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Batiscafo Trieste |
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Passione, incontro, mare. Queste le parole chiave di Barcolana 57 nella presentazione del Presidente Mitja Gialuz per questa edizione della ormai celebre "regata più affollata del mondo".
Anche quest'anno si moltiplicano gli eventi a Terra e in Mare estesi in regione. Il Villaggio Barcolana che si estende lungo le Rive triestine apre alla bellissima piazza Unità d'Italia e prosegue nell'adiacente piazza della Borsa. Le piazze quest'anno ospitano anche gli stand istituzionali della "sicurezza" dedicati alle Forze dell'Ordine e della Protezione Civile, dando modo al visitatore di avvicinarsi in modo diverso alle varie Forze presenti che si dedicano ad istruire i piccoli cittadini, ma non solo, sulle metodologie e strumenti operativi; al loro fianco per garantire la tutela e l'incolumità delle persone e la preservazione dei beni, i Volontari della Protezione Civile che conta 215 Gruppi Comunali e 71 associazioni di Volontariato.
Davanti al Palazzo Municipale di Trieste, palazzo che quest'anno compie 150 anni, lo spazio dedicato alla Polizia Locale con una serie di
appuntamenti, durante tutta la settimana dedicata alla Barcolana, che comprendono Focus sul falso documentale, sulle tecniche operative, sui controlli anche della Polizia Commerciale, sul contrasto antiviolenza, SOS truffe e sull'infortunistica stradale. A cura di Mare Nord Est "Le giornate del Batiscafo Trieste e la sua storia" e la grande piazza che si affaccia sul mare espone la copia del Batiscafo Trieste varato nel 1953, un doveroso omaggio ad una grande impresa e un tributo a questo territorio legato al mare.
Spazio Polizia Locale |
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Sono approdate a Trieste per partecipare alla Barcolana 57 8 “barche della legalità” della Lega Navale Italiana, imbarcazioni a vela confiscate alla criminalità organizzata, affidate dallo Stato alla LNI ed intitolate dall’associazione a vittime della mafia e delle organizzazioni terroristiche.
L’evento di presentazione della campagna “Mare di Legalità alla Barcolana” si è svolto nella sede della Lega Navale Italiana su iniziativa della stessa partita il 28 giugno 2024 da Ostia alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Si tratta di un contenitore di attività culturali, sportive, sociali e di protezione ambientale orientate all’educazione alla legalità e ai valori della LNI tramite l’utilizzo, per finalità di pubblico interesse, di barche a vela confiscate al traffico di migranti e di droga. Dopo circa un anno e mezzo di attività, la “flotta della legalità” della Lega Navale annovera oggi 29 barche operative lungo tutte le coste italiane. Ogni “barca della legalità” è stata intitolata alla memoria di una vittima della mafia o del terrorismo: l’immagine e i nomi di questi “eroi della legalità” sono raffigurati sulla randa e su un banner issato a prua e la loro storia e quella del passato dell’imbarcazione sono descritti su un gonfalone esposto in banchina quando la barca è ormeggiata. Le barche presenti a Trieste saranno: “Francesco”, intitolata al Capitano dei Carabinieri Emanuele Basile, “Blue Angel”, all’avvocato Nino d’Uva, “Lady Marianna”, alla giudice Francesca Morvillo e agli agenti della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, “Lion”, al sindacalista Placido Rizzotto, “Ezio”, dedicata al politico Francesco Fortugno, “Eva I” all’ufficiale delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera
piazza Unità d'Italia |
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Natale De Grazia, “Anassa”, dedicata al giuslavorista Marco Biagi ed “Helena”, intitolata alla bambina Stella Costa, vittima innocente della criminalità.
Le “barche della legalità” sono impiegate in attività di inclusione sociale in favore di associazioni che si occupano di disabilità sul territorio triestino e regionale, parteciperanno alla consueta Regata Armatori della Lega Navale Italiana - dedicata alle imbarcazioni iscritte alle diverse Sezioni della LNI che si trovano a Trieste per partecipare alla Barcolana - e domenica 12 ottobre saranno protagoniste nella “regata più grande del mondo” portando un messaggio di legalità e inclusione.
Barcolana entra nelle piazze e nei borghi con il nuovo progetto "Borgo Cavana", l'antico borgo marinaro di Trieste a ridosso delle Rive.
Dunque tra spettacoli, eventi, visite guidate, concerti, mostre e tanta vela dalla Barcolana Young, la due giorni della classe Optimist, alla Barcolana Classic la regata dedicata alle barche d'epoca, ma anche Barcolana Nuota, Barcolana Fun e by Night a pochi passi da terra, non resta che la silenziosa attesa del colpo di cannone per la partenza e Buon vento Barcolana!
Lazio- Torino 3-3. Partono meglio i granata e vanno in vantaggio al 16′ con Giovanni Simeone che sfrutta un errore di Ivan Provedel per andare in vantaggio. La Lazio poi cresce e Matteo Cancellieri segna una doppietta da vero bomber. Nella ripresa la Lazio si impadronisce del pallino del gioco, fino al doppio cambio di Baroni, che inserisce Nkounkou e Adams. Proprio questi ultimi sono determinanti per il pari, col cross dell’ex Eintracht e il gol dello scozzese. In seguito il portiere biancoazzurro Provedel prima nega la doppietta a Ché Adams, ma poi compie un altro errore e favorisce Saul Coco che realizza al 92′. Il match sembra già deciso, ma è lo stesso Saul Coco a contrastare irregolarmente in area di rigore Tijjani Noslin. Dopo un lunghissimo check al Var, l’arbitro decreta il calcio di rigore e Cataldi realizza dal dischetto.
Inter – Cremonese 4-1 I nerazzurri dominano sin dall’inizio il match e lo sbloccano dopo appena 6′ con una rete di Lautaro su assist di Bonny. L’Inter trova il raddoppio nel finale di primo tempo proprio con il giovane francese prelevato in estate dal Parma, che segna di testa nel giorno del suo debutto da titolare. A inizio ripresa Dimarco e Barella entrambi su invito di uno scatenato Bonny, rendono il passivo alla Cremonese, ancora più pesante. Bonny, schierato al posto dell’infortunato Marcus Thuram, oltre alla rete è stato autore anche dei tre assist vincenti per le altre segnature. E’ la dimostrazione che quando un giocatore ha personalità, riesce subito ad imporsi. L’Inter non aveva mai messo a segno così tante reti nelle prime sei giornate di campionato, più due di Champions League: 22 gol, di cui 17 in Serie A e 5 in Coppa. In questo campionato il tecnico nerazzurro può contare su un attacco di grande livello: oltre la coppia titolare Lautaro-Thuram, si stanno rivelando all’altezza delle aspettative, la coppia di punte di riserva, Bonny e Pio Esposito.
Atalanta – Como 1-1. Succede tutto nel primo tempo, a seguito di due disattenzioni difensive che causano le reti. A sbloccare l’incontro al 6′ è Samardzic, con un sinistro micidiale da pochi passi, ma al 19′ Perrone pareggia con uno strano cross d’esterno che diventa un tiro, che inganna imparabilmente Carnesecchi. Il secondo tempo è meno brillante, con le due squadre che continuano a darsi battaglia, ma finiscono per patire la stanchezza. Il punto conquistato permette alla squadra di Juric di mantenere l’imbattibilità in campionato.
Napoli – Genoa 2-1 Al Maradona i rossoblu vanno in vantaggio al 34’con un grande gol, dopo il colpo di tacco del diciottenne Ekhator su assist di Norton-Cuffy. Il Napoli si riscatta nella ripresa e con l’ingresso di Spinazzola e De Bruynem aumenta la pressione in attacco. Al 12esimo arriva Il gol del pareggio di Anguissa di testa, poi dopo un palo di Di Lorenzo sugli sviluppi di un corner, ecco la rete del sorpasso firmata da Hojlund, che si fa trovare pronto su una respinta corta di Leali su precedente tiro di Anguissa. Un uno-due rabbioso che ribalta il risultato e regala tre punti pesanti al Napoli. Il Genoa ha giocato bene, ma nell’ultima mezzora si è fatta schiacciare troppo. Il Napoli è rientrato in campo nella ripresa con un atteggiamento diverso sotto l’aspetto agonistico e tecnico-tattico. L’ingresso di De Bruyne e Spinazzola sono stati determinanti così come il cambiamento tattico.
Fiorentina – Roma 2-1. La partita del Franchi si apre con un gran gol di Kean al 14esimo. La Roma reagisce e al 22′ trova il pareggio realizzato da Soulè, con uno strepitoso tiro da fuori area, dopo essere stato smarcato dall’assist di tacco-esterno di Dovbyk. Al 30′ Cristante realizza con un perfetto colpo di testa, a seguito di calcio d’angolo. Nella ripresa la squadra di Pioli cerca il pareggio con insistenza e poca fortuna, si assiste ad una traversa di Piccoli e Gosens spreca a pochi passi dal portiere una grande occasione. Uomo in vetrina del match è Soulé, che pareggia con un gran tiro mancino, poi da corner offre a Cristante l’assist per la rete, che porta in vantaggio la Roma. Tempo fa difficilmente la Roma e Gasperini avrebbero potuto immaginare un inizio di campionato migliore di questo: 5 vittorie nelle prime 6 e primo posto in classifica condiviso con il Napoli Campione d’Italia in carica. La Roma ha la miglior difesa del campionato con due gol subiti, merito di una coppia collaudata come quella formata da Mancini e N’Dicka. I giallorossi sembrano sempre più a loro agio di partita in partita e per gli avversari è sempre più arduo giocarci contro. Se la squadra riuscirà a migliorare anche la fase offensiva, proprio quella che all’Atalanta Gasperini aveva permesso di costruire la maggior parte dei suoi successi, la Roma può continuare ad essere protagonista. Al rientro dalla sosta, all’Olimpico arriverà l’Inter di Chivu, ed è una partita che potrà dire molto sulle reali ambizioni dei giallorossi. Stefano Pioli mister della Fiorentina dopo il Ko casalingo contro la Roma che lascia la sua Fiorentina ancora a secco di vittorie e al terzultimo posto in classifica, si trova in una situazione delicata. Anche gli allenatori di esperienza come lui possono trovarsi in difficoltà, pertanto deve provare a svoltare alla ripresa del Campionato, quando la Fiorentina sarà impegnata a San Siro contro il Milan, nella prima sfida alla sua ex squadra.
Bologna Pisa 4-0 Al Dall’Ara non c’è stata partita e all’intervallo l’esito era già deciso, con i padroni di casa avanti di tre gol:. Il risultato si è sbloccato da Cambiaghi al 24esimo, : Dallinga va via sulla destra e mette dentro per Cambiaghi, che realizza con l’aiuto del palo. Moro raddoppia al 38esimo su calcio di punizione dal limite dell’area, grazie anche alla deviazione in barriera di Bonfanti.. Terzo gol di Orsolini dopo due minuti, con i toscani già in dieci per l’espulsione di Tourè. Nella ripresa Odgard realizza il quarto gol al 53′, con un’altra deviazione, questa volta di Caracciolo.
Juventus – Milan 0-0. Finisce senza reti il big match della sesta giornata di Serie A in cui a prevalere è stato l’aspetto tattico. La “classica sfida” tra le due contendenti allo “Stadium” genera ben poche emozioni. Il match si sveglia nella ripresa, su conclusione ravvicinata di Gatti dove Maignan compie uno straordinario intervento. I rossoneri prendono poi il controllo della gara e ottengono un calcio di rigore che è spedito alto e sopra la traversa da Pulisic. Il Milan attacca, ma non riesce ad essere incisivo al momento di concludere. L’inizio di stagione di Leao sembrava promettente, ma la partita contro la Juventus ha confermato il difficile momento del numero 10 rossonero. Entrato al 63′ al posto di Santiago Gimenez, Leao ha due grandissime occasioni da gol ma le spreca entrambe. Nessuno discute le doti e le capacità tecniche del calciatore portoghese, che sono quelle del grande dinamismo sulla fascia, il dribbling e il cross. Giocare da attaccante puro come ha fatto contro la Juventus, non rientra nelle sue attitudini principali.
Di seguito i risultati sesta giornata Serie A 2025-’26:
Verona – Sassuolo 0-1 Lazio – Torino 3-3 Parma – Lecce 0-1
Inter – Cremonese 4-1 Atalanta – Como 1-1 Udinese – Cagliari 1-1
Fiorentina – Roma 1-2 Bologna – Pisa 4-0 Napoli – Genoa 2-1 Juventus – Milan 0-0
La Serie A si ferma nella seconda sosta della stagione, per le qualificazioni ai Mondiali. Gli Azzurri torneranno ad affrontare Estonia e Israele, le stesse avversarie già battute a settembre, in occasione delle prime due gare da commissario tecnico di Gennaro Gattuso. Sabato 11 ottobre a Tallinn l’Italia farà visita all’Estonia, per poi ospitare martedì 14 ottobre, Israele a Udine.
Rino R. Sortino
Roma si prepara a vivere un fine settimana che unirà sport, turismo e spettacolo. Il 18 e 19 ottobre 2025 la Capitale ospiterà la seconda edizione della Wizz Air Rome Half Marathon, la mezza maratona ufficiale organizzata da Roma Ostia e RCS Sports & Events, già pronta a confermarsi come una delle manifestazioni podistiche più attese dell’anno. Il programma prenderà il via sabato 18 ottobre con l’apertura del villaggio della corsa, cuore pulsante dell’evento, che offrirà non solo servizi per atleti e appassionati, ma anche momenti di incontro e di sensibilizzazione. Grazie alla collaborazione con il Policlinico Gemelli, sarà infatti possibile effettuare check up gratuiti e partecipare a iniziative dedicate alla prevenzione e ai corretti stili di vita. Una festa popolare, dunque, che trasformerà la vigilia della gara in un’occasione di socialità e benessere diffuso.
Il clou arriverà domenica 19 ottobre, quando alle 8:30 scatterà la mezza maratona vera e propria. Lo start è fissato in via del Circo Massimo, all’altezza del Roseto, con un traguardo tra i più suggestivi al mondo: via degli Annibaldi, con il Colosseo a fare da sfondo. Un arrivo capace di regalare brividi a professionisti e amatori, in un anno speciale segnato dalle celebrazioni del Giubileo. I numeri confermano che la Rome Half Marathon ha già conquistato atleti e pubblico: oltre 20 mila iscritti, con un incremento del 35% rispetto allo scorso anno, e ben 15 mila stranieri. Cresce anche la partecipazione femminile, che ha superato il 45% del totale, un dato significativo che testimonia la capacità della manifestazione di attrarre un pubblico sempre più ampio e variegato. Il percorso di 21 chilometri e 97 metri sarà un vero viaggio attraverso la storia e la bellezza della Capitale. Dopo la partenza dal Circo Massimo, i runner toccheranno piazza Navona, piazza del Popolo, piazza di Spagna e piazza Venezia con vista sul Foro Romano, per poi lanciarsi verso l’arrivo davanti al Colosseo.
Un tracciato che intreccia sport e patrimonio artistico, offrendo ai partecipanti un’esperienza unica al mondo. Durante la presentazione ufficiale in Campidoglio, alla quale hanno preso parte l’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato, l’amministratore delegato di RCS Sports & Events Paolo Bellino e la race director Laura Duchi, è stato ribadito l’obiettivo ambizioso: portare la manifestazione ai livelli delle mezze maratone più prestigiose a livello internazionale. “Roma ha tutte le potenzialità per diventare un punto di riferimento mondiale”, hanno sottolineato gli organizzatori, convinti che la corsa possa crescere anno dopo anno in visibilità e partecipazione, ma la Rome Half Marathon non è soltanto una sfida sportiva, è anche un motore di sviluppo economico, turistico con migliaia di atleti, accompagnatori e famiglie che soggiorneranno in città per più giorni, utilizzando strutture ricettive, ristoranti e servizi. Un indotto significativo che, unito al valore simbolico della gara, rafforza l’immagine di Roma come grande capitale dello sport e della cultura. Il 18 e il 19 ottobre del 2025 la Città Eterna sarà, dunque, la capitale mondiale della corsa, in un weekend che promette emozioni forti, scenari indimenticabili e un messaggio positivo di aggregazione, e condivisione. Due giorni di sport e spettacolo, in cui tradizione e modernità si intrecceranno sotto lo sguardo del Colosseo, con lo sport a fare da ambasciatore d’eccellenza di Roma nel mondo.
Milan-Napoli 2-1 Sfida sbloccata al 3′ da Saelemaekers che si fa trovare pronto sul secondo palo per mettere in rete un cross dalla sinistra di Pulisic. Questi firma il raddoppio al 31′ dopo un perfetto assist di Fofana. La reazione del Napoli arriva nella ripresa al 56′ : Anguissa dopo aver costretto Maignan al miracolo, porta Estupinan ad atterrare Di Lorenzo a pochi passi dalla porta, con calcio di rigore ed espulsione del rossonero. Dal dischetto De Bruyne riapre il match e regala al Napoli mezz’ora di assedio alla porta rossonera, senza riuscire ad arrivare al pareggio. Il Napoli esce sconfitto dal Meazza, ma la reazione finale dei campioni d’Italia fa ben sperare i tifosi partenopei. Modric dall’alto dei suoi 40 anni si conferma un campione senza tempo.
Cagliari- Inter 0-2. Nel primo tempo all’Unipol Domus sono i nerazzurri a fare la gara. Dopo soli nove minuti ci pensa Lautaro a sbloccare il match, con un colpo di testa su perfetto assist di Bastoni. Stesso copione a inizio ripresa, con l’Inter sempre padrone del campo. Ad inizio secondo tempo, Calhanoglu colpisce il palo, poi Caprile si supera su Thuram. Il Cagliari agisce di rimessa, colpisce un palo di testa con Folorunsho e mette apprensione ai nerazzurri, che all’82’ raddoppiano con il primo gol in Serie A del giovane Pio Esposito puro prodotto del vivaio nerazzurro, su assist di Dimarco. Più tardi Mkhitaryan colpisce un altro palo. L’Inter dopo tanti anni fa registrare il primo utile: un fatturato da record più 576 milioni al netto delle operazioni di mercato. Tutto questo è il risultato degli ultimi anni dove evidentemente si è attuata una saggia amministrazione della società.
Juventus – Atalanta 1-1. I bianconeri dominano il primo tempo, colpiscono anche un palo con Kalulu, ma vengono puniti proprio allo scadere della frazione da un lampo di Sulemana. Nella ripresa gli ospiti vanno vicini al raddoppio, ma subiscono il pari al 78′ per un clamoroso errore difensivo a seguito di un liscio di Kossounou, su cross di Joao Mario. Cabal appena subentrato a Bremer mette in rete ed è il suo primo gol in bianconero. L’espulsione di De Roon per somma di ammonizioni, trasforma i minuti conclusivi in un vero e proprio assedio dell’area bergamasca, ma il risultato non cambia, anche grazie a un bravissimo Carnesecchi. Sembra un paradosso ma l’abbondanza degli attaccanti che dispone la Juventus mette in difficoltà l’allenatore bianconero, che non sa quali scegliere. Vlahovic ha confermato fino a questo momento che è il migliore, ma Tudor deve adeguarsi al volere della società e non lo schiera più di tanto, perché la scelta è di lasciarlo andare via per motivi di bilancio.
Roma Verona 2-0. Al (7′) la Roma è in vantaggio: cross di Celik, testa di Dovbyk che mette in rete. Gift Orban prova a trascinare gli scaligeri al pareggio, ma colpisce una clamorosa traversa a porta vuota. Il raddoppio di Soulè al (79′), a dieci minuti dal novantesimo a seguito di un passaggio di Koné. Al novantacinquesimo la rete di Orban è cancellata dal Var per un tocco col braccio. Il Verona non meritava di perdere e ha fatto soffrire i giallorossi, che continuano ad avere una difesa blindata, con un solo gol subito in quattro partite di campionato.
Lecce- Bologna 2-2. Inizia meglio il Bologna, ma sono i giallorossi a portarsi in vantaggio con Coulibaly al 13esimo, dopo la grande parata di Skorupski sul colpo di testa di Pierotti. Gli emiliani pareggiano appena prima dell’intervallo con un rigore trasformato da Orsolini. Al 72esimo del secondo tempo il Bologna realizza il gol con Odgaard. Il Lecce pareggia al 94esimo in pieno recupero con la rete del diciassettenne Francesco Camarda, sugli sviluppi di un corner. Il Lecce ha giocato con grande generosità e non meritava la sconfitta dopo aver colpito tre pali.
Sassuolo Udinese 3-1. Al Mapei Stadium iniziano bene friulani all’8′, Berardi recupera palla e serve Laurienté, che rientra sul destro e la mette sul secondo palo. Tre minuti dopo l’azione si ripete ma cambiano gli interpreti, con l’inserimento di Koné che realizza il secondo gol. A inizio ripresa i friulani con la rete di Davis mette un po’ di apprensione ai padroni di casa, che poi con il 3-1 firmato da Iannoni a una decina di minuti dal novantesimo si assicurano la vittoria. All’Udinese sono stati revocati dal Var due rigori, frettolosamente accordati dall’arbitro Perenzoni.
Genoa – Lazio 0-3. A Marassi La Lazio ritrova il successo dopo due sconfitte consecutive, Al 4′ Matteo Cancellieri riceve un bel passaggio filtrante in area che taglia la difesa in due e con un gran sinistro realizza. I biancocelesti raddoppiano alla mezzora con Castellanos dopo aver ricevuto uno splendido assist all’interno dell’area da Marusic. A inizio ripresa Zaccagni realizza il terzo gol dopo che Cancellieri aveva colpito il palo interno. Il tecnico laziale Maurizio Sarri a fine match ha così commentato: “fa piacere che dopo una settimana piena di difficoltà, sia venuta fuori questa vittoria legittima, anche se il risultato forse è un po’ ampio”.
Parma – Torino 2-1. il Parma nonostante una partenza in difficoltà, sblocca per prima il risultato. Ismajli a mani larghe in area granata colpisce inavvertitamente il pallone su colpo di testa di Delprato e l’irregolarità viene prontamente rilevata dal VAR. Pellegrino dal dischetto realizza. Ngonge pareggia la partita al 50’ grazie ad una fantastica giocata, con la quale spedisce il pallone quasi all’incrocio dei pali. Il Parma torna definitivamente in vantaggio al 72’: su un corner battuto da Valeri, Pellegrino, con un gran colpo di testa, batte nuovamente il portiere uruguayano del Torino.
Quinta giornata. I risultati: Como-Cremonese 1-1, Juventus-Atalanta 1-1, Cagliari-Inter 0-2, Sassuolo-Udinese 3-1, Pisa-Fiorentina 0-0, Roma-Verona 2-0, Lecce-Bologna 2-2, Milan-Napoli 2-1, Parma-Torino 2-1, Genoa-Lazio 0-3
Classifica: Napoli, Roma, Milan 12, Juventus 11, Cremonese, Atalanta, Inter 9, Como 8, Cagliari, Udinese, Bologna 7,Sassuolo Lazio 6, Parma 5, Torino 4, Verona, Fiorentina 3, Genoa, Pisa, Lecce 2
Dopo la sconfitta del Napoli, il campionato è sempre più avvincente con tre squadre in testa alla classifica e altre formazioni importanti che seguono a poca distanza. Camarda centravanti del Lecce è in prestito dal Milan: nell’accordo c’è il diritto di riscatto e controriscatto. Fra Milan e Lecce sono presenti anche diversi bonus di valorizzazione in favore dei salentini: 75 mila euro per ogni presenza e 100 mila euro per ogni gol realizzato dall’attaccante classe 2008. Dopo questo gol dunque, i rossoneri dovranno versare del denaro nelle casse del club del patron Sticchi Damiani. Camarda aveva segnato un gol anche in Champions a 16 anni, ma gli venne annullato dal Var. E’ felice il Milan che vede crescere il suo talento ma è felice anche Gattuso CT della Nazionale di calcio. Questi in attacco può già contare su Retegui e Kean oltre a Scamacca attualmente fermo per infortunio. Gattuso con Camarda e Pio Esposito può sperare in un futuro migliore per quell’attacco, che da tanti anni non ha più un vero bomber.
Roma si prepara a vivere un fine settimana che unirà sport, turismo e spettacolo. Il 18 e 19 ottobre 2025 la Capitale ospiterà la seconda edizione della Wizz Air Rome Half Marathon, la mezza maratona ufficiale organizzata da Roma Ostia e RCS Sports & Events, già pronta a confermarsi come una delle manifestazioni podistiche più attese dell’anno. Il programma prenderà il via sabato 18 ottobre con l’apertura del villaggio della corsa, cuore pulsante dell’evento, che offrirà non solo servizi per atleti e appassionati, ma anche momenti di incontro e di sensibilizzazione. Grazie alla collaborazione con il Policlinico Gemelli, sarà infatti possibile effettuare check up gratuiti e partecipare a iniziative dedicate alla prevenzione e ai corretti stili di vita. Una festa popolare, dunque, che trasformerà la vigilia della gara in un’occasione di socialità e benessere diffuso. Il clou arriverà domenica 19 ottobre, quando alle 8,30 scatterà la mezza maratona vera e propria. Lo start è fissato in via del Circo Massimo, all’altezza del Roseto, con un traguardo tra i più suggestivi al mondo: via degli Annibaldi, con il Colosseo a fare da sfondo. Un arrivo capace di regalare brividi a professionisti e amatori, in un anno speciale segnato dalle celebrazioni del Giubileo. I numeri confermano che la Rome Half Marathon ha già conquistato atleti e pubblico: oltre 20 mila iscritti, con un incremento del 35% rispetto allo scorso anno, e ben 15 mila stranieri.
Cresce anche la partecipazione femminile, che ha superato il 45% del totale, un dato significativo che testimonia la capacità della manifestazione di attrarre un pubblico sempre più ampio e variegato. Il percorso di 21 chilometri e 97 metri sarà un vero viaggio attraverso la storia e la bellezza della Capitale. Dopo la partenza dal Circo Massimo, i runner toccheranno piazza Navona, piazza del Popolo, piazza di Spagna e piazza Venezia con vista sul Foro Romano, per poi lanciarsi verso l’arrivo davanti al Colosseo. Un tracciato che intreccia sport e patrimonio artistico, offrendo ai partecipanti un’esperienza unica al mondo. Durante la presentazione ufficiale in Campidoglio, alla quale hanno preso parte l’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato, l’amministratore delegato di RCS Sports & Events Paolo Bellino e la race director Laura Duchi, è stato ribadito l’obiettivo ambizioso: portare la manifestazione ai livelli delle mezze maratone più prestigiose a livello internazionale. “Roma ha tutte le potenzialità per diventare un punto di riferimento mondiale”, hanno sottolineato gli organizzatori, convinti che la corsa possa crescere anno dopo anno in visibilità e partecipazione, ma la Rome Half Marathon non è soltanto una sfida sportiva, è anche un motore di sviluppo economico, turistico con migliaia di atleti, accompagnatori e famiglie che soggiorneranno in città per più giorni, utilizzando strutture ricettive, ristoranti e servizi. Un indotto significativo che, unito al valore simbolico della gara, rafforza l’immagine di Roma come grande capitale dello sport e della cultura. Il 18 e il 19 ottobre del 2025 la Città Eterna sarà, dunque, la capitale mondiale della corsa, in un weekend che promette emozioni forti, scenari indimenticabili e un messaggio positivo di aggregazione, e condivisione. Due giorni di sport e spettacolo, in cui tradizione e modernità si intrecceranno sotto lo sguardo del Colosseo, con lo sport a fare da ambasciatore d’eccellenza di Roma nel mondo.
In occasione della Giornata Mondiale dello Sport Universitario, il 24 settembre del 2025, l’Hub Culturale Moby Dick di Roma ha ospitato un evento di grande rilievo per il mondo accademico e sportivo: la presentazione del libro “L’anima sociale e industriale dello sport” di Vito Cozzoli, già Presidente e Amministratore Delegato di Sport e Salute. Il volume di Cozzoli si propone come un punto di riflessione sul duplice volto dello sport: non solo pratica e passione collettiva, ma anche leva di sviluppo economico e coesione sociale. L’incontro si è svolto in un clima di partecipazione autentica e dialogo aperto, con l’autore affiancato da numerose personalità del mondo istituzionale, universitario e sportivo. A prendere la parola, insieme a Vito Cozzoli, sono intervenuti Simone Foglio, Presidente di DiSCo Lazio, l’On. Paolo Barelli, Deputato e Presidente della Federazione Italiana Nuoto, l’On. Luisa Regimenti, Assessore all’Università della Regione Lazio, e l’On. Daniele Leodori, Consigliere Regionale del Lazio. Presenti anche Attilio Parisi, Magnifico Rettore dell’Università del Foro Italico, Alessandro Cochi, Presidente del CONI Regione Lazio, e Libero Mazzaroppi, componente del Consiglio di Amministrazione di DiSCo Lazio. Tra gli ospiti d’onore figuravano anche i Rettori Nathan Ghiron Levialdi (Università di Roma Tor Vergata) e Massimiliano Fiorucci (Università Roma Tre), a testimonianza di quanto il tema del legame tra sport e formazione universitaria sia oggi più che mai al centro del dibattito culturale e politico.
Il libro presentato affronta due dimensioni spesso considerate distanti ma in realtà profondamente intrecciate: da un lato, lo sport come industria, generatore di posti di lavoro, innovazione e ricchezza, capace di incidere significativamente sul PIL nazionale; dall’altro, lo sport come strumento educativo e inclusivo, in grado di formare cittadini consapevoli, migliorare la salute pubblica e favorire l’integrazione sociale. “L’anima sociale e industriale dello sport” non si limita a una disamina teorica, ma si arricchisce di esempi concreti, esperienze e riflessioni maturate nel corso di un lungo percorso professionale, offrendo spunti utili a istituzioni, operatori del settore e giovani studenti.
L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione del ruolo dello sport all’interno della vita universitaria, anche alla luce delle sfide che le nuove generazioni si trovano ad affrontare. In un’epoca segnata da transizioni digitali, ambientali e sociali, il ruolo dello sport torna a essere centrale come ponte tra benessere individuale e sviluppo collettivo. Un evento che, nel segno della Giornata Mondiale dello Sport Universitario, ha voluto dare voce a una visione dello sport non solo come attività fisica, ma come elemento portante di una società moderna, equa e dinamica.
Bologna- Genoa 2-1 Nel primo tempo si assiste a poche emozioni. Nella ripresa il Genoa passa in vantaggio grazie alla rete di Ellertson, al 63′ che dopo una triangolazione, entra in area di rigore e punisce Skorupski con un gran tiro. Il Bologna reagisce immediatamente e pareggia grazie al colpo di tacco di Santi Castro. La gara si vivacizza e il goal del definitivo vantaggio arriva allo scadere, esattamente al 99′ su calcio di rigore siglato da Orsolini e decretato dall’arbitro a seguito di un fallo di mano in area di Carboni. Orsolini si conferma un cecchino infallibile e segna il suo 67° gol in Serie A, eguagliando Beppe Signori.
Torino-Atalanta 0-3. I nerazzurri travolgono il Torino nel primo tempo, con tre gol in otto minuti grazie alla doppietta di Nikola Krstovic (30′ e 38′) e alla rete di Sulemana (35′), autore anche di un assist. Il Toro nella ripresa cerca di tornare in partita, ma Zapata si fa parare un rigore da Carnesecchi. Nel finale all’86’ si rivede in campo Lookmann, dopo essersi riappacificato con la società. Il Torino al termine dell’incontro è stato contestato dai tifosi e nel mirino c’è soprattutto il presidente Cairo. L’Atalanta ha saputo subito reagire dopo la brutta sconfitta in Champions nonostante l’assenza di sei titolari. Il deludente cammino del Torino in campionato si poteva già preventivare perché quando si continuano a vendere i pezzi migliori senza rimpiazzarli, prima o poi i conti non tornano.
Lazio — Roma 0-1. L’ex capitano Lorenzo Pellegrini, che sembrava fuori dai progetti giallorossi, una volta tornato in campo dopo 140 giorni dall’ultima partita, decide il derby al 38esimo minuto del primo tempo. L’esterno biancoceleste Tavares perde palla in area nel duello con Rensch, così Soulé serve Pellegrini che realizza con un gran destro nell’angolino. Nella ripresa Dia non riesce a realizzare davanti a Svilar (54′) e nel finale il derby si innervosisce. L’arbitro espelle Belahyane per un brutto fallo su Koné, Cataldi colpisce al 94 un clamoroso palo esterno, saltano i nervi ai laziali e Guendouzi è espulso dopo il triplice fischio. La Lazio avrebbe meritato il pari, ma intanto è alla terza sconfitta su quattro partite di campionato e si trova in piena crisi di gioco e di risultati. E’ una formazione che non si è potuta rinforzare nell’ultima campagna acquisti perché la Covisoc ha bloccato il mercato in entrata, a causa del mancato rispetto di parametri finanziari stabiliti dalla FIGC.
Fiorentina – Como 1-2 Al Franchi nel primo tempo la Fiorentina parte meglio e per mezz’ora dà l’impressione di poter vincere la gara.. Mandragora al (6′) sblocca subito il match con un sinistro potente sugli sviluppi di una punizione respinta dalla barriera. Moise Kean in seguito ha un paio di occasioni per realizzare il raddoppio. Nella ripresa il Como ribalta il risultato grazie a un colpo di testa di Kempf (65′) e in pieno recupero, arriva il gol della vittoria di Addai, con un rasoterra forte sul primo palo.
Verona-Juventus 1-1 I bianconeri passano in vantaggio al 19’ grazie a Francisco Conceição che dopo aver superato due avversar,i dal limite fa partire un sinistro rasoterra che buca Montipò. L’Hellas trova il pareggio al 44′: a seguito di una lunga rimessa di Bradaric, Nelsson manca la sponda di testa e Joao Mario alle sue spalle con il braccio largo colpisce il pallone. Rapuano dopo essere stato richiamato al Var assegna il rigore e il tecnico bianconero Tudor nel post-partita, contesta senza giri di parole questa decisione. Evidentemente la terza partita nell’arco dei sette giorni ha pesato sulle gambe dei bianconeri così come gli errori arbitrali del Var. Il rigore assegnato al Verona per il mani di Joao Mario e la mancata espulsione di Orban nel match contro la Juve, potrebbero portare a due conseguenze alla squadra arbitrale del Bentegodi. Non solo la retrocessione in Serie B per Antonio Rapuano, secondo la Gazzetta dello Sport ci sarà una sanzione pure per Gianluca Aureliano, che era al VAR.
. Inter – Sassuolo 2-1 I nerazzurri hanno fatto la partita ma hanno avuto il torto di tenere in bilico il risultato fino alla fine. L’Inter passa in vantaggio al 14esimo, con Dimarco servito da Sucic. Il raddoppio di Carlos Augusto all’80esimo (con deviazione di Muharemovic) sembrava aver sistemato le cose, ma tre minuti più tardi la rete di Cheddira accorcia le distanze e tiene tutto lo Stadio di san Siro in apprensione fino alla fine. La vittoria, pur importante per il morale e per la classifica, ha messo in luce tutte le vulnerabilità dei nerazzurri. Pio Esposito ha confermato di essere un giovane di talento che si sta ritagliando un ruolo sempre più importante nella squadra titolare. Ha il fiuto del gol ma è un centravanti generoso che gioca per la squadra. L’Inter ha schierato in porta Josep Martinez, che si è confermato un portiere di valore e per lui dovrebbe essere arrivato il momento di diventare titolare del ruolo.
Udinese-Milan 0-3. Dopo aver controllato il gioco per buona parte del primo tempo, i rossoneri sbloccano il match al ’40 con Pulisic che riesce a sfruttare un mezzo pasticcio tra Kristensen e Sava e insacca. Ad Inizio ripresa i rossoneri raddoppiano con Pulisc che una volta rubato palla, serve Fofana che non sbaglia. Al 53′ ancora Pulisic protagonista, con Rabiot che serve l’americano che fa doppietta e porta il risultato sullo 0-3. La prestazione del Milan al Bluenergy Stadium è stata una dimostrazione di solidità e concretezza, considerato che è da tre partite che non incassa un gol e sta guadagnando posizioni in classifica, dopo la prima sconfitta contro la Cremonese. Modric si sta confermando un giocatore formidabile nonostante le sue 40 primavere: i suoi tocchi incantano le platee e portano prestigio al massimo campionato di calcio.
Napoli Pisa 3-2. Primo tempo complicato per il Napoli, ma alla fine a sbloccare il punteggio è Gilmour, servito perfettamente da Spinazzola. Nella ripresa Beukema tocca la palla con una mano in area e Nzola pareggia dal dischetto. Il Napoli al 73′ torna in vantaggio con un destro vincente di Spinazzola per poi segnare ancora con il subentrato Lucca a otto minuti dalla fine. Il Pisa non si rassegna e continua a giocare: Angori approfitta di un erroraccio di Di Lorenzo e manda a segno Lorran. A seguito di questa vittoria, gli azzurri rimangono a punteggio pieno e si preparano al big match di domenica sera contro il Milan dove sarà già tempo di verdetti. Il Napoli reduce della dura partita di Manchester, giocata in 10 uomini per più di un’ora, ha sicuramente pagato le fatiche europee. A fine partita Conte si è espresso così: “Sicuramente c’è soddisfazione per aver iniziato con 4 vittorie, ma non sarà facile in un campionato molto equilibrato, con 6-7 squadre di ottimo livello”.
Di seguito i risultati della 4° giornata Serie A :
Lecce-Cagliari: 1-2 Bologna-Genoa: 2-1 Verona-Juventus: 1-1
Udinese-Milan: 0-3 Lazio-Roma: 0-1 Torino-Atalanta: 0-3
Inter-Sassuolo: 2-1 Como-Fiorentina: 2-1 Cremonese-Parma 0-0 Napoli-Pisa 3-2
Juventus-Inter 4-3. Nonostante l’inizio convincente dell’Inter è la Juventus a passare in vantaggio nel primo tempo con Kelly al 14′, poi Calhanoglu. trova il pareggio con un gran sinistro alla mezz’ora. Al 38’ Yldiz riporta in vantaggio i padroni di casa. Nella ripresa l’Inter è più determinata e prima pareggia con Calhanoglu al 66′ con un bel destro dal limite poi passa in vantaggio dieci minuti dopo con Marcus Thuram . L’altro Thuram, Khephren, trova la rete e di testa all’83’ e fa 3-3. Quando la partita volge al termine al 91′ il giovane Adzic, con un destro da 30 metri regala la vittoria ai bianconeri per 4-3. I bianconeri sono a punteggio pieno, i nerazzurri invece con 2 sconfitte su tre partite, scivolano a -6 dalla vetta. L’Inter dopo le sostituzioni nel secondo tempo era riuscita a ribaltare la partita con il vantaggio di Marcus Thuram a 15 minuti dalla fine. Poi però i soliti errori di distrazione e superficialità, sono costati di nuovo cari ai nerazzurri. Il neo tecnico Chivu ha dimostrato già nel passato che non guarda in faccia nessuno, a suo parere non c’è nessun intoccabile e allora contro l’ Ajax, nell’esordio stagionale europeo, non è da escludere una mini rivoluzione. Il portiere titolare Sommer non è l’unico a rischiare il posto.
Fiorentina– Napoli 1-3. Dopo pochi minuti Hojlund sfiora il vantaggio ma i partenopei continuano nel loro possesso palla e vanno in vantaggio dopo 6 minuti grazie ad un calcio di rigore realizzato da De Bruyne concesso sugli sviluppi del salvataggio sulla linea di Comuzzo. Il raddoppio è siglato da Hojlund al 14’, all’esordio con la maglia azzurra con un destro preciso che non lascia scampo a De Gea. La Fiorentina prova a reagire ma Kean manca due facile occasioni Nella ripresa è Beukema (51′) altro esordiente, a realizzare la terza rete da due passi, un assist di Anguissa, Al 79′ è capitan Ranieri ad accorciare le distanze per i toscani. La vittoria contro i toscani conferma quanto di buono si era visto nelle partite precedenti contro Sassuolo e Cagliari, dove si era assistito ad un centrocampo molto ben assortito e una difesa di grande livello. Conte si sta confermando un tecnico avveduto ed esperto, nella scelta degli uomini da schierare in campo e nella tattica da adottare. La scelta di acquistare Hojlund si è rivelata giusta ed opportuna perché si tratta un bomber vero, che si muove ed ha le qualità di un attaccante di gran valore. Lo ha dimostrato in occasione del suo gol. Il Napoli ha realizzato contro i viola con tre acquisti della recente campagna acquisti: De Bruyne Hojlund e Beukema e questo conferma la validità delle scelte tecniche.
Cagliari-Parma 2-0. I sardi sconfiggono 2-0 un Parma sprecone e disattento. Al 35′ arriva il vantaggio sardo: c’è un corner battuto da Obert,la respinta incerta di Suzuki e Mina insacca di testa da pochi passi. Nel secondo tempo il Parma è più determinato: al 57′ Cutrone colpisce il palo, poco dopo Almqvist chiede invano un rigore. Il Cagliari dopo la traversa di Oristanio al 71′, colpisce in ripartenza: al 77′ Palestra avvia l’azione, Adopo calcia, Suzuki e il palo salvano una prima volta, ma Felici raccoglie e firma il raddoppio.
Milan Bologna 1-0. . A decidere la partita al 61′ con un preciso piatto dal limite su assist di Saelemaekers è il 40enne Luka Modric al suo primo gol nel campionato italiano, Fino a quel momento il Milan non aveva giocato bene e nemmeno il Bologna. Il gol sblocca i rossoneri che più volte sfiorano il raddoppio. Da segnalare i quattro pali colpiti dai rossoneri con Gimenez (due, di cui uno però con la palla già uscita sul fondo), Estupinan e Ricci. Allegri è espulso per proteste dopo il consulto del Var che toglie un rigore per fallo su Nkunku. Problema muscolare per il portiere Maignan, costretto ad abbandonare il campo per un problema a un polpaccio.
Atalanta Lecce 4-1. Nonostante una prima parte di gara controllata dai salentini , I bergamaschi vanno in vantaggio al 37′ con un gran colpo di testa di Scalvini, sugli sviluppi di un corner. Troppo debole il Lecce, che riesce a resistere solo mezzora e poi esce dalla partita. Nella ripresa la doppietta di De Ketelaere, intervallata da un gran gol di Zalewski il quale colpisce anche la traversa su punizione. Nel finale i salentini accorciano le distanze con un sinistro a giro di N’Dri che finisce all’incrocio dei pali.
Roma Torino 0- 1. I giallorossi dominano sul piano del possesso palla, ma non costruiscono vere occasioni da rete. Il Toro resiste alle iniziative sterili della Roma e allo scoccare dell’ora di gioco, puniscono i giallorossi con uno splendido gol di Simeone al termine di un’azione in ripartenza. I granata legittimano la vittoria con un secondo tempo di valore, dove vanno vicini a realizzare il secondo gol. Prima sconfitta per i giallorossi, alla vigilia del derby e in settimana dovranno affrontare il problema Dybala, uscito per un problema muscolare. Un ennesimo infortunio, che conferma la sua fragilità muscolare.
Sassuolo Lazio 1-0. Al Mapei Stadium nel primo tempo entrambe le squadre non creano molte occasioni da gol e le più opportune sono firmate dal centravanti emiliano Pinamonti. Nella ripresa le due squadre giocano meglio e Muric deve effettuare una grande parata su una gran colpo di testa di Zaccagni. Fadera al 70′ sugli sviluppi di un corner, appena entrato, devia alle spalle di Provedel un colpo di testa di Muharemovic I venticinque minuti finali sono un assedio dei biancocelesti, che però sprecano le loro opportunità.
Como Genoa 1-1.. Al Sinigaglia, in un match con poche occasioni da gol, la gara si accende con una grande rete di Nico Paz al 13’. L’argentino dopo aver ricevuto in posizione centrale da Morata, si gira su stesso, si porta la palla sul mancino e lascia partire una conclusione potente e precisa che non lascia scampo a Leali. Una rete di gran classe. L’incontro vive fasi di equilibrio fino ad inizio ripresa, quando Kuhn e Morata sfiorano il raddoppio. Nella ripresa il Genoa prova a reagire, ma la difesa biancoblù è attenta e non si fa sorprendere. Nel finale Jacobo è espulso e il Genoa ne approfitta per segnare la rete del pareggio, con Ekuban al 92′ in mischia.
Il Var ha confermato un errore evidente che ai al giorno d’oggi è inammissibile: il Milan è stato penalizzato per la mancata assegnazione di un calcio di rigore netto e lampante che ha mandato su tutte le furie Massimiliano Allegri. Questi è stato espulso. per le eccessive proteste nei confronti della decisione in campo. Secondo i vertici arbitrali è più grave l’errore di chi era in sala Var rispetto a quello del direttore di gara, ma saranno fermati entrambi, Marcenaro e Fabbri. Noi riteniamo che sia importante l’uso della tecnologia che negli anni passati ha dimostrato di essere molto utile, ma devono essere sopra tutto all’altezza coloro che sono chiamati a verificare eventuali irregolarità.
Cagliari – Parma 2-0 Juventus – Inter 4-3 Fiorentina – Napoli 1-3
Roma – Torino 0-1 Atalanta – Lecce 4-1 Pisa – Udinese 0-1
Sassuolo – Lazio 1-0 Milan – Bologna 1-0 Verona – Cremonese 0-0
Como – Genoa 1-1
Lecce Milan 0-2. Il Milan vince sul campo del Lecce e conquista i primi 3 punti di questo campionato. Nel primi 45 minuti si assiste ad un match a ritmi lenti, con un’occasione per Loftus Cheek di testa ed un diagonale di Gimenez a lato. Al 66′ rossoneri vanno in vantaggio grazie ad un perfetto calcio di punizione dal limite di Modric per la testa di Loftus Cheeck che batte Falcone per l’1-0. Nel finale all’ 86′ i rossoneri raddoppiano: c’è un rinvio lungo di Maignan, la difesa dei pugliesi è sorpresa, così Pulisic si invola verso la porta e batte Falcone con un gran diagonale.
Cremonese Sassuolo 3-2 il Sassuolo vince ed è solo in testa alla classica a punteggio pieno. La Cremonese si trova in difficoltà contro gli emiliani nei primi dieci minuti, ma poi si assesta. Dopo la mezz’ora, Vazquez e compagni cambiano passo e trovano il vantaggio al 37′: a seguito di corner di Vandeputte, Terracciano realizza di testa e porta in vantaggio la sua squadra. La squadra di Nicola al 39′ realizza il secondo gol con Vazquez. Nella ripresa il Sassuolo prima accorcia con Pinamonti al 63′, poi su rigore pareggia al 73′ con Berardi. Nei minuti di recupero Manuel De Luca grazie ad un calcio rigore al 92′ consegna la vittoria alla sua squadra.
Napoli Cagliari 1-0. Nel primo tempo gli spettatori assistono a pochissime emozioni, con la sola eccezione nel finale della prima frazione, dove il portiere Caprile effettua una parata su McTominay. Nella ripresa i campioni d’Italia si fanno più intraprendenti e si rendono pericolosi nel finale, con due occasioni sempre con lo stesso Mctominay. Quando il risultato appare ormai acquisito, al 95′ a venti secondi dalla fine dei 5 minuti di recupero, sugli sviluppi di un corner, Anguissa anticipa i difensori e segna il gol della vittoria.
Pisa Roma 0-1 il Pisa. I giallorossi soffrono nel primo tempo e faticano a trovare spazi, ma nella ripresa, a seguito dell’entrata in campo di Dybala, alzano il baricentro e diventano più pericolosi. Il gol che decide l’incontro lo segna Soulé su assist di Ferguson e consente ai giallorossi di restare a punteggio pieno in vetta alla classifica.
Bologna Como 1-0 Il Bologna, batte il Como e regala al suo pubblico la prima vittoria stagionale. I rossoblù partono bene e Castro manca una facile occasione davanti a Butez. Al 27′ c’è l’infortunio di Van der Brempt, un calciatore importante per il Como, sostituito da Smolcic. Decisiva la rete di Orsolini al 59′ al termine di una bella azione corale: Lucumì verticalizza per Castro, che protegge palla e serve al limite il numero 7 che batte Butez per l’1-0. Orsolini festeggia in questo modo il suo ritorno tra i convocati in Nazionale, pronto a mettersi a disposizione dl mister Gattuso, contro Estonia e Israele.
Parma Atalanta 1-1: iI tiro di De Roon prima e il palo di Scamacca al 19′ sembrano far pensare a una serata positiva per la formazione Bergamasca. I gialloblù rispondono con un sinistro di Bernabé respinto da Carnesecchi. Al 79′ Pasalic porta in vantaggio i nerazzurri bergamaschi con un destro dal limite, poi all’85’ Cutrone (al suo esordio con i parmensi) dopo essere subentrato, realizza dopo la parata di Carnesecchi, sul colpo di testa di Delprato.
Inter Udinese 1-2. A San Siro i nerazzurri partono bene, poi abbassano il ritmo e subiscono la maggiore fisicità dei friulani. Nel primo tempo Dumfries (17′) sblocca il match su assist di Thuram, ma al 25’ l’Udinese protesta per un tocco di Dumfries con il braccio in area che convince l’arbitro ad assegnare il calcio di rigore. Dal dischetto, Davis realizza. Al 40′ un bel destro a giro di Atta, ribalta il risultato. Nella ripresa, l’Inter reagisce, ma i suoi attacchi si infrangono contro la difesa bianconera. I nerazzurri non vanno oltre un gol annullato a Dimarco per posizione irregolare di Thuram.
Lazio Verona 4-0 Il match si indirizza subito con i padroni di casa che devono riscattare la brutta sconfitta contro il Como: al 3’ Guendouzi, ben servito da Castellanos, sblocca il risultato con un piatto vincente. Sei minuti dopo arriva il raddoppio firmato da Zaccagni, abile a superare Montipò dopo un assist dello stesso Guendouzi. Il Verona prova a reagire al 28’ con Bernède, ma il suo tiro si stampa sul palo. Poco dopo, al 41’, Castellanos realizza il terzo gol di testa su punizione di Rovella, Nella ripresa all’82’ Dia firma il definitivo 4-0, appoggiando in rete l’assist di Castellanos a porta vuota.
Genoa Juventus 0-1 Dopo un primo tempo avaro di emozioni, con sole tre palle gol, la sfida si sblocca nella ripresa. La seconda vittoria consecutiva la Juve la raggiunge grazie a due esuberi di lusso: Filip Kostic e Dusan Vlahovic. Flip al 28esimo minuto della ripresa, batte il calcio d’angolo e il centravanti serbo supera l’ottimo portiere genoano Leali con un gran colpo di testa, da centravanti vero. C’è da considerare che Vlahovic (al secondo gol in due partite,) era entrato al 73′ da dieci minuti al posto di David. Probabilmente l’acquisto di un nuovo attaccante e il fatto di sentirsi messo in secondo piano, ha accentuato il suo impegno.
Tra le quattro squadre che guidano la classifica dopo i primi 180 minuti di campionato, ci sono tre grandi formazioni e una piccola realtà, la Cremonese, capace di segnare 5 reti. Dopo la seconda giornata l’Inter è la quadra che ha realizzato di più (6 reti), ma dopo l’illusorio 5-0 del debutto contro il Torino, ecco la sorpresa della giornata, la sua sconfitta contro l’Udinese. Già si era segnato poco nel turno inaugurale (21 reti), la seconda giornata ha fatto risultare ancora meno, a quota 20, nonostante lo splendido poker della Lazio contro il Verona. Tre le squadre ancora a secco di reti ci sono: Genoa, Lecce e Torino. Nella prossima settimana ci sarà la pausa del campionato per gli impegni della Nazionale. Sale l’attesa per il debutto di Rino Gattuso come C.T degli azzurri: venerdì contro l’Estonia a Bergamo e lunedì prossimo a Debrecen contro Israele, servono due vittorie con tanti gol. Proprio per questo, il neo CT ha convocato la bellezza di nove attaccanti. Tutta l’Italia calcistica si augura di non mancare ancora una volta la qualificazione ai mondiali, sarebbe una grandissima delusione, ma la presenza di tanti calciatori stranieri nel nostro campionato non aiuta certo in questo senso. Le società sono ormai delle imprese e devono far quadrare i conti e spesso i calciatori stranieri hanno un valore di mercato inferiore agli italiani.
Risultati della seconda giornata di campionato:
Cremonese-Sassuolo 3-2 (37′ F. Terracciano, 39′ F. Vázquez, 64′ Pinamonti, 73′ rig. Berardi, 93’ rig. De Luca)
Lecce-Milan 0-2 (66’ Loftus-Cheek, 86’ Pulišić) Bologna-Como 1-0 (59’ Orsolini)
Parma-Atalanta 1-1 (79’ Pašalić, 85’ Cutrone) Napoli-Cagliari 1-0 (95’ Zambo Anguissa)
Pisa-Roma 0-1 (55’ Soulé) Genoa-Juventus 0-1 (Vlahovic 73’)
Torino-Fiorentina 0-0 Inter-Udinese 1-2 ( Dumfries 17’, Davis 29’, Atta 40’)
Lazio-Verona 4-0 (Guendouzi 3’, Zaccagni 10’, Castellanos 41’, Dia 82’)
Reti: 58′ Riccardi (L)
Latina: Mastrantonio, Ercolano, Porro (61′ Vona), Calabrese, Ekuban (49′ Gagliano), Ciko, Marenco (C), De Ciancio, Parodi, Pannitteri (90+2′ Scravaglieri), Quieto (49′ Riccardi). A disposizione: Basti, Iosa, Ciciretti, Pace, Catasus, Dutu, Di Giovannantonio, Fasan, Farneti, Regonesi, De Marchi. Allenatore: Alessandro Bruno.
Atalanta U23: Pardel, Panada (C), Pounga, Cissè (68′ Camara), Guerini, Obrić, Ghislandi (81′ Bergonzi), Navarro, Idele (76′ Simonetto), De Nipoti (68′ Cortinovis), Vavassori (76′ Lonardo). A disposizione: Torriani, Sassi, Berto, Comi, Manzoni, Riccio, Tornaghi, Colombo, Levak, Del Lungo. Allenatore: Salvatore Bocchetti.
Arbitro: Domenico Castellone di Napoli.
I nerazzurri partono bene nella prima di campionato e al “Domenico Francioni”, battono per 1-0 l’Atalanta U23, una formazione giovane ed ambiziosa, che segue le orme tratteggiate da anni della prima squadra, nel massimo campionato di calcio. Il Latina rispetto alla gara di Coppa Italia vinta contro il Gubbio, presenta in campo Ercolano e Ciko titolari con Quieto e Pannitteri ad agire alle spalle di Ekuban.
La prima vera occasione è per il Latina: al 6’ Quieto se ne va sulla sinistra e crossa al centro per CiKo che sbaglia la conclusione di testa. Al 20′ per l’Atalanta U23’, c’è una splendida apertura di Panada per Idele che riesce a servire De Nipoti il quale cerca di piazzarla con l’esterno ma manca la porta per questione di centimetri. Al 34′ il Latina per poco non passa in vantaggio: Ekuban dopo aver intercettato il retropassaggio per errore di Pounga, entra in area di rigore ma calcia clamorosamente fuori davanti al portiere Pardel. Ekuban è un attaccante valido tecnicamente che agisce bene da seconda punta, ma dimostra spesso di non avere quella freddezza necessaria sottoporta.
Nella ripresa il tecnico dei pontini Bruno al 49’ effettua un doppio cambio: escono Quieto ed Ekuban, sostituiti rispettivamente da Riccardi e Gagliano. Nella ripresa i bergamaschi più volitivi e pericolosi esercitano una maggiore pressione. Al 56′ Idele parte in dribbling dalla destra, entra in area e serve Cissè, che calcia direttamente a rete, ma il suo tiro subisce una deviazione e la palla si stampa sul palo. Al 58’ su una mischia in area generata da un cross di Ciko, la difesa atalantina non riesce a liberare, ed è proprio l’ex giallorosso Riccardi subentrato nella ripresa, a girare di destro al volo la rete dell’1-0 per il Latina. Al 65’ i pontini vanno nuovamente a rete a con Marenco, ma l’arbitro l’annulla per fuorigioco
L’Atalanta U23 tenta il tutto per tutto e nel finale trova il pareggio al 79’ con Lonardo, ma anche questa rete viene annullata per fuorigioco. I bergamaschi non si arrendono e provano ad attaccare fino all’ultimo, ma il Latina resiste bene anche negli interminabili 10 minuti di recupero concessi dall’arbitro a causa delle numerose interruzioni nei 90’ minuti regolamentari. E’ stata una prestazione solida e concreta quella del Latina. che le consente di incamerare i primi tre punti contro un avversario organizzato e ben messo in campo, confermando quanto di buono si era visto contro il Gubbio in Coppa Italia.
A fine gara il tecnico Alessandro Bruno ha così commentato: sono contento perché la squadra ha approcciato bene e condotto la gara nel migliore dei modi. Credo che nulla si possa dire sul risultato finale, anche in considerazione delle importanti occasioni create.
Sassuolo-Napoli 0-2. ll Napoli Campione d'Italia ritorna in campo con un risultato positivo nella prima giornata di Serie A. Al Mapei Stadium nel primo tempo sono gli azzurri a controllare il gioco e a fare il match: McTominay (17') sblocca la gara di testa su assist di Politano, poi centra la traversa con un bel destro a giro dal limite. I partenopei ripartono come avevano chiuso la scorsa stagione: con un gol dello scozzese, un calciatore di temperamento utile in tutte le zone del campo. Il Sassuolo è pericoloso solo con un tiro cross di Doig, disinnescato da Meret. Stessa situazione nella ripresa, con il Napoli che colpisce un palo con Politano e poi raddoppia i conti con una punizione "velenosa" di De Bruyne (57') che in realtà era un cross dalla fascia, ma nessuno tocca il pallone che si infila in rete. Berardi il calciatore bandiera del Sassuolo, si fa vedere con un diagonale pericoloso che fa sobbalzare i tifosi partenopei. Nel finale espulso Koné per doppia ammonizione.
Milan-Cremonese 1-2. Il risultato a sorpresa di questa prima giornata di Serie A è la vittoria della neopromossa Cremonese che batte il Milan di Massimiliano Allegri, che ritorna sulla panchina rossonera dopo oltre 11 anni. Dopo aver contenuto il forcing milanista dei primi minuti, gli ospiti giocano un bel primo tempo e si fanno vedere nell'area avversaria. Maignan para su Bonazzoli, ma non può nulla al 28’ su colpo di testa di Baschirotto su cui Pavlovic è in ritardo. La reazione del Milan non è veemente, ma all'ultimo secondo prima dell'intervallo Pavlovic si fa perdonare il precedente svarione e di testa mette in rete un pallone crossato da Estupinan. A inizio ripresa il Milan parte forte, le occasioni non mancano e tra questa c'è anche quella di Modric, che vuole confermare di essere ancora un giocatore di talento, nonostante l’età. Nel momento più difficile per gli ospiti, al 61', questi passano in vantaggio con un gol stupendo, in sforbiciata, di Bonazzoli, che non lascia scampo a Maignan. A nulla serve il forcing finale.
Roma-Bologna 1-0. La prima giornata del Campionato inizia positivamente per la nuova Roma di Gian Piero Gasperini, che, nonostante manchi ancora dei rinforzi, ottiene una vittoria che lascia ben sperare per il proseguo del campionato. Alla vigilia Gasperini si era lamentato della campagna acquisti, a suo parere non ancora completa, ma i nuovi arrivati già riescono a mettersi in evidenza con due occasioni per Ferguson e una per Wesley. L’ottima Roma della prima mezzora colpisce anche un palo con Cristante. Il Bologna, perde subito per infortunio due calciatori importanti, Immobile e Casale che condiziona il rendimento dei felsinei. A inizio ripresa Castro colpisce la traversa con un tiro cross, ma è soltanto un episodio. La rete decisiva la firma Wesley, che sfrutta l'errore di Lucumì e sblocca la gara al 53'. Konè sbaglia un gol già fatto e anche Bernardeschi manca il gol del pareggio. C’è spazio anche per le magie di Dybala, (la sua sola presenza accende l’Olimpico) che sfiora il raddoppio.
.Juventus Parma 2-0. All'Allianz Stadium nel primo tempo i bianconeri controllano il possesso, fanno la partita e spingono, ma i loro sforzi si infrangono contro il portiere degli ospiti Suzuki. Nella ripresa un sinistro di Conceiçao si stampa sul palo, poi Yildiz, trova a centro area David che sblocca il match anticipando il suo diretto marcatore. Vlahovic all’84' chiude i conti ancora su suggerimento del turco. Di seguito c’è l'espulsione di Cambiaso. Questo episodio chiude definitivamente la gara,
Atalanta Pisa 1-1. I bergamaschi pareggiano 1-1 tra le mura amiche del Gewiss Stadium contro un combattivo Pisa. Sono i toscani a passare in vantaggio con l'autogol di Hien, che devia nella sua porta un cross di Angori al 26'. A inizio ripresa ci pensa Scamacca (50') su assist di Pasalic a rimettere tutto in equilibrio. Trovato il pari, gli orobici sfiorano il gol della vittoria in più di un'occasione, ma i ragazzi di Gilardino si difendono con ordine e conquistano un punto prezioso..
Como Lazio 2-0. Al Giuseppe Sinigaglia sono i padroni di casa a partire meglio con un incessante possesso palla che mette in difficoltà gli uomini di Sarri. I lariani sfiorano più volte la rete con Nico Paz, Rodriguez e Vojvoda. Nella ripresa è Douvikas al (47') su un assist splendido di Nico Paz a portare in vantaggio il Como, poi Castellanos al 63' trova il pari annullato per fuorigioco. Al 73' una magia su punizione di Nico Paz regala il raddoppio agli uomini di Fabregas, che pochi minuti dopo sfiorano il tris con Vojvoda che stampa il suo gran tiro sulla traversa. I biancocelesti si arrendono ai comaschi in forma strepitosa. Questi hanno una presidenza molto importante che ha promesso ai suoi tifosi di entrare entro cinque anni in Champions league. Per la prima volta, una decisione dell'arbitro è stata spiegata ai tifosi dal direttore di gara, in questo caso Gianluca Manganiello. L'episodio al minuto 64', quando Castellanos viene mandato a rete da Gila con un lancio millimetrico. L'attaccante stoppa il pallone e batte Butez, ma la posizione di partenza è irregolare.
Inter Torino 5-0. La partita si sblocca al 18', con Bastoni che di testa insacca sul corner battuto da Barella. Il raddoppio arriva al 36', con Thuram che servito da Sucic all'interno dell'area di rigore si gira e realizza. Ad inizio ripresa anche Lautaro Martinez: al 52' realizza a seguito di un clamoroso errore in disimpegno dei granata. L'argentino, è lesto a colpire anticipando Israel per il 3-0. Al 62' l'Inter realizza il quarto gol: cross di Bastoni per Thuram che di testa insacca la personale doppietta. Dieci minuti dopo, al 72', Lautaro Martinez concede l'assist a Bonny per il 5-0. La squadra è ripartita con quell'atteggiamento di dominare il gioco che aveva caratterizzato alcune delle serate migliori dell'era Inzaghi. La difesa ha mostrato compattezza e il solo nuovo innesto in campo dal 1' di Sucic, è sembrato ampiamente a suo agio anche davanti al pubblico del "Meazza".
Due campioni particolarmente attesi in questo campionato sono Nico Paz e Kenan Yildiz . Portano entrambi la maglia numero 10, perché è un numero che identifica quella dose di classe che deve avere il fuoriclasse. Ricordando il grande Diego Armando Maradona. Entrambi la indossano con la naturalezza dei campioni. Yildiz è ambidestro, ama giocare in ogni zona del campo e Tudor lo sta impiegando largo a sinistra. Nico Paz argentino di passaporto spagnolo, di scuola Real Madrid è invece prevalentemente mancino e si diverte a danzare sul pallone con la sua grande fantasia di gioco.
Di seguito i risultati dopo la prima giornata della Serie A 2025-26
Genoa-Lecce 0-0 Inter-Torino 5-0 (Bastoni, Thuram, L. Martinez, Thuram, Bonny)
Sassuolo-Napoli 0-2 (McTominay, De Bruyne)
Roma-Bologna 1-0 (Wesley)
Milan-Cremonese 1-2 (Baschirotto, Pavlovic, Bonazzoli)
Cagliari-Fiorentina 1-1 (Mandragora, Luperto)
Como-Lazio 2-0 (Douvikas, Nico Paz)
Juventus-Parma 2-0 (David, Vlahovic)
Atalanta-Pisa 1-1 (AU Hien, Scamacca)
Udinese-Verona 1-1 (Kristensen, Serdar)
Si è concluso Il campionato italiano di calcio di serie A 2024/2025, quest’anno avvincente e combattuto fino all’ultima giornata. Il Napoli ha meritatamente vinto il titolo di Campione d’Italia, pertanto va in Champions assieme a Inter, Atalanta e Juventus. In Europa League va la Roma assieme al Bologna grazie alla vittoria della Coppa Italia, mentre in Conference League si qualifica la Fiorentina. Retrocedono in B Empoli, Venezia e Monza.
Nell’ultimo match di campionato, il Napoli batte 2-0 il Cagliari al Maradona. ll vantaggio di un punto in classifica sull’Inter, consente ai partenopei di arrivare al titolo di campione d’Italia (per la quarta volta nella propria storia). Il Napoli domina tutto il primo tempo, ma gli interventi decisivi di Sherri, (portiere di riserva del Cagliari, che nella giornata gioca titolare), impediscono ai partenopei di passare in vantaggio. Al 42′ a seguito di un traversone di Politano, Scott McTominay in semirovesciata infila a rete e fa esplodere di gioia l’intero stadio. Il Napoli nella ripresa trova immediatamente il raddoppio. Al 51’ Lukaku raccoglie un lancio lungo dalle retrovie, si libera di due avversari e di sinistro batte nuovamente il portiere Sherri. Lo stesso belga e Neres sfiorano il terzo gol prima che i tifosi inizino a festeggiare con grandi boati di giubilo. La società partenopea che nella scorsa estate aveva investito 150 milioni, si riprende nell’ultima giornata, lo scudetto vinto due anni prima. Protagonisti della memorabile cavalcata sono soprattutto McTominay e Lukaku, le due pedine volute e reclamate da Conte per tutta la scorsa estate. Lo scozzese con i suoi 12 gol realizzati alla sua prima stagione in Serie A diventa decisivo soprattutto nello sprint finale. Il centravanti belga nonostante sia un giocatore diverso rispetto a quello del passato all’Inter, ha dato il suo grande contributo con 14 gol e 10 assist. A gennaio gli azzurri avevano rischiato di indebolirsi al momento della cessione del proprio gioiello Kvaratskhelia, ma con il passare delle giornate, Conte è riuscito ad amalgamare le valide alternative a livello tattico. In questo sport, dalle forti emozioni, passa tutto in fretta e già sorgono i primi interrogativi: mister Conte rimarrà a Napoli per onorare il triennale firmato, oppure cercherà nuovi stimoli altrove, magari tornando alla Juventus o accettando una nuova sfida col Milan? C’è più di qualche mormorio.
L’Inter batte fuori casa 0-2 il Como nell’ultima giornata di Serie A. La squadra di casa parte meglio, ma l’Inter esce alla distanza. I nerazzurri sbloccano l’incontro al 21′: c’è un angolo dalla destra di Calhanoglu e De Vrij con un gran colpo di testa batte Reina. Nei minuti di recupero Reina è espulso dopo una revisione al Var per un fallo su Taremi, lanciato a rete, poco fuori dall’area. Nella ripresa al 51’ Taremi passa a Correa che entra in area e dopo aver dribblato un avversario, mette in rete. La squadra di Inzaghi chiude il campionato con un risultato positivo e qualche rimpianto per alcune situazioni verificatesi nelle partite precedenti. I nerazzurri hanno una settimana piena per preparare al meglio la finale di Champions League contro il Psg. Molti tifosi dell’Inter non riescono a nascondere la delusione per aver perso uno scudetto che ad un certo punto sembrava già vinto. In alcune partite l’undici di Inzaghi sembrava nettamente superiore in quanto a qualità e quantità di gioco. E’ innegabile che a causa delle tante partite, la squadra non ha saputo mantenere lo stesso livello di gioco. La dirigenza nerazzurra ha la chiara responsabilità di non aver rafforzato adeguatamente una panchina non all’altezza dei titolari.
Bologna Genoa 1-3. Il Genoa del primo tempo è superiore al Bologna per gioco, volontà, concretezza e va a rete tre volte. Al 17′ il Genoa passa in vantaggio: su azione da corner, Vitinha di destro da fuori area mette in rete. Poi si assiste alla doppietta del classe 2006 Venturino alla sua prima da titolare in A (26′ e 43′). Solo nel secondo tempo gli uomini di Vincenzo Italiano si rendono pericolosi e Orsolini al 64′, dopo aver agganciato un lancio di Casale, batte con un gran tiro il portiere genoano neo entrato Sommariva. E’ un gol da cineteca e l’attaccante bolognese con i suoi 15 gol conferma di essere uno dei più prolifici attaccanti della Serie A. Nonostante la sconfitta i tifosi del Bologna escono soddisfatti dallo stadio, dopo la brillante stagione, culminata con la vittoria in Coppa Italia.
La Juventus soffre più del previsto ma vince a Venezia 3 a 2. Passano in vantaggio i lagunari al 2′ grazie a Fila che raccoglie un servizio dalla sinistra di Haps e supera Di Gregorio sul primo palo. Al 25′ i bianconeri pareggiano e fa tutto Yildiz, che trova lo spiraglio giusto per segnare. La Juve torna in vantaggio al 31′ con Kolo Muani, freddo nel realizzare appena dentro l’area. Il Venezia continua a crederci e trova il pari con Haps, che arriva dalla parte opposta e mette in rete sull’invito di Doumbia. Poi l’ex Nicolussi Caviglia atterra Conceiçao in area e Locatelli realizza il rigore del 3 a 2 che invia i bianconeri in Champions e il Venezia in Serie B. Dopo il disastroso avvio del presuntuoso Motta, Igor Tudor è riuscito a sistemare in parte le cose e a portare a casa l’accesso alla Champions. Nella stagione agonistica appena ultimata, la Juve ha alternato sprazzi di bel gioco a lunghe pause, dove dalla mediocrità generale riescono a emergere solo alcuni calciatori: il promettente Yildiz un calciatore tecnicamente molto dotato che ricorda nelle movenze Del Piero, i tenaci Di Gregorio e Thuram e l’esperto Locatelli.
La Roma vince 2 a 0 a Torino. La squadra di Ranieri sblocca il match al 18′ con un rigore trasformato da Paredes. I giallorossi raddoppiano al 53′ con un colpo di testa di Saelemaekers, bravo a raccogliere un cross di Soulé. Grazie a questa vittoria i giallorossi si ritrovano quinti ed in Europa League: un risultato importantissimo considerato che prima dell’arrivo di Ranieri in panchina ( che è succeduto a due tecnici)i giallorossi erano a due punti dalla zona retrocessione e a quindici punti dalla Lazio. Mister Ranieri dopo essere diventato il nuovo allenatore dei giallorossi, ha tenuto un ritmo da scudetto che l’ha portato ad un passo dalla Champions League. Dopo l’incontro con il Lecce, Ranieri conferma che quella è stata l’ultima sua volta in panchina. In sala stampa Ranieri si è espresso così: «Mi dispiace per i tifosi, che si fidavano di me e mi trasmettevano il loro entusiasmo. Magari tra qualche mese ripenserò alla mia carriera».
La Lazio a seguito della sconfitta interna per 0-1 subito all’Olimpico dal Lecce, resta completamente fuori dall’Europa. I pugliesi passano in vantaggio al 43’grazie ad un inserimento di Coulibaly, che sorprende Mandas. Pochi minuti dopo è espulso Pierotti per doppia ammonizione, così gli ospiti restano in dieci. Nella ripresa lo strepitoso portiere Falcone si supera con numerosi interventi e la sua squadra porta a termine una preziosa vittoria che vale la salvezza.
La Fiorentina vince a Udine per 3 a 2. I friulani vanno in vantaggio al 26′ con Lorenzo Lucca che aggancia in area e batte De Gea. La squadra di casa resta in dieci per la doppia ammonizione di Bijol. A inizio ripresa arriva il pari dei viola con un tiro dal limite di Fagioli. La squadra di Palladino completa la rimonta e si porta in vantaggio con Comuzzo con un incredibile colpo di tacco. Al 61′ Kabasele pareggia ed è 2-2. All’82’ il diciannovesimo gol di Moise Kean, regala la vittoria a Palladino e l’accesso alla Conference League.
Empoli-Verona 1-2. Al 4′ Serdar realizza con un destro all’angolino e batte il portiere toscano Vasquez. Al 43′ Fazzini pareggia con un suo tempestivo tiro che tocca prima la traversa poi termina in rete. I veneti tornano di nuovo in vantaggio al 69′ con Bradaric, un gol che condanna l’Empoli alla retrocessione.
Atalanta-Parma 2-3. Protagonista del primo tempo è Daniel Maldini che segna due al gol in due minuti al 32′ e al 33′. Prima in scivolata su servizio di De Ketelaere poi con uno splendido tiro a giro. Il Parma nella ripresa reagisce e segna tre gol. Accorcia le distanze al 49′ con il neo entrato Hainaut. Gli emiliani pareggiano al 71′ con Ondrejka. Poi ancora lo svedese segna ancora al 91′, così i ducali possono festeggiare la meritata salvezza.
Di seguito i risultati degli incontri conclusivi, della 38 giornata del campionato Italiano di calcio di serie A 2024/2025:
Napoli – Cagliari (2-0), Como – Inter (0-2), Bologna – Genoa (2-3), Milan – Monza (2-0), Atalanta – Parma (2-3), Lazio – Lecce (0-1), Udinese – Fiorentina (2-3), Torino – Roma (0-2), Venezia – Juventus (2-3), ed Empoli – Verona (1-2)
Si è giocata la 37.a e penultima giornata del campionato di Serie che ha regalato tanti gol e spettacolo, con continui colpi di scena. Soprattutto nei minuti finali delle varie gare. In questa turno non ci sono stati verdetti definitivi, di deciderà tutto all’ultima giornata, per scudetto, corsa champions e salvezza. Sabato scorso il primo match si è concluso con la grande vittoria dell’Atalanta sul Genova (2-3), due squadre che hanno potuto giocare in tutta tranquillità prive di obiettivi di classifica. Mateo Retegui con la sua rete contro il Genoa sua ex squadra, ha raggiunto quota 25 reti in una sola stagione, superando niente meno che Pippo Inzaghi, icona mai dimenticata sotto le Mura di Bergamo.
Nella lotta scudetto pareggi per Inter e Napoli. Cento minuti di passione e tensione sull’asse dei due campi Tardini-San Siro, ma a differenza dell’Inter fermata sul 2-2 in casa dalla Lazio, il pareggio di 0 a 0 contro il Parma, ha un forte profumo di vittoria. La squadra di Conte dopo questo successo, resta avanti di un punto sull’avversario nerazzurro e giocherà l’ultimo match con il Cagliari già salvo matematicamente. I partenopei dovranno impegnarsi decisamente di più per arrivare all’obiettivo e festeggiare il quarto scudetto. Il campionato in ogni caso si è dimostrato avvincente fino all’ultimo e a novanta minuti dalla fine, tutto è ancora in bilico e la differenza di un solo punto non può dare certezze.
Il Napoli non va oltre lo 0-0 in casa del Parma in una partita nervosa e tirata. Gli uomini di Conte non sono riusciti ad esercitare una particolare fluidità di manovra tale per mettere in condizione di segnare, Lukaku e McTominay. I partenopei sono stati anche sfortunati con i pali, di Anguissa e Politano, poi il portiere del Parma Suzuki è artefice di un grande intervento sotto l’incrocio che riesce a deviare sulla traversa la punizione di McTominay. Anche il Parma riesce ad avere due importanti occasioni sulle conclusioni di Sohm, ma Meret si dimostra vigile. Nel recupero si assiste all’ennesimo colpo di scena: Neres se ne va sulla destra dell’area e va giù dopo il contatto con Lovik. L’arbitro Doveri indica subito il dischetto per il calcio di rigore, poi il Var annulla per un possibile fallo di Simeone su Circati nel recupero palla. Nel finale espulsi Conte e Chivu per intemperanze: pertanto non saranno in panchina all’ultima di campionato.
L’Inter pareggia con la Lazio 2-2 in un match pieno di capovolgimenti di fronte. Bisseck porta in vantaggio i nerazzurri nel recupero del primo tempo. Nella ripresa entra Pedro nella Lazio e fa 1-1. Dumfries di testa trova il nuovo vantaggio per l’Inter al 79’ ma al 90’ ancora Pedro segna il gol del 2-2 su calcio di rigore assegnato per un tocco di braccio di Bisseck. Lo spagnolo con il calcio di rigore, realizza l’ennesima doppietta (che ha fatto felice tutta Napoli) e si conferma un calciatore ancora molto valido. Al 94’ sponda di testa di Acerbi per Arnautovic che a un metro dalla porta, liscia completamente il tiro di sinistro. Al 98′ è annullato un gol per fuorigioco sempre all’austriaco. Espulsi entrambi i tecnici Baroni e Inzaghi.
Nella lotta Champions vincono Juve e Roma: Juventus (2-0 all’Udinese) e la Roma (3-1 al Milan). Vince anche la Fiorentina che si impone 3-2 sul Bologna fresco vincitore della Coppa Italia e dunque, già qualificata per la prossima Europa League.
I bianconeri si confermano al quarto posto e restano avanti in classifica nei confronti di Lazio e Roma. A seguito di questi risultati, una delle poche certezze è che il Milan l’anno prossimo non parteciperà alle coppe europee. Per quanto riguarda la zona Europa, la Fiorentina scavalca il Milan e aggancia il Bologna al settimo posto (che oggi non vale niente in virtù della vittoria della Coppa Italia da parte dei rossoblu). La Lazio con il pari a Milano con l’Inter perde punti nei confronti di Juventus e Roma e resta a 3 punti di vantaggio dalla Fiorentina.
Nella lotta salvezza vittorie fondamentali per Empoli (Monza-Empoli 1-3) e Lecce (1-0 al Torino). Il Venezia è travolto a Cagliari 3 a 0 e probabilmente deve dire addio alle sue residue speranze di salvezza. L’unico verdetto che emerge da una serata con ben 9 partite in contemporanea è il Cagliari matematicamente salvo. Il Parma con il pareggio contro il Napoli ed il Verona con il suo 1-1 in casa col Como, sono vicine alla salvezza, mentre Lecce ed Empoli sono appaiate al terz’ultimo posto.
Si deciderà all’ultima giornata lo scudetto della Serie A 2024/25 nel doppio scontro Napoli-Cagliari e Como-Inter: entrambi gli incontri si giocheranno venerdì 23 maggio alle ore 20.45. Se le due squadre dovessero finire a pari punti dopo l’ultima giornata, si contenderanno lo scudetto con uno spareggio in campo neutrale (con ogni probabilità, l’Olimpico di Roma).
Per quanto riguarda il resto della giornata, Bologna-Genoa e Milan-Monza, ossia le due partite senza interessi di classifica, verranno disputate sabato rispettivamente alle ore 18 e alle 20.45. Tutte le altre gare, che coinvolgono squadre in lotta per l’Europa e la salvezza, si svolgeranno tutte in contemporanea domenica sera alle 20.45 (Atalanta-Parma, Empoli-Verona, Lazio-Lecce, Torino-Roma, Udinese-Fiorentina e Venezia-Juventus).
Questi i risultati della 37.a giornata di calcio di Serie A:
GENOA-ATALANTA 2-3 CAGLIARI-VENEZIA 3-0 FIORENTINA-BOLOGNA 3-2
VERONA-COMO 1-1 INTER-LAZIO 2-2 JUVENTUS-UDINESE 2-0
LECCE-TORINO 1-0 MONZA-EMPOLI 1-3 PARMA-NAPOLI 0-0 ROMA-MILAN 3-1
La Juventus ha individuato in Osimhen l’obiettivo principale per rinforzare l’attacco per la prossima stagione. Servono almeno 100 milioni. L’attaccante è di proprietà del Napoli e da parte sua il nigeriano accetterebbe di buon grado il ritorno in Serie A. Non risultano ancora offerte effettive al Napoli, ma il club bianconero è pronto, attraverso il procuratore del calciatore a mettere sul piatto della bilancia una proposta da 80 milioni.
Il rapporto tra il tecnico Gasperini e l’Atalanta potrebbe non essere ancora finito. Il lavoro del tecnico nel suo ciclo a Bergamo è sotto gli occhi di tutti: cinque qualificazioni in Champions in otto stagioni, impreziosite dalla conquista dell’Europa League e da un bilancio che ogni anno si avvale di laute cessioni. La dirigenza bergamasca ben consapevole degli enormi meriti raggiunti dal tecnico, avrebbe proposto il rinnovo di un ulteriore anno, quindi fino al 2027,
La 36a giornata di Serie A si è aperta venerdì con il successo del Milan sul Bologna per 3-1. Dopo un primo tempo non particolarmente emozionante con tre occasioni sprecate da parte del Milan, e Orsolini che manda in curva un rigore in movimento, la sfida si incendia nella ripresa. Lo stesso esterno bolognese si fa perdonare dell’errore precedente e sblocca la partita al 49′ con un gran sinistro da fuori area. Conceicao fa entrare al 65’ Walker, Chukwueze e Gimenez e proprio quest’ultimo pareggia l’incontro al 73′ dopo aver dribblato alcuni avversari nell’area del Bologna. Al 79′ Pulisic porta in vantaggio i rossoneri pronto ad arrivare sul pallone calciato precedentemente da Joao Felix. In pieno recupero su assist di Chukwueze, il centravanti Gimenez segna il definitivo terzo gol in contropiede con un bel diagonale. L’attaccante messicano si è finalmente riscattato dopo tanti problemi fisici e tanta panchina. Contro gli emiliani una volta in campo, cambia volto alla sua squadra e con la splendida doppietta, acquisisce morale in vista della finale di Coppa Italia in programma mercoledì sera a Roma. (diretta in esclusiva su Canale 5).
Prosegue il grandissimo girone di ritorno del Como che batte anche il Cagliari per 3-1 I lombardi al loro sesto successo consecutivo confermano di essere in grande condizione. I sardi vanno in vantaggio al 22′: Adopo realizza con la complicità dell’esperto portiere Reina. La reazione del Como è immediata, col doppio salvataggio sulla linea di Augello e il pari lo realizza al 40′: con il pallonetto di Caqueret. Nel recupero del primo tempo, il Como si porta in vantaggio: Strefezza lascia sul posto Obert e mette in rete con un tiro a giro che vale il 2-1. Nella ripresa il Cagliari spreca un paio di occasioni, poi al 77′ c’è il terzo gol per i padroni di casa: Cutrone si impossessa dell’assist di Nico Paz e realizza la rete del 3-1. Cesc Fabregas il tecnico del Como che quest’anno ha dimostrato grandi capacità, continuerà a sedersi su quella panchina anche nel prossimo campionato. Lo spagnolo era stato accostato a top club italiani, ma soprattutto ad alcuni internazionali, in particolare il Bayer Leverkusen. Il tecnico avrà voce in capitolo anche sulle scelte di mercato e societarie, oltre a conservare una quota da azionista di minoranza del Club.
Lazio e Juventus pareggiano 1-1. Primo tempo molto equilibrato, con un paio di occasioni da rete per parte. La gara si accende nella ripresa. Al 51′ Kolo Muani realizza di testa dopo un cross morbido di McKennie. al 60′ Kalulu si fa espellere per aver colpito Castellanos alla schiena. Con l’uomo in più, la Lazio attacca con maggiore determinazione. All’87 Massa assegna e poi toglie un rigore a Castellanos per fuorigioco. Al 93′ Dia aggancia sulla destra dell’area, spara forte e di destro colpisce il palo. Al 96′ il gol del pareggio laziale: cross dalla destra sul secondo palo per Castellanos che colpisce di testa. Di Gregorio para, ma sulla sua respinta Vecino è il più lesto a mettere la palla in rete da pochi passi.
L’Empoli batte 2-1 il Parma. La squadra di casa parte forte e sblocca la partita con Fazzini (11′), che a seguito di calcio d’angolo, colpisce di prima intenzione e realizza. Al 32′ il Parma resta in dieci per l’espulsione di Valenti per doppia ammonizione. Nella ripresa Chivu sistema meglio il suo Parma e fa entrare Djuric ed Hernani. Il Parma pareggia al 73′ proprio con l’ex centravanti del Monza che colpisce di testa a rete dopo la punizione di Hernani e la traiettoria spiazza il portiere. Nel finale l’Empoli preme alla disperata ricerca del gol vittoria che arriva al 41′ con un gran tiro dalla distanza di Anjorin che realizza dopo aver scambiato palla con Konaté. L’Empoli batte il Parma e resta attaccato alla speranza di salvezza.
L’Inter espugna Torino battendo 2-0 i granata. All’Olimpico Grande Torino i nerazzurri aprono le marcature con Zalewski (14′) il quale servito a sinistra da un ottimo passaggio di Bastoni, evita il controllo di Gineitis con un controllo di tacco a rientrare, poi si accentra e fa partire un destro a giro dal limite che batte Milinkovic-Savic. Gran gol dell’esterno nerazzurro, che a Roma in giallorosso non era tenuto in grande considerazione. Su Torino cala il diluvio, il gioco rallenta con il passare dei minuti e l’arbitro La Penna al 43′ ferma il gioco per la pioggia eccessiva. L’intervallo dura una mezz’ora proprio per la forte pioggia e dopo un nuovo sopralluogo positivo questa volta, si torna in campo. Immediato il raddoppio dell’Inter al 49′: Dimarco lancia Taremi in porta dalla sinistra, Milinkovic-Savic esce a valanga e atterra l’iraniano. L’arbitro decreta calcio di rigore e dal dischetto Asllani, non sbaglia e fa 2-0. L’Inter a questo punto domina il possesso palla e sfiora più volte il terzo gol. Questo successo ottenuto con una formazione priva di alcuni uomini chiave (in funzione della finale champions league), permette all’Inter di continuare ad inseguire il Napoli nella lotta per la conquista dello scudetto.
Il Napoli pareggia 2-2 contro il Genoa. Azzurri in vantaggio al 15′ con il diagonale di destro di Lukaku su assist splendido di McTominay. Al 30’ Pinamonti colpisce la traversa con un colpo di testa. È il prologo al pareggio rossoblù perché al 32′ un colpo di testa di Ahanor provoca una sfortunata autorete di Meret, il quale con la gamba destra spedisce il pallone in rete. Nella ripresa il Napoli prova ad insistere e schiaccia il Genoa nella propria metà campo. Cresce soprattutto la prestazione di Raspadori sempre più determinante in questo scorcio di campionato. Al 64′ gli azzurri tornano in vantaggio: McTominay passa a Raspadori che dopo essersi inserito in area, con una bordata di sinistro, spedisce il pallone in rete. All’84’ la squadra di Vieira coglie un insperato pareggio: da un traversone pennellato di Martin dalla destra, Vasquez con un gran un colpo di testa batte Meret. Il Napoli spinge fino all’ultimo, ma il Genoa resiste e il match finisce 2-2. Il calcio è bello ed entusiasmante, perchè non sempre la squadra che domina l’incontro, vince la partita.
L’Atalanta batte 2-1 la Roma e conquista matematicamente la partecipazione alla prossima Champions League. Al Gewiss Stadium al 9’ Lookman con una finta di corpo sbilancia Rensch, rientra sul destro e batte il portiere Svilar. Il nigeriano è al 15° gol in campionato. Nella prima mezz’ora i bergamaschi mancano più volte il raddoppio e subiscono invece su perfetto assist di Soulé il pareggio di testa di Cristante al 32′. Nella ripresa mister Gasperini inserisce il giovane centrocampista Sulemana che al 76′ realizza. il gol della vittoria. Retegui lancia in profondità Lookman a sinistra, il nigeriano cross basso per Samardzic che riesce a fare sponda per Ibrahim Sulemana il quale dal limite calcia forte e segna. Grazie a questo risultato, l’Atalanta va in Champions per la quinta volta negli ultimi sette anni, mentre la Roma si ferma a 19 risultati utili consecutivi.
Questi i risultati dopo la 36.a giornata di calcio di Serie A:
MILAN-BOLOGNA 2-1 COMO-CAGLIARI 3-1 LAZIO-JUVENTUS 1-1 ATALANTA-ROMA 2-1
EMPOLI-PARMA 2-1 UDINESE-MONZA 1-2 VERONA-LECCE 1-1
TORINO-INTER 0-2 NAPOLI-GENOA 2-2 VENEZIA-FIORENTINA 2-1
Sono sei le squadre coinvolte nella lotta per evitare la B a due giornate dalla fine. Quattro si salveranno, due retrocederanno, visto che c’è una squadra già destinata(il Monza). Al Cagliari per esempio, a quota 33, manca davvero poco per salvarsi. Anche il Verona, con gli stessi punti dei sardi, ha solo rimandato la salvezza aritmetica dopo il pari con il Lecce. Un po’ più complicata la situazione del Parma (32) che, nel prossimo turno, deve affrontare in casa il Napoli che ha necessità di fare punti nella lotta scudetto. La squadra di Chivu è tre lunghezze sopra il Venezia che, dopo la vittoria con la Fiorentina, si ritrova salvo per la prima volta in stagione, visto che oltre al Monza ha dietro di sé (a solo un punto di distanza) la coppia Empoli-Lecce.