L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni.

Sport (274)

 

Rino R. Sortino

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Carletto Mazzone

La scomparsa di Carletto Mazzone ha unito il mondo del calcio. Tutti, ma proprio tutti, si sono stretti al dolore dei familiari per ricordare un grande e genuino protagonista del pallone, allenatore di squadre importanti come Roma, Fiorentina, Napoli, Cagliari, Bologna, Brescia, Ascoli e altre ancora.

Chi scrive ha avuto modo di conoscere personalmente Carletto Mazzone e di pranzare insieme a lui. Dove? A Lecce. Vi racconto meglio qui di seguito.

Premessa: seguivo il Pisa in ogni parte della penisola, dormendo anche nelle sale di aspetto delle stazioni (non me ne vergogno, ho fatto pazzie per i miei colori!).

Poiché il pullman del Pisa partiva vuoto, solo con i bagagli dei calciatori, per poi andare a prelevare la squadra nei vari aeroporti dove faceva scalo, alcuni giocatori del periodo mi dicevano: Schiaccia, chiedi al Presidente se ti fa salire sul pullman della squadra, tanto viaggia vuoto, almeno non dormi nelle sale d’aspetto” vagando “strasci’oni” con le “pesche all’occhi” per le cittá. Ma io non avevo il coraggio di chiedere nulla, sennonché il 28 ottobre 1988 (non ero ancora entrato a lavorare per il Pisa come dipendente) mio padre Agostino prese il telefono e chiamò la sede nerazzurra chiedendo di poter parlare con Romeo Anconetani. Quando glielo passarono gli disse: “Presidente, sono il babbo di Schiaccia, senta, il mio figliolo vorrebbe venire a Lecce, ma non ha il coraggio di chiederle un passaggio con il pullman, poi è anche una questione di scaramanzia…”. Suspense di qualche attimo e Romeo risponde a mio padre: “Gli dica che è un bischero!” E poi: “Lo faccia venire in sede, che oggi parte con l’autista e con “Formaggino” (il compianto Alessandro Zanobetti, uomo fedelissimo di Romeo)”.

Subito nel pomeriggio partii per Lecce con il pullman, arrivando il giorno dopo, sabato 29, all’albergo dove era alloggiato il Pisa, che si trovava all’uscita della superstrada Brindisi-Lecce. Poco più in là c’era invece l’hotel Tiziano, dove si trovava il Lecce. Io mi ero sentito giorni prima con un ex giocatore nerazzurro mio amico, Ricardo Paciocco, poi trasferitosi nel Lecce. Eravamo rimasti d’accordo di vederci per un saluto. Bene, arrivo davanti all’albergo e, dopo esserci salutati, Ricardo mi fa: “Schiaccia, ma hai mangiato? Io devo entrare in albergo per il pranzo con la squadra”. Ed io: “No, Ricky, ho dei panini!”. Al ché lui prende la busta dei panini e mi fa: “Macché panini e panini, vieni dentro con me!”. “Ma che fai Ricky, sei impazzito? C’è la squadra, c’è il mister”. Quel mister era proprio Carletto Mazzone… mi fece accomodare addirittura al tavolo con lui e con quelli dello staff tecnico del Lecce.

Vi rendete conto? Io, tifoso sfegatato del Pisa, a mangiare con gli avversari! Mazzone mi mise subito a mio agio, persona aperta e generosa, sembrava ci fossimo conosciuti da sempre, e fra una portata e l’altra parlavamo del più e del meno. Mi raccontò che ogni tanto veniva a fare qualche gabbionata a Livorno, ai bagni Fiume, con Mauro Lessi ed altri compagni del suo tempo. Mi ricordo inoltre un vino rosè del Salento che bevvi con gusto, pareva leggero ma quando mi alzai mi girava un pochino la testa. Poi ci salutammo con cordialità.

Al ritorno il Lecce, quando venne a giocare a Pisa, era in ritiro a Forte dei Marmi. Io andai a salutare Paciocco e Mazzone al “Necchi Balloni”, dove facevano la rifinitura, ma siccome la partita con il Pisa era importante anche per loro, Mazzone era un po’ teso: fu gentile, per carità, ma un po’ burbero. Mi disse: “Salutiamoci qui, non venire all’albergo, ok?”.

Di lui conservo il ricordo di una persona autentica, schietta e generosa, un passionale in ogni senso. A distanza di tanti anni in questo momento triste legato alla sua scomparsa ho voluto raccontare questo mio piccolo ricordo che conservo nel cuore. Riposa in pace, mister, che la terra ti sia lieve. Alla famiglia le mie più sentite condoglianze. 

Per gentile concessione de l’ Arno.it

 

 

 

 

 

Il giornalista Pierluigi Grande  ha condotto l’evento a  Forni di Sopra (Ud)

 

Il 30 luglio scorso presso il Teatro Forni di Sopra (Ud) è andato in scena l’ultimo evento a chiusura della Rassegna 2023  “Lo Sport un Sorriso per la Vita…Oltre Barriere e Frontiere”  per il Premio  alla Carriere. della Rassegna Scienza e Sport  2023.

Un finale degno dei precedenti  appuntamenti realizzati nella sala “David Sassoli” di Piazza Venezia a Roma, con il patrocinio morale di “Esperienza Europa” sala collegata in digitale con tutte le “Sosia” delle altre capitali europee.

Nella serata di Forni di Sopra,  Andrea Carnevale, David Burburan e i Campioni dello sport del Friuli, hanno festeggiato i 60 anni di Pierluigi Grande ex giornalista di Telemontecarlo.

 A tale proposito sono arrivati anche i saluti  di Luigi Colombo,  suo ex direttore della storica Telemontecarlo.

Il giornalista considerato oggi uno dei migliori raccontatori multimediali di storie sportive, durante l’evento ha presentato il canovaccio del film documentario “Una Vita in Salita…”, che sarà dedicato alla carriera di Andrea Carnevale.  

Nell’ambito  della serata è stato presentato  Il brano musicale “Vola Ragazzo Vola…”  che sarà la sigla del film documentario firmato in tandem tra  il giornalista Pierluigi Grande con il Maestro Alberto Laurenti, noto musicista e cantautore di valore.

 Il secondo libro della Collana de “I Codici della Vittoria” sarà uno strumento importante  per promuovere la Ricerca Scientifica a firma della Pasteur (ente autorevole presieduto dallo scienziato Luigi Frati, che ha come Direttore Scientifico la Prof.ssa Angela Santoni).

Nell’arco della serata sono arrivati anche i ringraziamenti del Prof. Antonio Musarò  Docente della Sapienza  dell’Istituto Pasteur Italia, che ha  evidenziato l’importanza della Rassegna, specificando quanto la stessa abbia centrato gli obiettivi prefissati.

L’abbinamento Scienza, Sport e Medicina è sicuramente un modello vincente.

A seguito dell’evento  c’è stato un Comunicato Stampa  di Andrea Carnevale ex campione del Napoli calcio (che vinse uno scudetto con il grande Diego Armando Maradona)  e attuale dirigente dell’Udinese Calcio.

“Ringrazio Pierluigi  il mio amico da sempre che ha raccontato il goal della mia vita e ringrazio anche Alberto Laurenti. Entrambi mi hanno fatto emozionare con il video ed il brano che rappresenterà la base del film documentario. 

Per i giovani conoscere le storie sportive, come la mia, è importante. Il messaggio è  che se è riuscito uno come me che sono andato sempre in salita, possono riuscirci tutti. Ho una storia d’infanzia che mi ha segnato, ma è diventato il mio motore. Un grazie a Pierluigi ed Alberto per lavorare su questo progetto emozionante”.

 

 

 

La rassegna diretta dal giornalista e scrittore Pierluigi Grande “lo sport un sorriso per la Vita .Oltre le barriere e frontiere” quest’anno si svolge nella prestigiosa Sala Esperienze Europa “David Sassoli” collegata in digitale con tutte le sedi  delle altre capitali europee. La chiave di successo di questa iniziativa è il laboratorio dei Codici della Vittoria, che  promuove il  messaggio della Ricerca scientifica attraverso lo Sport. In ogni appuntamento prestabilito, il Premio alla carriera “Europa, Sport, Cultura, Sociale e Impresa Etica” è offerto ad alcune personalità che hanno lasciato un’impronta indelebile nell’arco delle loro attività.

Nella scorsa manifestazione del cinque luglio è stata presentata l’inedita canzone dell’Album “L’Inno alla vittoria”, che sarà il pilastro della colonna sonora del film documentario “I Codici della Vittoria” di prossima produzione. La canzone firmata in collaborazione con  Pierluigi Grande, ha un autore del valore del maestro  Alberto Laurenti che ha sposato con entusiasmo  il progetto. Laurenti musicista e paroliere di successo, oltre ad avere partecipato per un paio di volte al Festival di Sanremo, nel passato collaborò con artisti di grande fama tra i quali Califano e Mina.  

Pierluigi Grande lo abbiamo incontrato per conoscere più fa vicino il suo lodevole progetto ed è sorta una piacevole conversazione.

Pierluigi puoi raccontarci alcuni aneddoti del tuo passato? 

La mia attività di giornalista nacque a Tele Montecarlo quando  il  Direttore Luigi Colombo mi chiese  di seguire il Napoli di Maradona e Andrea Carnevale. Altro momento significativo che mi segnò negativamente è quando mia mamma morì di SLA, una malattia gravissima peraltro collegata allo sport. A quel punto decisi di stilare un progetto e scrissi un libro che oltre ad aiutarmi ad uscire dalle mie problematiche, mi consentì di fare qualcosa anche per il prossimo, per chi soffre.  Nel 2014 nacque pertanto il progetto dei Codici della Vittoria, che ebbe un enorme successo con 48.000 copie tra vendute e distribuite nelle scuole e 35000 ragazzi delle scuole con i quali ho condiviso un progetto multimediale dedicato ai valori dello sport.  

In questo tuo percorso hai avuto il sostegno di personalità di valore, vero?

Sono stato fortunato ad incontrare il Prof. Musarò, Professore della Sapienza di Roma e membro della Pasteur Italia che in seguito diventò il Capitano del laboratorio dei Codici della Vittoria. Da quel primo incontro la nostra collaborazione continuò imperterrita, perché il progetto dei Codici della Vittoria con il passare del tempo si fece carico di una magia particolare, così ogni volta che viene riproposta con qualsiasi modalità, ottiene sempre successo. Presto sarà pubblicato un nuovo libro dei Codici della Vittoria, il testo “70/30 Codice per vincere” dedicato all’indimenticabile Franco Janich che non mancava di evidenziare  quanto in un successo conti per il  70 per cento in più la testa e trenta tutto il resto. Nel testo di quest’anno c’è un capitolo inerente il Napoli di Spalletti, raccontato da Andrea Carnevale.

Quest’anno nella rassegna “lo sport un sorriso per la Vita. Oltre le barriere e frontiere” c’è stata l’introduzione di una importante novità, ce ne puoi parlare?

Quest’anno abbiamo potuto usufruire della prestigiosa sala offertaci da Esperienza Europa e noi la stiamo cavalcando, credo, nel modo migliore dei modi. E’ da prendere d’esempio il ritornello dell’ultima incisione musicale di Gianni Morandi che ci ricorda quanto un’occasione al momento opportuno, ci possa aprire tutte le porte.

Quali sono le motivazioni che ti spingono ad affrontare questi bellissimi progetti?

Io sono soprattutto un amante dei mezzi di comunicazione e mi fa piacere utilizzarli per fare qualcosa  per i giovani, lo sport e la ricerca scientifica. Queste sono le motivazioni principali ma dietro c’è l’aspetto personale che mi fa divertire ed appassionare al mio lavoro. Mi sono regalato questa rassegna alle soglie dei miei sessanta anni che per me è un traguardo ed intendo portarla a compimento fino all’ultimo evento, quando si chiuderà la rassegna a fine luglio in Carnia,  nella bellissima terra del Friuli.

Ci puoi ricordare alcuni personaggi che ti sono rimasti maggiormente impressi nell’ambito della rassegna “lo sport un sorriso per la Vita. Oltre le barriere e frontiere”?

Quest’anno abbiamo avuto il piacere di premiare personaggi che hanno lasciato un’impronta indelebile nel loro lavoro. Vorrei citare il Presidente del Perugia calcio Santopadre, l’allenatore di calcio Sanderra, il Prof. Frati, Presidente della Pasteur d’Italia che è uno degli scienziati più importanti dell’ultima epoca, il Prof. Musarò e  il Professore Babiloni della Sapienza. Ognuno di loro ha regalato storie molto belle collegate al riscatto personale, dopo un’infanzia non facile. Tra gli ospiti, le storie che ci hanno colpito maggiormente nell’anima vorrei citare quella dell’amico Luca Zavatti della Roma Calcio Amputati e della Fair-play School e quella dell’eroe della Paracanoa Catoia, poliziotto per caso e del suo bravo allenatore Stefano Vando delle Fiamme Oro di Sabaudia. Poi le imprese della Roma pallanuoto Alessandro Calcaterra e del Delta Pallanuoto. Tra i premiati Roberta Venditti Dirigente Scolastica della Frezzotti-Corradini scuola media ad indirizzo sportivo. Nelle varie giornate calendarizzate della rassegna, abbiamo avuto il piacere di ospitare tanti giovani delle società sportive e delle scuole e questo lo ritengo un bel messaggio per i giovani che testimonia quanto i sogni possono diventare realtà, basta volerlo con tutto se stessi.

Per concludere, un pensiero sull’editore Sciscione che ti ha sempre sostenuto nelle tue iniziative.

Saranno  premiati due grandi editori, il primo è il nostro caro editore Gianfranco Sciscione che dopo essere partito tanti anni da una piccola emittente Tele Monte Giove, è riuscito a creare una catena televisiva di reti importanti ed ha firmato la storia perché è sempre stato un amante della comunicazione televisiva e continuerà ad esserlo. Lo considero un personaggio che si miscela  al meglio con i contenuti dei Codici della Vittoria, perché anche lui viene da una famiglia umile, che ha inseguito un sogno che poi è riuscito a far diventare realtà. Ormai Il suo può essere considerato uno dei più grandi Centri Televisivi Italiani a divulgazione nazionale. Nell’arco della rassegna verrà premiato anche un altro editore, Franco Cairo Presidente del Torino calcio nonché Presidente del grande Centro di Comunicazione Con lui sarà anche omaggiato Marco Ghigliani, Amministratore Delegato e Direttore Generale di La7 .

Dove saranno trasmesse le puntate della rassegna “Lo Sport un Sorriso per la vita. Oltre Barriere e Frontiere

Tutte le puntate saranno trasmesse su Tele Regione Lazio e sulla piattaforma di Passone Sport.TV e del gruppo di Lazio TV e Gold TV. Inoltre Il tutto è condiviso dalle varie sale  Europee in digitale. E’ vero che i desideri volano sulle ali guidate dagli uccelli della Rosa di venti, ma per fare in modo che un sogno possa realizzarsi, devi essere pronto a raccoglierlo, perché ogni tanto qualche sogno cade in terra.

Pierluigi vuoi aggiungere altre considerazioni alla nostra conversazione?

Per aver sposato il progetto del Laboratorio “I Codici della Vittoria” vorrei ringraziare anche gli altri componenti dell’Istituto Pasteur Italia, il Prof Luigi Frati Presidente e la Prof.ssa Angela Santoni Direttore Scientifico; ringrazio inoltre il Panathlon Club International nelle persone di Massimo Zichi, Nadia Gigante, Umberto Martone ed il Governatore area Lazio Cesare Sagrestani per avermi supportato in tutte le iniziative.

Grazie e in bocca al lupo Pierluigi

 

Il 30 maggio scorso ricevetti con molto piacere l'email dell'Ordine dei Giornalisti della Toscana, dove mi si comunicava l'accoglimento della domanda di iscrizione nel ramo dei pubblicisti. Una soddisfazione immensa dopo tanti sacrifici profusi a scrivere per diversi anni. Ma vorrei andare un po' indietro nel tempo. Fin da giovane ho sempre avuto la passione della scrittura. Mandavo articoli ai giornali locali dove segnalavo alcuni problemi e storture presenti della mia Pisa. Poi quando facevo parte (essendone stato uno dei fondatori nel 1979) dei Rangers della Curva Nord, c'era un giornalino dal titolo "Curva Nord" in cui facevo interviste e scrivevo poesie in vernacolo pisano, cosa che ho fatto in seguito con il Nerazzurro, quando entrai nel Pisa Sporting Club di Romeo come dipendente. Poi, dopo il fallimento del Pisa, essendo amareggiato anche perché avevo perso il lavoro, smisi di scrivere. Senonche 'nel 2011 ero allo stadio ed aspettavo dei giocatori nerazzurri in veste di tifoso per fare qualche foto insieme a loro e scambiare qualche parola con Ciccio Favasuli, con cui ho sempre avuto un bel rapporto di amicizia che va avanti tutt' ora, e, nell' attesa, vidi un ragazzo che faceva anch'egli le foto. Quel ragazzo era ANTONIO TOGNOLI. Parlando del più e del meno, mi disse che era direttore di Pisanews e se avessi voluto collaborare con lui. Io li per li risposi subito di no, non volevo impegni. Mi incontro' altre volte e mi formulo'  ancora il solito invito ed alla fine ho ceduto e non me ne sono assolutamente pentito. Antonio Tognoli ha cercato in tutti i modi di aiutarmi, indicandomi varie strade, fra cui quella giusta della collaborazione con L'Arno.it. Mi ricordo, a tal proposito, che,nel marzo 2021, presi appuntamento con FRANCESCO FASULO da Milano, del gruppo "Pisani al Nord", l'ormai famoso "Popolone" oltre che grande esperto culinario. Ci incontrammo dietro la tribuna coperta dell'Arena Anconetani ed andammo a fare un giro al Duomo ed in via Santa Maria, dove mi offri un caffè alla "Dolce Pisa".

Mi disse che uno come me era importante per il loro giornale, perché conosceva Pisa ed il suo direttore era assolutamente contento di potersi avvalere anche della mia collaborazione. Questo direttore era (ed è tutt'ora!! ) nientepopodimeno che ORLANDO SACCHELLI ,davvero una bella persona, calma, gentile, giornalista professionista e competente, che mi ha seguito,pur vivendo a Milano, supportato e, soprattutto, sopportato. Se ho raggiunto tutto ciò devo assolutamente ringraziare, insieme ad Antonio Tognoli ed al mitico "Popolone"Frank Fasulo, proprio anche lui, il megadirettore galattico Orlando Sacchelli. Voglio quindi essere grato, per un motivo o per l'altro alle persone su citate , ma condividere questa gioia anche con coloro a cui voglio bene e che mi vogliono bene, sia nell'ambiente societario del Pisa, dai dirigenti ai dipendenti, alla Sabry "Patty Smith" e ai magazzinieri , ai giocatori, fino ad arrivare a Jonny Manenti, Sandro Cacciamano e Matteo Nocchi, Virgilio Di Legge il "DOC" a tutti tutti tutti, anche chi non nomino, fino ai tifosi ed a gente di altre città vicine e lontane che mi hanno fatto i complimenti. Detto questo, e non lo faccio per togliermi qualche "sassolino" ma per pura e semplice constatazione, ci sarà anche chi, quando apprenderà questa notizia, sarà alquanto dispiaciuto.

Non so se saranno pochi o tanti, questo lo sanno loro stessi, in quanto sono elementi che parlano prevalentemente solo alle spalle, in maniera subdola, ostentando magari indifferenza, ma in realtà dentro di loro "rosicheranno" parecchio Persone che quando mi vedevano mi facevano i sorrisini alla spalle, dandosi di gomito fra loro, come per dire "ma luli dove vole anda!!". Sai, gente che si sente snob ed alquanto superiore al prossimo , con la classica "puzzetta al naso". E ciò che mi dispiace è che sono tutte persone della mia città, poche per fortuna. D'altronde, come recita il detto "Nemo propheta in patria"e poi è normale che non si possa piacere a tutti, ma si va avanti ugualmente, anzi, forse meglio !! E poi pazienza, alla

Maurizio" Schiaccia " Ficeli nella sede dell'Ordine dei Giornalisti
della Toscana in Vicolo dei Malespini 1,riceve da un funzionario il
tesserino di Giornalista pubblicista. 

fine non è un problema mio, ma di certi elementi che, al limite, se ne dovranno fare una ragione. Io vado dritto per la mia strada!!Grazie ancora a chi ha avuto fiducia in me (Orlando Sacchelli, Antonio Tognoli), non dimenticando, ultimo ma non ultimo, VIRGILIO VIOLO dei "Free Lance International Press" da Roma. infine mi sia permesso di fare un ringraziamento  a mio fratello ALESSANDRO FICELI per il supporto che mi ha sempre dato con la sua competenza e capacità. Ho la fortuna di avere un fratello che merita tanto anche se purtroppo non riesce a trovare quella sistemazione dal punto di vista lavorativo che meriterebbe. Ma il mondo va così, e molte volte, più delle capacità, conta avere le "scarpe giuste" perché soltanto con la bravura altrimenti si fa poca strada, specie in una società umana molto chiusa, classista, snob ed egoista come quella in cui viviamo tutti i giorni . Un abbraccio a tutti.

È anche un regalo di compleanno visto che il 18 giugno compio gli anni, oltre che della Luminara e di San Ranieri, patrono di Pisa. Meglio di così.

Il Napoli campione d'Italia batte 2-0 la Sampdoria, di fronte ad una città  che non si è ancora stancata di festeggiare. Il pubblico è accorso numeroso “al Maradona” sia  per vedere capitan Di Lorenzo alzare la coppa dello scudetto, ma anche per stringersi intorno a Luciano Spalletti, l’artefice della vittoria, alla sua ultima panchina napoletana.  Luciano prima del via è premiato come miglior allenatore della stagione e ciò non fa altro che aumentare  i rimpianti nei suoi confronti, dal momento che ha deciso di non continuare l'anno prossimo. Al Maradona decidono il rigore  al 64' del st di Osimhen, che raggiunge  il titolo di capocannoniere con 26 centri in campionato. Il nigeriano ottiene il penalty quando Murru, da dietro in area lo atterra prendendosi il cartellino giallo. All'85' Simeone realizza il secondo gol dei partenopei con un gran tiro di destro  dalla distanza che  batte il portiere ospite  Turk. Al termine dell’incontro, i blucerchiati di Dejan Stankovic salutano la serie A e scendono in B con appena 19 punti.

La Lazio batte 2-0 l'Empoli al Castellani e chiude al secondo posto in campionato, 24 anni dopo l'ultima volta.  Nel primo tempo Empoli e Lazio si affrontano a viso aperto, ma  le vere occasioni da rete sono solo un paio e tutte per gli ospiti. Se la formazione toscana riesce a conservare lo 0-0 fino all’intervallo, il merito è soprattutto del portiere empolese  Vicario. Un elemento di grande valore che si è affermato definitivamente in questo campionato. Nella prima frazione di tempo, la Lazio conduce il gioco e l’ Empoli  si racchiude maggiormente nella sua area. I biancazzurri passano in vantaggio al 3' del st su  calcio d’angolo  di Luis Alberto, dove  Romagnoli  è bravo a svettare più in alto di tutti e colpire di testa in porta. I toscani reagiscono,  alzano il baricentro del gioco ma non creano grossi pericoli ai biancazzurri. Al termine dell’incontro, al 47' del st in pieno recupero, dopo l'espulsione di Cambiaghi al 90' che  lascia l’Empoli in dieci, si sviluppa un contropiede micidiale: Milinkovic effettua un passaggio  a Immobile che smista per Luis Alberto che con un gran tiro realizza.

L’Inter chiude il campionato con una vittoria per 1-0 contro il Torino. E’ stato un campionato con alti e bassi quello dei nerazzurri milanesi  che sabato prossimo sono attesi dall'appuntamento più importante della stagione, la finale di Champions League contro il Manchester City. Inzaghi, fa un po' del turnover e in porta schiera Handanovic, che potrebbe essere alla sua ultima apparizione in nerazzurro. L’Inter conduce la gara e va all’intervallo col 60% di possesso palla. Lukaku ha una gran voglia di mettersi in mostra per ottenere una maglia da titolare contro il City e al 32' va vicino al gol, ma il suo sinistro è deviato da Schuurs in angolo. Dopo pochi minuti  al 37’ l’Inter passa in vantaggio:  Lukaku serve Brozovic al limite che sorprende Milinkovic-Savic con un sinistro non irresistibile.  Il portiere sloveno dell’Inter poi  lascia il posto a Cordaz, che al debutto stagionale, compie un autentico miracolo sul sinistro da pochi passi di Sanabria (71'). Il Toro chiude la stagione con una sconfitta onorevole ma dice addio all'ottavo posto e alle speranze europee. L’Inter contro i granata è apparsa sufficientemente rodata per affrontare l’impegnativa  finale di Champions. Dovrà affrontare la temibile squadra del Manchester City, composta tutta da calciatori di alto livello tecnico.

Roma Spezia 2-1. E’ stata una partita incredibile carica di tensione, durata 104 minuti. Passa  per primo lo Spezia dopo 6’ a  seguito di un calcio di punizione; Bourabia  tira in porta e trova la deviazione vincente di Nikolaou che di testa supera il portiere giallorosso Svilar. Con il gol di vantaggio, lo Spezia pensa  quasi esclusivamente a difendersi e lascia l' iniziativa alla Roma. Tra i tentativi di realizzare dei giallorosse c’è da annotare la traversa colpita da fuori area di El Shaarawy . E’ il  trentaduesimo legno colpito dalla Roma in stagione. A due minuti  dalla fine del primo tempo c’è il pareggio dei giallorossi. Dopo aver ricevuto palla da un compagno, Zalewski la crossa sul secondo palo ed inganna il portiere  Zoet . All’88’ l’azione che decide la partita:  El Shaarawy va via in mezzo a due, viene messo giù e l’arbitro  indica il dischetto. Dagli undici metri Paulo Dybala  realizza la rete, nonostante Zoet intuisca il tiro. La Roma chiude sesta e si qualifica in Europa League, lo Spezia aspetta lo spareggio con il Verona per non retrocedere in Serie B.

 I rossoneri sconfiggono il Verona per 3-1. Il match  nel primo tempo  non è molto  spettacolare, con un Verona che appare molto contratto.  Il Milan è più intraprendente e fa partire le sue azioni pericolose soprattutto dalle fasce.  Il gol è nell’aria e avviene nel finale del primo tempo  a seguito di  un rigore trasformato da Giroud. Il Verona trova il pareggio al 72’ con  Faraoni che realizza con un colpo di testa  a seguito di un assist di Lazovic. Le speranze degli scaligeri si affievoliscono all’ 85’ a seguito di  un’accelerazione di Leao che con un diagonale riporta in vantaggio i rossoneri. Immediata la corsa del portoghese verso Ibrahimovic disposto a salutare il pubblico del Milan, a fine partita, che gli tributa  una grande ovazione.  Ibra è stato un campione eccezionale dotato di grande carisma, che ha dato il meglio di se in ogni squadra dove ha militato. Il suo erede è Rafa Leao,  ma concedergli  tanto spazio da parte dei difensori avversari   è sempre deleterio. Il portoghese  realizza il secondo gol  della serata al 90+1’ dopo aver scartato mezza difesa e messo  a sedere il portiere Montipò . Grazie alle contemporanee sconfitte nella stessa serata di Spezia e Milan, entrambe le squadre si giocheranno la salvezza in uno spareggio diretto in campo neutro.

La Juventus espugna Udine per 1-0 ma non riesce ad ottenere un posto in Europa League. Primo tempo divertente, con la Juventus che crea le occasioni più interessanti: vedi la traversa di testa  colpita da Bonucci. Al 68' il gol: Locatelli per Chiesa che  sposta il pallone sul destro e fa partire un tiro a giro imprendibile per  Silvestri. Dopo il gol della Juventus, la partita diventa piú bella ed emozionante, con la Vecchia Signora alla ricerca della seconda rete. Al termine sono i torinesi a sorridere, ma la vittoria ed i tre punti non servono a raggiungere un posto in Europa League. I bianconeri  nella prossima stagione pare che si dovranno "accontentare" di partecipare alla Conference League.

Questi i risultati dell’ultima giornata di Serie A:

SASSUOLO-FIORENTINA 1-3   SASSUOLO-FIORENTINA 1-3   TORINO-INTER 0-1

CREMONESE-SALERNITANA 2-0  EMPOLI-LAZIO 0-2   NAPOLI-SAMPDORIA 2-0

ATALANTA-MONZA 5-2  LECCE-BOLOGNA 2-3   MILAN-VERONA 3-1

ROMA-SPEZIA 2-1                                                 

 

 

 

 

 

L'8 giugno da Kitzbühel in Austria avrà inizio la decima edizione della biennale X-Alps, ben nota come la gara di Hike & Fly, vale a dire escursionismo abbinato al volo in parapendio, più dura al mondo.

Sono stati selezionati 32 piloti di 18 nazioni, la Nuova Zelanda la più lontana. Tra questi lo svizzero Christian Maurer che di Red Bull X-Alps ne ha vinte ben sei e si conferma ancora una volta l'uomo da battere. L'Italia sarà rappresentata da Aaron Durogati, di Merano, vincitore di due coppe del mondo e reduce dai mondiali di parapendio in Francia, da Nicola Donini di Molveno (Trento), pilota versatile tra acrobazia e hike & fly, e da Tobias Grossrubatscher di Castelrotto (Bolzano) alla sua terza esperienza in questa maratona.

I piloti avranno circa due settimane di tempo per affrontare con spirito di avventura e sacrifici fisici un percorso di 1.223 km attraverso le Alpi. Obbligo di toccare 15 punti prestabiliti, detti “Turn Point”, ovvero punti di svolta, ma anche “boe”, prima di raggiungere il traguardo di Zell am See, località lacustre dell'Austria. Unici mezzi di trasporto ammessi: il parapendio oppure… le scarpe! Vale a dire che, se non si vola, si va avanti a piedi con il parapendio in spalla. Invece il team che assiste ogni concorrente provvede a rifornirlo di ogni necessità, attrezzatura per la notte compresa, periodo durante il quale è rigorosamente vietato muoversi. Eccezione: il cosiddetto “Night Pass”, ovvero il permesso di camminare una notte durante tutta la gara a scelta del pilota. Un secondo permesso sarà assegnato l'

I punti di svolta sono disseminati tra Austria, Germania, Svizzera, Francia e Italia. In alcuni casi i piloti atterrano per firmare una lavagna o scattare un selfie; in altri sorvoleranno le boe restando entro raggi tra i due e cinque km. Per quanto riguarda la penisola sono stati scelti il ​​Colle del Piccolo San Bernardo, all'incirca sul confine con la Francia, il Rifugio Brentei sotto Cima Tosa nelle Dolomiti di Brenta, le Tre Cime di Lavaredo dove una via ferrata attende i partecipanti per raggiungere il Monte Paterno, alto 2740 mt, per poi atterrare a Sesto in Val Pusteria.

 

Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL
Associazione Nazionale Italiana Volo Libero (registro CONI n. 46578)
il volo in deltaplano e parapendio - 335 5852431 - skype: gustavo.vitali
per informazioni sulla Red Bull X-Alps contatare:
Rinaldo Frattini, responsabile FIVL per le manifestazioni di hike&fly
rinaldo.frattini (AT) fivl.it - ​​+39 348 397 7367 - sito ufficiale della Red Bull X-Alps

L’Inter batte 3-2 l'Atalanta dimostrandosi in grande forma. L’inizio per i nerazzurri è devastante e nessuno immaginava tale condizione a qualche giorno dalla vittoria  nella finale di Coppa Italia contro la Fiorentina.  Al 39", Lautaro lancia Lukaku. che scarta il portiere Sportiello e deposita il pallone  in porta. Dopo pochi minuti e precisamente al 3', Lautaro s’inventa un lancio geniale per Dimarco: il portiere ospite si supera due volte ma non può nulla sul tiro al volo di Barella Un uno-due micidiale che determina il match. Il gol di Pasalic al (36') in mischia sugli sviluppi di un calcio d'angolo tiene viva le ambizioni degli orobici.  Nella ripresa al 77' l’Inter realizza il terzo gol: Lukaku spalle alla porta fa un passaggio incredibile per Brozovic che è lesto a passare il pallone a Lautaro che realizza a porta vuota. Big Rom è in grande forma e dimostra di essere bravo anche con la palla tra i piedi.  Nel finale autogol di Onana (92') su un bolide di Muriel. Con la coppia di attaccanti nerazzurri LuLa in queste condizioni è una vittoria che dà fiducia e morale,  in vista della finale di  Champions di Istanbul contro il Manchester City.

 

La Fiorentina batte in rimonta 2-1 la Roma. Partono forte i giallorossi (nonostante l'ampio turnover) e sbloccano il match all'11': Belotti scatta e lancia in area Solbakken,  che  di sponda di testa serve El Shaarawy che da pochi passi batte il portiere Cerofolini   I giallorossi  nel corso del primo tempo vanno più volte vicino a realizzare nuovamente, con la Viola salvata dal suo portiere. Nella ripresa  con grande carattere la Fiorentina  riesce  a ribaltare il risultato nel finale del match nel giro di 3': all'85' Kouamè crossa in mezzo, stacco di Mandragora che  serve  Jovic  che comodamente appoggia in rete.  All'88' è l'assist di testa di Kouame  a servire  Ikoné che  segna a porta vuota. Per i toscani è una vittoria importante ma entrambe le squadre già pensano alle loro prestigiose finali europee.  La Roma  la giocherà mercoledì prossimo contro il Siviglia per conquistare l’Europa League, la Fiorentina  invece  il 7 giugno a Praga contro il West Ham nella finale di Conference League.

Bologna Napoli finisce 2-2. Al termine di una partita spettacolare e ricca di emozioni,  gli emiliani strappano un pareggio in rimonta ai Campioni d’Italia. Al 14' Skorupski sbaglia un appoggio e serve Victor Osimhen, che indisturbato appoggia in rete di destro. Al 54' lo stesso centravanti raddoppio con un bel diagonale su assist di Bereszynski . Il Napoli a questo punto della partita abbassa il ritmo, arretra di qualche metro e gioca di rimessa.  Nella seconda parte della ripresa i rossoblù più alti e aggressivi, costringono il Napoli a rimanere quasi esclusivamente nella loro metà campo.  Al 63' Sansone entra in area e calcia trovando la respinta corta di Gollini. La respinta in gol di Ferguson, vale l'1-2. All’ 84' a seguito di un corner per il Bologna, De Silvestri stacca indisturbato a centro area e di testa realizza il 2-2. Al termine  il pareggio è un risultato che non accontenta nessuna delle due squadre. 

 

il Milan batte 1-0 la Juventus  al termine di una partita molto fisica che ha regalato poche emozioni al pubblico presente. Il match dell'Allianz Stadium è deciso da Giroud al 40' che su cross di Calabria,  con uno splendido colpo di testa  batte Szczesny. L’esperto centravanti francese giunto a quota 12 gol in questo campionato, a dispetto dei suoi 36 anni, conferma  il suo istinto realizzativo in area di rigore. La Juventus tenta il tutto per tutto in attacco con  il suo forcing confuso  e sfiora il pareggio al 92' con Danilo, la cui girata da pochi passi è respinta dal piede di Kalulu. La Juve nel match contro i rossoneri  conferma il suo gioco prevedibile, senza accelerazioni e la mancanza di un finalizzatore in attacco. Massimiliano Allegri   non vede l’ora che termini questa  stagione che ha portato solo   delusioni sotto tutti i punti di vista. In ogni caso senza penalizzazione, la Juve sarebbe a quota 69 punti come l'Inter e dunque in Champions League.

La Lazio supera all'Olimpico (3-2) la Cremonese, davanti a  oltre 60mila spettatori. La squadra di Sarri inizia bene l’incontro e  al 4' è già in vantaggio: Luis Alberto trova  Immobile che di prima intenzione fa proseguire Hysaj, lucido nel battere Sarr in uscita. Al 37' Milinkovic-Savic anticipa tutti e realizza sul cross basso dalla destra di Pedro. Nella ripresa la Cremonese reagisce   con il cileno Galdames  che dal limite scarica un destro potente, leggermente deviato da Casale.  Al 58' i grigiorossi ottengono  il pareggio di 2-2: cross dalla destra all'apparenza innocuo e Lazzari lo tocca maldestramente nella sua porta.  I biancocelesti reagiscono e sul filo di lana si aggiudicano l’incontro. Sul corner calciato da Luis Alberto,  il portiere Sarr  sbaglia il tempo dell'uscita, così ne approfitta Milinkovic-Savic  di testa da due passi nel ribadire in porta la rete del 3-2. Nel recupero il pubblico festeggia   Radu  che da l'addio al calcio  dopo 427  presenze con la maglia della Lazio.

 

Nelle gare che interessano la retrocessione in Serie B, il Lecce dopo la vittoria contro il Monza raggiunge la matematica salvezza. E’ stata una partita dalle mille emozioni, dove prima i brianzoli  falliscono un calcio di rigore all’83, poi il Lecce conquista il suo tiro dal dischetto al 99′ e Lorenzo Colombo realizza, al termine di una partita infinita. Tracollo dello Spezia nell’importantissima gara contro il Torino. I granata vincono con un clamoroso 4-0, ma  il Verona nel suo incontro contro l’Empoli non ne approfitta. I veneti riescono ad ottenere soltanto un punto contro i toscani che realizzano il gol del pareggio con Stojanovic, nei minuti di recupero al 96′. Un grande applauso per la matricola toscana già salva che non ha regalato nulla ed ha onorato lo Sport. Ricordiamo diversi finali dei campionati passati dove non c’è stato lo stesso spirito sportivo. Adesso Spezia e Verona appaiate a 31 punti, si giocheranno la salvezza negli ultimi 90 minuti della stagione

 


Di seguito  i risultati della 37/a giornata del campionato di calcio di Serie A

SAMPDORIA-SASSUOLO 2-2   SALERNITANA-UDINESE 3-2  SPEZIA-TORINO 0-4

FIORENTINA-ROMA 2-1  INTER-ATALANTA 3-2    VERONA-EMPOLI 1-1

BOLOGNA-NAPOLI 2-2     MONZA-LECCE 0-1       LAZIO-CREMONESE 3-2  

JUVENTUS-MILAN 0-1

 

Il Napoli continua nei festeggiamenti dello scudetto e batte anche l'Inter 3-1. Per la squadra di Inzaghi molto turnover avendo da giocare mercoledì la finale di Coppa Italia con la Fiorentina. Un avviso necessario per evitare rischi inutili ai suoi uomini. il Napoli detta il gioco con una serie di passaggi che gli consentono di rimanere nella metà campo avversaria ed è importante l'apporto di Lobotka, vera mente della squadra di Spalletti. Gli azzurri sono una gran bella squadra, ma in questo match sono stati facilitati dall'essere rimasti con un uomo in più dalla fine del primo tempo. L'episodio che cambia la partita avviene al 41′ con Gagliaridni che dopo essere stato intervenuto in ritardo su Anguissa, viene espulso, dal momento che l'arbitro lo aveva già ammonito precedentemente. Nella ripresa il Napoli chiude l'Inter nella sua metà campo e Anguissa (67′) servito da Zielinski, dopo essersi girato, realizza con un grande destro. All'82' l'Inter trova il gol del pareggio con un tocco di Lukaku su cross di Dimarco. Ma il Napoli vuole vincere e così Di Lorenzo all'85' con un gran sinistro all'incrocio dei pali e Gaetano al 94′ (al suo primo gol in Serie A in contropiede) siglano il poker.

 Lecce-Spezia 0-0. Finisce senza reti e con poche emozioni la partita tra Lecce e Spezia, uno scontro salvezza. Nel match si è notata tanta paura di sbagliare da entrambe le formazioni. Il pareggio va meglio al Lecce che resta a +2 sui liguri ea +3 sulla zona retrocessione occupata dal Verona. Entrambe le squadre nel match sono corte e aggressive ma è lo Spezia ad avere una maggiore iniziativa. Nel primo tempo si segnalano solo un paio di conclusioni fuori misura del bomber spezzino Nzola. Nella ripresa è Agudelo il calciatore più estroso dello Spezia ad accendere il fiammifero. Al 40′ questi dopo un bel dribbling e uno scambio con Nzola, scaglia un tiro che supera di poco la traversa. I liguri tentano a fine incontro il tutto per tutto e il tiro di Ampadu e quello successivo di Ekdal, vengono attutiti dai difensori di casa in scivolata, davanti al loro portiere. Terminati i tre minuti di recupero, il pareggio può essere considerato una boccata di ossigeno per entrambe le formazioni.

Il Milan batte 5-1 la Sampdoria  Una vittoria travolgente quella dei rossoneri che ritrovano tre punti e morale dopo l'eliminazione nel derby di Champions contro l'Inter. La sagra del gol si apre con Leao al 9′ dopo una grande giocata di Diaz che effettua l'assist dopo un entusiasmante sombrero su un avversario. Quagliarella equilibra la sfida al 20′ ed è al suo 182° gol in carriera, ma il pareggio dura solo tre minuti. Olivier Giroud realizza con un bel colpo di testa e poco dopo raddoppia il rigore. Nella ripresa la Samp sparisce dal campo e la squadra di Pioli si dilaga. Lo scatenato Giroud sempre più determinante in area di rigore, firma la sua tripletta personale. Il quinto gol è di Brahim Diaz che conclude una bella azione di Tonali. Con il definitivo 5-1 si conclude la difficile giornata del portiere sampdoriano Ravaglia.

La Lazio sconfigge 1-0 l'Udinese alla Dacia Arena. Nel primo tempo le due squadre messe molto bene in campo dai propri allenatori, non riescono a rompere l'equilibrio. Al 61′ dopo uno scambio in area Zaccagni-Luis Alberto la palla arriva a Immobile che subisce un lieve contatto da Masina. Viene decretato un calcio da rigore e Immobile spiazza il portiere Silvestri per l'1-0. Al 64′ Romagnoli svetta su tutti e colpisce la palla di testa che finisce sul palo. Nella ripresa la squadra di Sarri crea occasioni gol con Immobile e poi con un tiro da fuori area di Vecino. All'85' dopo un cross dalla destra, Nestorovski stacca sulle spalle di Marusic e realizza per il pari bianconero. La rete viene però annullata per fuorigioco. Fino al termine non succede più nulla e la Lazio porta a casa un successo fondamentale per la Champions.

Tra Roma e Salernitana finisce 2-2 con i giallorossi costretti a inseguire per tutta la partita i campani, che nella Capitale sono arrivati ​​già matematicamente salvi. La sostituzione dei titolari nell'undici di Mourinho è notevole in vista della finale europea di Budapest contro il Siviglia. I giallorossi vanno sotto dopo 12′: lancio millimetrico di Coulibaly per Candreva, che si inventa un tocco magico alle spalle di Rui Patricio. Un gol bellissimo che da solo vale il prezzo del biglietto. I giallorossi riagguantano il pareggio nella ripresa con El Shaarawy (47′), ma subito dopo vengono colpite nuovamente da un'invenzione di Dia (54′). All'83' ci pensa Matic in mischia a pareggiare per la sua squadra.

Nell’ultima gara della 36a giornata di Serie A, la Juve crolla 4-1 contro l’Empoli.  La sentenza che arriva dalla Corte Federale d’appello della Figc è una mazzata per la classifica della Juventus, ma anche per il morale dei calciatori, che vengono travolti dai gol al Castellani . I bianconeri per un quarto d’ora sono in partita, poi cedono. Al 17′ Milik interviene su Cambiaghi  in netto ritardo, l’arbitro indica il calcio di rigore e Caputo  realizza. Passano tre minuti e al 21′ a seguito di calcio d’angolo, Szczesny compie una grande parata, sul pallone che rimbalza, Luperto lo scarica forte sotto la traversa. A inizio ripresa Akpa-Akpro  dopo  una palla persa male da Alex Sandro arriva quasi sul fondo, crossa  e Caputo riesce ad evitare di un nulla l’uscita disperata di Szczesny: 3-0 per l’Empoli.  All’85’ Chiesa  trova il modo di celebrare al meglio la sua 200° partita in Serie A  e realizza  con un tiro non irresistibile. Piccoli al 92′ appena entrato, realizza dopo una serie di rimpalli. Al triplice fischio dell’arbitro, la squadra toscana festeggia con esultanza sia  la vittoria, che il  buon campionato di quest’anno.  L’Empoli è una squadra provinciale e come tale  è in linea con le sue  necessità di lanciare giovani talenti. Negli ultimi tempi ne ha lanciati ben tre di valore: Baldanzi (oggi assente), Cambiaghi e Fazzini che saranno probabilmente linfa vitale per il futuro della nostra nazionale.

Di seguito i risultati e la classifica di Serie A:

SASSUOLO-MONZA 1-2 NAPOLI-INTER 3-1 CREMONESE-BOLOGNA 1-5

UDINESE-LAZIO 0-1 ATALANTA-VERONA 3-1 MILAN-SAMPDORIA 5-1

LECCE-SPEZIA 0-0 TORINO-FIORENTINA 1-1 ROMA-SALERNITANA 2-2

EMPOLI-JUVENTUS 4-1

 

Rino R. Sortino

 

Grande impresa del Monza che batte 2-0 il Napoli. Spalletti schiera qualche elemento che ha giocato meno, come Bereszynski e Zerbin, e tutta la manovra ne risente. Il Monza gioca una partita accorta e intelligente, sfruttando al meglio il calo di tensione dei neo campioni d'Italia. I brianzoli si portano a casa un'altra vittoria eccellente dopo quelle contro la Juventus (due volte) e l'Inter. Nella sfida all'U-Power Stadium il primo gol è al 18′ quando dopo una bella azione corale, Pessina cerca di scavalcare Gollini ma serve involontariamente Mota Carvalho e questi segna a porta sguarnita. Spalletti nel secondo tempo sostituisce Zerbin con Kvaratskhelia, per fare in modo che il Napoli sia più intraprendente in zona offensiva, ma sono ancora i brianzoli a realizzare: al 54′. Mota Carvalho tira in porta, Gollini respinge come può e l'ex Petagna di sinistro la piazza nell'angolo sguarnito della porta. Il Napoli non ci sta a perdere, ma Di Gregorio è insuperabile e para tutto. Il Napoli finisce con tutto il suo potenziale d'attacco Osimhen-Kvara-Politano-Raspadori-Simeone in campo, ma è probabilmente una giornata no.

La Lazio pareggia 2-2 con il Lecce. I biancazzurri pressano alto senza palla e giocano a due tocchi in fase offensiva. il Lecce si difende e riparte. Al 21′ l'arbitro assegna un rigore al Lecce: Hysaj stende in area Blin e Maresca assegna il rigore, Strefezza poi spreca tutto e sbaglia dal dischetto. I padroni di casa si galvanizzano e al 34′ passano in vantaggio: grande lancio filtrante di Luis Alberto per Immobile, che sull'uscita di Falcone lo batte. Proprio allo scadere del primo tempo arriva il pareggio: Oudin riceve da Gendrey il controllo della palla e fa partire un sinistro angolato che batte Provedel. Nella ripresa dopo sei minuti, Luis Alberto perde palla e Oudin, servito da Strefezza, in area di prima intenzione di distruggere supera Provedel per la seconda volta. La Lazio pareggia al 94': Pellegrini apre per Pedro, cross in mezzo, palla deviata da Romagnoli che finisce sulla testa di Milinkovic-Savic che ribadisce in rete. Nonostante la delusione per la mancata vittoria, il Lecce ottiene comunque un punto utile nella difficile lotta per la salvezza.

Il Milan perde 2-0 contro lo Spezia. La squadra ligure non è sembrata intimarita del blasone dell'avversario. Brahim Diaz dimostra di essere uno dei più attivi dei rossoneri e crea scompiglio con la sua velocità. Al 74' a seguito di un corner di Esposito, Amian di testa prende il palo, il pallone rimbalza su Ballo-Toure e Wisniewski è il più lesto a riprendere la palla ea battere Maignan. Al raddoppio ci pensa all'85' Salvatore Esposito con una fantastica punizione, che si infila sotto l'incrocio dei pali del portiere rossonero. Una esecuzione che ricordava quelle che tirava un tempo un certo Roberto Baggio. Il Milan non è stato fortunato con i pali di Tonali e Brahim Diaz, ma la gara del Picco ha confermato quanto sia stata negativa la sua ultima campagna acquisti. Origi e De Ketelaere sono stati due acquisti davvero deludenti che non hanno mai offerto prestazioni di un certo livello. A seguito di questa vittoria, ottenuta con grande carattere, lo Spezia ritorna in corsa per la salvezza.

L'Inter batte 4-2 il Sassuolo con un Lukaku (doppietta) finalmente protagonista. Inzaghi sostituisce nel match otto uomini tra i titolari in vista del ritorno della semifinale di Champions League contro il Milan. La squadra merazzurra fornisce un'ottima prova, sotto tutti gli aspetti. Il primo sigillo alla vittoria è di Romelu Lukaku, nel giorno del suo 30esimo compleanno. Lo realizza dopo essersi trovato spalle alla porta, poi una aggira voltatosi, con un sinistro di rara potenza spedisce in rete. I nerazzurri sono anche aiutati dalla buona sorte, perché Tressoldi nel giro di tre minuti prima devia in porta un cross innocuo di Bellanova e poi colpisce involontariamente anche una conclusione di Lautaro. Negli ultimi 30 minuti il ​​Sassuolo riapre la partita con le reti di Henrique e Frattesi e si porta sul 3 a 2. L'Inter all'89' in contropiede chiude la partita: Brozovic serve Lukaku che da posizione defilata, sempre con il sinistro, supera il portiere Consigli.

La Roma al Dall'Ara non va oltre lo 0-0 contro il Bologna. I giallorossi si presentano in campo senza Dybala e con un ampio turnover che lascia a riposo diversi titolari in vista della sfida di Europa League contro il Leverkusen. La Roma preferisce il lancio lungo a centrocampo mentre il Bologna complice il tanto possesso palla e la costruzione sulle corsie laterali, cerca il traversone alla ricerca soprattutto diella testa del bomber Marko Arnautovic. Il Bologna strappa gli applausi del suo pubblico: al 18' con Orsolini di sinistro dalla distanza, trova pronto l'intervento dell'esordiente portiere giallorosso Svilar che devia in angolo. Le occasioni più importanti per i giallorossi capitano tra i piedi di Belotti e Mancini, ma è l'ex Skorupski a negare la gioia del gol. Il secondo tempo parte senza novità in campo, col Bologna che riprende a giocare con un possesso palla deciso ma sterile. Al Dall'Ara al triplice fischio vince l'equilibrio, con un punto che non serve a nessuna delle due squadre.

  La Juve batte la Cremonese 2-0 e consolida  il  suo secondo posto. Sui bianconeri c’è l’attesa per la nuova sentenza della prossima settimana sulla probabile nuova penalizzazione di punti. All’Allianz Stadium nel primo tempo sono i bianconeri a condurre la partita ma gli uomini di Ballardini chiudono tutti varchi.  Pogba dopo un tiro cross si blocca e lascia il campo in lacrime per un problema muscolare (per un totale di soli 160 minuti in questa stagione). Nella ripresa Fagioli (55′) sblocca la partita con un gran tiro all’incrocio e  conferma la sua brillante stagione con l’esordio in Nazionale. Bremer  al (79′) consolida il risultato e realizza  di testa sugli sviluppi di un corner. Il brasiliano è alla sua quinta rete in questo campionato.

Risultati dopo la 35a giornata

LAZIO-LECCE 2-2 SALERNITANA-ATALANTA 1-0 SPEZIA-MILAN 2-

INTER-SASSUOLO 4-2 VERONA-TORINO 0-1 FIORENTINA-UDINESE 2-0

MONZA-NAPOLI 2-0 BOLOGNA-ROMA 0-0 JUVENTUS-CREMONESE 2-0

SAMPDORIA-EMPOLI 1-1

 

 

 

 

 

Il Napoli supera 1-0 la Fiorentina in un clima generale di grande festa  nella prima partita da Campione d’Italia.  Si nota grande entusiasmo  in città per questo scudetto non preventivato, dopo che nella scorsa estate a seguito della campagna acquisti cessioni c’era un’ondata di assoluto scetticismo per le partenze eccellenti di alcuni big. Tre nomi su tutti Insigne, Koulibaly e  Martens, gli ultimi due per scadenza di contratto. Questo scudetto è di straordinaria importanza ed è un grande merito per la dirigenza del Napoli calcio, che ha mantenuto il   bilancio  in regola senza debiti nei confronti delle banche. Nel primo tempo contro i viola gli azzurri faticano a creare trame di gioco interessanti, meglio la Fiorentina  pericolosa un paio di volte con Jovic. Nella ripresa  l’andamento della gara  cambia completamente con  il Napoli  più concentrato. Gli azzurri falliscono un rigore al 48′ con Victor Osimhen   che se lo fa respingere da Terracciano con una conclusione poco angolata.  Al 73′ agli azzurri viene accordato un secondo rigore sacrosanto, a seguito di uno spunto di Kvaratskhelia per  fallo ingenuo di Nico Gonzalez. Dal dischetto va ancora Osimhen che stavolta non sbaglia. Il Napoli  riesce poi a mantenere la  giusta concentrazione per portare a casa la vittoria contro la Fiorentina di Italiano, una delle squadre migliori del 2023, anche se probabilmente  distratta dalla prossima semifinale di Conference League .

Il Milan  batte la Lazio 2-0 a San Siro in uno scontro diretto per la Champions League. Davanti ad un pubblico delirante  in vista del prossimo derby europeo, i rossoneri hanno offerto una prestazione molto convincente.  Leao  all’8′ in una delle sue classiche azioni, dopo essere entrato  in area, si ferma per un problema muscolare e deve lasciare il suo posto a Saelemaekers.  Il suo infortunio lo mette a forte rischio per il derby di Champions League.  Nonostante l’evento   negativo,  la squadra di Pioli  reagisce con grinta e carattere. Al 18′ il Milan passa in vantaggio con  Bennacer,  che dopo aver rubato palla a Marcos Antonio  e scambiato  con  Giroud,  riesce a concludere a rete. La Lazio non mostra alcuna reazione, così al 29′ il Milan raddoppia. Theo Hernandez dopo una discesa inarrestabile di 60 metri   dalla propria  area di rigore, lascia partire un tiro imparabile, che  entra in porta anche grazie alla deviazione dell’ex Romagnoli. Gli ultimi minuti  di gioco privi di emozioni, confermano  il difficile momento della Lazio  che non riesce  ad essere più pericolosa.

L’Inter vince 2-0 contro la Roma in uno scontro diretto  per la zona Champions.  All’Olimpico è andata in scena una partita ad alta tensione, segnata da una serie di duelli fisici. Gli uomini di Inzaghi, con una prova tosta e concreta sconfiggono i giallorossi con un gol per  tempo. Contro i giallorossi l’Inter ha messo in mostra la maggiore qualità della sua rosa e la sua grande esperienza, in vista della semifinale d’andata di Champions League contro il Milan. Un’opportunità di cambi dalla panchina, che invece Mourinho  non può avere. Questo ennesimo successo dei nerazzurri, avviene in un  momento determinante della stagione, dopo un periodo (come avvenuto nell’anno passato) dove aveva perso l’adeguata forma psico atletica. Corta e aggressiva la Roma inizia meglio l’incontro, allargando la manovra e spingendo con gli esterni. L’Inter invece manovra con pazienza e cerca il momento giusto per verticalizzare. Al 33′ l’Inter passa in vantaggio con Dimarco che insacca di sinistro un cross di Dumfires, dopo una bella verticalizzazione in profondità di Brozovic. Alla ricerca del pari, i giallorossi alzano il baricentro e attaccano con tanti uomini. Al 74′ il secondo gol dei nerazzurri: Ibanez anticipa Lukaku ma consegna il pallone a  Lautaro Martinez, che è lesto a servire subito il belga che di sinistro batte Rui Patricio e fa 1-0.

La Juventus batte 2-0 l’Atalanta e dimostra  di essere cinica quanto basta per  concretizzare le occasioni migliori. I bianconeri  sono apparsi non al meglio della condizione atletica e di conseguenza messi sotto per lunghi tratti dall’Atalanta. Dopo un primo tempo intenso dal punto di vista dei contrasti  ma con poche emozioni,  a inizio ripresa la gara si concretizza.  Al 56′ Iling-Junior  riesce a  recuperare  palla su un avversario e la serve Rabiot,  il cui cross  è respinto proprio sui piedi del 19enne che insacca in rete. E’ il  primo gol  da titolare per l’esterno classe 2003 e nazionale inglese under 20. I padroni di casa reagiscono  con furore  e c’è pure spazio per qualche coro razzista  da parte della curva dell’Atalanta,  soprattutto  nei riguardi di Dusan Vlahovic.  Questi dopo aver  sentito tutto, probabilmente si carica della giusta energia nervosa e diventa determinante.  Al  97′, dopo un contropiede micidiale di Chiesa, la palla giunge proprio   al  centravanti serbo  che realizza con un gran tiro  all’incrocio dei pali.  In quel frangente partono i festeggiamenti polemici nei confronti dei “tifosi” bergamaschi e per lui arriva incredibilmente anche l’ammonizione.  E questa è  una decisione arbitrale che lascia interdetti. Non c’è tempo per  riprendere il gioco, così finisce 2-0 per la Juventus. L’Atalanta può rammaricarsi per i due pali colpiti da Scalvini nel primo tempo e Zappacosta nel finale. Nei riguardi della squadra bianconera, pendono ancora sul suo  campionato, la possibilità che le sottraggono nuovamente altri  punti di penalizzazione a causa dell’inchiesta plusvalenze.

Per quanto riguarda la lotta salvezza, risulta pesante la vittoria dell’Hellas Verona in casa del Lecce per 0-1 grazie al gol di Ngonge. Un risultato, quello maturato dal Verona in Salento, che le permette di staccare di 3 lunghezze uno Spezia che perde malamente  anche a Cremona in un match sfortunato. Gli spezzini nonostante il recente cambio dell’allenatore con Leonardo  Semplici, si sono dimostrati  troppo fragili a livello mentale, di fronte alle difficoltà sorte nelle ultime partite.  La Sampdoria è ormai in B anche a causa della difficile situazione finanziaria, mentre per la Cremonese la sua posizione  resta molto difficile, nonostante la recente vittoria..

Di seguito  i risultati 34/a giornata di Serie A:

Di seguito  i risultati 34/a giornata di Serie A:

MILAN-LAZIO 2-0    ROMA-INTER 0-2     CREMONESE-SPEZIA 2-0

ATLANTA-JUVENTUS 0-2   TORINO-MONZA 1-1   NAPOLI-FIORENTINA 1-0

LECCE-VERONA 0-1  EMPOLI-SALERNITANA 2-1  UDINESE-SAMPDORIA 2-0

SASSUOLO-BOLOGNA 1-1

Rino R. Sortino

 

 

 

 

 

 

 

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