L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni.


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Sport (326)

 

Rino R. Sortino

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 Batiscafo Trieste

 Passione, incontro, mare. Queste le parole chiave di Barcolana 57 nella presentazione del Presidente Mitja Gialuz per questa edizione della ormai celebre "regata più affollata del mondo".

Anche quest'anno si moltiplicano gli eventi a Terra e in Mare estesi in regione. Il Villaggio Barcolana che si estende lungo le Rive triestine apre alla bellissima piazza Unità d'Italia e prosegue nell'adiacente piazza della Borsa. Le piazze quest'anno ospitano anche gli stand istituzionali della "sicurezza" dedicati alle Forze dell'Ordine e della Protezione Civile, dando modo al visitatore di avvicinarsi in modo diverso alle varie Forze presenti che si dedicano ad istruire i piccoli cittadini, ma non solo, sulle metodologie e strumenti operativi; al loro fianco per garantire la tutela e l'incolumità delle persone e la preservazione dei beni, i Volontari della Protezione Civile che conta 215 Gruppi Comunali e 71 associazioni di Volontariato.

Davanti al Palazzo Municipale di Trieste, palazzo che quest'anno compie 150 anni, lo spazio dedicato alla Polizia Locale con una serie di

 
 

appuntamenti, durante tutta la settimana dedicata alla Barcolana, che comprendono Focus sul falso documentale, sulle tecniche operative, sui controlli anche della Polizia Commerciale, sul contrasto antiviolenza, SOS truffe e sull'infortunistica stradale. A cura di Mare Nord Est "Le giornate del Batiscafo Trieste e la sua storia" e la grande piazza che si affaccia sul mare espone la copia del Batiscafo Trieste varato nel 1953, un doveroso omaggio ad una grande impresa e un tributo a questo territorio legato al mare.

 Spazio Polizia Locale

Sono approdate a Trieste per partecipare alla Barcolana 57 8 “barche della legalità” della Lega Navale Italiana, imbarcazioni a vela confiscate alla criminalità organizzata, affidate dallo Stato alla LNI ed intitolate dall’associazione a vittime della mafia e delle organizzazioni terroristiche.

L’evento di presentazione della campagna “Mare di Legalità alla Barcolana” si è svolto nella sede della Lega Navale Italiana su iniziativa della stessa partita il 28 giugno 2024 da Ostia alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Si tratta di un contenitore di attività culturali, sportive, sociali e di protezione ambientale orientate all’educazione alla legalità e ai valori della LNI tramite l’utilizzo, per finalità di pubblico interesse, di barche a vela confiscate al traffico di migranti e di droga. Dopo circa un anno e mezzo di attività, la “flotta della legalità” della Lega Navale annovera oggi 29 barche operative lungo tutte le coste italiane. Ogni “barca della legalità” è stata intitolata alla memoria di una vittima della mafia o del terrorismo: l’immagine e i nomi di questi “eroi della legalità” sono raffigurati sulla randa e su un banner issato a prua e la loro storia e quella del passato dell’imbarcazione sono descritti su un gonfalone esposto in banchina quando la barca è ormeggiata. Le barche presenti a Trieste saranno: “Francesco”, intitolata al Capitano dei Carabinieri Emanuele Basile, “Blue Angel”, all’avvocato Nino d’Uva, “Lady Marianna”, alla giudice Francesca Morvillo e agli agenti della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, “Lion”, al sindacalista Placido Rizzotto, “Ezio”, dedicata al politico Francesco Fortugno, “Eva I” all’ufficiale delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera

 piazza Unità d'Italia

Natale De Grazia, “Anassa”, dedicata al giuslavorista Marco Biagi ed “Helena”, intitolata alla bambina Stella Costa, vittima innocente della criminalità.

Le “barche della legalità” sono impiegate in attività di inclusione sociale in favore di associazioni che si occupano di disabilità sul territorio triestino e regionale,  parteciperanno alla consueta Regata Armatori della Lega Navale Italiana - dedicata alle imbarcazioni iscritte alle diverse Sezioni della LNI che si trovano a Trieste per partecipare alla Barcolana - e domenica 12 ottobre saranno protagoniste nella “regata più grande del mondo” portando un messaggio di legalità e inclusione.

Barcolana entra nelle piazze e nei borghi con il nuovo progetto "Borgo Cavana", l'antico borgo marinaro di Trieste a ridosso delle Rive.

Dunque tra spettacoli, eventi, visite guidate, concerti, mostre e tanta vela dalla Barcolana Young, la due giorni della classe Optimist, alla Barcolana Classic la regata dedicata alle barche d'epoca, ma anche Barcolana Nuota, Barcolana Fun e by Night a pochi passi da terra, non resta che la silenziosa attesa del colpo di cannone per la partenza e Buon vento Barcolana!

 

 

 

 

 

Lazio- Torino 3-3. Partono meglio i granata e vanno in vantaggio  al 16′  con Giovanni Simeone che sfrutta un errore di Ivan Provedel per andare in vantaggio. La Lazio poi cresce  e Matteo Cancellieri segna una doppietta da vero bomber. Nella ripresa la Lazio si impadronisce del pallino del gioco, fino al doppio cambio di Baroni, che inserisce Nkounkou e Adams. Proprio questi ultimi sono determinanti  per il pari, col cross dell’ex Eintracht e il gol dello scozzese. In seguito il portiere biancoazzurro Provedel prima nega la doppietta a Ché Adams, ma poi compie un altro errore e favorisce Saul Coco che realizza al 92′. Il match sembra già deciso, ma è lo stesso Saul Coco a contrastare irregolarmente in area di rigore Tijjani Noslin. Dopo un lunghissimo check al Var, l’arbitro decreta il calcio di rigore e Cataldi realizza dal dischetto.

Inter – Cremonese 4-1 I nerazzurri dominano sin dall’inizio il match e lo sbloccano dopo appena 6′ con una  rete di Lautaro su assist di Bonny. L’Inter  trova il raddoppio nel finale di primo tempo proprio con il giovane francese prelevato in estate dal Parma, che segna di testa nel giorno del suo debutto da titolare. A inizio ripresa Dimarco e Barella entrambi su invito di uno scatenato Bonny,  rendono  il passivo  alla Cremonese, ancora più pesante. Bonny, schierato al posto dell’infortunato Marcus Thuram, oltre alla rete è stato autore  anche dei tre assist vincenti per le altre segnature. E’ la dimostrazione che quando un giocatore ha personalità, riesce subito ad imporsi.  L’Inter non aveva mai messo a segno così tante reti nelle prime sei giornate di campionato, più due di Champions League: 22 gol, di cui 17 in Serie A e 5 in Coppa. In questo campionato il tecnico nerazzurro può contare su un attacco di grande livello: oltre la coppia titolare Lautaro-Thuram, si stanno rivelando all’altezza delle aspettative, la coppia di punte di riserva, Bonny e Pio Esposito.

Atalanta – Como 1-1. Succede tutto nel primo tempo, a seguito di due disattenzioni difensive che causano le reti. A sbloccare l’incontro al 6′ è Samardzic, con un sinistro micidiale da pochi passi, ma al 19′ Perrone pareggia con uno strano cross d’esterno che diventa un tiro, che inganna imparabilmente Carnesecchi. Il secondo tempo è meno brillante, con le due squadre che continuano a darsi battaglia, ma finiscono per patire la stanchezza. Il punto conquistato permette alla squadra di Juric di mantenere l’imbattibilità in campionato.

Napoli – Genoa 2-1 Al Maradona i rossoblu  vanno in vantaggio al 34’con un grande gol,  dopo il colpo di tacco del diciottenne Ekhator  su assist di Norton-Cuffy. Il Napoli si riscatta nella ripresa e con l’ingresso di Spinazzola e De Bruynem aumenta  la pressione in attacco. Al 12esimo arriva Il gol del pareggio  di Anguissa di testa, poi dopo un palo di Di Lorenzo sugli sviluppi di un corner, ecco la rete del sorpasso firmata da Hojlund, che si fa trovare pronto su una respinta corta di Leali su precedente tiro di Anguissa. Un uno-due rabbioso che ribalta il risultato e regala tre punti pesanti al Napoli. Il Genoa  ha giocato bene, ma nell’ultima mezzora si  è fatta schiacciare troppo. Il Napoli è rientrato in campo nella ripresa con un atteggiamento diverso sotto l’aspetto agonistico e tecnico-tattico. L’ingresso di De Bruyne e Spinazzola sono stati determinanti  così come il cambiamento tattico. 

Fiorentina – Roma 2-1. La partita del Franchi si apre con un gran gol di Kean al 14esimo. La Roma reagisce e al 22′ trova il pareggio realizzato da Soulè, con uno strepitoso tiro da fuori area, dopo essere stato smarcato dall’assist di tacco-esterno di Dovbyk. Al  30′ Cristante realizza con un perfetto colpo di testa, a seguito di calcio d’angolo.  Nella ripresa la squadra di Pioli cerca il pareggio con insistenza e poca fortuna, si assiste ad una traversa di Piccoli e Gosens spreca a pochi passi dal portiere  una grande occasione. Uomo in vetrina del match è Soulé, che pareggia con un gran tiro mancino, poi da corner offre a Cristante l’assist per la rete, che porta in vantaggio la Roma. Tempo fa difficilmente la Roma e Gasperini avrebbero potuto immaginare un inizio di campionato migliore di questo: 5 vittorie nelle prime 6 e primo posto in classifica condiviso con il Napoli Campione d’Italia in carica.  La Roma ha la miglior difesa del campionato con due gol subiti, merito di una coppia collaudata come quella formata da Mancini e N’Dicka. I giallorossi sembrano sempre più a loro agio di partita in partita e per gli avversari è sempre più arduo giocarci contro. Se la squadra riuscirà a migliorare  anche la fase offensiva, proprio quella che all’Atalanta Gasperini aveva permesso di costruire la maggior parte dei suoi successi, la Roma può continuare ad essere protagonista. Al rientro dalla sosta, all’Olimpico arriverà l’Inter di Chivu, ed è una partita che potrà dire molto sulle reali ambizioni dei giallorossi. Stefano Pioli mister della Fiorentina dopo il Ko casalingo contro la Roma che lascia la sua Fiorentina ancora a secco di vittorie e al terzultimo posto in classifica, si trova in una situazione delicata. Anche gli allenatori di esperienza come lui possono trovarsi in difficoltà, pertanto deve provare a svoltare alla ripresa del Campionato, quando la Fiorentina sarà impegnata a San Siro contro il Milan, nella prima sfida alla sua ex squadra.

Bologna Pisa 4-0 Al Dall’Ara non c’è stata partita e all’intervallo l’esito era già deciso, con i padroni di casa avanti di tre gol:. Il risultato si è sbloccato da Cambiaghi al 24esimo, :  Dallinga va via sulla destra e mette dentro per Cambiaghi, che realizza con l’aiuto del palo. Moro raddoppia  al 38esimo su calcio di punizione dal limite dell’area, grazie anche alla deviazione in barriera di Bonfanti.. Terzo gol di Orsolini dopo due minuti, con i toscani già in dieci per l’espulsione di Tourè. Nella ripresa Odgard realizza il quarto gol  al 53′, con un’altra deviazione, questa volta di Caracciolo.

Juventus – Milan 0-0. Finisce senza reti il big match della sesta giornata di Serie A in cui a prevalere è stato l’aspetto tattico. La “classica sfida” tra le due contendenti  allo “Stadium” genera ben poche emozioni. Il match si sveglia nella ripresa, su conclusione ravvicinata di Gatti dove Maignan compie uno straordinario intervento. I rossoneri prendono poi il controllo della gara e ottengono un calcio di rigore che è spedito alto e sopra la traversa da Pulisic. Il Milan attacca, ma non riesce ad essere incisivo al momento di concludere. L’inizio di stagione di Leao sembrava promettente, ma la partita contro la Juventus ha confermato il difficile momento del numero 10 rossonero. Entrato al 63′ al posto di Santiago GimenezLeao ha due grandissime occasioni da gol ma le spreca entrambe. Nessuno discute le doti e le capacità tecniche del calciatore portoghese, che sono quelle del grande dinamismo sulla fascia, il dribbling e il cross. Giocare da attaccante puro come ha fatto contro la Juventus, non rientra nelle sue attitudini principali.

Di seguito i risultati sesta giornata Serie A 2025-’26:

Verona – Sassuolo 0-1     Lazio – Torino 3-3     Parma – Lecce 0-1

Inter – Cremonese 4-1    Atalanta – Como 1-1    Udinese – Cagliari 1-1

Fiorentina – Roma 1-2  Bologna – Pisa 4-0     Napoli – Genoa 2-1   Juventus – Milan 0-0

 La Serie A si ferma nella seconda sosta della stagione, per le qualificazioni ai Mondiali. Gli Azzurri torneranno ad affrontare Estonia e Israele, le stesse avversarie già battute a settembre, in occasione delle prime due gare da commissario tecnico di Gennaro Gattuso. Sabato 11 ottobre a Tallinn l’Italia farà visita all’Estonia, per poi ospitare martedì 14 ottobre, Israele a Udine.

Rino R. Sortino

Roma si prepara a vivere un fine settimana che unirà sport, turismo e spettacolo. Il 18 e 19 ottobre 2025 la Capitale ospiterà la seconda edizione della Wizz Air Rome Half Marathon, la mezza maratona ufficiale organizzata da Roma Ostia e RCS Sports & Events, già pronta a confermarsi come una delle manifestazioni podistiche più attese dell’anno. Il programma prenderà il via sabato 18 ottobre con l’apertura del villaggio della corsa, cuore pulsante dell’evento, che offrirà non solo servizi per atleti e appassionati, ma anche momenti di incontro e di sensibilizzazione. Grazie alla collaborazione con il Policlinico Gemelli, sarà infatti possibile effettuare check up gratuiti e partecipare a iniziative dedicate alla prevenzione e ai corretti stili di vita. Una festa popolare, dunque, che trasformerà la vigilia della gara in un’occasione di socialità e benessere diffuso.

Il clou arriverà domenica 19 ottobre, quando alle 8:30 scatterà la mezza maratona vera e propria. Lo start è fissato in via del Circo Massimo, all’altezza del Roseto, con un traguardo tra i più suggestivi al mondo: via degli Annibaldi, con il Colosseo a fare da sfondo. Un arrivo capace di regalare brividi a professionisti e amatori, in un anno speciale segnato dalle celebrazioni del Giubileo. I numeri confermano che la Rome Half Marathon ha già conquistato atleti e pubblico: oltre 20 mila iscritti, con un incremento del 35% rispetto allo scorso anno, e ben 15 mila stranieri. Cresce anche la partecipazione femminile, che ha superato il 45% del totale, un dato significativo che testimonia la capacità della manifestazione di attrarre un pubblico sempre più ampio e variegato. Il percorso di 21 chilometri e 97 metri sarà un vero viaggio attraverso la storia e la bellezza della Capitale. Dopo la partenza dal Circo Massimo, i runner toccheranno piazza Navona, piazza del Popolo, piazza di Spagna e piazza Venezia con vista sul Foro Romano, per poi lanciarsi verso l’arrivo davanti al Colosseo.

Un tracciato che intreccia sport e patrimonio artistico, offrendo ai partecipanti un’esperienza unica al mondo. Durante la presentazione ufficiale in Campidoglio, alla quale hanno preso parte l’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato, l’amministratore delegato di RCS Sports & Events Paolo Bellino e la race director Laura Duchi, è stato ribadito l’obiettivo ambizioso: portare la manifestazione ai livelli delle mezze maratone più prestigiose a livello internazionale. “Roma ha tutte le potenzialità per diventare un punto di riferimento mondiale”, hanno sottolineato gli organizzatori, convinti che la corsa possa crescere anno dopo anno in visibilità e partecipazione, ma la Rome Half Marathon non è soltanto una sfida sportiva, è anche un motore di sviluppo economico, turistico con migliaia di atleti, accompagnatori e famiglie che soggiorneranno in città per più giorni, utilizzando strutture ricettive, ristoranti e servizi. Un indotto significativo che, unito al valore simbolico della gara, rafforza l’immagine di Roma come grande capitale dello sport e della cultura. Il 18 e il 19 ottobre del 2025 la Città Eterna sarà, dunque, la capitale mondiale della corsa, in un weekend che promette emozioni forti, scenari indimenticabili e un messaggio positivo di aggregazione, e condivisione. Due giorni di sport e spettacolo, in cui tradizione e modernità si intrecceranno sotto lo sguardo del Colosseo, con lo sport a fare da ambasciatore d’eccellenza di Roma nel mondo.

 

 

Milan-Napoli 2-1  Sfida sbloccata al 3′ da Saelemaekers che si fa trovare pronto sul secondo palo per mettere in rete un cross dalla sinistra di Pulisic. Questi firma il raddoppio al 31′ dopo un perfetto assist di  Fofana. La reazione del Napoli arriva nella ripresa al 56′ : Anguissa dopo aver costretto Maignan al miracolo, porta Estupinan ad atterrare Di Lorenzo a pochi passi dalla porta, con calcio di rigore ed espulsione del rossonero. Dal dischetto De Bruyne  riapre il match e regala al Napoli mezz’ora di assedio alla porta rossonera, senza riuscire ad arrivare al pareggio. Il Napoli esce sconfitto dal Meazza, ma la reazione finale dei campioni d’Italia fa ben sperare i tifosi partenopei. Modric dall’alto dei suoi 40 anni si conferma un campione senza tempo.

Cagliari- Inter 0-2. Nel primo tempo all’Unipol Domus sono i nerazzurri a fare la gara. Dopo soli nove minuti ci pensa Lautaro a sbloccare il match, con un colpo di testa su perfetto assist di Bastoni. Stesso copione a inizio ripresa, con l’Inter sempre padrone del campo. Ad inizio secondo tempo, Calhanoglu colpisce il palo, poi Caprile si supera su Thuram. Il Cagliari agisce di rimessa, colpisce un palo di testa con Folorunsho e mette apprensione ai  nerazzurri, che all’82’   raddoppiano   con   il   primo   gol   in Serie A   del giovane Pio Esposito puro prodotto del vivaio nerazzurro, su assist di Dimarco. Più tardi Mkhitaryan  colpisce un altro palo. L’Inter dopo tanti anni fa registrare il primo utile: un fatturato da record  più 576 milioni al netto delle operazioni di mercato. Tutto questo è il risultato degli ultimi anni dove evidentemente si è attuata una saggia amministrazione della società.

Juventus – Atalanta 1-1. I bianconeri dominano il primo tempo, colpiscono anche un palo con Kalulu, ma vengono puniti proprio allo scadere della frazione da un lampo di Sulemana. Nella ripresa gli ospiti vanno vicini al raddoppio, ma subiscono il pari al 78′  per un clamoroso errore difensivo a seguito di un liscio di Kossounou, su cross di Joao Mario. Cabal appena subentrato a  Bremer mette in rete ed è il suo  primo gol in bianconero. L’espulsione di De Roon per somma di ammonizioni, trasforma i minuti conclusivi in un vero e proprio assedio dell’area bergamasca, ma il risultato non cambia, anche grazie a un bravissimo Carnesecchi. Sembra un paradosso ma l’abbondanza degli attaccanti che dispone la Juventus mette in difficoltà l’allenatore bianconero, che non sa quali scegliere. Vlahovic ha confermato fino a questo momento  che è il  migliore, ma Tudor deve adeguarsi al volere della società e non lo schiera più di tanto, perché la scelta è di lasciarlo  andare via per motivi di bilancio.

Roma Verona 2-0.  Al (7′)  la Roma è in  vantaggio: cross di Celik, testa di Dovbyk che mette in rete. Gift Orban prova a trascinare gli scaligeri al pareggio, ma colpisce una clamorosa traversa a porta vuota. Il raddoppio di Soulè al  (79′), a dieci minuti dal novantesimo a seguito di un passaggio di  Koné. Al novantacinquesimo la rete di Orban è cancellata dal Var  per un tocco col braccio. Il Verona non meritava di perdere e ha fatto soffrire i giallorossi, che continuano ad avere una difesa blindata, con un solo gol subito in quattro partite di campionato.

Lecce- Bologna 2-2. Inizia meglio il Bologna, ma sono i giallorossi a portarsi in vantaggio con Coulibaly al 13esimo, dopo la grande parata di Skorupski sul colpo di testa di Pierotti. Gli emiliani pareggiano appena prima dell’intervallo con un rigore trasformato da Orsolini. Al 72esimo del secondo tempo il Bologna realizza il gol con Odgaard.  Il Lecce pareggia al 94esimo in pieno recupero con la rete del diciassettenne Francesco Camarda,  sugli sviluppi di un corner. Il Lecce ha giocato con grande generosità e non meritava la sconfitta dopo aver colpito tre pali. 

Sassuolo Udinese 3-1. Al Mapei Stadium iniziano bene friulani all’8′, Berardi recupera palla e serve Laurienté, che rientra sul destro e la mette sul secondo palo. Tre minuti dopo l’azione si ripete ma cambiano gli interpreti, con l’inserimento di Koné che realizza il secondo gol. A inizio ripresa i friulani  con la rete di Davis mette un po’ di apprensione ai padroni di casa, che poi con il 3-1 firmato da Iannoni a una decina di minuti dal novantesimo  si assicurano la vittoria. All’Udinese sono stati revocati dal Var due rigori,  frettolosamente accordati dall’arbitro Perenzoni.

Genoa – Lazio 0-3. A Marassi  La Lazio  ritrova il successo dopo due sconfitte  consecutive, Al 4′  Matteo Cancellieri riceve un bel passaggio filtrante in area che taglia la difesa in due e con un gran sinistro realizza.  I biancocelesti raddoppiano  alla mezzora con Castellanos dopo aver  ricevuto uno splendido assist all’interno dell’area da Marusic. A inizio ripresa Zaccagni realizza il terzo gol dopo che  Cancellieri  aveva colpito il palo interno. Il tecnico laziale Maurizio Sarri a fine match ha così commentato: “fa piacere che dopo una settimana piena di difficoltà, sia venuta fuori questa vittoria legittima, anche se il risultato forse è un po’ ampio”.

Parma – Torino 2-1.  il Parma nonostante una partenza in difficoltà,  sblocca per prima  il risultato. Ismajli a mani larghe in area granata colpisce inavvertitamente il pallone su colpo di testa di Delprato e l’irregolarità viene prontamente rilevata dal VAR. Pellegrino dal dischetto realizza. Ngonge pareggia la partita al 50’ grazie ad una fantastica giocata, con la quale spedisce il pallone quasi all’incrocio dei pali. Il Parma torna definitivamente in vantaggio al 72’: su un corner battuto da Valeri, Pellegrino, con un gran colpo di testa,  batte nuovamente il portiere uruguayano del Torino.

Quinta giornata. I risultati: Como-Cremonese 1-1, Juventus-Atalanta 1-1, Cagliari-Inter 0-2, Sassuolo-Udinese 3-1, Pisa-Fiorentina 0-0, Roma-Verona 2-0, Lecce-Bologna 2-2, Milan-Napoli 2-1, Parma-Torino 2-1,  Genoa-Lazio 0-3

Classifica: Napoli, Roma, Milan 12, Juventus 11, Cremonese, Atalanta, Inter 9, Como 8, Cagliari, Udinese, Bologna 7,Sassuolo Lazio 6, Parma 5, Torino 4, Verona, Fiorentina 3, Genoa, Pisa, Lecce 2

Dopo la sconfitta del Napoli, il campionato è sempre più avvincente con tre squadre in testa alla classifica e altre formazioni importanti che seguono a poca distanza. Camarda centravanti del Lecce è in prestito dal Milan: nell’accordo c’è il diritto di riscatto e controriscatto. Fra Milan e Lecce sono presenti anche diversi bonus di valorizzazione in favore dei salentini: 75 mila euro per ogni presenza e 100 mila euro per ogni gol realizzato dall’attaccante classe 2008. Dopo questo gol dunque, i rossoneri dovranno versare del denaro nelle casse del club del patron Sticchi Damiani. Camarda aveva segnato un gol anche in Champions a 16 anni, ma gli venne annullato dal Var. E’ felice il Milan che vede crescere il suo talento ma è felice anche Gattuso CT della Nazionale di calcio. Questi in attacco può già contare su  Retegui e Kean oltre a Scamacca attualmente fermo per infortunio. Gattuso con Camarda e Pio Esposito può sperare in un futuro migliore per quell’attacco, che da tanti anni  non ha più  un vero bomber.

 

 

 

 

Roma si prepara a vivere un fine settimana che unirà sport, turismo e spettacolo. Il 18 e 19 ottobre 2025 la Capitale ospiterà la seconda edizione della Wizz Air Rome Half Marathon, la mezza maratona ufficiale organizzata da Roma Ostia e RCS Sports & Events, già pronta a confermarsi come una delle manifestazioni podistiche più attese dell’anno. Il programma prenderà il via sabato 18 ottobre con l’apertura del villaggio della corsa, cuore pulsante dell’evento, che offrirà non solo servizi per atleti e appassionati, ma anche momenti di incontro e di sensibilizzazione. Grazie alla collaborazione con il Policlinico Gemelli, sarà infatti possibile effettuare check up gratuiti e partecipare a iniziative dedicate alla prevenzione e ai corretti stili di vita. Una festa popolare, dunque, che trasformerà la vigilia della gara in un’occasione di socialità e benessere diffuso. Il clou arriverà domenica 19 ottobre, quando alle 8,30 scatterà la mezza maratona vera e propria. Lo start è fissato in via del Circo Massimo, all’altezza del Roseto, con un traguardo tra i più suggestivi al mondo: via degli Annibaldi, con il Colosseo a fare da sfondo. Un arrivo capace di regalare brividi a professionisti e amatori, in un anno speciale segnato dalle celebrazioni del Giubileo. I numeri confermano che la Rome Half Marathon ha già conquistato atleti e pubblico: oltre 20 mila iscritti, con un incremento del 35% rispetto allo scorso anno, e ben 15 mila stranieri.

Cresce anche la partecipazione femminile, che ha superato il 45% del totale, un dato significativo che testimonia la capacità della manifestazione di attrarre un pubblico sempre più ampio e variegato. Il percorso di 21 chilometri e 97 metri sarà un vero viaggio attraverso la storia e la bellezza della Capitale. Dopo la partenza dal Circo Massimo, i runner toccheranno piazza Navona, piazza del Popolo, piazza di Spagna e piazza Venezia con vista sul Foro Romano, per poi lanciarsi verso l’arrivo davanti al Colosseo. Un tracciato che intreccia sport e patrimonio artistico, offrendo ai partecipanti un’esperienza unica al mondo. Durante la presentazione ufficiale in Campidoglio, alla quale hanno preso parte l’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato, l’amministratore delegato di RCS Sports & Events Paolo Bellino e la race director Laura Duchi, è stato ribadito l’obiettivo ambizioso: portare la manifestazione ai livelli delle mezze maratone più prestigiose a livello internazionale. “Roma ha tutte le potenzialità per diventare un punto di riferimento mondiale”, hanno sottolineato gli organizzatori, convinti che la corsa possa crescere anno dopo anno in visibilità e partecipazione, ma la Rome Half Marathon non è soltanto una sfida sportiva, è anche un motore di sviluppo economico, turistico con migliaia di atleti, accompagnatori e famiglie che soggiorneranno in città per più giorni, utilizzando strutture ricettive, ristoranti e servizi. Un indotto significativo che, unito al valore simbolico della gara, rafforza l’immagine di Roma come grande capitale dello sport e della cultura. Il 18 e il 19 ottobre del 2025 la Città Eterna sarà, dunque, la capitale mondiale della corsa, in un weekend che promette emozioni forti, scenari indimenticabili e un messaggio positivo di aggregazione, e condivisione. Due giorni di sport e spettacolo, in cui tradizione e modernità si intrecceranno sotto lo sguardo del Colosseo, con lo sport a fare da ambasciatore d’eccellenza di Roma nel mondo.

 

In occasione della Giornata Mondiale dello Sport Universitario, il 24 settembre del 2025, l’Hub Culturale Moby Dick di Roma ha ospitato un evento di grande rilievo per il mondo accademico e sportivo: la presentazione del libro “L’anima sociale e industriale dello sport” di Vito Cozzoli, già Presidente e Amministratore Delegato di Sport e Salute. Il volume di Cozzoli si propone come un punto di riflessione sul duplice volto dello sport: non solo pratica e passione collettiva, ma anche leva di sviluppo economico e coesione sociale. L’incontro si è svolto in un clima di partecipazione autentica e dialogo aperto, con l’autore affiancato da numerose personalità del mondo istituzionale, universitario e sportivo. A prendere la parola, insieme a Vito Cozzoli, sono intervenuti Simone Foglio, Presidente di DiSCo Lazio, l’On. Paolo Barelli, Deputato e Presidente della Federazione Italiana Nuoto, l’On. Luisa Regimenti, Assessore all’Università della Regione Lazio, e l’On. Daniele Leodori, Consigliere Regionale del Lazio. Presenti anche Attilio Parisi, Magnifico Rettore dell’Università del Foro Italico, Alessandro Cochi, Presidente del CONI Regione Lazio, e Libero Mazzaroppi, componente del Consiglio di Amministrazione di DiSCo Lazio. Tra gli ospiti d’onore figuravano anche i Rettori Nathan Ghiron Levialdi (Università di Roma Tor Vergata) e Massimiliano Fiorucci (Università Roma Tre), a testimonianza di quanto il tema del legame tra sport e formazione universitaria sia oggi più che mai al centro del dibattito culturale e politico.

Il libro presentato affronta due dimensioni spesso considerate distanti ma in realtà profondamente intrecciate: da un lato, lo sport come industria, generatore di posti di lavoro, innovazione e ricchezza, capace di incidere significativamente sul PIL nazionale; dall’altro, lo sport come strumento educativo e inclusivo, in grado di formare cittadini consapevoli, migliorare la salute pubblica e favorire l’integrazione sociale. “L’anima sociale e industriale dello sport” non si limita a una disamina teorica, ma si arricchisce di esempi concreti, esperienze e riflessioni maturate nel corso di un lungo percorso professionale, offrendo spunti utili a istituzioni, operatori del settore e giovani studenti.

L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione del ruolo dello sport all’interno della vita universitaria, anche alla luce delle sfide che le nuove generazioni si trovano ad affrontare. In un’epoca segnata da transizioni digitali, ambientali e sociali, il ruolo dello sport torna a essere centrale come ponte tra benessere individuale e sviluppo collettivo. Un evento che, nel segno della Giornata Mondiale dello Sport Universitario, ha voluto dare voce a una visione dello sport non solo come attività fisica, ma come elemento portante di una società moderna, equa e dinamica.

 

Bologna- Genoa 2-1 Nel primo tempo si assiste  a poche emozioni. Nella ripresa il Genoa passa in vantaggio grazie alla rete di Ellertson, al 63′ che dopo una triangolazione, entra in area di rigore e punisce Skorupski con un  gran tiro. Il Bologna reagisce immediatamente e pareggia grazie al colpo di tacco di Santi Castro. La gara si vivacizza e il goal del definitivo vantaggio arriva allo scadere, esattamente  al 99′ su calcio di rigore siglato da Orsolini e decretato dall’arbitro a seguito di un fallo di mano in area di Carboni. Orsolini si conferma un cecchino infallibile e segna il suo 67° gol in Serie A, eguagliando Beppe Signori.

Torino-Atalanta 0-3. I nerazzurri travolgono il Torino nel primo tempo, con tre gol in otto minuti grazie alla doppietta di Nikola Krstovic (30′ e 38′) e alla rete di Sulemana (35′), autore anche di un assist. Il Toro nella ripresa cerca di tornare in partita, ma Zapata si fa parare un rigore da Carnesecchi. Nel finale all’86’ si rivede in campo Lookmann, dopo essersi riappacificato con la società. Il Torino al termine dell’incontro è stato contestato dai tifosi e nel mirino c’è soprattutto il presidente Cairo. L’Atalanta ha saputo subito reagire dopo la brutta sconfitta in Champions nonostante l’assenza di sei titolari. Il deludente cammino del Torino in campionato si poteva già preventivare perché quando si continuano a vendere i pezzi migliori  senza rimpiazzarli, prima o poi i conti non tornano.

Lazio — Roma 0-1. L’ex capitano Lorenzo Pellegrini, che sembrava fuori dai progetti giallorossi, una volta tornato in campo dopo 140 giorni dall’ultima partita, decide il derby al 38esimo minuto del primo tempo. L’esterno biancoceleste Tavares perde palla in area nel duello con Rensch, così Soulé serve Pellegrini che realizza con un gran destro nell’angolino. Nella ripresa Dia non riesce a realizzare davanti a Svilar (54′) e nel finale il derby si innervosisce. L’arbitro espelle  Belahyane per un brutto fallo su Koné, Cataldi colpisce al 94 un clamoroso palo esterno, saltano i nervi ai laziali e Guendouzi è espulso  dopo il triplice fischio. La Lazio avrebbe meritato il pari, ma intanto è alla terza sconfitta su quattro partite di campionato e si trova  in piena crisi di gioco e di risultati. E’ una formazione che non si è potuta rinforzare nell’ultima campagna acquisti   perché la Covisoc ha bloccato il mercato in entrata, a causa del mancato rispetto di parametri finanziari stabiliti dalla FIGC.

Fiorentina – Como 1-2  Al Franchi nel primo tempo la Fiorentina parte meglio e per mezz’ora  dà l’impressione di poter vincere la gara.. Mandragora al (6′) sblocca subito il match con un sinistro potente sugli sviluppi di una punizione respinta dalla barriera. Moise Kean in seguito ha un paio di occasioni per realizzare il raddoppio. Nella ripresa il Como  ribalta il risultato grazie a un colpo di testa  di Kempf (65′) e in pieno recupero, arriva il gol della vittoria di Addai, con un rasoterra forte sul primo palo.

Verona-Juventus 1-1 I bianconeri passano in vantaggio  al 19’ grazie a Francisco Conceição che dopo aver superato due avversar,i dal limite fa partire un sinistro rasoterra che buca Montipò. L’Hellas trova il pareggio al 44′: a seguito di una lunga rimessa di Bradaric, Nelsson manca la sponda di testa e Joao Mario alle sue spalle con il braccio largo colpisce il pallone. Rapuano dopo essere stato richiamato al Var assegna il rigore e il tecnico bianconero Tudor nel post-partita, contesta senza giri di parole questa decisione. Evidentemente la terza partita nell’arco dei sette giorni ha pesato sulle gambe dei bianconeri così come gli errori arbitrali del Var. Il rigore assegnato al Verona per il mani di Joao Mario e la mancata espulsione di Orban nel match contro la Juve, potrebbero portare a due conseguenze alla squadra arbitrale del Bentegodi. Non solo la retrocessione in Serie B per Antonio Rapuano, secondo la Gazzetta dello Sport ci sarà una sanzione pure per Gianluca Aureliano, che era al VAR.

Inter – Sassuolo 2-1 I nerazzurri  hanno  fatto la partita ma hanno avuto il torto di tenere in bilico il risultato fino alla fine.  L’Inter passa in vantaggio al 14esimo, con Dimarco servito da Sucic. Il raddoppio di Carlos Augusto all’80esimo (con deviazione di Muharemovic) sembrava aver sistemato le cose, ma tre minuti più tardi la rete di  Cheddira  accorcia le distanze e tiene tutto lo Stadio di san Siro in apprensione fino alla fine.  La vittoria, pur importante per il morale e per la classifica, ha messo in luce tutte le vulnerabilità dei nerazzurri. Pio Esposito ha confermato di essere un giovane di talento che si sta ritagliando un ruolo sempre più importante nella squadra titolare.  Ha il fiuto del gol ma è un centravanti generoso che gioca per la squadra. L’Inter ha schierato in porta Josep Martinez, che si è confermato un portiere di valore e per lui dovrebbe essere arrivato il momento di diventare titolare del ruolo.

 Udinese-Milan 0-3. Dopo aver controllato il gioco per buona parte del primo tempo, i rossoneri  sbloccano il match al ’40 con Pulisic che riesce a sfruttare un mezzo pasticcio tra Kristensen e Sava e insacca. Ad Inizio ripresa  i rossoneri raddoppiano con Pulisc che una volta rubato palla, serve Fofana che non sbaglia. Al 53′ ancora Pulisic protagonista, con Rabiot che serve l’americano che fa doppietta e porta il risultato sullo 0-3. La prestazione del Milan al Bluenergy Stadium è stata una dimostrazione di solidità e concretezza, considerato che è da tre partite che non incassa un gol e sta guadagnando posizioni in classifica, dopo la prima sconfitta contro la Cremonese. Modric si sta confermando un giocatore formidabile nonostante le sue 40 primavere: i suoi tocchi  incantano le platee e portano prestigio al massimo campionato di calcio.                                                                                                                                                    

 Napoli Pisa 3-2. Primo tempo complicato per il Napoli, ma alla fine a sbloccare il punteggio è Gilmour, servito perfettamente da Spinazzola Nella ripresa Beukema tocca la palla con una mano in area e Nzola pareggia dal dischetto. Il Napoli  al 73′ torna in vantaggio con un destro vincente di Spinazzola per poi segnare ancora con il subentrato Lucca a otto minuti dalla fine. Il Pisa non si rassegna e continua a giocare: Angori approfitta di un erroraccio di Di Lorenzo e manda a segno Lorran. A seguito di questa vittoria, gli azzurri rimangono a punteggio pieno e si preparano al big match di domenica sera contro il Milan dove sarà già tempo di verdetti. Il Napoli reduce della dura  partita di Manchester, giocata in 10 uomini per più di un’ora, ha sicuramente pagato le fatiche europee. A fine partita Conte si è espresso così: “Sicuramente c’è soddisfazione per aver iniziato con 4 vittorie, ma non sarà facile in un campionato molto equilibrato, con 6-7 squadre di ottimo livello”.

Di seguito i risultati della 4° giornata Serie A :

Lecce-Cagliari: 1-2        Bologna-Genoa: 2-1       Verona-Juventus: 1-1

Udinese-Milan: 0-3        Lazio-Roma: 0-1            Torino-Atalanta: 0-3

Inter-Sassuolo: 2-1      Como-Fiorentina: 2-1     Cremonese-Parma 0-0   Napoli-Pisa 3-2

      

 

Juventus-Inter 4-3. Nonostante l’inizio convincente dell’Inter è la Juventus a passare in vantaggio nel primo tempo con Kelly al 14′, poi Calhanoglu. trova il pareggio con un gran sinistro alla mezz’ora. Al 38’  Yldiz riporta in vantaggio i padroni di casa. Nella ripresa l’Inter è più determinata e prima pareggia con Calhanoglu al 66′ con un bel destro dal limite poi passa in vantaggio dieci minuti dopo con Marcus Thuram . L’altro Thuram, Khephren, trova la rete e di testa all’83’ e fa 3-3. Quando la partita volge al termine al 91′ il giovane Adzic, con un destro da 30 metri  regala la vittoria ai bianconeri per 4-3. I bianconeri sono a punteggio pieno, i nerazzurri invece con 2 sconfitte su tre partite, scivolano a -6 dalla vetta. L’Inter dopo le sostituzioni  nel secondo tempo  era riuscita a ribaltare la partita con il vantaggio di Marcus Thuram a 15 minuti dalla fine. Poi però i soliti errori di distrazione e superficialità, sono costati di nuovo cari ai nerazzurri. Il neo tecnico Chivu ha dimostrato già nel passato che non guarda in faccia nessuno, a suo parere non c’è nessun intoccabile e allora contro l’ Ajax, nell’esordio stagionale europeo, non è da escludere una mini rivoluzione. Il portiere titolare  Sommer non è l’unico a rischiare il posto. 

Fiorentina– Napoli 1-3. Dopo pochi minuti Hojlund sfiora il vantaggio ma i partenopei continuano nel loro possesso palla e vanno in vantaggio dopo 6 minuti grazie ad un calcio di rigore realizzato da De Bruyne concesso sugli sviluppi del salvataggio sulla linea di Comuzzo. Il raddoppio è siglato da Hojlund al 14’, all’esordio con la maglia azzurra con un destro preciso che non lascia scampo a De Gea. La Fiorentina prova a reagire ma Kean manca due facile occasioni Nella ripresa è Beukema (51′) altro esordiente, a realizzare la terza rete da due passi, un assist di Anguissa, Al 79′ è capitan Ranieri ad accorciare le distanze per i toscani. La vittoria contro i toscani conferma quanto di buono si era visto nelle partite precedenti contro Sassuolo e Cagliari, dove si era assistito ad un centrocampo molto ben assortito  e una difesa di grande livello. Conte si sta confermando un tecnico avveduto ed esperto, nella scelta degli uomini da schierare in campo e nella tattica da adottare. La scelta di acquistare Hojlund si è rivelata giusta ed opportuna perché si tratta un bomber vero, che si muove ed ha le qualità di un attaccante di gran valore. Lo ha dimostrato in occasione del suo gol. Il Napoli ha realizzato contro i viola con tre acquisti della recente campagna acquisti: De Bruyne Hojlund e Beukema e questo conferma la validità delle scelte tecniche.

Cagliari-Parma 2-0. I sardi sconfiggono 2-0 un Parma sprecone e disattento.  Al 35′ arriva il vantaggio sardo: c’è un corner battuto da Obert,la respinta incerta di Suzuki e Mina insacca di testa da pochi passi. Nel secondo tempo il Parma è più determinato:  al 57′ Cutrone colpisce il palo, poco dopo Almqvist chiede invano un rigore. Il Cagliari dopo la traversa di Oristanio al 71′, colpisce in ripartenza: al 77′ Palestra avvia l’azione, Adopo calcia, Suzuki e il palo salvano una prima volta, ma Felici raccoglie e firma il raddoppio.

Milan Bologna 1-0. . A decidere la partita al 61′ con un preciso piatto dal limite su assist di Saelemaekers è il 40enne Luka Modric al suo primo gol nel campionato italiano, Fino a quel momento il Milan non aveva giocato bene  e nemmeno il Bologna. Il gol sblocca i rossoneri che  più volte sfiorano il raddoppio. Da segnalare i quattro pali colpiti dai rossoneri con  Gimenez (due, di cui uno però con la palla già uscita sul fondo), Estupinan e Ricci. Allegri è  espulso per proteste dopo il consulto del Var che toglie un rigore per fallo su  Nkunku. Problema muscolare per il portiere Maignan, costretto ad abbandonare il campo per un problema a un polpaccio.

Atalanta Lecce 4-1. Nonostante una prima parte di gara controllata dai salentini , I bergamaschi vanno in vantaggio  al 37′ con un gran colpo di testa  di Scalvini, sugli sviluppi di un corner. Troppo debole il Lecce, che riesce a resistere solo mezzora e poi esce dalla partita.  Nella ripresa la doppietta di De Ketelaere, intervallata da un gran gol di Zalewski il quale colpisce anche la traversa su punizione. Nel finale i salentini accorciano le distanze con un sinistro a giro di N’Dri che finisce all’incrocio dei pali.

 Roma Torino 0- 1. I giallorossi dominano sul piano del possesso palla, ma non costruiscono vere occasioni da rete. Il Toro resiste alle iniziative sterili della Roma  e allo scoccare dell’ora di gioco, puniscono i giallorossi con uno splendido gol di Simeone al termine di un’azione in ripartenza. I granata legittimano la vittoria con un secondo tempo di valore, dove vanno vicini a realizzare il secondo gol. Prima sconfitta per i giallorossi, alla vigilia del derby e in settimana dovranno affrontare il problema  Dybala, uscito per un problema muscolare. Un ennesimo infortunio, che conferma la sua fragilità muscolare.

Sassuolo Lazio 1-0. Al Mapei Stadium nel primo tempo entrambe le squadre non creano molte occasioni da gol e le più opportune sono firmate dal centravanti emiliano Pinamonti. Nella ripresa le due squadre giocano  meglio e Muric deve effettuare una grande parata su una gran colpo di testa  di Zaccagni. Fadera  al 70′ sugli sviluppi di un corner, appena entrato, devia alle spalle di Provedel un colpo di testa di Muharemovic  I venticinque minuti finali sono un assedio dei biancocelesti, che però sprecano le loro opportunità.

Como Genoa 1-1.. Al Sinigaglia, in un match con poche occasioni da gol, la gara si accende con una grande rete di Nico Paz al 13’. L’argentino dopo aver ricevuto in posizione centrale da Morata, si gira su stesso, si porta la palla sul mancino e lascia partire una conclusione potente e precisa che non lascia scampo a Leali. Una rete di gran classe. L’incontro vive fasi di equilibrio fino ad inizio ripresa, quando Kuhn e Morata sfiorano il raddoppio.  Nella ripresa il Genoa prova a reagire, ma la difesa biancoblù è attenta e non si fa sorprendere. Nel finale Jacobo è espulso e il Genoa ne approfitta per segnare la rete del pareggio, con Ekuban al 92′ in mischia.

Il Var ha confermato un errore evidente che ai al giorno d’oggi è inammissibile: il Milan è stato penalizzato per la mancata assegnazione di un calcio di rigore netto  e lampante che ha mandato su tutte le furie Massimiliano Allegri. Questi è stato espulso.  per le eccessive proteste  nei confronti della decisione in campo. Secondo  i vertici arbitrali è più grave l’errore di chi era in sala Var rispetto a quello del direttore di gara, ma saranno fermati entrambi, Marcenaro e Fabbri. Noi riteniamo che sia importante l’uso della tecnologia che  negli anni passati ha dimostrato di essere molto utile, ma devono essere sopra tutto all’altezza coloro che sono chiamati a verificare eventuali irregolarità.

Cagliari – Parma 2-0     Juventus – Inter 4-3     Fiorentina – Napoli 1-3

Roma – Torino 0-1     Atalanta – Lecce 4-1      Pisa – Udinese 0-1

Sassuolo – Lazio 1-0   Milan – Bologna 1-0     Verona – Cremonese 0-0

Como – Genoa 1-1

 

 

 

Lecce Milan 0-2.  Il Milan vince sul campo del Lecce e conquista i primi 3 punti di questo campionato. Nel primi 45 minuti si assiste ad un match a ritmi lenti, con un’occasione per Loftus Cheek di testa ed un diagonale di Gimenez a lato. Al 66′ rossoneri vanno in vantaggio grazie ad un perfetto calcio di punizione dal limite di Modric per la testa di Loftus Cheeck che batte Falcone per l’1-0. Nel finale all’ 86′ i rossoneri raddoppiano: c’è un rinvio lungo di Maignan, la difesa dei pugliesi è sorpresa, così  Pulisic si invola verso la porta e batte Falcone con un gran diagonale.

Cremonese Sassuolo 3-2 il Sassuolo vince ed è solo in testa alla classica a punteggio pieno.  La Cremonese si trova  in difficoltà contro gli emiliani nei primi dieci minuti, ma poi si assesta. Dopo la mezz’ora, Vazquez e compagni cambiano passo e trovano il vantaggio al 37′: a seguito di corner di Vandeputte, Terracciano realizza di testa e porta in vantaggio la sua squadra. La squadra di Nicola  al 39′ realizza il secondo gol con Vazquez. Nella ripresa il Sassuolo prima accorcia con Pinamonti al 63′, poi su rigore pareggia al 73′ con Berardi. Nei minuti di recupero Manuel De Luca grazie ad un calcio rigore al 92′ consegna la vittoria alla sua squadra.

Napoli Cagliari 1-0. Nel primo tempo gli spettatori assistono a pochissime emozioni, con la sola eccezione nel finale della prima frazione, dove il portiere Caprile effettua una parata su McTominay. Nella ripresa i campioni d’Italia si fanno più  intraprendenti e si rendono pericolosi nel finale, con due occasioni sempre con lo stesso Mctominay. Quando il risultato appare ormai acquisito,  al 95′ a venti secondi dalla fine dei 5 minuti di recupero, sugli sviluppi di un corner, Anguissa anticipa i difensori e segna il gol della vittoria.

Pisa Roma 0-1 il Pisa. I giallorossi  soffrono nel primo tempo e faticano a trovare spazi, ma nella ripresa, a seguito dell’entrata in campo di Dybala, alzano il baricentro e diventano più pericolosi. Il gol che decide l’incontro  lo segna Soulé su assist di Ferguson e consente ai giallorossi di restare a punteggio pieno in vetta alla classifica.

Bologna Como 1-0 Il Bologna, batte il Como e regala al suo pubblico la prima vittoria stagionale. I rossoblù partono bene e Castro manca una facile occasione davanti  a Butez. Al 27′ c’è l’infortunio  di Van der Brempt, un calciatore importante per il Como, sostituito da Smolcic. Decisiva la rete di Orsolini al 59′ al termine di una bella azione corale: Lucumì verticalizza per Castro, che protegge palla e serve al limite il numero 7 che batte Butez per l’1-0.  Orsolini festeggia in questo modo il suo ritorno tra i convocati in Nazionale, pronto a mettersi a disposizione dl mister Gattuso, contro Estonia e Israele.

 Parma Atalanta 1-1: iI tiro di De Roon prima e il palo di Scamacca al 19′ sembrano far pensare a una serata positiva per la formazione Bergamasca.  I gialloblù rispondono con un sinistro di Bernabé respinto da Carnesecchi. Al 79′  Pasalic porta in vantaggio i nerazzurri bergamaschi con un destro dal limite, poi all’85’ Cutrone (al suo esordio con i parmensi) dopo essere subentrato, realizza dopo la parata di Carnesecchi, sul colpo di testa di Delprato.

Inter Udinese 1-2. A San Siro i nerazzurri partono bene, poi abbassano il ritmo e subiscono la maggiore fisicità dei friulani. Nel primo tempo Dumfries (17′) sblocca il match su assist di Thuram, ma al 25’ l’Udinese protesta per un tocco di Dumfries con il braccio in area che convince l’arbitro ad assegnare il calcio di rigore. Dal dischetto, Davis realizza. Al 40′  un bel destro a giro di Atta, ribalta il risultato. Nella ripresa, l’Inter reagisce, ma i suoi attacchi si infrangono contro la difesa bianconera. I nerazzurri non vanno oltre un gol annullato a Dimarco per posizione irregolare di Thuram. 

Lazio Verona 4-0 Il match si indirizza subito con i padroni di casa che devono riscattare la brutta sconfitta contro il Como: al 3’ Guendouzi, ben servito da Castellanos, sblocca il risultato con un piatto vincente. Sei minuti dopo arriva il raddoppio firmato da Zaccagni,  abile a superare Montipò dopo un assist dello stesso Guendouzi. Il Verona  prova a reagire al 28’ con Bernède, ma il suo tiro si stampa sul palo. Poco dopo, al 41’, Castellanos  realizza il terzo gol di testa su punizione di Rovella, Nella ripresa all’82’ Dia  firma il definitivo 4-0, appoggiando in rete l’assist di Castellanos a porta vuota.

Genoa Juventus 0-1  Dopo un primo tempo avaro di emozioni, con sole tre palle gol,  la sfida si sblocca nella ripresa. La seconda vittoria consecutiva la Juve la raggiunge grazie a  due esuberi di lusso: Filip Kostic e Dusan Vlahovic. Flip al 28esimo minuto della ripresa, batte il calcio d’angolo e il centravanti serbo supera l’ottimo portiere genoano Leali con un gran colpo di testa,  da centravanti vero.  C’è da considerare che Vlahovic (al secondo gol in due partite,) era entrato al 73′ da dieci minuti  al posto di David. Probabilmente l’acquisto di un nuovo attaccante e il fatto di sentirsi messo in secondo piano, ha accentuato il suo impegno.

Tra le quattro squadre che guidano la classifica dopo i primi 180 minuti di campionato, ci sono tre grandi formazioni e una  piccola realtà, la Cremonese, capace di segnare  5 reti. Dopo la seconda giornata l’Inter è la quadra che ha realizzato  di più (6 reti), ma dopo l’illusorio 5-0 del debutto contro il Torinoecco la sorpresa della giornata, la sua sconfitta  contro l’Udinese. Già si era segnato poco nel turno inaugurale (21 reti), la seconda giornata ha fatto  risultare ancora meno, a quota 20, nonostante lo splendido poker della Lazio contro il Verona. Tre le squadre ancora a secco di reti ci sono: Genoa, Lecce e Torino. Nella prossima settimana ci sarà la pausa del campionato per gli impegni della Nazionale. Sale l’attesa per il debutto di Rino Gattuso come C.T degli azzurri: venerdì contro l’Estonia a Bergamo e lunedì prossimo a Debrecen contro Israele, servono due vittorie con tanti gol. Proprio per questo, il neo CT ha convocato la bellezza di nove attaccanti. Tutta l’Italia calcistica si augura di non mancare ancora una volta la qualificazione ai mondiali, sarebbe una grandissima delusione, ma la presenza di tanti calciatori stranieri nel nostro campionato non aiuta certo in questo senso. Le società sono ormai delle imprese e devono far quadrare i conti e spesso i calciatori stranieri hanno un valore di mercato inferiore agli italiani.

Risultati della seconda giornata di campionato:

Cremonese-Sassuolo 3-2 (37′ F. Terracciano, 39′ F. Vázquez, 64′ Pinamonti, 73′ rig. Berardi, 93’ rig. De Luca)

Lecce-Milan 0-2 (66’ Loftus-Cheek, 86’ Pulišić)       Bologna-Como 1-0 (59’ Orsolini)

Parma-Atalanta 1-1 (79’ Pašalić, 85’ Cutrone)     Napoli-Cagliari 1-0 (95’ Zambo Anguissa)

Pisa-Roma 0-1 (55’ Soulé)         Genoa-Juventus 0-1 (Vlahovic 73’)

Torino-Fiorentina 0-0         Inter-Udinese 1-2 ( Dumfries 17’, Davis 29’, Atta 40’)

Lazio-Verona 4-0 (Guendouzi 3’, Zaccagni 10’, Castellanos 41’, Dia 82’)

 

 

Reti: 58′ Riccardi (L)

Latina: Mastrantonio, Ercolano, Porro (61′ Vona), Calabrese, Ekuban (49′ Gagliano), Ciko, Marenco (C), De Ciancio, Parodi, Pannitteri (90+2′ Scravaglieri), Quieto (49′ Riccardi). A disposizione: Basti, Iosa, Ciciretti, Pace, Catasus, Dutu, Di Giovannantonio, Fasan, Farneti, Regonesi, De Marchi. Allenatore: Alessandro Bruno.

Atalanta U23: Pardel, Panada (C), Pounga, Cissè (68′ Camara), Guerini, Obrić, Ghislandi (81′ Bergonzi), Navarro, Idele (76′ Simonetto), De Nipoti (68′ Cortinovis), Vavassori (76′ Lonardo). A disposizione: Torriani, Sassi, Berto, Comi, Manzoni, Riccio, Tornaghi, Colombo, Levak, Del Lungo. Allenatore: Salvatore Bocchetti.

Arbitro: Domenico Castellone di Napoli.

 I nerazzurri partono bene nella prima di campionato e al “Domenico Francioni”, battono per 1-0 l’Atalanta U23, una formazione giovane ed ambiziosa, che segue le orme tratteggiate da anni della prima squadra, nel massimo campionato di calcio. Il Latina  rispetto alla gara di Coppa Italia vinta contro il Gubbio, presenta in campo Ercolano e Ciko titolari con Quieto e Pannitteri ad agire alle spalle di Ekuban.

La prima vera occasione è per  il Latina: al 6’ Quieto se ne va sulla sinistra e crossa al centro per CiKo che sbaglia la conclusione di testa. Al 20′ per l’Atalanta U23’, c’è una splendida apertura di Panada per Idele che riesce a  servire De Nipoti il quale cerca di piazzarla con l’esterno ma manca la porta per questione di centimetri. Al 34′ il Latina per poco non passa in vantaggio: Ekuban dopo aver intercettato il retropassaggio per errore di Pounga, entra in area di rigore ma calcia clamorosamente fuori davanti al portiere  Pardel.  Ekuban è un attaccante valido tecnicamente che agisce bene da seconda punta, ma dimostra spesso di non avere quella freddezza necessaria sottoporta.

Nella ripresa il tecnico dei pontini Bruno al 49’ effettua un doppio cambio: escono Quieto ed Ekuban, sostituiti rispettivamente da Riccardi e Gagliano. Nella ripresa i bergamaschi più volitivi e pericolosi esercitano una maggiore pressione. Al 56′ Idele parte in dribbling dalla destra, entra in area e serve Cissè, che calcia direttamente a rete, ma il suo tiro subisce una deviazione e la palla si stampa sul palo.  Al 58’ su una mischia in area generata da un cross di Ciko, la difesa atalantina non riesce a liberare, ed è proprio l’ex giallorosso Riccardi subentrato nella ripresa, a girare di destro al volo la rete  dell’1-0 per il Latina. Al  65’ i pontini vanno nuovamente  a rete a con Marenco, ma l’arbitro l’annulla per fuorigioco

L’Atalanta U23 tenta il tutto per tutto e nel finale trova il pareggio al 79’ con Lonardo, ma anche questa rete viene annullata per fuorigioco. I bergamaschi non si arrendono e provano ad attaccare fino all’ultimo, ma il Latina resiste bene anche negli interminabili 10 minuti di recupero concessi dall’arbitro a causa delle numerose interruzioni nei 90’ minuti regolamentari. E’ stata una prestazione solida e concreta quella del  Latina. che le consente di incamerare i primi tre punti contro un avversario organizzato e ben messo in campo, confermando quanto di buono si era visto contro il Gubbio in Coppa Italia.

A fine gara il tecnico Alessandro Bruno ha così commentato: sono contento perché la squadra ha approcciato bene e condotto la gara nel migliore dei modi. Credo che nulla si possa dire sul risultato finale, anche in considerazione delle importanti occasioni create.

 

 

 

 

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