L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni.

Sport (264)

 

Rino R. Sortino

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Il Milan batte la Roma all’Olimpico per 2-1 grazie ad un primo tempo di assoluto predominio dove i giallorossi faticano a contenere i rossoneri. Al 5’ Loftus-Cheek dopo essere entrato in area è contrastato da Mancini e Rui Patricio, nel tentativo di opporsi, lo atterra. L’arbitro  con l’ausilio del VAR decreta il calcio di rigore e Giroud spiazza il portiere. Il raddoppio dei rossoneri arriva ad inizio ripresa  al 48' con il magnifico gol di Rafael Leao. Questi sul cross di Calabria insacca in acrobazia. e in precarie condizioni di equilibrio. 

Al 60e i rossoneri  restano in 10 per l’espulsione per doppia ammonizione di Tomori  per fallo su Belotti. Al 70esimo fa  l’esordio  Lukaku con la maglia della Roma, tra il tripudio dei suoi sostenitori. Il bomber ex Inter  cerca di dare il suo contributo, ma   dimostra di essere in una condizione fisico atletica ancora non ottimale. La partita si riapre solo parzialmente al 92' con Spinazzola, che calcia da fuori area trovando la deviazione decisiva di Kalulu, che spiazza il portiere Maignan,

Prima sconfitta in campionato per il Napoli campione d'Italia, sconfitto  “Al Maradona” dalla Lazio per 1-2. Nel primo tempo sono gli azzurri a fare il match, ma è la Lazio a passare in vantaggio: Al (30') Luis Alberto  si invola  palla al piede sulla fascia destra e  con un assist  trova Luis Alberto in area di rigore. Questi  si inventa un colpo di tacco geniale che inganna Meret. La reazione degli azzurri è furiosa e due minuti dopo, Zielinski calcia dal limite e trova la deviazione decisiva per spiazzare  Provedel.

Al 52' Felipe Anderson sviluppa un'ennesima  azione sull’esterno  e serve Luis Alberto. Questi con un velo fa scorrere la palla per l'accorrente Kamada che stoppa e calcia in diagonale, beffando Meret.  Kamada lo si può considerare un grande affare per la Lazio, nella recente campagna acquisti cessioni il giapponese si è accordato con la società biancazzurra da svincolato  e quindi a parametro zero. La Lazio nel match contro i Campioni d’Italia ritrova lo smalto dei tempi migliori, con buone trame di gioco. Il Napoli dopo il primo tempo giocato ad alti ritmi, crolla nella ripresa, mostrando una preoccupante fragilità difensiva.

L'Atalanta batte 3-0  il Monza nel derby lombardo.  Passano  in vantaggio i padroni di casa  al 35’: De Ketelaere appoggia dietro a Ederson che di destro sigla l’1-0 per la Dea.  Gli ospiti trovano difficoltà a fare gioco, vista la chiusura degli spazi da parte dei bergamaschi.  Scamacca al 42’salta su un cross di Ruggeri e di testa insacca sotto la traversa con ottima scelta di tempo.  Al 62’ una spettacolare trama  offensiva dell’Atalanta termina con il gol. De Ketelaere serve Scamacca che a sua volta gira per Koopmeiners. La palla torna poi nuovamente al possente centravanti, che dal limite  la stoppa  e batte Di Gregorio con un diagonale rasoterra.  Dopo essere stato prelevato nella recente campagna di trasferimenti  dal West Ham, (e  aver rifiutato anche il corteggiamento dell’Inter)  Scamacca si presenta al suo nuovo pubblico nel migliore dei modi. Realizza  due gol e si vede annullare il terzo.  La sua grande forma potrebbe far comodo anche alla nuova nazionale di Spalletti.

L'Inter vince (4-0) contro la Fiorentina allo stadio Meazza. L'inizio del primo tempo è molto equilibrato, la Fiorentina palleggia bene e pressa molto alta gli avversari. A rompere l'equilibrio è Marcus Thuram, che realizza il primo gol in nerazzurro al 24' con un gran colpo  di testa, su cross di Dimarco. Nel secondo tempo  l'Inter accentua il gioco di attacco.  Dopo un palo di Dumfries, Thuram dalla fascia fornisce un assist  per Lautaro Martinez al 53,' che  trafigge il portiere. Poco  dopo lo stesso Thuram si  procura il rigore e Calhanoglu realizzare la terza  rete con una bella esecuzione. I nerazzurri non si fermano qui e al 73' Lautaro realizza la sua doppietta. Traversone di Cuadrado, (appena entrato), pallone sul primo palo e il Toro con un movimento da centravanti  puro, anticipa i difensori della viola e realizza. Uomo match di questo incontro è Marcus Thuram con un gol, un assist ed è colui che  causa il calcio di rigore per l’Inter. Marcus proveniente dal Borussia M’gladbach arrivato a scadenza di contratto e quindi a parametro zero è figlio di Lilian ex Juventus, tra i migliori  difensori  della storia del calcio..

La Juventus batte l'Empoli 2-0 e per i bianconeri è un importante e meritato ritorno al successo. Al 10' la Juventus segna con Danilo ma l'arbitro annulla per un precedente fallo del difensore brasiliano. Al 24' il  gol del vantaggio  sempre con il capitano Danilo, che infila Berisha dopo una serie di  batti e ribatti nell'area di rigore empolese. La Juventus prima dell'intervallo spreca con Vlahovic  il rigore e si fa parare il tiro da Berisha. All'82'  arriva il raddoppio per i bianconeri. Il neo entrato Milik  è bravo a girarsi e a servire Chiesa, che salta Berisha e dopo una prolungata azione, con le sue residue forze, realizza il raddoppio. Milik è protagonista anche nel recupero, quando centra in pieno la traversa con un bel colpo di testa. La Juventus  dopo questo incontro, conferma un’opinione comune: sicuramente sarà protagonista per la lotta allo scudetto, considerato il fatto che  non avrà le coppe europee da disputare.

Nelle altre partite c’è stato lo scontro salvezza Udinese-Frosinone, con il Var che è intervenuto diverse volte ed è stato il vero grande protagonista della gara. Vittoria del Bologna all’ultimo minuto contro il Cagliari dopo essersi trovato in svantaggio. Il Torino trova il gol vittoria all’ultimo secondo contro il Genoa e infine  prosegue il momento magico del Lecce che batte anche la Salernitana e si porta a 7 punti dopo tre giornate.

Questi i risultati della 3^ giornata del campionato di Serie A

SASSUOLO-VERONA 3-1   ROMA-MILAN 1-2   BOLOGNA-CAGLIARI 2-1

UDINESE-FROSINONE 0-0  ATALANTA-MONZA 3-0  NAPOLI-LAZIO 1-2

INTER-FIORENTINA 4-0    TORINO-GENOA 1-0  EMPOLI-JUVENTUS 0-2

LECCE-SALERNITANA 2-0

Ora l’attenzione si sposta sulla Nazionale azzurra e sul nuovo C,T.  Luciano Spalletti. I calciatori sono da oggi al lavoro per preparare due importanti partite di qualificazioni europee: sabato in trasferta a Skopije contro la Macedonia del Nord ( allontanando i ricordi dello spareggio mondiale perso a Palermo) e il 12 settembre a San Siro con l’Ucraina. Con l’Inghilterra già saldamente al comando del girone, bisogna centrare almeno il secondo posto. Raggiungere la qualificazione per gli Europei è meno complicato rispetto ai Mondiali, perché passano due squadre per girone, ma è necessario in ogni incontro porre concentrazione e consapevolezza. Purtroppo gli allenatori cambiano, ma le difficoltà restano intatte: come si fa ad allestire una forte squadra, quando l’ossatura della maggior parte delle squadre italiane è composta da stranieri?

 

 

 

 

 

Il  Milan vince  convince e si impone per 4-1 a San Siro contro il Torino. Protagonista tra i rossoneri ancora una volta Pulisic al secondo gol in due presenze in campionato,   Giroud  freddo cannoniere  due volte dal dischetto ed Hernandez che con Leao sulla sinistra hanno surclassato gli avversari. Il Match si sblocca al 33′ con Pulisic che realizza dopo un assist perfetto di Loftus-Cheek. il Torino reagisce e trova il pareggio  pochi minuti dopo, con una girata di Schuurs che insacca dopo un tiro dalla distanza di Ricci. Al 43′ il cross di Leao è  deviato con la mano da Buongiorno e dopo  il controllo del Var, viene concesso il calcio di rigore che Giroud  realizza. Al 48′  lo stesso Leao confeziona  il terzo gol  mandando in rete Theo Hernandez che realizza con un leggero pallonetto. Nella ripresa al (65′) un’altra  grande azione di Leao porta  a un pestone di Schuurs in area ai suoi danni. Secondo rigore per il Milan e seconda realizzazione perfetta per Giroud. E’ un grande Milan a punteggio pieno.

La Roma perde per  2-1 a Verona con  tanta sfortuna (due traverse colpite) ma anche tanta imprecisione da parte dei suoi attaccanti.  La squadra di Mourinho, sbaglia l’approccio alla partita  e va subito sotto al 4′ grazie ad una indecisione del portiere Rui Patricio che respinge male un destro potente di Terracciano. Sul pallone si avventa Duda, che anticipa tutti e realizza a porta vuota. I giallorossi provano a reagire ma a parte una traversa di Cristante non riescono a creare grandi occasioni. Nel recupero del primo tempo  la Roma incassa il raddoppio in contropiede con  Ngonge, che dopo essere partito dalla propria area e  saltato  con una finta Smalling, di sinistro regala ai suoi il doppio vantaggio.  Al (56′) la Roma riduce le distanze: c’è un tiro dalla distanza di Pellegrini, con la palla che s’impenna per via di una deviazione. Belotti di testa fa una sponda per Aouar che deposita la palla in rete.  A pochi minuti dalla fine. i padroni di casa restano in 10 per il rosso a Hien, ma nonostante il lungo assedio finale, il risultato non cambia

Finisce 1-1 Juventus-Bologna con i bianconeri  che si imbattono in una squadra ben organizzata, sotto la guida tecnica di Thiago Motta. I bianconeri soffrono molto nel primo tempo e vanno sotto al 24′  con Ferguson. Questi, ben innescato da Zirkzee batte con freddezza Perin. Nei primi 45′  si osserva al gioco lento e privo di idee, con qualche incertezza difensiva di troppo. Nel secondo tempo viene fuori l’orgoglio della squadra torinese che permette di rimettere parzialmente a posto le cose All’80’  c’è  il gol del pareggio di Vlahovic che svetta di testa su cross perfetto di Iling jr e fulmina Skorupski. E’ un gol da manuale del calcio. Al termine della gara esplode la rabbia della società emiliana per un rigore gigantesco non concesso al Bologna quando stava vincendo 1-0. In ogni caso Il pareggio per 1-1  è il risultato più giusto per quanto visto in campo nell’arco dei quasi 100 minuti di gioco disputati.

Napoli  Sassuolo 2-0. Gli azzurri partono subito aggressivi e dopo 56 secondi.  Raspadori al volo di destro centra il palo della porta difesa da Consigli. Il Napoli  passa in vantaggio al 16’ per un fallo di Boloca entrato   in maniera molto ruvida su Politano. Osimhen  realizza spiazzando Consigli per l’1-0. Nella ripresa gli emiliani rimangono in 10 dal 50’:.per l’espulsione di Maxime Lopez, così la differenza tra le due squadre In campo  è sempre più  evidente. Raspadori spreca  il secondo rigore della giornata, calciando sulla traversa. Al  (64’) campani raddoppiano: il georgiano Kvaratskhelia  entrato  da un paio di minuti. inventa un passaggio delizioso per  Di Lorenzo che  batte Consigli con un destro perentorio. Ottimo Napoli al suo esordio in casa,  Dionisi del Sassuolo dovrà sistemare  entro breve alcune lacune nella sua squadra e sperare nel recupero al più presto del suo miglior calciatore: Berardi.

Impresa del Genoa, che espugna l’Olimpico: 1-0 sulla Lazio:. Gudmundsson crossa verso il centro con palla allontanata da Casale, la sfera arriva poi a Frendrup che calcia in porta trovando la risposta di Provedel. Sulla ribattuta c’è Retegui in agguato, che di testa mette in rete. La Lazio prova a reagire  senza mai mostrare la fluidità di gioco dello scorso anno. Solo nella seconda frazione di gioco al 65’ i biancocelesti vanno vicini al pareggio. Zaccagni da sinistra  crossa e  Dragusin  non respinge bene.  Immobile coglie l’attimo  ma la sua conclusione colpisce la traversa.. Per la Lazio la sconfitta è difficile da digerire, anche perchè alla prossima c’è il Napoli. Tra i biancazzurri sono diversi i giocatori non in  condizioni ideali di forma.

L’Inter batte 2-0 il Cagliari in una partita dove si dimostra solida, tranquilla e consapevole dei propri mezzi. La prima occasione per i nerazzurri è al 14’. Lautaro colpisce al volo col sinistro un pallone spiovente e centra in pieno il palo. Al 21’ Thuram recupera palla ad un avversario e realizza l’assist per Dumfries che si sovrappone e realizza con un grande tiro. Il raddoppio arriva nove minuti più tardi: a seguito dello scambio Thuram-Dimarco, questi serve Lautaro che supera in dribbling Dossena  e insacca la rete del 0-2. Nella ripresa i ragazzi di Inzaghi gestiscono  il vantaggio senza troppi affanni e portano a casa un successo mai in discussione. A fine gara il mister del Cagliari Claudio Ranieri uomo molto stimato nell’ambiente, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.” Il primo tempo è stato nettamente nelle loro mani. Noi abbiamo provato a fare qualcosa nella ripresa e abbiamo avuto qualche fiammata. Io non posso dire nulla ai miei giocatori, quando giochi contro una squadra molto più forte della tua. Bisogna saperlo riconoscere. La mia carriera da allenatore di club si chiuderà a Cagliari. Se poi dovesse arrivare la nazionale giusta, che mi stuzzica… Ci penserei.  Claudio Ranieri  con la sincerità che lo contraddistingue  ha anche indirizzato una frecciata all’ex ct della Nazionale, Roberto Mancini: ” Quella araba è già occupata? Francamente non ci sarei andato. Ho ancora stimoli diversi rispetto a quelli dei soldi”.

Nella seconda giornata di Serie A  non sono mancate le sorprese a partire dal Frosinone che batte l’Atalanta. Il Verona  sconfiggendo la Roma conquista la seconda vittoria consecutiva dopo quella ottenuta a Empoli. Secondo ko consecutivo per l’Empoli sconfitto a Monza da una doppietta di Colpani. Il Lecce rimonta a Firenze dallo 0-2 al 2-2 finale a seguito di una bella prestazione.

 

Questi i risultati e la classifica di Serie A:

FROSINONE-ATALANTA 2-1  MONZA-EMPOLI 2-0     VERONA-ROMA 2-1

MILAN-TORINO 4-1    FIORENTINA-LECCE 2-2     JUVENTUS-BOLOGNA 1-1

LAZIO-GENOA 0-1   NAPOLI-SASSUOLO 2-0      SALERNITANA-UDINESE 1-1

CAGLIARI-INTER 0-2

Caro Mister ci mancherai troppo, ci mancherà  tutto di te, i tuoi insegnamenti  tecnici, la tua ironia , i garbati disappunti coloriti di romanesco sincero e verace, la tua professionalità , anche quando dovevi provare a battere la tua Roma “è mio dovere , ma è come uccidere la propria madre”, la tua fede, non solo romanista. Mai ti ho sentito proferire una un’espressione blasfema, anche quando avevi ragione sul campo. 

In  un mondo di “mercenari del calcio”, dove difendere i propri colori, anche quelli per cui si è pagati in quel momento, non significa venir meno a quei sani principi di lealtà e sportività, tu sei stato un esempio.

Alzarsi dalla panchina per tirare la gamba ad uno dei tuoi pupilli in preda a crampi, in quel momento tuo avversario, anticipando ogni collaboratore o massaggiatore presente. Cose di altri tempi Mister, che racchiudono in un solo gesto tutto ciò che ci lasci.

Averti conosciuto è stato per me un privilegio, sentirmi dire, riferendosi alla mia professione,  “te sì che fai ‘na cosa importante, no noi che ce divertimo” oppure a Cagliari, a pranzo insieme, “magnate sti ricci che a Roma nun ce stanno”, oggi anche al tuo saluto, in una chiesa gremita di affetto e di gente vera, non hai fatto sentire la mancanza dei campioni a cui tu hai dato la luce. Con la tristezza nel cuore e le lacrime di chi sa amare, ho visto in tutti un sorriso , quello di chi era fiero di essere lì con te per l’ultimo saluto, ben sapendo che quel momento toccherà a tutti, ma che tu lo avevi raggiunto nel migliore dei modi, preparando tutti, come facevi meticolosamente per le tue gare,  di più non potevi fare.

La tristezza, ma allo stesso tempo la fierezza dei tuoi nipoti ne sono stata l’espressione. Mancherai soprattutto a loro, ma come hanno detto loro stessi dal pulpito della basilica, lasci loro “un pieno e non un vuoto”! 

Per cui silenzio, come indica una sua immagine in campo rivolta ad un suo giocatore, giù il cappello e meditiamo! 

Grazie Mister Mazzone per quello che hai dato a noi addetti ai lavori, con la speranza che anche  il mondo in cui viviamo sappia di riflesso prenderti come esempio di cultura e  legalità e lo sport torni ad essere un momento di aggregazione e di sana competizione.

 

 

P.S.

Diploma Allenatore UEFA B e giornalista Free lance

Nell’anticipo della 1a giornata di Serie A  della stagione calcistica 2023/24, il Napoli Campione d’Italia in carica guidata dal neo tecnico Garcia, batte  3-1 il neopromosso Frosinone . I  ciociari vanno in vantaggio dopo appena 7′ grazie al rigore trasformato da Harroui, a seguito di un fallo  in area del neoacquisto Jens Cajuste. La reazione del Napoli è immediata e ci pensa Matteo Politano con un gran sinistro a trovare il pareggio al 24′ al termine di un’azione ben orchestrata. Il match è vivo e nel complesso equilibrato, con i campioni d’Italia che fanno la partita e i ciociari spesso pericolosi in contropiede. Il raddoppio dei Campioni d’Italia porta la firma di Osimhen al 41esimo a seguito di una grande azione di Di Lorenzo, palla arretrata per Osimhen, che con un gran destro fulmina il portiere ciociaro Turati. A inizio ripresa il Napoli si butta in avanti con l’intento di chiudere il risultato e al 79′ ci riesce. Verticalizzazione di Rrahmani, tocco smarcante di Di Lorenzo a liberare il nigeriano, che di fronte al portiere del Frosinone non sbaglia. Decisivo ai fini del risultato il grande potenziale offensivo degli azzurri, mentre alcuni meccanismi, soprattutto in difesa, sono ancora da migliorare.

L’Inter di Simone Inzaghi  inizia con il piede giusto la stagione, con una convincente vittoria di  2-0 contro un coriaceo Monza . All’ottavo minuto si registra la prima rete dopo una grande giocata di Barella che serve  in profondità Dumfries. Questi con un cross rasoterra pesca Lautaro  che mette in porta  con un grande anticipo. Il raddoppio  arriva al 76′   su assist del nuovo acquisto Arnautovic,  il quale  dopo aver effettuato un  doppio passo, di sinistro, la mette in mezzo  per il capitano argentino, che realizza la doppietta. Quest’ultimo sta diventando sempre più leader e giocatore fondamentale di questa squadra. L’Inter  nella recente campagna  di compravendite, ha perso giocatori importanti come Lukaku, Onana, Skriniar e Brozovic, anche per problematiche legate al deficit finanziario della società. I dirigenti nerazzurri hanno dovuto fronteggiare una situazione non certo facile e hanno comunque effettuato un buon mercato, portando  giocatori importanti alla corte di Simone Inzaghi.. Come sempre sarà il campo nel proseguo del campionato, a dare il  responso definitivo.

Il Genoa  nel giorno del  suo ritorno in Serie A è travolto per  4-1 da una Fiorentina  già in ottima condizione.  Al Ferraris inizia subito male per il Grifone e i suoi 27.777 abbonati, nonostante il clima festante  per il ritorno in Serie A. Al (4′) i viola  passano in vantaggio con  Biraghi,  che dopo essere entrato  in area incontrastato, di destro batte il portiere Martinez.   Al (12′)  il raddoppio degli ospiti con una conclusione di Gonzalez respinta sul palo dal portiere del Genoa: Bonaventura è il più veloce a ribadire in gol.  Al  (41′)il terzo gol viola che manda tutti al riposo sul 3-0: Nico Gonzalez, stacca di testa  e batte Martinez su un angolo di Biraghi. Nella ripresa  Bonaventura libera Mandragora davanti a Martinez e il centrocampista non sbaglia e realizza  il quarto gol viola. Italiano l’avveduto tecnico della Fiorentina  è riuscito nell’impresa di inserire al meglio  gli acquisti estivi Nzola, Arthur fino a Beltran, (che ha esordito nella ripresa), che si sono rivelati subito fondamentali.

Roma-Salernitana 2-2. Due doppiette di Belotti per i giallorossi e di Candreva per gli ospiti fissano sul 2-2 la sfida dell’Olimpico tra Roma e Salernitana. A passare in vantaggio è  la Roma con un gol dell’ex Torino al 16esimo che  segna agganciando al volo un tiro. Prima il Var aveva annullato un altro gol del giocatore che era a secco dal maggio 2022, per un fuorigioco. La Salernitana trova il pareggio alla prima azione, al 35esimo con l’ex laziale Candreva. Questi dopo un dribbling in area conclude a rete il pallone dell’ l’1-1. Lo stesso giocatore salernitano che sta vivendo una seconda giovinezza dall’alto dei suoi 36 anni,  riusciva a portare in vantaggio la Salernitana al 49esimo. L’assalto della Roma  si concretizza all’80esimo ancora con Belotti che di testa spinge in rete un corner di Paredes. Ma il 2-2 è un risultato che soddisfa solo gli spettatori non tifosi. .

La Juventus grazie a un rotondo 3-0 affonda  l’Udinese alla Dacia Arena.  Ai bianconeri bastano i primi 45′ per aver ragione dei friulani. Dopo un minuto e 48 secondi Chiesa  sblocca il match con un preciso destro nell’angolino, poi al 20′ il raddoppio di Vlahovic su rigore. L’Udinese prova a reagire ma non riesce ad andare oltre a qualche tiro dalla distanza. Nel lungo recupero, (48′)  Cambiaso, uno dei migliori, recupera palla e crossa, Silvestri sbaglia  l’uscita e Rabiot ne approfitta realizzando. Il francese si sta rivelando sempre più prezioso nelle due fasi, a contenere e offendere. Nel secondo tempo i padroni di casa  tentano  il tutto per tutto  per trovare almeno il gol della bandiera,  ma Szczesny è insuperabile. I bianconeri  esordiscono  dunque in campionato con un’ottima prestazione, trascinati da un Chiesa ritornato ai suoi massimi livelli  e un giovane  e  sorprendente Cambiaso.

A Bologna il Milan inizia il suo campionato nel  migliore dei modi, con una vittoria  per 2-0, nell’arco di  un primo tempo di qualità e quantità. Il Bologna nei primi minuti parte forte  e per poco non trova il vantaggio su un gran tiro di Lykogiannis, che colpisce in pieno la traversa. Il Milan  scampato il pericolo, prende subito in mano le redini del match, trascinato da uno straordinario Pulisic: all’11 l’americano pesca sul secondo palo Reijnders, che crossa a centro area dove trova Giroud tutto solo che batte Skorupski. Al (21′) lo stesso Pulisic scambia  con Giroud e con un gran tiro di destro da lontano nell’angolino, fa secco il portiere Skorupski.  Nella ripresa l’undici di Pioli va in difficoltà e il  Bologna sale di livello. La pressione dei padroni di casa produce tre nitide occasioni da gol e nel giro di un minuto, tra il 60′ e il 61′ i felsinei sono pericolosi. Il Milan riesce però a resistere al forcing dei rossoblu e a portare a casa i tre punti.

 I RISULTATI DELLA PRIMA GIORNATA

Bologna-Milan 0-2               Empoli-Verona 0-1           Frosinone-Napoli 1-3

Genoa-Fiorentina 1-4           Inter-Monza 2-0            Lecce-Lazio 2-1

Roma-Salernitana 2-2         Sassuolo-Atalanta 0-2    Torino-Cagliari 0-0

Udinese-Juve 0-3

 

Carletto Mazzone

La scomparsa di Carletto Mazzone ha unito il mondo del calcio. Tutti, ma proprio tutti, si sono stretti al dolore dei familiari per ricordare un grande e genuino protagonista del pallone, allenatore di squadre importanti come Roma, Fiorentina, Napoli, Cagliari, Bologna, Brescia, Ascoli e altre ancora.

Chi scrive ha avuto modo di conoscere personalmente Carletto Mazzone e di pranzare insieme a lui. Dove? A Lecce. Vi racconto meglio qui di seguito.

Premessa: seguivo il Pisa in ogni parte della penisola, dormendo anche nelle sale di aspetto delle stazioni (non me ne vergogno, ho fatto pazzie per i miei colori!).

Poiché il pullman del Pisa partiva vuoto, solo con i bagagli dei calciatori, per poi andare a prelevare la squadra nei vari aeroporti dove faceva scalo, alcuni giocatori del periodo mi dicevano: Schiaccia, chiedi al Presidente se ti fa salire sul pullman della squadra, tanto viaggia vuoto, almeno non dormi nelle sale d’aspetto” vagando “strasci’oni” con le “pesche all’occhi” per le cittá. Ma io non avevo il coraggio di chiedere nulla, sennonché il 28 ottobre 1988 (non ero ancora entrato a lavorare per il Pisa come dipendente) mio padre Agostino prese il telefono e chiamò la sede nerazzurra chiedendo di poter parlare con Romeo Anconetani. Quando glielo passarono gli disse: “Presidente, sono il babbo di Schiaccia, senta, il mio figliolo vorrebbe venire a Lecce, ma non ha il coraggio di chiederle un passaggio con il pullman, poi è anche una questione di scaramanzia…”. Suspense di qualche attimo e Romeo risponde a mio padre: “Gli dica che è un bischero!” E poi: “Lo faccia venire in sede, che oggi parte con l’autista e con “Formaggino” (il compianto Alessandro Zanobetti, uomo fedelissimo di Romeo)”.

Subito nel pomeriggio partii per Lecce con il pullman, arrivando il giorno dopo, sabato 29, all’albergo dove era alloggiato il Pisa, che si trovava all’uscita della superstrada Brindisi-Lecce. Poco più in là c’era invece l’hotel Tiziano, dove si trovava il Lecce. Io mi ero sentito giorni prima con un ex giocatore nerazzurro mio amico, Ricardo Paciocco, poi trasferitosi nel Lecce. Eravamo rimasti d’accordo di vederci per un saluto. Bene, arrivo davanti all’albergo e, dopo esserci salutati, Ricardo mi fa: “Schiaccia, ma hai mangiato? Io devo entrare in albergo per il pranzo con la squadra”. Ed io: “No, Ricky, ho dei panini!”. Al ché lui prende la busta dei panini e mi fa: “Macché panini e panini, vieni dentro con me!”. “Ma che fai Ricky, sei impazzito? C’è la squadra, c’è il mister”. Quel mister era proprio Carletto Mazzone… mi fece accomodare addirittura al tavolo con lui e con quelli dello staff tecnico del Lecce.

Vi rendete conto? Io, tifoso sfegatato del Pisa, a mangiare con gli avversari! Mazzone mi mise subito a mio agio, persona aperta e generosa, sembrava ci fossimo conosciuti da sempre, e fra una portata e l’altra parlavamo del più e del meno. Mi raccontò che ogni tanto veniva a fare qualche gabbionata a Livorno, ai bagni Fiume, con Mauro Lessi ed altri compagni del suo tempo. Mi ricordo inoltre un vino rosè del Salento che bevvi con gusto, pareva leggero ma quando mi alzai mi girava un pochino la testa. Poi ci salutammo con cordialità.

Al ritorno il Lecce, quando venne a giocare a Pisa, era in ritiro a Forte dei Marmi. Io andai a salutare Paciocco e Mazzone al “Necchi Balloni”, dove facevano la rifinitura, ma siccome la partita con il Pisa era importante anche per loro, Mazzone era un po’ teso: fu gentile, per carità, ma un po’ burbero. Mi disse: “Salutiamoci qui, non venire all’albergo, ok?”.

Di lui conservo il ricordo di una persona autentica, schietta e generosa, un passionale in ogni senso. A distanza di tanti anni in questo momento triste legato alla sua scomparsa ho voluto raccontare questo mio piccolo ricordo che conservo nel cuore. Riposa in pace, mister, che la terra ti sia lieve. Alla famiglia le mie più sentite condoglianze. 

Per gentile concessione de l’ Arno.it

 

 

 

 

 

Il giornalista Pierluigi Grande  ha condotto l’evento a  Forni di Sopra (Ud)

 

Il 30 luglio scorso presso il Teatro Forni di Sopra (Ud) è andato in scena l’ultimo evento a chiusura della Rassegna 2023  “Lo Sport un Sorriso per la Vita…Oltre Barriere e Frontiere”  per il Premio  alla Carriere. della Rassegna Scienza e Sport  2023.

Un finale degno dei precedenti  appuntamenti realizzati nella sala “David Sassoli” di Piazza Venezia a Roma, con il patrocinio morale di “Esperienza Europa” sala collegata in digitale con tutte le “Sosia” delle altre capitali europee.

Nella serata di Forni di Sopra,  Andrea Carnevale, David Burburan e i Campioni dello sport del Friuli, hanno festeggiato i 60 anni di Pierluigi Grande ex giornalista di Telemontecarlo.

 A tale proposito sono arrivati anche i saluti  di Luigi Colombo,  suo ex direttore della storica Telemontecarlo.

Il giornalista considerato oggi uno dei migliori raccontatori multimediali di storie sportive, durante l’evento ha presentato il canovaccio del film documentario “Una Vita in Salita…”, che sarà dedicato alla carriera di Andrea Carnevale.  

Nell’ambito  della serata è stato presentato  Il brano musicale “Vola Ragazzo Vola…”  che sarà la sigla del film documentario firmato in tandem tra  il giornalista Pierluigi Grande con il Maestro Alberto Laurenti, noto musicista e cantautore di valore.

 Il secondo libro della Collana de “I Codici della Vittoria” sarà uno strumento importante  per promuovere la Ricerca Scientifica a firma della Pasteur (ente autorevole presieduto dallo scienziato Luigi Frati, che ha come Direttore Scientifico la Prof.ssa Angela Santoni).

Nell’arco della serata sono arrivati anche i ringraziamenti del Prof. Antonio Musarò  Docente della Sapienza  dell’Istituto Pasteur Italia, che ha  evidenziato l’importanza della Rassegna, specificando quanto la stessa abbia centrato gli obiettivi prefissati.

L’abbinamento Scienza, Sport e Medicina è sicuramente un modello vincente.

A seguito dell’evento  c’è stato un Comunicato Stampa  di Andrea Carnevale ex campione del Napoli calcio (che vinse uno scudetto con il grande Diego Armando Maradona)  e attuale dirigente dell’Udinese Calcio.

“Ringrazio Pierluigi  il mio amico da sempre che ha raccontato il goal della mia vita e ringrazio anche Alberto Laurenti. Entrambi mi hanno fatto emozionare con il video ed il brano che rappresenterà la base del film documentario. 

Per i giovani conoscere le storie sportive, come la mia, è importante. Il messaggio è  che se è riuscito uno come me che sono andato sempre in salita, possono riuscirci tutti. Ho una storia d’infanzia che mi ha segnato, ma è diventato il mio motore. Un grazie a Pierluigi ed Alberto per lavorare su questo progetto emozionante”.

 

 

 

La rassegna diretta dal giornalista e scrittore Pierluigi Grande “lo sport un sorriso per la Vita .Oltre le barriere e frontiere” quest’anno si svolge nella prestigiosa Sala Esperienze Europa “David Sassoli” collegata in digitale con tutte le sedi  delle altre capitali europee. La chiave di successo di questa iniziativa è il laboratorio dei Codici della Vittoria, che  promuove il  messaggio della Ricerca scientifica attraverso lo Sport. In ogni appuntamento prestabilito, il Premio alla carriera “Europa, Sport, Cultura, Sociale e Impresa Etica” è offerto ad alcune personalità che hanno lasciato un’impronta indelebile nell’arco delle loro attività.

Nella scorsa manifestazione del cinque luglio è stata presentata l’inedita canzone dell’Album “L’Inno alla vittoria”, che sarà il pilastro della colonna sonora del film documentario “I Codici della Vittoria” di prossima produzione. La canzone firmata in collaborazione con  Pierluigi Grande, ha un autore del valore del maestro  Alberto Laurenti che ha sposato con entusiasmo  il progetto. Laurenti musicista e paroliere di successo, oltre ad avere partecipato per un paio di volte al Festival di Sanremo, nel passato collaborò con artisti di grande fama tra i quali Califano e Mina.  

Pierluigi Grande lo abbiamo incontrato per conoscere più fa vicino il suo lodevole progetto ed è sorta una piacevole conversazione.

Pierluigi puoi raccontarci alcuni aneddoti del tuo passato? 

La mia attività di giornalista nacque a Tele Montecarlo quando  il  Direttore Luigi Colombo mi chiese  di seguire il Napoli di Maradona e Andrea Carnevale. Altro momento significativo che mi segnò negativamente è quando mia mamma morì di SLA, una malattia gravissima peraltro collegata allo sport. A quel punto decisi di stilare un progetto e scrissi un libro che oltre ad aiutarmi ad uscire dalle mie problematiche, mi consentì di fare qualcosa anche per il prossimo, per chi soffre.  Nel 2014 nacque pertanto il progetto dei Codici della Vittoria, che ebbe un enorme successo con 48.000 copie tra vendute e distribuite nelle scuole e 35000 ragazzi delle scuole con i quali ho condiviso un progetto multimediale dedicato ai valori dello sport.  

In questo tuo percorso hai avuto il sostegno di personalità di valore, vero?

Sono stato fortunato ad incontrare il Prof. Musarò, Professore della Sapienza di Roma e membro della Pasteur Italia che in seguito diventò il Capitano del laboratorio dei Codici della Vittoria. Da quel primo incontro la nostra collaborazione continuò imperterrita, perché il progetto dei Codici della Vittoria con il passare del tempo si fece carico di una magia particolare, così ogni volta che viene riproposta con qualsiasi modalità, ottiene sempre successo. Presto sarà pubblicato un nuovo libro dei Codici della Vittoria, il testo “70/30 Codice per vincere” dedicato all’indimenticabile Franco Janich che non mancava di evidenziare  quanto in un successo conti per il  70 per cento in più la testa e trenta tutto il resto. Nel testo di quest’anno c’è un capitolo inerente il Napoli di Spalletti, raccontato da Andrea Carnevale.

Quest’anno nella rassegna “lo sport un sorriso per la Vita. Oltre le barriere e frontiere” c’è stata l’introduzione di una importante novità, ce ne puoi parlare?

Quest’anno abbiamo potuto usufruire della prestigiosa sala offertaci da Esperienza Europa e noi la stiamo cavalcando, credo, nel modo migliore dei modi. E’ da prendere d’esempio il ritornello dell’ultima incisione musicale di Gianni Morandi che ci ricorda quanto un’occasione al momento opportuno, ci possa aprire tutte le porte.

Quali sono le motivazioni che ti spingono ad affrontare questi bellissimi progetti?

Io sono soprattutto un amante dei mezzi di comunicazione e mi fa piacere utilizzarli per fare qualcosa  per i giovani, lo sport e la ricerca scientifica. Queste sono le motivazioni principali ma dietro c’è l’aspetto personale che mi fa divertire ed appassionare al mio lavoro. Mi sono regalato questa rassegna alle soglie dei miei sessanta anni che per me è un traguardo ed intendo portarla a compimento fino all’ultimo evento, quando si chiuderà la rassegna a fine luglio in Carnia,  nella bellissima terra del Friuli.

Ci puoi ricordare alcuni personaggi che ti sono rimasti maggiormente impressi nell’ambito della rassegna “lo sport un sorriso per la Vita. Oltre le barriere e frontiere”?

Quest’anno abbiamo avuto il piacere di premiare personaggi che hanno lasciato un’impronta indelebile nel loro lavoro. Vorrei citare il Presidente del Perugia calcio Santopadre, l’allenatore di calcio Sanderra, il Prof. Frati, Presidente della Pasteur d’Italia che è uno degli scienziati più importanti dell’ultima epoca, il Prof. Musarò e  il Professore Babiloni della Sapienza. Ognuno di loro ha regalato storie molto belle collegate al riscatto personale, dopo un’infanzia non facile. Tra gli ospiti, le storie che ci hanno colpito maggiormente nell’anima vorrei citare quella dell’amico Luca Zavatti della Roma Calcio Amputati e della Fair-play School e quella dell’eroe della Paracanoa Catoia, poliziotto per caso e del suo bravo allenatore Stefano Vando delle Fiamme Oro di Sabaudia. Poi le imprese della Roma pallanuoto Alessandro Calcaterra e del Delta Pallanuoto. Tra i premiati Roberta Venditti Dirigente Scolastica della Frezzotti-Corradini scuola media ad indirizzo sportivo. Nelle varie giornate calendarizzate della rassegna, abbiamo avuto il piacere di ospitare tanti giovani delle società sportive e delle scuole e questo lo ritengo un bel messaggio per i giovani che testimonia quanto i sogni possono diventare realtà, basta volerlo con tutto se stessi.

Per concludere, un pensiero sull’editore Sciscione che ti ha sempre sostenuto nelle tue iniziative.

Saranno  premiati due grandi editori, il primo è il nostro caro editore Gianfranco Sciscione che dopo essere partito tanti anni da una piccola emittente Tele Monte Giove, è riuscito a creare una catena televisiva di reti importanti ed ha firmato la storia perché è sempre stato un amante della comunicazione televisiva e continuerà ad esserlo. Lo considero un personaggio che si miscela  al meglio con i contenuti dei Codici della Vittoria, perché anche lui viene da una famiglia umile, che ha inseguito un sogno che poi è riuscito a far diventare realtà. Ormai Il suo può essere considerato uno dei più grandi Centri Televisivi Italiani a divulgazione nazionale. Nell’arco della rassegna verrà premiato anche un altro editore, Franco Cairo Presidente del Torino calcio nonché Presidente del grande Centro di Comunicazione Con lui sarà anche omaggiato Marco Ghigliani, Amministratore Delegato e Direttore Generale di La7 .

Dove saranno trasmesse le puntate della rassegna “Lo Sport un Sorriso per la vita. Oltre Barriere e Frontiere

Tutte le puntate saranno trasmesse su Tele Regione Lazio e sulla piattaforma di Passone Sport.TV e del gruppo di Lazio TV e Gold TV. Inoltre Il tutto è condiviso dalle varie sale  Europee in digitale. E’ vero che i desideri volano sulle ali guidate dagli uccelli della Rosa di venti, ma per fare in modo che un sogno possa realizzarsi, devi essere pronto a raccoglierlo, perché ogni tanto qualche sogno cade in terra.

Pierluigi vuoi aggiungere altre considerazioni alla nostra conversazione?

Per aver sposato il progetto del Laboratorio “I Codici della Vittoria” vorrei ringraziare anche gli altri componenti dell’Istituto Pasteur Italia, il Prof Luigi Frati Presidente e la Prof.ssa Angela Santoni Direttore Scientifico; ringrazio inoltre il Panathlon Club International nelle persone di Massimo Zichi, Nadia Gigante, Umberto Martone ed il Governatore area Lazio Cesare Sagrestani per avermi supportato in tutte le iniziative.

Grazie e in bocca al lupo Pierluigi

 

Il 30 maggio scorso ricevetti con molto piacere l'email dell'Ordine dei Giornalisti della Toscana, dove mi si comunicava l'accoglimento della domanda di iscrizione nel ramo dei pubblicisti. Una soddisfazione immensa dopo tanti sacrifici profusi a scrivere per diversi anni. Ma vorrei andare un po' indietro nel tempo. Fin da giovane ho sempre avuto la passione della scrittura. Mandavo articoli ai giornali locali dove segnalavo alcuni problemi e storture presenti della mia Pisa. Poi quando facevo parte (essendone stato uno dei fondatori nel 1979) dei Rangers della Curva Nord, c'era un giornalino dal titolo "Curva Nord" in cui facevo interviste e scrivevo poesie in vernacolo pisano, cosa che ho fatto in seguito con il Nerazzurro, quando entrai nel Pisa Sporting Club di Romeo come dipendente. Poi, dopo il fallimento del Pisa, essendo amareggiato anche perché avevo perso il lavoro, smisi di scrivere. Senonche 'nel 2011 ero allo stadio ed aspettavo dei giocatori nerazzurri in veste di tifoso per fare qualche foto insieme a loro e scambiare qualche parola con Ciccio Favasuli, con cui ho sempre avuto un bel rapporto di amicizia che va avanti tutt' ora, e, nell' attesa, vidi un ragazzo che faceva anch'egli le foto. Quel ragazzo era ANTONIO TOGNOLI. Parlando del più e del meno, mi disse che era direttore di Pisanews e se avessi voluto collaborare con lui. Io li per li risposi subito di no, non volevo impegni. Mi incontro' altre volte e mi formulo'  ancora il solito invito ed alla fine ho ceduto e non me ne sono assolutamente pentito. Antonio Tognoli ha cercato in tutti i modi di aiutarmi, indicandomi varie strade, fra cui quella giusta della collaborazione con L'Arno.it. Mi ricordo, a tal proposito, che,nel marzo 2021, presi appuntamento con FRANCESCO FASULO da Milano, del gruppo "Pisani al Nord", l'ormai famoso "Popolone" oltre che grande esperto culinario. Ci incontrammo dietro la tribuna coperta dell'Arena Anconetani ed andammo a fare un giro al Duomo ed in via Santa Maria, dove mi offri un caffè alla "Dolce Pisa".

Mi disse che uno come me era importante per il loro giornale, perché conosceva Pisa ed il suo direttore era assolutamente contento di potersi avvalere anche della mia collaborazione. Questo direttore era (ed è tutt'ora!! ) nientepopodimeno che ORLANDO SACCHELLI ,davvero una bella persona, calma, gentile, giornalista professionista e competente, che mi ha seguito,pur vivendo a Milano, supportato e, soprattutto, sopportato. Se ho raggiunto tutto ciò devo assolutamente ringraziare, insieme ad Antonio Tognoli ed al mitico "Popolone"Frank Fasulo, proprio anche lui, il megadirettore galattico Orlando Sacchelli. Voglio quindi essere grato, per un motivo o per l'altro alle persone su citate , ma condividere questa gioia anche con coloro a cui voglio bene e che mi vogliono bene, sia nell'ambiente societario del Pisa, dai dirigenti ai dipendenti, alla Sabry "Patty Smith" e ai magazzinieri , ai giocatori, fino ad arrivare a Jonny Manenti, Sandro Cacciamano e Matteo Nocchi, Virgilio Di Legge il "DOC" a tutti tutti tutti, anche chi non nomino, fino ai tifosi ed a gente di altre città vicine e lontane che mi hanno fatto i complimenti. Detto questo, e non lo faccio per togliermi qualche "sassolino" ma per pura e semplice constatazione, ci sarà anche chi, quando apprenderà questa notizia, sarà alquanto dispiaciuto.

Non so se saranno pochi o tanti, questo lo sanno loro stessi, in quanto sono elementi che parlano prevalentemente solo alle spalle, in maniera subdola, ostentando magari indifferenza, ma in realtà dentro di loro "rosicheranno" parecchio Persone che quando mi vedevano mi facevano i sorrisini alla spalle, dandosi di gomito fra loro, come per dire "ma luli dove vole anda!!". Sai, gente che si sente snob ed alquanto superiore al prossimo , con la classica "puzzetta al naso". E ciò che mi dispiace è che sono tutte persone della mia città, poche per fortuna. D'altronde, come recita il detto "Nemo propheta in patria"e poi è normale che non si possa piacere a tutti, ma si va avanti ugualmente, anzi, forse meglio !! E poi pazienza, alla

Maurizio" Schiaccia " Ficeli nella sede dell'Ordine dei Giornalisti
della Toscana in Vicolo dei Malespini 1,riceve da un funzionario il
tesserino di Giornalista pubblicista. 

fine non è un problema mio, ma di certi elementi che, al limite, se ne dovranno fare una ragione. Io vado dritto per la mia strada!!Grazie ancora a chi ha avuto fiducia in me (Orlando Sacchelli, Antonio Tognoli), non dimenticando, ultimo ma non ultimo, VIRGILIO VIOLO dei "Free Lance International Press" da Roma. infine mi sia permesso di fare un ringraziamento  a mio fratello ALESSANDRO FICELI per il supporto che mi ha sempre dato con la sua competenza e capacità. Ho la fortuna di avere un fratello che merita tanto anche se purtroppo non riesce a trovare quella sistemazione dal punto di vista lavorativo che meriterebbe. Ma il mondo va così, e molte volte, più delle capacità, conta avere le "scarpe giuste" perché soltanto con la bravura altrimenti si fa poca strada, specie in una società umana molto chiusa, classista, snob ed egoista come quella in cui viviamo tutti i giorni . Un abbraccio a tutti.

È anche un regalo di compleanno visto che il 18 giugno compio gli anni, oltre che della Luminara e di San Ranieri, patrono di Pisa. Meglio di così.

Il Napoli campione d'Italia batte 2-0 la Sampdoria, di fronte ad una città  che non si è ancora stancata di festeggiare. Il pubblico è accorso numeroso “al Maradona” sia  per vedere capitan Di Lorenzo alzare la coppa dello scudetto, ma anche per stringersi intorno a Luciano Spalletti, l’artefice della vittoria, alla sua ultima panchina napoletana.  Luciano prima del via è premiato come miglior allenatore della stagione e ciò non fa altro che aumentare  i rimpianti nei suoi confronti, dal momento che ha deciso di non continuare l'anno prossimo. Al Maradona decidono il rigore  al 64' del st di Osimhen, che raggiunge  il titolo di capocannoniere con 26 centri in campionato. Il nigeriano ottiene il penalty quando Murru, da dietro in area lo atterra prendendosi il cartellino giallo. All'85' Simeone realizza il secondo gol dei partenopei con un gran tiro di destro  dalla distanza che  batte il portiere ospite  Turk. Al termine dell’incontro, i blucerchiati di Dejan Stankovic salutano la serie A e scendono in B con appena 19 punti.

La Lazio batte 2-0 l'Empoli al Castellani e chiude al secondo posto in campionato, 24 anni dopo l'ultima volta.  Nel primo tempo Empoli e Lazio si affrontano a viso aperto, ma  le vere occasioni da rete sono solo un paio e tutte per gli ospiti. Se la formazione toscana riesce a conservare lo 0-0 fino all’intervallo, il merito è soprattutto del portiere empolese  Vicario. Un elemento di grande valore che si è affermato definitivamente in questo campionato. Nella prima frazione di tempo, la Lazio conduce il gioco e l’ Empoli  si racchiude maggiormente nella sua area. I biancazzurri passano in vantaggio al 3' del st su  calcio d’angolo  di Luis Alberto, dove  Romagnoli  è bravo a svettare più in alto di tutti e colpire di testa in porta. I toscani reagiscono,  alzano il baricentro del gioco ma non creano grossi pericoli ai biancazzurri. Al termine dell’incontro, al 47' del st in pieno recupero, dopo l'espulsione di Cambiaghi al 90' che  lascia l’Empoli in dieci, si sviluppa un contropiede micidiale: Milinkovic effettua un passaggio  a Immobile che smista per Luis Alberto che con un gran tiro realizza.

L’Inter chiude il campionato con una vittoria per 1-0 contro il Torino. E’ stato un campionato con alti e bassi quello dei nerazzurri milanesi  che sabato prossimo sono attesi dall'appuntamento più importante della stagione, la finale di Champions League contro il Manchester City. Inzaghi, fa un po' del turnover e in porta schiera Handanovic, che potrebbe essere alla sua ultima apparizione in nerazzurro. L’Inter conduce la gara e va all’intervallo col 60% di possesso palla. Lukaku ha una gran voglia di mettersi in mostra per ottenere una maglia da titolare contro il City e al 32' va vicino al gol, ma il suo sinistro è deviato da Schuurs in angolo. Dopo pochi minuti  al 37’ l’Inter passa in vantaggio:  Lukaku serve Brozovic al limite che sorprende Milinkovic-Savic con un sinistro non irresistibile.  Il portiere sloveno dell’Inter poi  lascia il posto a Cordaz, che al debutto stagionale, compie un autentico miracolo sul sinistro da pochi passi di Sanabria (71'). Il Toro chiude la stagione con una sconfitta onorevole ma dice addio all'ottavo posto e alle speranze europee. L’Inter contro i granata è apparsa sufficientemente rodata per affrontare l’impegnativa  finale di Champions. Dovrà affrontare la temibile squadra del Manchester City, composta tutta da calciatori di alto livello tecnico.

Roma Spezia 2-1. E’ stata una partita incredibile carica di tensione, durata 104 minuti. Passa  per primo lo Spezia dopo 6’ a  seguito di un calcio di punizione; Bourabia  tira in porta e trova la deviazione vincente di Nikolaou che di testa supera il portiere giallorosso Svilar. Con il gol di vantaggio, lo Spezia pensa  quasi esclusivamente a difendersi e lascia l' iniziativa alla Roma. Tra i tentativi di realizzare dei giallorosse c’è da annotare la traversa colpita da fuori area di El Shaarawy . E’ il  trentaduesimo legno colpito dalla Roma in stagione. A due minuti  dalla fine del primo tempo c’è il pareggio dei giallorossi. Dopo aver ricevuto palla da un compagno, Zalewski la crossa sul secondo palo ed inganna il portiere  Zoet . All’88’ l’azione che decide la partita:  El Shaarawy va via in mezzo a due, viene messo giù e l’arbitro  indica il dischetto. Dagli undici metri Paulo Dybala  realizza la rete, nonostante Zoet intuisca il tiro. La Roma chiude sesta e si qualifica in Europa League, lo Spezia aspetta lo spareggio con il Verona per non retrocedere in Serie B.

 I rossoneri sconfiggono il Verona per 3-1. Il match  nel primo tempo  non è molto  spettacolare, con un Verona che appare molto contratto.  Il Milan è più intraprendente e fa partire le sue azioni pericolose soprattutto dalle fasce.  Il gol è nell’aria e avviene nel finale del primo tempo  a seguito di  un rigore trasformato da Giroud. Il Verona trova il pareggio al 72’ con  Faraoni che realizza con un colpo di testa  a seguito di un assist di Lazovic. Le speranze degli scaligeri si affievoliscono all’ 85’ a seguito di  un’accelerazione di Leao che con un diagonale riporta in vantaggio i rossoneri. Immediata la corsa del portoghese verso Ibrahimovic disposto a salutare il pubblico del Milan, a fine partita, che gli tributa  una grande ovazione.  Ibra è stato un campione eccezionale dotato di grande carisma, che ha dato il meglio di se in ogni squadra dove ha militato. Il suo erede è Rafa Leao,  ma concedergli  tanto spazio da parte dei difensori avversari   è sempre deleterio. Il portoghese  realizza il secondo gol  della serata al 90+1’ dopo aver scartato mezza difesa e messo  a sedere il portiere Montipò . Grazie alle contemporanee sconfitte nella stessa serata di Spezia e Milan, entrambe le squadre si giocheranno la salvezza in uno spareggio diretto in campo neutro.

La Juventus espugna Udine per 1-0 ma non riesce ad ottenere un posto in Europa League. Primo tempo divertente, con la Juventus che crea le occasioni più interessanti: vedi la traversa di testa  colpita da Bonucci. Al 68' il gol: Locatelli per Chiesa che  sposta il pallone sul destro e fa partire un tiro a giro imprendibile per  Silvestri. Dopo il gol della Juventus, la partita diventa piú bella ed emozionante, con la Vecchia Signora alla ricerca della seconda rete. Al termine sono i torinesi a sorridere, ma la vittoria ed i tre punti non servono a raggiungere un posto in Europa League. I bianconeri  nella prossima stagione pare che si dovranno "accontentare" di partecipare alla Conference League.

Questi i risultati dell’ultima giornata di Serie A:

SASSUOLO-FIORENTINA 1-3   SASSUOLO-FIORENTINA 1-3   TORINO-INTER 0-1

CREMONESE-SALERNITANA 2-0  EMPOLI-LAZIO 0-2   NAPOLI-SAMPDORIA 2-0

ATALANTA-MONZA 5-2  LECCE-BOLOGNA 2-3   MILAN-VERONA 3-1

ROMA-SPEZIA 2-1                                                 

 

 

 

 

 

L'8 giugno da Kitzbühel in Austria avrà inizio la decima edizione della biennale X-Alps, ben nota come la gara di Hike & Fly, vale a dire escursionismo abbinato al volo in parapendio, più dura al mondo.

Sono stati selezionati 32 piloti di 18 nazioni, la Nuova Zelanda la più lontana. Tra questi lo svizzero Christian Maurer che di Red Bull X-Alps ne ha vinte ben sei e si conferma ancora una volta l'uomo da battere. L'Italia sarà rappresentata da Aaron Durogati, di Merano, vincitore di due coppe del mondo e reduce dai mondiali di parapendio in Francia, da Nicola Donini di Molveno (Trento), pilota versatile tra acrobazia e hike & fly, e da Tobias Grossrubatscher di Castelrotto (Bolzano) alla sua terza esperienza in questa maratona.

I piloti avranno circa due settimane di tempo per affrontare con spirito di avventura e sacrifici fisici un percorso di 1.223 km attraverso le Alpi. Obbligo di toccare 15 punti prestabiliti, detti “Turn Point”, ovvero punti di svolta, ma anche “boe”, prima di raggiungere il traguardo di Zell am See, località lacustre dell'Austria. Unici mezzi di trasporto ammessi: il parapendio oppure… le scarpe! Vale a dire che, se non si vola, si va avanti a piedi con il parapendio in spalla. Invece il team che assiste ogni concorrente provvede a rifornirlo di ogni necessità, attrezzatura per la notte compresa, periodo durante il quale è rigorosamente vietato muoversi. Eccezione: il cosiddetto “Night Pass”, ovvero il permesso di camminare una notte durante tutta la gara a scelta del pilota. Un secondo permesso sarà assegnato l'

I punti di svolta sono disseminati tra Austria, Germania, Svizzera, Francia e Italia. In alcuni casi i piloti atterrano per firmare una lavagna o scattare un selfie; in altri sorvoleranno le boe restando entro raggi tra i due e cinque km. Per quanto riguarda la penisola sono stati scelti il ​​Colle del Piccolo San Bernardo, all'incirca sul confine con la Francia, il Rifugio Brentei sotto Cima Tosa nelle Dolomiti di Brenta, le Tre Cime di Lavaredo dove una via ferrata attende i partecipanti per raggiungere il Monte Paterno, alto 2740 mt, per poi atterrare a Sesto in Val Pusteria.

 

Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL
Associazione Nazionale Italiana Volo Libero (registro CONI n. 46578)
il volo in deltaplano e parapendio - 335 5852431 - skype: gustavo.vitali
per informazioni sulla Red Bull X-Alps contatare:
Rinaldo Frattini, responsabile FIVL per le manifestazioni di hike&fly
rinaldo.frattini (AT) fivl.it - ​​+39 348 397 7367 - sito ufficiale della Red Bull X-Alps

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