bari il Prof. Antonio Uricchio e del Politecnico di Bari il Prof. Ing. Eugenio Disciasico, oltre che noi stessi, per aver sottoscritto questo storico documento che, ne sono pienamente sicuro, disvelerà la sua globale potenzialità negli anni a venire.

                         Mi chiede del Futuro io sono abbastanza pessimista e scettico in via globale, visto il diverso approccio che è stato riservato a questa problematica di natura planetaria.

                         Mi aspetto interventi virtuosi a macchia di leopardo, per la compartecipazione di menti e personalità virtuose ma sono anche sicuro che le lobbies dei petrolieri e degli industriali già stanno affilando le armi per mantenere lo status quo.

                         Al riguardo basta vedere come la politica sviluppata, subito dopo la COP21, proprio dal Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti che, a quanto pare (vedi ultimo link) non promette nulla di nuovo in uno con il potenziamento delle attività di ricerca petrolifera nel mediterraneo (per non parlare dei problemi locali in Puglia legati a Tempa Rossa ed alle prospezioni petrolifere autorizzate nell’Adriatico e nello Jonio).

                       Sono molto deluso, infine, dall’atteggiamento del Presidente Regione Puglia Emiliano il quale addirittura si è presentato alla COP21 di Parigi con strambe quanto irrealizzabili proposte a supporto della TAP e sull’uso del Gas in Puglia a sostegno dei grandi impianti inquinanti (parlo di Ilva, Cerano che sono impossibili da convertire completamente seppure, in parte, con tempi lunghissimi e risorse miliardarie) mentre ha assolutamente ed intenzionalmente disertato il nostro seminario internazionale del 28 novembre: avrebbe avuto l’opportunità di presentarsi a Parigi con la nostra Charta (se condivisa) portando all’attenzione della Conferenza COP21 argomentazioni valide e puntuali.

                       Ma di tutto questo acclareremo più chiari contenuti e maggiori concrete prospettive in questo anno 2016. Tempo al tempo, chi vivrà vedrà!

                       Ringrazio tutti i relatori ai Seminari e coloro che ci sostengono in questo impegnativo programma per il Clima che vede la citata Charta per Parigi come un punto di partenza e di riferimento che si dovrà sviluppare, attraverso tutte le articolazioni proposte, nei prossimi 50 anni almeno.

                       Un particolare ringraziamento alla Banca Popolare di Puglia e Basilicata che ci sostiene con vero impegno e concreto supporto.

Ventrella      Grazie Presidente per la sintetica carrellata che, suppongo, offrirà a tutti i lettori molti spunti di riflessione e di discussione.

                       Colgo l’occasione per elevare vibranti note di doglianza alla Redazione della RAI3 e alla Gazzetta del Mezzogiorno per aver sempre ignorato queste attività mancando completamente, a nostro dire, in quel ruolo di pubblica informazione cui sono delegate ma, soprattutto, causando, con il loro negligente silenzio anestetico, una generalizzata indifferenza nella popolazione Pugliese.

                         Un particolare ringraziamento al Dr. Magistà ed al Dr. Iato, ed a tutta la redazione di Telenorba, per averci costantemente seguito nello sviluppo di tutti i nostri programmi.

 

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nella foto: da sinistra:Il ceo di Mediterrae e Consigliere di Prima Classe Istituto Diplomatico Internazionale Dicastero Regione Puglia Natalino Ventrella e il Sindaco di Bari ing. Antonio De Caro

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         Con l’ Enciclica Laudato sì ci troviamo di fronte ad un testo di una importanza difficilmente sopravvalutabile, un testo che segna una vera e propria svolta all’interno della storia della Chiesa cattolica. Molto è stato detto, nelle scorse settimane, ma è mia impressione che la portata rivoluzionaria delle tesi espresse da papa Francesco (nei contenuti espliciti e nelle consequenziali applicazioni pratiche) non sia stata ancora ben compresa al di fuori e soprattutto all’interno della stessa Chiesa. Proverò, a tal fine, ad evidenziare quelli che, a mio avviso, costituiscono gli aspetti di maggiore novità e “rottura”.

      yy   Innanzitutto, ritengo bellissima ed estremamente eloquente la volontà di papa Francesco di recuperare e riscoprire (potremmo forse dire, addirittura, di cominciare a comprendere sul serio) la grande eredità spirituale di Francesco d’Assisi (volontà, tra l’altro, già ben annunciata nella scelta del proprio nome pontificio), strappandolo dall’altezza degli altari, per riportarlo in mezzo a noi, non più come inarrivabile espressione di fede, umiltà e carità, bensì come concretissimo modello di vita degno di essere amato e coerentemente imitato (e non più semplicemente celebrato).

   “Credo - scrive – che Francesco sia l’esempio per eccellenza della cura per ciò che è debole e di una ecologia integrale, vissuta con gioia e autenticità. E’ il santo patrono di tutti quelli che studiano e lavorano nel campo dell’ecologia, amato anche da molti che non sono cristiani. Egli manifestò un’attenzione particolare verso la creazione di Dio e verso i più poveri e abbandonati. Amava ed era amato per la sua gioia, la sua dedizione generosa, il suo cuore universale. Era un mistico e un pellegrino che viveva con semplicità e in una meravigliosa armonia con Dio, con gli altri, con la natura e con se stesso.” 1)

       In lui, prosegue papa Francesco, è possibile cogliere quella che costituisce la vera tesi portante dell’intera Enciclica, ovvero l’inseparabilità di:

-          Preoccupazione/attenzione per la natura;

-          Richiesta di giustizia verso i poveri;

-          Dovere di impegno all’interno della società;

-          Conseguimento di una reale pace interiore. 2)

   Di Francesco d’Assisi il papa sottolinea la sua capacità di entrare “in comunicazione con tutto il creato” 3) arrivando a predicare persino ai fiori, avvertendo ogni creatura come propria sorella “unita a lui con vincoli di affetto” e, pertanto, sentendosi “chiamato a prendersi cura di tutto ciò che esiste”, pervaso da un fattivo sentimento di “pietà”.

   Fondamentale è il fatto che il papa si preoccupi di mettere in luce, in maniera molto ferma, che tali sentimenti del santo non andrebbero intesi (come spesso è accaduto) in quanto forme di “un romanticismo irrazionale” (sempre oscillante fra agiografica mitizzazione e grossolana banalizzazione), bensì come una solidissima convinzione destinata a influire in maniera determinante sul comportamento.

       “Se noi ci accostiamo alla natura e all’ambiente - infatti - senza questa apertura allo stupore e alla meraviglia, se non parliamo più il linguaggio della fraternità e della bellezza nella nostra relazione con il mondo, i nostri atteggiamenti saranno quelli del dominatore, del consumatore o del mero sfruttatore delle risorse naturali, incapace di porre un limite ai suoi interessi immediati. Viceversa, se noi ci sentiamo intimamente uniti a tutto ciò che esiste, la sobrietà e la cura scaturiranno in maniera spontanea.” 4)

 E di enorme valenza concettuale è la conclusione a cui approda il pontefice, ben evidenziando come la povertà e l’autenticità di Francesco non fossero mera esibizione di ascetismo esteriore, “ma qualcosa di più radicale: una rinuncia a fare della realtà un mero oggetto di uso e di dominio.” 5)

     Impossibile non intravedere in queste parole chiare affinità con il pensiero nonviolento di Aldo Capitini, grande estimatore laico ed anticlericale del poverello di Assisi. Il filosofo e pedagogista perugino, nella sua visione etica ariosa e ampiamente ispirata alle tesi gandhiane (oltre che alla morale francescana), propone infatti di allargare la sfera di applicazione del principio dell’etica kantiana relativo al rispetto assoluto della dignità del soggetto umano anche al soggetto animale. Capitini,cioè, ritenendo che l’evoluzione spirituale sia caratterizzata da una crescita di attenzione nei confronti dell’Altro, propugna di applicare la seconda formula dell’”imperativo categorico” kantiano (l’obbligo, cioè, di considerare il proprio prossimo mai soltanto come “mezzo”, ma sempre anche come “fine” del proprio agire) anche agli animali e, entro certi limiti, anche al mondo vegetale e alle cose stesse. Propone, cioè, un allargamento progressivo del concetto di “prossimo”, in una prospettiva sempre più desiderosa di includere e sempre meno capace di escludere.

     Ed è interessante constatare come, a distanza di qualche decennio, questo orientamento sia potuto riapparire in Norberto Bobbio, uno dei principali amici ed estimatori di Aldo Capitini, il quale, mettendo momentaneamente da parte la sua nota refrattarietà verso ogni atteggiamento profetico, nelle righe conclusive di uno dei suoi libri di maggior successo, scrive:

    ff  “E che dire del nuovo atteggiamento verso gli animali? Dibattiti sempre più frequenti ed estesi, riguardanti la liceità della caccia, i limiti della vivisezione, la protezione di specie animali diventate sempre più rare, il vegetarianesimo, che cosa rappresentano se non le avvisaglie di una possibile estensione del principio di eguaglianza al di là addirittura dei confini del genere umano, un’estensione fondata sulla consapevolezza che gli animali sono eguali a noi uomini per lo meno nella capacità di soffrire?” 6)

     Il discorso di papa Francesco è appunto in tale direzione che si sviluppa, pagina dopo pagina, invocando una “nuova solidarietà universale” 7), nella convinzione che tutto nel mondo sia “intimamente connesso” 8) e con l’intento di indurre tutti noi al riconoscimento del “valore proprio di ogni creatura” 9), fino ad approdare alla consapevolezza

               “Che, essendo stati creati dallo stesso Padre, noi tutti esseri dell’universo siamo uniti da legami invisibili e formiamo una sorta di famiglia universale, una comunione sublime che ci spinge ad un rispetto sacro, amorevole e umile.” 10)

Si tratta indubbiamente di posizioni concettuali imbevute di mistico lirismo sì, ma anche dense di riflessione filosofico-teologica, e che, se correttamente intese, dovrebbero comportare conseguenze di immensa portata nell’ambito del mondo cattolico. Un rispetto “sacro, amorevole e umile” (reale e non retorico), infatti, nei confronti degli esseri viventi non umani, come potrebbe tollerare, mi chiedo, il perdurare di quelle forme millenarie di sfruttamento spietato e di oppressione violenta esercitate dal genere umano nei confronti degli animali (ridotti a meri “strumenti”, trasformati in oggetti rapinati di ogni dignità), quali il carnivorismo, gli allevamenti intensivi, la caccia, gli spettacoli circensi, la vivisezione, ecc …?

L’intera Chiesa cattolica, i singoli credenti e le società civili che dichiarano di riconoscersi all’interno del mondo dei princìpi e dei valori della morale cristiana sapranno confrontarsi e coerentemente sintonizzarsi con onesta serietà con le parole del sommo pontefice o le parole del Francesco odierno saranno condannate, come quelle del Francesco medioevale, ad essere (dopo tanti entusiastici apprezzamenti) beffardamente relegate nella sacra teca delle teorie tanto belle, ma tanto (troppo!) difficili da essere rispettate ed attuate?

 Roberto Fantini

Note:

  1. Papa Francesco, Laudato sì, Enciclica sulla cura della casa comune, Edizioni San Paolo, 2015, pp.33-4
  2. Ivi, p.34
  3. Ibidem
  4. Ivi, p.35
  5. Norberto Bobbio, Destra e sinistra, Donzelli Editore, Roma 1994, p.90
  6. Ivi, p.37
  7. Ivi, p.39
  8. Ivi, p.94
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