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Carlotta Caldonazzo
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Il mondo di adesso, a febbraio 2024, è davvero difficile da vivere e da raccontare.
Partiamo dalle prossime elezioni americane, il 5 novembre prossimo.
E partiamo da questa domanda. Il ruolo guida degli Usa nel mondo è destinato a terminare? Gli Usa hanno il 6% della popolazione mondiale ma come diceva JF. Kennedy “ non può esserci una soluzione americana per tutto e ad ogni costo”.
Il problema c’è, è vero, e si è aggravato da quando gli Usa hanno iniziato a confrontarsi solo con se stessi.
La dottrina Monroe, come sappiamo, predicava un isolazionismo attivo: “cooperiamo con tutti, ma non ci alleiamo con nessuno”.
E se pensiamo a Trump, lui sì che è un isolazionista! Biden è un internazionalista, pensa davvero che gli Usa abbiano il dovere di rivolgersi al resto del mondo.
Spesso gli americani, hanno promosso unioni con “il diavolo e l’acqua santa” ma in cui hanno dimostrato di non saper sempre risolvere i conflitti. E adesso che abbiamo quattro “focolai” sullo scenario internazionale, cosa accadrà ancora?
La crisi Ucraina- Federazione Russa; Hamas-Israele; il Mar rosso e Taiwan. Questo è l’esordio dell’anno 2024 che stiamo vivendo.
Gli Usa e l’Europa, il mondo Arabo, la Cina sono tutti protagonisti a vari livelli sullo scacchiere internazionale.
Partiamo dall’ultima crisi. Taiwan, è forse la prosecuzione della guerra in Vietnam? Gli Usa sono da un lato, partner commerciale della Cina, e la Cina detiene gran parte del debito americano. Ma la competizione tra Cina e Usa è di tipo commerciale, non ideologica come negli anni ‘ 70.
Nel mar Rosso, invece, gli Usa non hanno interesse a quel mare per la commercializzazione perché usano l’oceano Pacifico. Quella crisi- in Mar Rosso- riguarda tutta l’Europa, perché sono inglesi, spagnole, francesi e italiane le navi che passano da lì per entrare in Europa attraverso il mar Mediterraneo. La crisi con gli Houti quindi dovrebbe essere risolta dagli europei.
L’Europa dovrebbe parlare da sola e, da sola, difendere i propri interessi. Ma l’Europa non ha capacità produttiva e di difesa all’altezza del caos geopolitico del momento. Dopo la seconda guerra mondiale, infatti l’Europa, ha smantellato tutta l’industria bellica di difesa anche perché c’era lo “zio americano” in grado di risolvere per lei. E altrove, al suo posto.
Il fronte che si è aperto a Gaza, e intorno nell’area, poi è tutto molto complicato. Lo scenario iracheno, quello siriano, libanese: abbiamo un peggioramento di sicurezza in tutta l’area mediorientale.
Uno dei grossi temi che Israele dovrà affrontare è il tema della sicurezza che la sua popolazione chiede e che il governo di Netanyahu non sa affrontare.
C’è una grande sfiducia nei confronti del governo israeliano, sostenuto solo dal 15% della popolazione. La popolazione sostiene lo sforzo bellico ma non sostiene il governo. Questo è il punto.
Ma lo diciamo ancora una volta, questa non è un guerra tra Israele -che è uno stato e la Palestina- che non lo è. E’ una guerra tra due popoli che condividono la stessa terra.
E l’Ucraina? Ormai a due anni dall’inizio della guerra, un massacro senza fine, morti, bombardamenti, intere città rase al suolo, e di contro, appelli, aiuti da parte di tutti i paesi terzi sia per l’Ucraina che per la Russia, sanzioni fallite contro Putin, l’intervento della Nato, della diplomazia di tutto il mondo, siamo ancora qui a scrivere di guerra.
L’unica parola che vorremmo scrivere a proposito di questo conflitto è la parola PACE, Pace Umanitaria, fine delle ostilità, ripristino del rispetto reciproco e dei confini tra i due paesi.
Difficile prevedere, ancora oggi, quando questo sarà possibile.
Ma, davanti a tutto il caos geopolitico del momento, lo ribadiamo, mettiamo avanti ancora la parola Pace che non è mai divisiva.
Come ho avuto modo di discutere giorni fa, non è strategicamente opportuno perorare una modifica della Costituzione in tema di denaro e autoproduzione, se poi ogni 4/5 mesi il Parlamento UE e il Consiglio e la Commissione Europea - che sono colegislatori - emanano continuamente Regolamenti UE direttamente applicabili contro agricoltori, allevatori, e famiglie, spingendo poi alla dematerializzazione di tutto in nome della digitalizzazione della educazione e non solo di essa.
Dunque la soluzione radicale - il recesso dalla UE ai sensi dell'art 50 TUE - appare l'unica mossa che in un sol colpo risolverebbe la questione della perduta sovranità monetaria e frenerebbe ulteriori provvedimenti legislativi che stanno per impoverire campi e nazione, agricoltori e allevatori e pescatori, oltre che rivedere tutta la normativa che NON sarebbe più soggetta ai diktat della UE.
E' chiaro che il progetto della UE come unione di popoli e patrie si e' corrotto negli ultimi due decenni.
Il suo momento più alto e' stato equiparare la Carta di Nizza a Trattato, nel 2009, con l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona.
Non a caso il compianto professore e insigne giurista Stefano Rodotà contribuì a scriverla con altri giuristi europei, difendendo poi in alcuni suoi scritti e saggi i principi di habeas corpus e del consenso libero e informato in ambito medico e terapeutico.
Ma da allora ad oggi, e' stato un crescendo di deriva autoritaria contro i diritti dei popoli, contro i diritti, mancando o arrecando offesa soprattutto alla tutela dei diritti fondamentali
(vedi il caso della CGUE di Lussemburgo che - interpellata anni fa durante la emergenza sanitaria COVID-19 -
non si è pronunciata sul caso sollevato dal giudice del lavoro di Padova, in merito all'obbligo vaccinale anti Covid 19, discriminatorio in caso di mancato adempimento di certe categorie professionali, quali quelle mediche e infermieristiche)
A malincuore, devo allora riconoscere che non vi è altra via se vogliamo riconquistare la nostra libertà e indipendenza da certi poteri influenzati da lobby potentissime, se non quella della uscita dalla UE, esercitando il diritto volontario di recesso.
A malincuore perché la Carta di Nizza (CDFUE) è stato un grande risultato, ma i giudici di Lussemburgo hanno dimostrato con la loro posizione pilatesca, negli ultimi mesi, che la tutela di questa carta in certi frangenti è solo formale e non sostanziale.
Fortunatamente alcuni giudici di pace nelle loro recenti sentenze si sono ricordati della Carta di Nizza e del suo carattere vincolante giuridicamente come legge.
Fortunatamente, l'art 2 Cost. tutela già i diritti inalienabili della persona umana (non sono elencati, ma fra di essi il consenso libero e informato e l'habeas corpus rientrano fra di essi, (così come la dignità cioè il rispetto della umana, il diritto al lavoro e ad una educazione e assistenza sanitaria).
Sessantatreesimo notiziario settimanale di lunedì 5 febbraio 2024 degli italiani di Russia. Buon ascolto e buona visione.
Negli ultimi tempi, sarebbe stato difficile non notare le pubblicazioni dei media italiani sui presunti piani della Russia di attaccare la NATO. Già da varie settimane i quotidiani stanno gonfiando l’argomento, cosa che fa pensare a un chiaro e pianificato attacco mediatico contro la Russia.
Il 29 gennaio un rappresentante dell’Ufficio OSCE per le istituzioni democratiche e i diritti umani (ODIHR) ha annunciato che l’organizzazione non prenderà parte all’osservazione internazionale delle elezioni presidenziali nella Federazione Russa dal 15 al 17 marzo 2024, citando la mancanza di un invito da parte russa.
Il regime di Kiev continua a commettere crimini sanguinosi contro i civili nelle città russe, utilizzando armi fornite dai Paesi occidentali.
Il 2 febbraio, la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia ha emesso una sentenza sul caso “Ucraina contro Russia: interpretazione e applicazione della Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio”. Al momento, la decisione si limita alla questione procedurale relativa alle competenze della Corte.
Il velivolo da trasporto militare IL-76, con a bordo prigionieri di guerra ucraini, è stato abbattuto per mezzo di un sistema missilistico americano “Patriot”.
Secondo l’ufficio del comandante militare della Repubblica Popolare di Lugansk della Federazione Russa, sabato 3 febbraio il regime di Kiev ha bombardato le aree pacifiche della città di Lisičansk e le infrastrutture civili sono state sottoposte ad un brutale attacco. A causa delle azioni terroristiche dei neonazisti ucraini, un forno del pane è stato distrutto.
Il Washington Post ha scritto che “Il comandante in capo delle forze armate ucraine Valerij Zalužnyj, in una conversazione con Vladimir Zelenskij, ha chiarito che un rapido miglioramento della situazione sul campo di battaglia dopo le sue dimissioni è improbabile.
Il 7 febbraio 2024 ricorre il centesimo anniversario dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra l’Unione Sovietica e il Regno d’Italia.
Le relazioni russo-italiane tradizionalmente sono state caratterizzate (ahimè, purtroppo, dobbiamo parlare al passato) da una storia secolare, da un patrimonio culturale e spirituale comune di straordinaria ricchezza, da un’esperienza di cooperazione di successo in vari ambiti e da un capitale di fiducia reciproca costruito nel corso dei decenni.
L’uscita della Germania dall’Unione Europea priverebbe l’Unione stessa di un quinto del bilancio totale e influenzerebbe negativamente anche l’economia della stessa Germania: le perdite dirette del PIL potrebbero ammontare ad almeno 227 miliardi di euro e l’uscita di risorse lavorative – fino all’8%.
All’inizio di gennaio, la leader di uno dei Partiti più popolari tedeschi, Alternativa per la Germania, Alice Weidel, aveva affermato che il Partito avrebbe insistito per indire un referendum in stile Brexit sull’adesione all’UE se fosse salito al potere, definendo l’uscita della Gran Bretagna dal blocco “assolutamente corretto”.
Cent’anni fa, il 30 gennaio 1924, veniva fondato lo Studio Cinematografico Mosfilm.
Dal 15 al 29 settembre 2024, Mosca ed Ekaterinburg ospiteranno i Giochi Mondiali dell’Amicizia, una nuova competizione multisportiva priva di qualsiasi forma di discriminazione.
Quanto mi piacciono i flash mob! La canzone che vi propongo oggi è del 1940, parla dei partigiani dei tempi della guerra civile del 1919-1922, ma tutti la recepiscono invece come dei partigiani durante la Grande Guerra Patriottica, la Seconda Guerra Mondiale, grazie ad un famosissimo film del 1973, В бой идут одни старики, letteralmente “In battaglia vanno solo i vecchi”, sul rapporto protettivo che si instaura tra i piloti aerei d’esperienza e le giovani leve, le cui vite si cerca di salvare procrastinandone, finché possibile, l’ingresso in battaglia.
https://markbernardini.blogspot.com/2024/02/063-italiani-di-russia.html
Ornella Mariani Forni |
In una sua ironica e sottile lettera aperta di buon anno 2024, Ornella Mariani Forni - premio Italia Diritti Umani 2023 - cita alla fine la Carta di Nizza, altrimenti detta CDFUE, di cui io parlo dal 2019 sostenendone la efficacia e grande valore giuridico, poiché essa ha sancito dei valori e dei diritti fondamentali per tutti i cittadini della Unione.
Cinque anni fa - nonostante essa fosse ben discussa dai giuristi italiani e dagli addetti ai lavori accademici - non era dibattuta dagli avvocati se non raramente, e poco o per nulla nota al grande pubblico italiano.
Qualche giudice di pace nelle sentenze con cui negli ultimi mesi ha annullato le illegittime sanzioni amministrative e i relativi avvisi di addebito per mancata vaccinazione COVID-19, la ha citata e invocata come strumento di tutela dell'individuo dinanzi al quale il potere autoritativo dello Stato deve retrocedere se sproporzionato o lesivo della dignità umana.
Dispiace solo che la Corte Costituzionale italiana prima e la stessa Corte di Giustizia UE di Lussemburgo poi, negli ultimi due anni si siano tirate indietro quando sono state interpellate rispettivamente in ricorsi e richieste di pronunzia pregiudiziale, limitandosi a una sua tutela formale e non anche sostanziale e vivente.
La Carta di Nizza e la sua equiparazione a trattato dall'anno 2009 nel diritto eurounitario, e' stata la ultima conquista storicamente rilevante nell'ambito dei diritti civili e umani in Europa, prima che il Vecchio Continente anno dopo anno venisse travolto da una deriva autoritaria a tutti i livelli - ostaggi di grandi lobby finanziarie e potentati occulti - che lo stanno trasformando in un superstato totalitario mascherato da valori democratici e libertari, poco concreti e sempre più fittizi.
Auguro a tutti voi un buon anno 2024 perché godiate e conserviate i vostri affetti e raggiungiate i vostri traguardi, ricordandoci che sono le piccole cose della vita a dare sapore alla felicita'.
il video della lettera al Presidente delle Repubblica |