L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni.

Sport (264)

 

Rino R. Sortino

This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

 

Nell'anticipo che apre la 16a giornata di Serie A, la Juventus pareggia 1-1 in casa del Genoa. In una partita molto equilibrata, con la solita Juventus attendista, la svolta arriva al 26’. Badelj, in confusione regala il pallone a Vlahovic  che poi lo scambia con Chiesa al limite dell'area e sulla sua incursione offensiva, il portiere genoano Martinez atterra l'attaccante bianconero. L'arbitro Massa indica il calcio di rigore e dagli undici metri Chiesa realizza. I tiri di Vasquez, l'occasione mancata da Gudmundsson e qualche buona triangolazione sulla trequarti, lasciano intravedere segnali positivi da parte dei padroni di casa. Nel secondo tempo mister Gilardino decide di lasciare fuori Vasquez, per dare spazio ad Ekuban e proprio questi si rivela determinante nell'ottenere il pareggio. Da un' azione un po’ confusa al limite dell’area tutta a un tocco da parte di Frendrup, Badelj, Ekuban, quest'ultimo riesce a passare la sfera all’accorrente Gudmundsson che in in spaccata, al 48’ riesce a trovare la deviazione giusta per battere Szczesny. Il Genoa, dopo il pareggio, sfiora più volte il 2-1 nel secondo tempo. Ma l'occasione più ghiotta per segnare capita all’87’: sull’angolo Bremer devia il pallone in porta con la coscia, ma il portiere genoano Josep Martinez con un riflesso istintivo riesce a deviarlo sopra la traversa.

Il Napoli batte 2-1 il Cagliari. l partenopei dimostrano di avere in mano il pallino del gioco, con il Cagliari costretto in difesa che tenta qualche ripartenza. La squadra azzurra al (29') con Rrahmani di testa, colpisce il palo. Succede tutto nel secondo tempo. Tra gli azzurri c'è il positivo ritorno in campo di Mario Rui e proprio il portoghese effettua un cross al bacio per Osimhen che al 69' di testa, realizza. Il Napoli dimostra di avere una  difesa fragile e poco aggressiva, così Luvumbo appena entrato, crossa basso per Pavoletti che in anticipo su Juan Jesus segna il pareggio al 71'. A tornare in vantaggio ci pensa ancora una volta quel grande giocatore che è Osimhen: difende benissimo la palla attorniato da quattro difensori e da terra riesce a spingere il pallone al lato opposto dove Kvaratskhelia al 75' tutto solo realizza. I campioni d'Italia in carica sono riusciti a ritornare alla vittoria, dopo due sconfitte consecutive.

 Il Milan batte 3-0 il Monza. Al Meazza nel primo tempo i rossoneri partono aggressivi e sbloccano il match al (3').  Reijnders: con una serpentina si libera di volta in volta di Gagliardini, Pessina e Caldirola, entra in area e sblocca di punta anticipando Di Gregorio. Al 23’ Pobega esce per un problema muscolare e al suo posto entra il diciottenne della primavera rossonera Jan-Carlo Simic, centrale serbo nato in Germania. La sua entrata in campo sarà determinante. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, nasce il secondo gol del Milan: Leao evita un avversario crossa al centro e Simic spedisce il pallone in rete al suo esordio in campionato. Il primo tempo, si chiude con i padroni di casa ancora in avanti che colpiscono una clamorosa traversa con Pulisic.  Nella ripresa il Milan, tranquillo del risultato, concede più spazio al Monza che crea un paio di occasioni pericolose sventate entrambe da Maignan. Gli uomini di Pioli si difendono, ripartono e vanno ancora a segno al (76’). A seguito di una bella azione avviata da Reijnders, Okafor sfrutta l’ottima sponda di destro di Giroud e batte il portiere Di Gregorio.

L’Inter batte 2 a 0 la Lazio all’Olimpico e conquista 3 punti pesantissimi che le consente di allungare in classifica + 4 sulla Juventus.  L'avvio è equilibrato, i nerazzurri sono contratti per la forte posta in palio, dove le statistiche rammentano che non vincono all'Olimpico da cinque anni.  L’Inter sblocca la partita al 40esimo minuto con il bomber argentino Lautaro Martinez, il quale (sfruttando un retropassaggio sbagliato di Marusic), si avventa sul al portiere, salta Provedel e a porta vuota deposita la palla in rete. La Lazio ad inizio secondo tempo si procura un paio di occasioni nel tentativo di pareggiare, però è l'Inter con il cinismo da grande squadra a mettere il sigillo sulla vittoria. Barella vede con la coda dell'occhio Thuram, lo serve e il francese con un gran sinistro rasoterra al 66esimo finalizza in rete. La Lazio conclude il match in 10 a causa dell’espulsione di Lazzari che perde la testa e manda esplicitamente a quel paese l’arbitro. La partita a tratti è stata equilibrata, poi i dettagli e la precisione sotto porta hanno fatto la differenza. Lautaro è sempre più determinante: in questo campionato ha già realizzato 15 gol in 16 gare di Serie A, 29 gol nell'anno solare 2023.

Il  Bologna batte 2-0 la Roma. Prima dell'incontro al dall'Ara, c'è stato la triste commemorazione per Sinisa Mihajlovic, ex allenatore rossoblù a un anno dallo sua scomparsa. Nella fase iniziale il match è contrassegnato da scintille nei contrasti. Contro una Roma priva dei big Lukaku e Dybala, la squadra di Thiago Motta sblocca il match al 37'. A seguito di un'azione velocissima e tutta in verticale da Posch, a Freuler infine a Ndoye, questi crossa in mezzo all’area, dove Moro firma il vantaggio. Il Bologna colpisce ancora a inizio ripresa: Al 4' Zirkzee lancia sulla destra Ferguson che crossa a un metro dalla linea di porta, dov'è appostato Ndoye e Kristensen involontariamente a seguito di un rimpallo, infila il proprio portiere Rui Patricio. In tribuna stampa dopo il match, Mourinho ha espresso la sua intenzione di continuare a guidare la squadra giallorossa l'anno prossimo, se la dirigenza sarà d'accordo.

La sedicesima giornata di Serie A si chiude con la vittoria dell'Atalanta,che batte 4-1 in rimonta la Salernitana. I granata passano in vantaggio al 10' con il colpo di testa di Pirola su calcio di punizione battuto da Candreva, Gli ospiti  sprecano alcune buone ripartenze, per realizzare la seconda marcatura  dal momento che  i bergamaschi giocano sotto ritmo. Nella ripresa la Dea entra in campo con un piglio diverso e pareggia al secondo minuto: da calcio d'angolo, la palla arriva al limite dell'area, dove Muriel fa partire un meraviglioso tiro di destro  che finisce all'incrocio dei pali. Al 7’ si completa la rimonta: da destra, la palla arriva per Lookman che serve Pasalic e il croato realizza con  un destro all'angolino basso: La Salernitana non smette comunque di lottare, crea un’altra occasione  e un palo clamoroso colpito da Dia. La partita si chiude tra l'83' e l'89': De Ketelaere: realizza  il gol del 3-1,  procura l' assist per il gol di Miranchuk  ed in questo modo, incornicia definitivamente la sua  super partita

Di seguito i risultati sulla 16^ giornata del campionato di Serie A

GENOA-JUVENTUS 1-1   LECCE-FROSINONE 2-1   NAPOLI-CAGLIARI 2-1

TORINO-EMPOLI 1-0   MILAN-MONZA 3-0    FIORENTINA-VERONA 1-0

UDINESE-SASSUOLO 2-2    BOLOGNA-ROMA 2-0  LAZIO-INTER 0-2

 ATALANTA-SALERNITANA 4-1

 

 

 

 
Nell’anticipo che apre la 15.ma giornata di Serie A, la Juve batte 1-0 il Napoli. Il tema tattico del match appare chiaro fin dai primi minuti: Napoli a fare la partita e Juve chiusa dietro e pronta a ripartire. Poco prima della mezz’ora, l’occasione più importante ce l’ha Kvaratskelya solo davanti a Szczęsny, ma il georgiano spreca e manda alto. Alla fine dei primi 45 minuti, il Napoli con il 68% del possesso palla, dimostra le buone attitudini, ma non si vincono le partite con soli dati. La squadra di Mazzarri ben messa in campo, cerca rapidamente la verticalità. L’episodio decisivo arriva cinque minuti dopo l’inizio della ripresa: cross perfetto di Cambiaso, stacco imperioso di Gatti e pallone in rete. A caccia del pari, il Napoli alza il baricentro e attacca con tanti uomini, ma la fase difensiva dei bianconeri è consistente. La serata finisce con la festa della Juve e i rimpianti del Napoli. Federico Gatti, sempre più decisivo nei suoi imperiosi colpi di testa, è già al suo secondo gol determinante, che ha dato il successo ai bianconeri in entrambe le partite. La vittoria conferma il cinismo del gruppo bianconero, sempre poco brillante nella manovra e nel gioco, ma comunque efficace nelle marcature e nel gioco aereo in area avversaria. I partenopei che non sono più quelli dell’anno scorso, hanno comunque fornito una buona prestazione, senza essere gratificati dal risultato. Il Napoli è alla terza sconfitta consecutiva, ma entrando nello specifico, bisogna dire che ultimamente ha incontrato tutte avversarie di alto livello, non semplici da affrontare.

Il match fra Verona e Lazio finisce 1-1. Al 23’ passa in vantaggio la Lazio: Felipe Anderson fraseggia con Lazzari sulla corsia di destra e quasi dal fondo traversa sul primo palo a mezza altezza per l’ex Zaccagni che sbuca alle spalle della difesa scaligera e di tacco trafigge Montipò. La Lazio è in pieno controllo, ma commette l’errore di non realizzare il secondo gol. Al 70′ invece il Verona pareggia: Ngonge scende sulla sinistra e vedendo Provedel fuori dai pali, dai venticinque metri indirizza il pallone all’incrocio dei pali. Il portiere biancoceleste interviene come può, la palla finisce sui piedi di Suslov che la mette in mezzo ed Henry realizza a porta vuota. Duda al 77′ riceve il secondo giallo e il Verona resta in 10. Nel finale c’è l’assalto della Lazio con le ultime occasioni di Luis Alberto e Vecino, ma la difesa scaligera resiste fino al termine.

L’Inter travolge 4-0 l’Udinese a San Siro. Avvio impressionante da parte dei nerazzurri che mettono in mostra un gioco spumeggiante e chiudono la gara con tre gol negli ultimi otto minuti del primo tempo. Pronti e via i milanesi vanno vicinissimi al vantaggio con Lautaro, che di testa colpisce il palo, poi con un’azione di Dimarco. La partita si sblocca al 33′ a seguito di un rigore siglato da Hakan Calhanoglu, concesso per atterramento di Lautaro. In seguito i nerazzurri si scatenano e trovano il raddoppio al 42′, prima con Federico Dimarco, su assist di Calhanoglu e poi con Marcus Thuram al 45′ su servizio delizioso di Mkhitaryan. Nella ripresa i ritmi calano e l’Inter frena, anche pensando alla sfida di Champions League di martedì contro la Real Sociedad, decisiva per il primo posto nel girone. Ma all’84’ c’è l’ultimo gol della partita: Payero si fa rubare palla da Lautaro, il quale dopo una rincorsa, realizza con un destro angolato che non lascia scampo a Silvestri. Per l’argentino in grande forma e sempre più uomo squadra è la rete numero 28 in quest’anno solare. Tra i più positivi del match, nonostante sia sempre stato poco utilizzato nell’undici titolare da Inzaghi si rivela il giovane tedesco Bisseck. Dotato di un fisico imponente, oltre a difendere con efficacia si rende partecipe di opportuni inserimenti fin dentro l’area avversaria.

L’Atalanta batte 3-2 il Milan in pieno recupero e spegne al meno per il momento, le speranze rossonere di rimanere attaccati alla corsa scudetto. Atalanta in vantaggio al 38′: Lookman effettua un gran tiro di destro che trova la deviazione di Tomori in porta. Al 48′ in pieno recupero, con un preciso colpo di testa, Giroud trova il pareggio. Al 55′ grande azione della Dea con l’ex De Ketelaere che la mette tesa in mezzo e Lookman chiude con un gran tiro sotto la traversa. All’80’: Pulisic crossa in mezzo e Jovic di sinistro batte Musso. È solo un breve momento di sollievo per il Milan, perché nei minuti di recupero la squadra di Pioli commette degli errori imperdonabili: prima c’è il doppio giallo a Calabria per un ingenuo fallo su Miranchuk, poi al 95′ l’Atalanta ritorna definitivamente in vantaggio: Miranchuk lancia bene bene per Muriel che di tacco batte ancora Maignan e con questa realizzazione, si chiude la partita. La fragilità della difesa è un grande problema di questa stagione del Milan, perché 18 gol subiti in 15 partite sono davvero troppi per una squadra che ambisce a lottare per il titolo. Da segnalare nell’Atalanta la prestazione di Scalvini giovane azzurro di Spalletti: riesce a riscattarsi dopo qualche partita sottotono e contro il Milan gioca una partita straordinaria per intensità difensiva e per personalità, quando si tratta di sganciarsi in avanti.

Roma e Fiorentina pareggiano 1-1. All’Olimpico nel primo tempo i giallorossi sbloccano subito il match con Lukaku (5′) che realizza di testa su su un delizioso cross d’esterno di Dybala. Poco dopo l’argentino spreca l’occasione per il raddoppio, poi al 20esimo deve uscire per l’ennesimo infortunio. Grande giocatore Dybala ma troppo fragile fisicamente. Senza l’argentino in campo, la Roma perde qualità e si abbassa nel tentativo di contenere gli assalti della Fiorentina. Entrato al posto di Dybala, anche Azmoun si infortuna e lascia il posto a El Shaarawy. La Viola aumenta il ritmo, fa girare bene il pallone e spinge nel tentativo di pareggiare l’incontro. Un sinistro di Bonaventura si stampa sulla traversa, poi i giallorossi restano in 10 per l’espulsione di Zalewski e la Fiorentina al (66′) con Martinez Quarta realizza con un bel colpo di di testa. A caccia del raddoppio, la squadra di Italiano attacca a testa bassa, con la Roma che si difende con tutti gli effettivi. Lukaku entra duro su Kouamè e l’arbitro lo espelle facendo infuriare Mourinho. I giallorossi rimangono in nove negli ultimi dieci minuti, dimostrano di saper soffrire e portano a casa il pareggio. Rui Patricio riesce a respingere tutti i tentativi d’assalto della Fiorentina alla quale si può rimproverare un po’ troppa frenesia in area di rigore.

Nel match che chiude la quindicesima giornata di Serie A, il Cagliari batte 2-1 in rimonta il Sassuolo. Una vittoria che vale doppio, perché conquistata contro una diretta concorrente che lotta per salvarsi. Quello che è incredibile di questa partita è che al 93′, la formazione di Ranieri stava perdendo per 1-0. Il Sassuolo parte forte e al 7’ realizza da calcio d’angolo, con il gran colpo di testa di Erlic. Nella ripresa le decisioni più importanti: Ranieri al 59′ inserisce Pavoletti e Luvumbo, che cambiano la partita. Pochi minuti dopo, Tressoldi, già ammonito, interviene malamente su Lapadula, rimedia il secondo giallo e lascia i suoi in dieci. Il Sassuolo pertanto é costretto a giocare in 10 per oltre mezz’ora. ln pieno recupero al 94′, Lapadula realizza dopo una mischia in area, calciando da distanza ravvicinata. Di seguito al 99′, a tempo praticamente scaduto, Pavoletti trova una clamorosa rovesciata che vale il definitivo 2-1. il Cagliari ha meritato la vittoria con un finale di grande temperamento. Probabilmente mister Ranieri riesce a motivare al meglio i suoi uomini e Pavoletti nei minuti finali è spesso decisivo.

Di seguito la classifica della15^ giornata del campionato di Serie A:

JUVENTUS-NAPOLI 1-0 VERONA-LAZIO 1-1 ATALANTA-MILAN 3-2

INTER-UDINESE 4-0 FROSINONE-TORINO 0-0 MONZA-GENOA 1-0

SALERNITANA-BOLOGNA 1-2 ROMA-FIORENTINA 1-1

EMPOLI-LECCE 1-1 CAGLIARI-SASSUOLO 2-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

J

 

 

La Juve vince a Monza 2-1 in extremis e all’ultimo respiro. Nessuno era mai riuscito a portarsi via i tre punti in Brianza. Nella prima parte del match la Juve è ordinata e cerca di verticalizzare alla ricerca dei suoi attaccanti. La partita scorre senza grandi emozioni, poi l’arbitro al 10' concede un calcio di rigore  alla Juve per una trattenuta a Cambiaso. Di Gregorio para il rigore di Vlahovic e si ripete sulla seconda conclusione ravvicinata del serbo. Di Gregorio in grande forma al 12'  si deve però arrendere a un colpo di testa di Rabiot sugli sviluppi di un calcio d’angolo.  A quel punto il tema tattico della gara cambia. con il Monza che diventa più aggressivo e attacca con più uomini. Nel finale gli allenatori operano alcuni cambi: dentro Valentin Carboni, Kean e Locatelli, ed  escono Colpani, Chiesa e Cambiaso.. La partita si ravviva e nei minuti di recupero succede di tutto: Al 91' Valentin Carboni dalla trequarti effettua un tiro in area di sinistro, Mota Carvalho non tocca  il pallone,  che si infila in rete per il pari. La Juve però non molla e al  94' Rabiot dalla linea di fondo  crossa e sotto porta trova Gatti, la prima deviazione la liscia ma la palla gli resta lì e la calcia definitivamente in porta. Di certo Il gioco di Allegri non piacerà agli esteti del calcio, ma intanto la sua Juventus  dimostra di avere un grande carattere ed è in piena corsa per la conquista del titolo.

La Lazio supera 1-0 il Cagliari. I padroni di casa iniziano bene e dopo 8 minuti passano in vantaggio. Lazzari ruba palla a Hatzidiakos senza commettere fallo e serve l'accorrente Pedro, che inseritosi alla perfezione da dietro, batte Scuffet. La squadra di Ranieri  non riesce a reagire, sbanda più volte e al 27' resta in dieci per l'espulsione di Makoumbou, che  trattiene Guendouzi lanciato a rete. Nella ripresa il Cagliari prova a riequilibrare la partita ma trova difficoltà  a causa dell'inferiorità numerica. Al 12' Sarri perde Luis Alberto per un problema fisico e a uno spento Ciro Immobile subentra Isaksen. Nella ripresa si abbassano i ritmi, entrano anche Felipe Anderson e Castellanos e la manovra biancoceleste ne risente positivamente, perché la squadra crea diverse occasioni da gol. I biancocelesti però non riescono a chiudere  la partita e nel finale c’è un  brivido per i biancocelesti, perché sul colpo di testa di Pavoletti, Provedel salva il risultato.

 

Il Milan  batte 3-1 il Frosinone a San Siro. L'emergenza in difesa costringe Pioli a schierare come centrale Theo Hernandez al fianco di Tomori, con Florenzi sulla sinistra. Nel  primo tempo il Frosinone riesce ad essere pericoloso e  Maignan è decisivo su Cuni . Gol mangiato, gol subito: al 43' i rossoneri se ne vanno in contropiede con Chukwueze  e sul suo cross Jovic  al volo di controbalzo batte Turati. Nella ripresa al 50' Maignan lancia lungo e con precisione  Pulisic che  dopo aver saltato  due avversari, realizza con tempestività.  Al 74' il 3-0 del Milan: lancio di Theo Hernandez, sponda di Jovic e deviazione sotto porta di Tomori. A risultato acquisito, entra in campo Bennacer, che torna in campo dopo l'infortunio nella semifinale di Champions del 10 maggio, oltre sei mesi. Il Frosinone accorcia le distanze all'82' con la punizione tagliata  di Brescianini che attraversa tutta l'area ed entra in porta.

 

L'Inter supera 3-0 il Napoli al "Maradona", con una prova di grande solidità e sostanza. I nerazzurri  in maglia arancione. giocano una partita perfetta, sapendo soffrire e colpire al momento giusto. A inizio partita c’è stato l’infortunio per De Vrij, al suo posto si è adattato  come difensore centrale, Carlos Augusto. Al 44' l'Inter passa in vantaggio: la sponda di Dumfries è per Barella, con il centrocampista bravo a lasciar scorrere il pallone verso Calhanoglu, e  questi con un gran tiro dal limite, batte Meret. La ripresa parte sugli stessi ritmi dei primi 45' e le emozioni non mancano: il Napoli sbanda nelle retrovie  e l'Inter trova il raddoppio al 62’: Lautaro Martinez  dopo aver sviluppato  un’azione sulla sinistra, crossa basso  per Barella e questi sullo slancio  dopo essersi  liberato di Ostigard e Natan, batte Meret per lo 0-2.  All’84’ il terzo gol nerazzurro: Cuadrado completamente libero sulla destra crossa in mezzo e Thuram da due passi realizza.. I partenopei hanno disputato una buona partita e non meritavano un passivo così pesante. Tra i migliori del match si deve segnalare la prestazione  di  Sommer, autore di due/tre parate decisive, Barella un calciatore presente in ogni zona del campo e Politano del Napoli, in possesso di una grande corsa, che ha colpito una traversa. Ma è tutta l’Inter nel suo complesso che gioca ormai a memoria con un centrocampo di grande valore che impone il suo gioco agli avversari.

 

 Sassuolo–Roma 1-2 . I neroverdi di Dionisi partono ordinati ma è la Roma a fare la partita. Consigli per ben due volte riesce ad opporsi  a Dybala,  poi al 26’ gli emiliani inaspettatamente vanno in vantaggio:  il tiro sbagliato di Berardi  diventa un assist per Matheus Enrique,  che  sul secondo palo, appoggia facile in rete. Al 62’ Boloca entra con il piede a martello sullo stinco di Paredes  e viene giustamente espulso. Mourinho  opera  alcuni cambi e nel giro di sei minuti ribalta la partita. il rigore lo ottiene Kristensen, steso da Erlic, e Dybala lo trasforma al 76'. Kristensen, subentrato nell'intervallo con Azmoun, è l'uomo della vittoria: all'83' un suo tiro senza pretese è reso imparabile dalla deviazione di  Tressoldi che beffa Consigli. Il Sassuolo è stato  sfortunato  negli episodi, ma la vittoria  della Roma è legittima. - Nel dopopartita Mourinho conferma la sua caratteristica di originale  personaggio mediatico, dal momento che ha voluto rispondere solo in portoghese  alle domande di stampa e tv. 

 

ll Torino batte l’Atalanta per 3-0 all'Olimpico-Grande Torino.Il primo tempo è combattuto e un po’ nervoso (3 ammoniti) I granata si portano in vantaggio al 22’. L’azione si sviluppa sulla sinistra, Vlasic mette in mezzo per l’attaccante granata il quale a due passi dalla porta si gira e batte Musso. L’Atalanta sfiora il pari con De Ketelaere. Nella ripresa i nerazzurri provano a costruire il gioco ma è il Torino che raddoppia.. A seguito di un contatto tra Scalvini e Buongiorno in area al 54' viene concesso agli uomini di Juric un calcio di rigore, dopo un  consulto al Var,. A batterlo dal dischetto si presenta Sanabria, che batte Musso. l’Atalanta si lancia in attacco  ma non riesce a trovare il gol che aprirebbe la gara. In pieno recupero è ancora il Toro a realizzare: da una incursione di Vlasic che riesce a  trovare  Zapata. Questi stoppa la palla in area e di destro supera ancora Musso per il 3-0 finale. Zapata è stato il grande protagonista della serata. Ha vinto ogni singolo duello contro gli avversari, è riuscito ad alzare il baricentro del Torino, ha dialogato con i compagni e segnato due reti. E’ stato il modo migliore per farsi rimpiangere dalla sua ex squadra.

 

Nelle altre partite della 14a giornata di Serie A:  finisce in parità la gara tra Genoa e Empoli. Pari a Lecce con il Bologna che difende il gol di vantaggio, poi al 97  l’arbitro fischia un calcio di rigore per il Lecce guadagnato dal portiere Falcone, in attacco alla ricerca del gol del pareggio. Rigore realizzato da Piccoli al 100′. Fiorentina travolgente al Franchi per 3-0 contro la Salernitana. In vantaggio già dopo sei minuti con il rigore trasformato da Beltran, la Fiorentina annienta gli avversari con l’eccellente raddoppio di Sottil con un tiro a giro al diciottesimo. Bonaventura al 56esimo da pochi realizza il  definitivo 3-0. E’ un 3-3 spettacolo la gara tra Udinese e Verona. I padroni di casa, si erano portati in vantaggio sul 2-0 dopo mezzora con i gol segnati da Kabasele e di Lucca. Il rigore trasformato da Djuric prima dell’intervallo riapre la partita e nella ripresa  arriva il pareggio del Verona con un gol bellissimo di Ngonge. Lucca porta nuovamente in vantaggio i friulani ma Thomas Henry trova  la forza di pareggiare  all’ultimo secondo del match.

 

Di seguito i risultati della 14^ giornata del campionato di Serie A:

MONZA-JUVENTUS 1-2     GENOA-EMPOLI 1-1    NAPOLI-INTER 0-3   TORINO-ATALANTA 3-0

LAZIO-CAGLIARI 1-0        MILAN-FROSINONE 3-1    LECCE-BOLOGNA 1-1

FIORENTINA-SALERNITANA 3-0    UDINESE-VERONA 3-3  SASSUOLO-ROMA 1-2

 

 

La tredicesima giornata di Serie A si è aperta con la vittoria in rimonta all’Arechi della Salernitana sulla Lazio. Gli ospiti passano in vantaggio al 41’: Gyomber dopo essersi fatto scavalcare dal pallone trattiene  in area Immobile e provoca il rigore. E’ lo stesso Ciro che lo realizza con un destro a incrociare spiazzando Costil. La squadra di Inzaghi reagisce nella ripresa e al 55′  trova il pareggio. Kastanos allarga sulla destra per Mazzocchi che  crossa e Candreva colpisce con una torsione di testa. Provedel  respinge non in modo perfetto e Kastanos è lesto a ribadire la palla in rete. A decidere la sfida è il classico gol dell’ex. Candreva realizza  il gol decisivo  al 66′ ed è un eurogol. Punizione dai trenta metri, Kastanos di tacco tocca per Candreva che dopo essersi  sistemato la sfera, fa partire un bolide centrale ma potentissimo che trafigge Provedel. La palla cambia direzione e prende una traiettoria che spiazza il suo portiere, che dimostra di essere in una di quelle giornate no. Da parte della Salernitana è un uno-due micidiale perchè in undici minuti è riuscita nell’intento di ribaltare il match   La Salernitana ritorna a sorridere perché i tre punti le mancavano dal 27 maggio 2022 dalla sfida con l’Udinese.

A Bergamo il Napoli  si impone per 2-1 contro l’Atalanta. Comincia con una vittoria la seconda avventura di Walter Mazzarri al Napoli che recentemente ha sostituito il francese Garcia. Il Napoli  inizia bene l’incontro, fronteggia  l’Atalanta e riparte in contropiede. Al 34′ Rahmani di testa batte Carnesecchi, ma il Var annulla la rete perché il difensore del Napoli è in posizione di fuorigioco sul cross di Raspadori. La più brutta notizia della serata si ha al 36′ quando Olivera si fa male da solo  al ginocchio. L’uruguaiano esce in barella e in lacrime con le mani sul volto. La rete del vantaggio arriva poco dopo al 44′ con Kvaratskhelia  che realizza  di testa su cross di Di Lorenzo  e batte Carnesecchi.  Nel secondo tempo  si assiste ad un’Atalanta molto più determinata che  pareggia al 53′:su cross di Hateboer, Lookman  di testa batte Gollini per l’1-1. Al 65′ c’è il ritorno in campo di Osimhen, a diverse giornate dall’infortunio e il bomber contribuisce immediatamente alla vittoria della sua squadra. Al 79′ c’è  un rinvio sbagliato di Carnesecchi, la palla arriva ad Osimhen che in spaccata serve Elmas che tutto solo realizza.  La squadra campione d’Italia riparte con una vittoria sofferta ma cinica e ottiene il vantaggio, proprio nel momento di maggior pressione dell’Atalanta.

Il Milan ritrova il successo  e batte la Fiorentina per 1-0. I rossoneri vanno a rete nel recupero del primo tempo: Parisi colpisce  in area Hernandez ed è calcio di rigore, dal dischetto lo stesso  francese tira e spiazza Carnesecchi. Nella ripresa i viola spingono alla ricerca del pari  ma i suoi attaccanti sono privi di precisione. Al 75′ i rossoneri hanno la grande occasione con Theo Hernandez che serve Jovic in area, ma l’attaccante tutto solo davanti a Terracciano non gli riesce meglio che tirargli addosso.  Al minuto 83’ Pioli toglie Jovic ed inserisce Camarda, 15 anni ed 8 mesi,  e questi diventa  il più giovane calciatore nella storia della Serie A. Il baby calciatore  purtroppo ha pochissimo spazio per mettersi in mostra, perché negli ultimi minuti la Fiorentina esercita un pressante forcing alla ricerca del pareggio. Ma è significativo il fatto che a volte può rendere più un giovanissimo di un supposto campione. Al 96′ i viola vanno molto vicino al gol su una conclusione da distanza ravvicinata di Mandragora, ma Maignan è strepitoso  nel suo tentativo e  riesce respingere di faccia sulla linea di porta. A volte serve anche la buona sorte per vincere le partite.  Per Pioli  si tratta di un successo preziosissimo, in attesa della decisiva sfida di martedì contro il Borussia Dortmund.

Il confronto di vertice Juventus-Inter  finisce 1-1. al termine di una partita intensa nel primo tempo e di pochi sussulti nella ripresa. All’Allianz Stadium  al 27′ del primo tempo passa la Juve:  Chiesa dopo aver ricevuto il passaggio da Vlahovich  rimette  il pallone in mezzo e il serbo che segue l’azione  conclude  di piatto in rete. Il vantaggio dura molto poco perché soltanto sei minuti dopo al  33′  ci pensa l’affiatata coppia nerazzurra Thuram-Lautaro a rimettere tutto in equilibrio: Il francese se ne va sulla fascia, dribbla Bremer e crossa per Martinez che è abile ad anticipare Gatti  e di destro batte Szczesny. Nel corso della gara l’Inter dimostra di pressare maggiormente i bianconeri, ma la fase difensiva della Juve si conferma molto efficace. Nel secondo tempo prevale la voglia di non rischiare. ed  entrambe le squadre dimostrano di accontentarsi del pareggio. Lautaro è sempre più simbolo della sua squadra e lo dimostrano i dati: con quello alla Juve sono 13 gol realizzati in 13 partite di campionato  e nell’anno solare 2023 sono 27 reti in Serie A.  Thuram il suo partner nell’attacco nell’Inter, arrivato solo questa estate. si è integrato in fretta, è ormai arrivato a sei assist e dimostra di essere sempre più pedina fondamentale nella formazione milanese. Tra i due attaccanti nerazzurri c’è  perfetta sintonia di affiatamento  e di gioco e ne beneficia tutta la squadra.

All’Olimpico la Roma  sconfigge l’Udinese per 3-1. ll primo tempo è di grande sofferenza per i friulani che hanno difficoltà a contenere il forcing dei giallorossi. I padroni di casa passano in vantaggio al 20′: Dybala batte un calcio di punizione e  il difensore Mancini con un grande colpo di testa realizza. Nella ripresa i friulani  esercitano una forte pressione  e il pareggio  arriva al 57: il cross di Payero trova sul secondo palo Thauvin, che  insacca di testa. Proprio quando l’Udinese sta per prendere il sopravvento sull’avversario, ecco  che si sviluppa un contropiede perfetto sull’asse Bove-Lukaku. Il belga con un perfetto assist serve l’accorrente  Dybala, che all’80’ trafigge il portiere Silvestri. A chiudere la partita è una ripartenza micidiale della Roma: Lukaku  passa a  Bove che è bravo a ritornare  la sfera  a Stephan El Shaaraw e questi  con un gran tiro a giro, sigilla il risultato finale.

Partita spettacolare con sette reti totali al Castellani, con il Sassuolo che torna al successo grazie al  rocambolesco 4-3 sul campo dell’Empoli. Il gol partita in pieno recupero è  realizzato da Berardi, che già prima aveva trasformato un rigore. Per gli emiliani a segno  anche  Pinamonti ed Henrique. I gol di Caputo Fazzini e Kovalenko non  evitano la sconfitta ai toscani.  Sale in classifica il Frosinone grazie al 2-stavolta ai danni del Genoa, Suolè porta in vantaggio i padroni di casa, Malinovskyi pareggia ma decide Monterisi nel finale della partita.  Nei posticipi del lunedì partita ricca di gol a Verona con il Lecce che si porta per due volte in vantaggio, ma la squadra di Baroni riesce a raggiungere il pari. 1-1 tra Cagliari e Monza: con padroni di casa avanti con Dossena e la  replica brianzola con Maric. Nell’ultimo match il Bologna batte il Torino e si porta in piena zona Europa.

Questi i risultati della 13^ giornata del campionato di Serie A:

SALERNITANA-LAZIO 2-1  ATALANTA-NAPOLI 1-2   MILAN-FIORENTINA 1-0

CAGLIARI-MONZA 1-1 JUVENTUS-INTER 1-1  VERONA-LECCE 2-2

EMPOLI-SASSUOLO 3-4   FROSINONE-GENOA 2-1  ROMA-UDINESE 3-1 

BOLOGNA-TORINO 2-0

 

 

 

 
La dodicesima giornata di Serie A si apre al Mapei Stadium   con un divertente pareggio 2-2 tra Sassuolo e Salernitana. E' stata una partita dai due volti con gli ospiti che, si aggiudicano grazie al pressing alto, la prima frazione di gioco. Nella ripresa Dionisi fa alcuni cambi e raggiunge il meritato pareggio che può stare stretto agli emiliani. Al contrario i campani allenati da Pippo Inzaghi dimostrano un evidente calo fisico e mantengono il pareggio grazie al portiere Ochoa, protagonista di una serie di parate spettacolari. La Salernitana va in vantaggio di due reti grazie a Ikwuemesi (5') e Dia, ma Thorstvedt tra la fine del primo tempo (36') e l'inizio ripresa (52') realizza la doppietta che evita il ko agli uomini di Dionisi. Ochoa è stato senza dubbio un portiere determinante, che ha dimostrato in diverse occasioni le sue doti acrobatiche. Sfuma la prima vittoria per la formazione di Pippo Inzaghi, che si porta a 5 punti. I neroverdi, invece, salgono in posizione più tranquilla, a quota 12.

La Juventus supera 2-1 il Cagliari in casa propria, all'Allianz Stadium. Il primo tempo è giocato a ritmi piacevoli senza esserci nessuna vera occasione da gol. Il match si accende al 60' con la squadra di Allegri che sblocca per prima il risultato. Bremer è abile a sfruttare una palla inattiva e realizza con un grande colpo di testa sul palo opposto dove non può arrivare Scuffet. Dieci minuti più tardi arriva il raddoppio: a seguito di un corner dalla destra di Kostic, Rugani è pronto, prima a colpire la traversa e poi a ribadire con il petto in rete. La gara sembra chiusa ma il Cagliari ritorna in partita e la riapre al 75': sul corner di Jankto, Dossena si innalza e di testa realizza per il 2-1. Lo stesso difensore centrale del Cagliari con lo stesso sistema sfiora il pareggio più tardi, ma Szczesny e il palo gli negano la gioia del gol. Con questa vittoria, la formazione di Massimiliano Allegri è sempre più concentrata nella corsa scudetto ed ha il grosso vantaggio di lavorare tutta la settimana per questo obiettivo.

Lecce- Milan 2-2. I rossoneri in vantaggio di due reti, si fanno rimontare dai salentini. Pioli, dopo soli 9' perde Leao, che è costretto a lasciare il campo per un problema muscolare. Gara dai due volti quella del Via del Mare, con i rossoneri padroni del campo nel primo tempo e i salentini protagonisti nel secondo. Al 28  è Giroud a sbloccare il match con un colpo di petto su cross teso di Theo Hernandez. Passano 7' e Reijnders  realizza al termine di una grande azione. Al 38' l'olandese potrebbe raddoppiare, ma colpisce il palo. Prima della fine del primo tempo, Maignan compie una grande parata su Banda. Nella ripresa il Milan controlla al meglio la partita e va vicino al terzo gol in un paio d'occasioni, ma  poi accade l'imprevedibile. Al 66' il neo-entrato  Sansone accorcia  di testa, poi al 70' lo stesso attaccante serve l'assist a Banda che realizza,   L'ex Bologna in grande forma, colpisce anche un clamoroso palo all'84'. Al 94' Giroud protesta e viene espulso dall'arbitro Abisso. Al 96' Piccoli si gira e calcia improvvisamente dalla distanza beffando Maignan sul primo palo. Sarebbe il 3-2 del Lecce ma il Var richiama l'arbitro e la rete viene annullata per un pestone su Thiaw dello stesso attaccante giallorosso.

Al Maradona, l'Empoli batte il Napoli 1 a 0. Garcia mette in campo la sua squadra con un ampio turnover dopo le fatiche di Champions. I Partenopei iniziano bene nel primo tempo, creano parecchie occasioni per segnare, grazie alle incursioni sulle fasce di Elmas e Politano, ma non riescono a passare. Il Napoli rientra nello spogliatoio sullo 0-0 dimostrandosi poco incisivo. Nel secondo tempo neanche l'ingresso di Kvaratskhelia (inizialmente tenuto a riposo) riesce ad abbattere il muro alzato dalla difesa toscana e e da un super Berisha. Pur dominando sul piano del possesso e delle conclusioni, i campioni d'Italia non dimostrano di avere quella lucidità necessaria sotto porta. Il portiere dei toscani è super al 79' sul potente sinistro di Kvaratskhelia e soprattutto all'89' ancora su Kvara. Con il passare dei minuti la squadra di Andreazzoli inizia a spingersi in avanti e a diventare pericolosa. Quando il match sta per volgere al termine, in pieno recupero al 91', arriva la doccia gelata al "Maradona": gran discesa di Ebuehi sulla destra, palla all'indietro per Kovalenko che si inventa una conclusione stupenda, che beffa Gollini. Il Napoli va alla sosta travolto dai fischi del "Maradona" con Garcia ad un passo dall'esonero.

Dopo tre sconfitte consecutive torna alla vittoria la Fiorentina che batte 2-1 il Bologna al Franchi al termine di una partita intensissima.  Parte meglio la Fiorentina, che pressa alto e attacca nella metà campo avversaria. I toscani passano in vantaggio al 17’ con Bonaventura che realizza un gol capolavoro. Il centrocampista pescato da Nzola in area, si gira su sé stesso e infila il pallone sotto l'incrocio. Il Bologna ha una grandissima reazione e pareggia il risultato con Zirkzee al 33’ minuto su calcio di rigore dopo un check al var. Nel finale di primo tempo c'è anche un goal annullato agli uomini di Thiago Motta ad Orsolini per fuorigioco. Nel secondo tempo i viola segnano subito con Nico Gonzalez su calcio di rigore, per una ingenuità di Kristiansens che trattiene un avversario in area di rigore.  il Bologna non si da per vinto, va alla ricerca del pareggio ma inutilmente. La Fiorentina ha una ulteriore conferma del valore di Bonaventura, calciatore di esperienza e qualità, soprattutto quando è supportato da una condizione fisica ottimale.

L’Inter batte il Frosinone 2 a 0 a San Siro. La squadra di Di Francesco gioca bene ed è ben disposta in campo. I nerazzurri trovano difficoltà nel passare in vantaggio e hanno bisogno al 46', di un'autentica magia di Dimarco, che dopo aver visto Turati fuori dai pali, lo sorprende con un pallonetto perfetto da centrocampo (circa 56 metri). E' probabilmente il gol più bello del campionato fino a questo momento. A inizio ripresa arriva il raddoppio dell’inter: Thuram entra in area, dribbla Marchizza e poi viene steso da Monterisi. L'arbitro Dionisi non ha dubbi e indica il dischetto. Calhanoglu spiazza Turati e si conferma infallibile come rigorista. Il Frosinone non si arrende e colpisce un palo con Cheddira a dimostrazione di essere una squadra di carattere. L' eurogol di Federico Dimarco è un gesto tecnico di alta scuola e vale da solo il prezzo del biglietto. L'esterno sinistro dell'Inter, un prodotto del florido vivaio nerazzurro è ormai considerato uno dei top d'Europa nel suo ruolo. Deve essere un esempio per i tanti giovani che crescono in Italia, le capacità prima o poi vengono fuori- 

Roma e Lazio pareggiano 0 a 0 nel derby capitolino. E' stata una brutta partita che ha regalato poche emozioni agli spettatori, caratterizzata da falli che hanno interessato entrambe le squadre. Nella prima frazione di gioco, le emozioni più forti: Luis Alberto colpisce la traversa, poi c'è un gol annullato a Cristante. Le squadre si sono praticamente annullate a vicenda, dando l’impressione di non voler rischiare e di preferire il pareggio piuttosto che rischiare la sconfitta.
Gli spettatori a fine match non hanno gradito l'atteggiamento rinunciatario di entrambe le squadre.

il Genoa batte un Verona sempre più in crisi, che dopo le due vittorie consecutive nelle prime giornate non è più riuscita a ripetersi. Per questa ragione la panchina del tecnico scaligero Baroni vacilla sempre più.

Questi i risultati della 12^ giornata di calcio di Serie A

SASSUOLO-SALERNITANA 2-2 GENOA-VERONA 1-0 LECCE-MILAN 2-2

JUVENTUS-CAGLIARI 2-1 MONZA-TORINO 1-1 NAPOLI-EMPOLI 0-1

FIORENTINA-BOLOGNA 2-1 UDINESE-ATALANTA 1-1 LAZIO-ROMA 0-0

INTER-FROSINONE 2-0

 

 

 

 

 

 


J

 

 

L’11a giornata di Serie A si apre  con la vittoria  del Bologna  che sconfigge  la Lazio per  1-0. I biancoazzurri  partono forte sul piano del palleggio e dell'intensità ed hanno le migliori occasioni  sui piedi di Castellanos e Luis Alberto.  Le azioni dei biancoazzurri  però mancano  di precisione negli ultimi 30 metri.  Ad inizio ripresa al 47' i rossoblù passano in vantaggio. Saelemaekers trova in orizzontale Zirkzee, il quale con un tocco delicato pesca Ferguson nel cuore dell'area che batte Provedel di destro all'altezza del dischetto.  Dopo il gol la partita si accende e si innervosisce, Sarri decide di far entrare  Immobile e Zaccagni  per dare maggior spinta al suo attacco. La Lazio invece nella ripresa cala di ritmo e non riesce più ad essere determinante nell'area di rigore avversaria. Il Bologna è la vera rivelazione di questo avvio di campionato e l'attuale è il  migliore degli ultimi 21 anni.  La Lazio prosegue nella sua alternanza di risultati che non le consente di emergere  nelle posizioni di vertice.

L’Inter  vince 2-1  al Gewiss Stadium contro l’Atalanta al termine di una partita combattuta fino alla fine.  Sotto una pioggia battente i nerazzurri  ottengono tre punti pesanti sul campo di una squadra imbattuta che non aveva ancora subito gol. A  seguito di  un contrasto aereo Pavard si fa male  al ginocchio ed è costretto ad uscire. Il suo sostituto Darmian è subito protagonista perché Calhanoglu lo lancia in profondità,  l’esterno  anticipa il portiere Musso che in uscita lo atterra.  Calhanoglu  al 39’  dal  dischetto realizza. La capolista non si ferma e il secondo tempo vede gli ospiti più propositivi.  Lautaro  dopo essersi visto annullare un gol per fuorigioco, segna  al 57’  da posizione  defilata con un gran tiro a giro di  destro sul secondo palo. La reazione bergamasca è immediata: Lookman ruba palla a un ingenuo Dimarco e serve Scamacca che al 60’  tutto solo accorcia le distanze. Nel finale  i bergamaschi  sfiorano anche il pareggio, con il portiere dell’Inter Sommer che è decisivo in alcune parate. L’Inter  resiste e porta  a casa un successo importante (il  quinto su cinque gare in trasferta)  al cospetto di una Atalanta, che nonostante la sconfitta non  ha demeritato .

Il Milan perde clamorosamente a S. Siro 0-1 contro l'Udinese, al  suo primo successo stagionale in campionato. A decidere il match un calcio di rigore calciato da Roberto Pereyra, al 63'  concesso per un ingenuo pestone di Adli sul piede di Ebosele.  Grande merito  dell'Udinese è stato quello  di annullare  la fase offensiva della squadra di Pioli e poi  ripartire  per  sfiorare più volte il vantaggio.  La nuova Udinese di Cioffi  ha disputato  una partita ordinata, attenta e ha meritato la vittoria. Il Milan è apparso senza idee ed  energie, incapace di reagire dopo lo svantaggio, ed ha continuato a recitare un copione lento e prevedibile, fatto di cross improbabili dalla trequarti sempre preda  dei centrali dell’Udinese. Soltanto nel finale di gara il Milan prova a cercare la rete del pareggio, ma il portiere Silvestri in grande forma, le nega la gioia del gol in almeno tre occasioni. I rossoneri sono reduci da un periodo negativo  con un solo punto nelle ultime tre giornate. Pioli appare sfiduciato dalla squadra e la società intende richiamare Ibrahimovich non si sa con quali mansioni. Forse per affiancarlo?

Il  Napoli passa 2-0 all'Arechi contro una Salernitana sempre più in crisi.  Ancora senza Osimhen, Garcia conferma Raspadori al centro dell'attacco. All'Arechi  fin dalle prime  battute  i campioni d'Italia dimostrano determinazione e creano due occasioni da gol in dieci minuti con Kvaratskhelia e Raspadori. Gli attaccanti di Garcia  sono veloci nello scambiare palla e sfruttano con continuità le sovrapposizioni sulla fasce di Olivera e Di Lorenzo. Al 13' c’è  il vantaggio  del Napoli. La difesa della Salernitana nel suo possesso palla tarda a  ripartire e ciò consente a Lobotka di contrastare l'avversario con efficacia. Lo slovacco serve Raspadori, liberatosi sulla destra,  che realizza  con un  gran tiro in diagonale.  Nella ripresa i padroni di casa provano a reagire, ma è il Napoli  all’82' a trovare il raddoppio, dopo  aver sfiorato  due volte il gol. Elmas si libera sulla sinistra, entra in area di rigore e conclude con un destro a giro che trafigge Ochoa. La Salernitana dopo questa sconfitta  resta in fondo alla classifica, ma per Filippo Inzaghi,  arrivano delle indicazioni positive  relative all'atteggiamento  mentale della sua squadra.  Il Napoli sta assimilando sempre più i nuovi schemi di Garcia e  si conferma  in ripresa  nel proseguire  la  sua rincorsa in classifica.

La Juventus vince al Franchi contro la Fiorentina per 1-0 e raggiunge il secondo posto in solitaria a due punti dall’Inter capolista. L’inizio della partita vede il lungo applauso dello stadio viola con le due formazioni abbracciate a centrocampo per sostenere la Toscana in questo momento di difficoltà.  La Juventus  passa in vantaggio al primo  e unico tiro in porta del primo tempo. Al   9’ Kostic   dribbla alcuni avversari sulla fascia sinistra e crossa rasoterra all'interno dell'area viola. Martinez non riesce ad intervenire, così il tocco di Miretti è determinante per realizzare.  La Fiorentina   reagisce  ed è abile fino all’area di rigore, ma si imbatte contro la coriacea difesa juventina.  I toscani avrebbero meritato il pareggio,  ma non sempre nel calcio vince chi gioca meglio.  E’ stata una Juve poco tonica,  ma  cinica e con una grande organizzazione difensiva. Anche così si vincono i campionati.

Nelle gare della domenica colpo esterno del Monza che va a vincere a Verona grazie a una doppietta di Colombo e a una rete di Caldirola. Per Baroni c'è aria di esonero dopo due punti conquistati nelle ultime nove gare. Il Cagliari continua nella sua striscia di risultati positivi e batte di misura il Genoa, ancora una volta grazie alla grande esperienza del proprio allenatore Claudio Ranieri che effettua delle giuste sostituzioni e cambia volto alla partita. Il Frosinone dà spettacolo nel secondo tempo e anche se rischia nel finale, batte 2-1 l'Empoli grazie a due bellissimi gol. L’undicesima giornata di Serie A si chiude con il 2-1 del Torino al Sassuolo. Granata subito in vantaggio al 5' con Sanabria, ma al 18' Thorstvedt pareggia su assist di Berardi. A decidere la sfida è  Vlasic  che segna a metà ripresa e regala i tre punti e la seconda vittoria consecutiva a Juric. 

Di seguito  i risultati della 11^ giornata di  campionato

BOLOGNA-LAZIO 1-0  SALERNITANA-NAPOLI 0-2   ATALANTA-INTER 1-2

MILAN-UDINESE 0-1  VERONA-MONZA 1-3     CAGLIARI-GENOA 2-1

ROMA-LECCE 2-1  FIORENTINA-JUVENTUS 0-1 

FROSINONE-EMPOLI  2-1 TORINO-SASSUOLO 2-1

 

 

 

      

La 10a giornata di Serie A si è aperta venerdì con la vittoria di misura del Genoa sulla Salernitana, con quest’ultima squadra ancora a secco di vittorie nonostante da poco sia subentrato nella sua panchina Filippo Inzaghi.

L'Inter  sconfigge 1-0 la Roma dopo aver dominato gli avversari  nel gioco e nelle occasioni create. I nerazzurri partono forte e si procurano subito tre grandi occasioni nel primo quarto d’ora, tra le quali  una traversa di Cahlanoglu. I giallorossi soffrono le assenze  di alcuni titolari, faticano a palleggiare,  così ricorrono spesso ai lanci lunghi per Lukaku sotto l'occhio attento di Mourinho,  seduto  in tribuna stampa. Nei secondi quarantacinque minuti al 65'si registra l’unica  vera occasione della Roma di tutta la partita: cross dalla sinistra, testa di Cristante e super-parata di Sommer. Il gol vittoria  arriva all'80' e lo realizza Thuram  dopo un perfetto cross rasoterra di Dimarco.  La Roma non riesce a  reagire, anzi è  l’Inter ad andare vicina al raddoppio con la traversa colpita da Carlos Augusto. Termina l’incontro con la vittoria meritata dei nerazzurri  che consente loro di rimanere da soli in testa alla classifica.  Nello sport come nella vita non tutti i mali vengono per nuocere, perché Marcus Thuram, l’attaccante che è arrivato quest’anno in nerazzurro  al posto di Lukaku, (già al quarto gol in campionato), sta rendendo meglio del predecessore. Tutti possono decidere di cambiare squadra, ma che necessità aveva Lukaku di nascondere la verità ai dirigenti nerazzurri che lo stavano trattando e ai suoi compagni? Il belga a San Siro nel match contro la sua ex squadra, ha trovato un ambiente ostile, tutti pronti a fischiarlo a ogni tocco palla.

La Juventus batte 1-0 il Verona al 97'  e torna a sorridere. Sembrava una serata no per i bianconeri, che si erano visti annullare due gol dal Var entrambi a Moise Kean: uno per fuorigioco e uno per un fallo su Marco Faraoni in avvio di azione. Dopo un primo tempo inconcludente, la Juve domina la seconda frazione di gioco, creando tante occasioni da rete con gli ingressi in campo di Cambiaso, Chiesa e  Milik . Quando l’incontro sta per volgere al termine,  il Verona si distende e   in pieno recupero sfiora il vantaggio con un sinistro al volo di Bonazzoli che Szczesny riesce a  respingere. Al 97' la Juventus trova il gol all'ultima azione di gioco: cross da destra, con Milik che salta di testa e colpisce il palo, il portiere Montipò riesce a respingere e Cambiaso  è lesto  a  ribadire il pallone  in rete.  La Juve ha meritato la vittoria  arrivata all'ultimo respiro e Kean ha confermato di essere il più in forma degli attaccanti bianconeri. Il centravanti polacco  Milik con la sua fisicità si è rivelato determinante negli sviluppi dell’azione finale.

Sassuolo e Bologna pareggiano 1-1 il derby emiliano al Mapei Stadium. In avvio dopo tre soli minuti,  il Bologna trova il gol  del vantaggio con Zirkzee  il quale dopo aver ricevuto palla  da un lancio di Aebischer dribbla con facilità il portiere Consigli e  appoggia a porta vuota. Al 44' arriva il pareggio del Sassuolo;  Viña crossa dalla sinistra e  la palla  viene raccolta da Toljan che  serve un liberissimo Boloca. Questi  con una grandissima conclusione dai venti metri non lascia scampo al portiere  Skorupski. Nella   ripresa  il portiere del Bologna salva  la sua squadra con due importanti interventi su Berardi e Volpato, ma nel finale anche i rossoblù rischiano di vincerla con due occasioni nitide capitate sui piedi di Orsolini e Zirkzee. E’ stato un pareggio giusto tra due squadre che non hanno saputo superarsi.  Joshua Zirkzee  attaccante olandese del Bologna un misto tra potenza, eleganza e tecnica è stato il vero protagonista dell’incontro.

Termina in parità 2-2  il  big match tra Napoli e Milan ricco di colpi di scena.  Le due squadre  hanno dominato  per un tempo a testa: i rossoneri nei primi quarantacinque minuti  e nella  ripresa  si è assistito alla rimonta partenopea.  Al 22'  Pulisic   crossa  in area avversaria e trova Giroud   che con preciso colpo di testa batte il portiere Meret.  Al 31' Calabria effettua un  altro traversone dalla corsia destra e sempre  Giroud    ancora di testa conclude con successo in porta. Garcia  dopo l’intervallo stravolge  il suo Napoli e lo rende  più offensivo con l’inserimento  di Olivera, Østigård e Simeone.  Al quinto minuto Politano  dopo aver saltato  Pellegrino col sombrero e Theo col dribbling, infila Maignan con un potente tiro a  giro. Al 63'  il meritato pareggio partenopeo.  Romero stende Zielinski al limite dell'area e direttamente su  punizione Raspadori dai venti metri  con un gran tiro, trova l'angolo che sorprende Maignan. Nel finale con il Napoli  rimasto in dieci uomini per l’espulsione di Natan, ci sono occasioni per entrambe le squadre con  Calabria e Kvara.  Il fischio finale sancisce il pareggio ed è giusto così. Il Milan ha sprecato l’occasione di vincere l’incontro, il Napoli ha dimostrato grande capacità di reazione.

La Lazio  supera  la Fiorentina  per 1-0 all'Olimpico al 95', grazie al calcio di rigore realizzato da Ciro Immobile, la 199ª rete della sua carriera in biancoceleste. Nella prima frazione sono i viola a fare la partita e a rendersi pericolosi con l'attaccante argentino Lucas Beltran, che prima  realizza il gol  che viene annullato per un controllo di mano, poi colpisce il palo con un colpo di testa. Nella ripresa  giocano meglio i biancocelesti che sprecano due ottime occasioni con Felipe Anderson. Quando la partita volge al termine, Milenkovic  istintivamente colpisce di mano in area e  l'arbitro concede il rigore. Dal dischetto Immobile, che era entrato da poco dalla panchina, spiazza Terracciano e regala la vittoria alla sua Lazio E’ stato un match dove le due squadre si sono esibite in maniera aggressiva e veloce, anche se ci sono  stati pochi tiri in porta.

Alla Domus Arena, Cagliari-Frosinone 3-2 ha offerto emozioni forti con un finale a sorpresa.  Gli ospiti si erano portati in vantaggio di due gol all’intervallo con la doppietta di Soule, poi  in avvio di ripresa addirittura realizzavano  il terzo gol con Brescianini. Sembrava finita, con i sardi molto sfortunati  con pali, traverse, salvataggi sulla linea, un rigore sbagliato e uno tolto dal Var. Poi il Cagliari nel giro di quattro minuti ha riaperto i discorsi con i gol di Oristanio e Makoumbou tra il 72esimo e il 76esimo. Al  termine del tempo regolamentare  i ciociari, erano ancora  in vantaggio, ma  nel recupero c’è stata l’incredibile doppietta di Leonardo Pavoletti, in rete al 94esimo e al 96esimo.  Leonardo Pavoletti, 35 anni il 26 novembre, l’autore degli ultimi due gol  è l’anima del Cagliari e autore di rimonte pazzesche. Il  12 giugno scorso contro il Bari  si giocava la finalissima playoff per la A e ai pugliesi bastava un pari per tornare nella massima serie. Era già pronta la festa nella città di San Nicola, fino a quando  è entrato Pavoletti al minuto 89 che ha segnato l’1-0 al 94’ guidando il Cagliari al ritorno in Serie A.

Scamacca  trascina l’Atalanta in casa dell'Empoli che vince per 3 a 0 nell'altro posticipo. L'ex West Ham segna due gol, uno per tempo, il primo addirittura di tacco e serve l'assist per il terzo di Koopmeiners, mentre due legni gli negano altri due gol.

Di seguito i risultati della 10a giornata di Serie A:

GENOA-SALERNITANA 1-0     SASSUOLO-BOLOGNA 1-1    LECCE-TORINO 0-1

JUVENTUS-VERONA 1-0     CAGLIARI-FROSINONE 4-3   MONZA-UDINESE 1-1

INTER-ROMA 1-0   NAPOLI-MILAN 2-2   EMPOLI-ATALANTA 0-3

LAZIO-FIORENTINA 1-0

 

Nelle altre gare, la Roma ottiene i tre punti (solo al  novantesimo minuto), con El Shaarawy contro un Monza molto determinato, nonostante fosse rimasto in dieci uomini dal 41′ del primo tempo. La Roma   ha  fatto del suo meglio e ha anche colpito due pali, ma ha giocato senza la giusta convinzione.  La prima  rete  in questa stagione di  El Shaarawy  (che in settimana aveva  ricevuto le accuse di Fabrizio Corona sul calcioscommesse, poi rivelatesi false) ha portato alla Roma tre punti importanti per rimpinguare la sua classifica. Josè Mourinho nei minuti di recupero si è fatto espellere per un battibecco con la panchina dei brianzoli. Le mala lingue dicono che l’abbia fatto apposta per non essere presente in panchina nel prossimo match contro la sua Inter, ma sembra una tesi campata per aria.

Il Bologna  batte anche il Frosinone e si porta a ridosso della zona Europa.  I rossoblù devono sudare fino alla fine per avere la meglio su un coriaceo Frosinone. La partita  ha  il suo momento determinante  nei  tre minuti a metà del primo tempo: al diciannovesimo  minuto  c’è il gol di Ferguson, di ginocchio, al termine di una insistente azione dei bolognesi,  al ventiduesimo si assiste al  raddoppio degli emiliani con  De Silvestri, che realizza con un incredibile  gol di testa da fuori area.  Al diciottesimo minuto della ripresa, il VAR  rileva  un rigore per il Frosinone, trasformato da Soulè. I ciociari insistono nel loro forcing e vanno  vicini al pareggio, ma anche i felsinei hanno l’occasione del 3-1 con Orsolini.

Nello scontro diretto tra Salernitana e Cagliari,  i sardi si portano in vantaggio per due volte e già pregustavano la vittoria, ma grazie ai gol di  Dia, la Salernitana riesce ad evitare la sconfitta. Pippo Inzaghi riesce così ad esordire positivamente sulla panchina dei campani. Nel derby toscano, la Fiorentina perde clamorosamente in casa contro l’Empoli. La squadra azzurra realizza i suoi gol con Caputo nel primo tempo e Gyasi a fine ripresa. La Fiorentina in questo incontro è apparsa la brutta copia della squadra spumeggiante  di questa prima parte di stagione.

Ecco i risultati della 9^ giornata del campionato di Serie A

VERONA-NAPOLI 1-3     TORINO-INTER 0-3    SASSUOLO-LAZIO 0-2

ROMA-MONZA 1-0     BOLOGNA-FROSINONE 2-1    SALERNITANA-CAGLIARI 2-2

ATALANTA-GENOA 2-0     MILAN-JUVENTUS 0-1    UDINESE-LECCE 1-1

FIORENTINA-EMPOLI 0-2

Il Napoli supera (3-1) l’Hellas Verona al Bentegodi. Parte meglio il Verona con Meret che respinge i tentativi di Dawidowicz e Magnani su due angoli nel giro di un minuto, poi I partenopei  ritrovano gioco e convinzione.  Al 27′ del primo tempo  il Napoli si porta in vantaggio: Raspadori pennella un cross sul secondo palo per un liberissimo Politano che deposita la palla in rete. Con il passare dei minuti gli azzurri prendono campo, mentre il Verona arretra il baricentro e si chiude. Al 44′ il raddoppio a seguito di un contropiede perfetto. Politano serve Kvara che  entra in area e dopo essersi liberato di un difensore  punisce il portiere Montipò sul primo palo. Nel secondo tempo al 55′ il Napoli va ancora in gol.  Su un capovolgimento di fronte  Kvara (ancora su assist di Politano)  con la palla al piede, si dirige verso l’area veneta, dribbla Magnani e mette a segno la sua doppietta personale. Passano pochi minuti e l’Hellas accorcia le distanze. con un bolide di Lazovic, che batte Meret. Con questa vittoria Garcia rinsalda la sua panchina, che era stata messa in discussione dopo le due sconfitte consecutive. Per nessun allenatore sarebbe stato facile subentrare dopo una grande stagione come quella passata.

La Lazio si impone a Reggio Emilia contro il Sassuolo per 2-0 al termine  di una prova convincente. Si decide tutto nei primi 45 minuti di gioco, con i biancocelesti che schiacciano il Sassuolo nella propria metà campo. La squadra di casa  commette  una  serie di errori difensivi e da uno di questi  al 28’ concede la rete ai biancazzurri: Castellanos   crea un assist  per Felipe Anderson che in corsa  batte Consigli. Poco  più tardi  al 35′ a seguito dell’ennesimo svarione in area del Sassuolo,  Tressoldi rinvia malissimo, Castellanos aggancia e serve Felipe Anderson. Questi dalla destra crossa in mezzo e Luis Alberto è lesto a battere Consigli sull’uscita. Nella ripresa il risultato non cambia,  nonostante i due pali della Lazio, colpiti uno  con Cataldi e uno con Zaccagni.  La Lazio con questa vittoria ottenuta  in soli sette minuti nel primo tempo, dimostra  di aver appreso alla perfezione, le idee tattiche di mister Sarri.

L’Inter vince sul campo del Torino per 3-0.  All’Olimpico nel primo tempo sono i granata a creare  le azioni più pericolose. Nel secondo tempo Schuurs lascia il campo in lacrime ed in barella, per un problema al ginocchio. L’infortunio è determinante in quanto  Schuurs aveva giocato benissimo, proprio su Thuram, pulito, puntuale e concentrato, l’esatto opposto di Sazanov, che lo ha sostituito. Il secondo tempo inizia con il  Torino ancora in pressione,  a quel punto Inzaghi decide di sostituire Barella, Pavard e Dimarco e fa entrare Dumfries, Frattesi, e Carlos Augusto.  I cambi si rivelano  all’altezza della  situazione e appena  in campo, Dumfries al 59′  serve  Thuram in mezzo all’area,  che batte il portiere Milinkovic.  I granata accusano il colpo  e al 67′  sugli sviluppi di un calcio d’angolo arriva  il raddoppio:  Acerbi tocca sul primo palo  per Lautaro  che realizza di testa- Al 94′  l’Inter è ancora in gol: accelerazione  di Mkhitaryan  con il conseguente  fallo di Ilic in area.  Sul dischetto  Calhanoglu trova l’angolino basso e realizza il 3-0  definitivo.  Per Lautaro Martinez è il suo 11esimo gol in campionato e il  32esimo nel  2023, le statistiche dicono che solo Haaland  centravanti del Manchester City  ha fatto meglio di lui in Europa nell’anno in corso.

La Juventus  sconfigge 1-0 il Milan a San Siro. I rossoneri  iniziano con grande aggressività e al 14esimo  a seguito di  una grande azione di Leão sulla sinistra, la palla  arriva a Giroud,  che effettua   un gran tiro  parato  da Szczesny  Con il passare dei minuti la partita si fa più equilibrata e al 39’ si verifica l’episodio che cambia la partita: su scatto di Kean, interviene Thiaw  e  il suo anticipo, errato,  fa cadere l’attaccante juventino  a terra. Dal momento che  è chiara occasione da gol, l’arbitro  Mariani  espelle Thiaw. La  Juventus  riesce a sfruttare la superiorità numerica solo  al 63′ con un gran tiro dalla lunga distanza di Locatelli che (colpendo  involontariamente Krunic),  spiazza l’incolpevole  portiere Mirante. Nel finale sono ancora  i piemontesi a sfiorare in tre occasioni il raddoppio.  La Juventus  dopo questo successo, lancia la sua candidatura alla vittoria finale di questo campionato.  Il Milan nonostante la sconfitta, non esce ridimensionato: la squadra ha tenuto bene il campo e anche in 10 non si è mai fatta schiacciare.

 L’Atalanta batte 2-0 il Genoa e si conferma insuperabile in casa dove  nessuna squadra è ancora riuscita a segnarle . Nel primo tempo  I bergamaschi  costruiscono  una serie di azioni pericolose,  ma le parate del portiere genoano  Leali contribuiscono a tenere inviolata la porta rossoblù. Al 68′   Lookman  controlla  il pallone in scivolata al limite dell’area piccola, poi da terra la mette in rete. L’arbitro Marinelli in un primo momento   annulla il gol, poi il  Var lo  convalida.  Una volta in svantaggio,  il Genoa  cerca di  reagire e in pieno recupero c’è la grande occasione  con  Puscas,  ma  il portiere Carnesecchi   riesce ad opporsi.  Sul ribaltamento di fronte in contropiede,  Pasalic serve Ederson che con un preciso diagonale  di destro trova l’angolino. La vittoria dell’Atalanta è meritata, nonostante il  Genoa abbia  lottato fino alla fine per fare la sua partita.  

 

 

«La Barcolana per il sociale è una delle manifestazioni più belle del palinsesto di Barcolana - afferma il presidente della Svbg Mitja Gialuz –. Il mare è libertà e solidarietà, e con questo evento celebriamo la passione per il mare e la vela in grado di abbattere ogni barriera».

Dedicata alla vela solidale e alle iniziative sociali e organizzata dalla Società Velica di Barcola e Grignano in partnership con la Società Triestina della Vela, Barcolana per il sociale ha avuto come protagoniste le associazioni di volontariato e le realtà territoriali che operano per l’integrazione sociale delle persone diversamente abili, impegnate in una serie di regate in mare e in premiazioni ed eventi a terra.

Si è svolta nel Golfo la ventesima edizione del Trofeo Fuorivento, "una Match race, una regata in cui due barche monotipo si sfidano in più fasi in un percorso piuttosto semplice e breve, fino alla gara finale», ha spiegato Paolo Pinelli, presidente dell’associazione sportiva Overwind sailing team, organizzatrice di questo trofeo che si occupa di attività di vela per l’integrazione sociale. Gli iscritti erano una sessantina, divisi in squadre da cinque persone, che si sono sfidate nello specchio di mare antistante la Vecchia Diga.

"Il nostro grazie va alla Società velica Barcola Grignano, che ha reso tutto questo possibile, e all’unione sportiva Acli, che ci ha supportato mettendo a disposizione mezzi e volontari per gestire tutta la parte a terra delle attività", ha dichiarato Paolo Pinelli, "la vela è uno sport di squadra, che stimola la collaborazione reciproca. Offre numerosi benefici ai nostri adulti e ragazzi, che così possono stare all’aria aperta, in mezzo alla natura, e hanno l’opportunità di vivere momenti che esulano dalle consuetudini di situazioni istituzionalizzate".

A seguire è partita la regata a bastone denominata "Le Vele di Calicanto", che ha avuto come protagonisti undici equipaggi misti, composti da quattro o cinque persone, che hanno gareggiato a bordo di imbarcazioni storiche, molto performanti e sicure, dell’associazione Mitico Arpege.

"E’ stata la regata conclusiva della nostra stagione di vela integrata, durante la quale ragazzi abili e disabili vanno per mare insieme", racconta Elena Gianello, presidente di Calicanto, associazione che opera dalla nascita della vela integrata e da oltre 20 anni sul territorio.

Nella sede della Società triestina della Vela, nella cornice della Sacchetta che ospita i diversi circoli velici cittadini, si sono svolte le premiazioni dei vincitori di queste due regate. Il pomeriggio è stato di festa e condivisione e il folto pubblico presente è stato allietato dal concerto della Calicanto Band, che da più di otto anni unisce musicisti abili e disabili di diverse età, diretti dal maestro Fabio Clary, tra musica e canti moderni con qualche scenetta di rappresentazione scherzosa dei testi esibiti che ha inevitabilmente strappato ulteriori applausi verso i bravi musicisti e cantanti e il loro appassionato maestro, da parte del pubblico entusiasta con l'immancabile presenza del presidente di Barcolana, Mitja Gialuz.

"L’inclusione è parte della nostra scelta di vita: lo sport e la musica sono mezzi preziosi per allenare l’autonomia dei ragazzi disabili e insegnare ai ragazzi abili ad aprirsi a questo mondo, consentendo a tutti di crescere insieme", così le parole della presidente Elena Gianello. La giornata si è conclusa con la presentazione degli equipaggi e dell’abbinamento delle Onlus con le Ufo che gareggeranno in notturna sabato 7 ottobre, in una regata che ogni anno si trasforma in un grande spettacolo per le migliaia di persone che si riuniscono lungo i moli durante la vigilia della Barcolana.

 

ll Milan batte 1-0 il Genoa a Marassi e conquista la vetta solitaria della Serie A. Nel primo tempo  sono tre le occasioni da gol per i rossoneri  e una sola opportunità per il Genoa.  Le scelte di Pioli all'intervallo, modificano l’assetto tattico della sua squadra: sostituisce Chukwueze e Okafor con  Pulisic e Leao. Il gol vittoria è realizzato all'87' dal subentrante Pulisic: questi dopo essere stato servito da Musah, stoppa al centro area,  si gira e insacca di sinistro, il gol del vantaggio rossonero. Nei minuti di recupero Maignan commette un fallo da rosso diretto e il Milan, non avendo più cambi, schiera in porta il suo centravanti. Giroud.  A quel punto la partita diventa avvincente e incredibile. Il genoano  Gudmundsson colpisce la traversa su punizione e all'ultimo secondo del quindicesimo minuto di recupero, l'attaccante francese. portiere improvvisato,  salva incredibilmente il Milan in due circostanze. Poco prima del triplice fischio, viene espulso anche il portiere genoano Martinez. In questo  Milan,  Pulisic è sempre più  un calciatore  fondamentale e sta diventando il vero trascinatore della squadra, con quattro gol in otto presenze in Serie A.

La Juventus si aggiudica il  derby della Mole all'Allianz Stadium  per 2-0. I bianconeri  partono forte e al 6' passano in vantaggio con Kean, ma l'attaccante bianconero si  fa trovare  in fuorigioco. Con il passare dei minuti, i  bianconeri prendono  sempre più il possesso palla, senza  rendersi troppo pericolosi in area avversaria. In avvio di ripresa al 47'   la Juventus   passa  in vantaggio: sugli sviluppi di un corner, Kean effettua una semi-rovesciata e Gatti insacca dopo una mischia in area. L’arbitro  Massa  inizialmente annulla per fuorigioco, ma dopo un lungo check  del  Var  di quattro minuti, la rete del difensore bianconero è convalidata. Il raddoppio juventino  arriva al 62' e sempre su corner di Kostic: Milik subentrato nel secondo tempo,  salta di testa e realizza comodamente  la rete del 2-0. Al 67' la Vecchia Signora sfiora il terzo gol e sempre da calcio d'angolo con il  portiere granata  ancora una volta indeciso. La vittoria della Vecchia Signora è meritata in quanto  ha effettuato una partita compatta, grintosa e cinica.  Il Torino che negli ultimi campionati fa sempre molta fatica contro la Juventus, non ha mostrato nel derby   lo stesso spirito agonistico che da sempre la contraddistingue. 

 L’incontro tra l’Inter ed il Bologna finisce 2-2.  I nerazzurri  partono forte,  all'11 Çalhanoğlu  effettua  un calcio d’angolo tecnicamente perfetto  e  Acerbi è bravo a girarsi e a colpire di testa  battendo senza scampo Skorupski. Dopo nemmeno due minuti, Lautaro Martínez fa una magia e segna,  con un bolide di destro dai venticinque metri. E’ un  eurogol  ed è il decimo  gol  stagionale in otto partite. Sembra una partita  in discesa per l'Inter, invece il Bologna reagisce con grande personalità.  A seguito di palla inattiva, dopo un calcio d’angolo battuto rasoterra, Lautaro al 19' trattiene Ferguson in area. L’arbitro Guida lascia correre, ma  il  Var interrompe il gioco e concede il rigore che Orsolini trasforma. La rete rimette in discussione il match e la formazione di Motta ci prova. Al 52'.  Ferguson lancia  con precisione Zirkzee , che dopo un gran controllo di palla, si sistema il pallone sul destro e batte Sommer di precisione e freddezza.  E’  il 2-2 finale. Col senno del poi si può discutere sulle scelte iniziali di Inzaghi. Perché ha  fatto scendere in campo  gli stessi titolari senza sostituirne alcuni, dopo il recente match di Champions   vinto  dall’Inter  contro il Benfica?  A che serve la panchina lunga se poi non la si utilizza?

ll Napoli  perde in casa  (1-3) al Maradona contro una Fiorentina  galvanizzata e in splendida prova. Nel primo tempo la squadra di Italiano va subito in vantaggio al 7' grazie al gol di Josip Brekalo, lesto a ribadire in rete  un diagonale finito  sul palo di Martinez Quarta. Nell'ultimo dei quattro minuti di recupero, l'arbitro La Penna fischia  rigore per il Napoli  per l’atterramento del portiere Terracciano su Osimhen. Dal dischetto il bomber nigeriano non sbaglia. Al 63'  Bonaventura  realizza dopo un’azione centrale del compagno di squadra Duncan. Il Napoli subisce il colpo e non riesce a reagire se non con  azioni inefficaci. Nei minuti di recupero, con il Napoli tutto all'attacco alla ricerca del pareggio, si sviluppa  il terzo gol.  Parisi  parte in contropiede  e dalla fascia,  effettua un cross  raccolto dal neoentrato Nico Gonzalez che è   lesto a  realizzare  di  destro. I viola hanno  meritato la vittoria, in quanto sono stati determinanti in attacco. Il Napoli probabilmente  ancora in  fase di transizione, pare che non riesca ancora ad assimilare i temi tattici del neo mister Garcia, subentrato  in questa  stagione a Spalletti.

La Lazio ritrova la vittoria in campionato battendo 3-2 l'Atalanta. Partenza a razzo dei padroni di casa che mettono subito sotto un’Atalanta abulica. I biancoazzurri passano in vantaggio grazie ad una autorete di De Ketelaere, che devia nella sua porta un angolo di Luis Alberto.  A seguito di  contropiede, la Lazio raddoppia  con  Castellanos, al primo gol in Italia. Nell’ambito del primo tempo,  la Lazio colpisce anche una traversa e costringe Musso a una grande parata. Dopo aver rischiato il tracollo, i bergamaschi si rifanno sotto  e al 33' dopo un cross di  Ruggeri,  Ederson lasciato colpevolmente solo, schiaccia il pallone in rete per il  2-1. Ma l'Atalanta è più viva che mai e trova il gol del pareggio al 63’: angolo battuto corto da Ruggeri per Koopmeiners, il cui cross sul palo lontano trova la deviazione di testa di Kolasinac.  All’ 83’ un passaggio innocuo della difesa bergamasca  fa arrivare la palla a Castellanos  che la restituisce a Vecino  che mette in rete con una  esplosiva girata al volo. L’undici di Sarri ha avuto sia il merito  di fronteggiare gli orobici  quando sembravano sul punto di avere la meglio, che  la pazienza di approfittare di un raro errore della retroguardia lombarda, per sconfiggerla.

 La Roma  sconfigge perentoriamente 4-1 il Cagliari. I giallorossi approfittano  della disattenzione della retroguardia sarda, per ipotecare il match con due gol tra il 19' e il 20'. Nella  prima realizzazione,  Spinazzola  trova Aouar che tutto solo in area batte  Scuffet,  nella seconda  Karsdorp crossa  in area e il solito Lukaku  di petto deposita in rete. Nella ripresa  Belotti (subentrato a Dybala), realizza il terzo gol  al 51', poi Lukaku al 59' va in gol nuovamente  con un preciso sinistro su assist di Paredes. Nel finale Cristante colpisce con il braccio un cross in area, così l’arbitro Sozza  richiamato dal Var, assegna il rigore che Nandez non sbaglia (87'). Precedentemente l’esordiente Prati si era visto annullare per fuorigioco la sua prima  rete in serie A. La partita è stata senza storia, in quanto il Cagliari si è rivelato  squadra alquanto fragile.  Lukaku  è il solito trascinatore e quando sta bene è una forza della natura difficile da contenere. Il largo successo della Roma,  è  offuscato dall'infortunio a Dybala che nel finale del primo tempo, si è accasciato  al suolo dopo un contatto con Prati. A seguito di questo infortunio,  l'argentino è costretto a lasciare il campo per un problema al ginocchio sinistro.  il Cagliari di Claudio Ranieri, che fino a questo momento ha incontrato tutte squadre di alta classifica, avrà altre opportunità per lasciare l’ ultima posizione in classifica.

Di seguito i risultati della 8^ giornata del campionato di Serie A

EMPOLI-UDINESE 0-0   LECCE-SASSUOLO 1-1    INTER-BOLOGNA 2-2

JUVENTUS-TORINO 2-0   GENOA-MILAN 0-1   MONZA-SALERNITANA 3-0

FROSINONE-VERONA 2-1    LAZIO-ATALANTA 3-2   CAGLIARI-ROMA 1-4

NAPOLI-FIORENTINA 1-3

 

© 2022 FlipNews All Rights Reserved